Foresta sotterranea [Promo Kami]

Quest

Missione di Livello C

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Dove sono stati portati non lo sanno nemmeno loro. Il luogo è una galleria decisamente lunga ma in fondo sembra esserci una fine proprio perchè in quel silenzio il rumore di gocce d'acqua che cadono rimbomba in tutta la zona. Con voi al momento c'è Yukio, è lui che vi ha teletrasportati in quel luogo sconosciuto e sotto terra "La missione è semplice... C'è una pergamena che dovete prendermi ed è in questa zona, non so bene dove sia ma dovete cercarla, è una pergamena recante una vecchia poesia e vale un sacco di ryo, servirà per il villaggio quindi ragazzi... Impegno!" Un attimo di pausa per poi riprendere. "Kami, coordina tu il gruppo, io dovrò assicurarmi che i nemici non avanzino verso di voi" Nemici?! Non aveva parlato di nemici! Il tessai è con una torcia nella mano sinistra, questa illumina la zona in cui loro sostano ma niente di più, il tunnel è completamente buio da un estremo ad un altro, forse perchè si curva o chi lo sa. "Tenete" Porge la torce al gruppo, decideranno loro chi prenderla ma sicuramente è fondamentale dato che a destra e a sinistra non si vede letteralmente niente "Ed ora... Andate, forza!" Quasi a volerli cacciare con la mano sinistra incitandoli a proseguire. Dopo tali parole quei pochi centimetri che dividevano Yukio con il gruppo vengono interrotti da una sottospecie di muro fatto di sangue nero, un muro per impedire ai nemici di oltrepassare la zona ma anche per loro di tornare indietro... L'unica direzione è quindi quella alle vostre spalle, sentite in alcuni attimi di silenzio ancora quel tintinnio di goccioline d'acqua che cadono, ma per ora il tunnel sembra non avere fine.[GDR GO!][Turni: Kami (Capogruppo), Mai, Hana]

21:07 Kami:
  [Tunnel] Non esiste inizio, non esiste fine ma solo un perpetuo rincorrersi nel tentativo di ghermire quell'unico attimo in grado di realizzare un percorso che dura anni, che caratterizza e determina una persona donando un significato alla sua esistenza. Tenue il candore lunare che questa notte illumina impercettibilmente le terre dell'Erba mentre quell'inverno in procinto d'essere va ad attecchire sulle membra dei poveri abitanti di Kusa. Non v'è spazio per poesia questa sera ma solo il cruento divenire di un mondo che spinge uomini contro uomini. Non sa nemmeno lui il motivo di questo richiamo, non conosce gli intenti del Tessai ma egli lo ha chiamato e tanto basta per mettersi a disposizione del compagno, dell'amico, del maestro. Si presenta come un giovane ragazzo di circa quattordici anni, alto sui centosettanta centimetri e con un fisico asciutto ma finalmente presente, vivo. Il volto dai tratti ancora adolescenziali viene incorniciato da quella folta e selvaggia crine corvina che ricade come puro onice lungo il lato destro del capo dove si sofferma in svariati ciuffi che ricordano più un porcospino che la testa di un ragazzo. Profonde iridi color cobalto scivolano lente sul loco circostante mentre le rosee si stendono verso l'alto in quel sorriso appena accennato che ne enfatizza quel carattere impulsivo, selvaggio. Quest'oggi veste con una semplicissima canottiera nera molto ampia che celerebbe quasi completamente il busto se non fosse per i profondi spacchi che scendono a mostrarne il costato ancora evidente come ultimo raggio di una carestia che per troppo tempo ha attecchito su quel minuscolo corpo. Scivolando incrociamo un paio di pantaloni shinobistici in tessuto nero che aderiscono parzialmente alle leve inferiori e che s'interrompono all'altezza delle caviglie dove si infilano all'interno di un paio di sandali sempre neri. Alla cinta un porta oggetti contente il minimo indispensabile per un'eventuale combattimento mentre un paio di guanti shinobistici a dita mozzate riflettono la luce della torcia per mezzo di due placche in metallo di cui una riporta il simbolo del paese dell'Erba. Respiro lento, calcolato mentre lo sguardo scivola finalmente sui suoi compagni d'avventura < Perfetto> sfiata in direzione del Tessai concedendosi poi alle sue due compagne < Sono un ninjutser che sfrutta unicamente l'elemento con Katon con tecniche che coprono un raggio molto ampio, vi chiedo quindi di non buttarvi tra me ed il nemico nel caso assurdo in cui ne troveremo sul nostro cammino. Per il resto> sospira appena < potreste dirmi quali sono le vostre abilità peculiari? Almeno saprò come coordinarci per ogni evenienza> tono pacato, gentile ed accogliente che si riscontra anche nel sorriso che albeggia tra i tratti del suo viso. Chakra che scorre già imperioso in lui come forza primigena che inebria ogni sua cellula tendendola al limite, alla perfezione.Respiro che si farebbe lento e che andrebbe sincronizzarsi col proprio battito cardiaco nel tentativo di guadagnare uno stato di concentrazione più profondo. Il giovane tenterebbe dunque di socchiudere per un attimo le palpebre, celando l’azzurro delle iridi dal mondo esterno. Chakra che verrebbe dunque smosso con veemenza dai trecentosessantuno tubo presenti lungo l’epidermide e che quindi rincomincerebbe a muoversi impetuosamente lungo i canali di circolo ad esso dedicati. Flusso d’energia che andrebbe a convogliarsi all’altezza del cerebro e più precisamente all’interno dell’apparato visivo dove tenterebbe di irrorare ogni organo ad esso appartenente. Nervi ottici, cornee, sclere, cristallini, pupille ed infine iridi. Il chakra andrebbe dunque ad agire a livello genetico nel palese tentativo di sbloccare il tanto famoso gene Uchiha che determinerebbe un carattere apparentemente recessivo. Iridi che si tingerebbero di cremisi anche a causa dei vasi sanguini fortemente dilatati dall’apporto costante di chakra necessario per l’attivazione della tecnica. Pupille che andrebbero a rimpicciolirsi complice la scissione che avverrebbe in essa e che darebbe origine ad una seconda pupilla che si posizionerebbe in basso a destra e che lentamente prenderebbe la forma di una Tomoe. Schiuderebbe dunque le palpebre rivelano al mondo circostante la sua arte oculare. Carmine che si soffermerebbero sulla figura di Yukio mentre un cenno del capo asseconderebbe le sue parole < Hana, prendi la torcia. Sfrutterò il mio sguardo per individuare eventuali trappole, nemici od oggetti pregni di chakra. Sarò il primo del gruppo in quanto la mia vista non va ad individuare le fonti di luce ma la presenza all'interno del mondo circostante di chakra. Dopo di me verrà Hana con la torcia per far luce sul percorso ed infine Mai chiuderà il gruppo e si prenderà il compito di avvisarci se qualcosa accade dietro di noi. Procederemo in fila indiana almeno inizialmente > annuisce lentamente in direzione delle due genin < Sono sicuro che andrà tutto bene, non temete> sbuffa un sorriso appena più largo dei precedenti < E non temete, vi proteggerò a costo della mia stessa vita> un regalo per le loro anime mentre il capo torna un'ultima volta sul Tessai < Ci vediamo dopo, Yukio> occhiolino veloce che è sicuro non sfuggirà all'altro mentre si volterebbe e comincerebbe dunque a procedere ponendo particolare attenzione a tutto ciò che lo circonda per non rischiare di cadere in eventuali trappole.[Chakra 29|30][Sharingan I][Oggetti: 1 pillola recupero chakra | 1 pillola coagulante | 1 fuuda con tronchetto sostituzione | 1 fumogeno][Pacchetto sigarette Yukio]

