Resoconti e rassicurazioni

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13:32 Kaori:
 Un sospiro sfugge alle labbra della genin mentre avanza con passo misurato per i corridoi della Magione. Si sta dirigendo verso l'ufficio dell'Hokage presso il quale ha richiesto colloquio per parlargli di quanto accaduto al Tempio dei Custodi del Fuuinjutsu. Si sente ancora piuttosto scombussolata da quanto accaduto, quella visione rimbomba ogni notte nella sua mente, ogni secondo nel suo cuore, lasciandola visibilmente scossa. Sa che non dovrebbe darvi credito, che dovrebbe semplicemente accettare che qualcuno abbia voluto giocare con le sue paure, ma come può semplicemente ignorare di aver vissuto il suo timore più grande? Si umetta le labbra cercando di scostare quei pensieri infingardi dalla propria mente e, ravviandosi la folta chioma viola con una mano, ecco che andrebbe ad arrestare il passo dietro la porta dell'ufficio del Nono. Il suo chakra è spento al momento, all'interno delle mura del Villaggio lo risveglia solamente in caso di bisogno o in uno stato di minaccia e pericolo, per cui i suoi movimenti sono più cauti e lenti del solito. Normali, per una persona comune. Indossa i soliti abiti da kunoichi composti per lei da un corsetto nero ed un paio di shorts del medesimo colore uniti da una spessa cintura in vita. Un coprispalle va a proteggere la zona delle clavicole e delle scapole mentre lunghi guanti bui le risalgono gli avambracci fino al gomito, lasciando le dita scoperte e a contatto con l'aria esterna. Stivali ninja alti al ginocchio ed il coprifronte della Foglia di Azrael Nara assicurato attorno al collo completano il suo abbigliamento mostrandola così vestita a chiunque la osservi. Andrebbe a levare una mano verso l'alto a bussare con la nocca del medio destro contro la porta dell'ufficio del biondo. <Sono Kaori Hyuga, Hokage-sama.> si presenterebbe con fare fermo e insolitamente mogio così da rivelare la propria identità al suo superiore.

13:48 Hitomu:
  [Ufficio dell'Hokage] Il Sole è luminoso in alto nel cielo e riscalda tutta la terra sottostante con i suoi caldi raggi. Una leggere brezza soffia tra gli alberi accompagnando le prime foglie che cominciano a cadere. Il Nono Hokage si trova, come spesso gli capita per via del suo lavoro, nel suo ufficio con il compito di portare a termine la stesura di alcuni documenti riguardanti situazioni, più o meno, segrete che non possono esser rivelate a shinobi di grado inferiore. Concentrato sul suo lavoro mentre continua a scrivere sul foglio poggiato sulla scrivania davanti a lui. Il ruolo dell'Hokage non è così facile: bisogna esser sempre pronti a qualsiasi evenienza, bisogna saper accogliere, ogni volta che ce n'è necessità, i shinobi con le loro domande e richieste e bisogna pensare al bene di tutti, dai più piccoli ai più grandi, dai più forti ai più deboli. Ormai sono anni che il giovane è seduto su quel posto e pensa che stia facendo il suo lavoro in buona maniera. Le difficoltà sono molte, ma vuole mostrare sempre di fare tutto il possibile per essere giudicato in maniera positiva. Indossa una maglia a maniche lunghe di colore blu scuro con sopra il giubbotto verde mentre nella parte inferiore porta un paio di pantaloni di color nero con un paio di sandali da ninja del medesimo colore. La sua concentrazione viene interrotta dal bussare di qualcuno sulla porta del suo ufficio e la persona si va ad identificare come Kaori, la kunoichi che spesso fa visita al jinchuuriki per dei rapporti di missione. <Entra pure, Kaori> afferma ad alta voce il Nono attendendo l'ingresso della ragazza.

