Fratricidio.

Quest

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Tatsuno Himoto. Dopo anni e anni di ricerche che hanno portato questo povero ragazzo in ogni dove, in tutto il paese del fuoco, in quel di Kusa, nei dintorni del paese dell'erba fino a qui. Nei più bassi meandri del paese del vento, oltrepassando la civiltà di Suna e giungendo a quello che è uno dei più grandi accampamenti di beduini della zona. Immersa nel deserto vi è una grande oasi verdeggiante, un grosso lago a fare da sostentamento a tutte le tende poste sulle proprie rive, svariate palme che si stagliano alte a far ombra sugli abitanti viaggiatori di quel posto. Sembra essere piuttosto vivo, è pieno di abitanti tutti bardati e preparati al meglio alle condizioni atmosferiche del deserto, in cui sono tipiche le forti escursioni termiche ed in cui bisogna proteggersi dall'infiltrazione dei granelli di sabbia. Sembrano tutti abbastanza pacifici. Per il momento il chuunin non è in vista, è piuttosto lontano, nascosto nella sabbia. Da lì potrà pensare a tutto il viaggio fatto, alle informazioni in suo possesso, trovate con l'aiuto di uno shinobi che lo ha sempre aiutato in tutto e per tutto. Alla morte di sua madre, mentre era in tenuta Anbu, a casa sua persa in un incendio assieme ad ogni tipo di famiglia o ricordo d'infanzia, alla scoperta di avere quel che potrebbe essere suo fratello per quanto riguarda la somiglianza, identificato come il piromane che gli ha rovinato la vita e lo ha condizionato per sempre. E tutta la strada che ha percorso lo ha condotto lì, in quell'accampamento. È lì che si nasconde il suo obiettivo o è solo un altro - frustrante - buco nell'acqua?

15:40 Tatsuno:
  [Esterno accampamento ~ Tra le dune] Sono passati quattro anni. Quattro anni da quando ha lasciato il villaggio della Foglia con la scusa di una missione per andare a caccia del suo passato. Quattro anni di pattugliamenti, pedinamenti, uccisioni e torture. Qualunque cosa potesse aiutarlo nel proprio intento. Quattro lunghi anni lontani da quella che a lui piace chiamare casa, da quelli che poteva definire amici, e che ormai, quasi sicuramente, lo hanno classificato come morto. Da quattro anni non vede un volto amico, e gli unici contatti che ha avuto si possono riassumere in sedute di tortura, uccisioni, e forse qualche visita veloce a qualche medico cittadino. Quattro anni in cui è cambiato, d'aspetto e di carattere. Se prima era un dodicenne che, sebbene non volesse, doveva mostrarsi curioso e bambinesco, adesso è un sedicenne, apatico e distaccato il più delle volte. Se c'è ancora un cuore in quel petto, batte solo per pompare sangue, niente più. Si è alzato, ormai raggiunge il metro e ottanta, ma le fattezze, bene o male, sono simili a quelle di un tempo. Capelli argenteo/violacei, che hanno smesso di opporsi alla gravità, ricadendo sul volto in maniera più naturale, occhi rossi, spenti ed inquietanti. Il suo lungo pellegrinaggio, alla fine - si spera - di tutto, l'ha condotto nel paese del Vento. Non poi così lontano dalla propria patria, in realtà. L'accampamento lo vede, in lontananza, ma lo vede. Chino sulla sabbia per non farsi avvistare, con il ginocchio sinistro posato sulla morbida e calda sabbia di una duna. Indossa, non potendo girovagare con l'attrezzatura da anbu, una corazza leggera, fatta di stoffa e qualche parte in metallo, accompagnata da schinieri, vambracci e guanti con placca in metallo.Il colore marroncino chiaro lo aiuta, più o meno, a mimetizzarsi con la sabbia. Il cappuccio è tirato sopra la testa, ed un pezzo di stoffa è utilizzato come maschera per riparare naso e bocca dalla sabbia, e per celare il proprio volto. L'armatura è aderente, quasi come fosse stata fatta per lui. La manica sinistra è completamente mancante, tanto che il vambraccio sinistro posa su una specie di polsino sottile di stoffa che avvolge tutto l'avambraccio, mentre però il tatuaggio è ben visibile. La manica destra, al contrario, c'è per metà, in quanto alla spalla v'è il tatuaggio Anbu da tenere nascosto. Legato alla coscia destra il porta Kunai/shuriken con la solita attrezzatura e, dietro alla vita, il portaoggetti. A coprire il tutto uno spolverino lungo fino a poco sotto il ginocchio, di stoffa, a nascondere le armi, quasi per sembrare un semplicissimo pellegrino. Alla fine di tutto, non c'è niente che possa ricondurlo all'essere un ninja di Konoha e, ancora meno, ad un Anbu. Il chakra scorre nel corpo, rendendo la sua mente lucida ed il suo corpo energico. [Chakra 50][Equip.: Prossimo turno]