21:26 Hana:
  [Tunnel] Questo strano spettro, piovosa lì dove giace l’aridità, in grado di versare come urna in cui pullulano granelli, grandi zaffate d’un freddo pallido – lo sguardo ghiacciato non più bianco pallido né in grado di ispezionare mille e più tracciati si riversa in un’atonia che non ha quasi ragion d’esistere. L’anima incrinata tanto che nelle sue pene par voler popolare l’aria fredda delle notti lì dove la nuova luna s’erge in una fioca luce a causa dell’occultamento: ci si rispecchia, abbandonando la metà di bianco e nero e rivestendosi finemente d’empireo latteo. Strascico di stelle, il satellite s’affaccia su di un volto più cadaverico che mai: e l’inquietudine non è niente a confronto di uno scricciolo che a stento riesce a reggersi in piedi, privata di tutto – a tratti anche d’un nome. Nelle sue vesti pacifiche, anche la sua indole più cheta talvolta pare frustrata: accade spesso che la sua voce indebolita sembri il rantolo greve d’un ferito abbandonato sulla riva di un lago di sangue che spira tra immensi sforzi, ed è paradossale se s’immagina che il proprio sé sappia urlare più della padrona sempre raccolta in un gravante mutismo. Cimitero aborrito dalla luna in cui, come rimorsi, si cibano nuovi pensieri: ovviamente, l’ultimo papabile è proprio quello della situazione circostante dove totalmente a caso si ritrova inserita in un contesto non premeditato. Ed è naturale, oramai, che Hana non c’entri assolutamente nulla in tutto questo: del resto, come potrebbe tuttavia mancare, quando – E poi c’è Hana? Tutto sommato, per la concessione parziale del Tempio e dopo avergli esplicitato le proprie intenzione in materia di Kusa, un minimo glielo deve per ricambiare la gentilezza di Yukio e tanto le basta per evitare di far aggiudicare agli altri un’occhiata torva. Issa lo sguardo, sfarfallando le ciglia: l’aria di sufficienza che le è impressa in volto ha il sapore di retaggio antico, ad arricchirlo le sue vesti rielaborate per l’occasione: non un kimono, bensì un haori più lungo degli usuali a coprirle le spalle e a rivestire le braccia mediante lunghe e ampie maniche rifinite in drappi di color dorato sullo sfondo nero della seta. Occulta il tessen in prossimità del braccio sinistro e allo stesso modo il portaoggetti avviluppato rasente una giarrettiera intorno alla coscia destra, nascosto tra le pieghe del capo d’abbigliamento interrotto all’altezza delle ginocchia. I piedi trovano ricovero in solidi geta di legno resistenti, sparso per il corpo longilineo sostanzialmente un campo minato di bombe, fili di nylon già applicati eventualmente a quest’ultime, spiedi, kunai, shuriken e per concludere l’ombrello ripiegato dietro la schiena e ovviamente chiuso, quasi celato dietro il sipario della filigrana bianca, liscia e piatta che tocca i polpacci. Troppo lunga, decisamente. Entrambe le mani si serrano intorno alla Mala, centootto rudraksha – occhi si Shiva – branditi dalle dita sottili quasi a scherno, lì dove ormai si trova povera di sguardi nell’aver perso un’innata oramai sigillata. Ah, sfida lei. Con quegli occhi a quest’ora avrebbe potuto concludere la missione letteralmente in un battito di palpebre. Nello stesso istante, ciò che comunemente uno shinobi tenta di richiamare come chakra, ella lo fa seguendo semplicemente il corso che da sempre l’ha distinta: quella credenza di poter sospingere il flusso mentale a partire dal sahasraracakra, verso il basso ad incrociarsi con quello corporeo in direzione dello svadhisthanacakra ma soffermandosi all’altezza dello stomaco per incontrare il favore dello manipuracakra. L’impasto è una bava di vento che sfregola contro le cellule fino a rasentare un piccolo ruscello che si dirama ma non fuoriesce dagli tsubo. L’occhiata, indecifrabile, sfila tra lo sguardo di tutti – Mai, l’avrà vista di sfuggita ma a causa degli anni, oramai più di quattro, a stento se la ricorda figuriamoci. Kami, semplicemente incontro fresco di un giorno o poco più. Yukio. Ah, di lui ce ne occupiamo dopo. Prima di tutto, ritorna sul genin < E’ molto semplice.> della serie: sono qui esclusivamente per essere una responsabilità. < Non contare su altre abilità che non siano quelle base, eccezion fatta per il suiton. Sono debole. La mia innata è sigillata. Ma soprattutto, non sono vincolata dalle tue cause > di fatto nessun copri capo primeggia sul corpo della shinobi, ritenutasi ormai nemmeno più tale. < Pertanto, eseguirò fin dove riesco quel che mi dirai, mi adatto-> come acqua, sa scorrere sul letto del suo fiume ma sa anche levigarsi la strada < fin quanto potrò.> la destra or ora accartoccia il rosario e lo aggroviglia intorno al braccio, dopo aver composto mentalmente l’ultimo nenbutsu. Acconsente, tacita, allungando la mancina in direzione della torcia che sfilerà dalle mani di Yukio lasciandosi anticipare nel cammino da Kami – qualora le fosse possibile, con la destra agguanterebbe il polso del Tessai rifilandogli un semplice sguardo < Abbi cura di te stesso, non maltrattarti troppo.> pigola, sfilandogli quindi la torcia dalle mani e riprendendo passo con gli altri. [Chakra ON 25/25][Equip descritto]

