Vedere oltre il velo: Byakugan.

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Giocata di Clan

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con Kaori

10:43 Kaori:
  [Campi] I campi d'addestramento di Konoha sono molto vari; c'è un grande spiazzo erboso piuttosto aperto, boscaglia e fitta vegetazione tutt'attorno e persino un fiumiciattolo di acqua limpida che scorre non molto lontano, una diretta diramazione delle cascate dell'epilogo. Kaori ha deciso di recarsi qui, questa mattina, per concedersi un allenamento speciale, diverso dal solito. Il giorno precedente è riuscita ad utilizzare e risvegliare per la prima volta il potere segreto degli Hyuga: il Byakugan. Quest'oggi vuole allenarsi a risvegliarlo con scioltezza, imparare a comprenderne i punti di forza e i punti deboli. Scoprire cosa può e cosa non può fare con questo suo potere. Per cui, svegliatasi di buon ora e indossati i suoi abiti ninja composti da un corsetto, un coprispalla, guanti e stivali tutti in un'unica grande sfumatura di nero, eccola che si appresta ad iniziare la sua prima sessione d'allenamento con il Byakugan. Per ora sa solamente che tramite quei particolari occhi le è concesso di vedere a grandi distanze, oltre oggetti e persone, in un raggio ampio e a 360° che l'ha parecchio confusa sulle prime. Ma non sa bene fino a quale distanza può riuscire a vedere per cui, mentre si apprestava a giungere al centro esatto dello spiazzo erboso, ha affisso alcuni kunai sulla corteccia di alcuni alberi durante il tragitto. Uno a circa cinquecento metri, uno a circa duecento ed uno a circa cento. Prende un profondo respiro e alza lo sguardo verso il limpido cielo di questa mattina: è pronta e motivata, non aspetterà altro per iniziare. Chiudendo gli occhi Kaori va a visualizzare la sagoma del proprio corpo e tenta di immaginare le cellule del suo corpo che vanno a riunirsi, come richiamate, in due grandi nuclei di energia: fisica e psichica. Li immaginerebbe come fiammelle di vari colori e li vedrebbe bruciare e danzare vitali nel suo organismo scorrendo come flussi vorticanti. Seguirebbe il loro moto e, quasi alla fine di questo, andrebbe ad unire ambo le mani all'altezza del plesso solare così da formare il sigillo della Capra. I due flussi andrebbero con l'incontrarsi, unendosi, mescolandosi, fino a dare vita ad un'unica nuova fiamma vitale: il suo chakra. Lo sentirebbe dunque scorrere lungo ogni angolo del proprio corpo donandole nuova forza, nuova energia. Il carburante necessario e fondamentale per quel preciso allenamento. [Tentativo Impasto]

10:56 Kaori:
  [Campi] L'energia prende a scorrerle dentro portandola a sentirsi più forte, più vitale, più resistente. Un sorriso compiaciuto le si disegna sulle labbra rosee: sta iniziando ad essere sempre più semplice, sempre più facile. Ma ormai ad impastare si è allenata più che a sufficienza durante gli studi all'Accademia, il difficile arriva ora. Risvegliare il Byakugan. Ci ha provato una sola volta e ci è riuscita abbastanza facilmente, al primo tentativo. Juusan ha apprezzato molto le sue capacità, ha definito la sua abilità innata piuttosto potente. Ma sarà davvero così? Per saperlo non resta che scoprirlo da sé. Così, sospirando prima e prendendo un profondo respiro poi, Kaori tenterebbe di chiudere gli occhi così da liberare la propria mente ad un livello più profondo, più viscerale. Ha bisogno di concentrarsi, di stare attenta. Deve calibrare bene la quantità di chakra da immettere nei suoi occhi. Se è poca non servirà a nulla, se è troppa farà male. Bisogna trovare un attento e mirato equilibrio. Andrebbe lei a concentrarsi sul proprio respiro regolare, sul battito del cuore che rallenta e si regolarizza ad ogni respiro, sul sangue che le scorre nelle vene esattamente come il chakra nel suo apposito sistema di circolazione. Focalizzerebbe la propria mente su quei movimenti, su quei ritmici impulsi vitali così da abbandonare ogni pensiero, ogni preoccupazione, ogni timore fuori da se stessa. Ricercherebbe silenzio e quiete prima di iniziare a focalizzarsi solo e soltanto sul proprio chakra. Lo visualizzerebbe scorrere lungo tutto il corpo, in ogni angolo e direzione, fino ad irrorarla da capo a piedi. Un flusso costante e continuo di energia che la mantiene in vita e che lei andrebbe a seguire con la mente fino a risalire i canali della sua testa. Arrivata lì tenterebbe di forzare questo scorrere fino a spingere una quantità maggiore di energia nei propri bulbi oculari. Tenterebbe di visualizzarli come serbatoi bisognosi di energia e andrebbe a impregnarli di chakra così da donargli la forza necessaria alla trasformazione. Una volta che si fosse sentita convinta della quantità di energia immessa, eccola che andrebbe a unire le mani al petto a formare il sigillo della tigre così da rilasciare successivamente il chakra e tentare di aprire i propri occhi. [Se Byakugan riesce, chakra: 29/30]

