Stanza Creata: Quartier Generale ANBU [KUSA].
Attendere il recupero materiali.
#Il brutto di lasciar troppe cose in sospeso- è proprio il non saper il come, ed il dove i nostri oinin si muovano silenzioni. Gli ANBU di Kusa-- non sono mai guardati come veri ANBU. Perchè? Perchè non si sentono, ne tanto meno si vedono. Il quartier generale vien comunemente tra i componenti chiamato "Suzu"-- che è invero un nome giocoso che vuol vedere una descrizione perfetta di questo posto come una.. Lattina. Pareti, soffitto, pavimento- son interamente rivestiti di uno strato arricciato e spesso sporco di lamiera che tonfa silenziosa al passaggio delle squadre selezionate da quella che più comunemente conosciamo come Raflo e che voi, fino ad oggi, non avete mai visto nel Suzu. E' grandissimo, probabilmente descriverlo tutto in questo momento significherebbe sprecar tempo per dir qualcosa di effimero. Lunghi corridoi di lamiera e vetro si rincorrono percorsi da tubature che permettono l'arrivo omogeneo dell'aria. Così come diverse grate decorano gli angoli di quelle che sulla sinistra sono le celle -saldate e rese anti-chakra- e sulla destra, tra i pannelli d'emergenza per la chiusura e l'apertura dei portelloni principali. Perchè tutto questo sistema ad aria? Perchè il Suzu è posto a circa quindici metri sotto terra, oltre le fognatue ed oltre il sistema d'acquedotto della città, collocabile nel quartiere che vede il coincidere del Bosco dei Ciliegi con le mura -estesto per metà, dentro Kusa, per metà, nel bosco dei Ciliegi- così che gli stessi ANBU abbiano modo d'entrare e uscire dalla città senza farsi vedere obbligatoriamente da terzi. Le celle sulla vostra sinistra, sono un totale di quattro, lungo questo corridoio, e sono tutte e quattro vuote-- al momento, dal punto che Kusa non cattura un nemico da tempi immemori. Dalla guerra di Ryota-- o forse di più. Sono insonorizzate, munite solamente di una sedia di ferro pieno saldata a terra posta circa al centro delle celle. Le luci al neon ronzano-- la fortuna d'aver Ame così vicina da poter patteggiare con uno dei tecnici che poi è misteriosamente sparito. Odore ferreo. Pioggia che inumidisce il terreno. E Raion, come Ayako con son stati messi in pattuglia assieme di recente-- sono forse stati convocati da Raflo per frivoli controlli annuali. I passi che solcano la soglia del corridoio, dove a morsa una porta blindata è aperta presentando dei perni d'acciaio come chiusura, mostrano una donna dai capelli arancio fuoco appena arricciati, gli occhi verdi-- e la classica divisa ANBU. Seguita da due ragazzi, o ragazze, che camminano a capo chino dietro le sue spalle, coprendone la destra e la sinistra. <Voi due.> La voce distorta esce appena metallica, alzando una cartelletta rigida. <Cella 832.> Ordini puliti, semplici. Recarsi alla cella 832 che per altro, si trova in fondo -dietro le spalle dei due ANBU- al corridoio. [AMBIENT ANBU]
LA FOTO E' PURAMENTE INDICATIVA, PER FARVI CAPIRE http://img09.deviantart.net/dce3/i/2015/058/7/c/lab_by_min_nguen-d8jps2w.jpg
Ovviamente non hanno l'hitech futuristico, eh!
Raion apre le fila un poco preaoccupato per le celle scarsine, ma il Master lo rassicura sull'esserci circa cento celle in tutto. Perchè così tante? Perchè in realtà le celle son cinquanta divise in due, per dare ad ogni prigioniero il minimo spazio vitale-- dato che non ha bisogno di poi troppo spazio dal punto che non necessita che lui si muova, per porter parlare-- in caso sia necessario. Raflo segue i due ninja muoversi lungo il corridoio in lamiera, rimanendo dietro a Raion quando questo è obbligato e pungersi l'indice nella bocchetta, che gli strappa una minima dose di Chakra dando l'aria dell'apertura di un freezer- quando il vetro scorre di lato permettendo ai tre Anbu d'accedere ad una cella vuota. Dal pessimo odore di chiuso- piscio e sangue. Qualcosa sta stagnando, qui dentro. Abbassa il viso. <Che schifo.> Metallico, il commento, viene fuori nel modo più naturale possibile. <Chi è stato l'ultimo ad usare questa cella per un interrogatorio?> Lo chiede a jikinki, senza degnare l'altra di uno sguardo. Gira attorno alla sedia, posandoci una mano guantata di nero sopra, e lasciando intravedere lo spazio tra polvere accumulata e ferro, per poi pulirsi addosso. Fa cenno ai due di rimanere fuori e solamente dopo, torna all'apice di quella stanzetta visibile dal vetro, la quale però risulta di un minimo spazio. Diciamo la metà, di una camera da letto. Una sola sedia di ferro. Non c'è il gabinetto, non c'è un letto. Non c'è niente di niente, se non lo stretto necessario per torturare- o tenere sveglio qualcuno. <Rapporto sulla situazione esterna?> .. <Avete qualcosa da riferire?>
