Il regno dei ciechi [giocata per il clan]

Quest

Giocata di Clan

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Nel regno dei ciechi solo colui che ha un occhio solo ne è il re. Cosa significa di preciso? Che chi ha un solo occhio è più cieco dei ciechi? Oppure che l’unico che abbia un solo occhio, un occhio che può vedere un mondo precluso a chiunque, sia degno di guidare e regnare? Ma chi mai ha questo dono e questo fardello in un mondo di tenebra, dove non vi è luce, dove non vi è certezza? Dove la realtà è costruita sul delicato odore di un fiore, dal suono lontano della strada o dal vicino soffio di una brezza pomeridiana. O da parole gentili di un servo che senti accanto anche se non vedi. L’aria è pervasa da un sottile odore di incenso, le finestre sono aperte e Kagume può sentire il fresco odore della terra bagnata e il rumore sordo della pioggia che ticchetta all’esterno scendendo dalla grondaia o dal giardino con il laghetto. Non è freddo, anzi, il suo servo Magoru ha pensato a tutto, mettendosi di impegno a coprirle le spalle con una coperta pesante ed a tenere i piedi e le gambe al caldo, sotto il tavolino basso con una tisana che sparge il suo odore a poca distanza. Il tempo scorre lieto e come spesso accade Magoru legge ad alta voce un testo di Mirayoshi Tasaku, poeta, cieco. <non un suono, ma solo una vellutata sensazione di calore che allontana il freddo del mio pensiero e rende futile il tentativo della notte di aggrapparsi alle mie membra. Il respiro del mondo mi avvolge nel suo momento più intimo e bacia il mio volto con un casto affetto materno. L’aria porta con se il sapore del mare e corona le mie spalle con le ali che con forza mi trascinano lontano> il servo sospira e chiude il libro <”tramonti” e con questo siamo all’ultima del libro “il mio regno”, continuiamo con un altro libro oppure le preparo qualcosa da mangiare?> la vita scorre lieta…[ambient per entrata nel clan]

15:02 Sumie:
  [Salotto] Il corpo della donna è praticamente rifugiato sotto le cure di Magoru che si è preoccupato per lei dato il tempo non propriamente buono per fare una scampagnata <Sai… Magoru…> Borbotta fra se e se mentre la tisana viene portata grazie alla tazza sulle labbra, sorseggiandone il contenuto prima di continuare <Alcune volte mi piacerebbe vedere queste descrizioni… Vede di che colore son fatti i fiori> Sospira <So che posso farlo, ma sempre con gli occhi degli altri> Abbassando la tazza sul tavolino <Capisci che intendo, no?>Scrollando le spalle <Va bene comunque, mi è venuto un certo languore> Tono di voce come sempre gentile, sarà pure una persona che bada a lei e fa ciò che vuole ma è sempre stato trattato come una persona dignitosa, senza mai esser mancato di rispetto in nessun modo. Diciamo che alla fin dei conti il languore potrebbe aspettare, semplicemente il restare soli dopo un po’. Stare soli a contemplare ciò che si è appena sentito fra il fruscio del vento sulle foglie bagnate, una immagine indistinta, un insieme di immagini catturate con i propri genjutsu che si accomunano per dar vita ad una propria “visione” delle cose. Una goccia che sollecitata dal vento scorre lungo la mediana, fino all’apice. Un movimento lento ma doloroso per la stessa goccia che, costretta, cade. Abbandona il suo gruppo di goccioline tanto amiche, potevano diventare un tutt’uno ma così non sarà, non potrà mai essere. Una kagume, ecco cos’è la gocciolina, staccandosi dalle altre per forze esterne e non per propria volontà, semplice costrizione dei fatti. <Ah, Magoru!> Proverebbe a richiamarlo se fosse in tempo <Porti anche il mazzo dei tarocchi?> [ck off]

