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[Quartieri Poveri] Sorride fiero per un istante mentre il Tessai nota il suo richiamo eseguito in maniera ben più facile e veloce rispetto alla prima volta che lo fece proprio dinnanzi a quell'uomo. Si siede quando il Tessai gl'indica gli scalini e lo guarda mentre egli si siede alla sua sinistra. <Certamente Tessai.> Annuisce serio. <Voglio esserne parte se ciò è quello che devo fare per poter fare lo stesso.> Alza poi il sopracciglio sinistro mentre il busto, prima curvo, si raddrizza un poco per la sorpresa. <Maboroshi? Davvero?! E'...> Cerca per un attimo la parola. <...sei incredibilmente pieno di sorprese Yukio.> Fuma e butta via il mozzicone finito.<Sai, il Genjutsu, tra tutte le arti, è quello che più m'interessa...è davvero una piacevole notizia.> Sorride ancora al giovane uomo seduto alla sua sinistra mentre gli lega il coprifronte dietro la nuca. Un gesto quasi paterno penserebbe poi il giovane. <Come ti ho detto tempo addietro così mi ripeto stanotte: ci sto!.> Prende un'altra sigaretta per sostituire quella appena finita e l'accende. <Diverrò Chunnin.> Fuma ed espelle la nuvoletta lontano dal volto del suo interlocutore. <Dimmi Yu, come entro a far parte della tua famiglia?> Serio nuovamente guarda negli occhi dalla sclera nera, peculiari tanto quanto l'iride rossa che anche il giovane genin si ritrova. Sarà forse per quello, ma sente che c'è un legame tra i due, intrinseco e inspiegabile, ma c'è e ne è felice.[Stessi Tag] [Quartieri poveri] Passerebbe la mano sinistra sul suo volto, abbassandolo, più perplesso che altro "Mettiamo le cose in chiaro, Aoyji, non posso prenderti per il culo" Spiega, abbassando la nuca. Sposterebbe la sigaretta dalla destra alla sinistra. La destra ora libera si allungherebbe come a voler la mano di Aoyji, un patto "Non stringere, fammi parlare prima" Spiega, fissandolo dritto negli occhi "Non avrai un superiore al di fuori di me, anche se a comandare Kusa ci sarà qualcun'altro. La fedeltà nella mia famiglia va oltre a qualunque altra cosa. Oltre ciò devi sapere che sono collegato direttamente con il mondo degli inferi, se accetti di entrare nella mia famiglia perderai la..." Un attimo di pausa, scandendo bene le successive parole "la tua anima, Aoyji" Rimanendo ancora fisso su di lui, lasciando cadere la sigaretta dalla mano sinistra divaricando semplicemente le falangi "Sei pronto ad accettare tutto ciò, Aoyji?" Certo, il dolore forse per entrare glielo dirà dopo ed anche il... Controllo, piccoli dettagli insomma. [Quartieri Poveri] Il giovane ascolta le parole del Tessai attentamente, ponderando ogni parola detta da Yukio senza ribattere. Lo sguardo osserva quella mano protratta verso di lui. <Gl'inferi...> Ripete scandendo bene la parola. Un brivido percorre la sua schiena mentre il suo interlocutore parla della sua anima. Segue con lo sguardo la sigaretta nel suo moto verso il suolo e la vede impattare col terreno come esanime con la corona ancora accesa di rosso. La destra si alza e porta la sigaretta alla bocca, aspira da essa una bella boccata mentre il fumo riempie i suoi polmoni come fosse vento nelle vele di un'imbarcazione. Esala una nuvola di fumo denso e grigio. Lancia il suo stecco di nicotina verso la sua destra e lo segue con lo sguardo mentre cade poco distante dal corpo esanime di un ragazzino di non più di 10 anni. Osserva quel cadavere illuminato dalla luce lunare, ne osserva la smorfia di dolore scolpita negl'ultimi attimi prima della definitiva dipartita. <La mia anima dici? Parli di inferi Yukio?> Sorride con un sbuffando lievemente. <Guardati attorno. Cos'è l'inferno se non questo che si sta vivendo in questo villaggio? Morte e carestia ovunque, indolenti al governo. Pensi sia peggio di questo? Io no.> Sospira. <Dimmi Yukio, che anima posso avere se non sono disposto a fare qualcosa per questa gente? Che anima HO se non sono disposto a diventare più forte per uscire da questa merda?> Lo guarda dritto negl'occhi mentre con la destra stringe la mano offertagli dal Tessai accettando implicitamente la sua offerta. <Dimmi Yukio, sei al pari di un dio che cammina in terra, così parlano di te, dimmi che anima posso avere se non sono disposto a sacrificare qualcosa di me per migliorare la situazione?