Il muro viene creato e quella apertura completamente chiusa. L'altezza da terra del tunnel è di cinque metri, la pavimentazione piana è di due metri, oltre questi due metri le pareti si curvano verso l'alto unendosi in quei cinque metri. Dall'altra parte del muro si sentono dei piccoli rumori, ovattati per colpa del muro ma a quanto pare un combattimento è già iniziato. La strada per voi è tutta dritta! Il rumore dell'acqua che prima sentivate adesso è appena più forte, potete quasi riconoscere una distanza approssimativa di quella fonte, una quindicina di metri circa. Kami attivando lo sharingan non vedrà niente. Le goccioline che si sentivano aumentano di intensità, si sente un rumore adesso più simile ad un ruscello, una caduta d'acqua che si fa sempre più forte anche se lentamente, dei passaggi graduali che vanno a generare quel rumore che rimbomba sempre di più in quel tunnel e sempre di più nelle vostre orecchie. Il pavimento per quei due metri di larghezza è di terra battuta, sicuramente un passaggio che precedentemente veniva utilizzato per chissà quali scopi ma una cosa tutti e tre potete vedere, dei segni di zoccoli al suolo che hanno lasciato delle impronte anche abbastanza profonde. Ai lati delle pareti curve invece, nella zona alta di esse oltre il metro e settanta, si possono vedere delle righe che continuano lungo quel tunnel, a destra si vedrebbero quattro righe scavate nella terra e a sinistra cinque nello stesso modo, stessa profondità e stesse dimensioni. La luce della torcia da una visibilità di CINQUE metri di diametro, poco, troppo poco per capire cosa c'è realmente nei dintorni, bisognerebbe Toccare con mano.[GDR GO!][Turni: Kami, Hana, Mai][Tempo: 15 primo, 10 secondo 10 terzo][Orario: 21:47]

22:05 Kami:
 Non v'è attimo per essere indecisi, frazione in cui dubitare delle proprie abilità, della propria missione o dei propri compagni. Silente volge l'attenzione verso il duetto < Non temete > vocifera verso entrambe spostando poi l'attenzione verso Hana < Non ti verrà chiesto nulla che non potrai fare e confido in te, saprai cavartela egregiamente... e se perderai la luce, prendi la mia mano tra le fiamme> sorriso che torna ad allargarsi impercettibilmente sul suo volto prima di tornare concentrato su cosa gli accade tutt'intorno. Iridi purpuree che sfiorerebbero la zona circostante senza individuare nulla più di ciò che riuscirebbe ad intravedere con l'innata non attiva e questo, essenzialmente, lo porterebbe a sospirare in maniera abbastanza palese < Non mi convince nulla di questo posto> sbuffa in direzione del terzetto mentre lo sguardo torna a vagare per la grotta soffermandosi sulle impronte create dal galoppo di diversi cavalli che proseguono irregolari e profonde lungo tutto il tragitto < Ovviamente se avete idee al riguardo potete parlare > capo che torna ad inclinarsi impercettibilmente verso destra mentre le sopracciglia si corrugherebbero quel poco necessario per formare una piccola rughetta tra esse. Deglutisce un groppo di saliva mentre i passi lo portano a raggiungere la parete con quattro righe scavate. Essendo lui alto a mala pena un metro e settanta dovrebbe sollevare il braccio destro così da poggiar la mano corrispondente lungo quei solchi nel tentativo di capirne l'effettiva profondità e l'origine che effettivamente non promette nulla di buono. Rosee che vengono umettate mentre i canini ghermiscono con ferale veemenza il labbro inferiore < Preparati... non vedo chakra nelle vicinanze ma probabilmente possono esserci trappole di diverso tipo... e questi solchi non promettono nulla di bene > ovviamente la zona circostante è buia e lui all'effettivo non intende rischiare di farsi scoprire qualcuno ed è proprio per questo che i suoi sono quasi dei mormorii verso i suoi compagni che non dovrebbero destare eccessiva attenzione anche se lui per primo è conscio che all'interno di una galleria dritta fin troppo semplice sarebbe scorgere quella torcia che quasi è luce per falena. Scuote con calma il capo e dunque ritorna ad analizzare quei solchi, volgendo di tanto in tanto l'attenzione sul resto del loco e proseguendo, ovviamente, nel suo lento incedere lungo il tunnel < Preparatevi... non manca molto> a questa probabile cascata, ovviamente.[Chakra 28|30][Sharingan I][Oggetti: 1 pillola recupero chakra | 1 pillola coagulante | 1 fuuda con tronchetto sostituzione | 1 fumogeno][Pacchetto sigarette Yukio]

22:26 Hana:
  [Tunnel] Sulla scia di sandalo e loto che si lascia dietro, i passi si susseguono facendo da luce e guida – Polaris – al centro del gruppo. Nulla, eccezion fatta per il soffuso suono d’acqua che accompagna passi meticolosamente scanditi, sembra effettivamente rientrare in una mente fattasi ora sgombera di proliferazioni mentali. Deglutisce, umettando le labbra – un’occhiata ai dintorni benchè tutto ciò non faccia altro che renderle particolarmente difficile digerire l’idea di non aver più un’innata da sfruttare, evitando di piangersi addosso per l’inutilità della causa. La mancina ancor risulta serrata intorno al manico della torcia mentre la destra permane rinfoderata in quel ricovero caldo, panacea, che ne è del tessuto. < Oh ragazzo mio > pigola, incastrando la testa tra le spalle e procedendo a passi alterni – uno spettro che cammina solo per inerzia. Ragazzo mio, ho perso così tanto che non ho più niente da perdere, più niente in cui confidare < inizia a confidare prima in te stesso > e porta rispetto per i più vecchi. < E dammi motivo di pensare che la tua fiamma sia così ardente da valerne la pena.> a tratti, sembra quasi pretendere più lei che l’effettiva riuscita della missione. E sull’affidabilità del posto beh – non ci piove che non lo sia. O forse, meglio sarebbe dire che ci piove e forse pure troppo dentro. Socchiude le palpebre, annuisce – lascia filtrare i pensieri e ne accarezza di nuovi, elaborati, forse un po’ troppo considerando che potrebbe tranquillamente lasciar procedere le cose così come vanno eppure… no, non ci tiene a lasciarci le penne proprio nel bel mezzo del gioco: dicono che quando rinunci a tutto non puoi far altro che raccogliere quel che ti vedi arrivare davanti. Non può mollare ora che è arrivato il momento di raccogliere. < Se sei insicuro, non c’è altro che tu possa fare se non -> come dire? < “toccare con mano”.> pigola, quasi beffarda, istigando di poco il flusso del proprio chakra. < Se i tuoi occhi non vedono > poiché ciechi, un po’ come si reputa lei < Usa altro “per vedere”.> un consiglio, spassionato più che altro. < Se è vero quel che dici, procedendo potremmo innescare una trappola. Puoi invece lanciare un oggetto, legarlo ad un filo di nylon o semplicemente provare ad utilizzare il tuo elemento per “vedere” al di là di quello che ti sfugge. > del resto, alla fin fine, procedendo non potrebbe far altro che innescare la trappola di cui tanto parla. In tal senso, si prepara semplicemente mentalmente a difendersi – considerando il poco spazio poi – stringendo la Mala. Un’occhiata, giusto di sfuggita, dietro di sé: si limita a non eseguire nulla poiché attualmente non le compete, in parte nemmeno sembra interessale, in conclusione s’attiene alla parola data – adattarsi lì dove possibile. [ Chakra 25/25]