Vi è un lungo silenzio quando Kagume esprime il suo pensiero, non vi e nulla ma per l’udito ben sviluppato della donna è possibile sentire un sospiro sconfortato seppur bassissimo da parte di Magoru mentre si solleva in piedi e inizia a mettere a posto il libro. Poi un leggero sbuffo, come quelli che fa di solito quando cerca di cercare una storiella allegra, o di confortarla. <sa…anche io vorrei conoscere cosa sia il colore rosso…ed è un po’ un contro senso per un con il mio carattere e per le mie abilità> ridacchia piano fermando la lingua subito facendolo morire tra le labbra. <e credo che anche il signor Tasaku desiderasse ferocemente sapere cosa fosse un tramonto> batte le mani tra loro facendole strusciare nei palmi delle mani scaldandosele <hum visto il tempo direi che potrei iniziare con un buon piatto di Nikujaga accompagnato da tofu con della zuppa di miso..> Continua a parlare, ma la donna dai capelli bianchi potrà sentire una variazione nel modo in cui le gocce cadono. Non è più il suono schietto e acuto dell’acqua che cade nel sentiero in mezzo al giardino per arrivare a casa, non è più il suono basso della pioggia che tocca per terra ma il suono di passi che sovrastano e tessuto che viene colpito. In breve un forte colpo alla porta, poi un’ altro. Magoru si alza con calma <hum? Solo un secondo, intanto vado a prenderle i tarocchi> i passi calmi ma pesanti del servo tracciano una via sonora fuori dalla stanza della casa di proprietà della donna, fino al corridoio ed alla porta, da li le voci si fanno ovattate ma percepibili <dobbiamo parlare con la tua signora Kagume> ed una successiva piccata ma formale risposta da parte del servo <Kagume sama, Lady Kagume Sama per la precisione> Un breve silenzio mentre qualcosa si muove come se venisse lasciato spazio per passare <chiedo il permesso di parlare con Kagume Sama, chi parla è Juusan Kagura Hyuga, capo clan della famiglia Hyuga> Magoru si fa da parte e in breve lascerebbe passare il gruppo di ninja all’interno della casa chiudendo la porta e rimanendo alle loro spalle. [ambient entrata nel clan]

15:24 Sumie:
  [Salotto] Kagume ascolta bene le parole di Mogoru, sorridendogli pacatamente <Ad ognuno i propri fardelli, non credi? Forse è giusto che ci sia andata così, serviranno a qualcosa le nostre… Rarità> Lasciandosi sfuggire una mezza risata che viene resa rigida nell’immediato, un mutamento di rumori esterni percepibili come presenze lungo la via <Ci sono delle persone> Pronuncia a voce bassa, ancor prima che possano bussare alla porta <Cinque persone, una è più avanti dell’altra… La pioggia batte contro di lui e in modo meno forte contro gli altri… Si capisce> Fra se e se sperando che Mogoru senta quella sottospecie di avvertimento. Resta in un rigoroso silenzio lasciando al gruppetto ed al suo sottoposto le presentazioni. Infastidita? Appena, forse. Non si aspettava di certo una visita simile nella sua proprietà del resto, cos’è, scomodarla faceva male? <Capo clan degli Hyuga…> Fra se e se, tono basso, riflette. Le mani che cingono la tazza con all’interno la tisana si posano pacatamente sul profilo del tavolo, la pioggia a battere sul terreno come note di piano forte, cliccate ripetutamente, in un infinito e allo stesso tempo finito motivo di ordine e calma esterno. Batterebbe i polpastrelli delle dita sul profilo del tavolo mentre dentro di se la propria essenza andrebbe a prendere vita, quelle due energie che mai l’hanno abbandonata in tutti questi anni, le sue uniche fonte di vita e alla fine di vista. Andrebbe ad unirle, forza psichica e fisica al centro del proprio corpo, la meridiana del chakra nel buddhismo. Ed eccola, la pacata e per niente irruente esplosione interna che circonderebbe la sagoma di Kagume da un albore ceruleo, una fiammella che arde, si può dire che farebbe invidia ad un cercotero più basso per la sua quantità di chakra in fin dei conti.[se ck on: 200/200]

