Ufficializzazione per gli spadaccini [Raido]

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14:53 Raido:
  [Magione | Ufficio] Indosso porta un armatura leggera in cuoio fabbricata in proprio a ricoprire ogni angolo del corpo dandogli una maggiore resistenza ai colpi subiti; sopra il busto porta un kimono bianco che corre lungo tutto il corpo fermandosi all'altezza delle caviglie, maniche lunghe e larghe fino al polso. Il kimono è chiuso con una cintura rossa intorno alla vita e, sopra il kimono ha una piccola armaturina in metallo che ne copre il busto avente piccoli spuntoni sulla parte alta del petto che non vanno a intaccare il collo. Sul fianco sinistro ha la sua katana messa all'interno del fodero; sulla schiena, sempre alla vita, sia a destra che a sinistra ha due portaoggetti contenenti 5 tonici del chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno di ciascuno un tronchetto per la sostituzione e 10 fumogeni. Intorno alla coscia di entrambe le gambe vi sono posizionati due porta kunai e shuriken contenenti 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte. Sui polsi di entrambe le mani ha posizionato due fuda, uno per polso; nel polso destro vi è sigillata una nodachi, nel polso sinistro una katana a doppia lama. Sulla cintura che lega la vita ha posizionato un altro fuda, sulla sinistra, con sigillata all'interno una zanbato mentre sul lato destro della cintura un ulteriore fuda con dentro una wakizashi. In più ogni lama è cosparsa di veleno stordente grado S, una sicurezza in più per se. In ultimo, legata sulla schiena, ha lei, la samehada, la grande pelle di squalo ottenuta dal Kokketsu. Essa è avvolta in delle fasce bianche per coprirne le scaglie di squalo il quale hanno il potere di risucchiare il chakra nemico e non solo. Il chakra scorre in corpo, forte e potente come si addice a un maestro di spada la cui lama è elegante e raffinata quanto veloce e letale. Sulla parte destra del collo, in basso, vi sono stampati in rilievo 3 tomoe nere simboli del patto fatto con il diavolo. Finalmente è giunto il giorno di incontrare il Mizukage, di rivedere Hotsuma dopo tanto tempo trascorso fuori casa, il giorno per consegnare Crowler nelle mani della legge Kiriana e, soprattutto, di prendere la sua decisione. Kusa o Kiri. Tante cose da fare e poco tempo per farle, tanti argomenti di cui parlare e deve farlo oggi stesso, non può tardare oltre. Si trova nella magione del Kage, alla propria destra vi è Crowler avente le mani legate e un bavaglio alla bocca mentre alla propria sinistra Kaori il quale l'ha portata a visitare il proprio paese natio. I passi sono tranquilli, leggeri ma decisi fino ad arrivare nei pressi della porta dell'Ufficio del Kage. Bussa una, due, tre volte aspettando di ricevere il permesso di entrare. Se questo fosse arrivato andrebbe ad aprire la porta facendo entrare prima l'ex consigliere e dopo l'Oboro<Mizukage, sono tornato>un inchino verso Hotsuma, gli occhi chiusi, la schiena diritta e il busto portato in avanti. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

14:58 Kaori:
 Il giorno è infine giunto. Il Mizukage ha segnato una data per l'incontro con i due shinobi al fine di concludere una volta per tutte il capitolo “Crowler”. Raido ha sempre parlato bene di quest'uomo, del Kage di Kiri, tuttavia Kaori non sa bene che tipo di persona aspettarsi. Curiosa, certo, ma anche per un certo senso intimorita dalla sola idea di conoscere qualcuno di una simile levatura. Non è il primo con tale carica con cui ha l'onore di far conoscenza, questo no, tuttavia la sola idea d'incontrarlo le mette una certa agitazione. È sempre emozionante poter vedere davanti ai propri occhi simili potenze, sebbene abbia avuto modo di scorgere la sua figura già una volta poche settimane prima, a Kusa. La comparsa dei Cinque Kage dell'Alleanza a dar man forte al Tessai è un momento che, sicuramente, non avrebbe mai dimenticato. Un'atmosfera solenne e quasi sacra aveva caratterizzato quella sera, un ricordo che ancora oggi riesce a farla rabbrividire d'emozione. Avanza al fianco dell'albino con i capelli viola lasciati a ondeggiare alle sue spalle a seguito dei propri passi; da qualche tempo è solita non legarli più così spesso. Indosso porta una mantella nera col cappuccio abbassato sulle spalle e sulla schiena allacciata attorno al collo. Il coprifronte di Konoha donatole dal dainin della Foglia fa sfoggio di sé attorno alla sua gola, poco sopra l'orlo del mantello nero, con la placca metallica volta a proteggere la tenera carne candida della kunoichi. Sotto il mantello, a seconda dei suoi movimenti, si può scorgere un corsetto nero a coprire il ventre piatto, un paio di shorts color pece a nascondere la pelle delle cosce e dei fianchi e alti stivali ninja a proteggere le leve inferiori dalle ginocchia in giù. Un porta kunai e shuriken è assicurato attorno alla coscia destra mentre una tasca porta oggetti è appesa sul fianco sinistro, collegata alla cintura che ha in vita. Le iridi perlacee osservano e conservano ogni immagine di quel tragitto nella propria memoria. È una terra straniera che non ha mai visitato prima e ci tiene ad avere ricordi chiari di essa considerando il rapporto che ora la lega a lei. Uno sguardo a venir rivolto verso la figura dell'Oboro, i capelli d'argento a disperdersi lungo la schiena, nella nebbia caratteristica di quel luogo. Segue i lineamenti del viso, del corpo, il suo profilo serio e imperturbabile lanciando successivamente, distrattamente, un'occhiata all'uomo che entrambi portano con loro. Crowler. Una figura che riesce a scatenare persino la rabbia della konohana. Non può perdonare la sua crudeltà, l'avidità, la viltà con la quale ha persino tentato di accattivarsi il popolo nei suoi ultimi attimi di libertà. Si ferma all'arrestarsi dell'albino. Dinnanzi a loro una porta dietro la quale, suppone, vi sia l'ufficio del Kage. Inspira a fondo, silenziosamente, gonfiando il petto, lasciando a Raido il compito di far gli onori di casa. Lo nota bussare contro l'anta chiusa dinnanzi a loro e, se il permesso fosse stato loro accordato, ecco che la konohana avrebbe seguito i passi del kiriano entrando nella stanza dopo il suo passaggio. L'avrebbe affiancato, silenziosa, andando ad inchinarsi profondamente col capo e col busto alla figura della carica massima di quel Villaggio. Non verbia, non chiosa, non osa proferir parola senza prima aver ricevuto il permesso di farlo. Ospite di quella terra, si stringe nella sua massima forma d'educazione. [chakra: on]