14:06 Kaori:
 Ricevuto il permesso ad entrare, la kunoichi andrebbe a portare le dita sulla maniglia della porta abbassandola così con una leggera e contemporanea spinta in avanti, di modo tale da aprire l'anta e mostrarsi dinnanzi agli occhi del biondo. Avanza di un paio di passi oltre la soglia andando a richiudere la porta alle proprie spalle prima di dedicare a lui tutta la sua attenzione. <Buongiorno, Hokage-sama> saluterebbe educata come sempre ma con meno brio del solito. Un paio di passi ancora a percorrere quell'ufficio luminoso e non troppo grande fino a ritrovarsi dinnanzi la scrivania dell'uomo. Le mani son lasciate molli e distese lungo i fianchi mentre lo sguardo sarebbe portato con rispetto sul viso del ragazzo. <Sono venuta ad approfondire i dettagli del rapporto che vi ho mandato circa i fatti del Tempio dei Custodi> spiegherebbe così il motivo della sua venuta, prendendo una pausa ed un profondo respiro. <Non c'è molto da aggiungere a quanto vi ho già riferito, in verità, ma è qualcosa di cui tenevo a parlarvi di persona. Non so se sarei stata in grado di rendere appieno quanto accaduto su carta> deglutisce appena andando a ricercare appoggio con la mancina sul bordo della scrivania di fronte a sé. <Dopo che Sukui-sama ci ha rivelato di non esser stato ucciso dallo Shinigami e che probabilmente tutto quanto è accaduto finora è opera di qualcuno estremamente potente, è stato sigillato esattamente come i suoi predecessori.> spiegherebbe lei riprendendo da dove ha interrotto il resoconto scritto inviato al biondo stesso. <Tuttavia subito dopo è accaduto qualcosa di... agghiacciante. Tutto è divenuto buio, ogni cosa pareva esser scomparsa attorno a noi e l'unico suono era una fredda risata che ci diceva di averlo sfidato e che per questo avremmo... assaggiato il suo potere> Si ferma, deglutisce, cercando di prepararsi a rivivere, seppure solamente nei suoi pensieri e ricordi, quella terribile visione che quella entità senza nome le ha fatto provare. <Credo ci abbia catapultati in un genjutsu e devo supporre che fosse diverso per ognuno di noi perchè era qualcosa di personale quanto ho veduto. Mi ha mostrato ciò di cui ho più timore, qualcosa che un normale genjutsu non dovrebbe essere capace di fare, vero?> cercherebbe di spiegare senza raccontare precisamente cosa lei ha dovuto vedere e vivere in quell'illusione. <Un genjutsu ci fa vedere e provare quello che l'esecutore desidera. Ma come poteva questa persona conoscere questo mio timore? Inoltre... per tutto il tempo ho provato un dolore indescrivibile che premeva qui sulle tempie. Era un pulsare incessante e intenso come fuoco che trivella la carne, continuo, non lasciava neppure modo di respirare... a visione sparita anche il dolore è andato via ma onestamente a volte mi sembra ancora di sentirmi le tempie pulsare> sospira lei lasciando che il silenzio cada per alcuni istanti, prima di schiudere le labbra e portare le iridi bianche in quelle altrui. <Cosa credete che possa esser successo?>