Nell'accampamento nulla di nuovo, pare davvero che siano solo beduini, nemmeno ninja professionisti. Si stanno preparando - ad osservarli bene - probabilmente per partire e giungere ad un nuovo luogo, d'altronde sono beduini ed in quanto tali sono una tribù di nomadi, non sono per nulla dediti allo stare fermi nello stesso luogo per troppo tempo. Un piccolo manipolo di tre uomini, in groppa ad altrettanti cammelli dalla taglia talmente imponente che non avrebbero nulla da invidiare ad un cavallo adulto, si allontanano dalle loro tende per andare a caccia. Si allontanano dall'accampamento, ma si avvicinano alla posizione di Tatsuno, abilmente nascosto tra la sabbia calda del deserto. Eppure, nell'avvicinarsi, trovano più visibile lo shinobi. È coperto quasi del tutto, così come lo sono i tre uomini armati giusto di qualche lancia e che non portano le insegne di alcun villaggio, ma come questi riescono a vedere le poche parti scoperte del corpo, in particolare gli occhi del ragazzo, il capogruppo da' ordine di fermarsi. < Oh! > frena il proprio cammello, gli altri guardano anche loro gli occhi apatici ed inquietanti dell'Himoto e sembrano altrettanto spaventati < Oh no! È tornato! > Panico, la paura prende i tre uomini, che fuggono di nuovo indietro verso le loro tende, eccezion fatta per un di loro, pare appena un diciottenne, che cade dal proprio cammello ed inizia a strisciare nella sabbia - molto lentamente - lontano dalla posizione del chuunin, nel tentativo di riavvicinarsi molto goffamente al resto del gruppo. Pare quasi che sia stato riconosciuto, sebbene la cosa non sia, naturalmente, possibile.

16:15 Tatsuno:
  [Esterno accampamento ~ Tra le dune] Resta ancora lì, tra la sabbia, come nella speranza di vedere il suo obbietto in bella mostra. Ovviamente sa che non è possibile, che non sarà così facile. Anche perché non vuole che sia facile. Non dopo tutto quello che ha passato, non solo negli ultimi quattro anni, ma negli ultimi sedici. Nota il gruppo di cavalieri allontanarsi dall'accampamento, e si appiattisce il più possibile al suolo, senza però cambiare effettivamente posizione. Per precauzione, inoltre, con la destra va ad estrarre un kunai, che prende, al solito, in presa inversa, quindi con la lama verso l'esterno della mano. Le iridi seguono il gruppo finché non si avvicina. Circa una ventina di metri, forse poco più. Le parole dell'uomo, in qualche modo, lo colgono di sorpresa, ma gli danno una piccola speranza. Che lo abbiano riconosciuto è impossibile, visto che ogni uomo incontrato fin'ora non è sopravvissuto. Una cosa è certa, la sua idea di avvicinarsi senza essere visto non è andata a buon fine. Meglio, però, darsi subito da fare. Ragiona in un istante. I due cavalieri ancora in sella non sono veloci quanto lui, ma abbastanza da raggiungere il limitare dell'accampamento prima di essere uccisi, ma il terzo, il ragazzo caduto a terra, è lì. A meno di dieci metri. Non ci pensa troppo. Uno scatto rapido delle gambe, potenziate dal chakra che vi scorre, in modo da muoversi veloce. Chakra che, al contempo, andrebbe a fluire nelle piante dei piedi, in modo da creare una leggera suola, per così dire, di chakra, in modo da evitare al ninja di affondare nella sabbia e correre in modo scomposto. Lo scatto è lineare, alla massima velocità in direzione del ragazzo a terra. Cercherebbe di arrivargli al fianco, avendolo quindi alla propria destra, ed una volta lì lasciarsi cadere, per così dire, su di lui, con il ginocchio piegato, in modo da colpirlo al petto e bloccarlo con tutto il proprio peso. La mancina andrebbe ad afferrare il capo del ragazzo, spingendolo a terra, in mezzo alla sabbia, ma con il volto rivolto verso l'alto, verso di lui. Il kunai verrebbe avvicinato, allora, al collo di lui, con una leggera pressione in modo da far comprendere che no, non si sta scherzando. In tutto ciò lo sguardo è apatico, come sempre, fisso negli occhi del ragazzo. La lama del kunai andrebbe a lasciarne il collo solo un secondo, il tempo di togliere quella "maschera" improvvisata dal proprio volto per mostrarla al ragazzo. < Di chi parlavano? Di un ragazzo che mi assomiglia? > serio, distaccato, ma rapido nel parlare. < Kinji? Il suo nome è Kinji? > e qui la pressione del kunai aumenta ulteriormente, ma senza, per ora, ferire l'altro. < Parla. Dove lo trovo? > [Movimento 7m (1/4) + Blocco (1/4)][Mente 60 | Agilità 80 | Forza 45 | Taijutsu 70 | Houjutsu 10][Chakra 50][Equip.: Armatura (completa) | Vambracci (coppia) | Schienieri (coppia) | Guanti Ninja (coppia) | Porta Kunai/Shuriken (x1) | Tasca Portaoggetti (x1) | Carta Bomba (x1) | Bomba Luce (x2) | Kunai (x2) | Kunai con Carta Bomba (x1 - Preparato in precedenza) | Tonico Coagulante (x2) | Tonico Chakra (x2) | Fuuda (x1) | Tronchetto (x1 - Nel Fuuda)]