"Avanti avanti" Con la mano destra che gesticola appena anche se praticamente inutile dato che nessuno vede se non la sua segretaria che segna ogni cosa, come i nomi dei due che sono presentati "Uhm? Oh Raido..." Aprirebbe le braccia, sollevandosi dalla sedia e dirigendosi verso di lui con un sorrisino stampato sul volto. Del resto è il suo allievo prediletto, no? I passi tranquilli vengono fatti prima in direzione di raido, dandogli delle pacche sulla schiena quando si alzerebbe. Resta in silenzio osservando Kaori compie quell'inchino, non le parla, resta in silenzio, la squadra unicamente dal basso verso l'alto osservando il coprifronte di Konoha allacciato sul collo di lei. Un cenno di capo in sua direzione ma non le rivolge ancora la parola; non è lui che deve far presentare Kaori del resto. Gli occhi cadono infine su Crowler, lo guarda. Il bavaglio a bloccarli la bocca. Un sorriso si mostra sulle labbra del Mizukage ed ecco che tutto avviene in pochi attimi. La mano destra si porta dietro il gluteo facendo uscire così un piccolo spiedo, esso viene tenuto fra l'indice ed il medio della destra, un moto semi circolare e verticale per tranciare delicatamente il tessuto della bandana senza intaccare la pelle del consigliere. Il corpo di Hotsuma successivamente si abbassa, si flette così velocemente da lasciare, almeno per Kaori, una sottospecie di immagine residua per qualche secondo. Il braccio sinistro nel frattempo si è ritratto, caricando il pugno che, appena si abbassa completamente, impatta contro crowler, in pieno viso. L'ex consigliere viene letteralmente ribaltato all'indietro schiantandosi contro la porta di legno massiccio su cui tira pure una testata con la nuca. Naso rotto del soggetto e qualche dente saltato, visibile al suolo fra vari schizzettini di sangue che ornano il pavimento e completamente il viso del bersaglio. Lo spiedo viene rimesso nel porta oggetti dietro il gluteo e la mano si rilassa, aprendosi come prima. "Cella di isolamento delle segrete della magione... Ci penso personalmente io a lui dopo" Verso la segretaria, e dopo quelle parole la voce di Crowler a rimbombare con bava e sangue alla bocca, dolorante "[C] N-NO VI PREGO! VI PREGO HOTSUMA! NELLE SEGRETE NO! HOTSUMA TI SUPPLICO![/]" Ma niente, completamente ignorato "Fallo tacere" Verso la Segretaria, non vuole che questa volta Raido sporchi le mani, ha già fatto moltissimo portandolo qui. "Ebbene, Yukio alla fine ti ha consegnato la spada, uhm? So che ne ha consegnata un'altra e basta" Sorridendo, soddisfatto "Diciamo che le sue decisioni sono più rigide delle mie nell'assegnare una spada ma sapevo che ti avrebbe consegnato la pelle di squalo" Soddisfatto lui stesso da ciò che è riuscito ad acquistare Raido in questo breve tempo. "Accomodatevi" Indica le poltrone avanti alla scrivania mentre lui la raggira, accomodandosi sulla sua di poltrona. Una volta seduto e con l'intreccio di mani di prima indica Kaori ma mantenendo uno sguardo su raido, spiegazioni ovviamente . "E devo farti i complimenti per ciò che hai svolto a Kusa, ho ricevuto un rapporto dettagliato dall'Hasukage con... Una richiesta infondo, ma ne parleremo tra poco" Giusto un piccolo accenno per la discussione in totale.[STESSI TURNI][GDR GO!]