11:06 Kaori:
  [Campi] Un leggero dolore, una sensazione come se qualcuno le stesse tirando la pelle del volto ed ecco che il mondo le si rivelerebbe agli occhi come mai prima. Nella sua interezza, immenso, estremamente vicino. Sentirebbe le vene all'altezza degli occhi gonfiarsi, la vista essere affinata e precisa come non mai. Il Byakugan è attivo e perfetto e lei si sente stordita da quel sovraccarico di informazioni cui non è abituata. C'è così tanto da vedere! Andrebbe a lasciarsi scivolare sul prato sotto i suoi piedi, a gambe incrociate, le mani unite all'altezza delle ginocchia in una posa meditativa. Seduta al centro esatto di quello spiazzo erboso cerca di concentrarsi su quanto riesce a vedere con i suoi nuovi occhi. Può vedere il campo in tutta la sua interezza attorno a sé, come avesse altre paia di occhi sui lati e il retro della testa. Vedrebbe alcuni tronchi impiantati nel terreno una cinquantina di metri più in là, un uccello planare sulla cima di quello centrale picchiettandone appena il legno. Gli alberi tutt'attorno ergersi in tutta la loro maestosità fra cespugli e siepi selvatiche da cui, di tanto in tanto, sbuca un coniglio od uno scoiattolo. E' tutto estremamente preciso, chiaro, rivelato ai suoi occhi come se fosse stato abbassato un velo, una coperta. E' sbalorditivo e la stordisce. Non è abituata a tutta questa quantità di informazioni, non riuscirebbe a camminare tranquillamente come sempre vedendo davanti ai suoi occhi anche ciò che v'è dietro di lei. E' tutto... troppo. Aggrotta appena la fronte, una gocciolina di sudore le scivola sul viso mentre sente di iniziare a perdersi in quel nuovo modo di vedere il mondo. Si sente come annaspare in una marea soverchiante e travolgente, non sa cosa guardare, come tenere d'occhio ogni cosa che è in grado di vedere perchè... beh, perchè semplicemente lei vede TUTTO. O almeno così le sembra. Basta un attimo di cedimento, un istante di confusione e perdizione per far sì che la concentrazione vacilli e il chakra torni a defluire normalmente nel suo corpo, scivolando via dai suoi occhi che quindi tornerebbero dopo solo un paio di minuti ad essere normalissimi e ordinari. Solo un po' bizzarri. <...Cavoli. Non posso lasciarmi distrarre o si disattiva... Devo rimanere abbastanza concentrata da non far disperdere il chakra.> mormorerebbe mordendosi poco dopo il labbro, l'espressione pensosa e determinata. Deve riprovarci. [Chakra: 28/30]

