Il geloso, la buone e il solitario

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14:15 Akahiro:
  [Tendone negozio] Pioggia, lampi e fulmini. Sono queste cose che regala a Konoha quel cielo così oscuro e minaccioso per gli abitani, dove la pioggia insistente si fa chiaramente sentire alle orecchie di tutti nel suo forte scroscio quando tocca le strade e i tetti di Konoha. Udibile chiaramente anche da Akahiro, ora sotto il tendone di un negozio di dolciumi in piedi e con una posizione ben in linea. Non a caso nella mano destra tiene un piattino con due spiedi dove vi sono infilati tre palline di Onigiri, mentre la destra afferra proprio uno di questi spiedi di legno, dove la palline però sono solamente due. Sta masticando, è chiaro che una se la sta già mangiando. L'espressione è seria, persino vagamente spazientita. Difatti dopo aver ingoiato l'onigiri, un sospiro viene emesso socchiudendo gli occhi e chinando di pochi gradi il capo <Mi stavo allenando...doveva proprio venire a piovere così forte> difatti sarà facile notare come la sua figura sia quasi interamente bagnata dalla pioggia, dai suoi capelli bianchi ben più attaccati alla propria pelle, a partire dal ciuffo che di solito si cala per la fronte che invece ora le ciocche sono aperte e attaccate alla sua pelle, come anche il giacchetto grigio e il suo strato leggero di pelliccia che sbuca dai bordi e dal colletto, ora è totalmente scolo. Anche la maglia bianca dove vi è il simbolo di Konoha trova qualche chiazza di acqua qua e la, lasciando perdere proprio l'orlo dei pantaloni blu scuri, li ci sarebbe da stendere un velo pietoso come anche per i sandali da ninja blu, aperti oltretutto.

14:29 Ayame:
  [Tendone Negozio] La pioggia l'ha colta palesemente alla sprovvista, tanto che si è messa a dare botte con i gomiti alla povera gente che, anche questa, tenta di trovare riparare da qualche parte, ma ormai è inutile, si è completamente bagnata, non c'è nulla, ma proprio nulla, che non sia bagnato fradicio, ma nonostante tutto lei, sotto qualche cosa, ci vuole andare a tutti i costi fosse l'ultima cosa che fa; la giacchetta viola a maniche lunghe e larghe con tanto di collo alto ha evitato, per qualche minuto, che la magliettina bianca si bagnasse, ma ormai non si vede, dato che ha deciso di abbottonarsela, i pantaloni neri, per fortuna, non si vede tanto il bagnato, ma i sandali non aiutano di certo a evitare di prendersi il raffreddore, dato che sono freddi e umidi, come i suoi capelli, che ora si ostina a voler legare in uno chignon alto e disordinato, giusto per non averceli appicciati sulla fronte. Grazie alla fortuna sfacciata che continua a seguirla, riesce finalmente a raggiungere un tendone di un negozio, andandosi ad appoggiare, per un momento, con entrambe le mani al muro, giusto per riprendere fiato e nel mentre che la ragazza si giri verso la strada, una chioma albina la blocca, facendole posare gli occhi su quella figura: è Akahiro; il poverino non sa che la Nara lo ha individuato: <<Aka-chaan!>> andrebbe dunque a chiamarlo con il solito entusiasmo, andando verso di lui nel tentativo di stringerlo in un abbraccio, infatti, le braccia andrebbero entrambe sotto le spalle del Nara, quanto basta per posare la guancia sul petto di lui.

14:35 Kawagura:
  [Tendone Negozio] La pioggia non c'è niente di piu interessante ai suoi occhi della pioggia.O almeno cosi sembra,Egli è senza ombrello,ed indossa una felpa nera con il logo di Konoha dietro colorato in Rosso,i pantaloni della tuta d'allenamento e le solite scarpe da ninja nere.Il solitario ragazzo cammina tranquillamente ne troppo lentamente ne troppo velocemente,il cappuccio è indossato e non lascia intravedere i capelli rossi le mani sono in tasca,e cosi camminando per la strada principale nota il tendone di un negozio dove si andrà a riparare ed è con grande sorpresa che una volta arrivato incontra nuovamente Akahiro,sembra che ormai lo vede da per tutto.<Akatashi....Di nuovo tu?>.Si ormai lo vede fin troppo spesso,il tono è sempre calmo del giovane e lo sguardo inespressivo come al solito,e nota che vi è una ragazza che non conosce,ed educatamente direbbe un.<Salve> forse con le ragazze si mostra anche piu gentile seppur il suo volto non cambia minimamente espressione,e rimane li nella sua inespressività ,detto questo rimane fermo con le mani in tasca ad osservare la pioggia cadere con i suoi occhi di quel rosso cremisi spento.Di certo il duro allenamento fatto sotto la pioggia ha dato un po i suoi frutti,e di certo anche se è piuttosto bagnato poco gli importa.