15:30 Raido:
  [Magione | Ufficio] Quell'inchino è profondo verso il Kage ma, non appena si rialza riceve una pacca dal Kage. Non dice niente ma la sente, la sente eccome, d'altronde Hotsuma ha una certa forza<Anche io sono felice di rivederla, sensei>lo chiama così dopo molto tempo esibendo un piccolo sorriso verso di lui. Nota come fissa la Hyuga, vede quello sguardo ma attende, attende la sentenza verso il consigliere e le sue azioni, sentenza che arriva prima del dovuto. Nota i movimenti di Hotsuma, quei passi veloci, il pugno a caricarsi mentre va a prendere Kaori da un braccio tirandola lievemente verso di se<Attenzione>ed ecco la figura del consigliere che ad impattare contro la porta alzando un bel polverone, creando scompiglio nella sala. Non commenta, vorrebbe farlo ma resta in silenzio ad osservare la disfatta di Crowler, la sua sconfitta definitiva<Peccato, adesso bisogna cambiare il pavimento>riferendosi alle macchie di sangue sparse qua e la; ironizza sulla questione mentre l'ex consigliere viene portato via dalla segretaria, verso le segrete e non osa immaginare quale sia il suo destino all'interno di quelle prigioni, sa solo che se ne uscisse vivo, sarebbe un miracolo<Si signore, ne ha consegnata una a Kaguya Oboro. Shibuki per l'esattezza>conferma ciò che viene detto dal Kage per poi andare ad accomodarsi sulle poltroncine poste davanti alla scrivania, due, una per se e una per Kaori ma ora bisogna fare le presentazione, come è giusto che sia<Sensei...>richiama la sua attenzione per poi rivolgere un breve sguardo alla genin<...volevo presentarla Kaori Hyuga, ninja di Konoha. Ha aiutato Kusa durane la rivoluzione. E' stata ed è tutt'ora una grande alleata>non dice altro, non osa dire cosa lei rappresenta veramente per lui, non è ancora il momento di far addentrare il discorso all'interno di quella questione<Oh...non sapevo che Yukio avesse già fatto un rapporto>sorpreso di tale notizia, ha fatto presto a quanto pare<Una richiesta?>domanda curioso in tal proposito, curioso di sapere cosa ha chiesto il tessai al Mizukage in quel rapporto. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

15:40 Kaori:
 I due vengon fatti entrare. Salutano con ossequio l'uomo nella stanza e avvertono il suo passo farsi vicino. Kaori rimane chinata per diversi istanti prima di rialzarsi e ritenere abbastanza degno e rispettoso il proprio saluto. Si rimette eretta in tutta la sua misera statura, e osserva con stima il guerriero dinnanzi ai propri occhi. E' lui, dunque, il maestro di Raido. La guida dell'intera Nebbia. La sua voce è calda, bassa, ha un che di roco e rassicurante che rende le sue parole accomodanti. L'osserva mentre si dedica a Crowler, mentre gli si fa vicino quel tanto che basta per tagliare il bavaglio con uno spiedo sottile e appuntito. Un tipo di arma che non viene spesso utilizzata come...arma. Non a distanze così ridotte, per lo meno. Ma per quello che ne sa lei di armi tutto potrebbe essere, insomma. Nessuno parla, il silenzio è assoluto in quella stanza e d'un tratto avverte a livello visivo una sorta di vibrazione. Un movimento talmente rapido da non riuscire a percepirlo davvero, la sua figura per quanto ne sa non s'è mai mossa da dove è sempre stata eppure... eppure il volo che il corpo di Crowler fa indica che qualcosa è successa, invero. Un colpo violento, diretto, potente capace di farlo balzare via e renderlo una maschera di sangue. La genin allarga appena lo sguardo, sgrana leggermente gli occhi osservando la figura dell'ex-consigliere riversa contro la porta. Un colpo talmente potente che Raido ha ritenuto necessario afferrarla, assicurarsi che fosse in qualche modo protetta, o forse preparata da tale gesto. L'ordine di Hotsuma è perentorio e a giudicare dalle urla terrorizzate del biondo anche piuttosto pericoloso. Chissà cosa si cela nelle segrete di quel palazzo? Non lo sa, non può immaginare cosa quelle mura possano nascondere, ma è piuttosto sicura che si tratti di qualcosa di terrificante a giudicare dalla disperazione della voce dell'altro. Non che la paura d'un vile, poi, sia un ottimo metro di paragone, comunque. Nessuno presta molta attenzione al terrore di Crowler; la conversazione prosegue inquietantemente tranquilla portando Hotsuma a rivolgersi a Raido con fare ben più gioviale, più sereno, parlando di spade come stessero parlando del tempo. Lo sguardo della kunoichi vola immediato all'arma avvolta nelle fasce che l'Oboro ha sempre con sé, sulla sua schiena, chiedendosi quali portentosi poteri quell'arma nasconda per essere così difficile da ricevere. Non ha avuto modo di chiederglielo, non ancora. Ad ogni modo ode l'invito del Mizukage ad accomodarsi e, con un sorriso leggero e gentile impresso sulle labbra, ecco che la kunoichi andrebbe ad accogliere l'offerta andando a prender posto ad una delle poltroncine poste dinnanzi alla scrivania al fianco di Raido. È solo a quel punto che, come giusto che fosse, l'Oboro decide di procedere con le presentazioni, rimasti tranquilli e liberi del disturbo dell'ex-consigliere. Non appena viene introdotta alla conoscenza del Kage, Kaori non può fare a meno di chinare nuovamente il capo in segno di rispetto, le braccia a distendersi lungo le cosce, unendosi all'altezza delle ginocchia, agitata. <E' un autentico onore fare la vostra conoscenza, Mizukage-sama> andrebbe a dire con tutta l'educazione di cui è capace andando a rialzare il capo, ricercando il viso altrui. <Raido mi ha parlato molto bene di voi> azzarderebbe un sorriso gentile, cortese, ritrovandosi nuovamente a tacere. Non è che sia a casa di un amico del suo ragazzo, è al cospetto di uno dei grandi Capi dell'Alleanza, insomma. Così ascolta le parole dei due, accoglie le informazioni rivelate dal Kage circa il rapporto stilato dal Tessai. A quanto pare la notizia deve aver già raggiunto tutte le nazioni; tuttavia rimane incuriosita da quelle parole pronunciate per ultime. Una richiesta...? Lo sguardo scivola incuriosito dalla figura dietro la scrivania a quella accanto a sé. [chakra: on]