Juusan si fa largo, cammina lento ma con ampi passi mentre il servo si prodiga a servire gli “ospiti” come da etichetta sempre ammesso che Kagume non ordini diversamente. In ogni caso sopraggiunge di fronte alla donna e con tono formale saluta <onorevole Kagume Sama, anche nella pensione non perdete la vostra dignità e raffinatezza della guerriera che siete e della donna meravigliosa che siete diventata in questi anni> un complimento, un complimento forse un po’ troppo “sfrontato” seppur sempre guidato da una etichetta rigida tipica di chi è nato e cresciuto nel clan degli Hyuga. Juusan attende paziente che la donna gli dia il permesso di accomodarsi mentre gli altri quattro uomini si trovano ai lati della stanza vicino alla entrata o almeno così percepisce le posizioni dai loro spostamenti. <ho bisogno di discutere riguardo all’incidente avvenuto cinque anni fa, so che sto chiedendo molto ma in cambio posso dare anche molto, nel caso sapesse risponderci> chiede questo, il capo clan dalla voce soave <negli anni dal vostro incidente ho studiato e cercato tra i lasciti dei nostri antenati qualcosa che potesse ridarvi la vista; ho accumulato conoscenze, forze ed energie per potervi aiutare e sono arrivato ad una conclusione, dopo anni di lunghe fatiche e ricerche> breve pausa come se stesse aspettando qualcosa <il sigillo Hyuga… non posso garantirti che potrà riavere la vista, ma il byakugan è forte nei suoi possessori e forse, anche se nelle vostre condizioni posso provare ad usare questa tecnica per ridarvi la possibilità di vedere, seppur solo attraverso l’innata il mondo, con tutte le sue forme>[ambient]

15:42 Sumie:
 Resterebbe ferma, dando le spalle al corridoio da cui vengono gli hyuga. Resta in un rigoroso silenzio lasciando le parole a Juusan <Gentile come sempre, indiscutibilmente. I tuoi complimenti sono così adorabili quanto la tua schiettezza nel dirli> Sospirando dolcemente, senza essere eccessivamente acida nei suoi confronti <Ma comunque un avviso potevi anche lasciarmelo… No? Potevo anche essere nella vasca da bagno> Scuote appena la testa, sorridendo lasciando scivolare parte del discorso serio in qualcosa di più amichevole, ma non per questo non dice di darle del Tu, anzi, proprio il contrario <Non ti preoccupare Mogoru per il cibo, posso aspettare, preferisco che resti qui. Indicando con l’indice il lato estremo della parete alle sue spalle, il sinistro, in cui finisce il corridoio per entrare nella stanza ovvero il precedente che hanno utilizzato gli hyuga. <E poi non pensare che restare a casa a far la pensionata mi faccia invecchiare, tsè> Sdrammatizzando anche qui ma lasciando ugualmente vivo il chakra dentro di lei, quasi come a voler tener ben in chiaro le cose, è sempre casa sua in un certo senso e non è stata ancora avvisata <Il…? Sigillo Hyuga?> Un’offerta, ma del resto per una cieca che cosa potrebbe mai far attirare l’attenzione <Accomodati…> Solo ora, dopo quelle parole, la destra si muoverebbe come ad indicargli il tavolo ma ovvio intendere che si può sedere difronte a lei <Io posso vedere. Non prendermi come una sprovveduta e non pensare che dialogare di questa cosa con me sia così facile, intesi?!> Minaccia, una specie <Posso sempre vedere dentro i vostri occhi, posso vedere ben oltre, ciò che avete fatto, ciò che pensate, le vostre intenzioni…> Che è un’abile genjutser e allo stesso tempo ninjutser non ci piove, far attenzione a lei? Chi lo sa <E poi perché…> Abbassando il capo, riafferrando la tisana per sorseggiare <Dopo cinque anni di ricerca ti ripresenti da me? Mi sembra di esser stata denigrata dalla famiglia> Appoggiando la tazzina sul tavolino <Mi avete messa in pensione, in una casa, sola con Mogoru, e dio salvi Mogoru che mi ha protetta fino ad oggi giurandomi la sua fedeltà… Ma… Voi? La mia famiglia di sangue? Mi avete lasciato dentro una stanza col nemico… Non c’era più nessuno… Ero sola>[ck on]