14:27 Hitomu:
  [Ufficio dell'Hokage] La porta va ad aprirsi e gli occhi azzurri del jinchuuriki della Foglia cadono sulla figura della ragazza che fa il suo ingresso nella stanza <Buongiorno a te, Kaori> immediata è la replica del giovane biondo al saluto della kunoichi. La Hyuga spiega i motivi, già scritti nel rapporto, della sua venuta odierna al cospetto del Nono e il giovane rimane in silenzio ascoltando parola per parola il dire della genin. Tutto ciò che è successo è alquanto strano e da al giovane jinchuuriki da pensare su tutta la situazione. Dopo la morte di Sukui, tutto sembrava essersi risolto con il nuovo sigillo del Diavolo ma, invece, così non sembra. <Il genjutsu è un'arte particolare quanto complicata. Da ciò che so, non sarebbe impossibile tirar fuori le proprie paure anche se sconosciute. Non so in che modo è possibile, ma i più esperti genjutser penso siano in grado di utilizzare tecniche di grado estremo che potrebbero mostrare ciò che noi temiamo di più..> il silenzio cala nuovamente nella stanza mentre le iridi del jinchuuriki si abbassano leggermente andando a riflettere su tutta la storia. <Devo presumere che se qualcuno si nasconde davvero dietro questa situazione, colui con cui abbiamo a che fare è un ninja molto abile e pericoloso.. Immagino che Sukui non sia riuscito a darci altri particolari su ciò che sospettava, giusto?> domanda quasi retorica la sua, ma di cui vuole una conferma da parte della Hyuga. <Ti dispiacerebbe raccontarmi le tue sensazioni durante quell'illusione? Se magari hai notato qualcosa di diverso da un normale genjutsu in cui sei caduta.. Qualche particolare che abbia catturato la tua attenzione. Solo se te la senti> non vuole obbligarla. Sa di chiedere molto alla ragazza e che potrebbe esser difficile tornare a provare quelle orribili sensazioni, ma tutto ciò potrebbe esser di aiuto.

14:43 Kaori:
 Ascolta il dire dell'altro con estrema attenzione, quasi desiderasse udire da quella voce una qualche rassicurazione circa quanto sta accadendo. Desiderio infantile, ingenuo, di cui è perfettamente conscia. Sa che la situazione rischia di essere ben più seria di quanto in realtà non appaia e sa che se vuole dare una mano a livello concreto l'unica cosa che può fare al momento è rendere al suo Hokage la situazione quanto più chiara è possibile. L'altro pare piuttosto pensoso nel riflettere su quel resoconto e le spiega che alcuni genjutser, fra i più potenti, possono attingere alle paure profonde di una persona per mostrargliele sottoforma di illusione. Un potere terribile che, a parer della genin, nessuno dovrebbe poter controllare. <Purtroppo no, signore. Ha solo detto di stare attenti e che è una minaccia piuttosto seria.> confermerebbe lei mordendosi nervosamente il labbro inferiore, dispiaciuta di non saper dire di più al biondo. Quell'ultima domanda, poi, la porta a schiudere le labbra con fare leggermente colpito, quasi presa in contropiede mentre cerca di capire bene come poter rispondere al meglio a quel quesito. Come può descrivergli la sensazione di voler morire per il troppo dolore? Il sentirsi il corpo trafitto da mille lame incandescenti mentre la testa par sul punto di scoppiare da un momento all'altro? La delusione, la mortificazione dello spirito mentre la sua famiglia, l'intero clan, la scaccia via definendola una... reietta? <Non saprei dire... è la prima volta che mi ritrovo in un genjutsu nemico. Finora son stata solamente in illusioni relativamente normali, ideate dai sensei dell'Accademia a scopo didattico> spiegherebbe lei assottigliando leggermente lo sguardo, cercando di ricordare qualcosa che possa in qualche modo risultar d'aiuto. <Mi sentivo morire. Il dolore era profondo, intenso e non smetteva mai. Non riuscivo a pensare, a stento mi sembrava di poter respirare... e poi quella visione era estremamente realistica. Se non fossi stata certa di trovarmi da tutt'altra parte non avrei saputo capire che era un'illusione> sospira lei chinando di poco lo sguardo. <Ma questo, probabilmente, può dipendere dalla mia inesperienza oltre che alla forza di questa persona... Posso provare a discutere di quanto successo con Hiashi Hyuga, signore. Era con me e anche lui sembra aver vissuto qualcosa di simile. Era piuttosto scosso e scombussolato anche lui quando siamo tornati alla realtà> spiegherebbe lei rialzando ora le iridi sul viso del Nono. <Magari potrà aver compreso qualcosa di più rispetto a me>