Accomodandosi e sorseggiando il proprio thè ascolta bene le parole di Raido "A bhe, era comunque da cambiare il pavimento, un motivo in più" Rivolgendosi con gli occhi verso la sua segretaria "Ecco, appunto, ora che abbiamo un motivo mettilo in fondo, che sto schifo di legno si è tutto aperto" Borbotta, poggiando la tazza e ripassando con gli occhi verso i due "Kaori Hyuga... Piacere" Porgendole un cenno di capo ed un sorrisino "Donna di un altro paese che a detta tua ha fatto presenza alla rivoluzione... Non è di kiri, che cosa potrebbe mai farci quindi?" inarcando il sopracciglio destro. Una piccola risata a sfoggiare fra quel rauco e basso tono che di rassicurante sembra che ha proprio zero, ma è così, naturale purtroppo "Sono felice per voi che in tempo di guerra sia sbocciato l'amore" La butta li, sollevando le spalle "Ma ciò non mi riguarda" gesticolando con la sinistra "Ah si? Ti ha parlato molto bene?" Posando gli occhi da kaori a raido "Ci mancherebbe altro, sennò doveva beccarsi pure la mia strigliata, ma veniamo a noi. Prima che ti parli della lettera" Andando a prendere un foglio di carta, più pregiato di quello dei precedenti, più spesso e di un colorito appena più giallognolo. Assieme a questo viene dato un punteruolo con il manico in legno scuro "Se accetti ti tenere ancora con te la spada dovrai firmare qui con il tuo sangue" Brevi parole ma incisive, avanzando il foglio in avanti col punteruolo sopra mettendolo difronte a Raido "Si tratta di una fedeltà, confermata con il tuo sangue. La fedeltà è nei confronti miei, prima di tutto, in secondo luogo al villaggio di Kirigakure e come terzo al gruppo degli spadaccini della nebbia" Pronuncia infine lasciando scorrere vari secondi "Sei pure il migliore dei miei allievi, ma sappi che basterà infrangere una di queste cose per far si che inizi a trovarti" Schiocco di lingua contro al palato "È una cosa seria questa, Raido. Non stiamo giocando a chi prende prima delle Kuchiyose no Jutsu e si mette firma con il sangue, è una cosa molto più seria. Se metti la firma hai un vincolo sulle tue azioni sostanzialmente... E sai che il fallimento di qualunque missione non è più contemplato, si?" Domanda retorica, certo che lo sa. Tace ora, incrociando le braccia sul petto per poi rivolgere lo sguardo su kaori, aspettando la risposta di Raido "posso offrirti qualcosa?" Domanda generica, giusto per smorzare un po' la situazione.

16:28 Raido:
  [Magione | Ufficio] L'ironia non manca ma come sospettato, Hotsuma non casca nelle sue parole, non ci passa sopra andando a capire ogni cosa in tempo record. China il capo verso il basso non sapendo dove guardare. Un pizzico di vergogna comincia a salire nell'Oboro, vergogna e imbarazzo e poi va a pronunciare proprio quella parola, amore, l'amore sbocciato in tempi di guerra<S-si...>conferma ciò che ha detto il Kage, mentire sarebbe inutile a questo punto e non può pensare di dire qualcosa di falso al proprio Kage. Continua a farlo parlare, parla di strigliate e il disagio aumenta. Vorrebbe andare via in questo momento, non sa perchè ma il momento è fin troppo imbarazzante<Sensei...>cerca di impedirgli di dire altro sull'argomento mentre riporta gli occhi sulla figura di Hotsuma, improvvisamente divenuta ben più seria di quanto non lo fosse prima. Ne osserva i movimenti, il prendere quel foglio di carta che gli viene posto davanti insieme a un punteruolo e poi quella serie di parole. Il respiro rallenta, lo sguardo è fisso mentre ascolta ogni singola cosa detta. Parole giuste, veritiere, non è qualcosa con cui si può scherzare, non è una semplice caccia; le spade hanno delle regole, esigono delle regole da far rispettare fino in fondo impedendo a chiunque di infrangerle. Non deve mai fallire, essere sempre il migliore in ogni occasione, in ogni cosa si pari davanti. Il braccio sinistro si solleva, la mano aperta si avvicina verso il punteruolo afferrandone il manico; lo tiene stretto tra le dita scrutandone la punta. Un passo importante quello che sta per compiere ma è pronto? Pronto a possedere un fardello del genere? Forse no, forse è troppo inesperto, troppo stupido per possedere un tale dono ma rinunciare proprio ora, vuol dire ammettere di essere diventato debole, di non essere più quello di una volta<Lo so>risponde a tono basso guardando ancora il punteruolo, non sa quale decisione prendere. Firmare o non firmare, tutto ora si complica sempre di più ma<Non vi deluderò...sensei>forse sta sbagliano ma tornare indietro lo è ancora di più. Alza la mano sinistra e la destra, il punteruolo va a puntarsi contro l'indice destro, una leggera pressione su di esso cercando di farne uscire il sangue. Non un movimento, non una suono, resta immobile e impassibile mentre il sangue dovrebbe scorrere dal proprio dito per poi andare a poggiarlo sul foglio di carta cominciando a scrivere i Kanji che compongono il suo nome, uno dopo l'altro, fino a completarli. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