14:46 Akahiro:
  [Tendone negozio] Improvvisamente sente quella voce ben conosciuta ormai, tanto da voltarsi in direzione della fonte da cui proviene. Ma non fa in tempo a posare le azzurre iridi su di lei che, entusiasta, Kajitsu lo afferra in un caloroso e forte abbraccio. Ovviamente per un momento le palpebre di Akahiro si sgranano di poco, tutto per la paura di far cadere il piattino di onigiri. Chiunque lo veda infatti, noterà facilmente di come la mano sinistra diventi traballante nel momento in cui la giovane Nara piomba(?) su di lui <Kajitsu, attenta!> ma in realtà quello che deve stare attento è l'albino stesso che, fortunatamente, riesce a salvare quel piattino tanto in bilico rimettendolo in equilibrio. Un sospiro di sollievo mentre adocchia proprio i dolci nella palmare sinistra, poggiando quello che aveva nella destra in compagnia degli altri due spiedi. Ora finalmente può lui stesso salutare come si deve la conclannata, cercando di avvolgere la schiena di ella con il proprio arto superiore destro. Un sorriso appena abbozzato si forma nelle labbra <Ieri ho incontrato Ryuma al chiosco di Ichiraku, mi ha detto che mi stavi cercando. La mano destra scivolerebbe su e giù lungo la schiena di ella con dei piccoli movimenti, atti per tentare di accarezzare la sua..si..compagna <Mi sono allenato in questi giorni, per questo non mi trovavi. Eri preoccupata?> il tono è chiaramente pacato e gentile verso di lei, l'espressione si fa persino più rilassata rispetto all'abituale mimica del giovane. Ma ecco che anche una terza figura giunge sotto a quel tendone che, a quanto pare, è una protezione ambita da molti. Assottiglia le palpebre in quella che diviene una mimica vagamente perplessa grazie anche alle sopracciglia inarcate, muovendo così i propri occhi e parte del viso verso l'altro ragazzo <Kawagura...> un piccolo stacco, di pochi secondi, mentre la sua vista non si distoglie dalla figura dell'altro <Potrei dire lo stesso di te> non vi è rabbia questa volta, ne nervosismo, solo un piccolo cenno di disappunto a causa delle parole dette dal nuovo arrivato. In effetti è da tre giorni di fila che i due ragazzi si incontrano di continuo.

15:00 Ayame:
  [Tendone Negozio] Non ascolta minimamente l'avvertenze del ragazzo che le dice di fare attenzione, anzi, lo stringe di più a sé, come se non lo vedesse da una vita e anche il semplice fatto di averlo cercato per qualche giorno e non averlo trovato non l'ha fatta sentire esattamente rilassata, come se, di punto in bianco si fosse volatilizzato e con il grande abbraccio abbiamo constatato che il Nara è vivo e vegeto ed era anche intento a mangiare, ma poco interessa alla ragazza che, staccando la guancia dal petto di lui, alza il viso in direzione del suo e gli sorride, in modo dolce e amorevole, si, amorevole è il termine giusto; si limita, inizialmente ad annuire alle sue parole, per poi rispondergli con voce felice di averlo ritrovato: <<Si, non ti vedevo e pensavo che avessi già fatto gli esami e fossi partito per qualche missione e io non sono riuscita a salutarti, ecco>> e il tono di voce che utilizza non nasconde un velo di preoccupazione che però va a svanire quando questo inizia ad accarezzarle la schiena, facendole sfuggire una piccola risata, qualcosa di dolce etimido, nuovo per lei: <<Mi sei mancato Aka-chan>> eh già, ormai le distanze si sono accorciate e anche i suffissi al nome cambiano, carissimo Akahiro. All'arrivo di Kawagura si limita esclusivamente a girare in viso verso la sua direzione, senza togliere le braccia da intorno la figura del povero Nara: <<Hey>> saluta con un piccolo sorriso, ma quando questo sbaglia il nome, ecco che subito lo corregge: <<Si chiama Akahiro, non Akatashi...>> dimostrando così tutto il suo orgoglio per non si sa cosa, ma che comunque fa scena e girando il viso verso l'albino, gli andrebbe a sussurrare: <<Ma è amico tuo?>> giusto per sapere, eh.

