Nuovi incontri

Free

0
0

15:23 Kaori:
  [Paese del Fuoco > Bosco] Corre. Corre veloce, rapida, lasciandosi dietro metri e metri di terreno. Finalmente è potuta uscire da Konoha, finalmente può esplorare la Terra del Fuoco, il Paese che ha giurato di voler proteggere e difendere. E desidera davvero conoscere quei luoghi, quella sterminata foresta, quelle strade polverose, quelle zone disabitate. Ogni angolo del Paese del Fuoco, ogni anfratto, ogni monte. Vuole imparare a conoscere ogni punto della sua Terra e per farlo deve necessariamente visitarla di persona. Sta correndo da qualche ora, il chakra aiuta la sua resistenza e la sua velocità permettendole di correre più rapidamente stancandosi molto di meno. Poco prima di uscire dalla città si è assicurata di risvegliare il proprio chakra come le è stato insegnato in accademia: ha svuotato la mente così da favorire una maggiore concentrazione e ha visualizzato nella propria testa la sagoma del proprio corpo. Aveva richiamato le due energie fondamentali che circolano nel suo essere – quella psichica e quella fisica- dividendole in due grandi fiamme vigorose e le aveva lasciate scorrere nel suo corpo fino ad unirsi in una unica sola energia vitale e luminosa grazie all'aiuto del sigillo della capra. Anche se è pur sempre all'interno dei confini del Paese del Fuoco non può di certo vagare per quelle terre con la guardia abbassata! È appena diventata una ninja e perciò deve dimostrare di sapere che deve sempre e costantemente tenere la guardia ben alta. Indossa quest'oggi un corsetto nero a coprirle il busto ed il seno assieme ad un coprispalle color pece che si unisce all'altezza dei bicipiti ad un paio di lunghi guanti scuri da ninja con tanto di placche metalliche sui dorsi. Al collo porta ben legato il coprifronte che le dona il titolo di kunoichi della Foglia mentre ai piedi porta comodi stivali ninja alti fino al ginocchio, anch'essi neri. Alla vita è assicurata una cintura con annessa tasca porta oggetti bianca mentre, alla coscia destra è ben legato un porta kunai e shuriken. I capelli viola sono legati in due lunghe sottili trecce viola che ondeggiano alle sue spalle ad ogni balzo mentre il caldo sole del primo pomeriggio inizia a picchiare piuttosto forte sul suo capo. È così che Kaori decide di fermarsi una volta giunta nei pressi dei monti di Shukosato, in un bosco che dovrebbe circondare un piccolo centro abitato se ricorda bene quanto letto in una mappa del Paese del Fuoco. Il fogliame è fitto e il sole filtra in raggi sparuti attraverso le chiome degli alberi. Una brezza frizzantina le pizzica e carezza la pelle accaldata mentre il passo s'arresta e il respiro si riposa. <Caspita. Questo sì che è un bosco> mormorerebbe guardandosi attorno, una mano poggiata contro la superficie lignea e ruvida di un arbusto al suo fianco. [Chakra: 30/30]

15:35 Yukio:
  [Foresta] "Oh bhe... Una novellina che si avventura così tanto... Che chakra acerbo" Una voce? Da dove? Bel problema questo, appena uscita e già nei casini? Bha se sono un gruppetto di ladruncoli da quattro soldi potrebbe anche cavarsela senza problemi senza ritornare indietro, in altre circostanze c'è la classica fuga, ma in situazioni più gravi come.. "E sei pure di Konoha" Mugugna, osservando il suo coprifronte. Dov'è lui? Sotto, è al suolo osservando Kaori da una distanza di dieci e qualche cosa in più di metri "...Ciao" Sorride, porgendole un cenno di capo sempre a quella distanza, rimanendo con i piedi sul suolo erboso di quella foresta. Il suo volto? Riconoscibile eccome "Scendi, scendi... Voglio conoscere il tuo nome" Invitandola con la propria manina destra che si muove su e giù come a volerla farla scendere. Kaori non sarà una sensitiva ma stranamente potrà notare un alone attorno a Yukio di colore viola scuro, in certi fasci tendente al nero, una enorme fiamma che ricopre tutto il corpo del soggetto che, dopo le ultime parole, va a placarsi andando ad abbassarsi notevolmente circondando il tessai unicamente sotto forma di patina del precedente colore. Il volto è costellato da piercing e tatuaggi su ogni parte, occhi con sclera completamente nera e pupille rosse ad ornare quella pallida carnagione: come vestiario un semplice pantalone elasticizzato aderente con un cavallo decisamente basso, un paio di sandali shinobistici neri ed una maglia smanicata con ampi spacchi, tali da mostrare il suo costato. La mano che si è sollevata per invitarla a scendere possiede una serie di tatuaggi su ogni falange fino al dorso della mano, scivolando oltre il polso su cui ri continuano quelle memorie sotto forma di inchiostro.[ck on][distanza in diagonale: 15 m]

