Maga Magò

Quest

0
0

attendere fato ♥

Il tempo sembra volgere al peggio, il vento sale e molti presenti in piazza iniziano a ritirarsi per evitare la bufera che dal limitare del paese del fuoco si sta avvicinando sempre più velocemente al villaggio di ninja. E così i piccoli tornano a casa dalle loro madri, i venditori ambulanti chiudono e si allontanano così come i negozi iniziano a ritirare le merci esposte all’esterno <MREEOW!> sarà chiaramente udibile ai due ragazzi che a quanto pare si sono appena incontrati. Il vento continua a sferzare su di loro, scompigliandone i capelli. Un paio di bambini si mettono a piangere disperati e scappano <FSSSH!> ancora il verso di un gatto, molto arrabbiato pare. Se dovessero decidere di cercarlo con lo sguardo lo troveranno a non più di tre metri dai loro piedi, sembra impegnato a difendersi da un cane che sta arrivando in tutta velocità, un piccolo bassotto marrone che abbia in maniera decisamente poco virile, un verso decisamente acuto e che più che mettere paura fa ansia. Sta puntando al gatto ma i due potranno salvare quella creatura candida, dalle paffute zampette. Se il cane è un comune animale decisamente più sviluppato in lunghezza che altezza, motivo per cui la sua corsa è obliqua e anche parecchio divertente a guardarla, il gatto è un essere che nonostante il pelo arruffato e i versi minacciosi sembra indifesa, dal pelo lungo e bianco e le grosse orecchie, il musetto è macchiato vicino al naso da una macchia nera, i baffi lunghi e le unghie ben in vista. Lo scontro è ormai prossimo e quell’abbaiare decisamente fastidioso sempre più vicino, salveranno il gatto? O chissà salveranno il cane? Insomma non possiamo sapere a priori chi avrà la meglio [turni invariati]

17:27 Shoyo:
  [Piazza] Il vento si alza e gli sferza il viso, vanificando anche i suoi tentativi di pettinarsi qualche ciuffo grigio ora nuovamente scompigliato; socchiude leggermente gli occhi per ripararsi dalle folate d’aria e sbuffa di nuovo corrugando la fronte in un’espressione seccata. Il tutto prima che sopraggiunga Fuyukiku e gli rivolga la parola; al sentirne la voce, si gira verso di lui e lo squadra attentamente da capo a piedi per qualche istante prima di curvare gli angoli della bocca in un sorriso <No, o almeno non me lo ricordo, mi dispiace.> scrolla le spalle e il sorriso sulle sue labbra si fa più evidente, nell’affrettarsi a proporre <Ma se vuoi posso darti una mano a cercarlo!>. Il tono di voce ha acquistato una sfumatura di quello che sembra quasi entusiasmo, lo stesso che gli illumina gli occhi rossi; occhi che restano puntati verso Fuyukiku, finché alle orecchie del ragazzo non giunge il verso di un gatto. Corruga la fronte e torna ad assottigliare lo sguardo per cercare la figura del felino finché non lo trova, a breve distanza da loro. E subito dopo le iridi rosse passano su un cane che si avvicina al suddetto gatto, abbaiando. Tajima storce il naso e resta ad osservare la scena per un istante, poi deglutisce a vuoto e stringe i pugni. <Ehi, voi due!> apostrofa le due bestiole alzando la voce e additandoli, quasi fossero persone. Detto questo, porta la gamba sinistra leggermente in avanti e le flette appena, per poi cercare di scattare verso il gatto annullando la distanza che li separa; il tentativo di fatto sarebbe quello di frapporsi tra felino e cane, per il momento, se riuscisse.

