Giocata
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Giocata del 26/10/2016 dalle 17:32 alle 20:40 nella chat "Campi d'Addestramento"
[Campo] Non è solo Kagume a tirare un sospiro di sollievo, ma lo stesso Akahiro. Assottiglia il proprio sguardo puntandolo lentamente verso Mogoru <Non l'ho mica fatto a posta, avrei voluto vedere te la prima volta che provavi una tecnica nuova che combinavi> ma il jonin viene congedato e per questo l'attenzione del Nara va da Mogoru al Jonin <Grazie per il tempo che mi ha dedicato> e un inchino, molto formale e composto, viene eseguito nei riguardi del superiore. Ma ecco che la stessa Hyuga si avvicina a lui dandogli le ultime indicazioni, per questo il volto si muove di tre quarti verso di lei, posando sul suo viso le proprie azzurre iridi <Mi allenerò allora> sicuro nella voce che accompagna tale affermazione, non potendo fare a meno di inarcare le sopracciglia e a mostrare un'atteggiamento del tutto perplesso <In che senso "Allora"?> serio nel timbro della voce, ma allo stesso tempo più calmo seppur assai interrogativo. Che stia facendo il finto tonto? Può darsi, ma effettivamente quella vaga domanda lascia del tutto in sospeso la domanda che le pone la Hyuga, potrebbe riferirsi a qualsiasi cosa. Inclina il corpo nella direzione della donna, fissandola sempre e solo nel volto, come se avesse qualcosa sotto il mento a tenergli bloccata la testa. E poi chiede pure il senso della sua domanda..tsk.[Chakra:on] Il bastone che cinge nella mano sinistra viene portato a scontrarsi contro la gamba destra di Akahiro, un gesto veloce e infallibile che però non gli porterebbe a nessun danno "Non prendermi per stupida, sai?" Muovendo i passi in avanti, intenzionata ad uscire dalla zona dei campi d'addestramento "Forza, muovi il fondo schiena" Non è così volgare che può sembrare, di fatti utilizza un termine meno rozzo, strano ah? "Che hai? Perchè sei così rigido?" Domanda, una dietro l'altra "Perchè la tua voce ha tremato quando sono arrivata? Perchè camminavi nervosamente prima?" Ancora. Povero ragazzo sul serio. "Ci vediamo dopo, Mogoru! Vado a farmi una passeggiata" Pronuncia, sollevando la mano destra per salutare l'uomo non sapendo bene la sua reale posizione ma sono dettagli. "Come stai?" Un'altra domanda?! BASTA! I passi sono delicati e le falcate lasciano nell'aria quel classico rumore di tessuto che striscia e fluttua, un'odore che stranamente è più percepibile rispetto alle scorse volte, profumo, un profumo intenso che richiama a dei fiori, orchidee si potrebbe dire, sempre se si conosce l'odore dell'orchidea ovviamente.[ck on] [Campo] <Ah...> il capo viene mosso davanti a se con uno sguardo assottigliato proprio nel momento in cui viene "colpito" alla gamba, mentre i suoi passi si muoverebbero insieme a quelli della donna <E' questo che intendevi prima> Kagume non potrà vederlo, ma le spalle emulano un piccolo gesto con le spalle, il volto di viene invece distolto appena dalla figura di ella, dal lato opposto <Non ti preoccupare....> un piccolo stacco con la voce che dura pochi istanti, tradendo però un pizzico di imbarazzo <E' una sciocchezza> le mani vengono condotte all'interno delle tasche dei pantaloni <Piuttosto grazie per avermi insegnato questa tecnica> nel ringraziarla la coda dell'occhio si muove verso di lei, rallentando di poco i propri passi. inspira l'aria dal naso con più forza, facendo sentire probabilmente il suono dell'aria che entra dalle narici. E qui proverebbe ad avvicinare di poco il viso a lei e con voce curiosa e interessata <Nuovo profumo?