La deshi e il Kage

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20:22 Hitomu:
  [Volto del Nono] Sole che va calando, ormai, dietro l'orizzonte colorando la volta celeste in un color rosso tendente all'arancione. Il tramonto va quasi completandosi e su di lui, sono posati gli occhi azzurri e vigili del jinchuuriki di Konoha. Seduto sulla pietra levigata del volto raffigurante se stesso, si gode quella pace che riesce ad assoporare ogni qualvolta si reca in questo luogo paradisiaco per i suoi occhi. La vista sul Villaggio della Foglia, ogni casa, ogni via, ogni bambino urlante che gioca.. Da quella posizione potrebbe vedere tutto ciò che più lo fa felice e che riesce a racchiudere in una singola parola: Konoha. I capelli biondi vengono mossi leggermente dal vento che soffia tra quelle rocce mentre il kyudaime si trova con i glutei poggiati sulla pietra, le gambe distese e incrociate una sopra l'altra e le mani mantenute sul terreno, leggermente più indietro del busto, per sostenere il peso del corpo. Il Nono indossa la sua solita divisa composta da una maglia a maniche lunghe di color blu scuro con sopra il giubbotto verde ricevuto alla promozione a Chunin; sotto, invece, porta un paio di pantaloni di color blu e, ai piedi, un paio di sandali neri da ninja. Veste anche il suo haori, bianco con decorazioni rosse, da Hokage recitante sul dorso la scritta 'Nono Hokage' in kanji. La sua attenzione viene catturata dal giungere di una ragazzina distante qualche metro da lui che sembra posarsi sul volto del Terzo, Sarutobi. Volta lo sguardo verso di lei per qualche secondo cercando di ricordare il suo viso. Non riuscendoci, torna a guardare il calar del Sole provando a catturare ora l'attenzione dell'altra se ancora non avesse fatto caso al jinchuuriki. <Una bella vista da qui, vero?> domanda retoricamente alla ragazza alzando la voce tanto quanto basta per riuscire a farsi sentire. Nuovamente le iridi azzurre dell'hokage si poserebbero su Kaori attendendo, se fosse stato sentito, una risposta dunque. [chk off]

20:36 Kaori:
  [Volto del Terzo] La brezza leggera scuote la chioma violetta della deshi mentre le sue gambe oscillano appena oltre l'orlo di quel precipizio. Si sente incredibilmente piccola e straordinariamente grande in questo momento. Da lassù può vedere qualunque cosa e al tempo stesso sentirsi solamente una parte infinitesimale del tutto. E' solo una goccia in mezzo al mare di gente che vive sotto di lei in quel momento, una piccola rotella in un ingranaggio immenso e delicatissimo. E' anche lei una parte della Foglia, per quanto piccola e modesta. Ha ancora molta strada da fare prima di poter dare un reale contributo alla tutela e la protezione del suo Villaggio, ma ce la sta mettendo tutta per iniziare nel migliore dei modi. La sua mente si perde fra pensieri sfuggevoli e confusi, la pace di quel luogo le rende difficile persino pensare: riesce a portarla ad uno stato di totale calma, quel perfetto momento di nulla che favorisce la concentrazione. Magari avrebbe dovuto venire lì per allenarsi nelle tecniche ninja che avrebbe imparato all'Accademia: lì non sarebbe stata distratta da nulla e avrebbe trovato la calma necessaria per focalizzarsi sul solo chakra. E' mentre rincorre questo pensiero che sente giungere inaspettata e improvvisa una voce. Una voce familiare ma che non riconosce. Sa di averla già sentita ma non la collega a nessun volto, ritrovandosi così ad aggrottare appena le sopracciglia con fare confuso. Si volge verso la direzione da cui giunge la voce sgranando poi, appena, gli occhi candidi, boccheggiando. <Kyudaime-sama!> esclama emozionata e sorpresa nel vedere la figura del Nono Hokage seduta a qualche volto di distanza da lei. Un sorriso le nasce spontaneo sul viso: non è semplice riuscire a incontrare così da vicino l'Hokage. Impegnato e occupato com'è non ha sicuramente tempo per conoscere tutte le nuove piccole foglioline del Villaggio. <Sì... sì, è meravigliosa> risponde allora lei spostando lo sguardo verso l'orizzonte, gli ultimi istanti di veglia di quel grande sole infuocato che in pochi secondi sarebbe scomparso alla vista. <E rilassante. Dà un gran senso di pace, non è vero?> domanda a sua volta tornando a porre il proprio sguardo sul ninja. Un sorriso quieto e gentile si dipinge sulle sue labbra, un'espressione emozionata e al tempo stesso entusiasta le illumina il volto. Si sente indecisa su come comportarsi e così si ritrova semplicemente a muoversi nervosamente sul posto con fare incerto.