15:50 Kaori:
  [Bosco] Una voce tranquilla, pacata, quasi annoiata giunge improvvisa all'udito della neo genin. Subito volge il capo verso la direzione da cui la sente provenire ma non nota immediatamente la figura del tessai. E' all'erta, lo sguardo è serio e fermo e le labbra son chiuse in una linea sottile e severa. E' pur sempre nella sua patria ma deve stare attenta: è lontana da Konoha, qualcuno potrebbe anche essersi infiltrato... Dannazione. Cerca con lo sguardo la fonte di tale voce trovandola solamente una volta ch'essa va a chiosare nuove parole. <Sì io sono...> proverebbe a dire lei come a voler confermare di essere una fiera ninja della Foglia. Tuttavia la voce le muore in gola nello stesso momento in cui le sue iridi perlacee e così assurdamente caratteristiche del suo clan, vanno a scontrare la figura del Kokketsu. Le labbra si schiudono una 'o' appena accennata mentre gli occhi van sgranandosi appena per la sorpresa. Lo riconosce all'istante, troppo originale e bizzarro per essere confuso con qualcun altro. Quei tatuaggi, quei piercing, quelle iridi raccapriccianti... non può essere altri che Yukio Kokketsu, il ninja leggendario. Non sa come reagire a quell'incontro. Non sa cosa pensare di un essere così potente. Dubita esista qualcuno che non conosca il suo nome, la sua fama, ma lei stessa non sa cosa credere. Se essere spaventata o se semplicemente esserne affascinata. Quando mai potrebbe capitarle di incontrare un ninja famoso e forte come lui? Neppure vedere da vicino Kyundaime l'ha colpita tanto. Eppure il suo è un fascino sinistro, ambiguo, come quell'alone simile ad una fiamma oscura che lo avvolge in un danzare inquietante. Richiude le labbra quando l'altro la invita a scendere da quel ramo e deglutisce appena, in silenzio. Sarebbe oltremodo sciocco contrariarlo, per quanto la riguarda. Un balzo ed eccola ritrovarsi in terra. Un unico movimento fluido, rapido e la si può vedere avanzare, un passo alla volta, verso la figura dell'altro con le mani lasciate molli lungo i fianchi. Si ferma ad appena un paio di metri di lui, guardandolo con fare incuriosito dall'alto della sua posizione. <Kaori. Kaori Hyuga> si presenterebbe per rispondere alla curiosità dell'altro, le iridi perlacee che vanno coraggiosamente alla ricerca di quelle oscure di lui. Tranquillo, placido, quasi svogliato. Le trasmette qualcosa che non riesce ad identificare. Tensione? Curiosità? Fascino? Non sa dirlo. Dopotutto sa di lui soltanto ciò che ha sentito in giro e, come ha già detto a Furaya e a Kurako, a lei non importa cosa si senta dire dagli altri. Si tratta sempre di una storia a metà. <Non pensavo che avrei mai potuto incontrarvi, in tutta franchezza> aggiungerebbe poi, poco dopo, umettandosi le labbra, mantenendo il contatto visivo con lo shinobi. [Chakra: 30/30]

16:01 Yukio:
  [Foresta] Resta in un rigoroso silenzio dalla sua bassa postazione. Ode le prime parole che le muoiono in gole e le successiva che rispondono in modo esaustivo alle domande di lui. Balza al suolo per arrivare difronte alla propria figura. Un cenno di capo e di busto vanno a creare un inchino nei confronti di Kaori, sorridendole in quel modo tanto sadico quanto normale, troppo normale "Piacere mio, Kaori. Sono Yukio" Si presenza molto semplicemente senza chissà quanti convenevoli. "Ed io non pensavo di incontrare una familiare della mia ex, che fortuna che ho avuto" Facendosi una leggera risata sotto i baffi, avanzando ancora verso di lei per poter avere una piccolissima distanza "Però se non ci muoviamo da qui arrivano sul serio i pezzi grossi a romperci le scatole, eh eh eh eh" Un cenno di capo verso sinistra, incitandola nuovamente a muoversi "Più bassi restiamo meglio è, anche se si cammina risulta più difficile farsi trovare, ma non mi preoccupa molto quello" Sbadiglia, cercando il pacco di sigarette e lo zippo nelle proprie tasche "Dovresti andare sempre in coppia fuori da Konoha, non sono dei bei posti quelli all'infuori del territorio della capitale" Spiega, andando a schioccare le dita della mano destra dopo essersi acceso banalmente una sigaretta "Totoro, manda gli altri in perlustrazione ai confini, un aggiornamento tempestivo per favore" Da quello schioccare una serie di persone uscirebbero dai tronchi degli alberi, ovvio l'utilizzo della ricomposizione finale del chakra, molti corpi di ninja famosi o meno per essere i sottoposti di Yukio, una vera e propria squadra da combattimento ma non sono al completo, per fortuna. Una quindicina di ninja fuoriescono da 15 alberi diversi tranne che per Totoro, il suo braccio destro. Esso scenderebbe dall'alto dei rami per mettesi al fianco di Yukio per attendere quegli ordini che presto sono stati impartiti, procedendo a compierli. Un unico cenno di capo per conferma ed puf, inizierebbero a scomparire uno alla volta dentro quei tronchi.[ck on]