> no, non ricorda minimamente che profumo usasse le volte scorse, però questa volta potrebbe sentirlo con più chiarezza e mentre il capo torna in linea con il corpo, come di conseguenza anche il busto che si era inclinato per tentare di avvicinare lo stesso volto verso la Dainin <E' molto buono> gentile ora, pacato nel timbro. Sta cercando di sviare il discorso? Ma giusto quel poco. Le iridi azzurre tornano davanti a se <Comunque sto bene, mi alleno sull'innata, cerco di acquisirla al meglio. Tu invece? E' da un pò di giorni che non ci vedevamo> di tanto in tanto le pupille si muovono verso Kagume <Grazie ancora per l'ospitalità, non avevo ancora avuto modo di ringraziarti> ma questo discorso già verrebbe accantonato, oltretutto per un attimo la voce si sfalserebbe, un ottimo indizio forse per la donna <ma dimmi piuttosto...cosa hai fatto in questo periodo che non ci siamo visti??> più alto di voce, più energico, come a voler rimarcare di più tale domanda. I passi continuano indisturbati mentre il villaggio si avvicina lentamente ad ogni metro che macinano i due "Certo, a cosa sennò" Sbuffa dalle narici "Mi accorgo eh quando c'è qualcosa che non va e non mi sembra una sciocchezza per ciò che mi facevi percepire" Ribatte, marcando ancora quel discorso "E non deviare l'argomento! Si comunque... È un nuovo profumo" Borbotta, se n'è accorto e non le dispiace come cosa, di norma gli uomini sono abbastanza menefreghisti su questo aspetto. Immediatamente andrebbe a comporre il sigillo della tigre nel momento in cui Akahiro si metterebbe appena dietro di lei, un gesto veloce che le darebbe un aiuto a canalizzare il chakra nella zona dei bulbi oculari, in questo modo le proprie vene, ingrossandosi, pomperebbero più chakra del dovuto sbloccando così la sua innata. Dall'oscurità che regna sovrana i lineamenti degli oggetti che la circondano e il flusso di chakra di Akahiro dovrebbe essere subito percepibile, il tutto in un raggio decisamente notevole. "Uhm immagino, l'innata Nara non è chissà quanto facile da gestire anche se so che dal loro clan escono quasi i migliori ninja, coloro che proteggono le foreste di Konoha" Bhe, una cosa che viene tramandata da generazioni ormai "E non c'è il bisogno di ringraziarmi... Comunque sto bene dai, sono stata impegnata con l'accademia in questo ultimo periodo e non è stato molto facile, fra esami e nuovi iscritti è stato veramente stressante" Scrolla le proprie spalle muovendo la tunica su di esse a quel gesto "E NON CAMBIARE DISCORSO!" Ridacchiando subito dopo, dolcemente, rivolgendo parte del suo volto ad Akahiro che già si è avvicinato troppo, un groppo in gola viene fatto scendere, lento e soffocante "Nh-" Mugugna , continuando la sua camminata. Nemmeno si accorge di quel groppo alla gola, non ci vuole nemmeno tanto che il capo e il busto torni in linea con il corpo dopo l'annusata al profumo di Kagume e quindi di nuovo alla distanza originaria, ovvero di due che stanno camminando. Un sospiro, attuato assottigliando di poco le palpebre e spostando nuovamente il volto di fronte a se <Guarda che non ti sto prendendo in giro, davvero non è nulla di grave e nemmeno poi così importante> distoglie lo sguardo a lato, una voce che sibila ora, molto più bassa <E poi è imbarazzante> un borbottio, forse però la Hyuga potrebbe ugualmente udire le sue parole dato che il suo orecchio è ben più sviluppato del normale. Oltretutto ora potrebbe anche vedere la postura leggermente più ricurva a lato, dalla parte opposta della stessa Dainin, un chiaro segnale di un'atteggiamento vagamente difensivo dovuto chiaramente dalla vergogna che prova in questo discorso. Ovviamente tornerebbe al fianco della propria insegnante, ma si, definiamola anche una persona cara per lui, un'amica(?). Lentamente il viso viene portato davanti a se, la schiena raddrizzata per l'ennesima volta e gli occhi diretti di sbieco verso di lei <Non ti devi preoccupare> una voce più sicura ora, parole fatte con gli occhi puntati verso il viso di ella, un sorriso e oltretutto cercherebbe di avvicinare la mano più vicino alla figura della stessa Kagume nel tentativo di toccarle il suo stesso arto. Un gesto che vorrebbe essere come rassicurante, anche perchè non è nulla di grave davvero, semplicemente si vergogna come un cane a parlarne.