Scontrarsi senza Combattere

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con Kaori, Kami

18:26 Kaori:
 Dopo aver parlato con Hitomu Kaori si sente decisamente più leggera. Almeno in parte: non ha ancora ben chiaro cosa sia successo con Kurako o Nan, o come si chiami adesso, ma almeno sente di potersi fidare del suo Hokage come prima. Non può davvero credere che lo sguardo così serio e gentile del biondo potesse nascondere una menzogna tanto grande, non mentre la guardava così seriamente negli occhi. Qualunque cosa Nan le abbia detto deve essere una stupida menzogna, sebbene non comprenda davvero il motivo di confonderla fino a tal punto. Sapere di potersi fidare ancora del suo Kage ha portato Kaori a sentirsi piena di energie e perciò decide di mettersi immediatamente all'opera per svolgere il compito ch'egli le ha affidato. E' in ospedale al momento e sta percorrendo un lungo corridoio per giungere nella camera ove la giovane genin iwana è stata ospitata e curata. Ha bisogno di maggiori informazioni da lei: quanto più chiara sarà la situazione, quanto prima potranno organizzare qualcosa per aiutarla. Si fida di lei, non crede che possa trattarsi di una trappola sebbene sappia che è sbagliato fidarsi di slancio di qualcuno mai visto prima. Eppure il suo istinto le suggerisce che non si tratta d'un inganno ma di una sincera richiesta d'aiuto. Così, stringendo l'alta coda dietro la testa e sistemandosi il coprifronte attorno la gola, ecco che andrebbe ad arrestare il passo dietro la porta della giovane. Alzerebbe una mano verso l'alto per andare a bussare con la nocca del dito indice un paio di volte soltanto, così da richiedere all'altra di poter entrare. Se, e solo se, l'altra avesse acconsentito a far avanzare la genin, ecco che la Hyuga andrebbe ad aprir la porta e varcare la soglia della stanza con un sorriso gentile stampato sulle labbra, l'espressione cordiale e affidabile di sempre sul viso giovane. <Buon pomeriggio> saluterebbe tranquilla osservando la ragazza con gentilezza, la porta a venir richiusa alle proprie spalle mentre la voce fluirebbe nuovamente dalle sue labbra. <Come stai oggi? Recuperate le forze?> domanderebbe premurosa sinceramente coinvolta per quanto riguarda le condizioni altrui.

Una giornata tranquilla quella che quest’oggi deve affrontare il Villaggio della Foglia. Il sole brilla alto su un cielo terso. L’aria è frizzantina e quel dolce soffio che spira da est dona un po’ di freschezza su un villaggio che si appresta ad accogliere l’autunno. Quest’oggi la nostra giovane Genin ha deciso di recarsi in ospedale così da poter finalmente incontrare la ragazza proveniente da Iwa che solo pochi giorni prima ha soccorso grazie all’aiuto di Azrael Nara. Il corridoio lungo cui cammina la Hyuga è austero, un bianco innaturale che adorna tutte e tre le pareti e che si riflette sulle mattonelle in marmo che si susseguono lungo il pavimento . Ai lati della stanza che ospita la giovane Iwana può intravedere due uomini vestiti con gli indumenti tipici del corpo anbu, le maschere celano i loro volti alla genin che potrà però ricordarsi di averli già visti di guardia alle cascate dell’epilogo quel fatidico giorno. Un cenno del capo in segno di saluto ed ecco che si spostano prontamente per lasciarti entrare all’interno della stanza A-17. La camera ospedaliera non è poi molto diversa dal resto dell’edificio, pareti bianche e pavimento in marmo che ben si abbinano con semplici ed austeri mobili bianchi che si trovano nella parete opposta a dove si trova il lettino che ospita la genin. La giovane è comodamente seduta sullo stesso, indossa un camice bianco e porta i lunghi e setosi capelli castani raccolti in una treccia che ricade sul seno fin tanto da giungere quasi al ventre; iridi ocra che son fissi sul tuo volto mentre un sorriso impacciato e timidi lampeggia a più riprese sulle labbra color pesca < Buon pomeriggio a te> chiosa con voce angelica mentre il suo sguardo si perde per un secondo oltre la grande finestra che da sul parco che circonda l’ospedale < Sto molto meglio, grazie. Ero affaticata e debole a causa del digiuno che mi sono dovuta auto imporre mentre scappavo dai banditi> un lieve cenno del capo che ti invita a raggiungerla sul letto < Immagino che il tuo Hokage abbia ricevuto il papiro che ho consegnato alla squadra anbu. Avete deciso di aiutarmi?> domanda con voce serafica mentre prende a giochicchiare con gli angoli del lenzuolo.[Ambient chiuso]

