Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai... con Buro in una catapecchia

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Missione di Livello D

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21:49 Kurako:
  [Desesrto] Si trova al lato del cavallo, le redini in mano mentre cammina con il solito passo tranquillo. Sulla sinistra vi è il giovane Buro, lo ha portato con se in questo piccolo viaggio. Le vesti anche quest'oggi sono le solite, una maglietta grigia a maniche corte, pantalone nero avente la parte delle cosce più larga e man mano che si va verso il basso si restringe, sandali ninja neri, portaoggetti legato alla vita e posto dietro la schiena, anello giallo con kanji del sud sull'anulare sinistro, mantella nera con nuvolette rosse dell'Akatsuki posizionata su tutto, maniche lunghe e cerniera tirata fino al massimo andando a coprire il viso fino a metà del naso. In testa ha infine il solito cappello di paglia mentre i capelli scendono lungo tutta la schiena legati in una treccia a coda di cavallo con un nastro blu alla fine per tenerli fermi. Tutto il busto, al di sotto della maglia, è coperto da delle fasce bianche comprese braccia, collo, mani e metà del viso andando a gareggiare con la mantella dell'organizzazione. Al di sotto della fasce, ha una cintura legata al petto con sopra attaccati dei fuda recanti il sigillo della potenza; essi sono piegati in modo tale da occupare il meno spazio possibile in quanto ne sono una ventina. Davanti a loro si mostra una piccola casetta abbandonata, sono difficili da trovare nel deserto ma i suoi informatori lo hanno consigliato bene<Entriamo li dentro>ordina il Senjuu mentre alle loro spalle un uomo con il volto coperto li segue, uno dei seguaci di Kurako. Tutti e tre entrano nella catapecchia lasciando i due cavalli di fuori. [Chk on]

22:09 Buro:
  [Deserto] Il giovane albino cammina con aria rilassata e serena al fianco del Senjuu, i capelli bianchi poggiati sulle spalle, gli occhi rossi fissi a guardare in avanti, osservando sbalordito le sconfinate distese sabbiose che fanno da tramite e protezione a Suna. L'haori del clan, donatogli dalla madre, lo avvolge nascondendone la maggior parte del corpo, tranne la testa, le mani e i piedi, questi ultimi riparati dalle sabbie roventi grazie ad un paio di stivali di pelle neri, ormai coperti dalla polvere del deserto e non più puliti e lucidi. Gli occhi sono socchiusi per ripararli dai granelli di sabbia che ogni tanto si levano al loro passaggio, lo sguardo si sposta verso lo special jonin. <Quel vestito è curioso.> Commenta con voce calma, la fronte e le guance sono madide di sudore a causa del calore eccessivo, in effetti il soprabito nero non aiuta in questi casi. Fortunatamente lo shinobi ha previsto un'eventuale sosta e li conduce a quella che sembra una piccola abitazione dove fermarsi a riposare, entrerebbe appena dopo il Senjuu, abbandonando a malincuore i due animali al caldo torrido. <Quanto manca alla meta? Questo deserto sembra non avere fine..> Sussurra, poggiandosi contro una delle pareti della catapecchia, sospirando affannato, non ha mai affrontato un viaggio prima d'ora, figuriamoci attraversare un deserto. [chk off]

22:18 Kurako:
  [Deserto | Casetta] Si sistema in quella casa, non c'è niente praticamente, è vuota, completamente vuota ma non è la comodità che cercano bensì devono solo arrivare il prima possibile alla metà e ripararsi dal freddo della notte. Si lascia andare sedendosi per terra mentre rivolge lo sguardo al suo uomo<Controlla la zona>un piccolo ordine prima di vederlo scattare fuori dalla casa cominciando a setacciare tutto il territorio intorno a se. Chiude gli occhi togliendosi il cappello di paglia dalla testa, un respiro profondo mentre sbottona anche la veste dell'Akatsuki andando a privarsene...il caldo lo sente anche lui purtroppo<Manca poco, dovremmo arrivare domani sul tardi. Mi dispiace di questo viaggio ma era l'unico modo che avevo per conoscerti>il respiro rallenta, il corpo inizia a rilassarsi, il sonno arriva ma non è tempo di dormire, non così presto almeno<Ti ho portato con me per un motivo ed è quello di...mh...conoscerci meglio, diciamo così. Ho deciso di prenderti con me perchè hai delle possibilità non indifferenti, possiedi una grande forza e voglio aiutarti a svilupparla, se me ne darai la possibilità>ribadisce il motivo per cui si trova con lui in quel momento ma bando alle ciance<Allora, dire che si può cominciare>estrae due fuda dal portaoggetti e, con una piccola dosa di chakra in entrambi, fa comparire due pasti completi con tanto di bottiglia d'acqua da due litri a testa. Passa il tutto a Buro<Facciamo un gioco, tu fai una domanda a me e io una a te>un mezzo sorriso mentre inizia la sua cena. [Chk on]