16:20 Kaori:
  [Bosco] Okay. E' strano. E' davvero molto, molto strano. Il suo sorriso sembra tranquillo eppure al tempo stesso non è che appaia molto rassicurante o cordiale. La genin ha la netta sensazione che se solo i suoi occhi fossero meno agghiaccianti anche il suo sorriso sembrerebbe più confortevole ma non ne è sicura. Si inchina a sua volta con fare frettoloso, come a voler riparare ad una dimenticanza imperdonabile. <A-ah, sì, sì lo sospettavo> direbbe impacciata, ironicamente, con quel fare imbarazzato e genuino che la contraddistingue da sempre. <E' un...> piacere? Non può dirlo, non lo sa. Ma sa cosa rappresenta per lei un incontro di quel tipo. Nel bene e nel male. <...onore. Un vero onore> chioserebbe lei con fare sincero, un po' più serio. Trovarsi al cospetto di una leggenda causa sempre un certo effetto e lei non fa eccezione, anzi. Il tono di lui sembra piuttosto amichevole, tranquillo, quasi avesse voglia di fare quattro chiacchiere con la prima persona che capita a tiro -il che non è poi così assurdo come potrebbe sembrare- e Kaori, risollevandosi dal suo inchino, si ritroverebbe a guardarlo con fare colpito, sorpreso. Era stato con una Hyuga? <Oh... beh... il mondo è piccolo a quanto pare> scrollerebbe le spalle, non sapendo bene come commentare la cosa. Non sa chi sia questa ex, non è nemmeno sicuro che siano realmente imparentate. Anche se dovessero appartenere allo stesso clan -come è probabile visto che i loro occhi sono unici e inconfondibili- non è detto che siano necessariamente parenti. Non così strette da considerarsi una famiglia per lo meno. <Spero non sia una cosa spiacevole, almeno> Ironia, ancora ironia. E' così che reagisce quando non sa bene come comportarsi, come agire, le viene spontaneo. <Pezzi grossi...?> La sua voce verrebbe sfumata di una nota di scetticismo. Ci sono pezzi più grossi di lui, in giro? <Suppongo siano pochi i ninja che possano preoccuparvi. Magari dovrei essere io a essere in pensiero> sorride lei appena, umettandosi le labbra. <Kusa vi sta cercando?> domanda così, senza riuscire a impedirselo, troppo curiosa di sapere chi ha davvero davanti. Un traditore? Un criminale? O qualcuno rinnegato dal villaggio per via delle strette e spesso scomode regole che caratterizzano il mondo degli shinobi? <Non sono affari miei, lo so... non volevo essere indiscreta> aggiungerebbe poco dopo mordendosi il labbro, nervosamente. Forse è stata indelicata, non era sua intenzione. <Beh, ora lo so. Purtroppo non sono mai uscita fuori da Konoha e volevo conoscere il Paese che ho giurato di proteggere. Ma sì, forse avrei dovuto avventurarmi con qualcun altro...> ammette e concorda lei stringendo appena le labbra. Non sa ancora se possa considerarsi al sicuro oppure no. Questo tipo ha qualcosa di strano addosso. Non l'aura, non l'aspetto... è una sorta di sensazione che emana, un qualcosa che lo fa apparire come imprevedibile e bizzarro. Ciò che accade poco dopo porta la genin a schiudere le labbra, sconvolta. Una indefinita quantità di ninja fuoriescono dagli alberi circostanti andando ad ascoltare e, successivamente obbedire, agli ordini del tessai portandola a sgranare lo sguardo e guardarsi attorno. Ma... ma cosa...? A bocca aperta Kaori osserva i ninja tornare a svanire all'interno dei tronchi senza riuscire a smettere di apparire così assurdamente colpita. <Wow> strabiliata, semplicemente. <N-non erano copie, vero?> domanderebbe come una bambina incuriosita voltandosi verso il tessai, indicando con un cenno del dito uno dei vari alberi da cui quelle figure erano sbucate fuori. [Chakra: 30/30]

16:38 Yukio:
  [Foresta] Continua la sua camminata senza problemi diretto a quella piccola cittadina chiamata shukosato, non dovrebbe essere molto distante. I propri sandali calpesterebbero quell'erbetta non troppo alta generando delle piccole depressioni di poco conto che presto si rimargineranno dal rialzarsi automatico dell'erba, riprendendo la loro originaria struttura, passi delicati, quasi inesistenti di un corpo che di sostanza ne ha veramente poca, eppure è li, tangibile "Molto piccolo, credimi" Sorridendole con uno sguardo di sottecchi che le si posa all'incrocio con quelli di lei. Quelle sue piccole pupille rosse che si schianterebbero col bianco degli occhi di lei, pochi istanti ma li fa sembrare profondi come non mai "Oh no a fatto, per nulla spiacevole, ho sempre piacere nel vedere visi nuovi e soprattutto ninja nuovi, verifico come crescono le nuove generazioni, non mi dispiace la cosa. Ormai un secolo è passato e devo dire che le novità sono sempre in agguato" Sicuramente ad intendere che gli piacciono le nuove generazioni, i loro ideali ed i loro allenamenti, ma... Un secolo?! "Pezzi grossi nel senso di anbu, scoccerebbero un poco le scatole ma niente di rilevante, più che altro non voglio farti passare guai con questo banale incontro" Sospirando appena, portando il filtro della sua sigaretta alle labbra, tirandone il necessario "Fumi?" Domanda, con un ennesimo incrocio di sguardi se gli fosse possibile, una semplice domanda a cui dovrebbe seguire una semplice risposta "Ninja? Nha... Mi preoccupo di più se due kami si svegliano col piede storto e scendono per cercare rogne" Già, si parla decisamente di grosse cose, altro che ninja "Uhm non propriamente Kusa, e non preoccuparti è una domanda plausibile la tua" Rassicurandola con un sorriso più leggero e cordiale rispetto a quelli 'inquietanti' iniziali "Non mi cerca nessuno in fin dei conti, ma semplicemente vogliono tenermi alla larga da ciò che mi appartiene, ecco perchè continuo a stuzzicare i vertici del paese dell'erba con la mia presenza nei dintorni" Sorride, un gioco per lui ormai, non bada nemmeno ad un gruppo di ninja che potrebbe attaccarlo, ha molti assi nella manica anche per una guerra su due piedi "Oh giurato di proteggere... Vanno meglio le tue parole rispetto a molti tuoi coetanei... Non giurare mai fedeltà ai gradi alti come i daimyo o i kage, chi conta realmente è il popolo, ricordatelo sempre" Del resto è questo che lui stesso sta facendo, creare una rivolta per proteggere la sua famiglia, il suo villaggio da quei villani "Cosa?" Avendo capito perfettamente le ultime parole della hyuga, una parola di circostanza insomma "Oh no, erano alcuni dei miei sottoposti" Alcuni "Ma non preoccuparti, fino a che starai con me non devi temere niente" Una frase per rassicurare, certo un po' difficile accettare quelle parole e forse è anche comprensibile ma in un certo senso è così "Poi ti porterò io a Konoha almeno non perdi tempo a rientrare" Sollevando le sue spallucce attingendo un altro tiro alla sua sigaretta "Come va la situazione a Konoha? Il piccolo Hitomu sta bene?" Riferendosi all'Hokage con un fare così... Confidenziale...[ck on]

17:04 Kaori:
  [Bosco] Camminano i due fianco a fianco, avviandosi verso la vicina cittadina di Shukosato. L'iniziale tensione va pian piano allentandosi man mano che la conversazione prosegue. Una volta abituatisi a quel suo stile così apparentemente minaccioso e stravagante si può dire che emani una sorta di calma con quel suo modo di camminare e parlare così sciolto e tranquillo. Kaori lo osserva, evitando di risultare scortese, notando piccoli dettagli di lui. Il modo di tenere la sigaretta fra le dita, il modo di camminare, il gesticolare più o meno accennato delle mani. Piccole cose che rendono questa persona... se stessa. <Un secolo?> riderebbe la genin con fare divertito, l'espressione poco convinta di chi crede di aver sgamato una frottola. <Ve li portate bene eh!> scherza lei prima di tornare a sorridere e osservarlo in volto. <Beh, immagino che le cose cambino costantemente. Credo che di novità non ce ne sarà mai mancanza> dice con fare semplice scrollando le spalle, le trecce a seguire i suoi movimenti mentre ancora avanza al fianco del tessai. Annuisce appena alle parole di lui, comprendendo il fatto che non voglia ritrovarsi contro degli anbu. Non per paura o altro, dubita che possano essere un reale problema per una leggenda come lui, ma perchè rispetto ad altri ninja le squadre speciali anbu sono molto più pericolose e allenate e potrebbero costituire un intralcio maggiore. Una noia, per lui. Alla sua domanda, poi, Kaori non può fare a meno di portare le iridi a incontrare le sue con fare meccanico e quasi involontario. <No, non ho mai provato> risponde dopo alcuni istanti prima di aprirsi in un sorriso più sereno, meno teso. Dovrebbe rimanere all'erta, non abbassare la guardia, eppure come può essere diffidente con qualcuno che così tranquillamente riesce a chiederle qualcosa di così semplice come se abbia l'abitudine di fumare? <E' strano, sapete...?