<tale e quale alla schiettezza delle vostre parole> non può vederlo ma da tutta l’impressione di sorridere mentre senti i passi pesanti del servo che segue le direttive e si appoggia pesantemente alla parete, riesce a percepirlo dalla vibrazione attraverso il tavolino. <la vecchiaia tendere ad ammorbidire il carattere, tutto sommato anche se sono a capo del clan, mi sento a mia volta in pensione…o forse desidero esserlo> sospira mettendosi a sedere di fronte a questa lasciandola parlare e valutare le sue parole. Sospira <può vedere grandi cose è vero, può vedere il mondo attraverso gli altri, una idea del mondo che non è vostra, non è stanca di tutto ciò?> chiede Juusan mentre senti lo sfregare delle sue vesti di seta, mentre si accomoda meglio, sollevando il ginocchio sinistro e appoggiando il gomito dello stesso lato sopra. <pensate che la vostra condizione sia sinonimo per biasimare il proprio clan? Il clan che ha preferito in questi anni lasciarvi in pace piuttosto che lasciare il resto accanirla con domande scomode, lo stesso clan che vi ha permesso di vivere in pace e lontano dalle guerre contro i genetisti? Lo stesso clan che seppur con gli errori fatti viene qui, in ginocchio a chiedervi scusa ed offrirvi la vista dopo molto tempo?> chiede il capo clan ricomponendosi e sospirando <quello che avete passato è un dolore atroce, dovevamo darvi più sostegno e renderci conto che anche una persona forte come lei ha bisogno di essere accettata e riconosciuta da individui che più vanno tutelati> praticamente sta obbiettando mettendo in chiaro per chi ha preferito pensare a breve termine: il resto del clan. <non è una scelta giusta, ne sono consapevole, ma allo stesso tempo, non era neppure una scelta sbagliata…e non vi ho avvertito proprio per evitare che troppi sapessero di tecniche che è meglio non rivelare; gli Hyuga sono perennemente sotto attacco, non esiste un periodo di pace per noi, per quanto siamo nobili, per quanto siamo rispettati, anche all’interno di Konoha ci sono individui che ci braccherebbero come dei animali da macello…e sapere che il vostro byakugan potrebbe essere ancora utilizzabile la renderebbe un bersaglio troppo importante> lungo respiro mentre sente le ossa di qualcuno scrocchiare e dalla posizione la donna può capire che è Mogoru <lo so che in questi anni ho chiesto molto e sono qui, che le chiedo, no, vi imploro di accettare le mie scuse e il mio dono> vi è un brusio dagli altri quattro hyuga presenti, mentre questo si alza e cerimonialmente si prostra di fronte alla donna rimanendo in questo stato in attesa di una sua risposta. Tradizionalmente, il capo clan non si piega mai tanto da toccare il terreno e quello che sta facendo in questo momento Juusan è un segno di estremo rispetto per lei e di profonda infamia verso lui.[ambient]

16:18 Sumie:
  [Salotto] Il silenzio regnerebbe sovrano in quella stanza, lei la padrona dell’oscurità e del silenzio in fin dei conti. La lady forse più conosciuta di tutta konoha si può dire dato che il suo grado ninja non è passato sicuramente inosservato in tutti questi anni. <La pensione per voi dovrà ancora attendere… Padre?> In fin dei conti si dovrebbe chiamare così in un certo senso il capo clan anche se non è propriamente il suo padre biologico <…> Ascolta le successive parole, il suo inginocchiarsi le fa scendere un groppo in gola che, a fatica, lo butterebbe giù. Mogoru farebbe per avvicinarsi ma la mano sinistra della donna si solleverebbe repentina per stopparne l’avanzata e lasciarlo attaccato al muro,più che altro da lei un ordine ben diverso <Accompagna queste quattro persone fuori dal mio salotto, per il momento nella mia casa è benvenuto solo Juusan> Rivolgendo il profilo sinistro a Mogoru, tipo un ¾ del volto come a voler dire quelle parole solamente a lui, riportando il capo in avanti ad osservare Juusan <E non vorrei sentire lamentele da parte vostra> Riferendosi ovviamente ai quattro hyuga che hanno accompagnato il Padre di famiglia. Nel frattempo, sperando che la sala si liberi dai quattro in più, andrebbe a sorseggiare il proprio thè con una tale calma e grazia da far venire addirittura il nervoso, ma quella raffinatezza nei movimenti, quasi incertezza quando tocca la tazza sul tavolo avendo paura di rovesciarla <Non ci vuole poco tempo per abituarsi all’oscurità… Ma devo dire che i miei sensi si sono notevolmente sviluppati dopo aver perso la vista… Riesco…> Un attimo di pausa <A percepire il loro cuore che batte… Quasi a volermi dire qualcosa che si trattengono dentro> Riferendosi ai quattro appena cacciati che, forse, o molto probabilmente, dentro di loro avranno detto qualcosa alla donna, chi lo sa <Juusen-sama…> Portandogli più rispetto di prima <Sai bene che la mia famiglia siete e sarete sempre voi…> Abbassando appena il proprio volto, prendendosi un respiro delicato rimanendo sempre al caldo sotto quel tavolino e quelle coperte <Ciò non significa che un Padre debba inchinarsi in questo modo… Il più grande gesto che hai fatto è stato presentarti qui, sul serio… Mi è bastato questo> Ovvio, se non fosse per la scorta, ma sono altri dettagli <Prima che tu dia inizio al sigillo devo dirti cosa è successo, Juusen> Spiega, riportando alle labbra la tazza di thè che ormai è finita <Non ricordo niente… Già> Rialzando il capo <Ero in una stanza nel momento in cui dovevo eseguire l’infiltrazione dalle stanze del piano interrato, non riuscii ad andare oltre, è come se già sapessero della mia presenza li, non feci in tempo ad addormentarli che mi ritrovai legata su di una sedia con delle manette anti chakra… Da li… La storia la sapete> In fin dei conti non c’è il bisogno di ripescare proprio tutti i ricordi di quando ha visto quella tecnica, la composizione dei sigilli nemmeno se la ricorda più, ma sapeva che era una tecnica diversa, un qualcosa che non ti toglie gli occhi ma… Li rende inutili, bianchi come quelli degli hyuga ma inutili in confronto ad essi, ed ecco che da quando doveva riceve il suo dono più prezioso dalla famiglia ricevette una specie di pensione assieme a Mogoru. Da li sviluppò unicamente le arti magiche e illusorie, divenendo ciò che è ora praticamente.[ck on]

