[Fabbro] Lavorando Per un Futuro Migliore.

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Giocata di Lavoro

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20:01 Yurashin:
  [Laboratorio] La crisi prosegue, incessantemente, senza preoccuparsi minimamente di quante vittime abbia già strappato via, da quel suolo; soprattutto piccoli infanti che non avevano ancora le difese necessarie per resistere a quella carestia. Le malattie si diffondono così come la povertà degli abitanti, mettendo in difficoltà anche coloro i quali, umilmente, tentano di proseguire nella propria carriera. E tra tutti i settori, anche la categoria dei fabbri avrebbe avuto il proprio danno, con una minore richiesta d'acquisto. Stupidi individui che non saprebbero riconoscere un'arma degna di un combattimento da un semplice giocattolo, un misto di ferro non lavorato. <Ancora uno.> Sussurrerebbe al proprio collega, colui che gli ha insegnato tutto di tale arte. <Non possiamo peccare di qualità.> Perché, nonostante tutto, loro dovranno sfoggiare i loro migliori pezzi per permettersi un guadagno tale da resistere a quella maledizione che incombe da un bel po di tempo. Purtroppo la situazione non sarebbe dei migliori ed anche l'aria che si respira in quel laboratorio sembrerebbe pesante, fin troppo.

20:12 Yurashin:
  [Laboratorio] Quasi come veleno, la tensione che si assaggerebbe per i vicoli del Villaggio verrebbe facilmente compresa: un periodo in cui le tasse si sono innalzate in modo spaventoso, quasi esponenzialmente. Vi è molto malcontento, soprattutto perché i soldi strappati non verrebbero investiti in un frutto che potrebbe migliorare la condizione di vita generale. E molti si spingono, si protraggono, verso idee di rivoluzione, verso progetti in cui si vuole capovolgere il potere attuale. E lui, in tutto ciò? Quasi neutrale, lasciando che i propri ideali rimangano celati per un temporaneo quieto vivere, conscio che presto dovrà svolgere un insieme di scelte, una più ardua dell'altra. Si limiterebbe solo a placare quell'animo, di quell'uomo che gli sarebbe accanto, che borbotterebbe a denti stretti. Gli dispiace, senza ombra di dubbio. Ma cosa potrebbe fare affinché possa inserire il proprio contributo, senza essere notato dall'alto? La mente che inizierebbe a ragionare, mentre lo sguardo si impegnerebbe su quel materiale incandescente, prossimo ad essere riversato in un unico contenitore, in modo tale da formare alcune leghe.

20:23 Yurashin:
  [Laboratorio] Le iridi argentate che con cura accarezzerebbero quel forno immenso, mentre le temperature si innalzerebbero drasticamente; eppure sarebbe oramai quasi abituato a quell'abbraccio, a quel tepore che accarezza le proprie carni. Un respiro lento, a scagliare un ritmo ben scandito, tra un colpo di martello ed il seguente, intenzionato a piegare, sotto la propria forza discendente, ogni pezzo forgiato, ancora malleabile. E poi? Andrebbe a notare, non molto distante da uno degli angoli della stanza, quasi nascosto da alcuni arnesi, una maniglia. Un dettaglio, minimo, ma sufficiente a spingere la curiosità del Chuunin verso l'altro: <Ma lì vi è una porta?> Chiederebbe, avanzando una voce fluida, esente di alcun nervosismo. Cortese, come sempre. <Qualche cliente ha richiesto una porta più solida?> Avanzerebbe ancora, potendo immaginare che il livello di furti si sia innalzato in questo recente lasso di tempo. Una sicurezza in più non guasta, no? Solo dopo qualche secondo, l'altro sembrerebbe comprendere e concedere la meritata risposta: una porta, una vera, che porterebbe ad uno stanzino ulteriore, di piccole dimensioni, ma colmo di oggetti inutili. Lo sbuffo che seguirebbe farebbe comprendere la seccatura di ripulirlo e farlo fruttare a dovere.

20:40 Yurashin:
  [Laboratorio] Un piccolo mugugno, leggero ed appena udibile dalla controparte, prima che un sussurro possa essere espresso, pronunciando il nome del titolare. Sono da soli e la serranda sarebbe chiusa, eppure manterrebbe quel volume decisamente basso, avvicinandosi appena, se fosse possibile, con l'intento di porre una piccola confidenza. <Presto, come potrai immaginare, potrebbe iniziare una grande guerra civile.> Prenderebbe respiro, sicuro della posizione d'egli, avversa al consiglio ed al loro modus operandi. <Dunque perché non riempiamo quella piccola stanza, come se fosse un Bunker?> Cosa diavolo sta architettando il figlio di Kiri? <Potremo isolarlo e riempirlo di ogni arma possibile, in modo tale che, quando accadrà il momento adeguato, potremmo vendere tutto il materiale lì presente, ad un prezzo leggermente ridotto.> Cercherebbe comunque di non mostrarsi contrario al Consiglio, non vorrebbe lasciar spazio a questa ipotesi. Neanche al collega. <In questo modo, dovremo riuscire a guadagnare a sufficienza per recuperare il denaro perso.> Un ottimo mercante, venditore di quelle armi. Non dirà esplicitamente a chi li venderà, ma semplicemente di tenere un magazzino, pronto per il suo utilizzo. Geniale.

