Nel carcere

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Giocata di Lavoro

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13:49 Hanae:
 Una giornata come tante altre, in un luogo che per la prima volta ha il piacere di visitare di persona. L'ultima volta che ha visitato delle carceri è stato a Kiri, quando all'Akatsuki è stato commissionato un particolare compito, ma adesso..è definibile una visita di lavoro? O di piacere, son punti di vista. Iridi color cremisi a scivolare nei dintorni del luogo, analizzandone appena sicurezza, forme..un luogo ben organizzato. A coprire il corpo vesti tipicamente eleganti, una camicia nera i cui bottoni permangono totalmente chiusi, una cintura in pelle del medesimo colore ed un pantalone che porta con sè un motivo a righe grigiastre verticali. A coprire i piedi, comprensibile dal suono dei propri passi, un paio di stivali; ed infine un lungo cappotto nero, aderente alle forme del corpo che giunge all'altezza delle ginocchia circa. Le iridi color cremisi a scivolare sulla figura del neo-kage, la mancina a sistemare tramite ausilio del medio e dell'indice un paio di occhiali poggiati davanti agli occhi. < Ho avuto modo di sapere di più su di lui durante la mia permanenza a Lian Yu, vorrei fargli una proposta. > Le labbra a schiudersi appena, ed un'istante dopo un flashback. Repentino e dalla durata inapprezzabile, nel quale altro non fa che ripassare un ennesimo ricordo della vita di Akendo Seiun. < tsè..> Lingua a schioccare sul palato, e mancina a scivolare sotto l'occhio destro, dal quale una lacrima color cremisi va a scendere. Non sa a cosa sia dovuto, ma è iniziato tutto quando le memorie di Akendo hanno iniziato a ripetersi nella sua mente. Una semplice pulizia sfregandoci sopra il guanto color cremisi indossato alla mano sinistra, per poi procedere al fianco di Yukio. Lo sguardo si concentra su alcuni dei carcerati più affezionati a Yukio, nascosti, terorrizzati..traumatizzati. < Oh..piuttosto sadico da parte tua. Ma preferirei farci una chiacchierata davanti ad un po' di sakè, per discutere sugli avvenimenti recenti. > Una nota di sarcasmo nel tono, e lo sguardo finalmente a cercare la cella da lui cercata. < E' un soggetto problematico? > una domanda come altre, mentre si avvicinano al punto. [ chakra attivo ][tonici chakra e coagulanti]

14:08 Yami:
  [Cella] Era da oramai quasi tre giorni che era rinchiuso in quella cella squallida e degradante, una finestra minuscola e con numerose sbarre atte a fare in modo che “l’ospite” non possa fuggire anche se volesse farlo ma non era possibile nel caso del giovane Seiun che a quanto pare, dopo le prime torture che gli erano state riservate qualche giorno fa, torture poi … era stato dato in pasto a un medico pazzo e al suo assistente veterinario che lo avevano in parte rattoppato, le vertebre del Seiun erano ancora incrinate motivo per cui, non poteva mettersi a sedere ma era obbligato a restare fermo ed immobile con la schiena dritta in quella posizione che lo faceva sembrare uno stoccafisso (chi coglie la citazione vince un lecca lecca). Nonostante quelle sue miserabili condizioni però, gli era stata concessa una cella tutta sua, almeno per quanto era possibile, non lo avevano ancora inserito con un altro detenuto che avrebbe potuto peggiorare le sue condizioni attuali attraverso percosse o anche un tentativo di omicidio, si sa, le morti misteriose nelle carceri sono frequenti, chissà se ce ne sono state anche sotto la direzione dello stesso Yukio? I capelli sono ben curati, lunghi e color dell’ebano raccolti in una treccia morbida e setosa la cui punta raggiunge le ginocchia del ragazzo la cui pelle diafana è percorsa sullo zigomo da dei punti di sutura, rovinando quello che altrimenti sarebbe stato un viso quasi angelico e dai lineamenti eleganti, piacenti … si oserebbe dire quasi nobiliari, paragonabili a quelli di un guerriero caduto in disgrazia ma che non ha dimenticato l’orgoglio della battaglia … e la gioia selvaggia e primordiale che provoca essere al centro di una carneficina. Il suo vestiario gli era stato restituito, dei bracciali d’oro a entrambi i polsi come anche il suo vestito dai tratti esotici comprendenti una maglia leggera che lascia in parte scoperti i suoi addominali e un lungo pantalone nero che lascia in parte intendere che, la sua fattura, non è propriamente orientale ma si accosta più all’incredibile e magica terra araba. Le iridi color dell’oro sono completamente occultate dalle palpebre, sembra quasi addormentato, una figura delicata quanto letale quella del Seiun che giace in quel letto sembrando quasi in preda ad una sorta d’incantesimo ma in realtà, il bell’addormentato è vigile, la sua è puramente una recita, sa bene che in quel luogo abbassare per un attimo la guardia, potrebbe significare morte istantanea e lui ha tutta l’intenzione di uscire da quel posto sulle proprie gambe, vivo e vegeto. {ck off}