Nessuno batte ciglio, i quattro individui si spostano verso l'esterno e senti i loro passi che si vengono accompagnati da quelli pesanti del servo fin fuori dalla casa, come richiesto. Il capo clan tuttavia rimane in quella posizione fin quando non sente le parole di Kagume; la risposta è lesta <Ogni padre deve chiedere scusa alla propria figlia se questo è la cosa che sente in cuor suo di fare, il credo degli Hyuga dimentica con fin troppa facilità la comprensione e la modestia a favore della rigorosa ricerca della perfezione assoluta> Solleva la schiena e ritorna in una posizione composta come se nulla fosse successo <ed è bene che anche i miei fidati si rendano conto che esiste altro oltre alla "dignità" di un capo clan qualunque essa loro considerino valida> Lascia che la donna faccia mente locale, raccontando poco più di quanto il capo clan non sapesse già. Si solleva in piedi e senti i passi di Mogoru avvicinarsi rapidamente <va bene, non ti chiedo di ricordare subito, ma per ora occupiamoci dei tuoi occhi> fa qualche passo attorno a se come se si stesse girando attorno mentre il battito del cuore di Mogoru si quieta anche se per poco <bene, avete una stanza dove sia abbastanza largo per creare un cerchio abbastanza grande per la vostra altezza? altrimenti sarei costretto a togliere i mobili in mezzo> a quel punto prende un respiro < il sigillo Hyuga ha bisogno di molti passaggi e di molti sigilli per essere adoperato, avevo portato quattro dei miei più fedeli per preparare la cerimonia, ma...va bene anche solo se mi assiste il tuo aiutante> risponde lui mentre Kagume può sentire delle vesti scostarsi, qualcosa scorrere per terra e alla fine un "puff" come se avesse richiamato qualcosa. <....quello va via da terra vero?> si sente la voce di Mogoru preoccupato e perplesso.

