I tre nel chiosco

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14:24 Ryuma:
  [Chiosco Ichiraku] Non ha certo dimenticato la promessa fatta a Kajitsu Nara, è proprio per questo che fin dalla mattina il giovanotto si è mobilitato nel girovagare il Villaggio in lungo ed in largo alla ricerca di un giovane che corrispondesse alla descrizione fornitagli dalla giovane. Per sdebitarsi, ovviamente, ricambiando così l'altruismo della giovane. E' proprio a seguito di tutto il percorso che il ragazzino, dovrebbe avvicinare il Chioschetto, attraversando il lato della strada che lo separava dall'entrata di quest'ultimo, riconosciuto per i kanji variopinti all'esterno del locale. Veste degli indumenti comodi, dei pantaloni scuri e una giacchetta rossastra per ripararsi dalle temperatura in rapida discesa in questo periodo dell'anno, al collo un paio di occhialoni dalla visiera arancio intenso abbastanza larghi da rimbalzare ad ogni passo. Capelli corvini arruffati sono sormontati da un berretto comune in un abbigliamento non troppo ricercato o tradizionalista. Ovviamente non ha alcuna arma con sé, nessun oggetto Ninja, non avendo ancora intrapreso quella via. Ha mancato per poco l'ingresso di Kawagura per tanto risultando ora l'ultimo a fare capolino entro i confini del chiosco di Ramen artigianale. < Buongiorno! Si può?> Gioviale, piuttosto solare, ovviamente va riferendosi al proprietario e al gestore del luogo, avanzando calmo senza troppa fretta prendendosi tutto il tempo per avvicinare un qualunque sgabello libero. Un'occhiata rapida di scarsa intensità ad entrambi i commensali prima di prendere posto, sicuramente in uno dei posti liberi a sinistra rispetto ad Akahiro, essendo quest'ultimo all'estrema destra del locale. < Posso, vero?> Proprio all'indirizzo di quest'ultimo, per educazione principalmente, pur mantenendo un tono di voce ancora piuttosto distaccato. Solo in caso di risposta affermativa andrebbe ad accomodarsi in quel punto, non ponendo ancora alcuna ordinazione, come se ci stesse ancora riflettendo. < Buongiorno anche a voi due, comunque> Un sorrisetto, gentile, certo non li conosce, ma non vede perché non attaccare bottone in qualche modo.

14:40 Akahiro:
  [Chiosco Ichiraku] Ancora è perso fra i suoi pensieri, mentre gli odori dovuto dagli ingredienti in cottura del suo Ramen gli solleticano il naso. Chissà a cosa sta pensando il tredicenne? Non possiamo saperlo. Tale stato riflessivo però dura poco, tutto perchè una voce già già ha sentito una volta, impossibile da scordare dato che si tratta del giorno prima, giunge chiaramente alle sue orecchie. Con un cenno delle palpebre, come se fosse tornato coi piedi per terra, muove il proprio capo in direzione del nuovo giunto nel loco <Kawagura...> serio il tono, come d'altra parte la sua mimica. Eppure è proprio in quei lineamenti ancora immaturi, classici di un tredicenne, sono al contempo calmi e sereni, esattamente come il timbro della propria voce <Non mi aspettavi che ti avrei rivisto così presto> ancora ovviamente il peso del proprio cranio, come anche del volto in toto, grava sul pugno destro che a sua volta scarica il peso sul gomito che poggia sempre nel bancone. Inarca le sopracciglia, chiaramente perplesso <Extra piccante? Sicuro che non uscirai di qui urlando?> ma ecco che le azzurre iridi vengono mosse ancora più a lato, verso l'entrata che viene varcata presto da una terza figura <Buongiorno> calmo ora il deshi, sempre garbato come lo è stato con il proprietario del chiosco. Si, quando non si arrabbia è persino un ragazzino posato e gentile. Segue la movenza dello sconosciuto con la propria pupilla, conducendola così al posto affianco al proprio. Un cenno del capo, un gesto che vuol essere affermativo <Si, siediti pure> un'altra persona che non ancora non ha avuto modo di vedere prima, come valeva per Kawagura fino a ieri. Ma indugia troppo con lo sguardo sul nuovo arrivato, dirigendo i propri occhi davanti a se. Ora che potranno vederlo meglio, noteranno subito come, seppur seduto, il Nara non raggiunga il metro e sessanta di altezza. Sicuramente la sua ancora giovane età influisce in ciò, nonostante ciò però è totalmente albino nei capelli, con un ciuffo che gli scende per la fronte senza dargli fastidio agli occhi, per fortuna. Ecco che velocemente la ciotola di ramen verrebbe servita davanti ad Akahiro, bella fumante e dall'odore invitante. Spezzerebbe le bacchette con entrambe le mani, tenendole poi con la destra <Mmm?> muove la coda dell'occhio sul ragazzo affianco a sè <Non ordini nulla?> domanda con aria vagamente disinteressata, ma visto che ha chiesto qualcosa deve averlo pur incuriosito.

14:52 Kawagura:
  [Chiosco Ichiraku] Rimane in attesa del suo piatto rimanendo a meditare semplicemente fino a quando una voce non lo disturba ed è quella dell'albino,Akahiro,dicendo semplicemente un.<Mmm?...Ah sei tu Akataro> ecco che inizia a sbagliare i nomi,non lo fa apposta mi dispiace,ma probabilmente il povero Akahiro dovrà abituarsi e poi ascolta le parole dicendo verso di lui.<Sono di questo villaggio infondo,non in un villaggio lontano migliaia di chilometri>Tono sempre calmo ,con volto inespressivo e freddo,ormai dovrete farci l'abitudine e si.Riguardo il piccante,direbbe semplicemente.<Io non ho problemi con la piccantezza.....Mangio questo Ramen quasi tutti i giorni allo stesso modo>Già egli ama la piccantezza e sembra non provare nulla anche con la piccantezza e cosi una volta pagato con i soldi estratti prima ed arrivai l suo piatto,ecco arrivare un altro Ryuma che non conosce nemmeno,lo osserva per qualche attimo con le sue iridi fredde come a volerlo studiare attentamente ma in maniera del tutto impassibile ,detto questo questo ecco arrivare il terzo che saluto,e l'unico saluto che Ryuma si becca è un battito di ciglio,senza dir altro,e che dire.Se volete un maestro in socializzazione ,non rivolgetevi mai a Kawagura.Detto questo inizierà a mangiare ed assaggiare il suo Ramen extra piccante che per chi non è abituato solo il fumo che fuoriesce dalla ciotola fa lacrimare gli occhi,e lui lo mangia con abitudine e tranquillità.<Ottimo...Come sempre>Seppur è soddisfatto il suo modo di dirlo è talmente freddo che fa persino impressione,e rimane cosi tranquillo a mangiare tranquillamente e rimanendo li ad osservare il piatto tranquillamente,al momento l'appetito regna su tutto.