L'acqua è imperterrita, viene avvertita in modo ancora più forte, uno scorrere violento adesso quello che viene percepito alle vostre orecchie. Mai ha un sesto senso, l'unica del trio che ha questa sensazione e diciamo che in un certo senso... Si, tutto dipende da lei al momento. Una strana forza la costringerà a girarsi, una specie di interesse verso una presenza alle sue spalle, si gira, si DEVE girare, è così che funziona in un luogo che non vi appartiene. Due enormi occhi si distinguono in quel buio totale, non riflettono luce ed in questo modo Hana e Kami non avranno alcun motivo per girarsi. Sopra questi occhi delle corna, che siano quelle le artefici dei segni sulle pareti? E gli zoccoli? Si, ci sono anche quelli. Un corpo muscoloso, è stretto dentro quel tunnel, ecco perchè sono stati lasciati quei segni ma... C'è un piccolo problema, gli zoccoli puntavano nella direzione della fonte d'acqua, perchè adesso quella figura è alle loro spalle?!
Una voce verrà percepita da Mai, una voce che gli altri due NON potranno percepire "Non ti fidare di loro... E non fiatare... Se farai la brava resterai in vita" Una manona viene fatta uscire da quelle tenebre, il palmo aperto verso l'alto in attesa di un segno di ricambio della piccola. L'indice della mano sinistra invece, di dimensioni esagerate, si mette avanti al naso, un gesto intimidatorio per dirle di fare silenzio. Fidarsi o non fidarsi? Cosa fare in questa circostanza?
Per quanto riguarda Hana e Kami la situazione si fa differente, Mai è stata rallentata per colpa di questo essere, questo da a lei una distanza fra di voi utile a farvi cadere in una trappola banalissima. Appena Kami allunga la mano verso la parete, un sonoro "clack" una botola si apre sotto di loro, le pareti sono curve e i bordi di essa hanno la stessa smussatura, aggrapparsi è inutile e non si ha un tempo accettabile per reagire, provando a saltare, ciò vale anche avendo lo sharingan attivo, una botola che si apre di scatto verso il basso lasciando tutte le possibili chance di aggrapparsi ai lati. Mai resta esente da tutto ciò ma è al filo della botola, tutto dipende da come si comporta. La caduta inizia, eccome se inizia! vedete senza problemi sotto di voi, ad una altezza quasi di quaranta metri dopo quel tunnel, una sottospecie di lago ghiacciato, basta aguzzare un poco la vista per definire bene quel lago la cui composizione è si di ghiaccio ma è fatto di stalagmiti che mirano proprio verso di voi, degli spuntoni. Approssimativamente il foto è lungo quindici metri, ha un diametro di quattro metri. Dopo i quindici metri si vede un distacco, quindi si può presupporre che la vostra uscita in un modo o nell'altro possa ricondurvi a un altro corridoio come quello precedente o forse... Un piano, chi lo sa, il problema sono le stalagmiti che mirano verso di voi e che fanno da pavimento, come fare? Adesso c'è da tener conto che kami dovrà badare a Mai che non è più con loro e ad hana. Come si comporterà il nostro giovane?[Stessi tag][Turni di reazione per Hana e Kami: 1/2][bestia che vede SOLO Mai: http://vignette1.wikia.nocookie.net/bleach/images/7/7d/Bleach_cover_338.png/revision/latest?cb=20091122135232&path-prefix=en][Orario: 22:54]

Turni: Mai, Kami, Hana. Riparte il cronometro da: 22:14

23:41 Kami:
 Ed è proprio quell'istante che identifica un'esistenza che ha insita la forza di alleggerirti l'animo o buttarti giù, affossarti nel tentativo quasi paradossale di farti ascendere ad entità superiore. Sfiora il muro e tutto si fa scuro, incomprensibile. Uno sfiato che ne abbandona le labbra mentre il buio ne fa da padrone. Una voce che giunge alle sue orecchie mentre un urlo nasce spontaneo dalla sua gola < Attente!> proverebbe ad avvisare le sue compagne ma nulla, buio. Cade ed inizialmente non capisce nemmeno cosa sta accadendo intorno a lui se non fosse per lo Sharingan che gli mostra il mondo circostante quasi a...rallentatore. Osserva, osserva perchè quegli occhi sono tutta la sua vita ed è tramite essi che ancora una volta percepisce un ostacolo, un attentato alla sua vita ed a quella della compagna < Tra poco prendimi la mano!> non spiega, non ha tempo.Braccia che verrebbero alzate davanti a se, perpendicolari alle mura e coi gomiti piegati di novanta gradi per permettere alle mani di congiungersi mentre le dita andrebbero ad intrecciarsi formando i sigilli necessari per l’esecuzione della tecnica:Drago, serpente, tigre ed infine scimmia. La paura di morte a farne da padrone, terrore che verrebbe sfruttato come scintilla, come innesco per quella forza mistica che inebria ogni cellula dell’Uchiha quando combatte. Con veemenza rimetterebbe in circolo il chakra di tipo Katon così da farlo scorrere lungo i canali a lui dedicati, a questo punto andrebbe a concentrarlo all’altezza dei polmoni, aumentandone la quantità e di conseguenza la pressione che il giovane riuscirebbe a percepire all’altezza dello sterno. La schiena verrebbe inarcata a tal punto da portarlo quasi ad osservare le mura senza bisogno di reclinare il capo. Inspirerebbe una grande quantità di aria in modo tale da poter dilatare la polmoni e scatola toracica, permettendo di conseguenza di contenere maggior chakra al loro interno. Continuerebbe incessantemente ad irrorare col chakra di tipo Katon l’aria respirata, questo favorirebbe la connessione molecolare tra i due elementi e dunque grazie alle capacità del chakra stesso la formazione di ciò che il giovane necessita per la sua tecnica. La dritta correrebbe al capo mentre pollice ed indice verrebbero piegati per formare un piccolo cerchietto che verrebbe posto appena davanti alle labbra. Mancina che contrariamente cercherebbe l’aria, le mura nel tentativo di rallentare quell’inesorabile caduta.Una volta conclusi tutti i procedimenti il piccolo genin andrebbe a rilasciare l’aria soffiandola con veemenza all’infuori dei propri polmoni, cosa che gli permetterebbe di spingerla in mezzo a quel “mirino” artificiale che è stato impiegato per l’occasione. A contatto con l’aria esterna il chakra Katon andrebbe a divampare, bruciando ossigeno e generando una palla di fuoco di circa due metri e mezzo di diametro che dovrebbe dirigersi verso le stalagmiti di ghiaccio sciogliendole e sciogliendo anche le circostanti a causa del forte calore emanato dalla tecnica del ragazzo. Se il tutto andasse per il verso giusto il giovane genin dovrebbe esser interrotto nella sua caduta dalla presenza di Hana che tenterebbe di rallentarlo grazie al rilascio base del Chakra. Non temerebbe dunque il genin che proverebbe a sfruttare la gravità a suo favore nell’esatto momento in cui si sentirebbe avvicinare al muro. Chakra che verrebbe nuovamente immesso in circolo e che viaggerebbe celere lungo i canali di chakra a lui dedicati ma questa volta non si direzionerebbe verso i polmoni ben si andrebbe a concentrarsi all’altezza delle leve inferiori e per la precisione li dove si trovano gli tubo che per ovvi motivi cederebbero il passo a causa della forte pressione immessa dall’Uchiha. Il chakra così fuoriuscito andrebbe ad essere manipolato dal genin per formare una patina color cremisi che si frapporrebbe tra sandali e mura ed a cui verrebbero donata la capacità di appicciarsi al muro stesso così da evitarne la caduta. Questo non sarebbe però abbastanza e dunque il corvino tenterebbe nuovamente di manipolare il chakra per creare piccoli spuntoni di grandezza infima che avrebbero a loro volta il compito di migliorare e render quasi perfetta l’aderenza con la parete verticale. Non contento tenterebbe di sfruttare il medesimo procedimento anche sugli arti superiori col chakra che irrorerebbe le mani venendo poi espulso per mezzo degli tubo ivi presenti. Chakra che aderirebbe come sottile patina cremisi alle mani a cui verrebbe sempre donata quella particolare consistenza vischiosa che gli consentirebbe di attaccarsi a ciò che cingerebbe. Beh cosa mai dovrebbe cingere? Semplice, una Mai in caduta che ovviamente NON li ha avvisati e che quindi molto probabilmente non potrà vedere e quindi salvare da quella caduta eccessivamente alta. Nell'estremo caso che percepisse tramite qualsiasi possibile modo la caduta della giovane Ishiba tenterebbe di cingerla al volo per mezzo di ambo le mani nella speranza che sia lui che Hana riescano a reggere il peso complessivo [22 | 30][Sharingan I][Oggetti: 1 pillola recupero chakra | 1 pillola coagulante | 1 fuuda con tronchetto sostituzione | 1 fumogeno][Pacchetto sigarette Yukio] [Palla di fuoco | Diametro: 2.5 metri || velocità 55 || Forza: 55][Rilascio chakra base][Modificatore velocità Sharingan - 5][2/4 Palla di fuoco/ 2/4 Rilascio chakra base]

