Rallentare Il Mondo Del Senju: Fatto.

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16:31 Yurashin:
  [Colline.] Un firmamento chiaro che si rispecchierebbe al di sopra di quel territorio, con un legger danzar delle nubi, candide, che ostacolano appena le infiltrazioni dei raggi solari. Una leggera folata d'aria che andrebbe a stuzzicare le vesti del giovane, mentre sarebbe impegnato ad attraversare quelle colline, applicando orme su orme su quell'immenso manto erboso. Una falcata breve, piccoli passi che andrebbero ad essere compiuti, affermando una determinazione facilmente palpabile, anche ad occhio nudo. Un portamento al pari di un esponente nobiliare, con quella posizione eretta nel busto e braccia che andrebbero a ciondolare appena lungo i corrispettivi fianchi. Fiero, senza ombra di dubbio, con quel capo che s'innalzerebbe appena, facendo scivolare ai lati del volto la propria capigliatura, color pece, fin a raggiungere le spalle. Un viso che non andrebbe a trasparire emozione alcuna, in una mimima marmorea, dato anche il chiarore di quella pelle. Diafana. In quell'impercettibile movimento, il Chuunin si dimostrerebbe essere alla ricerca di qualcuno, con quello sguardo, simili a due lune piene, rimbalzando da una direzione all'altra, senza smuovere eccessivamente quel capo. Sensi che verrebbero mantenuti all'erta, in costante attenzione, in modo tale da estendere quanto più possibile la propria percezione sensoriale, non intenzionato a sfruttare altre capacità per rivelare essenze ulteriori, fonti di chakra attive. Silente, senza emettere fonema alcuno da quella cavità orale, impegnata in quel processo di respirazione, il quale funzionerebbe in sincronia ad ogni passo compiuto. Intanto quel corpo maschile andrebbe ad esser fasciato da una camicia bianca, leggermente sbottonata su alcuni punti, lasciando trapelare squarci del tessuto umano sottostante, un soprabito nero, esente di maniche, che scenderebbe fino al livello delle ginocchia; inferiormente invece un paio di pantaloni scuri, dal tessuto elasticizzato, e dei semplisi sandali, tipici calzari di shinobi. Non sarebbe mancante del proprio equipaggiamento, nella loro totalità: alcuni all'interno delle tasche legate al bacino, posteriormente, ed altre utilizzate, come quella duplice coppia di protezioni lungo gli arti, a massimizzare la resistenza fisica del figlio di Kiri. Risplendente, facilmente notabile, sarebbero quelle effigi di Kusa, impresse sulla placca metallica, legata al collo mediante una striscia di tessuto nera. Null'altro, se non quell'attività costante all'interno del proprio organismo. Il flusso energetico, frutto delle energie fisiche e psichiche, andrebber ad essere sviluppato all'interno del plesso solare, come una debole combustione, dando vita ad un miscuglio ben conosciuto, il Chakra. Quest'ultimo andrebbe ad essere espresso per tutto il corpo maschile, fino alla naturale fuoriuscita mediante i punti di fuga presenti. Un meccanismo che sarebbe attivo in modo costante, scorrendo impetuoso come un torrente in piena. Pronto ad essere attinto, se strettamente necessario. [Equip.Scheda][Chakra On]

16:48 Kurako:
  [Colle] Cose impensabili son successe ieri, cose di un altro mondo che non riesce spiegarsi. Akendo è scomparso, qualcuno preannuncia un qualcosa di pericoloso, le tenebre, la luna, non ha capito cosa voglia dire, non ha capito quasi niente, non ha la mente lucida ma stanno succedendo cose impensabili e improponibili. La caverna, il covo è crollato, l'entrata è crollata per via di un attacco da parte di qualcuno o qualcosa ma, per una certa fortuna, è riuscito a uscirne illeso senza graffi di alcun tipo. Corre veloce per il territorio kusano, deve muoversi per trovare più indizi possibili su Akendo e sul luogo in cui si trova, in cui è bloccato ma non sa ancora cosa fare...serve un incontro con gli altri membri dell'Akatsuki, deve parlare con ognuno di loro per mettere insieme ogni singolo pezzo raccolto ieri, ogni singola informazione che può tornare utile per risolvere il "caso". Le vesti sono le solite ovvero una maglietta grigia a maniche corte, pantalone nero avente la parte delle cosce più larga e man mano che si va verso il basso si restringe, sandali ninja neri, portaoggetti legato alla vita e posto dietro la schiena, anello giallo con kanji del sud sull'anulare sinistro, mantella nera con nuvolette rosse dell'Akatsuki posizionata su tutto, maniche lunghe e cerniera tirata fino al massimo andando a coprire il viso fino a metà del naso. In testa ha infine il solito cappello di paglia mentre i capelli scendono lungo tutta la schiena legati in una treccia a coda di cavallo con un nastro blu alla fine per tenerli fermi. Tutto il busto, al di sotto della maglia, è coperto da delle fasce bianche comprese braccia, collo, mani e metà del viso andando a gareggiare con la mantella dell'organizzazione. La corsa prosegue con il chakra attivo e pronto a entrare in azione, pronto a sfogarsi ma sulla strada trova un intoppo, trova qualcuno di inaspettato, il giovane Yoton. Si ferma di colpo a una decina di metri dal chunin<Yurashin>pronunzia il suo nome ma non fa altro, resta silente. [Chk on][Equip in scheda]