15:10 Kawagura:
  [Tendone Negozio] La giornata piovosa continua ,certo avrebbe preferito continuare il suo allenamento,ma sa che a beccarsi un raffreddore non ci vuole poi molto.Alle parole di Akashiro direbbe verso di lui con un tono fin troppo calmo ,per poi dire.<Si vede che il destino incrocia spesso le nostre strade>.Mentre osserva la pioggia,e sembra che la pioggia la osserva con estrema attenzione,gocce per gocce, e rimasto fermo ed immobile sente le parole di Kajitsu ,e si volta proprio verso quest'ultima.<Un nome vale l'altro,non sono queste le cose veramente importanti....>.Detto questo il giovane si toglierebbe finalmente il proprio cappuccio mostrando cosi i propri capelli rossi come rossi lo sono i suoi occhi,di quel particolare rosso cremisi.Probabilmente è una persona fin troppo atipica,dato che cosi decide di star li fermo osservando di nuovo la pioggia.<Lei signorina...Anche lei è un aspirante Ninja?>.Si con le ragazze da del lei,una cosa da accentuare seppur ovviamente il tono è lo stesso di sempre.Un tono del tutto calmo,neutrale,con quel volto impassibile,seppur in realtà le emozioni le tiene tutte dentro non mostrando nulla all'esterno..Detto questo tenta di sgranchirsi un po,muovendosi un po a destra e sinistra ,non si sa mai che si atrofizzi ,e poi abbia difficoltà a camminare.

15:19 Akahiro:
  [Tendone negozio] Un piccolo velo di rossore si forma nelle gote, non accentuato come le altre volte, appena percettibile ma ugualmente visibile agli occhi dei due. Il viso torna verso Kajitsu, posando su di lei uno sguardo più rilassato e sereno, trovando il coraggio di dire dopo qualche attimo di attesa <Anche tu> un sussurro che cerca di essere udibile solamente per la Nara, ma che con molta probabilità sarà un suono provocato dalla sua voce che verrà catturato anche dai timpani di Kawagura <Tranquilla, ti verrei a salutare prima di partire per una missione. Mi è stato comunicato che l'esame teorico l'ho passato, a breve farà anche il pratico. Tu anche ormai dovresti essere prossima all'esame, dico bene?> anche se nemmeno lui sa quando di preciso, ma a breve. E quell'aria più serena e tranquilla, viene presto sostituita da un'espressione più seria, seppur sempre calma. Socchiude gli occhi mentre emette un piccolo sospiro <No> un alto sussurro verso la rosea ragazza, per poi volgere gli occhi verso di lui ma sempre rivolgendosi ad ella e con un tono che fa notare una punta di disappunto <L'ho conosciuto pochi giorni fa, ma ancora storpia il mio nome ad ogni occasione> ora più forte rispetto a quel precedente sussurro, così da essere certo che lo stesso soggetto del discorso senta la sua frase. Inarca le sopracciglia sentendo l'affermazione di lui, non potendo fare a meno di mostrare un volto chiaramente dubbioso <Se ci è stato dato quel nome e non un altro, tanto vale usare quello> ed ecco che si allontanerebbe di un passo dalla ragazza, lasciando quello che fino adesso era il suo abbraccio intorno alla schiena di lei. Tutto perchè muoverebbe il piattino davanti alla stessa deshi <Vuoi mangiare?> a mezz'aria così fra lui e lei verrebbe posizionata la mancina con il piattino di onigiri, ovviamente lui afferrerebbe lo spiego che già aveva cominciato a mangiare sempre con la destra. E con un accenno di gentilezza pure verso Kawagura, muoverebbe il braccio sinistro anche in sua direzione <Te invece? Ne vuoi uno?> non potrebbe però fare a meno di posare uno sguardo assottigliato su questo, pure la voce sarebbe un pizzico più sostenuta rispetto che alla ragazza, ma comunque mantenendo sempre un minimo di garbo anche verso quel ragazzo.

15:35 Ayame:
  [Tendone Negozio] Sorride nuovamente alle parole del Nara, ormai diventante importantissime per lei, ogniuna di quelle che escono dalla sua bocca vengono sempre ascoltate dalla sedicenne che, nonostante appaia continuamente distratta dato il suo modo di fare e di comportarsi, è, per la buona parte delle volte, attenta ai dettagli di ogni persona che conosce o che incontra: <<Sono fiera di te Aka-chan>> e con questo si tenderebbe per dargli un piccolo e veloce bacio sulla guancia, nulla di eccessivo, per poi continuare a parlare con voce allegra e dolce <<Eh si, un ultima lezione e anche io farò l'esame!>> ormai le manca poco a diventare genin e poi Furaya sarà in qualche modo costretta (?) a padroneggiare la propria innata, così da diventare una perfetta Nara proprio come la stessa capoclan. <<Magari ha delle difficoltà nel pronunciare il tuo nome>> ipotizza, è ancora un po' troppo ingenua per alcune cose, ma troppo avanti in altre, è per questo che non fa sempre la figura della ragazza sveglia; lascia allontanare il povero Akahiro dalla sua stretta e quando le offre gli onigiri, con un grande sorriso e un vigoroso movimento del capo, la ragazza tenderebbe il braccio di quanto basta per prenderne uno spiedino: <<Grazie Aka-chan!>> e poi, con tutta la grazia necessaria, va ad addentare una pallina, la più lontana dalle sue dita, con un piccolo morso. <<Oh si>> risponde a Kawagura annuendo anche a lui, mostrandogli un piccolo sorriso e con una piccola risatina, va ad agitare la mano libera <<Non darmi del lei, su, mi fai sentire vecchia così>> parole forti per una che ha compituo sedici anni da meno di di tre mesi, eppure c'è quella strana sensazione che sta diventando sempre più presente in lei, quella di star diventando un'adulta o qualcosa di simile; <<Posso chiedere come ti chiami?>> domanda sempre in direzione dal ragazzo dalle iridi cremisi, per poi aggiungere l'ennesimo sorriso.