15:00 Hitomu:
  [Ufficio dell'Hokage] Le iridi azzurre del jinchuuriki si soffermano sulle reazioni della ragazza che pare esser rimasta colpita dalla visione di quel genjutsu. Sicuramente Kaori ha bisogno di sicurezza in questo momento e questa supposizione è dettata dalle sue espressioni, quasi totalmente differenti rispetto alle ultime volte in cui si sono incontrati. <Come sospettavo..> afferma il jinchuuriki a riguardo della domanda su Sukui. <Ma se anche Sukui pensava che la minaccia potesse essere seria, le mie supposizioni potrebbero essere corrette.. E non ne sono affatto contento> conclude il Nono temendo di trovarsi davanti ad un nuovo nemico che possa avere piani ben più grandi di quelli già attuati al momento. Il Nono Hokage rimane attento, poi, ad ascoltare il racconto della ragazza cercando di capire il dolore provato dalla Hyuga <Dimentica quel che hai visto in quell'illusione.. Supera quel tuo timore e diventa più forte> ovviamente intende forte all'interno di se stessa. <Se vuoi una mano, ogni persona del Villaggio è qui per aiutarti.. Basta chiedere> un piccolo sorriso si forma sul volto del giovane sperando sia di conforto. <Potrebbe essere utile ascoltare i racconti degli altri presenti. Chiedi a Hiashi e parlatene insieme> afferma convinto il jinchuuriki. Dopo una brevissima pausa, continua sempre verso la ragazza cercando con i suoi occhi lo sguardo altrui <Dai rapporti che mi sono arrivati di tutta questa storia, ho letto che alcuni dei consiglieri, che erano al cospetto di Sukui, sono rimasti vittima di un particolare genjutsu che li impossessava lasciando che la loro volontà non potesse più prendere il controllo del loro corpo.. Sarebbe utile avere informazioni in più su ciò che gli è capitato chiedendo direttamente a loro. Dalle loro sensazioni e da ciò che hanno passato, potremmo ricavare qualcosa di buono per capire di più di tutta questa storia.. Che dici?> chiede il giovane il parere alla kunoichi.

15:16 Kaori:
 <Avete quindi una idea su chi possa esser stato?> domanderebbe la genin alle prime parole del biondo. Personalmente non ha idea di chi potrebbe avere un potere simile o quale interesse nell'usarlo in tal modo. Ma lei è solamente una piccola pedina fra le fila di Konoha per il momento, per cui è quasi scontato che lei non possa immaginare chi si nasconda dietro una simile minaccia. Spera dal profondo che l'altro possa avere un qualche sospetto, una prima pista da seguire per poter arrivare alla verità e quindi ad una strategia adatta a difendere la Foglia. Annuisce tentennante al dire deciso di Hitomu: sa che deve diventare più forte, sa che dovrebbe dimenticare, ma sa anche che per quanto le riguarda ciò che ha visto non è qualcosa di così assurdo o impossibile. Potrebbe perfettamente vivere una scena simile nella realtà se non si affretta a divenir più forte e decisa, ed è lo stesso timore di non farcela ad impedirle di progredire. Insomma un circolo vizioso alquanto amaramente ironico, eh? Eppure di progressi ne ha fatti tanti! Non li vede, non se ne rende conto, ma la genin che oggi si presenta dinnanzi alla scrivania del Nono non è assolutamente la stessa che vi si presentò tempo addietro per la prima volta. Un gradino alla volta è cresciuta, ha imparato, ma la strada è ancora così lunga che quasi non riesce a vedere la distanza percorsa in tutto quel tempo. <Vi ringrazio, Hokage-sama> un leggero inchino a quelle parole gentili da parte del biondo, quel suo offrirle aiuto con fare disinteressato, volto solamente a rendere la ragazza più sicura di sé. Le labbra di lei s'increspano in un sorriso riconoscente, la fa sentire un po' meglio sapere che lui è dalla sua parte, la risolleva almeno un po' dai suoi timori e sospetti. Annuisce quando l'altro concorda con la sua proposta, accettando così il compito di confrontarsi con l'amico per capire meglio cosa sia successo quel pomeriggio e continua ad ascoltare attenta il dire altrui. <Sì... anche alcuni altri consiglieri hanno sofferto lo stesso destino, ma non tutti. Un paio di loro son stati vittima di questo dolore prima di noi, lo ricordo bene.> conferma la kunoichi ricordando come tutto fosse iniziato. <Sì, credo che sia una buona idea. Magari loro sapranno dirci qualcosa di più...> annuisce Kaori portandosi una mano a sostegno del mento in una espressione tipicamente pensosa. <Desidera che me ne occupi io, signore?>