22:35 Buro:
  [Deserto] Gli occhi cremisi sono fissi sullo shinobi, le palpebre si congiungono per un istante mentre il ragazzo pondera cosa fare, riflettendo sulla situazione e gli avvenimenti passati, sul suo futuro, se ne avrà uno. Con calma e passi silenziosi si avvicina al Senjuu, sedendosi dinnanzi a lui, sul suo volto un'espressione appena percettibile di rammarico, come se gli dispiacesse essere un peso per lo shinobi, la sua vita ha creato non poco scompiglio alle persone che ha conosciuto. <Avresti potuto chiedermi di andare a mangiare un boccone..> ..era sarcasmo quello..?? Il clone batte le palpebre un paio di volte, confuso, quasi sbalordito da se stesso, si morde il labbro inferiore quasi a rimprovero. <Chiedo scusa.. credo sia.. il caldo o forse sono solo sovrappensiero.> Mormora, abbassando lo sguardo, ascoltando le parole dello shinobi. <Non credo di essere forte come credi.. spero di potermi rendere utile.. sei ferito, per caso? Vorrei fare un esperimento, sempre che tu sia d'accordo.> Gli sussurra, osservando il cibo ma ancora più avidamente la bottiglia d'acqua, affrettandosi a chinare il capo in segno di apprezzamento e traendone diversi sorsi, lasciandosi sfuggire un sospiro di sollievo. <Un gioco..?> Rammenta di averne letto tempo fa, sul suo dizionario, dovrebbe trattarsi di un passatempo divertente. <Come vuoi.. allora.. cosa voleva da me 0-21? Perché voleva scambiarmi per quel fuda?> Senza indugiare, già la prima domanda colpisce duro, le mani vanno ad afferrare la ciotola con il cibo, iniziando a mangiare senza fretta, masticando lentamente e mantenendo la schiena dritta, in attesa della risposta e, ovviamente, della domanda che gli verrà rivolta. [chk off]

22:46 Kurako:
  [Deserto | Casetta] <Amburoshia, so cosa stai pensando, me lo hai detto chiaro e tondo alla chiesa ma si vede che non mi sono espresso bene>prende un altro boccone<Ti ho preso con me per mia scelta, non sono stato costretto. E' vero, per certi versi mi ricordi lei ma ciò che hai, il tuo potere è un qualcosa che merita di essere seguito, sviluppato e poi sentiti onorato, sei il primo che prendo come allievo di mia spontanea volontà, gli altri sono tutti venuti a chiedermelo>un altro sorriso si va a formare, gli occhi si socchiudono per poi ricominciare a mangiare tranquillo mentre ne ascolta quella strana richiesta. Senza distogliere lo sguardo dalla ciotola<Ho passato giorni in ospedale, basta con le ferite>ironia nel suo tono di voce<Ma un graffio non dovrebbe farmi male, trova un pezzo di legno appuntito e procurami un taglio così vediamo il tuo esperimento>piuttosto cordiale questa sera, è raro vederlo così di buon umore ma i giorni passati lo hanno fatto pensare non poco. Prende la bottiglia, sorso viene eseguito e l'acqua ingerita, la gola secca si rinvigorisce<0-21? Beh, come ti dissi in chiesa, molto probabilmente tu sei un Uchiha mal riuscito o meglio, per loro sei così anche se io la vedo in modo diverso e vedendo questo ti ha voluto con se. Il motivo preciso non lo so ma tu avresti fatto lo stesso al posto suo, così come avrebbe fatto chiunque. Non voleva scambiarti per quel fuda, li dentro cera un qualcosa che ho preso circa 4 anni fa per lui>finisce di rispondere ma ora tocca a lui<Bene Amburoshia, prima di tutto questo, prima di lei...cosa ricordi?>. [Chk on]