15:44 Kawagura:
  [Tendone Negozio] Rimasto fermo ed immobile osserva tranquillamente l'esterno con la pioggia e poi ascolta le parole di Akahiro dicendo verso di lui un.<Sarà....Ma non ci posso fare nulla...Se non riesco a ricordarmi i nomi di persone con cui non ho legami stretti....>Si ,difatti ricorda bene ,che poche persone ne ricorda per bene il nome.Ascolta le parole di Akahiro sulla sua offerta mentre osserva la pioggia e direbbe verso di lui con fare tranquillo un.<No grazie>L'educazione la conosce seppur rimane calmo e tranquillo come al solito.Detto questo riguardo le parole della ragazza.<Non è per il fatto che lei sia vecchia signorina.....Prima che mia madre mi lasciasse....Mi diceva spesso di trattare sempre bene le ragazze con gentilezza....>Tono sempre calmo e ovviamente sempre inespressivo,ma almeno non vi è niente di aggressivo nei suoi modi di fare.Quando lei chiede il suo nome direbbe verso di lei un.<Il mio nome è Kawagura,e lei?Posso sapere il suo nome?>.La osserva negli occhi sempre in quella maniera inespressiva ,e molto seria.Chissà come fa davvero a trattenere qualsiasi emozione,probabilmente l'essersi chiuso molto in se stesso ha favorito questo chiudersi.Inoltre gli sembra strano che quella ragazza le sorrida nonostante lui è totalmente inespressivo.Abituato di solito ad essere trattato in ben altri modi.Detto questo direbbe semplicemente.<Anche io mi mancherà qualche lezione e poi potrò fare l'esame>.Già,probabilmente non sa se lo supererà ma di certo si impegna fino a quando non potrà diventare un Genin.

15:58 Akahiro:
  [Tendone negozio] Sente quel bacio di Kajitsu aderire alle sue guance, rispondendo dunque con un sorriso in direzione della stessa. Un cenno del capo, una risposta in senso negativo <No, penso semplicemente non gli interessi. E' probabile che sbaglierà anche il tuo di nome, credimi> serio nel verbo di questa frase, senza però mostrarsi infastidito da questo possibile aspetto. Lascia chiaramente che la ragazza prenda l'onigiri, limitandosi poi a indietreggiare l'arto superiore sinistra quando Kawagura rifiuta la sua offerta <Prego> una semplice parole in risposta al suo rifiuto educato. Mentre i due si scambiano quei discorsi, semplicemente Akahiro addenta la pallina di mezzo del suo spiedo, sfilandola dal bastoncino e masticandola. Ed ' dopo aver mandato giù quel onigiri che posa nuovamente lo spiedo nel piattino, cercando di toccare con la destra il polso più vicino a lui della sedicenne, una piccola carezza ne verrebbe fuori e con gli occhi dritti verso quelli di lei <In ogni caso, sono sicuro che te la caverai benissimo> la punta del labbro destro si tira in sù, mostrando così un piccolo sorriso tutto per la ragazza. Qualche istante, prima di volgere l'attenzione e la curiosità verso Kawagura <Che lezioni ti mancano?> domanda interessato verso di lui. Ma è proprio toccando, o anche solo sfiorando, la giovane Nara che si renderebbe finalmente conto che anche lei dovrebbe essere per lo più bagnata a causa della pioggia. Volge così per l'ennesima volta lo sguardo verso di lei <Sei ancora scola Kajitsu> la squadra da testa ai piedi <Sicura di non aver freddo?> nonostante la sua situazione di certo non è diversa dalla sua e da quella di Kawagura, il tredicenne si concede qualche premuta in più nei confronti della Nara e per ovvie ragioni direi, posando così gli occhi su di ella in quella che è un'espressione vagamente preoccupata.