15:32 Hitomu:
  [Ufficio dell'Hokage] Idee su chi possa esser questo nemico che si cela dietro le quinte al momento? Zero, purtroppo. <Al momento no, Kaori. Ma ho già in mente a chi possa chiedere per delle informazioni.. Sicuramente ci lavorerò, stai tranquilla> deve solo cercare per tutto il mondo Akendo sperando che abbia sentito parlare, tramite i suoi sottoposti, di questo nuovo nemico che sta entrando in scena. Sarà difficile raccogliere informazioni nel breve tempo perchè sembra che questo tizio sappia giocarsi bene le sue carte riuscendo a rimanere nascosto anche durante tutto questo tempo. Ma loro, a partire dall'Hokage, non possono rimanere fermi a guardare e restare vittime indifese di questi attacchi. <Bene, allora. Occupatene te, Kaori. Ho fiducia in te..> sorride nuovamente il giovane alla kunoichi sostenendo il lavoro compiuto fin qui da lei. Le ha già affidato compiti del genere e sa che può portarli a termine in ben che non si dica. <Sono sicuro che ognuno di loro potrà risultarci utile tramite le loro informazioni, in modo da avere un quadro più completo di tutto quello che sta accadendo. Non sarà tutto quello di cui abbiamo bisogno, ma sarà un piccolo passo in avanti..> è sincero il jinchuuriki, ma rimane fiducioso sul lavoro che faranno e sulla strada che stanno prendendo. <Sono contento della tua crescita, Kaori. I tuoi superiori parlano bene di te..> si ferma alcuni secondi guardando la ragazza negli occhi <Tieniti pronta nelle prossime settimane..> afferma il giovane verso la Hyuga per poi rimanere in silenzio.

15:44 Kaori:
 <Non ho dubbi in proposito> replicherebbe la kunoichi andando a snudare un sorriso ingentilito, sincero, piccola traccia del suo esser così trasparente e spontanea dei giorni precedenti. Non dubita affatto che il Nono si metterà al più presto all'opera per capire cosa sta accadendo e chi ne sia il responsabile, sa che l'altro lavora incessantemente per il bene del Villaggio e la sua sicurezza e ha fiducia in lui. Ora più che mai, dopo il piccolo scherzetto di Nan a danno del rapporto fra i due. Una piccola caduta della Hyuga che le ha insegnato a fidarsi con maggior vigore della sincerità e bontà del suo Kage. Il capo della genin va ad inclinarsi un paio di volte in avanti ad annuire alle parole del biondo: un nuovo incarico di cui occuparsi, una nuova missione da portare avanti. Può farcela, deve farlo per il bene di Konoha e la sua sicurezza. <Grazie mille, Hokage-sama. È un onore per me ricevere la vostra fiducia> rivela sincera, quasi marziale, chinandosi in un inchino profondo e rispettoso alla volta altrui, felice di essere depositaria di tale sentimento da parte sua. Sapere che Hitomu si fidi di lei per un incarico così importante e delicato la fa sentire più leggera, forse un po' più confidente nelle sue stesse capacità. Fosse stata una inetta l'altro non avrebbe lasciato che si occupasse di una situazione così sottile... no? <Arriveremo a capire chi ha ucciso Sukui-sama e cosa vuole dalla Foglia. Ogni informazione sarà un piccolo pezzo di puzzle utile ad arrivare alla verità, ne sono sicura signore> annuisce lei concordando con le parole del biondo. Non sarà risolutiva la sua ricerca d'informazioni, ma sicuramente sarà un passo avanti verso l'identità di quest'essere così pericoloso. Il successivo dire dell'altro porta la Hyuga a schiudere appena le labbra osservandolo sorpresa, le iridi grandi e bianche a sgranarsi appena con fare colpito. È felice delle sue parole, di quel suo pensiero, tuttavia non vuole lasciarsi cullare da quel complimento. Sa che deve impegnarsi ancora molto per potersi sentire davvero utile, che la strada da percorrere è ancora piuttosto lunga. <Vi ringrazio, Hokage-sama. Le vostre parole mi rendono davvero felice> sorriderebbe lei riconoscente, quella luce gentile che solitamente accompagna il suo viso a rivelarsi leggera in quello sguardo grato. <Pronta per cosa, signore?> domanderebbe non capendo bene a cosa si possa star riferendo. <Crede che possa arrivare un attacco prossimamente?>