11:16 Kaori:
  [Campi] Un nuovo profondo respiro. E' normale non riuscire a controllare in pieno questo potere fin da subito: si tratta di un sovraccarico sensoriale di dimensioni notevole, non deve lasciarsi abbattere. E poi è da sola, nessuno la sta osservando o può vedere i suoi fallimenti o errori, per cui può rimanere tranquilla e continuare a tentare da sé senza pressioni. Questo pensiero la consola, la solleva, e la porta a nuova determinazione, nuova carica. Richiude gli occhi tornando a concentrarsi sul suo respiro, sul suo battito cardiaco. Ricerca nuovamente la pace, la quiete, la calma di una sorta di trance dei sensi dove la mente si spegne e tutto semplicemente pare danzarle attorno in modo ovattato ed evanescente. Esiste solo lei ed il suo corpo, lei ed il chakra che la irrora e pervade con forza. Lo visualizzerebbe, lo lascerebbe fluire sereno nel suo corpo seguendone il percorso come a volersi unire a quel flusso potente e vitale. Si lascia trasportare fino a quando non giunge ai canali che irrorano il suo cervello, il suo viso. Lì andrebbe a fermarsi, a focalizzarsi, concentrandosi in particolare sui propri occhi. Bizzarri, strani, unici, incredibilmente potenti. Ma una forza come quella ha bisogno di energia, di carburante per poter funzionare. Per cui deve far sì che la propria energia vada a nutrire il suo potere forzandola e convogliandola nei bulbi oculari. Cerca di farne fluire una quantità maggiore del solito, una quantità che potrebbe riuscire a riempirle lo sguardo, le iridi perlacee, così da irrorarne tutta la superficie e dare la carica necessaria al suo regolare funzionamento. Si fermerebbe solo quando inizierebbe a sentire una sorta di prurito un pizzicare leggero, possibile principio di un eventuale dolore. Dolore vuol dire troppo chakra, per cui decide di fermarsi. Unirebbe le mani al petto per formare una seconda volta il sigillo della tigre e, solo a quel punto, rilascerebbe ancora la propria energia così da tentare di attivare nuovamente la propria innata. <Byakugan> mormorerebbe a bassa voce, fra sé e sé, prima di aprire gli occhi e verificare il successo di tale tentativo. [Se Byakugan chakra: 27/30]

11:26 Kaori:
  [Campi] Ancora una volta riesce ad attivare il proprio potere oculare, quell'innata unica e potentissima che molti vorrebbero ottenere. Il mondo le si svelerebbe nuovamente nella sua interezza portandola a subire un po' meno lo shock di tale immensità. Forse è solo questione di abitudine, forse deve solo imparare ad abituarsi a quel nuovo modo di vedere. Sta attenta a rimanere ben concentrata sul chakra da immettere nei propri occhi, a non farlo defluire o diminuire: ha bisogno di tenere ben attiva la sua vista se vuole imparare a conoscerne limiti e possibilità. <Va bene. Un passo alla volta.> mormorerebbe ora come a volersi dare la carica, un incoraggiamento da se stessa. Va a concentrarsi con lo sguardo sulla direzione da cui è arrivata, una sorta di sentiero nella boscaglia a stento percorribile fra cespugli e vegetazione fitta. Analizza gli alberi che accerchiano il cammino ricercando i kunai che vi ha conficcato strada facendo. Vuole capire fin dove il suo sguardo riesce a spingersi, che tipo di limite ha la sua vista. In una manciata di secondi trova il primo kunai, quello piantato a circa cento metri da dove si trova. Può vedere ancora oltre, la cosa la soddisfa. Prosegue nel cammino cercando di abituarsi al fatto che può al contempo vedere attorno e dietro di sé; osserva i tronchi, la strada, i cespugli. Vede uno scoiattolo sgranocchiare una noce, un coniglio mangiucchiare un po' di erba verde. E poi vede un secondo kunai infilzare il tronco di un arbusto. Quello dovrebbe distare altri cento metri -circa- dal primo kunai, una distanza davvero considerevole per trattarsi di semplice vista! Eppure... eppure sembra aver trovato il suo limite perchè pochi centimetri oltre quell'albero non riesce a vedere altro. <Okay... duecento metri> mormorerebbe allora annuendo, lo sguardo serio e fermo mentre rimane ben attenta a non disperdere la concentrazione necessaria a convogliare la giusta quantità di chakra al proprio sguardo. [Byakugan attivo – Chakra: 26/30]