16:35 Kaori:
 Ecco, sì, prima o poi Kaori cara dovresti imparare a controllare un po' il sangue che ti circola in corpo; non è possibile che ogni volta che qualcuno dice qualcosa di personale sul tuo conto quelle gote s'accendano che manco un albero a Natale, eh! Bastano le semplici parole di Hotsuma a portare la ragazza ad assumere, poco per volta, un colorito sempre più acceso. Il rosa tenue che dapprima colorava le sue gote va via via intensificandosi fino a divenire un cremisi violento. Avverte il calore del viso, quella timidezza ancora non del tutto svanita che fa capolino sulla di lei figura portandola a giocherellare nervosamente con un capo del mantello fra le dita. <E-ehm> boccheggia battendo rapidamente le palpebre, lo sguardo a calare sulla scrivania colma di documenti e fogli incapace di osservare i lineamenti altrui. <G-grazie> balbetta spontanea, ingenua, ritrovandosi a maledirsi per quel suo modo di chiudersi a riccio ogni volta che deve esternare un qualche tipo di sentimento dinnanzi a qualcuno. Beh, qualcuno con cui non abbia confidenza, per lo meno. A quanto pare poi, questa volta, persino Raido pare in difficoltà in una situazione simile, un lato di lui che non aveva ancora avuto modo di scoprire e conoscere. Per fortuna però la risata dell'uomo porta la ragazza a sentirsi meno tesa, meno agitata: sta in qualche modo cercando di rendere quell'incontro leggero, colloquiale, nonostante la voce scura di cui è naturalmente dotato. Si ritrova a sorridere divertita quando quella battuta vien emessa, lo sguardo a volare sulla figura dell'albino con fare quasi intenerito. È un bel rapporto quello che li lega, quel legame che può vedere essere confidenziale, scherzoso, diretto. Sembrano vecchi amici più che allievo e insegnante, sebbene nessuno vieti alle due cose di coesistere. Sono solamente casi molto rari, il più delle volte. L'argomento però si fa ora serio. Le risate e le battute scherzose si fan da parte lasciando spazio ad una discussione ben più importante. Kaori ascolta in silenzio, l'espressione ora attenta e adeguata all'importanza dell'argomento trattato, mentre punta lo sguardo sui due in modo alternato. L'idea di un patto di sangue non l'alletta particolarmente, la preoccupa parecchio; è una promessa che non può essere infranta, che richiede una responsabilità insopportabile per molti. È sicura che lui non prenda nulla con leggerezza, che sia capace di prendere le sue scelte con raziocinio e meticolosità, tuttavia lo vede piuttosto pensoso, perso in pensieri di una importanza capitale. Che abbia paura? Che sia incerto sul da farsi? Lei purtroppo non può far nulla per lui, non ne sa abbastanza da potersi permettere un parere... E il tormento della sua incapacità ad aiutarlo e consigliarlo viene improvvisamente coperto dalla voce di Hotsuma che le si rivolge. Il capo si alza, le iridi ricercano il di lui viso, sorpresa mentre schiude le labbra presa in contropiede. <Ahm...> sbatte le palpebre un paio di volte prima di schioccare la lingua sul palato nel proferir nuovamente verbo. <In realtà volevo chiedervi una cosa. Cos'è una..uhm... Kuchiyose no Jutsu?> domanderebbe inclinando appena il capo verso la spalla sinistra, l'espressione incuriosita e confusa per quella parte di discorso che non è riuscita a comprendere. [chakra: on]

Gli occhi saettano sul foglio di Raido, titubante? È abbastanza normale del resto. Penserebbe di più a Kaori ora, giusto per circostanza dato che gli ha posto quella domanda "Come cos'è? Sei una ninja a tutti gli effetti se hai il coprifronte, le accademia di Konoha stanno diventando così scadenti?" Borbotta, scuotendo appena la testa "Si tratta della tecnica del richiamo, suvvia" Dandola per scontato, bhe in effetti da per scontato queste cose se si è ninja, no? "Si firma un patto di sangue con un gruppo di animali e si giura fedeltà a loro per protezione ricambiata, sostanzialmente si tratta di questo" Velocemente, ritornando su Raido. Afferra il foglio dopo che ha scritto il kanji su di esso col sangue e di seguito il punteruolo, pulendolo con un pezzo di stoffa bianchissimo su cui viene impressa ora una macchiolina di sangue rosso scuro. Piegherebbe il fazzoletto per rimetterlo nel cassetto e così il foglio "Bene" Sorridendo all'Oboro. Le mani vanno ad intrecciarsi come prima ed i gomiti vengono messi sulla scrivania "Alla fine si tratta di una firma il patto, niente di eclatante ma ufficializza il tutto con me presente" Schioccando la lingua sul palato. La segretaria porge a Hotsuma un foglio già compilato "E questa è la richiesta dell'Hasukage" Già, ormai chiamarlo Yukio in fin dei conti è un po' un diminutivo, ora si parla di un governante del resto. "Dopo i servizi che hai prestato a Kusa, l'enorme aiuto che hai dato per una giusta causa e secondo le tue abilità... Yukio vorrebbe chiedere il trasferimento come Ninja da Kiri a Kusa" Appoggiando il foglio sulla scrivania "In situazioni eccezionali come questa avvengono delle modifiche al patto che hai appena firmato... Ma questo te lo dirò dopo una tua risposta" Prendendo nuovamente la tazza di the per sorseggiare "Uhm e so che sta formando una rete ferroviaria per tutti i villaggi... A konoha sono arrivate queste informazioni?" Non sapendo se Kaori è tornata al proprio villaggio o meno, giusto per scambiare due chiacchiere "È arrivato anche a Kiri il momento di modernizzarsi, e non mi dispiace questa cosa... Abbiamo aspettato tutti quanti molti anni per una simile rivoluzione, a livello urbanistico intendo" Specificando il tutto "E comunque ora la pelle di squalo è tua... Sai bene che al potrai perdere se qualcuno ti ferisce gravemente o sei in procinto di morte, si? L'eredità del titolo di uno spadaccino passa a colui che l'ha ucciso... Ricordatelo bene questo. A prescindere del villaggio di appartenenza"

