Erbe Mediche [Missione D]
Quest
Missione di Livello D
Giocata del 14/10/2016 dalle 15:11 alle 17:54 nella chat "Foresta della Morte"
Potete giocarvi di essere nella Foresta per via della Missione affidatavi. Azionate, attivate il Chakra ( perché potrebbe servire ) e poi attendete l'esito. Buon divertimento, mie cavie ♥
[Foresta dalla morte] Immensa l'area boscosa che è ben nota nelle menti degli aspiranti Chunin. Questo è lo scenario odierno. Un immenso verde ondeggia in ogni direzione con fare quasi ipnotico. E chi potrebbe aggirarsi in un posto così infernale? Due semplici Deshi, con fare indaffarato invero < Umpf. > Un cruccio di disaccordo è la prima effettiva espressione che si nota sul viso albino di Hisamaru. Il suo occhietto fiammeggiante è volto su Sasaky, un soggetto che ha avuto il -Dis- piacere. Di incontrare nella accademia ninja < D'accordo, ascoltami... > Il tono è autorevole, il passo monarchico, il timore nullo < ...Cerchiamo di non metterci nei guai. Sbrighiamo questa missione e incassiamo il denaro. > Secco, particolarmente spigliato < Dato questo schifo di tempo... > Una nebbia sinistra infatti volteggia nel posto, rendendolo tutt'altro che sicuro < ...Restiamo vicini, teniamoci sempre in contatto e non perdiamoci di vista. > Annuirebbe alla fine del tutto < Ad ogni modo, io sono Hisamaru. > L'altro non dovrebbe conoscere difatti il suo nome. Ma di certo, ha ben potuto notare quanto sia un soggetto decisamente strano. I corvini capelli gli cadono in parte sul fronte, scendendo sino alle spalle. La man dritta stringe delle fotografie delle erbe da trovare e portare al centro medico. Il suo vestiario è il solito: Scarpe nere rinforzate, stile gotico, le quali si completano con un pantalone nero traspirante ed una maglietta di pelle sintetica blu notte. Un aspetto ribelle e duro il suo, che viene accentuato da una cappa logorata, distrutta dal color rosso plasma < Che posto schifoso. > Espira duramente dal naso, mentre continua la sua avanzata. [Foresta della Morte] Inizia un nuovo giorno per il giovane Sasaky, si trova all'interno della Foresta della Morto, un area boschiva che a quanto si dice sia popolata da varie e numerose bestie selvatiche, molto probabilmente alcune di queste persino violente. Quest'oggi indossa un haori blu (Nella parte superiore del corpo, coprendo dunque, il busto.) Ed un hakama nero, per la parte inferiore del corpo, terminando con un paio di sandali neri, coprendo i piedi fin sopra le caviglie con delle morbide calze bianche. I suoi lunghi capelli neri sono raccolti in una coda di cavallo dietro la schiena, ben sistemati e curati, nemmeno un capello si trova di fronte al suo volto, in questo modo la sua vista non è nemmeno limitata. Si guarda a destra e manca, osservando con attenzione la zona, purtroppo però non potrà vedere più di tanto, per mera sfortuna dovrà affrontare questa Missione con la Nebbia. Fortunatamente non è solo, l'incarico gli è stato affidato con Hisamaru, un ragazzo che ha partecipato con lui in una lezione, è stato un giorno piuttosto particolare quello. L'unico indizio che hanno ricevuto è una semplice foto, che tiene tra l'indice ed il pollice della mano destra, questa foto, immortala l'erba medica che dovranno andare a cercare i due. Finalmente dopo un bel po' di silenzio pronuncia qualche parola a colui con cui sta partecipando che nel mentre si è presentato, sarebbe davvero inopportuno e piuttosto maleducato non ricambiare < Piacere, mi chiamo Sasaky. > Secco, senza un minimo d'imbarazzo o emozione mentre si rivolge a questi, senza nemmeno guardarlo in faccia. La Foresta della Morte è famosa per gli Esami Chunin che, solitamente, ivi vengono svolti. Ma non solo. Spesso, è usata anche per Missioni di vario genere, come quest'oggi. Sasaky e Hisamaru - due Deshi della Foglia - son in Missione, affinché possano recuperare delle Erbe Mediche, necessarie all'Ospedale e alle Cure Mediche. Come se già questo non fosse abbastanza, sicché è RARO che mandino dei Deshi FUORI dal Villaggio, v'è anche il Meteo che, a quanto pare, non sembra voler dare una mano. La Nebbia non è fittissima, ma i due non potranno vedere ad oltre due metri di distanza. La Foresta è attraversabile da un sentiero, largo massimo due metri, con delle erbacce un po' ovunque. Ai lati, s'estende - su ogni versanete - la Foresta stessa. Conifere alte, che coprono in buona parte il cielo pomeridiano. Parecchi alberi hanno foglie colorate, dal giallo all'arancio, dal marrone al verde ormai secco. Le fronde sembrano immobili, la stessa Foresta emana un certo sentore di.. Morte, Desolazione, Solitudine. Un brivido l'unico che entrambi possono sentire, che parte dalla nuca e scende fin al coccige. Per il momento, si trovano all'ingresso della Foresta. Si sono addentrati per qualche decina di metri. Devono tener conto del disegno delle Erbe che Sasaky ha tra le mani e che han loro concesso, qualora vogliano veramente portare a compimento la missione odierna. Ma.. Occhio alla Nebbia. E al CHAKRA che NON E' ATTIVO! [Tenete gli stessi turni | 20 Minuti | 15.47]