16:11 Ayame:
  [Tendone Negozio] Alla rivelazione di Kawagura, il sorriso della sedicenne per un momento sparisce, lasciandole in viso una palese espressione preoccupata e triste per via delle sue parole, infatti farebbe un passo verso di lui, ma non accostandosi troppo per paura di un'eventuale reazione negativa da parte del quattordicenne; <<Oh, mi dispiace moltissimo...>> il tono di voce non è più squillante come prima, meno allegro, però tenta di tirarsi su, dando un pizzico di brio alla situazione generale <<E va bene, dammi del lei>> dunque sorride ancora una volta al rosso, girandosi per un momento in direzione di Akahiro e sorridendo anche a lui, solo con un pizzico di dolcezza in più; <<Mi chiamo Kajitsu, molto piacere>> gli dice con una piccola riverenza, emettendo poi una lieve risata per smorzare una probabile tensione ch sta nascendo tra i due, portando ancora una volta lo spiedino alla bocca, gli da un nuovo morso, facendo diminuire ancora una volta la piccola pallina dell'onigiri. Quando percepisce la mano del ragazzo sul proprio polso, si gira verso di lui e alle sue parole, non può far a meno di abbracciarlo ancorauna volta, lasciandogli un piccolo bacio sull'altra guancia e sussurrandogli un piccolo: <<Grazie per il supporto Aka-chan>> e dunque si avvicinerebbe di nuovo verso il fidanzato (?) al quale alza un sopracciglio alla domanda che gli rivolge: <<Cos-? Oh, no, non preoccuparti, sto bene, non ho freddo... E tu? Dopo ti aiuto a sistemarti, sei tutto zuppo anche tu, dai che se vuoi puoi venire a casa per scaldarti un po'>> tenta così di invitare il giovane Nara, tanto abitano nello stesso quartiere, nemmeno a dire che abitano distanti l'uno dall'altro, fa un'occhiolino ad Akahiro, sperando che questo, però, non le veda in modo sbagliato; <<Ti sei preoccupato per me, che cosa dolceeee>> si fionderebbe in un secondo abbraccio, tanto per chiarire che il gesto del tredicenne è estremamente dolce e carino, cosa che potrà benissimo essere intesa dall'altro ragazzo lì presente.

16:21 Kawagura:
  [Tendone Negozio] La pioggia,le vede come lacrime del cielo,probabilmente o qualcosa del genere,ed alle volte sente anche meno dolore dentro quando osserva la pioggia.Ascolta di Akahiro,riguardo il dire sul nome,ma non da una risposta rivolgendo solo una delle sue solite fredde occhiate,ma nulla in quel momento.Cosi ascolta le parole di Kajitsu,e le sue parole suonano strane in lui,sembra sia quasi preoccupata se pur non riesce a capirlo,e questo gli fa strano in lui.<Oh...N-non deve preoccuparsi signorina...>e pensare che con la sua freddezza,credeva di riuscire nel tentativo di allontanare le persone,e con grande sorpresa quando la ragazza si presenta,ecco che ne indovina bene il nome.<Il piacere è mio Lady Kajitsu>Si,ne ha indovinato il nome,probabilmente sotto quella corazza apparentemente invalicabile,sente simpatia nei riguardi della ragazza,ma probabilmente non lo ammetterà nemmeno sotto tortura.Detto questo il giovane non fa altro che sedersi a terra ricalando il cappuccio sulla sua testa,e rispondendo cosi alle parole di Akahiro.<Ho già appreso le dinamiche base,e penso che mi manca la moltiplicazione e qualcos'altro>.Guarda nuovamente la pioggia rimanendo cosi fermo ad osservare la pioggia battente.