17:29 Yurashin:
  [Colline.] Uno scansione ritmica di quelle leve inferiori che andrebbero a gareggiare appena, in quella proiezione che proseguirebbe, senza alcuna sosta. Intenzionato a ricercare informazioni su qualcuno o qualcosa, in quel frangente; dopotutto, in ques'ultimo periodo, sta eseguendo solo ciò. O per quanto accaduto al palazzo del governo, giorni addietro, o per ricercare informazioni a riguardo delle proprie origini. Tutto sarebbe riversato in quell'azione che è il ricercare, come se non avesse mai nulla, come se tutto ciò che si definisce fondamentale, lui non avesse mai nulla. Ed in quell'intercedere, non potrebbe accorgersi della corsa furente del Konohano, che giungerebbe alle proprie spalle, ad una distanza di circa dieci metri. Il passo proprio dunque andrebbe a frenare, d'impulso, ed ecco che la voce verrebbe captata quanto prima, identificandone l'identità della fonte. Un fulmine a ciel sereno, quasi, data la distanza del loro ultimo incontro, provando differenti emozioni dentro sé: felice per averlo ritrovato, ma comunque con qualche freno inibitore dato il difficile relazionarsi con l'altro. Come un puzzle diffile da completare, come un labirinto dalle molteplici direzioni. Fin troppo enigmatico per permettere al giovane di decifrarlo con facilità, ne sarebbe cosciente. Dunque si ruoterebbe lentamente, prima la gamba e poi l'intero busto e solo infine il capo, con lo sguardo che accarezzerebbe la figura, dal basso fino all'alto, inquadrando quelle vesti a lui familiare. Schiuderebbe le labbra, dunque, e quasi impercettibile, andrebbe a profanare, richiamando una piccola quantità di ossigeno dai proprio polmoni: <Kurako-San.> Non così intimo da rimuovere quel suffisso, ma prenderebbe la giusta quanto più corretta, secondo il punto di vista del Chuunin, per interpellarsi al proprio superiore. Educato, senza ombra di dubbio. E se l'altro non avanzerà rapidamente parola, sarebbe lo Yoton che tenterebbe di mostrare il proprio coraggio, con tale atto: <E' trascorso tempo, ma son contento di poter incrociare nuovamente il tuo sguardo.> Lo ammetterebbe, senza mezzi termini, abbozzando appena un sorriso, debole, ma pur sempre presente. Una frase di cortesia, potenzialmente. Ma terminerebbe qui, senza affermare altro. Quale sarà la reazione avversa? Un'incognita che sarà unicamente da scoprire, non dovrà attendere molto. [Equip.Scheda][Chakra On]

17:47 Kurako:
  [Colle] Tempo è passato dall'ultima colta che incrociato il cammino con quello dello Yoton, un incontro strano e non privo di interesse quello avvenuto sul ponte tenchi. Non sa il motivo di tale chiacchierata, non ha idea del perchè sia successo, sa solo che è stato lo stesso Yurashin a cercarlo per migliorare in quanto chunin del villaggio. La storia sembra ripetersi col tempo, giovani volenterosi si dirigono da lui per apprendere, per diventare più forti ma ogni volta lo hanno deluso, in particolare Yakusha arrivando addirittura a tradirne la fiducia accusandolo di essere un assassino...lo è, su questo non ci piove ma senza prova, senza niente, solo per il gusto di incastrare qualcuno di potente. La rabbia per quel piccolo inconveniente è ancora vivida nonostante siano passati 3 anni da quel fatto. Ha accettato di seguire il giovane Yoton, non sa perchè lo ha fatto ma vuole vedere fin dove riesce ad arrivare però non è questo il giorno, ne il momento adatto per intraprendere una discussione o peggio, un allenamento, ha troppo da fare. La testa si china verso il basso, un cenno di saluto rivolto al giovane per poi ascoltarne le parole, parole che non penetrano quella corazza che si è creato, ha troppo da fare ora e il tempo scarseggia sempre di più<Sono contento ma ora non ho tempo per pensare a te>comincia a camminare in sua direzione con passo svelto, deciso cercando di andarsene, di lasciare quel luogo il prima possibile così da poter cominciare la sua missione una volta per tutte. Prima la destra va avanti e poi la sinistra e viceversa, alterna gli arti inferiori più svelto che può<Ho troppo da fare, ci vediamo Yurashin>e con questo tenterebbe di superarlo andando avanti ma come reagirà il giovane? Non ne ha idea ma in ogni cosa il tempo è prezioso al momento a non può sprecare nemmeno un singolo secondo, c'è troppo in gioco, troppe cose in ballo per prendere tutta la questione sottogamba come avrebbe fatto altre volte. [Chk on][Equip in scheda]