[Foresta della morte] Il piede s'alterna con ritmo, senza remora alcuna < Uhm... > Gli occhi studiano il sentiero, stretto e sinistro. L'odore della morte stessa viene inalata a pieno vigore e serpeggia dalla nuca sino al coccige < ...Sottile. > Parla quasi a vanvera, mentre il petto si gonfia e la mente freme. In un certo senso quello stesso disturbo che l'ambiente gli dona al contempo gli sta a genio. Una sorta di follia che si lascia intendere persino dagli occhi, che espellono furenti tutta quella energia come fulmini a ciel sereno < Non ci hanno fornito uno straccio di indizio su dove possa trovarsi. Cerchiamo di restare nel percorso. > Da lì a poco, un chiaro consiglio viene rivolto sempre al suo compagno di avventura < E soprattutto, cerchiamo di non farci ammazzare. > Seppur in tale considerazione un ghigno ferale s'accende sotto quell'alta cappa che gli offusca parte del viso. Retine che una volta scansionata l'immagine a loro disposizione si dedica alla ricerca della suddetta erba. Volteggiano come luci infernali dedite ad eseguire un balletto furente. Destra e sinistra. Sul fronte e persino verso l'alto in qualche frangente, quasi temesse che una entità malefica possa cadergli addosso. Istintivo quasi, le mani vanno ad altezza petto, incrociandosi per formare il sigillo della capra, con le dita indici e medie ben alte < ... > Silenzia per un attimo, mentre lascia avvicinare dalla sua mente e dal suo basso ventre le due sfere energetiche costitutive della sua decisa capacità energetica e spirituale. Il suo chakra verrebbe così richiamato ad altezza cuore, impastato e pronto ad essere usato in caso di necessità. D'altronde aggirarsi in quel luogo implica i suoi rischi, e bisogna essere pronti! Le vesti e la chioma verrebbero fatte fluttuare senza volerlo, avvolte e sospinte magicamente da un vento invisibile quale la sua volontà. [Richiamo Chakra][Chakra 10/10] [Foresta della Morte] Questa nebbia non ci voleva proprio ma non possono mica tornarsene indietro proprio adesso, ormai è troppo tardi, l'unica cosa che possono fare è di continuare e portare al termine la Missione in tempi brevi, almeno cosi spera. Il posto si presenta in modo davvero lugubre ai due, ma non è questa la preoccupazione principale del corvino, anzi, sembrerebbe proprio non aver dato molta importanza al luogo in cui si trova, alla probabile pericolosità di questo luogo. Egli è già preso dalla ricerca, guardandosi attorno e analizzando ovviamente la vegetazione vicino a se, purtroppo con il campo visivo disturbato da questa nebbia, però darebbe sempre di tanto in tanto quell'occhiata per controllare che nessun animale si avvicini a loro, soprattutto quelli che potrebbero rivelarsi con intenzioni ostili e aggredirli. Un attimo di attenzione viene concessa al Deshi Hisamaru < Mh? > Mugugnando inizialmente mentre si volta con lo sguardo verso di egli < L'unico indizio che ci hanno fornito.. > Solleverebbe l'avambraccio distendendolo verso di lui, porgendogli la foto dal lato con cui non la tiene < .. E' questa. > Termina, attendendo ch'egli afferri la foto analizzandola e nel mentre il ragazzo tornerebbe ancora una volta ad osservare verso il basso, alla ricerca delle Erbe medicinali che occorrono per portare a termine la Missione. Arresta il passo < Giusto.. > Riguardo all'ultima affermazione da parte del suo compagno. Le mani verrebbero avvicinate, eseguendo il Sigillo della Capra, ha ormai fatto un po' di pratica nelle lezioni, cercherebbe di richiamare il Chakra assopito dentro di se, le due sfere rappresentanti la Forza e lo Spirito dovrebbero risvegliarsi a poco a poco e successivamente le stesse si avvicinerebbero l'uno all'altra fino a poi a tentare d'inglobarsi a vicenda, unificandosi e cercando di fondersi per realizzare un unica Sfera all'interno del suo corpo all'altezza del petto. Il Chakra si risveglierebbe in lui, ancora una volta eseguirebbe quel "Tuffo" metaforico, risvegliando in lui i suoi sensi. [Tentativo Richiamo del Chakra][Chakra 10/10] I due decidono, fortunatamente, di richiamare il Chakra. Entrambi lo attivano correttamente, ragion per cui potrà essere utilizzato nel caso in cui possa servire. E' vero. Nessuno ha dato loro un aiuto, per di più son fuori dal Villaggio dove, per regolamento interno, non potrebbero neanche dirigersi. Il disegno raffigurato sul foglio di Sasaky raffigura una pianta particolare. Non avendo particolari conoscenze nell'ambito della Medicina e delle Erbe in sé, hanno dalla loro soltanto la fortuna di poter "vedere" e gironzolare per la Foresta. Almeno finché