14:57 Ryuma:
  [Chiosco Ichiraku] Cosa ordinare a volte è davvero una scelta ostica, le varie combinazioni di ingredienti e sapori a volte riescono a mettere in crisi le persone. Per altro dovrebbe guardarsi un po' attorno, spiando anche le ordinazioni degli altri giovani seduti sugli sgabelli, tamburellando appena le dita della mancina sul piano del bancone di legno. < Emh..> L'altra mano intanta a togliersi il berretto dalla testa, così da poggiarlo sulle gambe, sapendo come non sia educato tenerlo all'interno di un locale o comunque seduti a tavola. < Ci sto pensando, dammi un attimo> All'indirizzo dell'albino facendo per assottigliare poi gli occhi giallastri nell'incontrarne i lineamenti. Capelli bianchi e occhi azzurrissimi, in effetti non è che a Konoha circolino molte persone con questi tratti. In realtà la scossa gliela dovrebbe dare proprio la voce di Kawagura, che pur storpiando il nome dovrebbe accendergli un piccolo campanello d'allarme. Dovrebbe mettersi un po' più composto con la schiena prima di provare a domandare. < Scusa se ti disturbo mentre mangi, ma non è che per caso tu sei Akahiro?> Gli sarebbe di grande conforto sapere che non ha sprecato la mattinata in vano. Potrebbe anche chiamarsi Akataro per davvero per quanto ne può sapere lui e fare un altro buco nell'acqua. < In ogni caso io sono Ryuma, molto piacere> Il tono di voce alto abbastanza così che entrambi, Akahiro e Kawagura possano cogliere entrambi della sua presentazione riservando un cenno del capo sia per il primo che per l'amante del piccante. < Prendo del Ramen Shooyu se possibile, ci mettete anche il bambù?> All'indirizzo dell'uomo chinando rispettosamente la testa, come a scusarsi del ritardo nella sua ordinazione.

15:12 Akahiro:
  [Chiosco Ichiraku] Con le bacchette porta alla bocca un boccone di spaghetti pescati dal brodo, inspirando in modo che questi vengano totalmente inglobati all'interno della sua bocca. Giusto il tempo di mandare giù questo primo boccone di ramen caldo al punto giusto che, immediatamente, si ritrova ad affacciarsi con il viso dietro la schiena di Ryuma. Per questo inclina il proprio busto appunto all'indietro, puntando su Kawagura un'espressione vagamente infastidita, ovvero con occhi assottigliati, labbra appena stropicciate in una piccola smorfia e fronte di poco aggrottata <E' Akihiro> lo pronuncia lento il nome, in modo da scandirlo correttamente per far si che l'altro lo ascolti come si deve. Di poco inclina il capo verso il vicino di posto, cercando così di puntarlo con le bacchette della mano destra, ondeggiandole un poco. Sarebbe talmente vicino che potrebbe persino rischiare di ficcargliele in un occhio, cosa che ovviamente non avviene anche se il rischio vi sarebbe. E mentre farebbe questa strana mossa ai danni di Ryuma, le pupille tornerebbero sul deshi più distante e già conosciuto <Ecco vedi? Persino lui che non mi ha mai conosciuto e visto prima sa il mio nome> aspetta un attimo. come fa a sapere come si chiama? Torna con la schiena nella stessa posa di prima, ben eretta e con il petto vicino al bordo del bancone. Guarda il nuovo conosciuto con aria velatamente diffidente, sempre con occhi appena assottigliati e puntati dritti dritti verso il suo viso <Come fai a sapere il mio nome? Non ci siamo mai visti prima d'ora> si avvicinerebbe a lui, come a volerlo esaminare, seppur ovviamente manterrebbe una lontananza abbastanza consona <Piacere, ma si! Sono sicuro di non averti mai visto prima> si allontanerebbe immediatamente poi, tornando con la giusta inclinazione del tronco del corpo <Difficilmente mi scordo di una persona> senza smettere di guardare l'altro giovane affianco a lui, ora però con la sola coda dell'occhio e non più "arcigno"(?) come poco fa, seppur sempre con un pizzico di diffidenza e perplessità.

15:13 Akahiro:
  [Edit] <E' Akahiro>

15:24 Kawagura:
  [Chiosco Ichiraku] Ascolta le parole di Akahiro ,dicendo verso di lui con fare tranquillo.<Akashiro,Akataro è lo stesso>Tono sempre freddo e tranquillo ,mentre mangia il suo extra piccante,e direbbe semplicemente verso di lui.<Che vuoi che mi importi se il ragazzo conosca il tuo nome.....Magari ha una sorellina che è la tua ammiratrice vero ragazzo?....>Si è ironico mentre con quella freddezza l'ironia è fredda,ed ecco che poi si presenta Ryuma,ed ecco anche per lui una tristissima storpiatura dicendo verso di lui.<Bene Ryoma,io sono Kawagura>Tono sempre freddo,e non dice piacere o no.Anzi non dice altro e continua a mangiare il suo bel pranzo ultra piccante ,roba veramente molto forte,e lui sembra mangiarla tranquillamente senza urlare o dire che è troppo piccante.Sembra che non prova niente,ma chi proverà solo ad assaggiare il suo piatto,scoprirà che la piccantezza è anche fin troppo elevata.Lui rimase fermo ad assaporare il piccante per il meglio.Almeno problemi d'umore sembra non averne e ciò che direbbe è un.<Dimmi Ryuga sei un aspirante Ninja?>Domanda verso l'altro per pura curiosità anche se non in maniera invasiva,ma sempre inespressiva quasi come se fosse l'uomo dal cuore glaciale,seppur è un ragazzino proprio come loro.Spera almeno che il nuovo arrivato non lo uccida per via dello storpiare il nome.