17:36 Fuyukiku:
  [Piazza] Continua a sorridere e socchiude poco gli occhi per via del vento che si alzato un po' di più rispetto a prima, non dando, però, alcun fastidio al moro dalle iridi ghiaccio; <<Saresti fantastico, grazie mille>> aggiunge annuendo con vigore e continuando a sorridere in direzione del ragazzo, mostrandogli i denti bianchi e sta quasi per aggiungere altro alla sua descrizione molto dettagliata e alla sua estenuante presentazione (?) quando un verso di un gatto lo distrae, portandolo con lo sguardo verso la bestiolina; corruga la fronte e ridacchia ai movimenti buffi del cane, portandosi una mano alla bocca nel tentativo di smorzare la sua risata, scema oltretutto, ma nulla da fare, non ci riesce. Quando Tajima richiama all'attenzione le due bestiole, il ragazzo non può evitare di seguire, solo con lo sguardo per il momento, i movimenti fatti dal quindicenne e il tuffo plastico (?) tra il felino e il cane portano Fuyukiku ad avvertirlo, anche se è pressoché inutile la cosa: <<Attento che... Aaaah, lasciamo perdere!>> e dopo queste sagge parole (?), si tufferebbe con grande eleganza (quella di un ciocco di legno) verso il cane, nella speranza di placcarlo e impedirgli di andare addosso al gatto e al suo probabile nuovo amico.

I due ragazzi sembrano già andare abbastanza d’accordo da intervenire velocemente e per la salvaguardia degli animali, tutti gli animi sensibili ne sarebbero fieri, non ci sono bassotti o gatti feriti per ora, ma andiamo ad analizzare meglio la situazione. Taijimi si tuffa davanti al gatto per difenderlo che per tutta risposta decide si spiccare un primo balzo verso il suo sedere, punterebbe le unghie nei pantaloni per permettersi di fare un altro salto che lo porta fino alla spalla del ragazzo, è un essere abbastanza ingombrante tutto sommato ma non risulta essere affatto pesante, solo fastidioso. Mentre il bassotto tenta una rocambolesca fuga da Fuyukiku decidendo di cambiare direzione all’ultimo per procedere a zig zag ma non essendo una delle razze più agili all’interno del mondo canino finisce solo col scivolare e sbattere con le zampe sul piede destro del ragazzo. Ma lui non si da per vinto! Si rialza velocemente e si da alla fuga continuando ovviamente ad arrabbiare tutto serio e arrabbiato, perché un vero cane non si arrende mai, un vero cane è orgoglioso un verso cane, no nulla ormai è sparito dalla loro vista di lui si sente solo quel compulsivo e acuto abbaiare. Il moro voltandosi verso il compagno di avventura potrà notare il gatto con la lingua fuori in un chiaro gesto di spregio e sfottò verso il cane sconfitto e in piena ritirata <ohilà> una voce femminile, delicata e gentile giunge alle loro orecchie, ma chi sta parlando? <Grazie mille ragazzi ora cortesemente fatemi i grattini> chi diamine sta parlando? Tramite l’ausilio della vista Fuyukiko potrà individuare la fonte della voce proprio come quella che si rivela essere una gatta bianca mentre per Taijimi sarà l’udito a guidarlo verso la scoperta. Che diamine sta succedendo a Konoha? Cos’è quel gatto? Domande a cui probabilmente presto dovranno rispondere ma per ora si ritrovano ad aver salvato un essere peloso e desideroso di coccole[turni invariati]