19:14 Kaori:
 Un cenno del capo vien mosso dalla konohana in saluto ai due anbu di guardia alla porta e poi la sua attenzione vien posta totalmente alla giovane seduta sul letto in fondo alla piccola stanza ariosa e luminosa. All'invito della giovane le leve inferiori della genin vengon mosse cautamente verso di lei andando così ad avvicinarsi al letto e sedendosi accanto a lei, a poca distanza, così da non risultarle troppo distante ma neppure fastidiosamente vicina. <Mi fa piacere che ti senta meglio> direbbe la Hyuga con fare gentile, cortese, il capo rivolto verso quello altrui mentre il silenzio cala per pochi istanti fra loro. La voce dell'iwana lo rompe poco dopo andando a porre la domanda che sicuramente tanto le preme fare. Kaori si prende qualche istante prima di rispondere e, infine, decide di schiuder le labbra per lasciare che la sua voce possa fluire oltre di esse. <Sì. L'idea è quella> direbbe lei cercando di misurare le parole così da chiarire la premessa che sta per enunciare e così da rassicurarla al tempo stesso sul loro desiderio di aiutarla. <Tuttavia prima di iniziare qualsiasi tipo di operazione avremmo bisogno di tutte le informazioni che puoi darci> chiarirebbe subito la tirocinante con la sua voce gentile, cristallina, mentre con lo sguardo dalle iridi candide tenterebbe di risultarle più vicina. Vorrebbe far sì che l'altra si fidi di lei, che senta di poterle dire qualunque cosa senza paura di eventuali ripercussioni. <Nella lettera che hai dato agli anbu hai detto che il loro covo è privo di guardie un pomeriggio ogni tre. Sai darci un giorno di riferimento da cui poter capire quando sarà libera la prossima volta?> domanderebbe lei umettandosi un istante le labbra. <Se non lo sai troveremo il modo di scoprirlo, solo che ci vorrà un po' di tempo in più. Sarebbe un prezioso indizio per noi> chiarisce subito la genin per non mettere troppa pressione addosso all'altra. <Mh e poi mi chiedevo... questi banditi ti sono sembrati degli shinobi? Voglio dire, quando hanno cercato di fermarti mentre venivi fin qui, ti è sembrato che potessero conoscere le arti ninja?> domanderebbe ancora nel tentativo di farsi una idea quanto più chiara possibile circa il proprio “nemico”. Sapere se siano dei combattenti allenati nelle sue stesse arti o semplici ladruncoli capaci di soli colpi organizzati sarebbe una gran cosa per sistemare una squadra per la missione. Avrebbe ancora delle altre domande ma, onde evitare di metterla in difficoltà e farla sentire sotto un interrogatorio, andrebbe a fermarsi per un istante, lasciandole semplicemente modo di iniziare a rispondere a quelle prime domande. In tutto questo, comunque, lo sguardo della genin non si allontanerebbe da quello della iwana nel tentativo di vedere sul suo viso eventuali tracce di incertezza. Vuole essere sicura che i suoi occhi gridino a gran voce la verità, ha promesso al proprio Hokage di assicurarsi che non si tratti di una trappola, dopotutto.

Permane seduta la ragazzina, mancina che giocherella col lenzuolo ed iridi color ocra che si sciolgono nello sguardo della Hyuga <Se ora sto bene è solo merito delle vostre cure e della vostra ospitalità, non pensavo di ricevere tanto amore > un sorriso caldo ed avvolgente che pare abbracciarti mentre la giovane dalla pelle diafana riprende immediatamente a parlare < Mi sembra ovvio, chiedi pure e quello che non chiederai ti verrà comunque dato> un cenno d’assenso prima di riprendere a rispondere a tutte le domande che gli vengono poste dalla genin <Oggi è il giorno in cui non vi è guardia in quanto tutte le forze sono adoperate per l’estrazione e la rivendita dei minerali della cava. Il pomeriggio non è però intero, parliamo di una finestra temporale di tre o quattro ore in cui non vi sarà nessuno ad attendervi se non il guardiano.> si umetta le labbra < Dovrete affrontarlo ma non combatterlo. Sarà probabilmente uno scontro che deciderà l’esito della vostra missione> sguardo che si perde lontano, tra le chiome verdi degli alberi che circondano l’ospedale stesso < Questi banditi non sono shinobi ma ne posseggono le abilità. La maggior parte di loro in realtà non è in possesso di tali abilità ma vi è un gruppo ben organizzato che risulterebbe come un jonin… sono molto pericolosi e dovete fare attenzione a non farvi scoprire> un imperativo quello della piccola Iwana. < Per questa missione non vi serviranno abili combattenti ma sopraffine menti, solo così potrete conquistare il nostro tesoro, ciò che ci hanno rubato. Per raggiungere il loro nascondiglio non preoccupatevi, la maggior parte delle forze è impegnata ad impedire che qualcuno del villaggio non scappi in direzione di Iwa, ritenendo Konoha troppo lontana e complicata da raggiungere… per questo motivo se vi muoverete con cautela non incontrerete nessuno sul vostro cammino> che sostanzialmente è quanto fatto dalla ragazza di Iwa che però riprende a tossire evidentemente affaticata < Non riesco ancora a parlare molto> socchiude le palpebre < Se non hai ulteriori domande ti prego di lasciarmi sola> attende dunque le ultime parole di Kaori con uno sguardo che sa più di supplica.[Ambient Chiuso]