15:29 Ryuma:
  [Chiosco Ichiraku] < Wah!> Oh sì, le bacchette sono arrivate pericolosamente vicine alla sua faccia, portandolo ad inclinare appena il busto per scampare eventuali gesti involontari. < Ehi, guarda che mica l'ho sbagliato io> Alzando pure le mani a palmo aperto di fronte a sé come a volersi scaricare ogni responsabilità, il tono opportunamente scherzoso di chi non prende sicuramente la cosa sul serio, attendendo e spiando, nel frattempo, le preparazioni per il Ramen da lui ordinato. Lo sguardo torna proprio su Akahiro quando questi lo interroga, in effetti senza spiegazioni di sorta la cosa può sembrare un po' strana. < In effetti non ci siamo mai incontrati> Principia andando a dissipare questa prima perplessità. E sorride poi all'indirizzo del Rosso quando interviene prima che possa ultimare la spiegazione. < Ah, no, non ho delle sorelle in realtà, però adesso spiego tutto> Andando a schiarire appena la voce, neanche dovesse fare una dichiarazione importante. < Ieri pomeriggio ho incontrato Kajitsu Nara che ti stava cercando, mi ha chiesto di aiutarla a cercarti> Una spiegazione calma, non avendo proprio nulla da nascondere all'altro. < Ti ho cercato per tutto il giorno, se devo essere sincero> Una mezza risata per stemperare un po' quell'aria un po' tesa nata dal sospetto altrui. < In realtà ho collegato tutto perché lui ha quasi azzeccato del tutto il tuo nome> Ringraziando pertanto Kawagura per il suo supporto, seppur un effetto collaterale della conversazione. < Se vuoi, puoi chiamarmi solo Ryu, è più facile da ricordare> Avendo notato come nel giro di pochi istanti il suo nome abbia già mutato forma in due modi differenti, seppur la cosa non gli dia poi così fastidio. < In ogni caso sì, lo sono> Andando ad annuire poi con la testa. < Anche tu?> Una piccola pausa < Ad Akahiro non lo chiedo perché mi è stato raccontato che sta già affrontando gli esami per diventare Genin> In effetti Kajitsu è stata di natura molto divulgativa sull'albino. Un altro sorriso nell'allungare le mani a recuperare una ciotola ricolma del Ramen da lui ordinato con un brodo dalla consistenza e dal colore invitante con tutti i profumi del caso e le tagliatelle arricciate ad assorbirne il sapore. Da leccarsi i baffi.

15:45 Akahiro:
  [Chiosco Ichiraku] Gli occhi continuano a vagare dal ramen al volto del ragazzo al suo fianco, afferrando quel boccone di spaghetti rimasti così da portarli alla bocca e da li sorbirli fino a mangiare tutti i fili. Ma ecco che quando ingoia anche questo ultimo boccone di spaghetti, ecco che nuovamente l'altro sbaglia il suo nome, ben due volte nella stessa frase! Il capo viene tenuto chino verso la ciotola di ramen, è la sua espressione a cambiare. Un chiaro velo scuro aleggia ora nei lineamenti ancora immaturi del Nara, mostrando quella che è in tutto e per tutto una faccia infastidita. Le dita della mano destra ora avvolgerebbero, o meglio, stritolerebbero le bacchette chiudendosi a pugno, fino a che queste non si andrebbero a rompere. Un piccolo impeto di rabbia <E' Akahiro!> non urla il suo nome, il volume della voce rimane consona, ma è chiaro dal timbro della voce che accompagna il proprio nome di quanto sia irritato il giovane. Sa a Ryuma non interessa, non sembra essere lo stesso per l'albino. Ascolta chiaramente dello stesso Ryuma, ma non può fare a meno di farlo con quella stessa mimica innervosita, puntando la coda dell'occhio di quello sguardo chiaramente arcigno verso di lui. Povero, non centra niente. Quando di scatto tenta di muovere il busto in avanti, nuovamente nell'obbiettivo di sporgersi per puntare Kawagura, questa volta però non dietro la figura del deshi affianco a lui, bensì davanti. Prova a distendere il braccio mancino orizzontalmente, tutto per puntare il dito verso lo stesso ragazzo più distanti dai due. Per quanto sia sporto, l'arto sinistro andrebbe davanti al ragazzo vicino a lui, sicuramente dandogli almeno un poco di fastidio se così fosse <Tu non ti azzardare a chiamarmi Aka! E' Akahiro, tanto scommetto che riusciresti a storpiare il mio nome anche se avesse una lettera sola!> severo e rigido in questa frase. E per bontà(?) verso Ryuma, anche se non ci ha minimamente pensavo, sfilerebbe il braccio da davanti a lui e verso il proprietario <Mi scusi, ho rotto le bacchette. potrei averne un altro paio?> educato nei confronti del signore, seppur chiaro ancora il velo di disappunto e severità nel suo volto. Un boccone di carne verebbe così portato alla bocca, poi, una volta ingoiato si volterebbe verso il suo vicino di posto, con una postura della schiena ben in linea e speriamo più rilassato e sicuramente con una punta di curiosità <Ma perchè Kajitsu mi cercava? E' vero che è dall'altro ieri che non ci vediamo...ma non credevo che mi cercasse per tutto il Villaggio> affermerebbe quest'ultime parole con una certa perplessità e assottigliando le palpebre, non potendo fare a meno di fare un piccolo sospiro <Non posso crederci..> direbbe fra se e se <E' arrivata a farmi pedinare?> una domanda retorica, proprio verso Ryuma.