QUALCOSA.. non sembra chiamare a gran voce. "La voce della Natura.. Ti chiama a sé". Il vero problema? E' una voce che SOLTANTO Sasaky Miyamoto potrà ascoltare, ma per quale ragione? Hisamaru, dal canto proprio, potrà cominciare ad adocchiare varie piantine nei dintorni di alcuni alberi - ossia quelli più vicini alla sua destra, distanti poco più di due metri appena -. Data la Nebbia, ovviamente, devono preoccuparsi anche di dove mettono i piedi. Non avendo particolari doti neppure per quanto riguarda le Arti Oculari, sfortunatamente - oppure no? - devono adeguarsi alle loro capacità fisiche e mentali. Dovrà ovviamente avvicinarsi all'albero per poter capire se quella è la piantina che cercano oppure no. Al contrario, Sasaky dovrà occuparsi di quella voce - femminile - quasi ammaliatrice che, al contrario, lo sta spingendo nella direzione OPPOSTA a quella di Hisamaru, qualora ovviamente voglia seguirla e capire da dove proviene. [Pianta: http://dottorgourmeta.italiasquisita.net/wp-content/uploads/2011/07/erbe-officinali-Stevia.jpg][Tenete gli stessi turni | 20 Minuti | 16.29]
[Foresta della morte] La sua attenzione volge di fiore in fiore, di albero in albero. Ogni elemento naturale gli è estraneo, o poco ci manca. La sua conoscenza della flora del resto è quasi nulla! < Quindi è fatta così. > Secco, mentre il Chakra verrebbe controllato al meglio una volta richiamato. Una sorta di energia da utilizzare quando ne avrà desiderio si concentra in lui < Uhm... > Il passo poco alla volta scema, in quanto la sua attenzione viene catturata da alcune erbette nelle vicinanze, sulla propria destra < Ehy, Sasaky... > Proverebbe a chiamarlo, con un tono rude e ben facile da carpire < ...Da questa parte, vieni a controllare. > Si volgerebbe indi verso il limitare destro del sentiero. Gambe che si fletterebbero leggermente, in modo che il busto possa chinarsi leggermente sul fronte, lasciando che la testa possa allungarsi e lasciare scorrere serenamente gli occhi sulla flora presa in considerazione. Il baricentro verrebbe controllato anche dalle braccia, che s'aprono appena sui fianchi con lo scopo di mantenere un certo equilibrio, necessario per cercare di tenere un rigoroso silenzio. Andrebbe dunque ad avvinarsi all'albero per controllare, sempre che nulla gli vieti tale semplice gesto. Le palpebre si stringono, cercando di focalizzare al meglio lo sguardo. Orecchie sempre ben aperte e sensi in allerta. Teme logicamente che possa accadere qualcosa da un momento all'altro. Il nome del posto d'altro canto suggerisce tutto! [Chakra 10/10] Tira un D100
Hisamaru tira un D100 e fa 8
[Foresta della Morte] Con uno sguardo sempre vigile il corvino rimane in costante osservazione del terreno circostante, un campo pur sempre limitato però dalla nebbia di oggi. Solo per qualche istante concede uno sguardo a Hisamaru, rivolgendosi a lui con un tono di voce pacato e serio < Iniziamo a controllare bene qua intorno? > Chiederebbe attendendo una qualche sua risposta mentre tornerebbe ancora una volta ad analizzare con lo sguardo l'area limitata del suo campo visivo, sperando di trovare il prima possibile l'erba medicinale di cui non vi è ancora traccia per adesso. Scuote il capo, la coda di cavallo ondeggia per un attimo in aria freneticamente prima di ritornare composta dietro la schiena, alcune ciocche sembrano ora ribellarsi portandosi sul volto, rapidamente la mancina viene avvicinata alle ciocche, riportandole con cura dietro le orecchie, il suo campo visivo dev'essere quanto più libero possibile, non vuole rendere il tutto più difficile, basta già il tempo di oggi a rendere tale questa Missione. Di colpo, accade qualcosa di strano, rapidamente si volta in direzione del proprio compagno di Missione, con un espressione perplessa < Hai sentito anche tu? > Chiede, dopo aver udito quella voce, apparentemente femminile. Incerto su cosa fare inizierebbe a guardarsi attorno, stavolta tenendo la guardia piuttosto alta, osservando con attenzione l'area < C'è qualcuno? > Chiede ad alta voce, continuando a puntare lo sguardo di qua e di la e girando sul posto lentamente allontanandosi involontariamente nel mentre da Hisamaru. [Chakra 10/10] Hisamaru non è sfortunato, di più. Data la Nebbia, non vedrà dove mette i piedi. Ergo, prende in pieno una radice un po' troppo cresciuta che sbuca dal terreno con la punta del piede manco. Ragion per cui, involontariamente, non rendendosi conto di dove va, finisce col cadere in avanti. A terra, col petto e la faccia rivolti proprio al suolo. L'unica problematica? E' che la faccia va a finire sull'erba che, in realtà, doveva andare a recuperare. Ortica. Vi lascio immaginare, quel che succede. La faccia si copre di piccoli puntini - simili quasi a brufoli - rossi. Inoltre, comincia a prudere in maniera incredibile, tant'è che il fastidio sarà altresì impellente [3 Turni di Durata, a meno che non trovi fonti d'acqua - ma dove?]