20:00 Kaori:
 Il sorriso si allarga sul viso di Kaori al sentire le parole della giovane. E' gentile, dolce, emana un calore che le par assolutamente impossibile da fingere con quello sguardo gentile e quel sorriso avvolgente. <Non dirlo neppure. Eri davvero in condizioni pessime, la stanchezza può nuocere al corpo quanto una ferita anche se può sembrare assurdo> dice Kaori con gentilezza; quanto fatto da Konoha le sembra il minimo considerate le condizioni in cui la povera genin è arrivata al Villaggio, niente per cui vorrebbe sentirsi ringraziare. Non ha fatto altro se non dimostrarsi umana. Qualcosa che sinceramente, secondo lei, tutti dovrebbero fare a prescindere dalla nazionalità della persona che hanno di fronte. Ode le parole della ragazzina e, annuendo, andrebbe a lasciarla parlare senza interromperla neppure una volta. Ascolta con attenzione, con scrupolo, cercando di memorizzare ogni parola nella propria mente così da poter dare al kyundaime un riassunto soddisfacente e dettagliato di quella chiacchierata. <...uno scontro in cui non dovremo combattere?> domanderebbe confusa la konohana quando l'altra prende una piccola pausa, la domanda a salirle spontanea alle labbra. La paziente prosegue nel suo esporre le informazioni in proprio possesso e la Hyuga ritorna al silenzio così da lasciarla libera di spiegare in tutta chiarezza, annuendo di tanto in tanto per dimostrarle di star seguendo il discorso e di aver capito quanto le vien detto. Se c'è bisogno di menti fini ha già qualche nome su cui poter fare affidamento per la squadra, il problema è solo verificare che essi siano disponibili ad accompagnarla. La ragazza si dimostra ancora parzialmente esausta, la sua tosse è secca, sintomo di una stanchezza ancora da combattere e risolvere. Kaori si alzerebbe dal letto della giovane rimanendo voltata verso di lei col corpo, le iridi candide ancora ferme sul suo viso delicato. <Una sola domanda e poi ti lascerò riposare> direbbe con tono di scuse, dispiaciuta di affaticare ulteriormente la giovane. Ma se vuole davvero aiutarla ha bisogno di sapere quest'ultima cruciale cosa: <Cosa sarebbe, concretamente, questo tesoro?> domanderebbe allora portando una mano a sistemarsi una ciocca violetta dietro le orecchie. <Temo che sarà difficile recuperarlo se non sappiamo cos'è esattamente> direbbe abbozzando un sorriso gentile in attesa del dire della giovane.

è stanca, spossata, dolorante. La giovane Iwana ha già esaurito tutte le forze riguadagnare con giorni e giorni di riposo e cure. Ansima, sospira ed attende le parole della genin preferendo risparmiare le sue ultime energie per rispondere alle sue domande e non alle frase di pura gentilezza che gli vengono rivolte < Si, sarà un nemico che risulterà più o meno difficile sconfiggere in base alle vostre doti, scegliete bene la squadra… sarà fondamentale per la riuscita dell’operazione> palpebre che si socchiudono e parole che fuoriescono a fatica dalle sue labbra < Una mappa… la mappa delle miniere che si trovano nei pressi del nostro villaggio e che da innumerevoli anni ci permettono di sopravvivere. Il villaggio necessita unicamente di quello… tutto ciò che troverete di diverso vi apparterrà> e dunque , sempre tossendo, va a sdraiarsi sul suo letto chiudendo definitivamente le palpebre. Se attenderai un paio di minuti potrai osservarla abbandonarsi ai dolci sussurrii di Morfeo. Oramai è tutto nelle vostre mani, avete indizi, consigli ed indicazioni, il resto spetta a voi.[Ambient Chiuso] [End]

Kaori si reca in ospedale per incontrare la ragazza che proviene da Iwa. La giovane fornisce alla genin informazioni preziose per la sua futura missione, dimostrandosi ancora eccessivamente debilitata dal viaggio che l'ha portata a Konoha

Commento: Niente da dire, ambient semplice e lineare in cui hai ottenuto la maggior parte delle informazioni che hai chiesto, niente px per la tipologia della quest.