21:27 Sumie:
  [Salotto] Il rispettoso silenzio viene volto a Juusen, non risponde alle prime parole ma si appresta solo a porgere un cenno di capo accettando, in un certo senso, le scuse del Padre. "Mogoru... Sposti i mobili per avere più spazio cortesemente?" Chiede chiosa la donna al suo braccio destro mentre arretrerebbe con il corpo aiutandosi con le mani per levarsi da sotto il tavolino riscaldato. Una sottospecie di coperta posizionata sulle proprie spalle, più una tunica pesante che altro in fin dei conti, verrebbe mantenuta su di essa. Resterebbe in piedi spostandosi dal cuscino su cui prima poggiava lasciando a Mogoru il compito di sgomberare presto il salotto. Non c'è molto del resto se non delle credenze che per mogoru sono facilmente movibili e quel tavolino, metterebbe tutto in direzione del corridoio lasciando quella camera totalmente spoglia e per finire i cuscini, posizionandoli sul tavolo spostato per ultimo, dei passaggi che permetterebbero ad avere tutto il salotto libero ed avere, forse, abbastanza spazio per eseguire la tecnica. Il richiamo effettuato da Juusen risulterebbe percepibile mentre la donna rimarrebbe ancora in piedi con il volto puntato verso il basso e le mani conserte in avanti, nella zona inguinale, come in una sottospecie di preghiera ma più di meditazione, valutando tutto i rumori che sente e mettendo in opera l'olfatto. I respiri iniziano quasi ad aumentare di velocità ed il battito cardiaco di conseguenza. Ruoterebbe appena il volto verso sinistra, labbra lineari ed inespressive sperando che Mogoru poggi una sua mano sulla sua spalla, per conforto più che altro. Quella sua manona muscolosa che poggerebbe sopra alla tunica ancora calda di Kagume, la quale fra vari sospiri e pensieri aspetterebbe le parole di Juuso "Cosa devo fare?" Domanda, puntando quella maschera d'argento verso suo Padre, silenziosa come un gufo che non aspetta nient'altro che il calar dell'ombra[ck on]

<Sarà un bel disastro, ci metterò un bel po' a fare tutto> si lamenta Mogoru in modo scherzoso per poi mettersi effettivamente a lavoro. I mobili vengono spostati velocemente alcuni strisciano per puro errore e si sente un ops leggero da parte del servo. Juusan si prodiga invece in mansioni più "tranquille" rimanendo in rigoroso silenzio. <molto bene, può bastare come spazio per terra ora...dovrò disegnare dei cerchi, dovranno essere perfetti e non vanno calpestati quindi Mogoru se puoi per cortesia può aiutare lady Kagume a distendersi al centro della stanza appena avrò finito?> chiede questo mentre ad un gesso, che la donna può capire dal modo in cui viene spezzato, legherebbe un laccio che punterebbe al centro della stanza con un peso quindi tenendo il laccio teso inizierebbe a disegnare un cerchio perfetto con una circonferenza di 4m. Lo farebbe con calma e pazienza dando il tempo ai due di posizionarsi quando vogliono. Proseguirebbe con il cerchio di 3 m sempre con calma e maniacale precisione. Una volta che Kagume si fosse distesa inizierebbe a disegnare i sigilli. Compirebbe tutto con estrema lentezza, come se fosse mentalmente concentrato sul comporre i sigilli perfetti, senza alcuna sbavatura. Il tratto marcato derivato dal peso che viene fatto imprimendo forza abbastanza da creare una linea netta. Tutto questo durerebbe la bellezza di un'ora di preparazione solo allora Mogoru appoggia una mano sulla spalla della donna chiedendo quasi conferma <è pronta?>

22:13 Sumie:
  [Salotto] La mano destra di lei andrebbe ad appoggiarsi sulla propria mascherina d'argento composta da una miriade di fronzoli e venatura dandole quell'aria da vera e propria lady. La solleverebbe lasciando che i capelli fluiscano dentro di essa per ricadere nuovamente sulla propria schiena. Gli occhi rimangono chiusi senza farsi mostrare, forse per vergogna più che altro. Andrebbe a rivolgere la destra verso Mogoru come a volergliela far tenere "Grazie..." Un sospiro pesante venendo poi presa in braccio dallo stesso con dei gesti lenti ed affidabili che porterebbero lei con quella tunica a svolazzare a mezz'aria così che possa evitare di calpestare i primi cerchi. Mogoru la poggerebbe delicatamente al suolo lasciando che quella calda tunica faccia da rilievo fra lei ed i tatami messi del suolo bollente per il tavolo precedentemente utilizzato per riscaldare l'ambiente. Pochi attimi ed ecco che la donna si ritroverebbe con le mani rivolte verso l'alto, gambe accavallate e completamente distese e braccia appena divaricate, una posa da dea se la si vede dall'alto che non aspetta nient'altro che una benedizione, forse. Il tocco del suo fidato giunge presto, una rassicurazione "Mogoru... Senti..." Sospira, pesantemente "Ti voglio bene" Tace, rivolgendo il viso verso il soffitto rimanendo ferma "Sono pronta" Sgranerebbe le palpebre mostrando a Juuso quegli occhi privi completamente bianchi, alcune marcature di diverse tonalità del colore predominante a delinea la circonferenza della pupilla e dell'iride privo di colore con un accenno di ceruleo in esso, quello che prima era forte e vivo dentro di lei. La religiosità a regnare sovrana fra delle balbettanti e quasi sena senso paroline che fuggono dalle proprie labbra.[ck on]