23:45 Hana:
 Ah. Il clack. Non lo trovi soave? Quasi quanto la sintonia del masochismo, dell’omicidio o peggio ancora del suicidio. E non sai più se sentirti la pelle accapponare per il nulla che giace sotto o per lo sguardo di troppo che ti scivola addosso accompagnato dalla stridula elargizione di note sonore da parte della shinobi, rasente unghie su una lavagna, acuto ed irritante quanto precursore di chissà qual terribile presagio. In un colpo sancisce così l’inizio dei giochi, con la sensazione del pavimento che abbandona i piedi ed il vuoto che istiga una sequela di brividi – più freddi del suo sguardo – pronti ad incamminarsi sul derma bianco, aggrappandosi al ventre e suscitando lungo la spina dorsale una cascata di pelle d’oca. Questo, l’effetto dell’aria che col suo corpo sferza facendo oscillare l’haori che s’issa verso l’alto scoprendola in parte e allo stesso modo dando adito al lungo strascico di capelli che seguono il corpo in discesa. Sgrana le palpebre, inalando aria – annaspando, quasi fosse l’ultima cosa in grado di fare, senza comunque perdersi d’animo nemmeno quando – a causa della forza di precipitazione – la torcia dovrebbe spegnersi ammesso e concesso non sia svicolata via prima. In tal caso, nulla le costerebbe – da spenta – inserirla lì dove meglio potrebbe esser sostenuta e no, non guardatela con gli occhi di uno scettico se fa di virtù qualcosa di utile, facendo scivolare pudicamente l’asta della torcia nell’orlo dell’haori, tra la pressione dei seni di modo che venga sorretta in caso dovesse nuovamente servire. Il tutto, in una frazione di secondo che chiamare ilare sarebbe poco considerando la velocità richiesta, di base, da un ninja e dalle sue mani. Scevra da impedimenti che vedano costretti gli arti all’immobilità, il chakra dovrebbe esser canalizzato nel sistema circolatorio perseguendo moto opposto del flusso sanguigno e dunque risalendo fino a svicolare in direzione degli tsubo posti sui palmi. La mancina, imperlata di chakra, tenterebbe di cercare ricovero e appiglio lungo il muro formando col chakra collagene, appiccicoso, più forte di colla e resina che possa tenerla vincolata alla superficie mediante il rilascio del chakra base. D’altro canto, i piedi emulerebbero la medesima metodologia imbevendosi di chakra che – colante – dovrebbe scivolare oltre i geta tentando di stabilire, rasente ventosa, un contatto che la freni alla parete di sinistra e la lasci in sospeso. Non una parola poiché semplicemente si limita a carpire al volo, tant’è che la destra – a dispetto della mancina – essendo esente da compiti non dovrebbe far altro che dilungarsi verso la mano dello shinobi tentando di lambirla, agguantarlo, aggrapparsi in conclusione con tutta la forza che giace ricoverata nel corpo di uno scricciolo bianco e probabilmente sospeso a mezz’aria incollato con la parte sinistra del corpo al muro. In tutto questo, neanche un rantolo di sgomento, spavento o terrore che sia: la paura non dimora più in lei da quando ha messo a disposizione anche l’ultimo brandello di anima, non c’è stilla di sangue che avrebbe timore nel versore e non c’è rantolo d’aria che sprecherebbe per urlare – neanche dinanzi alla Morte, del resto perché dare questa soddisfazione al tristo? Sgrana le palpebre, non per la sorpresa né per lo spavento: reazione normale di chi, inquietante, lascia scivolare lo sguardo muto e glaciale in direzione di Kami – osservatrice, indaga, semplicemente lo scarnifica senza parole. [ Rilascio del Chakra Base ] [Chakra ON 25/25]