. Sasaky, dal canto proprio, resta fermo. In piedi, a guardarsi attorno, potrà sentirsi ATTRATTO ad andare in quella direzione indicata dalla voce. Che sia il punto adatto dove trovare le Erbe? E perché la Voce della Natura sta cercando proprio lui? "Solo tu-- Puoi sentire quel che abbiamo da dirti. Segreti incoffessabili, ad umani qualunque.." Difatti, la stessa Voce riprende il proprio discorso. Non potrà capire esattamente da dove essa provenga, dal momento che sembra che sia la FORESTA stessa a parlare al Miyamoto. Al contrario, il corpo verrà attratto come una calamita a non molta distanza da dov'è il Deshi ( 5 metri in avanti ). Ovviamente, seppur la Voce voglia "aiutarlo" o comunque "attrarlo", deve stare attento a come si muove. La Nebbia è ancor fitta. Hisamaru deve altresì alzarsi. E' palese come la piantina che pensava d'aver visto NON è quella che cercano, quindi deve recarsi necessariamente altrove. La distanza che intercorre - ATTUALMENTE - tra il Kyoden e il Miyamoto è di appena tre metri. [Stessi Turni | 20 Minuti | 17.20]
[Foresta della Morte] La sfortuna vige dominante in quella giornata [TUMP] Il piede si incastra in quella che è una radice velata dalla nebbia < !!! > Potendo fare ben poco per annullare la conseguenziale caduta sul fronte [TUMP] Che vedrà petto cozzare in concomitanza del volto. Il secondo in particolare, vedrà quanto la natura possa essere cattiva < MH? > In un primo luogo tutto sembrerebbe normale. Le mani andrebbero sul terreno, cercando di trarsi da lì a poco in posizione erette, seguendo movimenti semplici in coordinazione delle inferiori leve < Stupida foresta. > Stizzito, mentre a metà opera la man dritta andrebbe quasi istintivamente alla guancia opposta [SCRACH-SCRACH] Lasciando che le unghie vadano a grattare sulla pelle. A lavoro completato, se tutto andrà per il meglio, dovrebbe trovarsi a tre metri da Sasaky < NGH- > E con un bel problema [SCRACH-SCRACH-SCRACH]Ambedue le mani andrebbero difatti al viso, iniziando a grattare in ogni punto < MA CHE DIAVOLO... > Stringe i denti, andando a far passare le unghie con forza, quasi volesse staccarsi la carne a forza di grattugiare [SCRA-SCRA-SCRA-SCRA-SCRACH] Movimenti talmente veloci da poterlo paragonare ad un gatto impazzito. Viso pieno di puntini rossi e fastidiosi, che gli provocano un prurito indicibile < SASAKY. > Tuona, cercando l'altro con lo sguardo. Arrancando mani sul volto, ripercorrendo o quantomeno cercando di ripercorrere i propri passi allo scopo di trovare il compagno di ventura. Nel mentre, l'iride andrebbe sempre a cercare nei dintorni il vegetale...E magari un po di acqua(?). [Chakra Om] [Foresta della Morte] La situazione si fa sempre più strana ogni secondo che passa il Sasaky all'interno di questa Foresta : Una voce femminile proveniente da chissà dove lo attira inspiegabilmente. Qualcosa dentro di se viene come scosso, il battito cardiaco accelera, si guarda attorno puntando gli occhi ovunque sempre più velocemente, preoccupato e insospettito da ciò che gli sta avvenendo in questo momento. Si ferma, il capo inizierebbe ad effettuare qualche lieve ondeggiamento, quasi impercettibile, la confusione sta dominando la sua testa, pensieri, idee, supposizioni su quella voce che confondono il tutto scatenando un lieve capo giro per qualche attimo. Ambo le mani vengono portate sul cranio, infilando le dita tra i capelli e iniziando a massaggiar lentamente, deve riprendersi, trovare un qualche indizio. Inspira ed espira continuamente, serra le palpebre, il vuoto più assoluto, cerca di far svanire ogni pensiero per il momento, vuole ritrovare la pace dei sensi < Che diamine sta succedendo.. > Borbotta tra se e se andando a mordersi nervosamente parte del labbro inferiore con i canini. Ancora una volta la voce torna a farsi sentire, riportando ancora una volta la preoccupazione su di lui < Perché? > Chiede riaprendo gli occhi e puntandoli pietosamente davanti a se, spostando poi lo sguardo qua e di là, alla ricerca di una risposta < Quali segreti? > Un altra domanda di cui attende risposta. Alza il capo, gli occhi fissi sui rami dei maestosi alberi di questo bosco < ... > Rimane in silenzio, non ha nulla da dire, ciò che sta accadendo adesso è inaspettato e davvero curioso per lui.. Sente però una strana sensazione, come se il suo "Io" interiore gli stesse parlando. Riporta nuovamente gli occhi a terra, si guarda nuovamente attorno puntando poi una direzione < Penso.. Che dovrei andare di qua.. > Sussurra tra se e se, per mero istinto egli inizierebbe ora ad incamminarsi senza meta chissà dove, continuando a guardarsi attorno nel mentre sperando di non incappare in qualche pericolo, questa nebbia non è minimamente d'aiuto! [Chakra 10/10] Tira un D100.