17:37 Raido:
  [Magione | Ufficio] La domanda della Hyuga è piuttosto strana, dovrebbe saperlo di cosa si stratta in fin dei conti, un argomento che si studia nelle accademie essendo un arte molto particolare quella del richiamo. Si ricorda quella lezione in cui il sensei di allora gliene ha parlato ma non è mai entrate nei suoi interessi; l'idea di evocare animali non lo attizza, preferisce il vecchio metodo con la katana in mano, forse un po' troppo rude come cosa ma è efficace. Continua a scrivere su quel foglio bianco, passo dopo passo fino a finire facendosi togliere il foglio da Hotsuma e con esso il punteruolo sporco di sangue. Ha ragione, si tratta di una semplice firma ma una firma che richiede una importante decisione, una riflessione particolare; non è qualcosa da prendere sotto gamba o da sottovalutare<Già>commenta quelle parole. Non la pensa proprio in questo modo ma replicare sarebbe inutile però la vera sorpresa arriva dopo, una richiesta a dir poco...incredibile. Yukio ha chiesto ufficialmente ad Hotsuma di trasferirlo a Kusa come ninja...un cambio radicale. Tutto sembra strano, sembra impossibile eppure sta accadendo; ha preso la sua decisione già da un po', rettificandola quel giorno al cimitero. Avrebbe chiesto egli stesso il trasferimento a Kusa per essere più vicino a Kaori, per poterla proteggere meglio e ora, invece, ha una possibilità enorme, il suo percorso può essere reso più facile. Il volto va a portarsi sulla Hyuga ricercandone lo sguardo<Era mia intenzione avanzare questa richiesta>confessa al Kage, avrebbe voluto avanzarla lui stesso<Chiedere se fosse possibile e...Kiri è la mia casa>pensieroso mentre pronuncia tali parole. Kiri è casa sua, il posto in cui è nato, vissuto, cresciuto; il luogo in cui ha sofferto di più ma, allo stesso tempo, il posto in cui è divenuto più forte<E sarà sempre casa mia...>continua a parlare mantenendo lo sguardo su Kaori, un piccolo sorriso va a esprimersi sul di lui volto per poi portare il viso nuovamente su Hotsuma<Se per voi bene, vorrei che accettaste quel trasferimento>ecco la sua risposta, vuole accettare, vuole essere trasferito a Kusa per cominciare la sua nuova vita nel paese dell'erba. Continua ad ascoltare le parole del Kage, sulla ferrovia, su ciò che ha in mente di fare Yukio<Non siamo ancora passati per Konoha ma credo che l'Hasukage abbia informato l'Hokage>cosa al quanto plausibile conoscendo il Kokketsu ma sono tutte supposizioni alla fine e poi quell'avvertimento, quell'ultima frase<Se morirò, vuol dire che non ero degno di tenere con me Samehada>non può portare una spada con se e non riuscire a tenersela. Se non ci riuscisse, la morte è la cosa più giusta e sensata<Cosa cambia nel patto?>. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama]