23:13 Buro:
  [Deserto] Il clone arrossisce, sentendosi in imbarazzo per essersi lasciato leggere in viso e nella mente, cercando di calmarsi e sospirando di nuovo. A Lei non avrebbe fatto piacere, dovrebbe essere più forte di così.. <Sei stato appena dimesso, non avrebbe senso ferirti di nuovo; se non hai ferite come dici, attenderò un momento più opportuno.> Risponde sincero, non vuole fargli del male, che sia un graffio o un taglio profondo, non è nella sua natura 'attaccare' per primo. Ecco che torna a rammentargli sia il motivo per cui lo ha portato con se, sia il fatto che la sua padrona non c'è più.. chissà cosa direbbe se lo vedesse ora, in viaggio con uno dei suoi affetti più cari verso chissà dove. Per sicurezza, tra un boccone e l'altro, la mano sinistra, quella che non impugna le bacchette, si avvicina al petto, le dita nella posizione del sigillo caprino, il respiro lento e rilassato volto a risvegliare i sue fulcri di energia sopiti, due fiammelle, rossa e verde, mente e corpo, si incendierebbero, tremando, agitandosi e muovendosi dal punto d'origine, si sposterebbero rapidamente, in orbite sempre più strette, fino a quando, giunte alla bocca dello stomaco, si schianterebbero l'una contro l'altra, amalgamandosi e scoppiando in un'esplosione che andrebbe a creare il chakra azzurro dell'albino, mentre la domanda fatale viene posta, lasciandolo spiazzato al solo pensiero. <..io... Prima di incontrarla ho attraversato Kusa.. la vidi al..no.. lei trovò me. Eravamo al Tanzaku Gai.. ci ero arrivato camminando per giorni.. credo una settimana.. avevo fame.. sete.. i vestiti che avevo, una specie di calzamaglia bianca, mi stava facendo impazzire, prudeva, bruciava, la pelle mi faceva male, io.. ricordo di essere passato per il bosco dei ciliegi, lì Yukio-sama era in compagnia di quella ragazza con il chakra velenoso..> Il clone inizia a descrivere, seppure in modo abbastanza confuso, la dinamica degli eventi, la tensione è evidente sul suo volto, accompagnata da una maschera di dolore fisico, come se sforzarsi di ricordare gli facesse male, i ricordi fumosi sarebbero un tormento da afferrare. <..loro mi.. volevano fare qualcosa.. ma poi.. Yukio-sama se n'è andato di corsa, la ragazza ha iniziato a piangere, diceva che ero uguale a lui, che non dovevo, che era sbagliato..> Forse non erano esattamente quelle le parole della Doku, in effetti il ragazzo è in preda a una corrente impetuosa di ricordi, molti di questi tristi o malinconici. <Ho camminato per giorni, ho attraversato la foresta prima di arrivare a Kusa..non ricordo per quanto ho camminato.. venivo da est.. io ho seguito la luna e.. ti prego basta..> Lascerebbe andare le bacchette per portare entrambe le mani al capo, coprendosi gli occhi e tenendosi la testa e la fronte doloranti, inarcando il busto in avanti, il corpo scosso dai singhiozzi, le lacrime inizierebbero a scivolare ai lati del viso, nascosto dalle mani pallide del Kokketsu, ora in preda a quella che sembrerebbe una crisi, i capelli candidi cadrebbero in avanti come uno scudo a coprirgli volto e parte delle mani mentre tenterebbe di buttar fuori tutto lo stress e le sensazioni negative accumulate. [chk on]

23:24 Kurako:
  [Deserto | Casetta] E cosi comincia la storia del ragazzo, è evidente che non si ricorda niente se non ciò che è successo da quando...è al mondo, camice bianco, bruciore, forse per alcuni non sono niente ma per il Senjuu son cose preziose su cui fare affidamento e, nel suo caso, fare due più due non è mai stato più semplice. Ha incontrato Yukio e Kimi ed è proprio quest'ultima a confermare ogni suo sospetto perchè, chi meglio di lei può riconoscere il suo amato? Il braccio si allunga in avanti, la mano ben aperta va ad appoggiarsi sulla spalla di quest'ultimo<Cerca di calmarti, oramai è passato. Pensa solo al futuro adesso>cerca di tranquillizzarlo mentre la mente elabora le varie informazioni e, una volta che la mente del giovane si sia stabilizzata, va a parlare<Comunque, quella che hai incontrato si chiama Kimi, ex amante di 0-21. Ha detto che sei uguale a lui, riferendosi a quest'ultimo, ennesima prova del tuo essere Uchiha e, da quanto mi hai detto, sembra che tu non abbia molta vita ma mi spiego meglio. Sei, evidentemente, uscito da poco dai laboratori da cui sfornano i cloni, così si spiegherebbe il camice bianco e il fatto che non ricordi niente. Man mano che andiamo avanti gli i pezzi del puzzle si intersecano in maniera sempre più precisa...bene>alza la bottiglia andando a bere, un sorso bello lungo visto che la sete si fa insaziabile<Direi che è il tuo turno di fare domande, quindi prego, chiedi ciò che vuoi>e con questo torna al suo pasto. [Chk on]