17:55 Shoyo:
  [Piazza] Riesce a pararsi tra gatto e cane e lì si ferma con la fronte corrugata verso il cane e le gambe leggermente divaricate, pronto più che altro a bloccare o respingere il cagnolino se ce ne fosse bisogno. Ma dall’espressione di sorpresa che gli si dipinge in volto – sgrana gli occhi con aria smarrita prima di lasciarsi sfuggire un lamento simile ad un guaito <Ahiahiahi!> - dall’espressione sorpresa e dal sussulto che ha è ovvio che non si aspettava di essere artigliato dal gatto per giunta sul lato B, né di sentirselo atterrare poco dopo sulla spalla. Stringe nuovamente le mani a pugno e solleva quella dal lato opposto al gatto, tanto per non farlo sentire minacciato <Ma insomma micio! Ti pare questo il modo di comportarti?> quasi lo rimprovera e, come prima, come se avesse a che fare con una persona. Torna ad aggrottare la fronte e storce il naso con aria un po’ seccata pur non facendo altro. Lo sguardo incontra inevitabilmente la figura di Fuyukiku, anche se quel vento continua ad irritargli leggermente gli occhi costringendo il quindicenne a tenerli socchiusi; appoggia le mani sui fianchi e non scansa per ora il gatto, nonostante non sia poi così comodo averlo sulla spalla. È quando sente una voce di donna che solleva appena il mento come a captare meglio la provenienza della voce; arcua un sopracciglio e deglutisce a vuoto <Grattini?> ripete, piuttosto perplesso. Poi sgrana gli occhi, di nuovo, vento o meno. <A-aspetta!> balbetta, il tono di voce si fa appena più acuto mentre quelle poche sillabe superano faticosamente le sue labbra; dopotutto, l’udito gli funziona ancora. Ma no, per il momento si limita a spostare di scatto le iridi rosse verso la coda dell’occhio, in direzione della gatta. Poi, non senza un po’ di esitazione, solleva lentamente una mano e la porta verso la micia bianca pronto a coccolarla. E intanto deglutisce a vuoto, l’espressione di sgomento e sorpresa ancora cristallizzata sul viso.

18:06 Fuyukiku:
  [Piazza] Voleva prendere il cane per calmarlo ed eventualmente coccolarlo, ma nulla di quello che aveva programmato nel suo balzo plastico sembra andare per il meglio e quando atterra, la bestiola decide di sbattergli contro la gamba, facendolo finire, non in ginocchio, bensì sdraiato a faccia a terra, con braccia e gambe distese, come se fosse tutto programmato, apparendo quasi meno buffo e scemo di quanto lo sia in realtà, concludendo il tutto con una posa da modello... No, non è vero, è finito come una balena spiaggiata. <<Tutto bene... Aspetta, come ti chiami?>> domanda alzando un sopracciglio e girando la testa verso il quindicenne, rimanendo un'altro poco sdraiato a terra, si sa, perché si sta comodi lì (?); ormai è arrivato il tempo di tirarsi su e con un balzo, di fortuna, torna di nuovo in piedi, con ormai tutti i capelli scompigliati e i vestiti leggermente sporchi di terra, poi, sbuffando domanda: <<Dove ti sei fatto male?>> aspettando una risposta da parte del ragazzino. Sgrana gli occhi e per poco non sviene alle parole che, apparentemente, provengono dalla bestiola <<T-tu... H-ai parlato?!?>> conclude esclamando e avvicinandosi alla gattina il più possibile, poi, quando questa domanda per dei grattini, il ragazzo scuote la testa <<No-o. Finchè non mi dici come fai niente grattini>> e aspetterebbe con le braccia incrociate sul petto, avvicinandosi poi al ragazzo e sussurrandogli <<Fermo, vediamo che fa>> sperando che questo accetti il suo invito.

La situazione è passata dall’essere ridicola all’essere ancora più ridicola. Il vento intanto pare placarsi appena, rendendo decisamente più vivibile la situazione ma si vedono fulmini in lontananza, la tempesta sti avvicina velocemente e loro sono ancora lì alle prese con la creatura più strana della giornata, perché si sa: a Konoha può accadere di tutto. Il gatto tende il collo per godersi i grattini lasciandosi andare a delle poco educate fusa nella direzione del ragazzo che sta gentilmente esaudendo i suoi desideri. Ma le parole del moro interrompono quell’idilliaco momento, aspetta che lui si avvicini per poi sporgersi in avanti con il muso e allungare la zampa destra solo per intercettare il sussurro e tirargli una bella zampata sulla guancia, senza ovviamente usare le unghie così da limitarsi a manifestare il suo dissenso senza però ferire <tu come fai a parlare? Beh io uguale> replica una voce abbastanza spazientita che forse si è distratta un po’ troppo parlando, il risultato è solo uno: la gatta ora sta letteralmente ruzzolando a terra essendosi sbilanciata troppo su quella spalla. Un volo che se non intercettato la vedrà comunque atterrare elegantemente con le zampe che attutiscono <tutto calcolato> le si sente dire, sia che i due decidano di riprendersela in braccio o la lascino semplicemente andare a terra [turni invariati]