18:44 Yurashin:
  [Colline.] L'altro non sembrerebbe degnarlo di molta attenzione, in quanto la risposta avverrebbe e sarebbe molto acida, molto sbrigatriva. Forse fin troppo, per quella volontà dimostrata più volte dallo Yoton di migliorarsi ed essersi rivolto a lui come proprio insegnante. Il passo rapido avverso sarebbe ben notato, atto a distanziare repentinamente le distanze, mentre ulteriori frasi di congedo verrebbero emesse. Agirebbe solo in un modo, il ragazzo: un semplice batter di passi all'indietro ed un braccio che si distanzerebbe appena dal fianco, ma portandosi non in modo orizzontale per tentare di fermare l'avanzata altrui, ma porsi in modo obliquo rispetto al terreno, a circa quarantacinque gradi. Un metodo di frenare in modo dolce, si spererebbe, quel treno pronto a partire e scomparire nuovamente all'orizzonte. <Posso comprendere che il tempo ti sia prezioso, ma non stai probabilmente sottovalutando la mia richiesta?> Andrebbe a proferire, con un fior di voce, dato che la distanza dovrebbe essere più o meno irrisoria, sperando di aver rallentato, se non perfino bloccato, quel tentativo di muoversi. <Questa realtà sta avanzando fin troppo rapidamente e ho bisogno sempre di migliorarmi.> Un rinnovo di quella richiesta di soccorso? <Non vorrò immobilizzare il tuo universo per avere tutte le tue attenzioni, non ho ancora il potere sufficiente per poterlo fare.> Veritiero, ma lo avrà mai queste capacità? Oppure semplici parole non di un futuro, ma universo parallelo? <Ma mi impegnerò a rallentarlo abbastanza affinché tu possa posare lo sguardo su questo tuo allievo.> Un sorrisetto che andrebbe a plasmarsi, con un maggior piegar delle labbra verso l'alto, mostrando appena quella dentatura candida, come la neve. <Kurako-San.> Ne richiamerebbe il nome, con una lentezza nella pronuncia particolare, come se volesse strapparti verbalmente l'attenzione. <Non conosce nemmeno il mio punto di partenza, le reali capacità che posso generare in questo frangente.> Lo starebbe stuzzicando, lo provocherebbe, affinché possa ottenere ciò che vorrebbe: <Un confronto, un semplice allenamento che possa farti capire quanto arde la mia volontà nel migliorare e per dimostrarti che vale la pena sostare qualche minuto, in mia compagnia.> Ed ecco come il chakra, già impetuoso, andrebbe ad essere mutato, con rapidità, inserendo in quell'impasto la propria affinità elementare: Katon e Doton, i due elementi che dovrebbero spingere il Chuunin, senza alcun sigillo d'attivazione, al risveglio di quei geni innati che andrebbero a prendere vita. Una nuova sfumatura di quel miscuglio, nuova fonte di potere e quel vigore che sembrerebbe instaurarsi nel sangue del giovane. Un vulcano, pronto ad eruttare il proprio potere. Eppure lo conterrebbe dentro, sollecitando l'organismo come un sistema di irrigazione. Avrà raggiunto lo scopo di rallentare quell'universo d'egli? Sicuramente non sarà facile rubare secondi ad uno Shinobi di quel calibro. [Equip.Scheda][Chakra On: 68/70][Arte Della Fusione II][Ninjutsu 85][Mente 70][2/4 Turno: Attivazione Innata Yoton.]

19:05 Kurako:
  [Colle] Deve andare via, deve correre via per raggiungere un obiettivo ben preciso, deve scoprire cosa è realmente successo ad Akendo, carpirne i segreti, deve trovare un modo di raggiungerlo il prima possibile ma solo mettendo insieme tutti gli indizi può riuscirci veramente. Proseguire il cammino, questa è l'unica soluzione e la cosa migliore da fare al momento, forse l'unica cosa da fare ma qualcuno non concorda con questo ragionamento da parte del Senjuu. Lo Yoton effettua una mossa molto pericolosa, fin troppo per la sua giovane vita...va a frapporsi tra lui è la strada che ha davanti sbarrandogli il cammino; il braccio largo per impedirgli di camminare e proseguire oltre. China il capo verso il basso, lo sguardo si scurisce, le ombre avvolgono gli occhi del ragazzo mentre ascolta le parole del chunin con la massima attenzione anche se la rabbia inizia a salire, la collera per quel gesto appena fatto è immensa. Tra tutto ciò che avrebbe potuto fare, bloccargli il cammino è la peggiore, gli sta impedendo di arrivare ad Akendo, di cambiare il destino che da anni lo plasma, gli sta impedendo di prendere in mano la propria vita e quelle parole non sono altro che fumo, sono solo dei fastidiosi rumori che entrano nelle orecchie come il ronzio di una mosca, fastidioso come non mai ma la scintilla scoppia per via di quell'ultima frase. Un confronto, un allenamento, uno scontro per verificare le proprie abilità, mai parole furono messe più male<Yurashin...>stringe i pugni per poi alzare lentamente lo sguardo, la rabbia e la collera sono palpabili nell'aria, lo sguardo da glaciale diviene infernale come se avesse risvegliato lo sharingan ma non è così, gli occhi sono neri, neri come la pece, neri come l'oblio che attende lo Yoton in questo momento<...togliti se non vuoi morire>il chakra entra in movimento, percorre tutto il corpo donando forza allo special, una forza priva di eguali mentre punta lo sguardo sul ragazzo, gli occhi vanno ad incrociare i suoi<Spostati>ogni singola parola viene pronunciata con una calma innaturale, una calma strana se si osserva il momento ma è pronto ad attaccarlo? Non lo sa. [Chk on][Equip in scheda]