[Chakra:ON] Muove ancora quei passettini ed ora, potendo vedere i lineamenti di ciò che circonda l'esterno, risulta anche più semplice orientarsi "uhm..." Mugugna, titubante "Non mi fido, come sempre" Sorride alle sue stesse parole, continuando il discorso "Imbarazzante? Ah allora evitiamo di toccare l'argomento se ti fa sentire così, meglio no?" Rivolgendo a lui il viso osservandone il ciclo di chakra ma più di quelli i lineamenti cerulei che vengono definiti sul suo volto essendo vicino ed avendo anche una copertura del raggio ampia, questo l'aiuterebbe a delineare bene Akahiro. "Io mi preoccupo, è diverso" Spiega, rivolgendo avanti il suo volto dopo una sottospecie di 'occhiata' se si può definire così, ad Akahiro. Il bastone viene passato dalla sinistra alla destra e proprio in quel momento avviene il tocco della mano del Genin "..." Non risponde a niente, semplicemente allarga il gomito e lo arretrerebbe, provando a spostare la mano di Akahiro per tenersi sotto braccio, questo la porterebbe a togliere la sua classica postura e a posare le dita flebili e sottili sul bicipite del ragazzo "Scusami per la scorsa sera comunque... Forse non dovevo... Ecco..." Sospira "Ci siamo capiti, no?" Ecco, daje, ci siamo capiti. "Non so se ho sbagliato ma in quel momento mi veniva e... L'ho fatto" E non ha sbagliato con la mira del suo schiocco di labbra, non voleva realmente baciarlo, voleva vedere forse una reazione in quella circostanza o cose simili, senza contare che poi è stato a spiarla per tutto il tempo fino a che la porta non venisse chiusa. Una vampata di calore ad incombere in lei, poteva evitare il discorso ed evitare l'arrossamento ma a quanto pare se le va proprio a cercare, il rossore è lampante ovviamente, inutile nasconderlo purtroppo "Scusami" Ancora, più sincera però, tono docile e un misto fra un cane bastonato e timidezza, strano a dirsi. E da quello che era un semplice tocco, ecco che si ritrova a braccetto con la Dainin. Cosa che non si sottrae, non è certo la prima volta che lo fanno quindi di disagio proprio non ne risente di questa cosa. Questo reciproco intreccio, dove il sedicenne chiuderebbe la mano, lo porterebbe anche ad avvicinarsi un poco se Kagume glielo permetterebbe. Ma come la donna tira fuori proprio quel discorso, Akahiro tenterebbe di arrestare i propri passi. Non sfilerebbe via il braccio, quindi se a parte la Hyuga non si sottrarrà rimarrebbero in quella posa l'uno affiancato all'altro. Un più profondo sospiro, fatto ad occhi quasi chiusi e capo di poco chino. L'arto superiore libero viene alzato muovendo la mano verso il proprio volto, dove i polpastrelli arpionano il lembo superiore della maschera facendola lentamente calare fino a scoprire totalmente i suoi lineamenti. Quel volto ancora giovane che piano piano si sta delineando sempre di più, ancora privo di barba e quindi con la pelle ancora liscia. Una volta scoperto tal volto, gli occhi azzurri vengono riaperti e lentamente mossi verso il volto della Dainin stessa, dunque un viso di sbieco rispetto a lei. L'espressione è seria, la osserva fissa <E come mai ti sentivi di farlo?> rimarrebbe a fissarla con quello sguardo per alcuni attimi, riprendendo poi il proprio passo se ella glielo permetterebbe <E non penso tu ti debba scusare, non mi hai fatto alcun torto> sempre serioso nei suoi atteggiamenti, anche nella voce che accompagna sia la domanda che la affermazione. Una scrollata di spalle <Come ti ho detto non ti devi preoccupare, non sono cose certo gravi queste> e avanzando nel proprio incedere gli occhi tornerebbero di fronte a se, viso fisso e sempre vagamente serioso. Intanto il chakra continuerebbe a muoversi all'interno del proprio corpo, per tutto i canali che delineano il sistema circolatorio del chakra e così l'impasto continuerebbe a essere controllato mentre i loro passi li porterebbero sempre più vicini al villaggio[Chakra:ON]Cambio loc