Il ragazzino ha la schiena immersa nella sabbia, è paralizzato al punto tale da non riuscire a ragionare sul fatto che potrebbe rialzarsi ed andarsene correndo. E - di certo - vedersi piombare addosso una minaccia armata di un kunai che arriva in tempo zero dritto alla sua gola non aiuta. Deglutisce, suda freddo, dire che è terrorizzato non rende nemmeno l'idea. Terrore che sembra quasi scemare quando Tatsuno si toglie il bendaggio davanti al volto, le iridi del giovanotto riverso a terra lo scrutano attentamente, come per cercare un dettaglio che non trova sul volto del suo aggressore < Non sei tu... > mormora, tirando un sospiro di sollievo, salvo poi ricordare che ha una lama pronta a tranciargli la giugulare < Il capo di una banda di briganti ha-- > Una piccola pausa, qualche lacrima gli scende dagli occhi e ricade nella sabbia < --i tuoi stessi occhi. > Scuote la testa, quel tanto che basta per non ferirsi da solo contro il kunai < Non so il suo nome, ti somiglia molto, ma ha la mascella sfregiata. > Alza il volto, come a mettere in evidenza la parte che corre dall'orecchio fino al mento < Come da una bruciatura > Termina, naturalmente immobile finché il ninja della Foglia vorrà tenerlo in quello scacco fatale < Attacca di notte- non lo vediamo mai andare via dall'accampamento, mai. Pensiamo che di giorno lui sia... tra noi, ma non riusciamo a riconoscerlo. > Parla, nonostante abbia le lacrime e la voce gli si blocchi in gola quando non prende fiato per troppo tempo < È tutto quello che so, lo giuro- non mi faccia del male, voglio tornare dal mio papà. >

16:46 Tatsuno:
  [Esterno accampamento ~ Tra le dune] Resta lì, fermo sul ragazzo, con il kunai alla gola ed ascolta le sue parole. Alla fine di tutto il pugnale prema ancora di più sul collo del ragazzo, che forse adesso potrà sentire del dolore, come se la pelle fosse pronta a lacerarsi. < Non hai risposto a tutto. Lui. Dov'è? Dimmelo, e non sarà più un vostro problema. > calmo, come al solito. < Forse tuo padre lo sa. > serio. E senza dire altro andrebbe a rialzarsi, afferrando il ragazzo per gli abiti e tirandolo su, di prepotenza, in fretta. < Muoviti. > dandogli una spinta per farlo camminare verso l'accampamento. < Mettimi alla prova, se hai coraggio, e scappa. > quasi una vera sfida. < Sarai il tramite con tuo padre. Se mi attaccano, tu sei morto, lui è morto. Tutti morti. > una spiegazione semplice. La camminata è veloce, e si aspetta che anche quella del ragazzo sia tale, tanto da andarlo a spingere in caso contrario. Il Kunai andrebbe riposto, per il momento. < Quanti uomini ci sono con questa persona? Quanti briganti ha? > nel frattempo cercherebbe qualche informazione. Non dovrebbero metterci poi molto per arrivare all'accampamento, al ché lo bloccherebbe. < Chiama tuo padre e farlo uscire. Digli che voglio solo parlare. > freddo, distaccato. Non vuole perdere tempo. < Può portare una scorta se vuole, non mi importa. Non siete il mio obiettivo, voglio solo informazioni. > quindi lo fissa, apatico. [Chakra 50][Equip.: Armatura (completa) | Vambracci (coppia) | Schienieri (coppia) | Guanti Ninja (coppia) | Porta Kunai/Shuriken (x1) | Tasca Portaoggetti (x1) | Carta Bomba (x1) | Bomba Luce (x2) | Kunai (x2) | Kunai con Carta Bomba (x1 - Preparato in precedenza) | Tonico Coagulante (x2) | Tonico Chakra (x2) | Fuuda (x1) | Tronchetto (x1 - Nel Fuuda)]