14:49 Yukio:
 Gli occhi, durante quella bellissima passeggiata, vengono posati su Katsumi. Vari cenni di capo alle sue parole per poi rispondergli di conseguenza "Una proposta... Capisco..." Mugugnando appena fra se e se "Prima del sakè ci vorrà un po', sai... È giusto che comunque capisca com'è la situazione a Kusa e che non è comunque modo di comportarsi" Solleva le spalle mentre il vociare che indicava la cella di Yami è ormai cessato, proprio nel momento in cui il duo si troverebbe difronte a quella cella che custodisce Yami. "Non è un problema anche se fosse problematico, ti pare?" Inarcando il sopracciglio destro dando l'ordine a qualche guardia di passaggio di aprire la cella "Gentile" un cenno di capo verso tale soggetto "Prego" Indicando la cella aperta a Katsumi per poi entrarci anche lui subito dopo "Chiudete, grazie... Ah, una cosa!" Tenendo la guardia vicina alle proprie sbarre "Avvisa il generale di fornirmi un passepartout per il carcere, grazie" Piccole cosucce insomma, dando attenzione a Yami subito dopo "Su su sveglia, non ti dico di stare in piedi per ovvi motivi" Un sorriso che alberga sulle proprie labbra "È da tanto che non ci facciamo vedere, uhm?" Ruotando le iridi su di lui "Attaccare delle guardie e scappare dalla tua stanza" Muovendo la testa a destra e a sinistra con quel ticchettio che produce la lingua contro il palato "Ts ts ts" Come a negare quelle sue intenzioni "Non si fa mica, sai?" Prendendosi un ampio sorriso, appoggiandosi subito dopo contro le sbarre interne della cella, difronte alla porta che è stata chiusa insomma "Ed ora per colpa tua dovrei sborsare 500 e passa ryo per i danni che hai fatto... Dimmi... Cioè più che altro, dammi una buona motivazione per ciò che hai fatto, uhm?" Rimanendo con lo sguardo verso Yami che risulta ancora sdraiato. La mano destra poggerebbe sui propri capelli, sistemandoseli e ritornando poco dopo su Yami "Seriamente ora. Non farmi incazzare" Facilmente suscettibile dicevano, bhe teniamo conto che sta aggiornando ora un intero villaggio e ha dovuto 'sprecare' una mattinata per dirigersi al carcere per il soggetto Yami.[ck on]