15:46 Akahiro:
 [Forza: 10]

16:04 Kawagura:
  [Chiosco Ichiraku] Ecco infuriarsi Akahiro ,era prevedibile che ha sbagliato il nome deò ragazzo,ma questo perchè lui con chi conosce appena,o con chi non è in buoni rapporti,non ha quella buona materia da ricordarsi il nome,piu che farlo apposta,è come se di quella persona interessa poco a lui.Il giovane sbadiglia dopo aver finito e ritrovandosi li sazio e dopo aver anche bevuto il brodo.Mentre per un nome Akahiro fa il suo solito teatrino,per poi dire verso Akahiro un,.<Certo che sei strano.....>Senti chi parla ,lui che si comporta in maniera insensibile,e non prova assolutamente niente.Sicuro di essere umano Kawagura?.Si porta su Ryuma,per lo meno quello gli viene semplice.<Ryu,va bene...Un po come Seiryu il dragone blu....Si sono anche io un aspirante Ninja>.Direbbe con fare calmo e inespressivo come sempre,mentre poi ascolta Akahiro che punta il dito dicendo verso di lui un.<Piantala di comportarti come un bambino.....Takahiro>.Si c'è andato vicino questa volta al nome se non fosse che ha aggiunto una T all'iniziale.Detto questo sembra poi chiudersi nei pensieri lasciando parlare gli altri,ed ignorando per quel momento il discorso tra i due,sarà perchè stanno parlando di qualcuno che nemmeno conosce e con le persone del villaggio non è che abbia poi una cosi grande amicizia,anzi è li per le sue ed ha qualche conoscenza,ma non è che egli abbia avuto modo di conoscere molto le persone del suo stesso villaggio seppur ci è nato.Anzi è praticamente solo

16:11 Ryuma:
  [Chiosco Ichiraku] Il profumo del Ramen gli sta inebriando la testa, certo si è fatto un po' tardi per mangiare, ma non è che l'orario gli importi più del dovuto avendo comunque un metabolismo rapido abbastanza da permettergli di ingozzarsi per più volte, anche fuori-pasto, beato lui. E cercherebbe anche lui di intingerci le bacchette con la mancina, dopo averle opportunamente spezzate e sfregate appena tra loro, certo, non fosse per il braccio di Akahiro, intento a sostare proprio di fronte a lui, sbarrando la strada tra lui e il Ramen. < Ma io..> Un timido tentativo, spentosi sotto la voce stizzita dell'altro ragazzino, costringendolo tristemente a fissare la ciotola nella speranza che il Bianco si quieti in fretta. < Dai, non lo fa mica apposta, cerca di calmarti> Invitandolo a riprendere controllo di sé con la gentilezza piuttosto che con il rimprovero, passando poi al Rosso, già più pacato. < Ecco, pensa pure a quel Drago, se vuoi, così almeno ti ricorderai subito il mio nome, il Blu è pure un colore che mi piace> Ridacchiando appena. < Magari per ricordarti il nome di Akahiro potresti pensare a qualcosa di Rosso, no?> Consigliando, per altro traendo un sospiro di sollievo nel ritrovare libera la strada verso il Ramen, trascinandosi la ciotola il più vicino possibile, affondandoci le bacche come se avesse desiderato quel momento per ben più tempo dei pochi minuti intercorsi dall'arrivo del piatto sul bancone. Imbevuti del brodo e raccolti con alcuni germogli delle verdure inserite nel brodo dovrebbero essere risucchiati rapidamente e degustati ancora caldi. < Ottimo!> Una vera e propria prelibatezza. Dovrebbe deglutire per bene prima di continuare a parlare all'indirizzo di Akahiro. < Mannò mica ti sto pedinando, mi ha detto di lasciarti solo un messaggio, in realtà penso che fosse un po' preoccupata per te> Andando a riflettere appena sul tono e le parole impiegata dalla ragazza. < Mi ha detto di dirti che la tua fidanzata ti sta cercando comunque> Andando così a riferire parola per parola il messaggio che doveva consegnare. E si sa che ambasciator non porta pena, o almeno, è quello che spera. Il tono innocentissimo di chi non ha capito proprio nulla, infatti non avendo identificato Kajitsu nel giusto grado di relazione con l'Albino, credendo per l'appunto che la fantomatica Fidanzata sia una terza persona a lui sconosciuta. < Hai già iniziato le lezioni, Kawagura? Io ancora no, ma conto di farlo il prima possibile> Gioviale, socievole, sempre alla ricerca di un modo per intrattenersi con quante più persone possibile.

16:25 Akahiro:
  [Chiosco Ichiraku] Mangia quegli ultimi bocconi di carne e mentre mastica, per la prima volta in questa sera, biascica <Ecco...levaci quella "T" iniziale e avrai indovinato il mio nome> più calmo però ora, anche grazie alle parole di Ryuma che viene squadrato con la coda dell'occhio quando lo invita alla calma. Ovviamente nel frattempo si è già fatto dare le bacchette, già chiaramente spezzate e già ovviamente usate per mangiare la carne. Una volta mandato giù il boccone, lascia le bacchette stesse nel bancone, afferrando la ciotola con entrambe le mani così che la accompagnino alla bocca. Ne beve il brodo ormai ben più tiepido di prima, ma proprio in quel momento Ryuma gli riferisce il messaggio di Kajitsu. Una frase che chiaramente gli fa venire un bel evidente velo di rossore nelle gote, un chiaro e tondo segno di imbarazzo. Tanto che anche i muscoli si irrigidiscono, smettendo di bere dalla ciotola e lentamente appoggiandola di nuovo sul piano del bancone. Il capo è chino verso l'oggetto ancora fra le sue palmari, gli occhi azzurri verso di quello <Ah...ti ha detto così? Quindi ha proprio deciso che siamo ufficialmente fidanzati io e lei..buono a sapersi> si, avete capito bene, lui non aveva afferrato del tutto questo piccolo dettaglio. Dai, è ancora un pivello! Però non sembra nemmeno contrariato dalla cosa, anzi, piuttosto accondiscendente se non fosse quel chiaro disagio che sente in questo momento. Una sensazione che sarà facilmente percepibile dai due, sia dal tono chiaramente più timido e debole di prima, ben meno sicuro e carico rispetto a qualche momento fa, sia per il già descritto volto rosso <La cercherò poi io al Quartiere Nara e le farò sapere semplicemente che in questi giorni mi sono allenato in vista dell'esame pratico, non ha bisogno di preoccuparsi> debolmente muove la coda degli occhi verso il ragazzo vicino a lui <Grazie Ryoma per avermi informato>