tira un D100 e fa 40
Freeze.
Giocata del 15/10/2016 dalle 15:23 alle 17:44 nella chat "Foresta della Morte"
Hisamaru continuerà a sentire quel fastidio al volto; ha un bisogno impellente di grattarsi. Tuttavia, ciò non toglie che riuscirà a ricongiungersi con Sasaky. Quest'ultimo, invece, potrà seguire la voce che ha sentito nella Foresta farsi sempre più vicina e insistente. "Ci stai raggiungendo.. Seguici e vedrai ciò che abbiamo per te". Riesce ad avanzare, senza farsi alcun male. Davanti a sé vedrà un albero diverso dal normale. E' dorato, con delle sfumature verdognole e marroncine, d'ogni tipo. Al centro, una piccola gemma a forma di goccia. In quella zona sembra esserci meno nebbia, tant'è che il Miyamoto potrà seguire un percorso che porta diretto verso l'albero. Hisamaru, dal canto proprio, potrà vedere alla sua destra altre piantine, simili a quelle della foto che ha Sasaky - e che lui stesso ha potuto osservare in precedenza -. Sono a circa cinque metri di distanza. Il Miyamoto, al contempo, oltre a vedere quell'albero strano, dorato, proprio al centro della foresta, le cui fronte - tipo salice piangente - scendono fino al terreno, spazzolandolo e mosse dal vento, vedrà anch'egli delle erbette medicinali alla sua sinistra, precisamente quelle che ha viste sul foglietto anch'egli. Da lui distano sette metri, ma avanti a sé ha anche l'albero con la lacrima. Scegliere. Erbe o Albero? Portare avanti la Missione e ricevere il denaro, oppure recuperare qualcosa che potrebbe.. appartenergli? Non sa cosa sia, non lo capirà. Vedrà soltanto quest'albero al centro. Hisamaru non ne sarà minimamente attratto, anzi. Per lui è un albero come un altro, grande, senza dubbio, ma senza alcuna caratteristica che ne attiri l'attenzione; al contrario di Sasaky. Scegliere. Questa è la vita. Due sentieri, due perché, due motivi. Due scelte. Vivere o Morire. [Stessi turni | 20 minuti | 15.44]
[Prurito: altri 2 turni]
[Foresta della morte] Le dita saggiano la pelle, ritrovandosi a tangere quello sfogo involontario avuto involontariamente per colpa di quella dannata pianta urticante < Schifo di foresta. > Imbronciato, lascia che l'istinto possa prendere il sopravvento. Le unghie vanno difatti a graffiare ripetutamente la carne del viso [ SCRACH-SCRACH-SCRACH ]Provando a attenuare quel prurito. Ahinoi, è una cosa non molto facile da fare < UMPF. > Mentre il movimento quasi scimmiesco continua, alla sua vista appare quello che sarebbe il punto cardine della missione < ...Che sia lei? > Questa volta decisamente più titubante rispetto a prima. Ignora ovviamente l'albero che gli si palesa vicino, focalizzandosi piuttosto sulla flora che stanzia poco lontano da lui. Nuovamente le gambe si fletterebbero ed il baricentro si modificherebbe. Il busto si chinerebbe sul fronte e il capo sporgerebbe nuovamente in avanti. La chioma vien scacciata con un forte sbuffo, in modo da non avere impedimenti di sorta nella osservazione. Nella sua mente permane l'immagine della sua ricerca. Quella dannata piantina porta guai. Questa volta, mentre cercherebbe di avanzare, lascerebbe scorrere lo sguardo anche sul suolo, proprio per accertarsi che non vi siano radici sporgenti o chissà cos'altro. Il respiro è controllato, mentre il movimento che andrebbe a compiere sarebbe rettilineo, portandosi sulla destra < Controllo di qua. > Informando al solito Sasaky [ SCRACH-SCRACH-SCRACH ] E grattandosi come un forsennato. [Chakra On] D100
Hisamaru tira un D100 e fa 43
[Foresta della Morte] L'istinto del Deshi lo spinge ancora a seguire quella strada, qualcosa dentro di se gli dice che sia un bene, che di questo passo si avvicinerà a qualcosa.. Ma cosa? La sua mente è offuscata, proprio come la vista a causa della nebbia, non sa cosa fare, non riesce a riflettere, sembra persino essersi dimenticato del motivo per cui è qui, ma no.. Più che altro è come passato in secondo piano, la sua ricerca continua, con gli occhi, continuando a guardarsi attorno, vigile e in allerta a causa di quella voce femminile, dolce.. Non la comprende, non riesce a capire del perché solo lui possa sentirla, ormai non sa proprio cosa