20:53 Hitomu:
  [Volto del Nono] Il jinchuuriki di Kurama riesce a farsi sentire e un sorriso si disegna sul suo volto. Si tira su un piedi aiutandosi sia con gli arti inferiori che superiori fino a giungere in posizione totalmente eretta. Cammina ora verso la ragazza passando piano piano tutta la storia di Konoha raffigurata su quei volti. Dopo aver passato il suo, c'è Kuugo: il capitolo più brutto della storia forse. Avanzando il passo, tocca a Khalux e Shikamaru: entrambi del Clan Nara ed entrambi hokage che hanno dato la vita per il loro Villaggio difendendolo fino all'ultimo respiro. Dopo di che, Tsunade, Minato fino a giungere nella posizione della ragazza, posata sul Terzo. Ognuno di questi volti ha scritto un capitolo della storia di Konoha ed è rimasto nella leggenda. Questo è lo stesso che sta provando a compiere il Nono cercando di adempiere al suo ruolo nei migliori dei modi. <Hai ragione, ti lascia assaporare tranquillità, pace dei sensi..> afferma solo ora posandosi nuovamente, nella stessa posizione, accanto alla ragazza. <Vengo spesso qua, appena ho del tempo libero.. Mi piace guardare Konoha dall'alto e avere lo sguardo posato su tutto ciò che succede> come un guardiano, un capobranco che si prende cura e protegge ciò che più gli sta a cuore. Le iridi azzurre si posano sui lineamenti della ragazza di cui non conosce nulla al momento <Sei iscritta all'accademia? Non ti ho mai visto prima..> domanda il jinchuuriki della Foglia che, di solito, conosce di vista ogni deshi nuovo o vecchio che sia. Il suo viso rimane rivolto in direzione di Kaori aspettando che ella risponda alla domanda appena posta. [chk off]

21:08 Kaori:
  [Volto del Terzo] Vedere il Kage alzarsi in piedi porta Kaori a muoversi di riflesso in maniera totalmente istintiva. Porta le gambe a piegarsi verso il petto, poggiando i piedi sul terreno e con una spinta di reni e dei palmi contro il terreno, si alza a sua volta, come se trovasse irrispettosa l'idea di stare comodamente seduta mentre l'altro si era alzato in piedi. Lo osserva avvicinarsi, le mani che giocano nervosamente con uno dei laccetti del cappuccio della felpa. Si sente colma di gioia al solo pensiero di essere così vicina al ninja più forte del Villaggio. Egli avanza tranquillo, pacato, mentre un manto d'ombra scende sulla Foglia e le stelle prendono a splendere lontane sopra di loro. Ode la sua voce, deglutisce silenziosamente quand'egli giunge accanto a lei e si lascia ricadere seduta quando vede l'altro accomodarsi nuovamente. Segue inconsciamente i suoi movimenti come una calamita che non può opporre resistenza. E' stregata da quell'aura che lo circonda e ne rimane totalmente irretita. <E' una bella cosa. Non so perchè, ma quando guardo il Villaggio da quassù mi sembra quasi di poterlo abbracciare tutto. Sapere che ci osserva da qui mi fa sentire più sicura> rivela Kaori con un sorrisetto timido, dolce, l'espressione imbarazzata di chi non sa bene come rivolgersi ad un superiore. Anche se ancora non è una vera ninja rimane di base il fatto che deve mostrare assoluto rispetto al suo Kage. <Sì, mi sono iscritta pochi giorni fa. Proprio poco fa ho partecipato alla mia seconda lezione e provato per la prima volta la Tecnica della Trasformazione> spiega la deshi con occhi scintillanti di entusiasmo, l'emozione di quel tentativo riuscito ancora ben impressa nella sua mente. <Non esco molto dal dojo di famiglia: mio padre sta cercando di allenarmi così da rendermi più facili le cose all'Accademia.> aggiunge così da spiegare come mai l'altro non l'avesse mai vista. Le trasmette tranquillità, sicurezza. Quella persona ha un viso sereno, una voce accomodante che la fanno sentire in pace. Nonostante la consapevolezza della differenza fra loro non avverte quella distanza che generalmente contraddistingue i rapporti fra superiori e sottoposti. C'è qualcosa di gentile in quegli occhi azzurri e Kaori se ne sente come protetta. <Sono felice di averla incontrata, Kyudaime-sama. Ho sempre voluto vedere il nostro Kage da vicino, non credevo di farcela tanto presto> sorride lei snudando i denti candidi, l'espressione innocente e gentile di un animo puro. Si sente a suo agio, lei, come se stesse parlando con un padre amorevole. Dopotutto, poi, non è forse simile l'affetto che un Kage prova per il proprio Villaggio a quello di un padre con i propri figli?