18:21 Shoyo:
  [Piazza] Fuyukiku finisce disteso a terra. È la giornata delle sorprese, questa; solleva le sopracciglia e si affretta a premersi una mano sulla bocca per soffocare un’esclamazione mista di preoccupazione e divertimento. <Ehi! Non ti sei fatto troppo male, vero?> domanda in tono partecipe verso il ragazzo. E a quel “come ti chiami?”, scansa la mano dalle labbra per posarla invece sulla guancia <Mi chiamo Tajima.> risponde semplicemente, per poi tornare a curvare la bocca in un sorriso <E tu?>. il vento fortunatamente pare placarsi e il quindicenne può tornare a tenere gli occhi aperti senza doverli sentir lacrimare. Alla domanda della sua nuova conoscenza – quella bipede – solleva subito una mano per additarsi il lato B e apre la bocca nel prendere fiato, pronto a dirgli dov’è che l’ha artigliato la gatta, ma poi torna a socchiudere le labbra. Storce appena il naso e lascia ricadere la mano lungo il fianco con nonchalance <Beh, meglio che non te lo dica.> decide alla fine. Aveva già iniziato a coccolare la micia quando le parole dell’altro attirano la sua attenzione, e per un attimo esita ancora tornando a bloccarsi; sì, perché Fuyukiku riceve uno schiaffo dalla suddetta gatta. <Dai, non fare così, mica voleva dire che sei strana> protesta pacatamente verso la bestiola, sorridendo pacatamente verso di lei <Però sei speciale, poco ma sicuro> conclude. Appena in tempo per vederla scivolare. Stringe i denti e, più rapidamente che può e più agendo d’istinto che riflettendo a dovere, tende le braccia sotto la gatta e curva appena il busto in avanti nel tentativo di non lasciarla cadere. Tuttavia non si sporge abbastanza da sbilanciarsi, e qualunque sia l’esito scocca alla gatta un’occhiata attenta <Certo, era per vedere se eravamo attenti.> ci scherza su arcuando un sopracciglio, eppure le iridi scintillano ancora di interesse verso quella bestiola così insolita. Se ne resta finalmente in silenzio ad osservare la micia, non senza scambiare un’occhiata con quel ragazzo che ha appena incontrato.

18:33 Fuyukiku:
  [Piazza] Guarda confuso, ancora di più di quanto sia possibile, la micia bianca che continua a parlare, nel frattempo, rimanendo sempre di più privo di parole, corruga appena un poco la fronte e con lo sguardo limitato per via delle palpebre socchiuse, inclina la testa verso un lato, concludendo il tutto con l'incrociare le braccia sul petto e facendo qualche passo verso il quindicenne, dando così al sedicenne un'aria insospettita o scema, a seconda di come la si voglia interpretare. Quando la micia gli da una zampata sulla guancia, il ragazzo fa sporgere leggermente il labbro inferiore e con la mano va ad accrezzarsi la guancia con delicatezza <<Aowh>> mugugna, rivolgendo puoi un'occhiata al ragazzino di fianco a lui; <<Sono Fuyukiku, ma chiamami Kiku che fai prima>> consiglia così al ragazzino facendogli l'occhiolino e per poi far tornare l'attenzione sulla gatta, accovacciandosi quando questa, con eleganza, è caduta a terra <<Scusami signora micia, ma posso sapere come ti chiami?>> domanda infine, facendo tornare tornare quel sorriso dolce in viso e ricambiando l'occhiata di Tajima, aumentando il suo sorriso per lui.