16:37 Kawagura:
  [Chiosco Ichiraku] Non ascolta le parole di Akahiro sul suo nome ,in quel momento è totalmente distratto da var pensieri che lo tormentano in quel momento tanto che stringe i pugni.In maniera molto aggressiva,e lo sguardo crucciato,si sono i pensieri del suo passato in se che tornano alla testa ,ora si che con gli occhi rossi che ha ,e la sua freddezza fa davvero spaventare e preoccupare.Occhi molto freddi e fissi sulla scodella,improvvisamente questi pensieri vengono fermati dalle parole di Ryuma alla quale si volta dicendo verso di lui un.<Ok>Riguardo al nome,e alle sue seguenti parole da una risposta dicendo verso di lui nella solita maniera inespressiva in risposta.<Si ho già fatto qualche lezione,ma poi mi sono fermato perchè dovevo riflettere sul futuro da seguire>.Significa che riprenderà se si è detto poi aspirante Ninja ,purtroppo la freddezza del ragazzo è per via del suo passato ,o altrimenti probabilmente sarebbe socievole nella norma,e purtroppo non si fida tanto delle persone,e detto questo poggia il gomito destro sul bancone mettendo il pugno sotto il mento,senza fissare nessuno

16:43 Ryuma:
  [Chiosco Ichiraku] < Fiuu> Un sospiro silenzioso gli sfugge dalle labbra nell'aver appurato che la situazione sembra essere tornata ad una specie di tregua, per altro trovandosi lui stesso vittima indesiderata del nervosismo del più giovane. Per il momento si limita a mangiare, ben presto avendo modo di recuperare lo svantaggio temporale avuto con gli altri mangia-Ramen lì presenti, agguantando porzioni piuttosto abbondandi di spaghetti e pezzetti di uova, verdura e maiale, tanto da riempirsi le guance nel masticare appena parte del contenuto, in alcuni casi. Sta sorseggiando un po' di brodo nel momento in cui Akahiro risponde al messaggio da lui riferito pertanto facendolo strozzare con il boccone ancora da ingerire, a seguito del sussulto suscitato dalle sue parole. < C-COFF!> Lacrime agli occhi, persino. < Coff!> Già meno violento il secondo. Riprende fiato per qualche secondo lasciando al cervello il tempo di unire tutti i punti. < Quindi Kajitsu è la tua fidanzata?!> No, non l'aveva mica capito. E dire che la ragazza aveva fatto di tutto per farlo notare, con gli aggettivi sognanti della descrizione imbastita proprio per l'Albino. Caduto dalle nuvole. < Non lo avevo proprio capito!> Non che per lui sia un problema, per altro, ma di certo si sente molto stupido per non esserci davvero arrivato da solo. E sussulta di nuovo quando l'altro cita quel nome, Nara. < Accidenti, mi ero scordato che anche tu sei un Nara> Per altro andando a cercare di schiarirsi la voce cercando una maggiore compostezza, neanche gli si fosse appena accomodato a fianco il Kage in persona. < M-mi dispiace se ti ho mancato di rispetto in qualche modo> Un cenno del capo già più profondo, in virtù del profondo rispetto dovuto alla sua famiglia, al suo Clan. Tornerebbe poi anche su Kawagura, molto più mite, meno espressivo, che sia solo molto timido? < Beh, hai fatto bene, è una decisione molto importante da prendere> Commenta al riguardo, con calma, fissando il brodo rimanente nella propria ciotola. < In ogni caso ricorda che puoi sempre ritirarti dalla vita del Ninja, ci sono molte persone che a volte lo fanno per problemi personali, anche mia madre ha lasciato la carica quando è rimasta incinta la prima volta. E' meglio non restare nei ranghi se la tua volontà vacilla, almeno è quello che mi è stato insegnato> Sorridendo subito dopo, come a sperare che l'altro possa sciogliersi un po', certo non potendo sapere quale turbe ne abbiano plasmato il comportamento.

16:59 Akahiro:
  [Chiosco Ichiraku] Ancora il volto è rosso per l'imbarazzo, preferendo avvicinare nuovamente la ciotola alla bocca in modo da nascondere, almeno in parte, quell'esternazione del suo attuale io. Già che c'è ne approfitta anche per continuare a bere il brodo, inclinando difatti la ciotola fino a che le labbra non tocchino il liquido ormai tiepido, se non freddo, della ciotola. Gli occhi sono socchiusi mentre fa ciò, ma non ci vuole molto prima che li riapra verso Ryoma, una reazione dovuta a quando reagisce con così tanto stupore. La ciotola, ormai vuota, viene appoggiata sul bancone. Ancora un poco di imbarazzo aleggia nelle gote, ma già molto di meno. Piuttosto a predominare è una espressione piuttosto scettica <Perchè ti sorprende tanto la cosa?> anche se non lo sapeva, non c'è bisogno di una reazione così eccessiva. La domanda comunque viene esposta non con rabbia, ne nervosismo, semplicemente è un poco diffidente per quella reazione del ragazzo affianco a lui. Ma il suo cambio di atteggiamento, ma sopratutto la sua seguente frase, non può fare a meno di far svanire tutto ciò dai lineamenti da tredicenne di Akahiro, inclinando appena il capo, sempre diritto verso di lui di tre quarti, inclinandolo appena un pò di qualche grado. Una chiara mimica perplessa viene così a disegnarsi nella sua faccia, non capendo proprio del perchè del suo comportamento e incrociando le braccia al petto <Mancarmi di rispetto?> no, proprio non capisce. Inarca le sopracciglia decisamente dubbioso <Non hai fatto nulla per mancarmi di rispetto> non ha afferrato affatto che il comportamento di Ryoma sia dovuto alla reputazione del suo clan. Se volete che la capisca dovete spiegargliela. Ascolta poi le parole che i due si scambiano, non potendo fare a meno di affacciarsi un poco in avanti così da puntare e azzurre verso Kawagura. Espressione seria la sua e assottigliata, ma non più per rabbia, ne per altro di simile. Semplicemente ricorda bene il discorso fatto ieri con lui e in mezzo a quell'atteggiamento sostenuto, non riesce a fare a meno di mostrare un pizzico, appena appena evidente se uno proprio ci pone tutta la sua attenzione, di dispiacere.