I due ragazzini proseguono per la strada che li divide dall'accampamento. È protetto da una cinta di protezioni in legno al centro della quale vi è un piccolo portoncino, con una feritoia ad altezza occhi, in maniera da poter comunicare senza aprire la porta. Un qualcosa di molto semplicistico, insomma. I paletti di legno che formano la cinta al centro sono riempiti con un intreccio di corde, dal quale si può vedere all'interno dell'accampamento. Sono tutti rintanati nelle loro tende, all'esterno non c'è più nessuno. A quanto pare sono stati avvisati del possibile pericolo. Il ragazzino non tenta di scappare dalle grinfie di Tatsuno, ne è troppo spaventato. Arriva alla porta, incerto alza il braccio sinistro, prima di bussare mormora < Non farci del male, per favore... > e poi bussa sul portoncino. Tre suoni sordi e poi silenzio. < Non so dove si trovi, credo che nessuno lo sappia- > Nell'attesa che qualcuno risponda alla porta, prosegue col parlare con lui, nella speranza di renderlo meno ostile < Te l'ho detto, saccheggia e poi nessuno lo vede uscire. Di solito porta con sé tre uomini, ma a volte lo abbiamo visto ucciderli senza motivo quindi- non lo so. > Qualche altro istante passa, poi la feritoia per gli occhi si apre, mostrando un paio di occhi castani, guardano il bambino, poi si soffermano sul chuunin. La feritoia si richiude, ma si apre la porta, mostrando l'uomo che era a capo del gruppo a cammello di poco prima. Il ragazzino si slancia per raggiungerlo ed andare tra le sue braccia, ma come questo tenta di avvicinarsi la porta si richiude alle spalle di entrambi, lasciandoli fuori ed il bambino si accascia a terra, in una pozza di sangue, rivelando così che l'uomo uscito dall'accampamento, suo padre, ha un kunai tra le mani, con cui lo ha trafitto al petto. L'uomo ridacchia, agitando la mano per far schizzare del sangue sul terreno, poi, piano piano, la sua pelle inizia a sfarfallare, come se si stesse sgretolando, rivelando così un ragazzo alto circa un metro e ottanta, capelli argentei, con delle sfumature violacee, occhi freddi e crudeli, un'ustione di secondo grado che gli percorre il lato sinistro del volto. Osserva il chuunin e sorride, meschino, aguzzo, non proferisce parola, come se lo stesse ancora solo studiando. [Tre metri di distanza]

17:17 Tatsuno:
  [Esterno accampamento ~ Tra le dune] Accompagna il ragazzo fino alla porta. < Non vi ucciderò se non ce ne sarà bisogno. > che sia verità o meno, è un dubbio. La voce e lo sguardo del ragazzo non lasciano trasparire nulla. Attende, lì, leggermente indietro rispetto al ragazzo. Osserva la scena, con calma impassibile. Non vacilla nemmeno quando vede il suo coetaneo accasciarsi a terra, morto. Non è un suo problema, non era suo amico. Non era nessuno. Lo sguardo fisso sul volto cangiante dell'altro, che piano piano si sgretola. Non ci pensa molto. Gambe che, alla massima velocità, prima si flettono, poi si distendono, potenziate, come prima, dall'afflusso di chakra, in uno scatto repentino per annullare quella distanza infima tra sé stesso e l'avversario, muovendosi però leggermente verso destra, in modo da andargli al fianco. Nel piccolo movimento in velocità andrebbe a ruotare il corpo in senso orario, chino in avanti con il busto, piegando il braccio destro, in modo da caricare un pugno con il suddetto. Scatterebbe così nella rotazione opposta, rapidamente, accompagnando il movimento del braccio con il busto e la spalla, andando anche a sollevare leggermente il busto e poi il braccio, in modo da trasformare quello che poteva sembrare un semplice dritto allo sterno un vero e proprio montante, portato alla massima velocità e forza verso il mento avversario. Il tutto dovrebbe prendere appena qualche istante, e dovrebbe riuscire, quanto meno, a destabilizzare e far cadere l'avversario. [Movimento (1/4) + Montante (1/4)][Mente 60 | Forza 45 | Agilità 80 | Taijutsu 75][Chakra 50][Equip.: Armatura (completa) | Vambracci (coppia) | Schienieri (coppia) | Guanti Ninja (coppia) | Porta Kunai/Shuriken (x1) | Tasca Portaoggetti (x1) | Carta Bomba (x1) | Bomba Luce (x2) | Kunai (x2) | Kunai con Carta Bomba (x1 - Preparato in precedenza) | Tonico Coagulante (x2) | Tonico Chakra (x2) | Fuuda (x1) | Tronchetto (x1 - Nel Fuuda)]