La gatta finisce comunque a terra nonostante il tentativo di Taijima, lo osserva fiera e annuisce tutta convinta <sisi> conferma quella versione, una buona scusa appena inventata e poi eccola andare a grattarsi contro la gamba dell’altro, il moro. Lo sfiora e si struscia su di lui <frr> le sfugge <ehm> se fosse un vero essere umano la si sentirebbe anche tossire ma possiamo solo immaginarcelo quel colpetto dato solo dall’imbarazzo <sono Magò!> si presenta così ad entrambi <e voi siete i miei schiavetti ora> un miagolio indistinto sale dalla sua gola mentre le orecchie si appiattiscono sul capo, ecco la versione felina del colpo di tose sopra citato <intendevo dire i miei umani!> che poi di base dal suo punto di vista è più o meno la stessa cosa. I due impazziranno molto presto a starle dietro questo è sicuro. Un fulmine squarcia il cielo che ormai si è oscurato, la tempesta è alle porte, letteralmente dato che il fulmine pare essere caduto vicino alle mura a giudicare dalle distanze <fshhhh!> soffia saltando nuovamente, un balzo unico che vista la posizione di Fuyukiku la vedrebbe letteralmente lanciarsi tra le sue braccia, ora che dovrebbe stare al sicuro, almeno in teoria, cerca di sbirciare verso la tempesta in avvicinamento e soffia ancora, come se quel fulmine potesse mai spaventarsi per un paio di versi di una bizzarra gattina bianca[turni invariati]

18:50 Shoyo:
  [Piazza] Ricambia il sorriso di Fuyukiku e socchiude leggermente gli occhi, stavolta non per fastidio ma per accentuare con naturalezza l’espressione sulle sue labbra <Kiku? Mh. Di certo non Fuyu> sogghigna e stavolta non trattiene una risatina divertita, poi scrolla le spalle visto che tanto la micia è atterrata al suolo – e se avesse riflettuto, prima avrebbe anche potuto evitare di preoccuparsi: per quanto bizzarra, quella bestiola è pur sempre un gatto e da un’altezza simile non avrebbe potuto farsi male - <Nah, magari Yuki. Eh, che ne dici di Yuki?> propone in tono affabile verso l’altro, picchiettandosi un indice sul mento con aria un po’ indecisa. Osserva con calma quel felino fuori dal comune strusciarsi contro la gamba di Fuyukiku, al che il quindicenne solleva un sopracciglio e porta una mano a coprire il ghigno che gli si delinea sulle labbra <Guarda guarda… sembri piacerle parecchio> mormora in direzione dell’altro, senza davvero premurarsi di non farsi sentire. Le mani tornano poi in tasca mentre sporge il busto in avanti quel poco che basta ad indirizzare al duo un’occhiata un po’ più pacata <Schiaffi a parte, intendo.> aggiunge poi. Per il resto l’attenzione torna a farsi massima verso la gatta, la ascolta e torna a sgranare gli occhi verso di lei, stavolta con le labbra semidischiuse <Schiavetti?> domanda poi, ma torna a sorridere pacatamente quando l’altra si corregge <Ah, ecco!> esclama, e si lascia sfuggire una risata allegra tornando a raddrizzare il busto e la testa <Mi stavo quasi per preoccupare!> ecco, appunto. Sussulta poi per quel fulmine e torna a storcere il naso in un’espressione quasi infastidita <Mh, mi sa che è meglio rientrare.> constata verso gli altri due <Beh Magò, te abiti da qualche parte? Così ti riaccompagnamo, magari> propone con calma, sorridendole, e di nuovo cerca lo sguardo del ragazzo moro come per chiedergli una conferma della sua disponibilità.