"PERCHÈ SONO DEGLI INTRUSI! COME TE! PICCOLO ESSERINO.. I-IO... IO TI UCCIDO!" La voce adesso è udibile per tutti e tre, un vocione che di rassicurante ha ben poco. Mai si lascia andare nel fossato e dietro di lei indovinate un po' chi c'è? Non la bestia, ovviamente non entra in quel buco, ma la mano; già proprio la mano che sta seguendo il corpicino di mai in caduta libera, l'indice della manona che stranamente si è fatta più grande, occupando tutta la dimensione del foro, molla uno schiocco proprio sulla schiena di Mai (non avendo citato in che modo cada dalla botola), si può sentire già da quel piccolissimo tocco come sia potente quella bestia, un tocco che avrebbe potuto causare decisamente gravi danni ma per fortuna della piccola non è stato così, qualche livido per i prossimi giorni. Nello stesso momento in cui Mai accusa di quel colpo alla schiena Kami attiva la propria tecnica, una mossa intelligente, mooolto intelligente. La palla di fuoco saetta verso quel piano di ghiaccio ricco di spuntoni, un colpo che crea una enorme vampata di vapore bollente che sale fino a voi in pochi attimi dopo l'impatto il quale genera anche una esplosione che di danni per fortuna non ne fa. Hana e Kami eseguono una combo da inchino, ma il problema non sono loro. Mai accusando di quel colpo sulla schiena non ha una traiettoria stabile, questo la porta a schiantarsi prima contro Hana, la gamba andrebbe sulla spalla destra di lei, causandole una spinta verso il basso e facendole perdere l'aderenza con la parete, stessa sorte a kami che si ritroverebbe non solo mai addosso ma anche hana che, perdendo l'equilibrio e non riuscendo a muoversi a mezz'aria si schianta contro di lui beccandolo nella zona del petto e torace parte sinistra. Caduta libera 4ever no? Durante questa caduta potete notare una cosa però, l'ambiente circostante. Dopo quei quindici metri di tunnel cioè che circonda i vostri occhi è una foresta sotterranea. Il lago che si è formato dal ghiaccio sciolto crea una specie di specchio, ai bordi delle mangrovie ed attorno al lago una distesa di verde, alberi, tronchi in orizzontale che fanno dei piccoli ponti, degli altopiani e... Animali, cervi, ci sono un sacco di cervi in lontananza che stanno correndo ma uno è li, fermo sulla riva alla vostra destra, imponente e maestoso, corna lunghissime e appuntite, sta aspettando qualcuno... Qualcuno che si vedrà dopo che voi abbiate deciso cosa fare in quella caduta o come cadere più che altro nell'acqua. Il cervo che è sulla riva non sta puntando a voi ma ad una figura che fuoriesce da un foro di un albero imponente sotto terra, è proprio quella bestia che stava parlando con Mai. Una cosa però durante la caduta potete notarla ed è proprio attaccata al collo della Bestia, un ciondolo con una pergamena attaccata.[Turni: kami, Hana, Mai][Stesse tempistiche: 23:06][Turni: 1/4 per coordinazione del tuffo ed evitare danni+3/4 liberi][distanza voi->bestia: 20 metri][distanza con cervo: 6 metri]

Edit: -5 pv Mai -2 pv hana e Kami

00:29 Kami:
 Loro ci provano eh, ma la vita va male e difatti da una caduta disastrosa è nata un'idea geniale che è stata altrettanto rapidamente distrutta da quella bestia che colpendo Mai è andata a scoordinare l'intero gruppo che dunque precipita inerme verso il suolo se non fosse per uno specchio d'acqua creatosi dopo lo scioglimento delle stalagmiti. Il giovane genin, trovatosi sbilanciato dalla caduta di ambo le donzelle si troverebbe ora a rigirarsi a mezz'aria preparandosi ad una caduta rovinosa. Per quanto lo riguarda tenterebbe questa volta un'operazione semplice, basilare. Il chakra tornerebbe rapido in circolo e questa volta andrebbe ad irrorare ogni fibra muscolare del corpo per potenziarla a tal punto da spingere il suo fisico a muoversi sfruttando il massimo delle sue doti. Busto che si piegherebbe leggermente in avanti per caricare l'energia cinetica necessaria per consentirgli un semplice colpo di reni che però avrebbe l'pbbiettivo di portarlo in posizione verticale, con la faccia in direzione dello specchio d'acqua. Se questo funzionasse il genin tenterebbe di unire le leve inferiori formando un blocco unico che nel suo immaginario dovrebbe aumentare l'aereodinamicità del corpo in modo tale da ridurre il volume che impatterà con l'acqua e dunque di rimando anche i danni da esso derivati. Braccia che dunque verrebbero innalzate al di sopra... o al di sotto in base alla prospettiva... del capo con le mani a palmi congiunti che mirerebbero proprio verso lo specchio d'acqua. Non rimarrebbe altro da fare che prepararsi all'impatto e così, se tutto andasse per il verso giusto provare a riemergere in superficie. Durante la caduta, comunque, noterebbe quella foresta, quei cervi ed in particolare quel particolare esemplare che pare ergersi algido di fronte ad un nemico tutto sommato esplicito , dichiarato. Osserva il nemico, quel ciondolo ed ora non può far che sorridere, del resto è per quello che son giunti in prossimità di un luogo tanto nefausto. una volta riemerso tenterebbe unicamente di parlare con Hana < Hana, hai visto la pergamena? Riesci a colpire la corda che la tiene legata al suo collo così da farla cadere e permetterci di attaccare in sicurezza? > domanda semplice quella del genin < Stiamo attenti anche a quel cervo... ma sembra che sia più che altro ostile al nemico " comune" se tutto andasse per il verso giusto manterrebbe il rilascio base del chakra per correre sopra l'acqua e dunque uscire dallo specchio d'acqua per affiancarsi al cervo , rimanendo però a circa sei metri di distanza orizzontalmente, abbastanza per tentare una schivata nel caso si rivelasse un nemico[21 | 30][Sharingan I][Oggetti: 1 pillola recupero chakra | 1 pillola coagulante | 1 fuuda con tronchetto sostituzione | 1 fumogeno][Pacchetto sigarette Yukio] [Rilascio Chakra base][1/4 tuffo || 2/4 movimento laterale verso il cervo e a sinistra per rimaner distante sei metri]