Sono solo loro due, due gocce d'acqua, non fosse per l'età, per i lineamenti più marcati del più vecchio. Sospira, sembra quasi deluso dalla sua reazione. < Avrei sperato quanto meno in una presentazione. > Tono sicuro, che quasi mira a prendere il giro il chuunin di Konoha. China la testa verso sinistra quando l'altro si avvicina e non si sposta minimamente, anzi. Osserva il pugno diretto, un respiro gli sibila tra i denti. Pone la mano in direzione del montante, proprio sul punto che il chuunin stava per colpire e lo afferra con sicurezza e precisione. La stretta delle dita sul polso di Tatsuno potrà lasciargli intendere che è piuttosto forte, quanto lui se non anche un pochino di più. Se la ride, poi alza la gamba, il movimento è piuttosto lento, ma la presa sulla mano impedisce all'Himoto di muoversi. < Debole, stupido e prevedibile. Troppo, per essere mio fratello. > Pronuncia soltanto, prima di scaricare un calcio alla bocca dello stomaco del più piccolo, spezzandogli il respiro, ma non spingendolo indietro, perché lo tiene bloccato per il braccio fino alla fine dell'attacco. Dopodiché lo lascia e comincia a ridacchiare, con Tatsuno che sarà intento a riprendersi dal forte colpo subito a pochi centimetri di distanza da lui. < Ho sempre pensato che avrei dovuto dar fuoco anche a te. Cosa sei venuto a fare qui? > Domanda, braccia conserte al petto, con la sicurezza di qualcuno che è ben certo di poter avere la meglio in uno scontro diretto. [-10 pv Tatsuno]

17:53 Tatsuno:
  [Esterno accampamento ~ Tra le dune] Non se lo aspettava. L'altro è decisamente più forte. L'aveva sottovalutato da una parte, dall'altra non voleva credere che fosse così forte. Non pensava fosse stato allenato. Non sa niente, in realtà, di lui. Resta lì, a qualche centimetro da lui, chino sulle propria ginocchia con le mani al petto. E' un dolore bruciante, ma non lo smonta più di tanto. Bisogna giocare d'astuzia, ed è ora di iniziare. Nascoste dal proprio corpo chino, le mani andrebbero a giungersi nel sigillo della lepre, mentre il chakra raiton andrebbe a muoversi lungo il corpo, come risvegliato, in direzione degli occhi. Un leggero pizzicorio lungo il collo dovrebbe avvertirlo dell'arrivo del chakra, poi dietro agli occhi, pronto ad essere scagliato. < Per prenderti la testa. > andrebbe a dire, a denti stretti, nel solito tono apatico. Andrebbe, in contemporanea, ad alzare la testa di scatto, puntando gli occhi proprio verso di lui, mentre la tecnica del flash dovrebbe partire, per accecarlo. Se vi fosse riuscito, ora, l'altro dovrebbe essere quasi ceco, più o meno, e ne sfrutterebbe la cecità per scattare all'indietro di appena una quindicina di metri, distendendo rapidamente le gambe e lanciandosi all'indietro. In contemporanea la mano andrebbe a cercare, nel porta Kunai/Shuriken, il kunai con la carta bomba, che andrebbe ad estrarre. Afferrandolo cercherebbe di attivare la carta facendo fluire il chakra in essa tramite la mano. Una volta carica andrebbe a lanciarla ai piedi dell'altro, o almeno tenterebbe, caricando il braccio all'indietro, parallelo al terreno, e ruotando il busto verso destra, per poi farlo scattare in senso opposto per accompagnare il movimento del braccio. La mano andrebbe a lasciare il kunai quando, all'incirca, la punta di questo combacia con la direzione che deve prendere, giusto un po' prima per annullare il movimento d'inerzia. Se fosse riuscito nell'intento, il Kunai dovrebbe atterrare proprio tra le gambe di lui. < Muori. Kai. > sussurra, senza che l'altro debba sentirlo, per forza. [Flash (1/4) + Movimento 15m (1/4) + Lancio Kunai con Carta Bomba e Detonazione (2/4)][Mente 60 | Agilità 80 | Taijutsu 70 | Houjutsu 10 | Ninjutsu 20][Se Chakra 50-1=49][Equip.: Armatura (completa) | Vambracci (coppia) | Schienieri (coppia) | Guanti Ninja (coppia) | Porta Kunai/Shuriken (x1) | Tasca Portaoggetti (x1) | Carta Bomba (x1) | Bomba Luce (x2) | Kunai (x2) | Kunai con Carta Bomba (x1 - Preparato in precedenza) | Tonico Coagulante (x2) | Tonico Chakra (x2) | Fuuda (x1) | Tronchetto (x1 - Nel Fuuda)]