16:32 Akahiro:
  [Tendone negozio] Mangia quell'ultima pallina di onigiri, lasciando così il legnetto ormai solitario nel piattino. Ma non fa in tempo a chiederle se ha freddo che tutto ad un tratto si ritrova nuovamente avvinghiato a lei, rispondendo nuovamente a quel abbraccio con il proprio, provando ad avvolgerle per la seconda volta la schiena con il proprio braccio. Non diviene rosso, ormai ci si sta abituando al contatto fisico con la rosea deshi, tanto che al suo sussurro iniziale non può fare a meno di ricambiare quel bacio sulla guancia con uno proprio, provando così a far aderire le proprie labbra alla pelle morbida di Kajitsu. Ma per quanto ci si stia abituando alla Kaji-piovra(?), ancora ha difficoltà a mostrare la sua preoccupazione verso gli altri, troppo orgoglioso, invece ella ha spiattellato ai quattro venti questa cosa. Il capo infatti si china di qualche centimetro, le guance si fanno totalmente rosse <Si beh..mi sembra la normalità, non poi così dolce come cosa> e quella persona che di solito si comporta in maniera sostenuta e compatta, ecco che tutto il suo imbarazzo viene rimarcato persino dalle parole pronunciate e non solo dal volto che mano a mano si fa sempre più imbarazzato. Distoglie lo sguardo, troppo a disagio. Ma ecco che con la mano sinistra porta il piattino alla bocca, mordendolo con il denti nel bordo, tanto è di carta e quindi è leggero da tenere. Ma perchè questo? Semplice, con le mani libere ora va a sfilarsi il proprio giubbotto, provando poi a poggiarlo sulle spalle di quella che ormai è in tutto e per tutto la sua fidanzata. Ormai si può anche definire tale. Il tutto verrebbe fatto con sguardo distolto da ella, troppo a disagio e non abituato a mostrare cose simili al prossimo. Andrebbe persino a cercare di chiuderle l'indumento davanti il più possibile, dovendolo però obbligatoriamente lasciarlo aperto in quanto non andrebbe a chiuderlo con la cerniera o bottoni vari <Ecco...Ora dovresti stare meglio...poi..dopo...> il volto rimarrebbe sempre abbassato e a lato, cercando di muoversi verso il muro su cui poggerebbe la schiena <Poi dopo a casa tua ci diamo una sistemata entrambi> poverino! Pure il volume è un poco più basso e la presenza di Kawagura certo non lo aiuta, fossero stati loro due da soli sarebbe stato più facile. Ma ora quello che ha più freddo sarebbe proprio lui, rimasto solo con la maglio sottostante a maniche lunghe. Difatti le spalle si stringerebbero un poco e le mani verrebbero poste all'interno delle tasche. Ma presto il volto di scatto si muoverebbe verso l'altro ragazzo, sgranando gli occhi con aria chiaramente stupefatta <Lady Kajitsu?> velocemente quelle palpebre, sempre sgranate ovviamente, danno nello sguardo del tredicenne anche un chiaro senso di disappunto <Ma allora è con me che lo fai a posta!>

16:56 Ayame:
  [Tendone Negozio] <<Lady Kajitsu?>> ripete lievemente stupita dalle parole di Kawagura, andando così ad inarcare un sopracciglio e sgranare di appena un po' gli occhi, fissi sulla sagoma del quattordicenne che ha colto alla sprovvista la Nara con quel titolo che le ha dato, come se fosse una nobile <<Mi piace>> commenta con una piccola risata, portando la mano libera dallo spiedino davanti alla bocca, nella speranza di non farsi sentire da nessuno dei due, non che le dispiaccia, ma è meglio evitare di essere troppo evidenti. Al bacio di Akahiro sulla guancia socchiude di appena un po' gli occhi, percependo l'aderire delle labbra sulla superficie del viso, il quale bacio provoca un piccolo brivido lungo la schiena, non che dispiaccia, ovviamente, solo che è ancora una sensazione alla quale si deve abituare tutto qui; <<Oh, Akahiro...>> sussurra con voce dolce, posando la mano libera sulla guancia del ragazzo, dandogli una lieve carezza ricolma di affetto che dopo solo qual pomeriggio alle terme di permette di mostrare solo ed esclusivamente nei confronti del Nara a cui tiene particolarmente. Quando percepisce il peso del giubbotto del ragazzo rimane piacevole sorpresa, eppure è un gesto tanto semplice che, in meno di qualche secondo fa arrossire appena un po' la sedicenne, la quale si gira in direzione dell'albino e gli rivolge uno sguardo confuso: <<Ma così sentirai freddo>> protesta, avvicinandosi a lui e sorridendogli quando questo accetta di venire a casa sua, anche se la madre della Nara non sa ancora dell'esistenza del povero Akahiro, anche se le aveva accennato qualcosa vagamente, ma nulla di preciso. Non riesce a trattenersi e scoppia a ridere, tanto di portarsi nuovamente la mano davanti alla bocca per poi uscirsene con: <<Ma siete troppo carini>> e poi, sempre con molta gentilezza, terminerebbe di mangiare la prima pallina dello spiedino per poi incominciare la seconda, tutta d'un fiato, mandando giù il boccone un po' a fatica, ma continuando a sorridere ad entrambi; <<Kawa-san, tu sei qui di Konoha?>> chiede, avvicinandosi però ad Akahiro, giusto per far valere il suo titolo d piovra appiccicosa (?).