19:19 Yurashin:
  [Colline.] Avrebbe immaginato quella reazione, ma non curante l'avrebbe eseguito, quasi curioso di notare l'altro perdere la testa, far sì che quella debole scintilla possa provocare nel Senjuu sentimenti così intensi e ricchi, pregni, seppur di sentimenti sicuramente non positivi. E sicuramente molto pericolosi per lo stesso Chuunin, il quale potrà assaggiare le parole dell'altro, in modo chiaro e delineato. Il braccio che andrebbe a decadere, rilasciando il muscolo che era rimasto fino ad ora contratto, facendo sì che possa tornare su quel fianco proprio. Ed il proprio sorriso verrebbe a scomparire, udendo quelle parole che lo minacciano. Lo prenderebbe quasi come un segno di affetto l'averlo avvisato e sembrerebbe quasi rispettarlo: <Non era mia intenzione farti alterare.> Lo direbbe con cautela, seppur non produrrebbe scuse dalle proprie labbra. <Sembra che tu abbia qualcosa di più fondamentale da svolgere, qualcosa di più lucroso da eseguire.> Respiro lungo, atto a svuotare quei polmoni che verrebbero colmati da lì a pochissimo, per poter prendere nuovamente parola: <Però gentilmente non dimenticarti del sottoscritto, Kurako-San.> Un attimo di esitazione, per poi sussurrare: Ritornerai da me, poi?> Lo sguardo che si alzerebbe, osservando quell'azzurro che inizierebbe gradualmente a scurirsi. Noterebbe le nuvole e le loro composizioni, come se si stesse godendo qualche istante di tranquillità. <So che non potrà essere molto, ma se hai bisogno, io vi sarò. Includeva anche ciò quando ti diedi la mia disponibilità quel dì, affermando che non ti avrei tradito e che non mi sarei mai posizionato...> Lo sguardo che tornerebbe sulle iridi avverse, inoltrandosi in quel nero profondo. <E dico con la forza.> Quasi ad aggiungere una postilla: <...Al tuo sentiero. E vorrò mantenere fede a quella parola data.> Sicuramente non potrà definire quel tentativo di accenno, a quella mano solo leggermente alzata e non totalmente tesa, atta a sbarrare completamente il percorso d'egli. <Scusami se t'ho fatto perdere tempo.> E di questo che avanzerebbe una reale scusa, non per il gesto commesso ma per quello che ne avrebbe conseguito. Una perdita di tempo, futile, che lui poteva utilizzare in differente modo. Palpebre che si sigillerebbero per qualche istante, fidandosi dell'operato altrui, del fatto che non possa attaccarlo in quell'istante, e poi li riaprirebbe lentamente. Apparentemente sereno, tranquillo. Ora potrà superarlo e congedarsi, sparire nell'oscurità che lo appartiene con l'unica pretesa di comparire poi per il suo allievo, un giorno, ma non troppo lontano. Almeno sarebbe questa la speranza dello Yoton. Fin troppo minuscolo dinanzi a quel colosso, davanti a quell'esser che si mostra accanto. Un inetto, un debole. Che scena assurda, allo sfiorar del patetico. Non credi, Kurako-San? [Equip.Scheda][Chakra On: 68/70][Arte Della Fusione II][Ninjutsu 85][Mente 70][2/4 Turno: Attivazione Innata Yoton.]

19:21 Yurashin:
  [Colline.] [Edit: <Ritornerai da Me, poi?>][Edit: Chakra ON 66/70]

15:41 Kurako:
  [Colle] Ha perso la calma o meglio, è calmo ma abbastanza arrabbiato, furioso per via di ciò che ha fatto lo Yoton ovvero mettersi in mezzo, occupargli la via impedendogli di percorrere la strada che potrebbe portarlo ad Akendo. La situazione si sta scaldando, alla fine sta pur sempre parlando con uno Yoton, si deve per forza scaldare altrimenti si tratterebbe di un Kori. Fissa il giovane ascoltandone le parole, le frasi e ponendo attenzione a tutto ciò che viene detto dal chunin senza interromperlo osservando la sua autocommiserazione, la debolezza che fa capo al giovane è tanta, più di quella del Senjuu all'epoca in cui la forza era più o meno uguale a quella di Yurashin. Tornare da lui? Neanche fossero amanti ma non è questo il punto; riesce a vedere la voglia di migliorarsi, la voglia di aumentare quel potere che non riesce ad uscire, quella forza presente ma non sfruttata abbastanza. Conosce tale sensazione, sa bene cosa si prova e, anche se l'ha superata da tempo, ricorda bene come ci si sente, la debolezza che non riesce a far emergere il lato più potente, dona insicurezza facendo miseramente fallire l'uomo. Non si sposta, resta fermo sul posto seguendo il muoversi del chunin con la coda dell'occhio per poi chiudere le palpebre iniziando a camminare in avanti; una camminata decisa, ferrea ma non viene dilungata. Il passo si ferma all'improvviso quando la distanza tra i due è di appena 10 metri, una giusta distanza prima di andare ad aprire bocca<Ti arrendi troppo facilmente...>si volta, gli occhi vanno a fissarlo<...attaccami>e con questo attende il fare del ragazzo, chissà, forse potrebbe anche divertirsi e non solo, può vedere, finalmente, le abilità del chunin come si deve<E non trattenerti>ulteriore consiglio. Un piccolo allenamento fuori programma prima di riprendere la strada verso il rikudo.[Chk on][Equip in scheda]