21:23 Hitomu:
  [Volto del Nono] Ascolta il dire della ragazza e annuisce sorridendo verso di lei <Konoha è piena di valorosi shinobi e sempre lo sarà.. Quando avevo, più o meno, la tua età, io mi sentivo sempre al sicuro tra le vie di questo Villaggio. Ora i tempi sono cambiati, certo.. Ma penso che da qui o lì giù tra le vie del Villaggio, voi tutti siate sempre al sicuro.. Ci sarà sempre qualcuno a guardarvi pronto a difendervi da qualsiasi rischio> vuole valorizzare ogni singolo shinobi della Foglia e far capire alla ragazza che lo stesso dovrà fare lei una volta superati i vari esami. <Sei ancora all'inizio del tuo percorso accademico, ma ben presto ti ritroverai ad affrontare le prove più importanti. Dunque, preparati al meglio..> piccolo consiglio donato a Kaori. La guarda cercando di captare in lei qualche segno, che sia sicurezza o il contrario <Ti senti in grado di poter difendere il tuo Villaggio?> chiede ad un certo punto il jinchuuriki soffermandosi sull'espressione visiva della ragazza. Poi ritorna sul discorso precedente che vedeva la ragazza contenta di aver visto il suo kage così presto. <Non ho molto tempo libero, ma quando posso mi piace passare del tempo con i giovani.. Penso che loro siano il futuro del Villaggio e voglio che trovino la loro strada in modo che siano pronti a prendere le redini in mano del Villaggio quando ci sarà bisogno.. E quindi non sarà l'ultima volta in cui potremo parlare> sorride nuovamente verso la ragazza lasciando spazio ora alle sue parole. [chk off]

21:39 Kaori:
  [Volto del Terzo] Un ampio sorriso felice si dipinge sulle labbra rosee della deshi. Anche lei si sente al sicuro fra le vie del Villaggio: nonostante le difficoltà che possano emergere in tempi come quelli, sa che la Foglia è piena di ninja capaci e dediti alla tutela e difesa dell'intero Paese. Sa che in ognuno di quei guerrieri infiamma e brucia la Volontà del Fuoco che ogni Kage cerca di trasmettere di generazione in generazione. <Per quanto una situazione possa apparire disperata, non bisogna mai cedere. Mio padre dice sempre che anche nei momenti più difficili c'è sempre qualcuno che combatte per rendere le cose migliori e che quindi non bisogna mai smettere di credere e avere fiducia> dice la giovane adolescente al ricordo di tutte quelle conversazioni avute con suo padre durante la sua infanzia. Le piccole nozioni di storia, gli accenni alle arti che avrebbe appreso, consigli su come affrontare al meglio il cammino scelto. Kaori ha fatto tesoro di tutte quelle parole donatole da suo padre e crede ciecamente in quelle nozioni apprese nel tempo. Sa anche che le serviranno per poter essere, un giorno, uno di quei guerrieri che in quel momento si stanno impegnando per tenere lei stessa al sicuro. Non può fare a meno di osservare il viso giovane e gentile del jinchuuriki. Accoglie con riconoscenza quel consiglio, quelle parole sentite e annuisce appena al suo discorso. Quella domanda, poi, la porta a volgere il capo verso il Villaggio ai loro piedi. Osserva le vie animarsi di gente, le luci accendersi nelle case e nei negozi, un chiacchiericcio vitale salire dalle strade. <No, ovviamente> sospira con un sorrisetto amaro stampato sulle labbra. <Non sono capace nemmeno di difendere me stessa, ora. Ma mi sto impegnando per imparare.> dice osservando quei piccoli puntini neri muoversi laggiù. <Non so se sarò abbastanza forte, se sarò capace di grandi cose, ma so che è tutto quello che voglio fare. Voglio aiutare il mio Villaggio, proteggerlo con tutta me stessa. Voglio migliorare per rendere fiero mio padre ma anche la Foglia> rivela Kaori alzando lo sguardo verso il cielo trapunto di fulgide stelle. <Darò tutto quello che ho per esserne all'altezza.> aggiunge infine volgendo il capo verso il suo Kage, l'espressione seria e sincera di chi parla con franchezza dei suoi sogni. Forse sono parole banali, magari discorsi sentiti e risentiti da bambini ancora incerti su cosa sia la vita di un ninja, ma per lei è la pura verità. Magari scontata, magari ordinaria, ma assolutamente reale. Le parole del biondo portano Kaori a sorridere contenta, felice, inclinando leggermente il capo con fare tranquillo, la chioma violacea appena smossa da un alito di brezza frizzantina. <Ne sono contenta. Sono sicura che noi tutti abbiamo davvero tanto da imparare da lei> dice con un sorrisetto ingenuo prima di umettarsi appena le labbra, osservandolo con aria incerta. Indecisa. <Lei...> inizia a mormorare non sapendo bene se osare o meno tale sciocca domanda. <...Lei ha mai paura?> si decide infine a chiedere, uno sguardo cauto e teso sul viso. Lei spesso si ritrova ad essere preoccupata per il futuro: ha bene a mente i suoi obiettivi, ma sa anche altrettanto chiaramente che non sarà semplice portarli a termine. Mille insidie e difficoltà costeggiano la via dei propri ideali e a volte teme che forse la sua sola determinazione non possa bastare a realizzarli. <E' mai indeciso sul da farsi?>