00:40 Hana:
 Una vita così sottile che gioca sul filo del rasoio – la stessa vaga stabilità di cui ora gode a ridosso del muro, la mano arpionata sulla morbida carne di Kami senza la benchè minima paura di poterlo sfigurare e allo stesso tempo lo sguardo che, inquieto, si sgrana verso la persona sbagliata < Nh-> incassa la testa tra le spalle, di nuovo. Qualcosa ha osato colpirla. Oh, apriti cielo. Tetro, il collo segue il tracciato del capo che vira verso Mai, suggerendo alle sinapsi impulsi che carichi d’endorfina tendono a seppellire quella malsana voglia che potrebbe covare un comune essere mortale – sottoposto allo stress della missione – nella situazione in cui uno stesso compagno risulta intralcio. Sopprime, strangola letteralmente ogni impulso omicida nei confronti di quel fu esserino poiché lontano dalla sua indole, senza contare che è stata ella stessa vittima di illusioni che l’hanno portata a fungere da anello debole in un branco di chunin e special jounin dove azzardare passo le sarebbe stato impossibile di suo, figuriamoci uscirne integra. Sospira, barcollando in aria nei riguardi di Kami ove – probabilmente inutilmente – tentando di proteggerlo da eventuali ripercussioni porrà la mano libera dal suo tocco ed in caduta libera in direzione del suo petto al fine di non urtarlo più del dovuto e preservarlo, con quell’indole protettrice che nell’effettivo non ha mai dimostrato nei riguardi di nessuno essendo stata sempre e costantemente sotto l’ala protettiva di ombre ben più grandi della sua, a partire da quella di Hitomu, continuando con quella di Akendo e così dicendo. L’impulso è quello semplicemente d’avviluppare le braccia intorno alla sagoma di Kami, quasi a prevenire caduta e dolore, e nello stesso tempo lasciarsi cadere nella pozza d’acqua che specchio – irrisorio – ne emulerà forse l’immagine sbiadita. Glissando su quel che concerne l’atterraggio e l’eventuale riemersione, lo sguardo – assottigliato – tenterà di ripercorrere copioso i dettagli del paesaggio carpendo la presenza di un cervo e nello stesso istante < … > sì, merda. Puoi dirlo forte. Umetta le labbra, sepolcro di rose rosse in un mare di latte e raggiunge la stessa conclusione di Kami. Annuisce. < Attirerà la sua attenzione.> indubbiamente. < Bada. Se la pergamena è al collo, qualcosa vorrà dire.> un punto debole? M a c h i s s à. < Voglio fidarmi di te.> e all’improvviso, l’ansia per Kami: un “coprimi” sarebbe stato sufficiente ma no, diamogli pure il peso di una vita sul groppone. La destra si spintona alla ricerca della coscia, lì dove tra il tessuto rasente giarrettiera dovrebbe esserci il portaoggetti. Nello stesso istante, le leve inferiori dovrebbero or ora saettare in direzione della bestia soltanto per poter macinare una manciata di metri di modo che quest’ultimi coprano una distanza tra lei ed il target di massimo tredici metri, scoprendosi esponenzialmente ma sufficientemente poco per tentare una schivata in extremis. Le dita affusolate, tastando uno shuriken, tenterebbero di farlo svicolare fuori dal portaoggetti brandendolo tra medio ed indice così come si brandirebbe un fuda o un semplice talismano. La mano raggiunge la guancia sinistra, il gomito si piega. Nemmeno un battito di ciglia, inamovibile, lì dove più che col braccio con gli stessi occhi par mirare: scatta l’arto, rasente molla il gomito si spiega e la mano raggiunge la traiettoria frontale oltre la quale non procede. E’ un colpo di polso, fermo, così tanto da rasentare una certa precisione nell’intento di mirare con lo shuriken al collo della bestia, lì dove vi è ciondolo o pergamena – per lo meno la prossimità – per poter far cadere il manufatto al suolo o in qualche modo fuori dalla vicinissima portata dal bestione. [Chakra ON 25/25]

Mai sfora la tempistica, azione al master

La caduta del duo risulta ottimale, una caduta che farebbe penetrare i corpi nel piano d'acqua riuscendo a non subire danni a differenza di Mai che, non controllando la caduta, arriva dopo i quaranta metri di caduta libera colpendo nuovamente di schiena l'acqua che a tale velocità e altezza risulterebbe asfalto ricevendo dei danni di non poco conto (-10 pv) che causerebbero anche delle lesioni all'apparato scheletrico, del resto è pur sempre una bambina e al suo arrivo con il piano d'acqua si sentirebbe un sonoro "SPLASH" più simile però ad uno schiaffone sul cozzetto. Oltre questo piccolissimo inconveniente Mai è sveglia, per fortuna, ma se non si muove al più presto morirà affogata dato che lentamente sta sprofondando. Per quanto riguarda Kami e Hana che per fortuna riescono ad uscire anche dal lago. Hana procede con un semplicissimo lancio di shuriken che va a buon fine, una sola pecca è che dopo il lancio inciampa su di una piccolissima radice, causa una caduta e uno sfregio sul ginocchio destro, colui che si fa avanti per la caduta, un poco di dolore ma niente di grave (-1 pv I TAG!) e per quanto riguarda Kami niente di rilevante se non l'effettivo spostamento verso il cervo ad una distanza sufficiente.
Dalla vostra destra potete vedere come un branco di cervi stia rincorrendo... "RAGAZZI! TUTTO BENE?! STATE ANDANDO ALLA GRANDE! FORZA COSI'!" Già, Yukio. Vi eravate dimenticati di lui?! Sta correndo come un forsennato sollevando braccia e ginocchia risultando più ridicolo di quel che è. Dall'alto del soffitto una trappola, loro la vedono ma non riescono in tempo ad avvisare Yukio; un enorme martello si schianta contro di lui spiaccicandolo ad un albero. Di scatto il braccio destro del Tessai si solleva, pugno chiuso e solo il pollice fuoriesce "TO' BENE!" Se lo dice lui...
Ed ora veniamo a noi, il rotolo è caduto ed ha strisciato per un metro avanti alla bestia che prima lo possedeva, in quel preciso istante il cervo che si trovava vicino a voi inizia a caricare, zoccolo anteriore destro scava sul suolo per poi lanciarsi all'attacco abbassando le corna. Potete notare come questo cervo sia abbastanza veloce da tenervi anche testa, la sua mira è proprio la bestia, nemici a quanto pare. Ricordate però la vostra priorità, la pergamena.[Turni: Nessuna restrizione di tempistica, via alla parte descrittiva per l'ultimo fato!][Tempo: 15 primo, 10 restanti][Turni: Kami, Hana, Mai]

Hana usa Shuriken!