18:56 Fuyukiku:
  [Piazza] <<Yuki... Mmmm... Yuki....>> ripete un paio di volte, portandosi pollice e indice sul mento, prima di posare entrambe le mani sui fianchi ed annuire in direzione del ragazzo; <<Mi piace! Posso chiamarti Taji-chan io, vero?>> domanda tutto speranzoso, unendo le mani a mo' di preghiera e tendendo il buste verso il ragazzo, tutto sorridente e felice. <<Schiavetti?>> ripete scandendo bene la parola e sbattendo le ciglia, inarcando poi un sopracciglio e storcendo la bocca appena, mostrando così ai due un'espressione alquanto buffa e perplessa all'affermazione della micia e quando questa dice finalmente il suo nome, il ragazzo, ridacchiando con dolcezza, andrebbe ad accarezzare con delicatezza la testolina del felino, ripetendo a bassa voce: <<Magò... bel nome>>,ma la bellezza del gatto parlante viene portata via dal fulmine che sembra essere caduto vicino le mura, girando il capo, frettolosamente verso il ragazzo e quando la bestiola gli salta in sopra, con un braccio va a sorreggerla sotto le zampe posteriore, permettendo alla gattina di posare le zampette anteriori sulla spalla, lasciando l'altra parte liberà, permettendogli così poter aggrapparsi, se questo non si scanzasse, al polso di Tajima, avvicinandolo a sé, ipoteticamente, <<Secondo me sarebbe meglio trovare un riparo sicuro prima>> aggiunge, alzando gli occhi al cielo e facendo apparire, per la prima volta, uno sguardo che potrebbe definirsi sicuro in volto.

Si volta verso Taijima il primo a farle quella domanda <sì!> replica tutta convinta distraendosi da quel soffiare al temporale in avvicinamento <a casa vostra> ecco ovvio. Ma ecco un tuono, un rombo che fa quasi tremare i vetri si espande per tutto il centro di Konoha. A quel rumore la gatta scatta nuovamente balzando a terra < MREEOWW> nuovamente e poi uno scatto che la porta a correre velocemente per i vicoli scomparendo alla loro vista subito. Appena il loro sguardo abbandonerà la gattina potranno notare come il temporale è svanito, è ancora brutto certo, proprio come prima dell’apparizione degli animali ma ora non c’è vento, non ci sono fulmini ne tuoni, tutto torna nella norma. Un tintinnio giungerà successivamente alle loro orecchie e guardandosi noteranno un campanello attaccato ad un nastrino rosso. Al polso destro per Taijima mentre sul collo per Fuyukiku, a terra tra loro un foglio di carta. Se lo raccoglieranno potranno aprirlo e vedere che si tratta di un volantino, uno di quelli fatti per poter sponsorizzare i locali “Siete tutti invitati all’emporio di Maga Magò! Un pizzico di magia ogni giorno”. Se poi decidessero di girarlo si limiteranno a vedere una zampetta disegnata e sotto una scritta blu, elegante e di facile lettura “grazie del divertimento. I campanelli vi valgono per una lettura del futuro gratis vi aspetto”. Sempre sul volantino in caso potranno trovare gli orari di apertura del negozio e l’indirizzo così che in caso possano riscuotere il loro premio. Il fato così come il gatto si dilegua velocemente augurandovi ancora una volta il benvenuto in land. Buon gioco qui con noi! [quest end]

Semplice ambient demenziale per augurarvi il benvenuto in land. Entrambi ricevete un nastrino rosso con tanto di campanellino valido poi per una lettura gratuita del futuro. Se vorrete contattatemi pure per giocarcela.
Mi siete piaciuti entrambi
Taijima: ottime azioni, il tuo pg mi è piaciuto molto per la sua capacità di stare al gioco.
Fuyukiku: bravo anche tu, prova ad essere un po' più descrittivo ma non ho nulla da rimproverarti, non hai avuto paura a metterti in gioco.
Insomma congratulazioni ad entrambi!