17:08 Kawagura:
  [Chiosco Ichiraku] Lo sguardo di Kawagura divenne molto serio quando sente le varie parole dette da Ryuma,ed ovviamente piu freddo ed inespressivo di prima da far gelare il sangue.Cosi direbbe verso Ryuma un.<Io non mi ritirerò dalla vità Ninja,finchè non avrò ottenuto la mia vendetta,dopo averla ottenuta potrò anche morire ,ben poco mi importa se proprio vuoi saperlo e se dobbiamo metterla in questi casi,il mio pensiero non era se diventare Ninja o no,ma una pausa di riflessione sul come muovermi al meglio>.Già sembra anche troppo chiaccherone ai suoi occhi quel Ryuma,ma questa volta seppur è freddo ,le parole di Kawagura sono piu taglienti rispetto al solito ,come se ci fosse una celata vena di rabbia avvertibile,seppur il suo viso potrebbe presagire il contrario.<Voi avrete anche qualcuno da cui tornare,io non ho nessuno da cui tornare,quelli che avevo da cui tornare me li ha portati via qualcuno>.Si sembra stia davvero per esplodere,e questa volta appare come piu inquietante mentre i pugni si stringono duramente ,e quell'essere senza espressioni ,per poi dire semplicemente.<Lasciamo perdere questo discorso,tanto so che è tutto inutile>Già diranno sempre che è sbagliato ed errato.Ma di certo troverà e scoverà chi gli ha portato via tutto quello in cui credeva,la sua rabbia interiore cresce a dismisura seppur esternamente sembra non mostrare nulla,forse questo è uno dei punti forti del nostro aspirante Ninja di Konoha,saper celare ciò che prova dentro con un inespressività tale da apparire tutto naturale

17:21 Ryuma:
  [Chiosco Ichiraku] In realtà reagisce così per molte cose, nella giornata precedente ha sussultato molto di più, davvero, specialmente nel sapere dell'appartenenza di Kajitsu al Clan Nara. < Mi sorprende perché non me lo aspettavo> Facendo per ridere subito dopo vagamente in imbarazzo. < Per certe cose non ci capisco davvero niente, finirò per fare delle figuracce grandi quanto una montagna di questo passo> Portando la destra a passare appena sulla nuca, essendo la mano di sinistra ancora impegnata a reggere le bacchette. < Sono molto espansivo, non farci caso> Forse troppo in relazione ai caratteri molto riservati e a tratti distaccati del duo in sua compagnia. < Meno male, non ci tengo proprio a fare una cattiva impressione> Ridacchiando ancora prima di portare nuovamente la ciotola con le mani vicino alla bocca così da sorseggiarne il brodo restante. Le parole di Kawagura le ascolta, deglutendo ancora, silenzioso, senza interromperlo per un solo istante, limitandosi a poggiare la ciotola sul bancone con fare molto attento, quasi volesse fare quanto meno rumore possibile. Stessa sorte toccherebbe anche alle bacchette, del resto non gli servono più, avendo ultimato la sua consumazione. < Vendicarsi> Un sospiro prima di socchiudere appena gli occhi, fissando un punto di fronte a sé < La vendetta non ti ridarà quello che hai perduto, e l'odio non farà altro che consumarti e creare terra bruciata attorno a te> Il tono non è assolutamente un rimprovero quanto una riflessione mossa con calma, senza baldanza o arroganza, messosi allo stesso livello con l'altro, ora lanciandogli un'occhiata, sottesa leggermente, non c'è alcuna nota negativa nello sguardo, nessuna vena di biasimo. < Ricorda comunque che non sei il solo in questo Villaggio, in questo Mondo ad aver passato le tue stesse sofferenze, dove c'è guerra ci sono migliaia di situazioni analoghe, ma è chiaro che spargere sangue continuerà a chiamare a sua volta altro sangue e non si raggiungerà mai la pace> Una piccola pausa prima di concludere. < Ma sei liberissimo di fare le tue scelte da solo, inoltre questo non è il luogo migliore per parlare di queste cose> Quindi accogliendo la richiesta dell'altro di non avanzare ulteriormente in quel discorso, avendolo sfiorato molto più leggermente di quanto non sarebbe stato invece capace di fare. Un sorriso gli sfugge, per un pensiero balenatogli nella testa, nel ricordo di colui che molti anni prima gli fece comprendere questo discorso. Tornerebbe calmo a sistemare le mani in grembo, afferrando il berretto tra le dita, sostando ancora lì, sulle gambe, per il momento. < Il Ramen era davvero molto buono comunque, anche il vostro?> Di nuovo un sorriso, come se niente di quanto appena detto ne avesse scalfitto l'umore.

17:32 Akahiro:
  [Chiosco Ichiraku] Ascolta le parole di Kawagura, ma non lo guarda. Il suo sguardo è puntato di fronte a se, serio e fermo. I suoi respiri sono regolari, segno che in lui vi è comunque una certa calma. Anche il rossore di prima sembra ormai essersi svanito del tutto, tenendo le braccia sul bordo del bancone incrociata l'una all'altra. Difatti il busto è inclinato in avanti, posto così in prossimità del bordo stesso del bancone. Quando il "vendicatore" conclude la sua discussione, volge gli occhi verso di lui, di sbieco dunque dato che il volto rimane diretto di fronte a se. Schiude la bocca come a voler pronunciare qualche parola, seppur una parte di ciò che pensa già glielo ha detto ieri. Ma è Ryuma a precederlo, posando dunque le azzurre su di lui questa volta e continuano a silenziare. Semplicemente ora si muove in senso orazione in quello stesso sgabello, volgendo il corpo dalla parte opposta. Non si alza però, al contrario poggia i gomiti sul bordo del bancone e la schiena su di esso. Ora dunque si ritrova con la schiena inclinata all'indietro e non più in avanti, con la mimica sempre uguale, nemmeno fosse granitica <Era molto buono il ramen> nonostante ciò la voce fuori esce dalle labbra calma, lanciando un'occhiata dietro di se al proprietario <Qui sono molto bravi, fanno il Ramen migliore di tutta Konoha> il piede sinistro viene poggiato sul poggia piedi dello sgabello sui siede, le semplici e piccole aste di legno che sorreggono le game della seduta stessa, con il ginocchio sinistro che si andrebbe ad accomodarsi sull'arto inferiore mancino, lasciando così il piede a mezz'aria <Tu piuttosto Ryota...> il capo viene piegato verso l'altro ragazzo, serioso ma comunque piuttosto interessato verso di lui <Come mai vuoi diventare uno shinobi? Qual'è la motivazione che ti spinge?> senza distogliere, almeno per ora, lo sguardo sul ragazzo a lui vicino.