Edit orario di fine master screen 01:10

01:23 Kami:
 Osserva quanto accade intorno a lui e non può che concedersi un sorriso divertito all'immagine di Yukio mentre scuote il capo. Perchè è felice? Beh sta al sicuro in quanto sa che a prescindere Yukio li proteggerà e che quindi non deve più temere < Hana, corri a prendere il rotolo e mettiti in salvo senza combattere. Io salvo Mai > detto questo non potrebbe far altro che voltarsi per correre proprio in direzione dello specchio d'acqua dove tenterebbe di immergersi nel tentativo di salvare l'Ishiba che purtroppo sarebbe bloccata sott'acqua a causa dei problemi allo scheletro derivati dalla caduta in acqua: Se il tutto andasse per il verso giusto tenterebbe di farla risalire in superficie e dunque tenterebbe di trascinarla letteralmente verso riva dove la abbandonerebbe al suo destino per qualche istante. Una volta fatto questo correre celermente in avanti nel tentativo di raggiungere al più presto possibile la distanza d'ingaggio per dar man forte al cervo il quale per certi versi è riuscito a salvarli durante quest'orrenda esperienza.I A questo punto il giovane tenterebbe di allargare leggermente le gambe al suolo così da guadagnare una posizione maggiormente comoda al suolo. Solo ora tenterebbe di portare ambo le braccia all’altezza del petto unendo le mani d’innanzi al plesso solare in modo da creare in rapida sequenza i seguenti sigilli: Drago, serpente, tigre ed infine quello del cavallo che in un primo momento terrebbe mantenuto. Andrebbe ora ad inspirare una grande quantità di aria mentre la schiena si inarcherebbe il più possibile. Il chakra verrebbe contemporaneamente ri immesso in circolo e andrebbe a convogliarsi all’altezza dei polmoni dove la pressione aumenterebbe esponenzialmente. Il chakra di tipo Katon, una volta convogliato completamente nell’apparato respiratorio creerebbe una sensazione di calore tale da iniziar a far sudare il giovane genin. Chakra Katon e aria che andrebbero a mescolarsi insieme formando un composto altamente infiammabile che verrebbe lentamente fatto risalire lungo l’esofago. Sigillo del Cavallo che andrebbe a sciogliersi mentre la mano destra verrebbe portata davanti al volto con indice e pollice che si unirebbero nel formare quello che sembra essere un mirino “artigianale”. La schiena del giovane tornerebbe in posizione normale mentre quest’ultimo espirerebbe tutta l’aria accumulata all’interno dei proprio polmone. L’espirazione non sarebbe continua ma ben si verrebbe suddivisa in tre momenti ben diversi con conseguente rotazione del corpo verso destra così da coprire un’area maggiore d’azione. Sostanzialmente andrebbero a formarsi tre palle di fuoco di tre metri di diametro che celeri si dirigerebbero in direzione del collo del mostro che insieme ad Hana è stato precedentemente individuato come punto debole. SOlo ora si concederebbe un sospiro di sollievo [8 | 30][Sharingan I][Oggetti: 1 pillola recupero chakra | 1 pillola coagulante | 1 fuuda con tronchetto sostituzione | 1 fumogeno][Pacchetto sigarette Yukio] [Rilascio Chakra base][Multiple Palle di fuoco Sharingan: diametro tre metri || Forza e velocità 35]

01:25 Hana:
 Lo sguardo vibra verso l’alto, in preda quasi ad un blefarospasmo nel cercare il riscatto dello shuriken. Ne denoterebbe la posizione disegnando con una semplice occhiata la traiettoria della pergamena. E perdonerete se non c’è spazio per il dolore, specie se ilare e cosa da poco, tant’è che neanche ne accuserebbe un minimo – considerando che ha sopportato di ben peggio e l’ultima delle sue preoccupazioni è un ginocchio sbucciato – istigando i piedi ad impattare nuovamente contro il suolo a ritmo alterno, frenetico, sempre più accelerato per divorare gli ultimi metri che la separano dalla pergamena approfittando della carica del cervo che, a suo avviso, potrà esser distrazione per la bestia. Scatta, repentina, tentando di abbassare la schiena rasente una staffetta al fine di sgraffignare la pergamena che giace ormai esanime al suolo. Le dita della destra si schiudono, affusolate, ricercando sottili il contatto con il foglio per tentare di ghermirla e trascinarla a sé: i piedi provano a frenare, strusciando lungo il terreno e creando un solco con l’estremità dei geta. Le gambe, piegate, s’isserebbero ammesso e concesso le dita riescano a ghermire il supporto cartaceo lambendolo e trainandolo a sé. Ad accompagnarla il moto della filigrana bianca, bagnata, reduce di uno stillicidio colante sul corpo denotandone così la figura dal retro. Ha ascoltato le parole di Kami, ma ben poco conto è stato riposto in lui: l’unica speranza di avere almeno il deretano parato dal cervo o semplicemente da un colpo d’occhio da parte dello shinobi. Da lì, è tutto uno sforzo di muscolatura che dapprima sospinta in avanti, tenterebbe semplicemente di retrocedere dopo aver macinato quegli ultimi metri che avrebbero dovuto separarla dal bestione provando ovviamente a non rientrare più nel suo campo visivo. Inutile dire che per ora la torcia non trova più ricovero lì tra la beatitudine dell’empireo, nuovo trono e scranno per la pergamena che giace tra il tessuto e la carne. [ VUOI I TAG? TUTTI I QUARTI DI SPOSTAMENTO] [Chakra ON 25/25]

Dado da 100 Mai

Cioè che avviene è un susseguirsi di movimenti molto semplici, avanzamento di Hana verso la pergamena cingendola con la mano mantenendosi sempre bassa iniziando a scattare via, lontana da quella posizione; ma ecco che dopo un paio di metri macinati il suo corpo inizia a fluttuare in aria, presa da della sostanza nera che sembra riconducibile ad acqua ma che non ne impregna i vestiti, la solleva e sopra di lei a formarsi il volto e il torace del Tessai che da una sottospecie di schizzo di sangue nero che viaggiava a raso del suolo inizia a prendere la sua reale forma. Sospesa a mezz'aria e attaccata a quella sostanza nera inizia ad avvicinarsi a Mai la quale attivazione di innata è pressoché inutile dato che la pergamena è stata anticipatamente afferrata quindi Mai viene unicamente presa dal suolo con un altro fascio nero e sollevata. Kami nel momento in cui finisce la successione di palle di fuoco con la mira al collo della bestia potrà osservare, come anche hana e mai dalla loro posizione, una serie di esplosioni che vanno a finire in un colpo di corna dell'imponente cervo facendo così incastrare la Bestia in quella insenatura rocciosa da cui era uscita... Finita? Raccolte Hana e Mai è anche il turno di Kami il quale verrebbe avvolto da un ennesimo fascio nero e trainato vicino a loro, ciò che si va a creare è una specie di corvo di sangue che uno dopo l'altro ha preso e portato vicini i propri ragazzi, tenendoli sotto la loro ala "È ora di andare" Svanendo da quel luogo. Ma ricordatevi bene, gli intrusi non sono ben accetti.[END]

La situazione creata è una missione che assegna Yukio al trio: Kami, Hana e Mai. La missione aveva come pilastro il raccogliere una pergamena, ciò che è avvenuto alla fine.
Kami: Ottimo, hai organizzato bene la situazione e cose importante ti sei recato alla fine a salvare Mai anche se la priorità era la pergamena, mossa saggia che ti ha dato ancora un altro punto a favore per la promo che è confermata!
Hana: I TAG. Ma per il resto tutto bene
Mai: SNI. 0.5 per incoraggiarti ma puoi, anzi DEVI fare di più. Le azioni più o meno si capiscono ma attivare l'innata al termine della quest l'ho vista una scelta inutile da parte mia, oltre ciò mi raccomando con le tempistiche (Y)