15:16 Yami:
  [Cella] Sente delle voci fuori dalla sua cella, ne riconosce una ma l’altra no, una è quella di Yukio, il tessai del villaggio dell’erba, il Seiun viene richiamato ma ostinatamente le palpebre rimangono sigillate, sono tuttavia le pallide labbra a muoversi e lasciando trasparire una voce completamente atona … vuota, priva di alcuna emozione o sentimento < Ancora tu … santo cielo, sei più petulante di uno shinigami > e per qualcuno che ha avuto un mezzo contatto con il mondo degli spiriti, non è da sottovalutare < Cosa farebbe un qualsiasi essere vivente se si vede costretto in un angolo da delle potenziali minacce? Te lo dico io, si difende oppure cerca di scappare per trovare riparo > sente il rimprovero del Tessai e sbuffa, è diventato alquanto sfrontato ma è uno dei vantaggi di essere senza un’anima ovvero, trattare tutti come se fossero persone comuni anche in casi eccezionali come Yukio che nel mondo ninja dovrebbe essere riverito come un dio vivente. Sentendo il rimprovero poi sui danni causati, il Seiun non può fare altro che curvare gli angoli delle labbra in un sorriso senza gioia, quasi un ghigno di un inquietante stregatto < Non ho fatto vittime … vedilo come un lato positivo che al posto di solo una ricostruzione non ti ritrovi a dover perfino seppellire delle persone > enuncia lui muovendo appena il capo dal lato opposto di Yukio, le iridi sono ancora celate dalle palpebre diafane < Vuoi sapere perché l’ho fatto? > un attimo di pausa < Lei è tornata Yukio … quella donna, Megami Seiun … mia madre, l’ho riportata in vita ma invece di prendersi cura di me come avrebbe dovuto fare qualsiasi altra donna mi ha abbandonato, non so dove si trova ma posso dirti una cosa, prima di svenire sono riuscito a vedere l’abominio che avevo riportato nel mondo dei vivi … non aveva assolutamente nulla di umano > una nuova pausa mentre il Seiun sospira nuovamente < Devo ritrovarla, se ha recuperato completamente la sua forma umana allora è estremamente pericolosa … non so fino a che punto possa spingersi dopo avermi ingannato per avere un nuovo corpo > Akendo stesso conosce interamente la storia di Yami e sa quanto la madre di questo era estremamente potente in vita tanto è che perfino nel suo clan era temuta e trattata con estremo rispetto < Chi è la persona che è con te Yukio? Ho sentito la sua voce ma non lo conosco e gradirei che si presentasse poiché al momento, sono così stanco da non riuscire neanche a tenere gli occhi aperti > ed in parte era vero, erano due giorni che non dormiva a causa dei dolori fortissimi che provava ad ogni respiro per via delle vertebre danneggiate e per via del tendersi della pelle sullo zigomo ma soprattutto, sentiva che al posto delle costole in parte riparate dal medico pazzo, aveva come delle schegge d’ossa enormi che ogni volta che respirava, gli donavano la sensazione di essere pugnalato in pieno petto. {Ck off}

15:44 Hanae:
  [Cella] Lo sguardo scivola in direzione di Yukio, il capo ad essere scosso appena per annuire al suo dire, ormai nei pressi di quella cella. < Come ti comporterai nei confronti dell'alba adesso? > Sottotono, evitando che troppe voci possano udire ciò che soltanto Yukio dovrebbe sentire. Ora che è kage, continuerà a muoversi per l'organizzazione oppure agirà soltanto nei confini di Kusa? < Pare che dopo tutti gli eventi recenti..ci sia stata una scissione. > Mekura probabilmente è tornata a Konoha, Kimi porta avanti la sua gravidanza e Katsumi..ancora osserva. Perchè il suo percorso ancora dev'essere svelato, e questo potrà accadere soltanto al momento propizio. < Vorrei evitare di avere marionette succubi del mio potere, al mio seguito. Quindi...so che ti chiedo tanto, ma dammi corda nel dialogo. > Se dunque riuscisse a trovare un semplice e comune accordo, senza dover sfruttare lo sharingan, sarebbe decisamente più vantaggioso ai propri interessi. Lo sguardo va dunque a posarsi sul ragazzo, capo leggermente inarcato verso il basso per squadrarne le forme, brevi istanti prima di tornare a osservare il compagno. Rimane in sacro silenzio mentre il Kokketsu si occupa di un breve interrogatorio, ascoltando al contempo le parole di risposta che provengono da quella..persona? Creatura? < Yukio. > Il braccio destro a tendersi in direzione del tessai, con lo scopo di poggiarsi sulla spalla rivolta in direzione propria, avvicinandosi dunque al prigioniero. Permane ferma li', esercitando una leggerissima pressione, implicitamente chiedendogli di trattenere ogni possibile reazione. Dal proprio corpo ad essere accumulata una piccola quantità di chakra che verrebbe conseguentemente espulsa dai propri punti di fuga del chakra, nel tentativo di raggiungere la mente di Yukio, e qualora quest'ultimo gli permettesse di accedere alla sua mente, parlargli come se fosse presente un sigillo dell'empatia. <[GEN] Ehy. E' particolarmente sfrontato, ma ti chiedo di lasciar in via del tutto eccezionale scorrere. Nel peggiore dei casi ci penserò io...conosci i miei metodi. > termina li' con quelle parole udibili solo dal tessai. < Sarebbe stato un peccato se tu avessi creato danni non compensabili con una manciata di ryo, Yami. > Pronuncia il suo nome come se effettivamente lo conoscesse da diverso tempo. < Il mio nome è 0-21 Katsumi Uchiha. > Una formalità espressa con un tono che sembra quasi celare malizia. < Ti pregherei di concentrare le tue forze per tenere aperti gli occhi. Ho una proposta da farti..legata anche a Megami Seiun, so tutto. > e con queste parole l'obiettivo è attirare l'attenzione del ragazzo..e di smorzare appena la possibilità di fargli passare di peggio con Yukio. < Mi ascolterai? > Le braccia ad incrociarsi all'altezza del petto, in attesa. [ chakra on ] [gen 1 senso - udito a yukio]