La cella è in uno stato pietoso, qualcosa sta fermentando e deve essere li da almeno la guerra di Ryota. Non così tardi ovvio, ma non è stato certo lui ad usare quelle celle e comunque l'odore troppo pungente per uno che è abituato come lui al pulito. L'odore di piscio ci può stare separatamente, del resto è ammoniaca, il sangue allo stesso modo ha un odore ferroso, ma insieme sono quasi insopportabili. Raion tuttavia si presta mettendosi in ginocchio come è richiesto tenendo la testa bassa, appoggiandosi sulla gamba destra tenuta ben in squadra mentre la sinistra è indietro, le braccia raccolte con la destra in appoggio sopra la gamba e la sinistra tenuta tesa con le mani chiuse. <uno dei vostri sottoposti che ha recepito il senso di far uscire tutto dall'interrogato> risponde Raion più seriamente di quanto si possa credere <ma non che andava pulito> dopo aver dato la risposta Raion passa ai fatti annuendo a questa <si signore, ho diverse cose da riferire riguardo alla ribellione> prende una breve pausa cercando di scorgere un segno di accenno da parte del capo prima di continuare <sono riuscito a mettermi in contatto con un agente dei ribelli, il quale mi ha dichiarato spontaneamente certi movimenti della sua fazione, non ho ancora abbastanza fiducia da riuscire a farmi dire dettagli maggiori di quelli che sto per dichiarare, ma l'infiltrazione è in atto e credo che mi voglia reclutare tra le sue file> era più che altro una richiesta da parte di Kami di non rimanere da solo <sembra che ci siano ninja che sono entrati segretamente nel villaggio, ninja provenienti da paesi esterni, sono più che sicuro che uno di questi si sia finto mendicante girando per le strade usando la situazione a proprio vantaggio. in più questo agente con la quale sono in contatto opera uscendo e rientrando dal villaggio portando avanti commissioni da parte di Konoha> commenta questo cercando di specificare meglio <o meglio quella è la sua direzione, usano le fogne per spostarsi questo consente a loro di trasportare merce di contrabbando all'interno del villaggio e di nascosto> ovviamente. A questo punto lascia che Ayako si aggiunga o che Raflo dica la sua. [ch on ][stessi tag]Raflo che se ne sta composta, posando le sue pepite di stagno sul viso di Raion coperto dalla sua maschera di ceramica. La maschera del Generale ANBU- è semplicemente pallida, con due fessure rosse oblunghe per gli occhi e il simbolo verde scuro della fazione segreta posto sulle labbra, dove si vedono solamente tre forellini coperti sotto da una retina che le distorce appena la voce. Le mani raccolte dietro la schiena, le spalle composte, ritta nella sua statura di un metro e settanta. Non è muscolosa, o meglio, non lo sembra in modo esagerato. Ha semplicemente un corpo tonico ed una voce rauca- che accompagnata a quei capelli rossi come l'incendio, fanno di lei una figura dannatamente autoritaria e composta. Al suo cenno quei due rimangono a capo chino in silenzio fuori dalla cella, dove tutto quello che sarà detto rimarrà lì tra Raion, Aiako e Raflo.Lei tira su il naso, mentre Raion sta parlando. C'è qualcosa che le da terribilmente fastidio. Un carrellino di ferro abbandonato all'angolo, porta un secchio bianco dalla plastica spessa e il bordo oramai macchiato di qualcosa che sembra ferrosa fanghiglia. Un colpo violento di fianchi lo fa sbattere contro il muro, mentre annusa l'aria ed in un moto di mero nervosismo, riversa quel secchio a terra. [ATTENZIONE SPLATTER] Una moltitudine di falangi mozzate e lembi di pelle, un occhio- un tratto d'intestino tenue, il tutto stagna da forse più di una settimana -no, non anni per fortuna, o saremmo morti- ed il riversarsi atterra fa propagare ai piedi di tutti una chiazza di denso sangue. Inspira sonoramente, si passa la mano a tirar indietro il crine ordinatamente scomposto. "Bene." Si pronuncia Raflo. "Jikinki, ottimo rapporto. Prosegui nell'infiltrarti nella liberazione, questa pagliacciata non è divertente. Jinx, tu-- voglio che segui direttamente il probabile infiltrato. Voglio sapere ogni sua singola dannata mossa, perchè è qui, perchè importa merce di contrabbando, dove finisce quella merce e soprattutto, per chi lavora. Non eliminarlo, avvicinalo." Il tono modulato, i piedi tra arti ed interiora si muovono con l'immane naturalezza di chi conosce quella sensazione e ci è oramai abituato. Tira su con il naso guardando i due, guardando a terra- per poi chiosar ancora. "Ma più di tutto e tutti, voglio che prendiate quel bastardo del mio sottoposto e gli insegnate ad usare correttamente l'attrezzatura e le celle." Socchiude gli occhi. "Non sopporto questa puzza. E l'igene è necessaria." .. "Dovessero morire per un infezione e non per mano nostra, sarebbe davvero ilare. Davvero una barzelletta." Porta lo sguardo su Jinx, soppesandola. "Voglio che facciate lavoro di squadra. Dovete arrivare a sapere tutto, ogni cazzo di movimento a Kusa. Quei figli di puttana dei Juzuochi-- pensano di avere loro in mano Kusa, ora. Ma non sono altro che dei dilettanti, inconfronto a noi. Ah, Jikinki. Arriva abbastanza a fondo da sapere tutto quel che è necessario per muoverci. Piuttosto, aiutali, affiancali, combatti i Juzuochi. Ma al termine, voglio quel ragazzo qui. Dobbiamo sedare qualsiasi cosa stia iniziando." Volge le spalle a tutti, guardando i due allievi muti,dalle labbra cucite. "Prima ancora che scoppi una guerra civile."