16:57 Yurashin:
  [Colline.] Non verrebbe bloccato, facendo sì che il proprio verbo possa disperdersi in quell'aere circostante, senza una battuta, senza una reazione vocale dalla controparte. Si sentirebbe come se stesse facendo un monologo, un atto in cui lo Yoton potrà destreggiarsi in quel palco che, quest'oggi, vedrebbe quel manto erboso come ambiente. Semplici passi d'egli, del Konohano, atti a distanziarsi, ma non seguito dallo sguardo maschile, facendo che l'altro possa fluire senza alcun impedimento, senza alcun ostacolo vivente. Non sembrerebbe degnarlo di maggiore attenzione, oramai l'altro potrebbe anche scomparire totalmente all'orizzonte ed il figlio di Kiri dovrà limitarsi a quell'assenza, a quel pugno stretto che non è riuscito ad intrappolare il proprio obiettivo. Sentimenti contrastanti che sembrerebbero sorgere all'interno di quel corpo, prima di avvertire un flebile vociare. <Non si tratta di...> ...ciò: questo vorrebbe insinuare, prima che giunga l'ordine repentino del proprio maestro. Confuso, maledettamente confuso, dinanzi a quella richiesta. Busto che verrebbe piegato dunque, in un movimento orario, per far sì che il capo potesse con maggior facilità catturare il volto altrui o, per meglio dire, quel vestiario fluttuante, data la cappa che coprirebbe la maggior parte di quel corpo maschile. Vorrebbe chiedere il motivo di quella richiesta, così differente dall'intenzioni precedenti prima citate. Non aveva tempo ed ora si prenderebbe la briga di osservarlo. Ne dovrebbe esser contento, eppure crederebbe, in minima parte, che sia soltanto una dimostrazione di quanto l'altro gli sia superiore. E quell'invito a non trattenersi solleciterebbe maggiormente quell'ipotesi. Eppure dovrà ubbidire, come un automa. Così gli sarebbe stato richiesto, questo era ciò che voleva fino a qualche secondo indietro. Ma lo vorrebbe ancora? Sarebbe il proprio istinto a rispondere a tale domanda, lasciando che il flusso energetico, già richiamato ed impastato, possa scorrere dentro sé. Un'energia che dovrebbe donargli capacità superiori a quelle di un semplice cittadino, quella linfa vitale che rivitalizzerebbe il proprio organismo. Tessuto muscolare delle leve, superiori ed inferiori, che andrebbero a contrarsi un paio di volte, quasi a saggiare la potenza che dentro scorrerebbe. Un ruggito, elegante, del leone che dentro si presenterebbe. La grinta che dovrebbe spingere il Fabbro a ruotare tutto l'asse, a mostrarsi al cospetto dello Special Jounin. Avrebbe davvero intenzione di attaccarlo, con tutto se stesso? Fuoco della propria anima che, fino ad ora quieta, andrebbe a scatenare il putiferio che l'altro vorrebbe. Incentivato a farlo, lasciando che il respiro possa divenire sempre più curato, profondi. Concentrato, lasciando che il proprio equilibrio sia ricercata, plasmandosi come un bacino acquatico, senza alcuna increspatura od onda. Piatta sarebbe quella superficie, lasciando che ogni pensiero futile venga rimosso, producendo un beneficiare all'interno di quella mente. Attenzione che verrebbe posizionata sui propri muscoli: gambe che andrebbero leggermente a divaricarsi, calando appena il proprio baricentro, e posizionando ambedue le braccia, leggermente oblique, a protezione del busto e del volto, con la mancina più avanti della gemella. Volto che sembrerebbe essere prosciugato da ogni emozione, simile ad una spugna. Oramai ermetico, creando una spessa linea di definizione tra l'interno e l'esterno, come se fosse una corazza indistruttibile. Sguardo che si appoggerebbe contro quello di Kurako e poi calare, debolmente, verso le labbra, mantenendo comunque totale controllo sul corpo avversario. Ultimi respiri, prima che il primo passo andrebbe ad essere compiuto, un movimento rapido, lasciando che il busto si pieghi leggermente in avanti, per creare maggior aerodinamicità alla propria figura ed evitare l'attrito con l'aria, in un tentativo semplice d'avanzata. Si mobiliterebbe in modo agile e fluido, in una proiezione a zig zag, per circa cinque metri in avanti, dopo i quali, ritrovandosi ad ulteriori cinque metri dalla controparte, andrebbe a mutare repentinamente il movimento innescato. Si slancerebbe verso la propria destra, in un movimento circolare, atto a portarsi il bersaglio ad ore dieci, ad una distanza poco minore di cinque metri, sfiorante dei quattro. A questo punto, non farebbe altro che imprimere i siglli necessari all'attivazione del Jutsu scelto: Tigre, Bue, Cane. Un trinomio che dovrebbe permettere al Chuunin la possibilità di attingere ad un elemento nuovo, ad un'affinità elementare differente da quelli originari dello Yoton. Ecco come verrebbe canalizzato all'interno della mancina mano, quella più vicina al Konohano. Flusso elettrico che verrebbe dunque depositato dal dito indice, il quale andrebbe a caricarsi di chakra Raiton. Servirà poco, dannatamente poco, prima di far partire da quel dito un semplice proiettile, simile ad una saetta, con l'intenzione di giungere nella zona avversaria, precisamente lungo il busto, nei pressi del cuore. Intenzionato a trapassarlo, da una parte all'altra, senza alcun freno inibitore. Un consumo d'energie che proverà all'altro che il figlio di Kiri non stia scherzando affatto e che voglia davvero sorprenderlo, come meglio possibile. Un fulmine a ciel sereno, in tua direzione! [Equip.Scheda][Chakra On: 49/70][Arte Della Fusione II][Ninjutsu 85][Mente 70][Agilità 70][1/4 Turno: Movimento + 2/4 Turno: Jutsu Raiton][Saetta]