17:08 Kawagura:
  [Tendone Negozio] Ascolta le parole semplicemente di Akahiro dicendo verso di lui mentre sta seduto per quell'attimo ad osservare la pioggia.<Io non faccio nulla apposta......>Eppure era stato chiaro,che solo le persone che in qualche modo lo colpiscono ne indovina stranamente il nome,detto questo si rialza per quell'attimo e quando la ragazza dice che le piace lui farebbe un lieve inchino dicendole<Onorato nel sentirle dire che le piace>.Rimanendo sempre in tal modo,d'altronde appare sempre zero espressivo,e alla domanda di Kajitsu direbbe verso di lei un.<Si...Lady Kajitsu lo sono.....Sono nativo di Konoha,come lo erano i miei genitori....>Già,seppur è doloroso da dire,lo dice per far capire che praticamente non è venuto da fuori,anche se certo ,capelli rossi e occhi rossi,è qualcosa forse di raro e particolare da vedere alle volte,forse raro quanto vedere qualcuno albino come Akahiro.Però direbbe verso Kajitsu un.<Chi sarebbe carino?...>Lui non si sente affatto carino,non è tipo da carinerie,seppur sembra provare moltissimo rispetto verso la Nara,chiamandola persino Lady.Detto questo ritorna a sedersi ed osservare la pioggia ,mentre i due probabilmente smielati potrebbero sembrare agli occhi di Kawagura due gemelli Siamesi,tanto che gli viene da pensare se è quello l'amore,lo stare attaccati come gemelli siamesi,di fatti ci pensa e si porta la mano sul mento.Tanto che dice qualcosa pensando...<Mmm....Dovrò leggere qualche libro....A Riguardo>Già capire l'amicizia,per lui non è facile.

17:23 Akahiro:
  [Tendone Negozio] Ehi, ehi, ehi. Fermi tutti. Ora quello stesso volto dagli occhi sgranati va verso Kajitsu, ancora arrossato in faccio, ma già meno rispetto a prima <Siamo?> un velo di disappunto nella voce, come a rimarcare il fatto che quel plurale non gli piaccia affatto. Difatti andrebbe a posare il piattino degli onigiri in terra, disinteressandosi se le palline dell'ultimo spiedo si rovineranno o meno. Ovviamente per farlo chinerebbe il busto verso il basso, tornando subito all'inclinazione corretta sostenuta fino a poco prima. Ma è proprio quando Kawagura che pone quella domanda alla Nara che il suo volto si muove improvvisamente nella sua direzione, fissandolo con uno sguardo talmente ostile e arcigno che se potesse lo fulminerebbe con gli occhi. Ed è così che tenta di toccare la rosea ragazza con le proprie mani, provando a porre i palmi nei fianchi di ella. Proverebbe dunque a portarla verso di se, un gesto che vuole essere delicato ma nemmeno privo di forza. Poi che ella sia frontalmente rispetto al deshi, oppure che le dia le spalle, starebbe tutto alla stessa ragazza. In ogni caso, la avvicinerebbe a se abbastanza da avvolgerla con entrambe le braccia, questa volta intorno alla vita, con quello che sarebbe un abbraccio ben più caloroso e stretto rispetto ai due precedente. E mentre farebbe ciò, si volterebbe verso l'altro ragazzo <Te non hai niente da leggere a riguardo> vagamente ostile nel tono. Se non si fosse capito, è geloso. Sta fraintendendo tutto, ma è comunque geloso. Tanto che per questa sua reazione emotiva, cercherebbe persino di dare un bacio sulla guancia della Nara, poi un secondo, molto più vicino alle sue labbra. Quasi arriverebbe a sfiorarle persino. Eh si, la gelosia è una brutta bestia!

17:40 Ayame:
  [Tendone Negozio] <<Non ti ho mai visto in girò... Magari sono stata distratta troppe volte>> commenta con un'altra lieve risata, abbozzando un altro piccolo sorriso in direzione del ragazzo con gli occhi cremisi, andando dunque a finire le ultime due palline rimaste sullo spiedino a piccoli morsi, con lentezza e tranquillità che ormai sembrano essere divenuti i due punti chiavi di quella conversazioni con i due ragazzi, questo porta la Nara a girarsi verso l'albino, dandogli così il viso rivolto verso di lui, ma quando le mani di Akahiro le si posano sui fianchi, sussulta lievemente arrossendo, dato che non si aspettava minimamente una cosa del genere, lasciando cadere lo spiedino ormai privo di cibo a terra, alzando gli occhi magenta su quelli azzurri, alzando anche il viso in direzione di quello del Nara, arrossendo nuovamente ai gesti improvvisi e graditi di lui e quando questo va ad abbracciarla, in automatico le sue braccia vanno dietro il collo di lui con un gesto rapido e dolce, quasi come se non sapesse esattamente cosa fare, anche se quella vicinanza le piace, essendo una persona a cui piace molto il contatto; quando riceve quel bacio sulla guancia ridacchia impressionata e divertita dalla stessa situazione, ma è quel bacio vicino alle labbra che la ferma, facendola diventare ancora più rossa in viso, tanto che andrebbe a togliere le mani da dietro il collo del tredicenne e poserebbe entrambi i palmi delle mani, con delicatezza, sul viso del conclannato, rivolgendogli un'altro sorriso amorevole, mordendosi all'inizio il labbro inferiore, per poi tentare di accorciare le distanze tra i due, dandogli così un bel bacio sulle labbra, sempre se questo glielo permetta, andando nuovamente ad abbracciarlo, per poi sussurrargli vicino all'orecchio con voce delicata e morbida: <<Ti voglio un'universo infinito di bene, Aka-chan>>; piccola pausa per riprendere fiato come se avesse appena terminato un discorso importante <<Forza Aka-chan, andiamo a casa che si sta facendo tardi>> inviterebbe dunque il ragazzo a venire a casa, rivolgendo poi una veloce occhiata a Kawagura, abbozzandogli un piccolissimo sorriso.