16:04 Yukio:
 Gli occhi saetterebbero in modo quasi innaturale verso Yami quando inizia il dialogo. Non risponde alle parole di Katsumi essendo una questione più privata del normale il fattore Akatsuki, ci sarà tempo e modo di discuterne e forse anche tutti assieme, non solo loro due. "Uhn si, ti darò corda" Un sorriso che viene lanciato a Katsumi, il problema sono gli occhi che puntano ancora su Yami, incessanti. Prima che il suo nome venga fatto uscire dalle labbra di Katsumi, Yukio avrebbe già fatto partire un raggio di chakra intenzionato ad avvolgere la mente di Yami nel fattore dei sensi, avvolgendogli completamente la mente e... Costringendola a percepire cose secondo il suo volere. "[G] Non credo...[/]" Appena le parole inizierebbero ad uscire ed a essere percepite da Yami, i timpani renderebbero dieci volte più acuto quel suono ma comunque percepibile, parole che vengono dette e che inizierebbero a causargli un dolore acuto proprio verso i timpani "[G] Che ti abbia dato il permesso di parlarmi così... Così amichevolmente, ecco [/]" Ogni parola che dice causerebbe un dolore al timpano, come le iniziali, a seguire potrà percepire come dei rivoli di sangue uscire dalle proprie orecchie. Le vertebre inizierebbero a causare più dolore del normale anche se non si muove ma quel fastidioso rumore farebbe accusare al corpo delle fitte che contrarrebbero tutti i muscoli del Seiun, una specie di simulazione di collasso insomma. La vista sarebbe vincolata verso Yukio, non diventa offuscata, è lucida,può vederlo e può vedere come ricambia lo sguardo con se. La temperatura corporea inizierebbe ad abbassarsi vertiginosamente e tutto il corpo inizierebbe a tremare, questo percepirebbe Yami... Di certo non una bella sensazione "Oh, scusami... Come hai detto che..." Due colpi di tosse "Come hai detto che mi chiamo? E che cosa sono?" Assottigliando la linea degli occhi, facendosi appena più avanti con il volto "Non. Mi. Sfidare." Ultime parole, sentendo poi la mano di Katsumi e le successive parole "Tsk." Schioccando la lingua al palato e rilasciando il genjutsu al termine di quella richiesta, incrociando le braccia sul petto "Marchi male con me col tuo carattere... Sappilo..." Indicandolo con l'indice destro che poi verrà rimesso nell'intreccio con le braccia sul petto "Prego... Puoi parlare..." Verso katsumi, lasciando che gli illustri tutto anche se la ripresa del suo genjutsu non dovrebbe essere proprio di tre secondi ed... Immediata...[ck: -30][illusione completa dei sensi]