pensare, semplicemente, rimane in silenzio ascoltando le sue parole, trattenendo dentro di se le miriadi di domande che gli passano per la testa, tranne una, piuttosto semplice in realtà, riferendosi proprio a quest'ultima frase < Dove.. > Titubante e a bassa voce che viene alzata subito dopo, inspirando e prendendosi di coraggio < .. Dove mi state portando? > Una semplice domanda che anche se non ricevesse risposta non gli importerebbe ormai, nel mentre noterebbe anche l'arrivo di Hisamaru, immediatamente sembrerebbe come risvegliarsi, sbatte ripetutamente le ciglia, rimembra solo adesso il motivo per cui si trova qui < Hisamaru, mi sono allontanato, perdonami. > Procederebbe poi a fare un inchino con il busto di 40°, in segno di scuse per poi rialzarlo e.. < Perdonami ma.. > Come spiegargli la situazione? < C'è.. Qualcosa di veramente strano, in questa Foresta.. > Il tono di voce è piuttosto basso, incerto, non ha la minima idea di cosa sta accadendo. Pian piano sembra avvicinarsi all'ennesimo albero di questo loco, ma diverso, del tutto estraneo al resto delle piante di questa Foresta < Mh? > Mugugna, mostrando un espressione piuttosto perplessa e incerta su ciò che riesce a vedere < Ha un aspetto.. > Farfuglia sottovoce, interrompendosi, pensando che stia per dire una fesseria < .. Diverso.. > Lo è veramente. Non può far altro che ammirarlo, puntando gli occhi verso l'alto, fin sopra il cielo, ammutolito e stupito di fronte a cotanta bellezza naturale, sentendosi cosi piccolo, un microbo, un semplice insetto di bassa lega, in confronto a quest'albero. Nemmeno bada che la nebbia in questo punto è meno opprimente. Gli occhi balzano da una parte all'altra dell'albero, dai rami fino al tronco, riportando poi lo sguardo davanti a se, al centro, qualcosa sembra come brillare, un lieve luccichio < Cos'è? > Chiede, ad alta voce alla voce Femminile guardandosi ancora una volta attorno e precisamente puntando lo sguardo a sinistra < Le erbe?!? > Esclama mentre eseguirebbe già una prima falcata in direzione di queste ma.. Riportando poi il proprio interesse a quella Gemma < ... > Meglio non perdere di vista le erbe per ora, gli occhi vengono ripuntati verso di queste, nel mentre eseguirebbe con le mani i sigilli del : Bue, Cane, Drago e Cinghiale, proprio in quest'ordine, nel mentre, con il Chakra già impastato all'interno del corpo e pronto all'utilizzo, egli lo farebbe scorrere facendolo fuoriuscire dal proprio corpo tramite gli Tsubo, disperdendolo nell'aria per poi accumularlo alla propria sinistra, a questo punto andrebbe poi come a "Ricomporlo" cercando di plasmare una copia di se stesso, cercando di fargli avere un aspetto quanto più simile al suo, a partire dai singoli capelli, alle sopracciglia, ciglia, occhi, naso, bocca, labbra. Dovrebbe persino assumere la medesima altezza, almeno cosi spera e cerca di fare, tentando anche di fargli ottenere le medesime forme del suo corpo, ogni minima curva, non si dimenticherebbe stavolta dei vestiti che indossa quest'oggi : Ovvero un Haori ed un Hakama ed i suoi sandali neri. La figura di se stesso ora dovrebbe comparire, praticamente alla sua sinistra, distante un metro circa, dopo un [POOF] Seguito da una nebbiolina che pian piano andrebbe a diradarsi lasciando al suo posto un Clone di Sasaky [Tentativo Moltiplicazione del Corpo][Chakra 8/10] Hisamaru, forse meno sfigato del solito, riesce ad arrivare alla piantina senza nessun intoppo. Potrà piegarsi e prenderla, qualora la voglia effettivamente. E' ad un passo così dal completare la Missione, lui. Quindi, senza alcun problema, una volta presa, potrà anche tornare indietro. Dal canto proprio, Sasaky è invece intento a creare una copia di se stesso. Può muoverla come preferisce, ma ad alta voce, sicché il comando doveva darlo prima di crearla, nel caso in cui voleva che già si muovesse. Ergo, ha le erbe sempre nello stesso punto, quindi può avvicinarsi a sua volta per prenderle. Al contempo, Hisamaru potrà notare anch'egli che in quel punto la nebbia si dirada, mettendo in mostra l'atmosfera magica della Foresta. Le fronde che si muovono gli incutono un senso di pace. Si sente