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Una volta appoggiata con delicatezza neppure fosse di cristallo la donna sente un battito del cuore veloce ed uno sbuffetto divertito <dovere> risponde lui a bassa voce. Rimane con lei per tutto il tempo che serve al capo clan di concludere i sigilli e mugugna perplesso quando sente chiamare il suo nome <hum? si mi dica> poi quel ti voglio bene inaspettato e la donna potrà sentire la vampata di calore che viene direttamente dalla faccia del servo e che perde letteralmente un battito del cuore <eh> inizia a ridacchiare così nervosamente che può sentirgli battere furiosamente i denti <..suvvia, coff...non siamo melodrammatici no? non è una cosa pericolosa no? andrà bene, andrà liscio come l'olio e poi sono qui> la voce di Juusan tuttavia rompe in discorso <l'ultima fase, non devi stare nel cerchio> si rivolge direttamente a Mogoru che si alza in piedi e intanto gli risponde <ti voglio bene anche io> si allontanerebbe, abbastanza per non essere di intralcio al cerchio. Juusan invece rimane seduto li vicino, di fronte a lei e il capo clan stringendo gli occhi si preparerebbe prendendo lunghi respiri. Sente il petto gonfiarsi mentre il tono di voce diventa più austero <i 54 simboli sono stati disegnati, possa la luna guidarci ed i nostri predecessori proteggerci ora e in futuro, che la vista sia eterna e che riporti la luce dove le tenebre albergano> inizierebbe così a compiere i sigilli con le mani, lentamente e costantemente. Si sente il peso del chakra come se ad ogni sigillo fatto qualcosa di pesante si sbloccasse . I simboli si illuminano, il chakra scorre in loro come un fiume in piena, quasi canta in quella emanazione blu la cosa strana è che Kagume riesce a vedere quella emanazione, in modo sempre più forte e netto. Il capo clan è come se dovesse sostenere il peso, è palese anche senza vista il respiro che si fa sempre più controllato per non essere affannoso ed i palpiti di chi è sotto stress. Più il capo compie sigilli, più i simboli si espandono, lambiscono il cerchio più interno e scorrono verso l'alto, al centro e verso il basso, creando quattro vie principali. Scavalcano anche l'ultimo cerchio e toccano testa, mani e piedi. Si aggrappano ai punti di fuga e iniziano ad entrare all'interno. In breve la visione che Kagume ha è quella di rivedere il punti di fuga del proprio corpo, come un tempo poteva fare con il byakugan. 48 sigilli, e il capo clan sta letteralmente affannando. Deglutte e con forza spingerebbe a formare gli ultimi sigilli: drago. Finalmente quelle linee arrivano a sollevarsi ed incontrarsi verso il loro centro, ovvero la zona del cervello. Una pressione dolorosa coinvolge Kagume ed infine, in un'ultimo atto <tigre> sussurra Juusan. Per Kagume è come una esplosione accecante. Tutto diventa improvvisamente bianco quando tutti i punti di chakra si illuminano fino ad arrivare agli occhi. E rapidamente come se il mondo fosse accellerato, la sua vista si allunga al di la delle mura, della casa. Sente le vene pulsare sulle tempie, riuscendo a vedere gli altri quattro che aspettano fuori tutti con il byakugan attivo, Anche Juusan ha il byakugan ma il suo chakra sta morendo velocemente andando verso lo spegnersi. Un attimo che dura all'infinito, poi il buio riprende la vista di Kagume, tutto si sfalda, perdendo i sensi. Ha il tempo di vedere Mogoru che corre nella sua direzione solo forme, nulla più. La chiama e quella voce la accompagna in un lungo sonno dovuto allo sforzo. <il rituale è concluso> [fine ambient - fare l'end]