17:45 Kawagura:
  [Chiosco Ichiraku] Ascolta le parole di Ryuma dicendo verso di lui con fare apparentemente inespressivo e di non provare come sempre nulla,ma in realtà le parole di Ryuma lo toccano poco.<So bene che non sono il solo,ma mi hanno detto che ognuno la prende diversamente.Non sei l'unico che mi racconta questa storia,la guerra non finirà mai,il sangue sarà sempre versato....Credi nella pace?Per far pace fanno la guerra........Solo quando il sistema sarà unico vi sarà la pace....Anzi nemmeno,perchè vi sarà sempre qualcuno che tenterà di fare del male a qualcuno.....Le uniche vere vittime sono gli innocenti...Che non possono nemmeno difendersi......Inoltre forse ho poca fiducia nelle persone.....Sarà che considerare qualcuno amico...è davvero complicato,.....Mmm..>Si mette una mano sul mento,e si non capisce bene cosa sia l'amicizia rispetto a loro.Per poi sentire le sue parole.Detto questo una volta che parla del Ramen direbbe semplicemente un.<Il Ramen è ottimo come sempre,e la piccantezza la sento molto bene,io amo il cibo piccante>.Direbbe lui con fare tranquillo e sincero,d'altronde la piccantezza gli da un senso di benessere rispetto forse ad altri.

17:51 Ryuma:
  [Chiosco Ichiraku] Annuisce ancora alle parole del Rosso, potendo quasi comprendere il suo punto di vista, pertanto non sentendosi nemmeno di continuare a rimbeccare sullo stesso punto, lasciando appunto che il discorso sfumi verso qualcosa di più leggero. Gli sorride pure, come a cercare di fargli capire che per lui comunque non è cambiato nulla, al solito disponibile a conversare, che l'altro la pensi diversamente da lui non pare averlo affatto infastidito. Torna poi con lo sguardo su Akahiro, permanendo ancora nella sua posizione, seppur il Bianco abbia preferito ruotare nella direzione opposta. < Ho notato sì> Circa il fatto che quello sia uno, se non il miglior Chiosco di Ramen del Villaggio. < Di solito non mangio mai nei chioschi, ma dovrò farci l'abitudine per quando starò meno tempo a casa> Andando ad osservare sia lui che il Rosso nella speranza che non abbia risentimento verso le parole rivolte poco prima. < Non chiamarmi Ryota, non ho problema se mi storpiate il nome, ma quello è un nome che proprio non voglio si accosti a me> Gentile nel chiederlo, molto rispettoso, quasi avesse paura di risultare eccessivamente sfacciato, essendo l'altro proprio un Nara. Non che sappia molto dell'accaduto, ma gli sono pervenuti racconti e non sono passati molti anni, in realtà da una delle tante guerre intestine di Konoha che videro proprio Ryota Nara tra i peggiori individui da eliminare. Un sospiro ricomponendosi subito. < In ogni caso io ho intenzione di difendere il Mio Villaggio, sono molto riconoscente verso tante persone, amo Konoha e vorrei provare a fare qualcosa per aiutare> Dando una spiegazione sommaria delle motivazioni che stanno spingendo lui a muoversi verso la strada degli Shinobi. < E tu?> Verso il Nara.

18:01 Akahiro:
  [Chiosco Ichiraku] Un cenno del capo in segno affermativo <Si, hai ragione. Questa volta sono stato io a confondermi un nome> succede a tutti suvvia, anche se effettivamente il nome che ha usato non è esattamente dei migliori dati gli avvenimenti ribelli ancora freschi nella mente dei Konohani. Ma ancora non distoglie lo sguardo dal deshi al suo fianco, ascoltandolo con serietà e attenzione. Un sospiro dunque, quando è lo stesso a ricambiargli quella stessa identica domanda da lui fatta poco prima, causando in Akahiro un piccolo sospiro. Un respiro più profondo che lo porta a socchiudere le palpebre e ad alzare il capo, dove le iridi azzurre tornano a mostrarsi chiare agli occhi di tutti <Mi sono iscritto in accademia perchè non voglio più che mukenin della Foglia facciano del male a quello che era il proprio Villaggo, quindi li ucciderò prima che ciò accada. Per farlo devo diventare un potente ninja> e con lo sguardo ancora assottigliato, piega la testa verso il ragazzo vicino a lui, fino a che la coda dell'occhio non cade sul suo volto e sempre piuttosto fermo nelle proprie espressione <Capito Ryoma?> stando ben attento questa volta a non sbagliare di nome. Non è stato li a spiegare tutta la sua storia filo e per segno, la morte dell'amico a causa dell'attacco dei mukenin, la sua solitudine nell'infanzia. Queste e altre cose le ha ben scartate e se ne guarda bene dal divulgare troppo queste cose. Per questo si è limitato a dire la motivazione di per sè e non da cosa è nata. Si volta di fronte a se <Quindi Ryoma, tu sei disposto a sacrificarti in difesa e per il bene di Konoha, questa è sicuramente un'ottima poca> afferma dunque convinto, seppur sia il tono rimane uguale come anche i lineamenti del suo viso non cambino di mimica <E' importante, è una motivazione che può spingerti a diventare molto forte secondo me>

18:19 Kawagura:
  [Chiosco Ichiraku -> Strade di Konoha] <Uff.....>Sbuffa e sospira ,ma non perchè abbia qualcosa contro i due anzi,ovviamente egli è sempre sovrapensiero e confuso tra tutte quelle idee.Farsi degli amici arrivato ormai a questo punto gli sembra persino strano una cosa mai fatta.Detto questo sospira e pensa a qualcosa ,non sa se sta lottando per qualcosa di giusto o qualcosa di sbagliato,vorrebbe proteggere anche lui stesso il villaggio o altro ma allo stesso tempo vuole vendicarsi,ma non sa nemmeno come fare amicizia,si trova profondamente a disagio ,sarà che gli altri parlano anche tranquillamente e lui non sa nemmeno come aggiungersi ,abituato praticamente a stare da solo.Rimane fermo a sentire le loro parole e detto questo il giovane si alza dicendo semplicemente verso di loro un.<Vi saluto...>Detto questo dopo il suo saluto con un cenno della mano giovane decide di andare via ,non avendo piu molto altro da dire e sentendosi a disagio,e lasciando i due alla loro chiacchierata,ormai il suo tempo di star li è concluso,dove lo porterà Non si sa.Sparirà cosi tra le strade di Konoha andando non si sa dove (Exit)