21:59 Hitomu:
  [Volto del Terzo] Rimane silente ad ascoltare le parole della ragazza che rievocano anche parole dette dal padre. E il giovane jinchuuriki china più volte la testa su e giù <Tuo padre ha ragione.. Ed è questo che rende unico il Villaggio della Foglia. Finchè la volontà del Fuoco arderà in uno di noi, quell'uno sarà pronto a dare la vita per il Villaggio senza arrendersi mai..> e questo è ciò che contraddistingue la Foglia dagli altri Villaggi. La guarda, successivamente, quando la deshi dichiara di non essere ancora in grado di difendere il Villaggio rispondendo dunque in maniera negativa alla domanda del kyudaime ma che farà tutto il possibile per poter essere all'altezza <E Konoha sarà pronta ad aiutarti ad esserlo, allora.. Volerlo conta ma a volte non basta. Ma con l'impegno e il sacrificio, tutto diventa possibile cara..> la guarda per un attimo perplesso, come se mancasse ancora qualcosa di lei che lui non sa <Non ti ho ancora chiesto il tuo nome, però..> sorride prima di rispondere alla domanda della ragazza. <Paura?> rivolge lo sguardo verso il Villaggio mentre il Sole è ormai calato dietro l'orizzonte facendo posto alla Luna che ora brilla insieme alle Stelle. <Tutti hanno paura di qualcosa..> afferma usando ora un tono più serio <Ma se la paura ti aiuta a reagire, in modo da vincerla, non è qualcosa di cui vergognarsi..> se riesci a superare le tue paure nelle difficoltà, ne uscirai più forte. Questo è il pensiero del Nono. <Ragiono sempre su quale sia la scelta giusta da fare calcolandone sempre le conseguenze in ogni eventualità. Il dubbio di sbagliare può esserci, ma se credi veramente in ciò che fai la tua scelta si rivelerà essere esatta..> si ferma qualche secondo spostando lo sguardo verso Kaori <Bisogna credere in se stessi, prima di tutto. E poi in ciò che si fa.. Questo deve essere il punto di partenza e da qui, costruire la tua vita..> altro consiglio dato alla ragazza. Ora il jinchuuriki sposta, di nuovo, lo sguardo verso il Villaggio notando le luci che si accendono e illuminano ogni vicolo e ogni zona di Konoha. [chk off]