11:35 Kaori:
  [Campi] Nell'osservare la distanza massima percorribile dalla propria visione frontale, Kaori si rende conto, però, che la visione circolare di cui dispone grazie al Byakugan non raggiunge le stesse distanze. Ruotando il capo così da lasciare il cammino con gli alberi contrassegnati dai kunai alla propria sinistra, proverebbe a concentrarsi su quanto vede da quel lato pur senza voltare lo sguardo. Non arriva neppure lontanamente al punto ove il primo kunai è conficcato: a stento riesce a superare con la vista lo spiazzo erboso. La visione circolare è molto meno ampia sebbene sia assurdamente impossibile per ben altri occhi. Rimane solamente da capire quanto sia limitata. O potente, a seconda dei punti di vista. La sua vista circolare arriva a farle vedere all'incirca il confine fra la radura e la boscaglia che la circonda: osservando la distanza con attenzione potrebbe dire che essa misura all'incirca una trentina di metri, non di più. Forse persino qualche metro in meno, non può essere ovviamente precisa al centimetro senza un qualche tipo di strumento di misurazione. Ma è qualcosa che può ugualmente risultare molto utile. Un eventuale agguato, o una trappola, dovrebbe essere vicina per poter essere certa di colpire, nel caso di una missione: con la sua vista riuscirebbe comunque a scorgerla in teoria. Rimane solo da vedere se i suoi riflessi siano abbastanza rapidi da rispondere immediatamente alle informazioni ricevute dalla vista: ma queste sono accortezze che sarebbero andate migliorando con pratica e costante allenamento. [Byakugan attivo – chakra: 25/30]

11:48 Kaori:
  [Campi] Sembra aver compreso all'incirca il funzionamento di quegli occhi. La distanza fin dove è in grado di vedere frontalmente e lateralmente, quanto chiaramente ci riesce e quanto sia importante rimanere concentrati per riuscire a lasciar attiva e in funzione quell'innata. Basta una piccola distrazione, un attimo di disorientamento, che potrebbe disattivarsi in un istante. La vista le pare praticamente perfetta sebbene non sia esattamente a 360°. Può vedere fino ad una grande distanza, sia frontalmente che lateralmente e, in parte, anche dietro la testa, ma non del tutto. C'è un'ampia zona di buio che non può vedere, quella frontale alla propria nuca. Ha una panoramica generale di circa centottanta gradi, forse qualcosa in più, forse sui duecento al massimo, per cui se qualcosa dovesse arrivare dalle sue spalle non può contare sul potere dei propri occhi per notarla. Non può permettersi di abbassare la guardia nemmeno con quella vista perfetta: ha comunque i suoi limiti e i suoi punti ciechi, tutte cose alle quali lei deve sopperire in altro modo, con gli altri sensi. Un cinguettio leggero strazia il silenzio di quel luogo, un alito di vento lascia che il fogliame frusci come una melodia naturale e rilassante tutto attorno. Il tempo scorre e lei quasi non se ne avvede. E' rimasta strabiliata da quel potere, incantata. China di poco lo sguardo fino ad osservare la propria mano. Quel che vede è il chakra che le scorre dentro, l'energia azzurrina che le irrora di pura vita il corpo. Vede gli stretti canali che ne impongono il cammino, i punti di fuga da cui esso fuoriesce. Vede tutto con impensabile nitidezza e chiarezza e si ritrova a percorrere con le dita il percorso del chakra lungo il suo avambraccio. Sarà sicuramente utile contro altri avversari: con questi occhi può vedere eventuali tecniche in arrivo, carte bomba pregne di chakra e quindi da evitare, eventuali coperture o nascondigli. Comprende ora perchè molti desiderano quegli occhi e realizza quanto possa essere pericolosa l'idea che le persone sbagliate ne entrino in possesso. Stringe i pugni espirando dal naso, le labbra strette in una linea severa mentre andrebbe ad alzarsi per tornare in posizione eretta. <Okay. Adesso viene il bello.> mormorerebbe con una risatina nervosa, scuotendo di poco il capo. [Byakugan attivo: 24/30]