21:13 Yurashin:
  [Laboratorio] L'altro sembrerebbe, intanto, guardare in modo strano lo Shinobi, con una smorfia che si potrebbe tradurre: stai dicendo seriamente o mi stai prendendo in giro? <Non vi è tempo da perdere.> Quasi ad incitarlo, lui non starebbe affatto scherzando. <Dobbiamo incrementare il ritmo di produzione, almeno del quaranta per cento.> Ed ecco come gli occhi dell'altro fabbro si allargherebbe, quasi spaventato da quanto stia argomentando il giovane. <Se hai intenzione invece di soccombere tra le tasse, allora rimaniamo pure a questi livelli.> La provocazione sufficiente, quella necessaria, affinché spinga l'altro a prendere, da un cassetto, un paio di chiavi, proprio per aprire la porta. Il Chuunin si avventurebbe, evitando qualche oggetto creato e qualche scatolo lì posto, per poi avvicinarsi alla propria meta, superando anche una mensola, ove si depongono molti strumenti del mestiere. Si infiltrerebbe, con cura, fin quando non potrà ritrovarsi dinanzi a questa porta, dal colore grigio scuro. Quasi fremerebbe all'idea, come se avesse fatto una nuova scoperta ed ora sarebbe il momento di iniziare un nuovo viaggio, un nuovo capitolo di quella Kusa oramai decadente.

21:28 Yurashin:
  [Laboratorio] Pochi secondi prima di inserire, mediante la mano destra, la chiave all'interno della serratura e lasciar che possa compiere una leggera rotazione, in modo tale da far scivolare quella linguetta ed aprire finalmente la porta. Uno, poi un altro rumore. La maniglia che verrebbe leggermente calata, imponendo una leggera spinta in avanti, una pressione sufficiente per aprire e notare la stanza. Totale buio. Forse dovrebbe accendere la luce, no? Infatti la mano andrebbe rapidamente a cercare l'interruttore e cliccarlo, notando come la luce sia ancora funzionante. Una stanza che si presenterebbe dinanzi a lui, al cospetto dello Yoton, che ne esamina la grandezza. Nella media, poco più di una decina di metri quadri; ma sufficienti per contenere quanto avrebbe in mente. <Vieni ad aiutarmi.> Quasi un ordine, dal tono serio. Verrebbe però ascoltato ed accontentato, il quale affiancherebbe il Chuunin. Quest'ultimo dunque andrebbe a prendere un primo scatolo, posto sul pavimento. <Portiamo questi scatoli nel laboratorio. Poi una rapida pulita e la sistemiamo in modo funzionale.> Una pausa, atto a prendere un piccolo respiro.

21:56 Yurashin:
  [Laboratorio] Il mancino braccio si innalzerebbe, prostrandosi verso uno dei lati: <Qui posizioneremo i Kunai.> E spostando di poco la mano: <E da questa parte gli Shuriken.> Le armi principali di qualsiasi Shinobi, anche alle prime armi. Dunque la mano andrebbe ad indicare la zona opposta, l'altra direzione: <Invece qui posizionamo tutto ciò che può assomigliare a pugnali e spade.> Ed al centro? <Qui invece delle protezioni o singoli pezzi di essi.> Sembra che abbia già le idee chiare, sfruttando ogni minimo spazio, e l'altro sarebbe così intelligente, o forse talmente stupido, da seguirlo compiendo qualche semplice cenno del capo. Si piegherebbe dunque verso il basso e tenderebbe le braccia: afferrerebbe uno scatolo ed inizierebbe a spostarlo, con una discreta velocità. Dovrebbero esser così capaci di liberare quel potenziale deposito d'armi in poco tempo e compiere una profonda pulizia. Abbassarsi a queste mansioni così umili potrebbe destare qualche fastidio ad un comune Shinobi, ma non per il Custode in quanto sarebbe tutto al fine di garantire una pace, quanto più lunga possibile, e di eliminare i nemici dell'Alleanza. E così che continueranno, ancora, per ora. Il futuro si scoprirà poi. [END]

Yurashin scopre che, nel laboratorio della Fucina in cui lavora da tempo, vi è una porta ulteriore: un piccolo magazzino.
A tale punto, il Fabbro prende posizione per ripulire quella stanza e provare ad innalzare il ritmo di produzione d'armi ed armature, in vista di un prossimo scontro tra Consiglio ed i Ribelli.

E perché non prepararsi a farsi due soldi in più?