17:36 Kurako:
  [Colle] E così lo Yoton comincia a muoversi in direzione del Senjuu sfruttando la sua velocità che, seppur elevata, non è abbastanza per far si che lo special non veda suddetti movimenti ma per esperienza sa che non deve far avvicinare nessuno se vuole sopravvivere. E' un allenamento, questo è certo però deve comportarsi come se il suo avversario fosse un nemico da uccidere e per questo, nel momento in cui lo vede muoversi va a portare le mani all'altezza del plesso solare andando a formare i sigilli del gallo, della lepre, del bue e del cinghiale con velocità e precisione. Il chakra inizia a muoversi all'interno del di lui corpo, percorre tutti i canali andando a mischiarsi con un altra tipologia ovvero il fuuton, va a mischiarlo con esso e, in questo modo, lo richiamerebbe dal sonno permettendo al corpo di godere del potere dei venti. Esso si muove per tutto l'essere del Senjuu cercando di giungere a tutti i punti di fuga presenti, si convoglia su di essi con velocità e forza occupando ogni singolo spazio per poi, se ci fosse riuscire, tentare di farlo fuoriuscire dal corpo con un ultima e possente spinta di energia. Cercherebbe di farlo uscire in modo tale che si espanda per tutta l'area intorno a se, un area di ben 6,25 metri tentanto di creare una barriera di vento in grado di fermare qualsiasi attacco, una protezione immensa ma non solo, in questo modo cercherebbe di fermare dapprima l'avanzata del chunin che non potrebbe toccare la barriera se non vuole farsi male e, in secondo luogo, anche la saetta in quanto la potenza della mossa non è abbastanza da scalfire il vento che lo circonda<Mh, ho visto di meglio>commenta il ragazzo a quella visione per poi voltarsi in direzione di Yurashin andando a squadrarlo completamente. Sa che può fare di più, sa che può fare di meglio e rendere questa giornata più interessante del solito ma, per qualche strano motivo, usa trucchetti da principiante<Voglio vedere la tua vera forza, non questi giochetti altrimenti comincio a fare sul serio>una chiara minaccia ma vuole davvero usare la sua forza? [Chakra 105/120][Se barriera][Ninjutsu 125][Mente 110][Resistenza barriera 100][Equip in scheda]

17:57 Yurashin:
  [Colline.] La propria avanzata, così come il Jutsu ricreato, andrebbe a scomparire, a disintegrarsi su una improvvisa barriera esercita dalla controparte, dove aver impresso alcuni sigilli in rapidità. Sembrerebbe che non voglia che il giovane si avvicini facilmente, sembrerebbe che voglia mantenere le distanze adeguate, per ottenere una contromossa ad ogni azione del Chuunin. Quest'ultimo rimarrebbe appena silente, nel nostare la creazione avversa, quella barriera che sembrerebbe essere fin troppo resistente, dato che non sarebbe stata nemmeno scalfita da uno dei Jutsu di maggior potenza che possiede. Dovrà agire, eludendo quella barriera, in un altro modo. Ascolterebbe le parole avverse e non farebbe altro che posizionarsi, mediante un semplice movimento delle gambe, ad una distanza di circa otto metri dalla controparte, lasciando che la prossima mossa vada a scandirsi con semplice naturalezza. Braccia che andrebbero dunque ad unirsi, nuovamente, in una sequenza di sigilli particolari, probabilmente ignoti allo Special Jounin che avrebbe dinanzi: Capra, Tigre, Drago, Serpente, Topo ed infine Lepre. Solo dopo ciò, andrebbe a spostare il braccio all'indietro, lungo il proprio fianco destro, nel tentativo di caricarlo, di impregnarlo duramente di quel flusso energetico particolare. Un consumo abbondante di chakra, di natura Yoton, che andrebbe ad infilarsi all'interno di quell'arto, completandolo totalmente. Farebbe modo di prendersi il tempo necessario, di avvertire quella sensazione di calore che abbonderebbe in quel preciso punto del proprio corpo. Caricherebbe, come un magazzino che attenderebbe d'esser rifornito completamente. <Mi dispiace.> Un sussurro, appena pronunciato, approffitandosi del fatto che possa essere ancora il proprio turno, come se volesse preparare il terreno nei migliori dei modi. Avrebbe l'iniziativa, cosciente che l'altro avrà lo lascerà sufficientemente libero, in quanto non comprenderebbe le reali conseguenze di quel colpo. Mano che andrebbe a serrarsi, l'intero braccio a contrarsi data l'energia posseduta. E poi sarebbe un semplice istante, in cui il corpo dello Yoton andrebbe ad eclissarsi verso il basso, con un piegar rapido delle gambe ed un movimento discendente di quel colpo così intrinseco d'energia Yoton. Occhi che ribollono, durante quell'impatto contro la crosta terrestre. Probabilmente servirà poco, prima che l'effetto avvenga concretamente. Un semplice rompersi, una frattura che ne conseguirebbero altre, con rapida successione, lasciando che l'intero suolo vada a mostrarsi, dettato dalla volontà del Chuunin. Venature che andrebbero a comparire, spaccando totalmente un'area veramente vasta: prendendo come centro lo stesso utilizzatore, quella rottura andrebbe ad estendersi per trenta metri di raggio. Il suolo, prima erboso, andrebbe ad essicarsi, come la maledizione che cadrebbe a chiunque sosterebbe lì. Temperatura dell'ambiente che andrebbe ad aumentare, a dismisura, mentre la zona inizierebbe appena a tremare, con il movimento di quelle placche. Vuole far danzare il suo avversario, il quale dovrà stare anche attento a non sbagliare passo oppure potrebbe essere inghiottito da quella lava che sosta al di sotto di quelle pietre. Questo è l'Inferno, od un semplice assaggio di esso! [Equip.Scheda][Chakra On: 37/70][Arte Della Fusione II][Ninjutsu 85][Mente 70][Agilità 70][1/4 Turno: Movimento + 3/4 Turno: Jutsu Yoton][Yoton – Fusione Terrestre]