18:26 Ryuma:
  [Chiosco Ichiraku] < Non importa, lo so che non lo hai fatto apposta> Ridacchiando subito dopo, seppur il primo impulso fosse stato nettamente diverso, dettato dal disprezzo per i Traditori, come per altro pure Akahiro pare covare nel cuore, sicuramente per motivazioni ancora più potenti delle sue. Un'occhiata rapida all'indirizzo del Rosso, intento ad alzarsi per andare via, per altro portandolo a voltarsi quasi completamente con la schiena per seguirne i movimenti. < Ma come vai di già?> In realtà non avendo in alcun modo compreso lo scorrere rapido del tempo all'interno di quel Chiosco. Certo non lo fermerà, limitandosi a sollevare la mano destra in segno di saluto. < A presto Kawagura> Gentile allungandogli un altro sorriso, aspettando che questi sparisca del tutto prima di portare il berretto a calzare nuovamente sulla testa, lasciando un ciuffo ribelle di capelli corvini ad avanzare sul lato sinistro del volto. Lo sguardo dovrebbe cercare poi di incrociare quello di Akahiro, rimasto ancora lì, seduto al suo posto, uno sguardo dorato, serio, vibrante di intensità. < Ci tengo a diventare forte, voglio arrivare a dimostrare che anche un Ninja comunissimo, non appartenente ad un Clan, può diventare potentissimo. Anche senza abilità particolari derivate dal mio sangue> Affilerebbe un poco lo sguardo abbozzando un sorriso appena percettibile, con le labbra incurvate furbamente verso l'alto. <Quindi, caro Akahiro Nara, cercherò di superare anche te> In una sfida sottesa in direzione dell'altro. La rivalità a volte può spingere le persone a dare il massimo nel cercare di primeggiare l'una sull'altra. Una Rivalità positiva, chiaramente, da vivere in amicizia.

18:37 Akahiro:
  [Chiosco Ichiraku] Un cenno del capo in segno di saluto verso il ragazzo prossimo ad uscire di scena <Ciao Kawagura> seguendone così il movimento fino a che questo non esce dal chiosco. A quel punto la sua attenzione non può fare a meno di andare su Ryoma, rimasto ancora in sua compagnia. Un cenno con lo sguardo, dicendo con aria sicura <Il Quarto e l'attuale Nono Hokage, hanno entrambi ben dimostrato di essere stati grandissimi Ninja, senza però avere abilità innate> piega di più lo sguardo su di lui <Quindi penso che ce la farai> ma ecco che il suo sguardo si faccia ben più perplesso, incrociando le sopracciglia e continuando a guardare fisso l'interlocutore, solo con un'aria ben più interrogativa <Io sono un deshi, dovresti darti ostacoli da superare ben più difficile...credo> e quindi, se per l'altro il senso di rivalità è ben vivo, lo stesso non sembra essere per Akahiro. Detto ciò pone il viso di fronte a se, mettendosi così in piedi e tirando fuori il portafoglio lascia sul bancone i soldi necessari per pagare il proprio ramen <E poi..> tornando su Ryoma quando deve rimettere dentro la tasca porta oggetti il proprio portafoglio <non tutti gli appartenenti di un clan riescono ad attivare la propria abilità innata, io ancora non l'ho fatto e sicuramente per farlo devo diventare più abile a maneggiare le arti Ninja. Però in ogni caso potrei anche non farcela e anche io dovrei cimentarmi senza che il mio sangue mi abbia trasmesso niente. E' un eventualità che non va scartata a priori> molto serio in queste parole, aggiungendo, seppur sempre con un atteggiamento sereno <Quindi aspetta prima di prendermi come un ostacolo da superare> ed ecco che finalmente il tredicenne va a porgere un piccolo sorriso all'altro ragazzo <Una cosa è certa, se ora non riprendo gli allenamenti non riuscirò nemmeno a conseguire il grado di Genin. Per cui ti saluto Ryoma, a presto> detto ciò si volterebbe verso l'uscita, varcandone così la soglia discostando le tendine che separano l'interno del chiosco, all'esterno(//Uscita)

18:39 Akahiro:
  [Edit] <Per cui ti saluto RyOma, a presto>

18:47 Ryuma:
  [Chiosco Ichiraku] < Ti ringrazio> Andando ad allargare un sorriso. < In ogni caso, non resterai di certo un Deshi per sempre, crescerai, diventerai forte e sicuramente troverai il modo di governare tecniche pazzesche, sono già indietro rispetto a te, stai già per diventare Genin mentre io ancora non ho cominciato le mie lezioni, quindi già questo mi darà la carica a dare sempre il massimo. Cerchiamo di diventare sempre più forti entrambi> Un cenno del capo facendo per abbandonare il proprio sgabello. Un cenno di saluto verso l'altro ragazzo, mostrandogli comunque abbastanza rispetto, indipendentemente dal fatto che sia più grande di lui. < E' stato un piacere conoscerti> Una piccola pausa nel rimettersi dritto con la schiena. < In bocca al lupo per il tuo esame, spero di ricevere tue notizie in fretta> Detto questo dovrebbe lasciare del denaro sul bancone come pagamento del Ramen ricevuto. < Grazie mille, era delizioso!> All'indirizzo del proprietario del locale, prendendosi ancora un po' di tempo prima di ributtarsi tra le strade del Villaggio. L'incedere dovrebbe portarlo all'indirizzo di casa, dopotutto ha ancora qualcuno ad aspettarlo.

Akahiro, Kawagura e Ryuma si incontrano nel chiosco. Come il giorno prima, il Nara si scalda subito per gli atteggiamenti di Kawagura. Questa volta a farne le spese però, è più il nuovo conosciuto Ryuma, rischiando di farsi infilzare un occhio dall'albino, o subendo fastidi di altro tipo, tutti derivanti dal nervosismo dello stesso ragazzino.