16:24 Yami:
  [Cella] Sente quelle parole rimbombargli nella testa e le labbra s’incurvano in una smorfia < Esci … dalla mia … testa! > ringhia il Seiun andando a percepire quella spiacevole sensazione, sente i muscoli irrigidirsi, il Tessai si ritira dalla sua coscienza ma non risponde alle sue domande, ma alla sua insinuazione sullo sfidarlo, le labbra s’incurvano appena in un sorrisetto sprezzante < Non … ho ancora cominciato > detto questo, le palpebre si aprono piano con uno sforzo considerevole, quelle iridi sono estremamente particolari, profondi pozzi color dell’oro, belle … misteriose e antiche, sebbene il suo corpo starebbe a tremare man mano, il suo tono di voce permane atono, forse un po’ stentato a causa dell’intervento di Yukio < Uchiha … > pronuncia il nome di quel clan con un misto di nostalgia, timore … e quasi adorazione poi però ritorna normale, le iridi si vanno ad inchiodare proprio sulla figura del ragazzo < Di Uchiha per me ne è esistito solamente uno e nessuno potrà mai superare la sua grandezza > e in questo è categorico, per lui nessuno può essere superiore al suo primo Maestro, a Madara Uchiha < Il piacere è mio Katsumi > enuncia lui, santo cielo … quella voce atona sembra quasi quella di una inquietante bambola e in quella posizione, il Seiun sembra davvero una bambolina di carne, una bambolina dai tratti estremamente delicati per giunta. Dice di sapere tutto su di lui e sulla madre, il Seiun sbuffa < Impossibile … nessuno a parte tre persone conoscono la mia storia, uno è Akendo … l’altro è Yukio e l’ultimo è un eremita che vive nella vecchia Amegakure > enuncia lui mantenendo sempre quel suo tono neutro e prendendosi un attimo di pausa, diavolo quella sensazione è davvero spiacevole! Un respiro profondo prima di riprendere a parlare con il ragazzo < Chi sei davvero e come fai a sapere cose del genere? Hai stuzzicato la mia curiosità con quello che vuoi chiedermi, sono tutt’orecchie > enuncia il Seiun mentre ora il viso si volge esattamente verso Katsumi, le iridi color dell’oro si fissano in quelle dell’Uchiha … non prova paura, non sa più cosa sia … la paura è, come dire, umana e lui di umano, non ha quasi più nulla se non le apparenze del suo corpo e giusto per ricambiare la gentilezza di Yukio il quale gli ha elargito quel dolore mentale e fisico, va per un attimo a girarsi verso di lui, lo sguardo non presagisce nulla di buono, come se volesse dire che un giorno, avrebbe trovato qualcuno che gli avrebbe fatto assaggiare la sua stessa medicina prima di tornare sul viso di Katsumi < Non ho mai visto il tuo volto eppure dici di conoscermi, come è possibile ciò? > chiede, ora incuriosito dalle parole del clone. {Ck off}

16:46 Hanae:
  [Cella] Lo sguardo scivola sul tessai, qualunque parola sarebbe in ogni caso arrivata in ritardo in confronto a quel suo genjutsu. Palese anche agli occhi dell'Uchiha è il fatto che qualcosa sia entrato nella testa del giovane, per modo di dire, Seiun. Conosce il dolore, fin troppo bene, ed è anche conscio che Yukio sappia come infliggerlo sfruttando le sue arti illusorie. Inspira profondamente, portando la mancina all'altezza della fronte e rimanendo in attesa che tutto avvenga. < Grandi Uchiha., mh..> marca quelle parole con una sottile diffidenza, ma si limita a questo, andando dunque ad ascoltare ciò che segue, mantenendo lo sguardo impuntato tra ognuno dei presenti nella cella. < Mi sembra un buon momento per farti sapere cosa sta succedendo..> lo sguardo si volta per intero in direzione del Kokketsu, per poi passare verso il Seiun. < e per far sapere a te che le mie parole non celano menzogna. > Non ha motivo di nascondere quanto successo adesso che sta cercando il suo percorso. < A Lian Yu..ho incontrato Madara Uchiha, quantomeno una forma della sua coscienza. > Esordisce cosi', mentre alla mente un flashback attraversa la sua mente. Ancora una volta percepisce i ricordi di Akendo come propri, episodi di vita quotidiana, di guerra, di morte. Spezzoni confusi che uniti hanno creato in lui quella seconda vita. Ma al primo battito di ciglia, è tutto già passato. Non rimane che un senso di debole nausea ed una lacrima di sangue ben visibile per entrambi i presenti. < Abbiamo discusso, per breve tempo. E..mi ha detto di ricongiungermi alla mia linea di sangue, di trovare Akendo. > lo sguardo scivola su Yukio, forse nella speranza che ne sappia qualcosa. < Da allora a tempi irregolari rivivo frammenti della vita di Akendo, e stanno capitando strane cose..ma di ciò ne parleremo in privato. > Osserva Yukio, poichè la questione potrebbe essere davvero importante. < A breve lo dovrò incontrare, e quando accadrà sarò pronto ad affrontare il cambiamento..qualunque cosa avvenga. > E nuovamente torna su Yami, adesso dovrebbe essere più chiara la causa e gli effetti. <Ad ogni modo, nel suo percorso la vostra vita si è intersecata e sapendo di te qua non potevo restare fermo. Yami Seiun, sono qua per invitarti ufficialmente ad accedere ai cacciatori di taglie. Pagherò la tua "cauzione", ti darò un tetto, allenerò la tua mente se necessario..e se lo vorrai sarò pronto a riforgiare la tua esistenza. > il significato di queste ultime parole le lascia esclusivamente a lui, da poter intendere in più e più modi. < Ti aiuterò a trovare tua madre. In cambio tu aiuterai me, e..beh, anche lui. > indica Yukio, smorzando appena i toni. < Purificando questo mondo da ciò che continua a sporcarlo. > Non aggiunge altro, ma da una delle tasche della giacca andrebbe ad estrarre un ciondolo in argento sulla quale è inciso il volto di un lupo, il simbolo dei cacciatori di taglie che lui rappresenta. Lo tende in avanti, come se quel solo ciondolo rappresentasse la risposta da prendere. [chakra on ]