23:42 Buro:
  [Deserto] Passa quasi un minuto, il giovane non si scosta, lasciandosi toccare dal Senjuu mentre tenta di calmare il respiro, le mani vanno a scostarsi dal viso lentamente, lasciandolo leggermente gonfio dal pianto e arrossato, un aspetto innaturale dato il suo pallore. <...scusa...di nuovo.> Sussurra a denti stretti, sforzandosi di riassumere il controllo delle proprie emozioni, tornando a reggere le bacchette, tossicchiando e ricominciando a mangiare, prendendo un'altro sorso d'acqua. <..Kimi..!? Era lei..? Avevo un messaggio anche per lei da parte di mia madre..> Abbassa il capo leggermente, un po' sconfortato, l'aveva avuta sotto il naso per così tanto tempo.. <Almeno l'ho consegnato a te..> Si riprende, tentando di guardare il lato positivo, il viso inizia a perdere quel colorito arrossato dal pianto in favore della classica carnagione albina. <No, infatti.. solo qualche mese.. ho perso il conto, più di due, questo è certo..> Si riferisce ai propri mesi di "vita". <..Mmh.. quell'anello. E' il terzo che vedo da quando sono a Kusa.Uno lo indossava.. Kimi. Poi tu, e l'altro era di Katsumi.> Indicherebbe quindi l'accessorio al dito della mano sinistra del Senjuu. <Ora che ci penso.. credo che anche Yukio-sama ne possedesse uno.. siete parte di una specie di gruppo? Una squadra?> Domande affilate, a dir poco pericolose per un mero genin, ma Buro è curioso ed è disposto ad accettare gli eventuali rischi, se ne sta lì, in silenzio, a finire il suo pasto mentre attende risposta. [chk on]

00:02 Kurako:
  [Deserto | Casetta] <Non hai niente di cui scusarti, è normale. Rilassati, pensa che sei unico, sei un Uchiha ma con qualcosa in più rispetto a loro>riferendosi al sangue nero ovviamente<E poi, non è detto che non risvegli anche le abilità del tuo clan un giorno, no? Magari non ora ma più avanti, quando sarai più forte, riuscirai ad ottenere lo sharingan e sarai persino più potente di un normale Uchiha>cerca di infondere in lui una speranza in più però è vero, forse, un giorno, lo sharingan potrebbe essere suo. Osserva la reazione del ragazzo nel pronunciare il nome di Kimi<Un messaggio? Beh, se tutto va bene dovrebbe raggiungerci tra un paio di giorni...sempre se in quella lettera stava scherzando>dire che Akendo non esiste, quanta ignoranza è racchiusa in un solo messaggio, non ha ancora capito niente di cosa c'è all'interno dell'Akatsuki se dubito persino dell'esistenza del suo capo. L'attenzione, però, viene attirata dalla successiva domanda del giovane, diretta e concisa però merita una risposta<Diciamo di si, facciamo parte di un organizzazione abbastanza rinomata, l'Akatsuki o organizzazione Alba. Noi quattro ne facciamo parte ma non siamo i soli e questi anelli indicano la nostra appartenenza così come la mantella che indosso>fa cenno alla mantella con le nuvolette rosse<Nel mondo è conosciuta come un gruppo di ninja criminali ma invece, ora, veniamo spacciati per semplici mercenari>risponde alla domanda tranquillo per poi farne una a sua volta<Perchè hai accettato di venire con me, non mi conosci, non sai nemmeno chi sono, potrei essere un pazzo psicotico, o no?>. [Chk on]