> Il volto serio. <Voglio farlo, voglio diventare più forte e seguirti. Sono pronto.> [Quartieri poveri] Porge un cenno di capo alla prima parola, confermando. Il silenzio tombale che viene rotto dalla sua sigaretta, tirata allo stremo e finita, gettata al suolo avanti agli scalini e schiacciata con la punta del piede sinistro, soffocata e schiacciata. Le parole di lui arrivano repentine e come non evitare una smorfia di dispiacere? Impossibile. Guarderebbe il bambino illuminato dai raggi lunari "Per questo motivo ho abbandonato la mia anima... Per aiutare la mia Famiglia" Intesa come Kusa stessa in fin dei conti "E così sia" Ribatte. La destra stringerebbe la mano di lui, non è esageratamente forte la stretta ma il chakra di Yukio inizierebbe a fluire contro quello del ragazzo che si sentirebbe mancar l'aria, tutto quel chakra che investe il ragazzo in un solo colpo non è il massimo del resto. La sinistra libera scatterebbe contro il dorso della mano del ragazzo il quale potrà vedere solo una cosa prima che il palmo sinistro aderisca al dorso della sua mano destra: uno spuntone di sangue nero che si crea sul palmo del tessai, uno spuntone sottile ma abbastanza lungo da perforare esattamente da parte a parte la mano di Aoyji. Allo schianto la carne di lui verrebbe trapassata da parte a parte, la sensazione è la stessa di ritrovarsi un chiodo conficcato nella mano, non il massimo certamente "Kami. Custodisci la sua anima fino a che il suo corpo non possa esalare l'ultimo respiro, da oggi fino ai secoli dei secoli, fino a che il suo corpo muoia per mani altrui e non per natura, rendilo immortale e donagli la forza affinchè la sua anima possa varcare il portale maledetto" Parole cerimoniali dette con un timbro di voce sicuro, forte ma non alto. Gli occhi fisserebbero quelli di Aoyji tenendogli stretta la mano destra in quella morsa. Una intrusione, ecco cosa potrà avvertire, avvertirebbe chiaramente che lo spuntone che gli ha trapassato la mano si liquefarebbe introducendosi nella ferita appena aperta. "Aoyji, avrai dei giorni pessimi da ora fino a quando non riuscirai a controllare il sangue. Dei giorni terribili in cui ti sveglierai la notte a rimettere il sangue rosso, giorni in cui sarai perennemente febbricitante, avrai la nausea, conati di vomito. Ecco cosa pagherai per aver lasciato al Kami la tua anima, ma riuscirai a sopportare tutto questo dolore" Ed in quel momento la massa di chakra che lo aveva avvolto penetrerebbe in lui, avvertirebbe uno schiacciamento da tutti i lati come se fosse sottomesso a una quantità di pressione eccessiva per il suo corpo, quasi uno schiacciamento delle sue ossa arrivando al limite della rottura, organi che si sentirebbero nettamente dalla sofferenza, il cuore del ragazzo a scalpitare come se l'ora fosse giunta. Il sangue si insinuerebbe nella ferita creata sul dorso iniziando ad espellere in quella ferita il sangue rosso "Si moltiplicherà da solo fino a che tu non rigetti tutto il tuo sangue, fino ad allora e fino a che tu non acquisti il controllo totale... Sarai sotto il MIO di controllo" Spiega, staccando subito dopo le mani dalla sua, liberandolo. Il foro è visibile, non è stata finzione e tutto ciò che avverte è reale, purtroppo. Un foro di mezzo centimetro che gli passa la mano da parte a parte ma già in fase di rimarginazione dovuto al sangue nero "Domattina non sarà più visibile, coprilo con bende" Spiega, sentendosi in una sottospecie di colpa ma più che mai fiero di aver un'altro membro nella sua famiglia "Ed ora è arrivata la mia ora di uscire, mettiti al sicuro" Spiega, restando ancora in silenzio per qualche attimo "Se hai domande, falle ora" [Quartieri Poveri] "E così sia" Queste sono le ultime parole che sente prima che tutto abbia inizio. Il Tessai stringe la mano del Genin e da questa stretta un'energia irrefrenabile comincia a scorrere. La sensazione è quella di essere investiti da un masso gigantesco in pieno petto. Annaspa alla ricerca d'aria, occhi sgranati, voce