18:16 Kurako:
  [Colle] La sua tecnica di protezione riesce ancora una volta a proteggerlo e a impedire a un avversario di nuocere alla propria salute. Una mossa semplice, banale ma così efficace da rientrare tra le sue mosse preferite nonostante il consumo di chakra sia abbastanza elevato ma ne vale la pena, riesce a proteggere da ogni attacco senza il minimo sforzo. Gli occhi puntati sullo Yoton, non si stacca da lui continuando a seguirne ogni singolo movimento, vede i suoi passi, il suo indietreggiare e poi quella seria di sigilli composti uno dietro l'altro. Non conosce la provenienza ma basta poco per scorpirlo, difatti osserva come il terreno comincia a spaccarsi, piccole venature mostrano la lava muoversi intorno a se e il caldo aumenta a dismisura; il corpo diviene più pesante, la fatica aumenta e il sudore comincia a colare ma, grazie agli insegnamenti della Yakuza, dal suo viso non si nota niente, nessun sentimento, nessuna emozione, solo una vera e propria maschera di cera. Ad ogni modo, fuoco e vento non vanno d'accordo e per questo motivo andrebbe a disattivare la barriera, non ha più senso tenerla attiva ma è soddisfatto, il ragazzo sta mostrando il suo potenziale, mostra di cosa è capace, purtroppo, però, non è ancora abbastanza, non ha visto abbastanza<Facciamo progressi Yurashin, ottima mossa. Così ottima che ho timore a muovermi però puoi fare di meglio e voglio vedere questo meglio>commenta il ragazzo guardando in sua direzione. Vuole di più, vuole molto di più e lo vuole adesso. [Chakra 105/120][Maschera di cera][Equip in scheda]

19:00 Yurashin:
  [Colline.] L'esordir sembra risultare interessante, avvertendo il dire dell'altro, al quale non andrebbe a rispondere, a commentare, lasciando che non possa nemmeno degnarlo di un sorriso, a quel velato complimento, quasi come se fosse subentrato in un nuovo punto di vista, in un sistema differente come se una differente entità avrebbe preso vita in quel corpo maschile. <Secondo Atto.> Sussurrerebbe appena, ma udibile dall'apparato uditivo avverso, mentre una nuova sequenza di sigilli andrebbero a compiersi, con maestria nella loro esecuzione, senza alcuna sbavatura: Drago, Tigre ed infine Bue. Una sequenza che potrà ricordare vagamente la prima Tecnica ricercata, eppure questa si dimostrerebbe essere differente, ma simile a quella precedentemente applicata. Un Jutsu di logoramento, un'intenzione di plasmare quel territorio, a propria immagine e somiglianza. I polmoni andrebbero dunque a riempirsi di ossigeno, una mole notevole di quel gas inglobato all'interno, con un conseguente ingrandimento della cassa toracica. Che voglia mostrare un fiato ardente od una palla di fuoco suprema? Nulla di simile, purtroppo per l'altro. Invece andrebbe a dare sfoggio ad un'altra particolarità del proprio Clan, tentando di applicare tutto il potenziale Yoton proprio in quel punto in cui avrebbe inglobato aria. Il proprio flusso energetico andrebbe così a modellare quel gas, rendendolo diverso. Molto differente, a causa dell'alterazione con quel miscuglio, originato dai geni innati del giovane. Capo che si inclinerebbe appena all'indietro, mostrando le labbra più verso il firmamento lì presente, il quale inizierebbe a scurirsi sempre più. Ed ecco che avverrebbe l'espirazione di tutto ciò che avrebbe fino ad ora assorbito. L'avversario vuole vedere? E lui gli impossibiliterebbe tale senso, lasciando che il caldo possa destabilizzarlo e, con questo Jutsu, rendergli una fatica maggiore. Una coltre nera, fastidiosa; un fumo nero che non sarebbe altro un misto di polvere ardente e dei semplici lapilli incandescenti che andranno a rigettarsi per un'estensione davvero notevole: sempre prendendo come centro lo stesso esponente di quel Clan leggendario, andrebbe a prolungarsi per ben venti metri. Un'estensione circolare che sarebbe totalmente all'interno di quella precedente, caratterizzate dalle molteplici spaccature. Non si crederebbe che l'altro abbia voluto osservare meravigliosamente il terreno circostante, ricordando la posizione precisa di ogni zolla di terreno smossa. Ed ora che la vista sarebbe stata messa in pericolo, cosa andrà ad eseguire l'altro? Un semplice schiudersi di labbra, dunque, con una tonalità di voce davvero caldo, dato ancora il calore che potrebbe saggiare in quella gola. Quel calore che lo abbraccerebbe, che lo ringrazierebbe esternandosi in quel modo. <Kurako-San?> Un richiamo, quasi a metterlo all'attenti, in quanto prossimamente giungerà il prossimo colpo che potrebbe risultare quello definitivo, dato che le energie inizierebbero ad esser risucchiate da quel consumo importante, per aver alterato così eccessivamente quel terreno. Potrebbero ritrovarsi dinanzi al cratere di un vulcano, questa dovrebbe essere la sensaizone assaggiata dall'altro. Che sia pronto ad eruttare il suo colpo più forte? [Equip.Scheda][Chakra On: 22/70][Arte Della Fusione II][Ninjutsu 85][Mente 70][Agilità 70][34 Turno: Jutsu Yoton][Nube Incendaria]