22:57 Sumie:
  [Salotto] Non risponde a nessuna delle parole di Mogoru, resta in silenzio con il labbro inferiore stretto fra i propri denti ma senza lederlo. Un tepore ad assalirla, non quello del suo fidato ma qualcosa di esterno che precedentemente non aveva avvertito, non si tratta di altre persone, si tratta dello stesso chakra che si sta espandendo velocemente, sigillo dopo sigillo riuscendo a capire i battiti delle mani fra di loro e l'intersecazione delle dita con i soli spostamenti d'aria restando, insomma,vigile a quella composizione ma nulla; nessun sigillo è riconducibile alle conoscenze sue e a qualche tecnica, qualcosa che, forse, non si era mai usato all'interno del clan se non per casi... Estremi, si potrebbero chiamare. Una pulsazione alle proprie tempie le farebbe sgranare ancor di più le palpebre mentre le vene si renderebbero visibili ai lati degli occhi suoi, irrompendo quella classica e pura carnagione perlacea. Le labbra andrebbero a spalancarsi mentre la gola si gonfierebbe, un urlo sordo che uscirebbe sotto forma di espiro; non ha molta resistenza e si sa molto bene e proprio per questo accusa ogni singolo sigillo intriso di chakra che dirige la propria essenza verso di lei. Un flash, una serie di cose che riesce a vedere, a percepire meglio di prima, oltre le mura distinguendo tutte le sagome che la circondano in un raggio sicuramente per niente piccolo. Il petto suo a sollevarsi d'istinto prendendo un po' d'aria per quel che può. L'ultimo sigillo, da definirsi il più doloroso. Non muove gli occhi eppure la vecchia sensazione di avere tutto sotto controllo ritorna, Mogoru è li. Cade con la parte di schiena sollevata iniziando a respirare affannosamente anche lei per il sovraccarico ricevuto da Juuso. Proverebbe a ruotare la testa verso destra, punto in cui si troverebbe il suo protettore mentre l'indice ed il medio si solleverebbero come a voler richiamare la sua presenza ma. "Mog-" Non riesce a terminare il suo nome che sviene letteralmente, troppo stress per il suo corpo esile seppur un ottimo contenitore del chakra che ha in se, troppo sottile per riceverne dell'altro in così poco tempo dando di fatti le sue conseguenze. Tutto ritorna buio, tutto si chiude difronte a lei cadendo in un sonno che l'accompagnerà per tutta la notte.[END]

tira il dado

tira un D50 e fa 2

Trama: Juusan va a trovare una "vecchia" eroina del clan e della guerra contro Kuugo portata avanti 5 anni fa a Konoha.
Dopo aver discusso e dopo aver chiesto scusa per averla lasciata in una casa, quasi abbandonata a se stessa, rivela che forse, in parte, è possibile risvegliare ancora una volta il byakugan seppur la sua condizione di cecità.
Viene utilizzato perciò il sigillo Hyuga e dopo un lungo rituale Kagume sviene per l'eccessiva botta di energia scaturita dalla tecnica e dallo stress comportato stessa cosa per Juusan.

Condizione attuale ON: Juusan è stato trasportato alla magione dai quattro ed hanno lasciato Kagume alle cure del servo lasciandogli il tempo a questa per riposare.
Nei giorni successivi Kagume saprà che Magoru si è scatenato tanto da rompere il braccio ad uno dei quattro prima di riuscire a bloccargli i canali del chakra.
Ti viene lasciata una lettera con delle indicazioni ed un invito a tornare (sempre se vorrà) alla magione, la lettera spiega anche di cercare di riallenare il byakugan visto il tempo passato dall'ultima volta.

Valutazione OFF// sei un veterano e si vede da come giochi: il pg è complesso nella sua storia personale e nella crisi che deve affrontare oltre al ovvio anche se mitigato (grazie al carattere docile) astio verso il clan tanto. Ho fatto in modo di darti anche degli spunti che probabilmente verranno usati in futuro (appena questa stagione di quest sarà passata)
Da parte mia il voto è 50/50
il tiro del dado è uno sfortunatissimo 2

Quindi la tua innata al momento è al 52/100