rilassato, tranquillo. E sa perfettamente che deve completare la Missione per il bene del Villaggio. Nella mente appariranno immagini di bambini, di anziali e anche giovani genitori, in attesa di cure ospedaliere, anche grazie a quelle erbe medicinali che lui stesso porta con sé. Nel frattempo, è solo il Miyamoto che deve decidere di muoversi. Prendere la gemma con la copia? N'è davvero sicuro? Anche a lui si paleseranno le stesse immagini: bambini ammalati bisognosi di cure che, senza quelle erbe, non potranno avere ciò di cui hanno pieno diritto. Deve muoversi. Il tempo è agli sgoccioli. Persino il salice sembra cambiar colore, quasi come se stesse per sparire, divenendo quasi intoccabile. Ma la copia, intangibile, potrà davvero raccogliere quella gemma? O sarà meglio pensarci meglio prima? Ma come prima cosa-- non è di primordiale importanza l'erba medica per la conclusione della Missione? [Ultime battute | CELERI | Il prossimo fato è l'ultimo]
[Foresta della morte] Replica svelto < Sisi. Evita le scuse. > Al giovane Sasaky, concentrandosi unicamente sulla sua missione attuale. Sullo sguardo che viaggia sino a quella piantina. Si avvicinerebbe, chinandosi sulle ginocchia e portando i talloni a tangere il posteriore. In equilibrio sulle punte, resta per qualche frangente ad osservare l'obbiettivo della loro spedizione [SCRACH-SCRACH-SCRACH] Mentre il prurito si attenua leggermente, il suo Io viene smosso. Una sorta di pace primordiale lo andrà a tangere < ... > Silenzia invero, abbandonandosi a quelle immagini così suggestive. Seppur vivide nella sua mente, queste non gli impediranno di portare le mani verso le erbe. Il movimento sarebbe lento, e lascerebbe che le dita possano scendere dentro la terra nuda. Come un abbraccio caloroso, come se stesse per prendere in mano un cuore pulsante, le dita scaverebbero per circumnavigare così la radice, creando una vera e propria coppa con ambedue i palmi < Sono andato via dal villaggio, tempo addietro... > Si abbandona in un monologo, lasciandosi soffiare nella mente tutte quelle scene. Le accoglie, le prende decisamente in considerazione < ...Presto. Troppo presto forse... > Il tono basso e caldo accompagnerebbe il movimento delle mani. Lievi smussamenti circolari, cercando di ritagliare una forma consona per poter in sé impugnare saldamente il vegetale < ...Il mio viaggiare mi ha sempre tenuto lontano dalla mia gente. Dal mio paese... > Una fiamma si accenderebbe in lui. Un senso di pace nel poter immaginare la popolazione del villaggio come una famiglia. La stessa dalla quale è fuggito < ...Alla quale, ora, voglio ripagare la mia assenza. > Serio, solenne. Le braccia si alzerebbero minuziose, una volta imbracciata la piantina, recuperando la posizione eretta. La studia con lo sguardo infiammato, al pari del suo spirito < Ho un conto in sospeso con tutti loro. > Con coloro che abitano in quel loco, e che solo ora hanno finalmente rivisto la sua tetra figura < Scivolato via come un ombra... > Ma tornato con la volontà del fuoco. Lo stesso che arde con vigore nelle sue pupille e nel suo Io. Si volterebbe indi, vegetale alle mani < Sasaky, ho trovato la pianta. > Annuncerebbe, fermandosi sulla strada, aspettando il compagno. Fiducioso di stare facendo la scelta giusta. L'ammantata figura del corvino, seppur minacciosa e criptica a primo sguardo, sa ardere. Sa ardere per qualcosa. E quella tetra fiamma, verrà imbrigliata nel migliore dei modi questa volta. [Chakra On] [Foresta della Morte] Immediatamente Sasaky inizierebbe già ad avvicinarsi in direzione dell'albero mentre si rivolge alla propria Copia, indicando il punto che continua a fissare, quello ove ha visto le erbe < Potresti andare li per favore? > Andrebbe ad indicare nel mentre con l'indice della mancina, ben distesa in direzione di quella parte di terra ove aveva individuato le Erbe Mediche, dal suo tono di voce con cui si rivolge alla Copia, questa potrebbe ben capire che non è una richiesta che può rifiuta o meno, era un ordine ch'ella andrebbe a svolgere. La copia ora dovrebbe riuscire ad individuare grazie all'indicazione dell'Originale, le erbe, dunque