soffocata in fondo alla gola. Repentina poi la sinistra di Yukio si muove a chiudere la destra di Aoyji in una specie di cordiale stretta a due mani. Da questa il giovane, prima che venga appoggiata sulla propria, vede il formasi di una forma conica nera, poi il dolore permea ogni fibra del suo essere. Sente una lama aguzza mietergli carne e tendini e spostargli le flessibili ossa della mano. Sente il cono perforargli per interno l'estremità e ne sente la punta nel palmo. Gl'occhi ora sono irrorati di capillari rossi e lacrime umidificano le sclere bianche. Stringe i denti rifiutandosi mentalmente di gridare, orgoglio o cautela? Poco importa, la mascella e serrata e si possono notarne i muscoli protendere verso l'esterno. Le iridi rosse puntate in quelle dello stesso colore di Yukio mentre questo recita una qualche forma di rituale. Il suo volto è tirato dal dolore ma persiste e nonostante tutti i muscoli del proprio braccio vogliano ritrarsi mantiene la contrazione irrigidendo il braccio lottando contro se stesso per non cedere al dolore. Poi qualcosa cambia, lo spuntone nel palmo diventa meno consistente e tal cosa sente che succede anche all'interno delle proprie carni. Diventa prima quasi una gelatina poi liquido. Nuovamente ascolta il Tessai e mentre una lacrima gli scende sul volto dall'occhio destro fin giù sul mento sorride mostrando tutti i denti, risultando decisamente più simile ad un ghigno. Sente poi pressione su tutto il corpo proveniente da ogni parte. Chiude gl'occhi e contrae ogni fibra del proprio essere. Sente le ossa all'interno quasi scricchiolare, è convinto di lasciarci la pelle, non reggeranno, si spezzeranno e una qualche scheggia gli affonderà nel cuore. Poi è questo che inizia a sobbalzare, quasi a rigettare un veleno. Già, sembra vittima di un avvelenamento, ecco cosa. Apre gl'occhi e vede fuoruscire da sotto la mano del Tessai sangue rosso vivo. Poi stacca le mani mentre la pressione scema. Un buco di mezzo centimetro è posizionato in mezzo al dorso della propria mano. Stupidamente alza la mano e cerca di vedere attraverso, vede una porzione della guancia del tessai tra filamenti neri. <Quando ti rivedrò? Avrò necessità di capire ciò che posso fare...> Parla a fatica e si sente parecchio affaticato, come se avesse appena rischiato di morire, ma forse in fondo...Aoyji tira un D50 e fa 47
[Quartieri povero] Si solleverebbe in piedi, silente, muovendosi per aver vicino Aoyji ed il suo volto "Domani entrerò a Kusa ufficialmente" Spiega, mentre la mano destra si metterebbe sotto il mento di lui, trascinandolo come una sirena fa con la sua preda "Quindi mi rivedrai molto... Molto... Presto" Il suo corpo? Paralizzato, impossibilitato di muoversi "Sei un così bel ragazzo Aoyji... Ed ora sei pure un mezzo demone..." Sorride, rimanendo ad un pelo fra il suo naso e quello del ragazzo "Fa male non potersi muovere... Lo so... Scusami se ti sto tenendo fermo" Colpa sua in effetti "Ma devo farti crollare e devi riposare ora" Ruoterebbe di pochissimi gradi verso sinistra muovendo le sue labbra a scontrarsi non propriamente su quelle di Aoyji ma sul loro estremo, più precisamente si poggerebbe fra la guancia e l'inizio delle labbra del ragazzo, un tocco che sembrerebbe tutt'altro ma a cui presto viene spiegato il motivo. Un filo nero uscirebbe dalla sua bocca, la lingua biforcuta a sbattere violentemente contro il suo palato per far partire quel filo nero fuori dalla sua bocca fino a insinuarsi in quella del ragazzo, costretta a schiudersi come se volesse ricambiare il bacio, che voglia o meno "Ho aumentato la dose... Non posso rischiare di perderti" Semplice incentivo, sollevandosi con la schiena poco dopo "Dolci le tue labbra comunque... Fai bene a starmi lontano quando bevo o potresti essere nei guai" Una risatina fra se e se, ritornando serio, subito dopo "Dormi" La mano destra si avventerebbe sugli occhi di Aoyji ma... nessun dolore, niente di niente. Si risveglierebbe due ore dopo con una benda nella mano destra e un cuscino molto grezzo al sicuro fra un focolare fra i ribelli... I primi conati di vomito e emissione di sangue iniziano stanotte.[END]