Andiamo per gradi in questa aggressivissima offensiva da parte del fratello più piccolo, mentre l'altro non fa nulla se non canzonarlo dopo essere riuscito a colpirlo con tanta facilità, dopo aver assistito ad un colpo frontale molto scialbo. Ora l'attacco è più studiato. Il flash colpisce in pieno l'apparato visivo di Kinji, che non si aspettava minimamente l'utilizzo di quella tecnica, ma dopo essersi spostato ed aver caricato il kunai... non accade nulla. Ecco perché. La tecnica flash prende più tempo di quanto previsto dal chuunin [Istantanea. 2/4 di turno.] e quindi nel momento in cui si sposta, non riesce a lanciare il suo kunai. Ed a parte quello, se anche lo avesse lanciato, non sarebbe esploso, per via del mancato sigillo associato alla parola "kai". Se il flash non avesse avuto effetto a quest'ora lo scontro sarebbe già finito con la vittoria di Kinji sul fratello minore, invece adesso l'altro ha una minima possibilità di non soccombere. Alla cieca, seppur non del tutto, il bandito scatta verso di lui, non pare particolarmente veloce, e quando finisce di avvicinarsi carica un fortissimo calcio con la gamba sinistra, in modo che il collo del piede colpisca il lato della testa del fratellino, di certo è una cosa che lo metterà molto in difficoltà se non dovesse schivarlo. [1/4 di tempo per schivare il colpo, il resto del turno è libero]

18:22 Tatsuno:
  [Esterno accampamento ~ Tra le dune] Diciamo che non ha calcolato perfettamente i tempi, e la cosa lo infastidisce non poco. Fortunatamente la tecnica principale, quella che potrebbe aiutarlo a pararsi il culo, va a buon fine. Riesce ad allontanarsi, ma niente più. L'altro, seppur alla cieca, parte alla carica. E' un colpo indubbiamente forte, ma anche estremamente preciso e per questo estremamente fallace. La schivata dovrebbe essere relativamente semplice. Andrebbe a flettere le gambe alla massima velocità, chinando anche leggermente il busto in avanti e a sinistra -cioè dal lato opposto a quello da cui proviene il calcio-, in modo da abbassarsi maggiormente allontanando anche l'obiettivo dal calcio. Sfruttando anche l'aiuto della gravità dovrebbe abbassarsi abbastanza in tempo per evitare il colpo, essendo un movimento semplice e veloce. Se vi fosse riuscito ora sarebbe chino a terra, sulle punte dei piedi, ed il kunai ancora in mano. Tempo del contrattacco. Chinando il busto in avanti, andrebbe a distendere velocemente le gambe. Sono già corpo a corpo, quindi non lo farebbe per muoversi, bensì per darsi lo slancio in avanti, accompagnando il movimento del braccio destro che va a distendersi in avanti, nel tentativo di andare a trafiggere il fratello, se vi riuscisse, alla gola. Un colpo che, qualora portato correttamente, dovrebbe quasi essere invisibile a qualcuno leggermente ceco che ha appena tentato di colpire. Un colpo però, forse, non mortale. Non subito almeno. [Schivata semplice (1/4) + Attacco con slancio (2/4) (?)][Mente 60 | Forza 45 | Agilità 80 | Taijutsu 70 | Houjutsu 10][Chakra 49 | Carta attiva][Equip.: Armatura (completa) | Vambracci (coppia) | Schienieri (coppia) | Guanti Ninja (coppia) | Porta Kunai/Shuriken (x1) | Tasca Portaoggetti (x1) | Carta Bomba (x1) | Bomba Luce (x2) | Kunai (x2) | Kunai con Carta Bomba (x1 - Preparato in precedenza) | Tonico Coagulante (x2) | Tonico Chakra (x2) | Fuuda (x1) | Tronchetto (x1 - Nel Fuuda)]