17:48 Kawagura:
  [Tendone Negozio-> Per le strade di Konoha] La giornata continua li in quel punto del tendone,tra un ragazzo geloso,una ragazza ultra allegra,ed ovviamente il tipo che non capisce sentimenti e cose del genere.In parole povere possono persino considerarsi "Il geloso,la buona e il solitario".Ascolta le parole di Kajitsu dicendo verso di lei con aria tranquilla dicendo verso di lei.<Semplice Lady Kajitsu,non mi vede molto,perchè preferisco stare in luoghi isolati.....>,e riguardo le parole di Akahiro sulla lettura direbbe in quel caso con fare tranquillo come sempre inespressivo in tutto.<Quindi sarebbe inutile leggere un libro sul capire cosa sia l'amicizia? e i sentimenti?.....>Già,ingenuamente non sta capendo dove vuole andare a parare Akahiro,in queste cose lui non sa affatto muoversi.Probabilmente essendo che ha smesso di piovere ed il tempo è variabile,se ne approfitta per andarsene. dicendo un <Beh...Sembra che adesso che vi è quello spiraglio di luce,io me ne possa anche andare,vi lascio ai vostri.....modi di fare da gemelli siamesi,arrivederci Lady Kajitsu,e ciao anche a te Akahikanu>Cosi si allontana tranquillamente sparendo per le strade di Konoha,come fa sempre,d'altronde chi è piu strano di lui al momento?Non si sa [//Uscita]

17:57 Akahiro:
  [Tendone->Casa Kajitsu] Sente quel labbro venirgli morso, di conseguenza le gote si fanno subito rosse e aprire gli occhi vagamente sorpreso. Però non farebbe nulla per evitare quel contatto, ne il morso ne quello a seguire. Gli occhi si chiuderebbero nuovamente, provando così a rispondere a quel bacio con il bacio con il proprio. Le umide labbra si unirebbero l'una all'altra per diversi attimi, dando quei momenti di unione fra lui e lei. Staccandosi sente chiaramente le parole della ragazza, bloccandosi per qualche istante. Ma alla fine dalle sue labbra ne uscirebbe un piccolo sorriso e le braccia intorno ad ella si farebbero un poco più strette, un abbraccio dunque che verrebbe ancora più caloroso. E lui con la bocca rivolta alle sue orecchie <Anche io ti voglio molto bene> eh, proprio un amore giovanile. Ma velocemente scatta verso Kawagura, ancora con un volto vagamente arcigno e un tono con quel giusto(?) velo di disappunto <Puoi leggere tutto ciò che vuoi, basta che non c'entri nulla con la mia ragazza!> eh si si, la gelosia gli ha fatto ammettere persino quest'ultima cosa a bassa voce. E non sembra nemmeno essersene accorto, tutto perchè ancora l'altro sbaglia il suo nome. La fronte si corruga e lui arriva persino ad urlare <E' Akahiro!! Deficente!> prenderebbe così la mano di Kajitsu, staccandosi velocemente dal muro e trainandosela direttamente con se <Andiamo Kajitsu, approfittiamone che ha smesso di piovere> ma è chiaro che ancora seccato nel tono, ovviamente non con lei, ma per quell'irritabilità che gli ha lasciato, come spesso accade, Kawagura. Fortunatamente che nel tragitto da li al Quartiere Nara, per poi andare a casa della ragazza, si rilasserebbe, tornando a essere calmo e sereno(//Uscita)

sotto quella forte pioggia, Akahiro, Kawagura e Kajitsu, decidono di ripararsi entrambi sotto il tendone dello stesso negozio. Ed è li che si incontrano. All'inizio tutto a posto, poi però Kajitsu dice qualcosa che fa scattare la gelosia dell'albino, anche se in realtà il tredicenne sta fraintendendo tutto. Alla fine si separano, Kawagura per la sua strada, i due Nara verso la casa della ragazza.