> domanderebbe d'un tratto con l'espressione gentile di sempre, il candore del suo sorriso a contrastare quasi quell'aspetto ambiguo e selvaggio di lui. <Ci si immagina sempre i ninja delle leggende come creature superiori, al di sopra di noi, come fossero quasi creature astratte e dei racconti. Eppure... eppure siete come noi.> Il suo sguardo tornerebbe a cercare il volto di lui, ad osservare il suo corpo magro, alto, scattante, coperto di tatuaggi di cui ignora il significato profondo. <Siete persone. Persone che ridono, mangiano, fumano...> una breve pausa prima si ricercare questa volta i suoi occhi. <Soffrono> Silenzio. Solo un istante, solo per poco, prima di distogliere nuovamente lo sguardo e avanzare guardando la foresta dinnanzi a sé. <Vi manca Kusa?> domanderebbe con sincero interesse, la voce ora meno ingenua, meno acuta di prima. Un po' più seria. Preoccupata, forse. Non sa perchè sia stato dichiarato mukenin dell'Erba, non sa cosa sia accaduto, se meriti disprezzo oppure no. E' qualcosa che vuole capire e scoprire da sé, conoscendole da sola. <Appartiene?> domanderebbe aggrottando appena le sopracciglia, tornando a fissarlo un po' confusa. <Intendi casa tua?> cercherebbe di capire inclinando di poco il capo, l'espressione perplessa e incuriosita. Il successivo dire del tessai porta Kaori a riflettere. Anche lei crede che in un Villaggio la reale forza sia quella del popolo, perchè è esso a formare le fondamenta reali e concrete di un Paese, ma non sa se sarebbe mai capace di ribellarsi al volere del suo Hokage. <Beh... il popolo è il Villaggio stesso. Ma il Kage agisce al solo scopo di proteggerlo, per cui dovremmo dargli ascolto immagino. Hitomu-sama sembra davvero una persona incredibile anche se l'ho potuto incontrare solo per poco> rivela lei con un sorriso dolce, candido, ricordando quell'unico incontro con il Kage. Gentile, disponibile, giusto. Una persona che le ha trasmesso serenità e fiducia. <Ma... negli alberi?> domanderebbe allora alla spiegazione altrui, ancor più perplessa. Bah! Le vie del ninja sono davvero infinite! <Ma... ma... grazie, io non...> arrossisce Kaori, colpita dalla gentilezza del tessai. Non si sarebbe mai aspettata di scoprire in una persona così misteriosa, una personalità così gentile, così protettiva. <Siete davvero gentile, Yukio-sama> direbbe in un nuovo inchino riconoscente, colpita, contenta di quell'improvviso e impensato incontro. Ma è solo quando ode quelle ultime parole che andrebbe ad arrestare per un istante solo il passo fissandolo con gli occhi grandi di sorpresa. <Ma!> esclamerebbe esterrefatta, prima di riprendere il cammino, curiosissima di saperne di più. <Piccolo? Non mi direte che siete amici?> domanderebbe con un sorriso ampio e luminoso, una sorta di curiosità infantile a dipingerle il viso dai tratti gentili. Avevano combattuto insieme per liberare la Foglia da Kuugo ma non avrebbe pensato ci fosse un rapporto più stretto fra loro. <A Konoha va tutto bene, siamo in pace adesso. Il clima si è molto calmato ora ed è per gran parte merito proprio di Hitomu-sama. Piace alla gente, ha un buon ascendente> sorriderebbe lei dicendo la propria, quel che pensa. <A me, almeno, piace> [Chakra: 30/30]

17:32 Yukio:
  [Foresta] "Un secolo?" Ripete la domanda, fermandosi a riflette. Le dita iniziano a contare fino a.. "Centododici credo, forse... Non ricordo... Vabbè un secolo è comunque passato!" Eh insomma! Che con la matematica non è mai stato bravo! "Ah sempre meglio questo corpo che quello vecchio, un putrido ammasso di rughe e pelle moscia, almeno così rimorchio per come sono e non per i soldi" Bhe in effetti non prendiamoci in giro, un vecchio circondato dalle ragazze è perchè ha i soldi, inutile contrastare questa teoria "Oh bhe guarda, dallo scontro contro Madara ne sono successe un sacco di cose! Fra l'arrivo di Shin, tutti i governi, i precedenti kage di konoha e di oto... Suna invece è quella che se l'è cavata sempre bene, pochi kage che hanno governato da dio" Proprio pensiero in fin dei conti "Oh sono pure peggio