Le informazioni che ha dato la compiacciono, non può che essere felice di questo, Raion abbassa ancora il capo mentre la donna fa volutamente cadere a terra un secchio pieno di roba, di resti. Raion trattiene un coato di vomito e cerca di farsi forza alla vista cercando di ignorarlo. Prende un respiro, corto, breve non potendo fare altrimenti. Trattiene la tosse e alla fine risponde a Raflo <si signore> la voce è stretta per mancanza d'aria. Alla fine riesce a respirare facendosi forza mentre sente le lacrime di sforzo scendere dagli occhi <è mia intenzione, sappiamo ancora troppo poco sul nemico e questo si è infiltrato con troppa semplicità all'interno del villaggio, Jinxs ha proposto un metodo per infiltrarsi all'interno costruendo una valida motivazione che ci porti ad essere accettati all'interno con relativa facilità> Kami è in pericolo tuttavia, Jinxs che lo teneva d'occhio? è pericoloso. Non può permettersi di dire troppo: è stato fortunato fin ora non vuole spingersi oltre con la sua fortuna <si signore, ma penso che il ragazzo arriverà prima di quanto vogliate> afferma Raion aggiungendo <è abile e presto si presenterà al consiglio come ninja al loro servizio, vuole sorprenderli abbastanza da attirare la loro attenzione se è come penso, se riuscirà ad ottenere quello che vuole gli chiederanno di entrare all'interno dell'ordine Anbu. Questo è un piano per iniziare ad infiltrarsi all'interno, ma ci pone un vantaggio> Afferma Raion sollevando la testa <possiamo controllarlo, mostrargli quello che vogliamo mostrare a lui e di conseguenza alla ribellione, ci sarà molto utile per guidare in trappola i nostri nemici al momento opportuno, ma per questo dobbiamo esercitare prudenza anche nell'avvicinamento> afferma ancora rimanendo fermo sul posto <signore, forse sarebbe il caso di bloccare il passaggio delle fogne, avrei una idea al riguardo se mi è concesso parlare>La donna che s'era voltata a volger lo sguardo ai suoi due sottoposti, tenendo un fare sempre modulato e privo di incrinazioni o eccessi, annuisce alle parole di Raion ascoltandolo semplicemente e moderandosi al solo complimento ceduto all'inizio. Rimane immobile e restia a parlare- abbandona il verbo ai due ANBU convocati ad avere colloquio con lei -o lui?- questa notte a quindici metri dalla superfice. La mano destra si potrae verso Jinx. <Non parlare se non sei interpellata.> Gli occhi verdi che fulminano come saette, nel vedere qualcosa che scompone le sue fila tanto pulite. E' un po come una sheldon cooper cazzuta e sadica, lo sfrigolio dei guanti ninja con le piastrine segna il richiudersi delle dita mentre pensa ad ambo le proposte. <Tuttavia ha ragione, chiudere le fognature vorrebbe dire attirare sospetti. L'unica cosa che spero, l'unica e sola cosa, è che spero che quello sconsiderato di Kokketsu non abbia deciso di capitanare la ribellione. Sarebbe una strage. E noi siamo qui per difendere il villaggio a qualcunque costo, anche da se stesso.> Muove un passo in direzione di Aiako e Raion, posando ambe due le mani sulle loro spalle, in modo leggero ma sicuro. <Le persone non possono comprender gli errori mentre li commettono. Se lo facessero, non esisteremmo noi. Una guerra, una risposta, vorrebbe dire perdere troppe vite. Vorrebbe dire far cadere Kusagakure, proprio come fu per Oto anni orsono. Ricordate che ogni vostro passo, è verso il proseguimento delle vostre vite, o il votarsi ad abbandonare la VOSTRA terra, come dei vili codardi.> Stringe appena la presa sulla spalla. <Avete ben più d'un compito da portare a termine. Ricordate che all'infuori di un nome. All'infuori di qualche desiderio. Voi per l'Erba non siete nessuno.> .. <Solo un ombra.> Ritira le mani e le porta dietro la schiena, rizzando le spalle e componendosi, con uno sbuffo sonoro. <Parla Jikinki, dopodichè, avete il permesso di andare ad allenarvi finchè non sentite più le vostre stesse ossa.> .. <Vi controllo. Sempre.> Anche se voi non la vedete più di una volta all'anno-- cari miei, Raflo sa vita, morte e miracoli. [END]