22:18 Kaori:
  [Volto del Terzo] Suo padre è uno di quei ninja che credono nei loro obiettivi fin nel profondo. Le sue convinzioni sono radicate fin nel midollo delle sue ossa ed è con tutto il suo cuore che cerca di trasmetterle anche alla figlia. Kaori dal canto suo è cresciuta vedendo nel padre un modello di riferimento eccezionale e non fa che pendere dalle sue labbra e attendere impaziente una nuova perla frutto della sua esperienza. <Questa Volontà sopravvive da anni e anni, non è vero?> domanda lei con un sorriso ingenuo muovendo appena le gambe oltre l'orlo della parete rocciosa. Suo padre le ha detto che la Volontà del Fuoco viene tramandata di generazione in generazione nei loro cuori, che sebbene non tutti la sentano ardere dentro di sé, c'è sempre qualcuno che la incarna e la propaga per tutto il Villaggio. Lui, a parer suo, era uno di quelli che quella Volontà la sentiva ardere nel sangue. <Sì! Per raggiungere un obiettivo bisogna essere determinati non solo con lo spirito ma anche con il corpo. La volontà senza allenamento non basta> dice lei ripetendo ancora una volta le massime del genitore. E' contenta di sapere che il Kage la pensi allo stesso modo, che non sia rimasto deluso dalle sue parole, sebbene il suo volto appaia ora leggermente perplesso. Ma la sua successiva domanda ne chiarisce facilmente il motivo. <Oh, avrei dovuto presentarmi immediatamente! Che stupida sono!> esclama lei divenendo improvvisamente rossa per l'imbarazzo, il viso tinto di una sfumatura scarlatta all'altezza delle gote altresì pallide. <Io sono Kaori, Kaori Hyuga, kyudaime-sama!> si presenta a questo punto portando una mano all'altezza del petto. A quel punto si limita ad ascoltare attentamente le parole del biondo, ne fa tesoro conservandole accuratamente nella propria memoria. La sua voce è più seria ora, meno carezzevole, ma non severa. <La paura aiuta a non superare dei limiti pericolosi, vero?> domanda la giovane deshi puntando lo sguardo sul profilo del ninja, osservando la forma del suo viso, del naso dritto, degli occhi puntati sul Villaggio. <Se non avessimo paura saremmo avventati e faremmo dei passi falsi.> aggiunge lei umettandosi appena le labbra secche. <Perciò dovremmo tenerla in considerazione ma non farci bloccare? E' questo che intende?> chiede quindi per essere sicura di aver capito cosa l'altro voglia intendere. Le parole successive dell'altro la portano poi a schiudere appena le labbra. E' un bel consiglio da tenere a mente, sicuramente un modo per accrescere la propria determinazione e non perdere mai di vista l'obiettivo principale. <Fiducia in se stessi...> mormora lei ripetendo le parole dell'Hokage. <E' così che ha iniziato anche lei?> sorride allora la giovane con uno slancio di ingenua curiosità. <Credendo in se stesso?> aggiunge voltandosi appena col corpo verso l'altro, desiderosa di conoscere un po' di più la persona che si nasconde dietro il saggio manto da Kage.

22:42 Hitomu:
  [Volto del Terzo] La guarda mentre sembra convincersi sempre più di quanto siano vere le parole che il padre sembra ripeterle sempre. <Sopravvive dal primo giorno in cui nacque Konoha. E si diffonde di shinobi in shinobi, senza aver mai una fine..> la volontà del Fuoco. Quel fuoco che arde dentro l'anima di ogni shinobi della Foglia e che, nei momenti di difficoltà, riesce a tirar fuori quel qualcosa in più per non mollare. <Kaori Hyuga..> ripete tra se e se il jinchuuriki <Ora capisco il perchè di tanta saggezza nelle parole di tuo padre.. La casata degli Hyuga..> casata che da sempre protegge la Foglia e sempre eccelle nei suoi shinobi. La ragazza pone ancora domande sulla paura e sembra molto dubbiosa, come se volesse chiarire per bene ogni parola del kyudaime. <Dico che la paura è qualcosa che creiamo noi nella nostra mente.. E può esserci utile, come bloccarci davanti ad essa. Se creiamo una paura in noi stessi, dobbiamo essere bravi a creare anche un modo per superarla. E se ci riusciamo, non ci sarà nessun limite che non potremmo superare..> cerca di spiegare alla ragazza il suo punto di vista. Lui ha paura che possa succedere qualcosa di grave al Villaggio, ma questa paura lo spinge a dare la vita sul campo di battaglia per proteggere in ogni modo il Villaggio. Ma il tutto cambia da persona a persona. Guarda ancora la ragazza pensando a tutte le domande che gli sta facendo. Non è irritato, si sta divertendo nel rispondere a quelle domande porte da una ragazzina. <Certo!> esclama ora. <Tutti i più grandi shinobi hanno iniziato così.. Fidarsi di se stessi è il fattore principale, credimi> sorride ancora alla ragazza. <Cara Kaori, purtroppo ora devo andare.. Voglio vedere il mio piccolino prima che si metta a letto..> spiega riferendosi a Tobirama, il suo primogenito. <Ma è stato un piacere parlare con te e fare la tua conoscenza.. Segui le parole e i consigli di tuo padre e vedrai che riuscirai a diventare ciò che vuoi> si alza in piedi, infine, pronto a buttarsi nel vuoto e fare ritorno a casa <Grazie per la compagnia, ci vedremo presto..> ultimo saluto prima di lanciarsi giù per il Villaggio cercando di atterrare su uno dei tetti più alti e vicini per poi dirigersi verso la sua abitazione. END