di voi... Mi ubriaco, mi faccio le canne e ho provato ad impasticcarmi, non è il massimo eh" Bhe, del resto ha una vita dietro di se, avrà provato molte cose "Anche se non sono un umano come te e gli altri infondo infondo sono un vostro... Simile?" Già, non è un umano "Più che altro sono stato creato da voi umani, ma sono dettagli, ho organi come voi" Sollevando le spallucce, continuando la sua camminata fra un tiro e un'altro della sigaretta fino a consumarla "Si, mi manca molto... E no, non intendo casa mia, intendo tutto il villaggio" Sbuffando fumo dalle proprie narici "L'ho ricostruita con i miei soldi, l'ho resa la capitale dell'alleanza... E poi bastano quattro consiglieri carismatici del cazzo a buttarmi fuori perchè: inutile" Scuotendo la testa "Non troverò nemmeno gusto nel farli fuori, lascerò la decisione al popolo quando verrà il momento che sto attendendo..." Gli occhi saetterebbero verso sinistra,un rumore in lontananza "Non ti sei accorta se con te c'erano spie o cose simile, uhm?" Domanda, giusto così a livello di informazione "Comunque non sono gentile, semplicemente faccio ciò che mi sento di fare... E NON PRENDERMI PER UN BONACCIONE!" Borbottando peggio d'un vecchio, ovvio che sta scherzando data la sua finale risata ed il tono ironico con cui pronuncia quelle parole seppur dette con un timbro alto "Amici? Ah bhe gli ho piazzato dentro assieme ad altri ninja la volpe, lo conosco dalla tenera infanzia" Ultimo tiro di sigaretta per poi lanciarla al suolo erboso, schiacciandola al suo passaggio "Oh lo so che il kage agisce allo scopo di difendere il villaggio, ma Kuugo? Che ha fatto?" Domanda, guardandola con la coda dell'occhio "Hitomu è un bravo kage, ma ricorda sempre che se c'è qualcosa che va contro le tue scelte devi ribellarti, sempre. Anche se fosse un kami sceso in terra a dirti di fare altro" Uno sguardo che mima quello di un vecchio sensei che sta dando lezioni di vita gratis. Un successivo sorriso e vari cenni di capo vengono poi mostrati da Yukio alle ultime parole di Kaori "Ottimo ottimo... Fa piacere che a Konoha va tutto bene, è una buona città, devo chiederti un favore però appena torni" lasciando la frase in sospeso, curioso di sapere se accetterà o meno quella richiesta, una semplicissima e banale richiesta...[ck on]

18:06 Kaori:
  [Bosco] Okay, era ovvio che fosse una battuta quella... no? Insomma, doveva essere un modo di dire, come può una persona vivere più di cent'anni? Mantenendo quell'aspetto giovane e fresco, poi? Eppure le parole del tessai paiono estremamente serie, come se stesse realmente cercando di fare dei conti a mente. <A-aspettate... non era una battuta?> domanderebbe Kaori sgranando gli occhi, sbattendo le palpebre con fare perplesso. Cosa...? Un nuovo corpo? Le alternative in questo caso sono due. O la sta prendendo in giro, ma in modo davvero pesante, oppure non è umano. E Kaori decisamente non può credere che la seconda opzione sia possibile. <Già, ovvio...> direbbe in una risatina nervosa, cercando di capire quale sia il vantaggio di lui nel prenderla così palesemente per i fondelli. E farlo anche con quella faccia seria! Un attore davvero sensazionale, sembrerebbe quasi sincero e naturale in quell'incessante ammasso di frottole. <E voi sareste stato presente a tutti questi eventi?> domanderebbe scettica inarcando appena un sopracciglio, il passo tranquillo mentre la foresta va aprendosi sempre più dinnanzi a loro. Certo, come no! Ma è quel che il Kokketsu dice poco dopo che porta la genin ad osservarlo ora con maggior serietà, convinzione. Quelle parole la portano a schiudere le labbra a guardarlo in modo diverso. <Creato...?> domanderebbe incredula, la voce bassa di chi quasi non osa pensare a quanto possa essere terribile una cosa simile. <Allora davvero non siete... umano> realizza solo ora la kunoichi provando ad alzare appena una mano nel tentativo di sfiorare la pelle del braccio di lui per sentirla sotto le dita. Solo se questo fosse avvenuto e se l'altro non l'avesse impedito, la Hyuga avrebbe chiosato poche parole. <Eppure siete proprio come noi> Fin dove si è spinta la scienza, la medicina, lo studio di quelle loro generazioni? Quanto in là si erano spinte se erano arrivate a creare una persona dal nulla? <Beh, non si tratta solo degli organi. Pensate, ragionate, parlate, proprio come noi. Avete una coscienza, una personalità... per me è questo che definisce un essere umano, non i suoi