15:58 Hitomu:
  [Ufficio dell'Hokage] Non deve avere dubbi e fa bene a non averne. Se c'è una cosa di cui può stare sicura, Kaori, è l'impegno del Nono quando c'è di mezzo il Villaggio della Foglia. <La mia fiducia te la sei conquistata, Kaori.. Ricorda che nessuno regala niente in questo mondo. Tutto ciò che hai è perchè te lo sei meritato..> piccola lezione di vita da parte del Nono, ma in realtà sono solo i soliti consigli che da sempre alla ragazza. A lei saperli prendere e farne buon uso. China più volte la testa quando la ragazza afferma che prenderanno il killer di Sukui <Ne sono sicuro, confido nel lavoro di tutti noi> come sempre uniti, tutti insieme verso lo stesso obiettivo. Questa è Konoha. La risposta della ragazza all'avvertimento del jinchuuriki è ingenua, ma normale visto che la kunoichi non sa nulla di ciò che succede negli uffici della Magione <Attacco?> sorride scuotendo la testa il Nono. <No, no.. Nessuno attaccherà Konoha. Tieniti pronta per te stessa.. Questo è tutto ciò che posso dirti, al momento> sorride ancora cercando di levare qualsiasi preoccupazione dai pensieri della Hyuga. <Credo sia tutto, dunque.. Grazie per essere venuta personalmente a parlarmi di questa faccenda. Aspetterò tue notizie, allora..> conclude il jinchuuriki lasciando che il suo sguardo azzurro si soffermi sulla genin davanti a lui.

16:09 Kaori:
 In qualche modo venire a parlare di persona con il Kage ha portato a galla più aspetti positivi in un colpo solo. Sia il fatto che ora avrà sicuramente le idee più chiare circa quanto sia accaduto e sia un piccolo miglioramento nell'umore della genin. L'affetto e la disponibilità del biondo son riusciti a risollevare in parte quell'animo fiaccato dai recenti avvenimenti e dalle solite paure della ragazza, aiutandola a sentirsi un po' più fiduciosa, un po' più sicura di sé. Sorride lei, semplicemente, con gli occhi scintillanti di nuova speranza alle parole confortanti e gentili dell'altro andando dunque ad avviarsi verso la fine di quell'incontro. Non ha ben capito per cosa tenersi pronta ma, in ogni caso, sempre meglio stare allerta per qualunque cosa. <Va bene, Hokage-sama, sarò prudente di qualsiasi cosa si tratti> annuirebbe lei con un inchino leggero del capo, prima di udire il saluto ed il cortese congedo del biondo e fare un passo indietro dalla scrivania. <Dovere, signore> direbbe lei sicura prima di inchinarsi una seconda volta con maggior ossequio. <Le porterò nuove notizie al più presto. Mi metterò subito all'opera> assicura con fermezza e sicurezza prima di rialzarsi e abbandonare dunque l'ufficio pronta ad avviarsi verso una nuova importantissima missione. [End]

Kaori si reca presso l'ufficio dell'Hokage per parlare di persona di quanto accaduto al Tempio dei Custodi del Fuuinjutsu.
Hitomu viene informato dello strano attacco mentale ai danni dei suoi shinobi presenti quel giorno e inizia a pensare a come proseguire per ottenere qualche informazione circa l'identità di questa persona sconosciuta.