22:59 Kaori:
  [Volto del Terzo] Un circolo che si spera non abbia mai fine quello che collega ogni shinobi alla Volontà del Fuoco del loro Paese. Kaori è compiaciuta e soddisfatta di tali parole, di tale forza, e i suoi occhi paiono scintillare di gioia al sentire conferma della veridicità dei racconti di suo padre. Non che non si fidi, ovviamente, ma sentire queste storie dalle labbra del Kage è qualcosa di diverso, mille volte più intenso. Quando poi il biondo commenta la presentazione della giovane, Kaori non può fare a meno di sorridere con fare fiero e al tempo stesso imbarazzato. Sebbene suo padre sia uno Hyuga, lei non è ancora un membro effettivo del clan. Non si sa ancora se sarà mai in grado di utilizzare il potere dietro i loro occhi e per questo sente una sorta di distanza fra lei e il resto della famiglia. Ma seguendo i consigli appena ricevuti da Hitomu vuole credere di esserne degna e capace, di poter essere una Hyuga meritevole di tale nome. Non dice nulla, però, assaporando semplicemente la sensazione del sentire la voce dell'altro carica di rispetto e stima nei confronti della sua casata. <Capisco...> mormora semplicemente la giovane deshi quando l'altro le spiega il suo punto di vista circa la paura. <La forza di volontà per un ninja è molto più essenziale di quanto credessi. Dopotutto essa è anche fondamentale per l'equilibrio del nostro stesso chakra...> commenta lei assottigliando appena lo sguardo. Sembra quasi stia parlando fra sé e sé. Un sorriso le increspa le labbra rosee quando prova ad immaginare il nono Hokage da giovane, agli albori della sua carriera ninja. Un giovane ragazzino alle prime prese col chakra e coi sigilli. Chissà come doveva essere, da deshi? Secondo lei era devoto e giudizioso nello studio, un alunno irreprensibile. Ma chissà? Magari poteva anche sbagliare. <Il piacere è stato tutto mio, mi creda. E' stato un vero onore poter parlare con lei. Farò tesoro dei suoi consigli e presto verrò da lei col mio diploma e il coprifronte della Foglia!> dice lei determinata indicandosi un punto sulla fronte, lì dove un domani avrebbe legato il simbolo della sua appartenenza ai ninja di Konoha, appena superato l'esame da genin. Perchè sì, voleva credere di essere abbastanza disciplinata e determinata da poter diventare un ninja al più presto. Sorride intenerita pensando al biondo che saluta il figlio prima che s'addormenti e si alza battendo un paio di colpi dei palmi sul sedere per pulire la felpa da eventuali residui di terra. <Buonanotte, kyudaime-sama e a presto> lo saluta infine con un sorriso gentile, appena accennato, poco prima di vederlo saltare nel buio della notte diretto verso casa. <End>

La deshi della Foglia, Kaori Hyuga, osserva il Villaggio dalla cima del monte dei Volti di Pietra. Qui incontra il Nono venuto a vegliare le vie da lassù e fa la sua conoscenza per la prima volta. I due parlano della Volontà del Fuoco che caratterizza il Villaggio e il Kage non manca di offrire qualche consiglio e lezione di vita alla giovane deshi prima di salutarla una volta venuta la notte.