organi> direbbe convinta andando a puntare le iridi perlacee sul suo viso pallido, gli occhi dalla sclera buia e le pupille scarlatte. Ode il racconto dell'altro, parte della sua storia ritrovandosi così a storcere appena le labbra in una espressione pensosa e riflessiva. <Mh... quindi vorreste mettervene a capo insomma. Se dite di voler chiedere al popolo cosa fare di loro> proverebbe a dire con tono incerto, una domanda che aleggia nell'aria mentre il quesito dell'altro la porta a schiudere le labbra. <Non mi è sembrato> direbbe lei prima di mordersi appena il labbro inferiore con fare teso. E se ci fosse davvero qualcuno? Sarebbero certamente avversari che lei non potrebbe fronteggiare se sono lì alla ricerca del Tessai e, al tempo stesso, lui non può combattere con loro e stare attento a lei. E' meglio assicurarsi che siano soli per davvero, anche se questo può voler dire mostrare all'altro il suo potere. In un istante di silenzio proseguirebbe il cammino cercando di allontanarsi per un istante, con la mente, dall'uomo al suo fianco, da quella foresta sconosciuta e verdissima. Cercherebbe di escludere i pensieri e di concentrarsi sul chakra che circola nel proprio corpo. Andrebbe a seguirne il flusso fino a concentrarsi sull'energia che scorre nella sua testa e tenterebbe di incanalare una quantità maggiore di chakra all'altezza degli occhi, dei bulbi oculari. Immaginerebbe le sue iridi come spugne da impregnare di forza per dar loro il potere di risvegliarsi e tenterebbe di convogliarvi e spingervi una modesta quantità di chakra. Composto il sigillo della tigre dovrebbe rilasciare l'energia azzurrina e riuscire così a risvegliare il proprio Byakugan. Se vi fosse riuscita, adesso, davanti al proprio sguardo dovrebbe poter vedere chiaramente il mondo circostante fino a duecento metri dinnanzi a sé e fino ad una trentina lateralmente fino ad un massimo di 200°. Potrebbe vedere eventuali animali, alberi e persino inseguitori. Continuerebbe a camminare concentrandosi su ciò che può vedere tutt'attorno, ruotando appena il capo, di tanto in tanto, così da poter vedere anche alle loro spalle. <Ci sono tre ninja che ci stanno inseguendo a circa venti metri alla nostra destra. Credo siano anbu, hanno una maschera in volto, ma sono sicuramente di Kusa> rivelerebbe a bassa voce nella speranza che lui soltanto possa udire le sue parole se fosse davvero riuscita ad attivare la sua innata. Un sorriso divertito le increspa le labbra quando l'altro cerca di chiarire che, in alcun modo, sia un bonaccione nonostante la risata uscita dalla sua bocca confuti inevitabilmente quel dire. <Oh no, assolutamente. Siete una autentica minaccia. E' chiaro che, per esempio, adesso mi state portando nella vostra stanza delle torture> tono ironico, assolutamente scherzoso, mentre continuerebbe a tenere d'occhio grazie al proprio Byakugan gli inseguitori nel folto della foresta. <Siete stato voi? Oh, è così assurdo pensare che possiate esser vissuto così tanto. Sembrate poco più grande di me, è incredibile> esclamerebbe lei senza riuscire ancora a credere davvero a quella storia. <Dovete averne viste di cose... Dev'essere estenuante> Una scrollata di spalle, un leggero scuotere il capo. Il suo ragionamento, ad ogni modo, fila. Ci saranno sempre possibili pessimi Kage, come Kuugo lo è stato per Konoha, ma a volte ci sono buoni Kage che prendono scelte sbagliate. E in quel caso è ugualmente giusto voltar loro le spalle? E' complicato districarsi fra questioni di questo tipo, per quanto un ninja non dovrebbe in alcun modo soffermarsi a pensarci. Gli ordini del Kage vengono sempre prima di ogni cosa. <Ci penserò> e lo dice sul serio. Non lascerà perdere quelle parole, quel discorso. E' qualcosa che conserverà nel cuore e a cui penserà seriamente nel tempo. Solo quando l'altro pronuncia quelle ultime parole la giovane Hyuga ritorna a volgere lo sguardo verso di lui, quell'espressione ora vagamente inquietante anche sul suo volto, con quelle vene rigonfie attorno ai suoi occhi così bianchi. <Un favore? Di che si tratta?> domanderebbe allora, prima di abbassare nuovamente la voce e fissarlo dritto negli occhi. <Si stanno avvicinando... credo vorranno provare a colpire all'improvviso.> Avrebbe detto se il suo Byakugan si fosse effettivamente risvegliato. Potrebbe vedere il loro chakra in fermento, concentrarsi verso le loro mani, ma non può certamente dire all'altro di poter vedere il loro sistema circolatorio, no? [Se Byakugan attivo chakra: 29/30]