Kinji attacca, ma il suo calcio non trova il bersaglio, che nel frattempo si è spostato compiendo una schivata sul filo del rasoio che lo ha salvato da certamente ingenti danni. Ora Tatsuno passa all'attacco, di certo non sta combattendo per ferire, bensì per uccidere e questo è chiaro ad entrambi i fratelli dai capelli argentei. Il più grande pare divertito, focalizza l'attenzione sul kunai, come aveva fatto col pugno poco prima, convinto di poterlo afferrare di nuovo al polso per bloccare il suo attacco e continuare a martoriarlo di calci, ma così non avviene. La mano destra si sposta, alla stessa velocità e con gli stessi riflessi in cui il giovane brigante è convinto di intercettare il colpo ed invece no. Arriva in ritardo, peccando di superbia, non considerando che il flash ha ridotto di molto le sue abilità cognitive riferite soprattutto alla vista. Abbiamo quindi Tatsuno che affonda solo la punta del kunai nelle carni della gola del fratello maggiore, il resto della lama è chiusa nel suo palmo, bloccata. < Gh- > Mugola, stringendo i denti e lasciandoli intravedere tra le labbra schiuse. Un rivolo di sangue gli scende lungo il braccio, per via del taglio che gli corre lungo tutto il palmo chiuso attorno all'arma avversaria. Dalla gola, invece, niente. L'unico foro d'uscita è coperto ancora dall'arma. < Se riuscissi > biascica le parole, ma la voce è chiaramente rotta dal sangue che gli si accumula sul fondo della trachea < ad uccidermi > un colpo di tosse, che lo porta a sputare piccoli schizzi di sangue direttamente sul volto del fratello minore < cosa avresti risolto, eh? I nostri genitori sono morti. Io sono l'unica famiglia che ti resta. > Un altro colpo di tosse, la stretta della mano si fa più salda attorno alla lama, come a voler dimostrare quanto sia ancora in grado di essere combattivo < Quanto tempo hai passato, consumato dal desiderio di vendetta? Tutti i tuoi amici si saranno dimenticati di te- ti resto solo io. > Sorride ora, i denti macchiati dal denso liquido cremisi che cola dagli angoli delle labbra. < Fratellino mio. > Le ultime parole che pronuncia, prima di estrarre dalla propria gola il kunai e caricare poi un gancio sinistro che, sempre per il principio secondo cui i due sono vicinissimi ed un fratello tiene bloccato l'altro, viene tirato direttamente allo zigomo corrispondente di Tatsuno, facendo cadere il kunai ai piedi di entrambi e facendolo indietreggiare di non più di qualche centimetro. Kinji barcolla, la mano ferita - la destra - tampona inutilmente la ferita alla gola, che zampilla sangue tra le dita, lo sguardo è agguerrito, di chi ha voglia di combattere ancora, ma è piuttosto evidente che le sue condizioni non sono delle migliori, che se si regge in piedi è unicamente grazie alla sua enorme determinazione. [Distanza corpo a corpo] [Tatsuno a 80 pv, zigomo rotto]

15:16 Tatsuno:
  [Accampamento ~ Esterno] Inutile da dire, il fratello è forte, non poco. Fortuna pecca di superbia, qualcosa in cui Tats stesso, delle volte, si ritrova. Il colpo riesce, anche se solo in parte. La lama oltrepassa di qualche centimetro, forse, la carne della gola e la trachea. Il sangue schizza sul volto di Tats. Quante volte già gli è successo. Lo ascolta parlare. < Ma quanto parli? > digrigna i denti, prima del contrattacco dell'altro. Un mancino in pieno volto, e sente tutto il dolore al volto. Ma è una ferita, niente di più. Niente che non si possa superare. Non perde tempo, sono vicini, molto, e la cosa torna ancora a suo vantaggio. Il colpo, ovviamente, lo a portato a ruotare il corpo, quindi, nascondendo con esso ancora una volta il sigillo della lepre, andrebbe a richiamare il chakra elementale verso gli occhi. Ancora una volta il formicolio lungo il collo, poi dietro gli occhi. Andrebbe a ruotare il corpo ed il volto in un movimento unico, verso il fratello. < Tienimi un posto all'inferno! > ringhia, quasi, mentre tenterebbe di rilasciare, ancora una volta, un flash di luce accecante dai bulbi oculari. Se vi fosse riuscito, ora il fratello, ferito e accecato, dovrebbe risultare confuso maggiormente. La prossima mossa è facile. Un movimento unico delle gambe, rapido, che prima si flettono poi si distendono, mentre il chakra pompa nel sistema per potenziarle. Il busto leggermente inclinato a sinistra in modo da direzionare quello scatto, fulmineo, rapido. Se vi riuscisse dovrebbe portarsi ad una distanza di circa quindici metri alla propria sinistra. La mano destra va a formare un mezzo sigillo della pecora, per tentare di detonare il kunai con la bomba ai piedi del fratello con un ultimo urlo. < Kai! > che sappia di cosa morirà. [Flash (2/4) + Movimento laterale sx 15m (1/4) + Detonazione ( se prende credo prenda 1/4 )][Se chakra 44-5=39][Equip.: Armatura (completa) | Vambracci (coppia) | Schienieri (coppia) | Guanti Ninja (coppia) | Porta Kunai/Shuriken (x1) | Tasca Portaoggetti (x1) | Carta Bomba (x1) | Bomba Luce (x2) | Kunai (x2) | Kunai con Carta Bomba (x1 - Preparato in precedenza) | Tonico Coagulante (x2) | Tonico Chakra (x2) | Fuuda (x1) | Tronchetto (x1 - Nel Fuuda)]