17:04 Yukio:
 Schiocca la lingua sul palato alle parole di Yami, ignorandolo completamente e riportando la propria attenzione su Katsumi. Ascolta ogni parola ed eccolo che ricade in quella sottospecie di flash, un'altra goccia di sangue a fuoriuscire. È un possessore dello sharingan, potrebbe significare soltanto una cosa ma tace. Devono parlare sul serio in privato questa volta "Madara non ha ancora deciso di lasciare questo piano?" Sbuffa, scuotendo la testa "I kami se lo potrebbero prendere definitivamente eh... Senza mancare di rispetto ma gironzola ancora a queste cose... Spero che non sia nulla di grave" O almeno che non venga messa a repentaglio l'incolumità delle persone, semplice "Rivivere frammenti di vita di Akendo..." Ripete quelle parole, mugugnando fra se e se e riflettendo sulla situazione. Non è bello ricevere dei ricordi, soprattutto di un'altra persona. Non è un buon presagio e questo ormai è risaputo fra i ninja ovviamente. "Bha pagare la sua cauzione" Borbotta, scuotendo la testa "Ci penserò io..." Sbuffa, ruotando le iridi verso Katsumi "Sai che rapporto c'è fra di noi" Verso l'uchiha ovviamente "E sai com'è il mio modo di punire" Schioccando la lingua sul palato. Si, questa volta sta parlando seriamente "Se succederanno casini io me la prenderò con chi è stato. E lui non avrà eccezioni a riguardo e fino a prova contraria, a prescindere se entrerà con me, è sotto la legge di Kusa" Inutile dire che è sotto Yukio in un modo o nell'altro "Che ti piaccia" Verso Yami "O no." Ruotando completamente gli occhi verso di lui "E credimi... Te lo dico con tutto me stesso... Sono l'unica persona di cui dovresti aver paura" Ritornando su Katsumi, dandogli due pacche sulla spalla "Aprite la cella" Ad alta voce, parlando poi con un tono decisamente più basso verso l'uchiha "Solo perchè ci sei tu, intesi...? Ma fai in modo che non mi faccia incazzare" Gli occhi si punterebbero su quelli dell'uchiha, lo sguardo è serio, ci mancherebbe altro ma si fida di lui e anche dei suoi modi. Ma anche katsumi non è tanto da sottovalutare a livello di torture, anzi... "Va bene?" Sorridendogli, infine, più amichevolmente. Non che non lo fosse stato, solo che la circostanza lo portava ad avere un determinato tono e portamento, del resto... "E muovete il culo a far venire qui dei medici! Aggiustatemi questo insaccato!" Riferimento a Yami, ovviamente.[ck on]