andrebbe a piegar il busto completamente in avanti, quasi completamente parallelo al terreno, l'energie di cui è composta la Copia verrebbero sfruttate per fargli compiere nell'immediato una corsa, direzione delle Erbe, una semplice corsa che durerebbe per quei 7 metri di distanza, prima di fermarsi e rimanere poi fermo, sul posto, attendendo magari ulteriori istruzioni da parte di Sasaky. L'Originale proprio nel medesimo momento in cui la Copia si dirige verso le Erbe, andrebbe ad avvicinarsi con passo deciso verso la lacrima < Cos'è? Allora? Almeno potresti rispondermi questa volta? > Chiede, stavolta con un tono di voce decisamente più severo di prima, sembra esser stanco ora di questo gioco, vuole finire al più presto, poi.. Un Flash, un vero e proprio tuffo all'interno della sua mente, per un breve attimo, all'interno della sua testa vengono a susseguirsi delle immagini, bambini, vecchi, tutti coloro che hanno necessità di cure, coloro che per vivere hanno bisogno di queste Erbe che lui stesso sta trascurando adesso, per un mero istinto, solo per il piacere di sapere cosa diamine sta accadendo, non doveva andare cosi, come ha potuto trascurare il suo credo? come ha potuto abbandonare la sua filosofia? lasciando che la curiosità lo rendesse incapace di pensare a ciò per cui egli è qui. Un sentimento di vuoto che muta poi in tristezza e poi in rabbia.. La sua espressione muta più volte, shockato, sorpreso, pietrificato, non si riconosce < Cosa sto facendo.. > Sussurra sottovoce, soffocando a stento le lacrime < Come ho potuto? > Si domanda a se stesso battendo con durezza il pugno destro sul petto, all'altezza del cuore < Solo a causa del mio istinto, per scoprire di quest'albero, di questa stupida.. > Indicando con la mancina la lacrima incastrata all'interno dell'albero < ..Cosa.. Ho dimenticato i miei doveri! > Cerca di reprimere la rabbia che prova in questo momento per se stesso. Senza attendere oltre egli si volterebbe verso le piante < Ho tradito la fiducia di coloro che hanno bisogno delle Erbe.. > Ringhia sottovoce, denti digrignati e stretti, il sangue che fluirebbe sempre più velocemente, l'adrenalina scatenata da quest'impeto d'ira che prova < I miei amici.. Il mio Villaggio.. Il mio Paese.. Sono la mia Famiglia, sono più importanti di queste misere sciocchezze! > Un urlo trattenuto il suo, mentre le gambe si alternerebbero, celeri come il vento, direzione di quelle Erbe < Perdonatemi.. > Sussurra tra se e se, cercando di accorciare le distante il più rapidamente possibile, per poi fermarsi, proprio di fronte a quelle che dovrebbero essere le erbe, abbasserebbe il proprio baricentro, accovacciandosi, chinandosi mentre le mani andrebbero ad infilarsi all'interno dei filamenti, alla ricerca delle Erbe mediche che cercherebbe di strappar dal terreno, con cura. [Foresta della Morte] [Edit][Chakra ON][Chakra 8/10] Il Salice scomparirà dalla vista di Sasaky, lasciando al centro del bosco, un albero vuoto e secco, quasi del tutto nero. "Hai scelto di aiutare il tuo Villaggio--" La voce che nuovamente potrà ascoltare SOLO il Miyamoto. "--la qual cosa ti rende onore. Ma quando saprai aiutare anche la Foresta, torna qui". Un monito, ma come potrà mai riuscire ad aiutare la Foresta e quel Salice? "Io resterò qui a sorvegliare la Foresta che appassisce e s'addormenta per l'Inverno". Continua, la voce simile ad un'anziana signora che richiede aiuto. Tutto quello splendore svanisce com'è apparso, rendendo la Foresta naturale, neutra, oltre quel salice spento e rinsecchito, ormai prossimo a perder foglie e farne crescere di nuove in primavera. Entrambi, dunque, prese le piante dovranno tornare indietro, in prossimità del Villaggio e spediti all'Ospedale di Konohagakure, dove attendono con ansia l'arrivo dei medicinali e delle erbe da poter trattare. Entrambi hanno riscoperto cosa vuol dire aiutare il Villaggio e il prossimo. Devono solo far crescere questo ardore, portandolo a livelli sempre più alti. Perché sì, anche questo vuol dire diventare Ninja: crescere spiritualmente. Missione COMPIUTA, anche se con qualche intoppo. [END | Hisamaru non avvertirà più Prurito]