00:20 Buro:
  [Deserto] Un sorriso di breve durata si increspa sulle labbra del Kokketsu. Un pazzo psicotico. <No.. Lei sapeva cosa era giusto.. cosa era meglio per me. Era una persona responsabile, sapeva cosa andava fatto e si circondava delle persone di cui si fidava.. non so ancora perché l'hanno trattata in quel modo.. farla soffrire così.. chiunque fossero, la pagheranno..> Mormora con disprezzo, levando gli occhi per incontrare quelli del Senjuu, <Ad ogni modo, confido nel giudizio di mia madre. Non avrebbe mandato il figlio da un pazzo psicotico solo per consegnare un messaggio..> Mormora, riponendo la ciotola vuota dove l'aveva raccolta la prima volta, lasciandovi le bacchette dentro, bevendo nuovamente dalla bottiglia, approfittando dell'acqua fresca in essa contenuta. <Inoltre, non c'è nulla per me a Kusa. Yukio-sama ha i suoi impegni, non ha tempo da perdere con un genin... temo che sarei stato d'intralcio se fossi rimasto al villaggio.> Spiega con semplicità, non è a conoscenza dei sentimenti del Tessai, lui stesso non sa cosa pensare del loro legame di parentela. E' ora il suo turno di fare domande. <..tu l'amavi?> Lo sguardo serio, privo di emozioni, il cuore rallenta. [chk on]

00:32 Kurako:
  [Deserto | Casetta] Un coltellata farebbe meno male a questo punto, le parole di Buro arrivano forti e chiare e sa che lui è la causa della sofferenza di Kurona, è per colpa sua se è giunta a questo punto. Tutto il resto passa in secondo piano mentre una lacrima scende dal viso del ragazzo, gli bagna la guancia lasciando un segno ben visibile, si sta commuovendo, un groppo va a formarsi in gola; la voce muore ancora prima di salire e la visione di Kurona torna nuovamente nella di lui testa, vede la sua figura, il suo viso, i suoi occhi. Gli manca, gli manca terribilmente, vorrebbe averla tra le sue braccia eppure questi pensieri sono il nulla perchè una cosa del genere non sarebbe mai accaduta, lei lo odiava e lo odia anche ora che è morta, lo sente. La destra trema, vorrebbe porre fine a queste sofferenze, porre fine a ogni sentimento per ritirarsi in un angolo di pace eterna, smetterla di soffrire; non guarda più Buro, la ciotola è a terra, non mangia, lo sguardi è perso nel vuoto pensando che è colpa sua, tutta colpa sua se è morta e un giorno Buro merita di sapere e quel giorno potrebbe anche essere l'ultimo per il Senjuu. Farsi uccidere dal figlio della donna che più ama, un gesto che aspetta da tanto...per questo lo sta allenando, per questo lo vuole far diventare forte<L'amavo più di ogni altra cosa ma il mio amore l'ha allontanata da me>si alza in piedi andando infondo alla stanza per poi risedersi. La conversazione è finita, ha toccato un tasto talmente delicato da privarlo di ogni cosa, di ogni voglia terrena, vorrebbe solo morire in questo momento, soffrire e morire per i suoi peccati verso colei che ama<Dormi, domani partiremo all'alba>chiude così, con freddezza e distacco. [END]

10:07 Buro:
  [Deserto] L'albino non si aspettava di colpire così duro nell'animo del Senjuu, non comprendendo ancora a pieno ogni sfaccettatura dei sentimenti delle persone, molti di questi sono ancora un mistero per il clone difettoso, che ora rimane in silenzio mentre osserva lo shinobi alzarsi ed allontanarsi da lui, l'ha vista, la lacrima, gli occhi si abbassano, portando via lo sguardo dal compagno di viaggio. <...io non...> Inizia, ma poi le parole si spengono, perse nel vuoto. Le palpebre si abbassano mentre il clone si lascia scivolare sul fianco, sdraiandosi di lato sul pavimento di legno della casetta, gli occhi colmi di tristezza per aver inflitto l'ennesimo tormento a qualcuno, le braccia vanno a muovere l'haori nero, avvolgendosi in esso come una coperta, cercando l'abbraccio di Lei, il respiro rallenta mentre si abbandona, vinto dal sonno. <..mi dispiace..> Un filo di voce a spezzare un'ultima volta il silenzio, poi il nulla, solo la quiete che precede un incubo. [END][chk on]

Kurako e Buro fanno una sosta durante il loro viaggio in cui parlano e si conoscono anche se il Kokketsu gira il coltello nella piaga