11:59 Kaori:
  [Campi] Si sente piuttosto affaticata, Kaori, ora che è riuscita a mantenere attiva quella vista per così tanto tempo. Non è abituata, non è avvezza ad un controllo così costante del chakra e per cui le risulta piuttosto stancante l'idea di doverlo tenere imbrigliato così a lungo. Non è come quando usa la sostituzione o la trasformazione: una volta indirizzato, convogliato o plasmato il chakra, esso rimane lì nella sua nuova forma o defluisce per tornare a scorrere normalmente. Per quelle tecniche funziona così. Ma in questo caso è diverso. Qui deve mantenere un controllo costante e continuo di energia che le permetta di tenere attiva la propria vista. Un esercizio che sicuramente col tempo si sarebbe rivelato meno faticoso, esattamente come inizialmente fu per il semplice impasto. Si tratta solo di allenamento e disciplina, tutto qui. Sicuramente continuando ad allenarsi avrebbe trovato quell'esercizio quasi naturale e meccanico: ne è certa. La cosa che ora le preme controllare, però, è verificare quanto coordinati siano i suoi movimenti con quella nuova vista. Se riuscirà a muoversi con la stessa fluidità e sicurezza ora che lo spazio, nella sua mente, ha un nuovo concetto, una nuova forma. Per saperlo non le resta che provare, tentare in prima persona, ed è per questo che, alzatasi in piedi, inizierebbe dapprima a camminare. Molto semplicemente, lungo una linea retta dinnanzi a sé. E' sicuramente diverso da prima, ma non molto più difficile. Anche in questo caso è certa che sia tutta questione di pratica, di abituare il corpo a quella nuova visione. Il passo si fa sempre più rapido fino a tramutarsi, in breve tempo, in corsa. Cambia direzione all'improvviso, salta immaginando di schivare un kunai sbucato fuori dal nulla, improvvisa calci, pugni, in un combattimento immaginario nella sua mente. Se inizialmente è stato quasi strano muoversi in quell'ambiente ora apparentemente molto più grande, man mano che i secondi passano Kaori inizia a sentirsi sempre più a suo agio, sempre più sicura mentre prende consapevolezza del reale spazio attorno a sé. La visione circolare le è molto d'aiuto in questo senso: le fa vedere chiaramente quando è troppo vicina ad una parete od un albero e quali movimenti quella distanza le permette o meno di compiere. Inizia a comprendere il reale potere nascosto nel suo sangue, nei suoi occhi. Inizia a provarne soddisfazione, compiacimento. Inizia a sentirsi più sicura, più compiaciuta. Ora comprende. Ora capisce perchè uno Hyuga non si sente completo senza Byakugan. Ora comprende perchè suo padre teneva così tanto a che lei ne sbloccasse il potere. E' una capacità sensazionale e il suo obiettivo è imparare a sfruttarla al meglio con tutte le sue forze. [Byakugan attivo – Chakra: 23/30]

12:07 Kaori:
  [Campi] Non sa dire, Kaori, quanto tempo sia trascorso da quando è arrivata lì, ma quando si ferma dopo quella corsa, quell'immaginario combattimento contro un avversario nella sua mente, si rende conto di quante energie abbia speso, quanto sia stata in grado nonostante tutto di mantenere abbastanza concentrazione da far rimanere attivo il Byakugan. E' uno sforzo mentale continuo e sfiancante che tuttavia la riempie d'orgoglio. Un velo di sudore la ricopre da capo a piedi mentre il sole raggiunge il suo zenit e il fiato le si fa corto. E' soddisfatta di questa mattinata, di quest'allenamento rivelatore. Ha compreso i poteri dei suoi occhi, i suoi limiti, il modo in cui poterlo eventualmente utilizzare per osservare il mondo attorno e il chakra negli avversari. Sicuramente non sa tutto, ci saranno molte altre cose che avrà da imparare e scoprire, ma questo è per lei, dopotutto, solamente l'inizio. Un sorriso soddisfatto le si disegna sulle labbra mentre, ansimando appena per la fatica, andrebbe a rilasciare il chakra nei propri occhi e interrompere quell'afflusso concentrato di energia diretto ai bulbi oculari. Lascia che il Byakugan torni a riposare, che il mondo torni a nascondersi dietro il proprio velo mentre il corpo le richiede nuova energia. Sbattendo per un paio di volte le palpebre, torna ad abituarsi lentamente alla sua ordinaria limitata vista e, passandosi una mano fra i capelli viola, leggermente umidi di sudore all'altezza della nuca e della frangia sfilacciata, andrebbe ad incamminarsi verso il Villaggio, verso casa, là dove si sarebbe concessa un buon pasto e un po' di meditazione circa le scoperte di quella mattina. [End]

La neo genin Kaori si reca ai campi d'addestramento per allenarsi in totale solitudine e quiete con il suo Byakugan. Cerca di comprenderne i limiti e i punti di forza, cercando di abituarsi al suo potere e alle nuove possibilità che esso le offre, pensando a come sarebbe possibile utilizzarlo in maniera ottimale durante un combattimento.