Kinji ormai è più sulle sponde dell'Averno che su quella sabbia. Vorrebbe attaccare, glielo si legge negli occhi, ma no, non ce la fa. Eppure sorride, sebbene non si vede più nemmeno un dente, ma unicamente macchie di sangue. Viene accecato di nuovo, ma non conta più nulla ormai. < Sei proprio come me. > Lascia cadere il braccio destro a peso morto, uno schizzo di sangue dalle arterie principali recise dal kunai parte dalla gola di Kinji ed arriva fino a dove si trova Tatsuno prima di partire per il suo scatto. Poi più nulla, un primo flash, dato dalla tecnica, poi un secondo, dato dall'esplosione. E del fratello maggiore, quasi più nulla. Un corpo carbonizzato, nessuna traccia dei vestiti, dalle gambe salgono ustioni via via più lievi, terminano dove inizia quella vecchia, quella sulla parte sinistra del volto, gli occhi ed i capelli sono ancora intatti, ma il volto è rigato dalle macchie di sangue che si sono fissate eternamente sul viso di Kinji. Gli occhi sbarrati, puntano in quelli di Tatsuno, sono inquietantemente uguali a quelli del fratello, è un po' come guardarsi allo specchio. Qualcuno dalla tendopoli sul lago esce dai propri rifugi per vedere cosa è successo, ma poi si rintanano immediatamente, come si fossero barricati dentro, ma probabilmente al vincitore di quello scontro importerà poco. Avrà quindi il corpo del fratello disteso a terra, privo di vita, nessun oggetto che non sia andato bruciato, niente che possa dare al chuunin qualche informazione in più riguardo se stesso, ma a quanto pare nemmeno questo gli importa molto. La vendetta è stata consumata. [end - prego, si prenda quel che vuoi prendere.]

Tatsuno usa Carta Bomba! (• Nel Porta Kunai/Shuriken ; 1 Kunai con carta bomba ; Tasca 2 •)

Tatsuno usa Kunai! (• Nel Porta Kunai/Shuriken ; 1 Kunai con carta bomba ; Tasca 1 •)

15:55 Tatsuno:
  [Accampamento ~ Esterno] Le parole del fratello, dette in punto di morte, alla fine di tutto, dovrebbero colpirlo. Dovrebbero forse farlo pensare. Ma no, non funziona così. Non con Tatsuno. Non con uno come lui. Un'esplosione, niente di troppo grosso, ma fa il suo dovere. Osserva l'esplosione, immobile, impassibile, attendendo che fumo e sabbia si diradino per assicurarsi che il corpo sia, effettivamente, esanime. Si avvicina, a passo lento. Vuole un trofeo, per archiviare questa storia una volta per tutte, ma anche per non dimenticarla. I suoi demoni, è certo, non lo avranno abbandonato, affatto. Sono ancora lì, più forti che mai. Ha assaggiato prima il sangue di nemici veri, anche di amici, ma adesso, dopo aver assaggiato il sangue fraterno, dell'ultimo legame con la sua famiglia, con la sua vecchia vita, non c'è altro. E' vuoto, più che mai. Estrae un kunai, calmo, e si china vicino al colpo del fratello. Andrebbe ad infierire sulla ferita alla giugulare, per poi continuare a tagliare tutto intorno. Andrebbe a decapitarlo, come già fatto in passato con qualcuno. Un taglio irregolare, ovviamente, ma non gli importa. Ad opera finita tornerebbe ad alzarsi, tenendo per i capelli il volto del fratello e sollevandolo davanti al suo. Sguardo fisso in quello specchio, quasi. Le sue parole gli tornano indietro, ma ancora una volta senza sortire, forse, l'effetto sperato. < Non sono come te. A quanto pare, io sono meglio. > solo questo, prima di andare a sfilarsi la maglietta da sotto l'armatura, rimettendosi poi sopra il poncho logoro. Andrebbe ad impacchettare la testa all'interno della maglietta, in modo da potersela potare dietro, nel rientro a Konoha. Il sangue gli scivola ancora lungo il volto, ma non dovrebbe essere una ferita tanto grave. Questo capito della storia è concluso. Sedici anni dopo l'inizio. [end]

Mi spiace non poterti dare quel piccolo mezzo punto come premio di bentornato. Sei stato bravo, scrivi come se non te ne fossi mai andato, i difettucci ci sono, ma c'è stato di mezzo il cambiamento di tutto l'almanacco quindi non devi solo riprendere la mano, ma anche imparare da zero cose che prima non c'erano.
In ogni caso, bentornato.