17:47 Kaori:
 Non sa Kaori come ben reagire a quell'iniziale sbigottimento del Kage. All'Accademia non ha mai sentito parlare d'una simile tecnica e non ha mai mancato una lezione dal giorno della sua iscrizione: è piuttosto sicura che se anche fosse stata nominata avrebbe ricordato quel nome così curioso. Non sa di aver già assistito a dei richiami prima, di aver avuto modo di conoscere piuttosto da vicino alcuni degli animali di cui l'altro le va a parlare. Seika prima, dai genjutsu inquietanti e dai colori cupi, e i corvi di Yukio. <Protezione ricambiata...> mormora lei quando l'altro tace, assimilando ogni parola e portando una mano alle labbra, pensosa. Una tecnica del genere sarebbe senza dubbio molto utile per lei; lei che ha sempre preferito la protezione degli innocenti alla diretta uccisione dei cattivi. Lei che si è dedicata all'assassinio solo quando era strettamente necessario. <E ci vogliono particolari capacità per poter stingere questo patto? O potrebbe farlo potenzialmente chiunque?> chiederebbe interessata, rapita da tale prospettiva di crescita prima di notare la finale decisione dell'albino. Lo vede muoversi, poggiare il dito sull'ago acuminato del punteruolo e usare quel sangue appena stillato dalla sua carne per firmare quel contratto. È un patto assoluto, ora, il loro. Qualcosa che avrebbe sempre cercato di aiutarlo a mantenere non desiderando veder realizzarsi le conseguenze di una eventuale trasgressione. Hotsuma sistema il foglio in un cassetto e viene poi raggiunto da una donna che par essere la sua assistente. Un altro foglio vien porto all'Oboro, un documento il cui significato viene espresso e riassunto dalla voce del Mizukage ai due presenti. Kaori schiude istintivamente le labbra, la notizia sarebbe per lei meravigliosa considerando la distanza piuttosto esigua che divide Konoha da Kusa piuttosto che quella ben più importante che la divide da Kiri... tuttavia sa che non è una decisione che l'altro può prendere così liberamente, su due piedi. Si tratta di lasciare la sua terra, la sua patria. È un sacrificio per un certo senso, una scelta che ha l'amaro sapore della perdita. È allora che vede Raido voltarsi, osservarla. Incontra le sue iridi, rimangono a fissarsi per un attimo prima che la voce dello spadaccino spezzi il silenzio denso della stanza. Le sue parole portano gli occhi della Hyuga a sgranarsi appena; avevano parlato della possibilità secondo la quale lui sarebbe rimasto a Kusa, più vicino, a portata di mano. Tuttavia i sentimenti del ritorno a casa lo avevano travolto, la sua gioia era palese per le vie dei Kiri in quei giorni. Dubbi si erano susseguiti nella mente della kunoichi circa quello che sarebbe stato il loro futuro e ora scopre che, invece, egli era più che certo su cosa volesse fare. Schiude le labbra sentendo le sue parole, quasi estraniando qualsiasi altra cosa in quella stanza, rimanendo colpita da quanto egli le sta rivelando. Si sente felice, commossa per quelle parole, ritrovandosi a portare una mano alle labbra -istintivamente- al sentire la richiesta di Raido nell'accettare il suo trasferimento. Le dita ferme a coprir la bocca, gli occhi colmi di sincera e commossa gioia mentre lo sguardo di lei è totalmente rapito dalla figura dell'albino, le iridi perlacee ripercorrono il suo profilo con gentilezza prima di sentire la voce del Kage rivolgersi a lei. Ruota il capo in sua direzione, lo sguardo a soffermarsi sul suo volto come educazione richiede quando si parla con qualcuno, accantona per un istante quella felicità amara che le si annoda sul fondo dello stomaco. <Non saprei ancora dire, signore. Non ho ancora fatto ritorno a Konoha dopo la spedizione a Kusa.> spiega lei sincera, tranquilla, confermando le parole dell'albino e umettandosi rapidamente le labbra piccole, rosee. <Tuttavia ritengo che sia molto probabile. L'Hasukage è amico da tempo dell'Hokage, credo che gli avrà senz'altro scritto per informarlo> aggiunge piuttosto sicura delle sue parole. Lascia dunque che l'argomento viri nuovamente su quell'arma, avvertenze volte per lo più a proteggere l'albino da eventuali spiacevoli sorprese. La sconfitta par non essere contemplata se si vuole possedere quell'arma. O una di quelle armi, considerando che a quanto pare ve ne sono altre di quel tipo. La sola idea di Raido sconfitto o morto le causa un brivido lungo la schiena, è qualcosa al quale non osa neppure pensare. Tuttavia comprende il di lui pensiero, quell'onore che gli ribolle nel sangue. Ha imparato a conoscerlo almeno un po' durante quel tempo passato assieme. Una mano va, istintivamente, a scivolare oltre il manto, sotto la scrivania, per sfiorare la sua veste. Un contatto minimo con lui, come una rassicurazione del fatto che è lì, a portata di mano e che non l'avrebbe perduto. [chakra: on]

Hotsuma poggia nuovamente la propria schiena sullo schienale della poltrona, stiracchiandosi e mettendosi più comodo e in maniera blanda senza troppi convenevoli a riguardo "Bene..." muovendo la lingua dentro la propria bocca "L'hasukage ha anche rilasciato delle condizioni per questa cosa... Diciamo che ha pensato un po' a tutto" indicandogli il foglio "La tua appartenenza a Kiri non verrà mai negata, di conseguenza la tua fedeltà rimane al villaggio come tu dici e al gruppo a cui appartieni. Sappi che se firmerai il foglio sarai sotto le direttive di Kusa e di Yukio stesso" Sollevando la mano destra, gesticolando ancora come normalmente fa "Ma come restrizioni ha scritto che il contratto decede nel momento in cui venga fatto torto a Kiri da parte di Kusa o dell'Hasukage stesso. In poche parole se avvengono conflitti fra la Nebbia e l'Erba tu non avrai ripercussioni e potrai stare dalla parta che secondo te è in ragione. Questo però implica la caduta del contratto di sangue firmato. Quindi diventeresti mukenin per kiri ma non per il tuo gruppo. Insomma, hai libera scelta sulle decisioni da prendere in una simile eventualità" Riassumendo il concetto. lascia passare qualche altro secondo, più per far pensare Raido ed anche Kaori in fin dei conti "Ah bhe normale reazione, se devi piangere ci sono dei fazzoletti" indicando la segretaria. Certo che la sua apatia su queste cose è veramente spiazzante, come del resto si sa da parte sua, dettagli. "Ha pensato un po' a tutto... Già" Sollevando le spalle "Se accetti la clausola, firma" Indicandogli una penna sulla scrivania "E dopo applico la mia, sono d'accordo in questo. L'Hasukage ha bisogno, a prescindere da questioni vostre personali, di qualcuno al proprio fianco. È rimasto solo in questa guerra e tutt'ora è solo... Siamo colleghi a tutti gli effetti ormai a prescindere dal rapporto di amicizia che c'è fra di noi... Quindi... Si" Sospirando "Hai la mia approvazione in ciò" Spiega, sorridendogli paternamente più che altro. "Ricorda che qui avrai sempre un alloggio pagato per quando vuoi venire a farti una vacanza e a trovarmi, uhm?" Una rassicurazione più che altro, fargli notare che comunque ci tiene a prescindere da ogni cosa. "Uhm si, credo che allora l'abbia mandato a tutti... E quando ritornate a Kusa portategli i miei saluti, spero che il cappello gli sia piaciuto" Mettendosi più composto sulla poltrona "Per me è tutto, non ho più niente da dirvi, voi? Avete altro?" Ritornando poco dopo su kaori e la sua domanda riguardo alle evocazioni "Non proprio, le capacità sono il carattere della stessa persona. Un esempio che mi viene è lo stesso Hasukage con i corvi, hanno una certa empatia ma proprio a livello caratteriale, in poche parole gli animali hanno sintonie diverse con chi hanno avanti. Lo stesso principio si può applicare sui vecchi ninja leggendari di Konoha, Jiraya, Tsunade e Orochimaru, tutti e tre con caratteri differenti e tutti e tre con evocazioni che rispecchiavano il loro essere. Questi sono i principi. Oltre ciò c'è il bisogno comunque non indifferente di farsi notare da loro, quindi essere dei ninja potenti, non lo metto in dubbio questo" Risposta data, molto blandamente ma sempre meglio di non saperlo, no?