19:30 Kurako:
  [Colle] Si sta facendo tardi ed è ora di andare, deve continuare il suo percorso ma Yurashin non demorde e comincia a fare una nuova serie di sigilli molto simili ai precedenti. Osserva tali mosse capendo, in generale, cosa voglia fare ovvero utilizzare nuovamente una tecnica del tipo precedentemente ma il tempo è denaro, in questo caso è vita e non può trattenersi oltre. Ancora una volta le braccia si alzano mentre le mani vengono portate all'altezza del plesso solare formando i sigilli del drago, del bue, della tigre e del cane in rapida successione e con estrema velocità. Il chakra nuovamente viene smosso andando a mischiarsi con il suiton che viene richiamato dal sonno. Per la prima volta sente questo elemento scorrergli solo in corpo, sente una forza nuova, una forza completamente nuova e una sensazione mai provata prima; la potenza dell'acqua è estremamente elevata e ora capisce quanto sia stato stupido in precedenza a non sfruttarlo ma ora può mostrare una delle mosse più potenti del suo repertorio, una tecnica di grande potenza ed efficacia. La conoscenza del suiton gli ha anche permesso di controllare l'umidità circostante così da non aver più bisogno di una fonte d'acqua nelle vicinanze. Il chakra si muove potente andando in ogni direzione ma per la precisione cercherebbe di convogliarlo verso i punti di fuga del corpo, si espande in ogni direzione, in ogni punto del suo essere. Si muove, si convoglia prepotente cercando di uscire dal corpo per unirsi all'umidità che lo circonda, per miscelarsi sempre di più aumentando la potenza. Se ci fosse riuscito e sarebbe riuscito a far fuoriuscire il suiton dal corpo tenterebbe di modellarlo, di plasmarlo in modo da creare un onda fatta interamente di acqua alle sue spalle avente un altezza di 2 metri, una larghezza di 5 metri e uno spessore pari a 1 metro. Tenterebbe di scagliarla contro Yurashin, in questo modo, qualunque cosa dovesse fare che a che fare con il fuoco dovrebbe scontrarsi con l'acqua della sua onda che viaggerebbe a grande velocità pronta a travolgere il giovane. Non solo, un volta che avesse eseguito la tecnica si volterebbe all'indietro cercando di effettuare uno scatto davanti a se pari a 50 metri; flette le gambe correndo più veloce che può al fine di mettere la distanza con il ragazzo per poi andare a parlare<Al mio ritorno continueremo l'allenamento>e con questo se ne va lasciando il giovane in balia dell'onda, chissà come ne uscirà o se ne uscirà. [Chakra 95/120][3/4 onda + 1/4 spostamento][Ninjutsu 125][Mente 110][Agilità 110][50 + 23 = 73 punteggio d'attacco][equip in scheda][END?]

20:02 Yurashin:
  [Colline.] Quanto avrebbe preprarato, per il giovane Konohano, andrebbe a spezzarsi con quel Jutsu Suiton che inizierebbe a crearsi alle spalle del proprio obiettivo: un'onda anomala che nascerebbe di modeste dimensioni, intenzionata a coinvolgere lo Yoton, tentando di sfruttare quel gioco di elementi, ove il Suiton risulterebbe essere vincente contro il proprio Yoton, antitesi del proprio potere. Silente, non andrebbe a far altro che abbassare le proprie gambe e far sì che, al tempo corretto, possa spingersi verso l'alto, per compiere un salto di poco più di tre metri, per far sì che possa letteralmente saltare l'onda, come se fosse un semplice cavallone. Se fosse riuscito nel proprio intento, potrebbe accorgersi dell'altro intento a fuggire, scappare via, con rapidità. Forse fin troppa, per essere inseguito, e dunque lascerebbe che il braccio destro possa innalzarsi, appena, e con un semplice movimento di mano andrebbe a salutare il proprio maestro. <A presto.> Il respiro andrebbe ad essere pesante, una volta che non sarà più sotto lo sguardo altrui. Deve riprendere le proprie energie prima di ritornare al posto d'origine, in quel plesso residenziale. Peccato per quella circonferenza di sessanta metri che è seriamente danneggiato; dovrà passare del tempo prima che il suolo possa ripristinarsi totalmente. Un peccato, già. [Equip.Scheda][Chakra On: 20/70][Arte Della Fusione II][Ninjutsu 85][Mente 70][Agilità 70][1/4 Turno: Salto][END]

Yurashin viene sorpreso dalla presenza di Kurako, suo maestro, mentre quest'ultimo è intenzionato a svolgere delle indagini personali.

Ma l'avanzata del Konohano verrebbe semplicemente ostruita dalla presenza del figlio di Kiri, intenzionato non a bloccare il mondo del Senju per avere l'attenzione per sé, ma semplicemente rallentarlo a sufficienza, per avere un minimo d'attenzione da parte avversa.

E se prima il Senju si dimostra scontroso, a dir poco furente, poi accetta un mini-combattimento con lo Yoton, incitandolo a mostrare il potere che fino ad ora ha celato.

Poi, all'improvviso, Kurako scappa salutandolo. [?]