18:27 Yukio:
  [Foresta] Si fermerebbe quando avvertirebbe il richiamo di lei con la propria innata. Un sorriso per la tale concentrazione che ci mette, si impegna, ottimo "Oh lo so... lo so bene... Era una domanda retorica la mia, volevo vedere la tua riuscita nell'innata" Ma che- "Ascoltami bene" Girandosi con una calma assoluta pur sapendo del pericolo imminente "Vai da Hitomu, appena arrivi al villaggio. Lascia un messaggio a lui in persona, a nessun altro, ok? Mi stai seguendo?" Certo, non è stupida, ma vuole che le rimangano bene impresse queste cose "Avvisalo del mio arrivo. Ecco perchè ho parlato tanto con te, mi devi aiutare. Digli che presto arriverò a Konoha e avrò l'urgenza di parlare con lui" La destra si poserebbe sulla guancia sinistra di lei, un tocco delicato come una carezza, sin dal primo tocco che lei ha fatto alla sua di pelle potrà avvertire un gelido su quel corpo, un qualcosa di diverso dal normale calore umano "Ti lascerò all'esterno della magione Hyuga, da li corri dall'Hokage, non parlare con nessuno, fai ricevere unicamente il mio messaggio, intesi?" E nel frattempo le vene del proprio corpo, specialmente quelle del collo, prenderebbero un colorito scuro, tendendo al nero; al collo quelle vene andrebbero anche i rilievo come se il sangue stesse pompando a chissà quanti battiti al minuto "VAI!" Il chakra fuoriuscirebbe dalla sua mano per avvolgere completamente la figura della hyuga, quella semplice carezza a tramutarsi in un salvataggio per la piccola genin, il chakra del tessai penetrerebbe dentro il corpo della ninja, rivestendola completamente. "A presto" Ultime parole, lasciandola svanire nel nulla. Da quella sua posizione Kaori potrebbe vedere unicamente una serie di fasci che la avvolgono, un mancamento del terreno e di tutti i suoi arti, un battito di ciglia. Ed eccola, a risvegliarsi in una retrovia buia nei pressi della magione Hyuga per non dare nell'occhio, ovviamente. Per quanto riguarda Yukio utilizzerebbe la stessa mossa, non vuole attaccare, non può e non ne ha il necessario bisogno, non oggi.[END][Dislocazione singola per Kori]

18:42 Kaori:
  [Bosco] <Che cosa?> domanderebbe aggrottando le sopracciglia con fare confuso. Che ne sa lui della sua innata? Che c'entri qualcosa la sua famigerata ex ragazza? Sarebbe la cosa più plausibile. Non che fosse strano che avesse conosciuto i poteri del Byakugan se davvero ha vissuto per più di cent'anni.. ma ad ogni modo non è momento di ribattere perchè l'altro sembra essere improvvisamente serio. I due si fermano, si guardano, e lui le spiega il favore che vorrebbe essergli fatto. Kaori ascolta, annuisce, per mostrare di aver compreso quanto le è stato detto mentre la sua espressione si fa seria, tenendo attentamente d'occhio l'avanzare di quei ninja. <D'accordo... Gli dirò che stai arrivando.> annuisce lei riassumendo in breve la sua richiesta prima di sentire la sua mano fredda sfiorarle il viso. Se non fosse così palesemente vivo sembrerebbe quasi la mano di un morto. <Va bene. Correrò da Hitomu all'istante> concorda lei sebbene non capisca bene cosa l'altro intenda con “ti lascerò all'esterno della magione”. Ma è dopo pochissimi secondi che tutto si spiega. Vede il chakra concentrarsi ed annidarsi nel suo corpo, andare ad accumularsi e canalizzarsi lungo il suo braccio fino a giungere a lei. Vede solamente una certa quantità di fasci d'energia che la avvolgono sollevandola dal terreno. Si sente leggera, sempre più leggera, fin quasi a non avere più consapevolezza di sé e del suo stesso corpo. Ma è qualcosa che dura solamente un attimo, solo un istante, prima che tutto ritorni alla normalità e lei riapra gli occhi. Konoha si dispiega sotto i suoi occhi, la propria schiena contro uno degli edifici della magione mentre la vita sembra scorrere e circolare normalmente tutt'attorno. Si rialza con le labbra schiuse, l'ultimo saluto verso il tessai ancora fermo sulle labbra. Non ha tempo per pensarci, ha un incarico da portare a termine e lo farà. Così, scacciando via i pensieri, eccola che andrebbe ad incamminarsi verso la magione dell'Hokage alla ricerca disperata e pronta di un brevissimo colloquio privato con lui. [End]

semplice incontro fra Kaori che è uscita per la prima volta dal villaggio e Yukio che sta aspettando chissà cosa fra quei confini. Il tutto si conclude con una missione per kaori: trova Hitomu e riferisci ciò che ti ho dett