18:55 Raido:
  [Magione | Ufficio] Ha pensato a tutto, le condizioni sono giuste e relegare Raido ad essere un soldato di Kiri andando contro il suo stesso paese. Annuisce a ogni cosa detta da Hotsuma, non si può opporre, non può andare contro un qualcosa di moralmente giusto<Spero che non succeda mai una cosa del genere>commenta per poi prendere la penna andando a firmare il foglio dato da Hotsuma per confermare il trasferimento. Una decisione quanto mai difficile quella presa, abbandonare la propria casa, il proprio villaggio e popolo ma deve farlo, per lei<Adesso non sarà più solo>non lo è più, adesso ha un alleato su cui contare per il futuro. Sorride andando ad alzarsi dalla poltrona, guarda il Kage fisso negli occhi esibendo un piccolo inchino in sua direzione<Grazie, sensei, tornerò presto>è una promessa la sua, deve tornare per rivedere la sua amata Kiri, rivedere il suo insegnante. Anche per lui è tutto finito, non ha più niente da dire o da fare, solo tornare a Kusa e poi partire alla volta di Konoha per accompagnare Kaori a casa sua<Non la deluderò maestro...arrivederla>un altro inchino per poi dirigersi verso la porta con al suo fianco, si spera, la Hyuga per tornare direttamente a Kusa senza fare alcun tipo di sosta. [Chk 80/80][Samehada equip][Equip: 5 tonici per il chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 10 fumogeni, armatura leggera (+8 alla resistenza), 50 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno un tronchetto, 50 kunai, 50 shuriken, 50 kunai a tre punte, 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro, 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro, 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita, 1 wakizashi sigillata in un fuda sulla parte destra della vita, veleno stordente livello S su ogni lama][Eventuale END]

19:03 Kaori:
 Ascolta lei le parole che vengon pronunciate. I vincoli ai quali Raido è legato e la libertà che gli è invece concessa. Una scelta piuttosto contorta e ricca di particolari ma sicuramente qualcosa che può andare a suo vantaggio. È ora membro di due enormi famiglie, figlio di due differenti terre. La Nebbia, l'Erba. Nessuna delle due gli volta le spalle, nessuna delle due lo obbliga in qualcosa. È solo sua la scelta su come agire, come comportarsi. La Hyuga rimane al suo posto, silente, lasciando modo al ragazzo di pensare bene a quelle prospettive, di metabolizzare le opportunità che ha davanti. Qualunque cosa avrebbe scelto lei sarebbe sempre stata dalla sua parte pronta a sostenerlo; anche se avesse mai scelto di rimanere a Kiri lei avrebbe continuato ad amarlo in attesa di un loro nuovo incontro. Hotsuma è tranquillo, si mette comodo, scherza. Lascia modo a entrambi di capire cosa sta accadendo in quel preciso istante prima di spiegare all'albino cosa fare per ufficializzare infine il trasferimento. Le sue parole sono gentili, premurose, par quasi un padre che si separa dolorosamente dal figlio ma con la convinzione d'agire per il suo bene. Kaori è colpita del legame profondo che li unisce e ne è felice. Il colloquio sta giungendo al termine: una volta poste quelle firme tutto sarebbe finito e la loro missione lì a Kiri conclusa. Osserva Raido firmare, dire quelle ultime parole prima di porgere il foglio al suo compagno e amico. A quella sua domanda circa un eventuale altro discorso da tirare in ballo la Hyuga scuote appena il capo. <No, non credo ci sia altro> dice soltanto con la sua voce dolce, cristallina, ritrovandosi poi ad udire la spiegazione del Kage circa le evocazioni. Yukio. I corvi. I corvi che inseguivano e tenevano Medusa sotto controllo... Seika stessa! Tutto inizia ad acquisire senso, quelle strane e bizzarre presenze animali capaci di dialogare e conversare con loro. La ragazza annuisce avendo adesso tutto più chiaro nella propria mente e va rivolgere all'altro un sorriso gentile, sincero. <E' tutto chiaro, ora. Vi ringrazio Mizukage-sama.> andrebbe a dire lei prima di volgere lo sguardo verso Raido. Lo vede alzarsi, quell'incontro è finito. Segue i suoi movimenti andando a levarsi in piedi, un inchino profondo a venir nuovamente rivolto verso Hotsuma in segno di rispetto. <E' stato un onore conoscervi. Mi auguro che ci incontreremo ancora in futuro> lo saluterebbe lei una volta ritornata in posizione eretta, un sorriso a palesarsi sulle sue labbra prima di seguire l'Oboro nell'avanzata verso la porta. La mano che andrebbe a cercare la sua in segno d'affetto. Immagina quanto possa essere difficile per lui abbandonare quel luogo e vuole fargli sentire che no, non è da solo. Non lo sarà mai più. [Se END]

END

Viene ufficializzata la presenza di Raido nei Sette spadaccini della nebbia e ha il permesso di Hotsuma di avere la residenza a Kusa sotto determinati vincoli.
Niente px