17:35 Yami:
  [Cella] Chiude per un attimo le palpebre alle parole di Katsumi, Madara in un certo senso viveva all’interno delle parole stesse che lui aveva pronunciato ma incontrarlo era tutta un'altra cosa, Yukio si dimostra abbastanza irrispettoso verso il suo ex-maestro ma il giovane decide di passare oltre, tuttavia sono le parole di entrambi a catturare l’interesse del giovane, Katsumi rivive dei momenti della vita di Akendo? Lo sguardo va verso Yukio che sembra volergli ricordare che non vorrebbe mai averlo contro, il Seiun sbuffa in parte infastidito < Lo sarei … se ricordassi come è essere impauriti ma soprattutto … cosa è la paura > sussurra il ragazzo prima di udire le paroline magiche di Katsumi, liberare il mondo dal lerciume che lo insozza … un ghigno selvaggio si dipinge sul suo viso rendendolo assai inquietante < Chiedo solo che non mi vengano posti limiti ai miei “metodi” > enuncia lui probabilmente sottolineando che non utilizzerà metodi molto ortodossi per ottenere quello che vuole e soprattutto non vuole che gli vengano poi poste lamentele se colui che deve essere consegnato vivo ha arti mozzati o roba varia < Signore, abbiamo un accordo > enuncia con aria immensamente soddisfatta, il patto con il diavolo è stato sancito, Katsumi non ha la minima idea di cosa ha appena accettato all’interno dei cacciatori di tagli, un mastino … un segugio, un cacciatore della notte che difficilmente mollerà la sua preda una volta che l’avrà localizzata, tendendo agguati a tutti coloro a cui tiene sino a fargli desiderare la morte e sarà allora, che lui colpirà. {Ck off – End}

17:59 Hanae:
 Lo sguardo scivola in direzione di Yami, parla della paura..di quel sentimento che tanti appellano come la parte principale di ogni creatura. Un sorriso si dipinge sul volto, indecifrabile e privo di esplicazione, un cenno del capo verso di lui. < La paura non è reale. > La mancina a scivolare all'altezza del proprio mento, rimuovendo una goccia di sangue scivolata a partire da uno dei due occhi. Le labbra a schiudersi leggermente verso il Seiun. < E' il semplice prodotto dei pensieri che tu crei. > Il braccio ad esser disteso in avanti, il palmo aperto rivolto verso il soffitto. < Ma..il pericolo, quello è reale. La paura è soltanto una scelta. > Mano ad essere adesso stretta in un pugno, prima di esser riportata lungo i fianchi. < Anche se non hai paura di morire non dimenticarti di essere vivo e di avere qualcosa da fare in questo mondo. > Non ha bisogno di dimostrare le proprie abilità per causare paura, adesso. Ascolta la richiesta posta dal Seiun, parla di limiti. < Due limiti. > esordisce. < Il primo limite da rispettare è scritto nella taglia di chi noi bracchiamo: vivo, oppure morto. > Parole fredde che lasciano a sottintendere che ognuno lavora come meglio credere di poterlo fare. < Il secondo limite è che potrai cacciare soltanto chi porta con sè una taglia attiva. > Semplicemente le regole del mestiere, il resto sta a lui. Tortura, morti veloci, qualunque cosa sia necessaria a completare il compito è ben accetta. < Ti farò recapitare il luogo dove trovare la tua abitazione, vieni a trovarmi li' quando sarai stato curato. > Qualche passo indietro, iniziando ad allontanarsi dalla cella. < Ricorda che non siamo nè il bene nè il male. Sarai un giustiziere imparziale. > Uno sguardo in direzione di Yukio. < Con permesso, Kage. > il capo ad essere chinato appena, un gesto che lascia trasparire un goccio di umorismo. < Complimenti per il ruolo, comunque. > Un'ultima frase che voleva recapitargli qualche tempo prima, per poi allontanarsi dalla prigione. C'è tanto da mettere in moto. [ END]

Katsumi si incontra con Yukio alle prigioni di Kusa, con lo scopo di invitare nei cacciatori di taglie il prigioniero Yami Seiun.

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