[Fabbro] Commissione Hiashi, Parte Seconda.

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Giocata di Lavoro

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17:02 Yurashin:
  [Fucina] Sembrerebbe essere un tempo idoneo per il giovane, per poter avanzare nel lavoro che maggiormente lo caratterizzerebbe, dopo l'essere Shinobi. Sprovvisto di ogni indumento sul proprio busto, lasciando che il torso possa rimanere totalmente scoperto; inferiormente, un semplice pantalone, scuro, dal tessuto elasticizzato in modo tale che possa comunque eseguire movimenti ampi, senza alcun strappo. Ed eccolo presente nella propria fucina, in quella stanza secondaria, ove potrà destreggiarsi abilmente e far sì che il calore del forno possa inondare totalmente l'area in cui si troverebbe. Un respiro lungo, profondo, mentre avrebbe già inserito del metallo a fondere, in un recipiente particolare, affinché il materiale vada a liquidificarsi. Dovrà esordire nel creare una gabbia molto più grande e capiente dell'ultima; ma sarà sicuramente più piccola di quella che dovrà fare prossimamente. Sguardo vuoto, una marmorea maschera, senza alcuna espressione facciale, mentre esordirebbe nel raccogliere i strumenti adeguati, per la sua composizione.

17:19 Yurashin:
  [Fucina] Il martello che verrebbe prelevato, quasi soppesato dall'arto destro, mentre la mancina si preoccuperebbe di agguantare una pinsa, in modo tale che possa più facilmente modellare la lega utilizzata. Dopo aver sistemato il bancone da lavoro, si protrae verso quel recipiente e, presentando molta attenzione, lo farebbe inclinare a sufficienza per far colare quell'incandescente metallo su una lastra rettangolare, in modo tale da farlo stendere in modo omogeneo e creare uno strato perfetto, una base su cui costruire il reticolato per la gabbia richiesta. In seguito, porterebbe la lastra appena formata ad essere raffreddata, in modo tale che possa essere utilizzata quanto prima. Intanto il forno sembrerebbe già cuocere alcuni assi di metallo, di due tipologia: alcuni più lunghi ed altri più corti. Attenderebbe che questa operazione vada a compiersi, prima di iniziare a picchiettare quelle sbarre. In totale silenzio, con le labbra serrate, godendosi quella temperatura che lo circonderebbe e lo abbraccerebbe, non infastidendolo eccessivamente.

17:30 Yurashin:
  [Fucina] Sarebbe altro a lederlo, in realtà: la stanchezza, ma non dovuta da quell'incarico, ma da tutt'altra cosa, avvertibile al suo interno; come se un virus prendesse sempre più vita dentro il proprio organismo, divorandolo dall'interno. Fastidiosa sensazione. Eppure non potrà calare il proprio ritmo e continuare con i propri impegni, come quella odierna sessione, in cui si cimenterà in una nuova creazione. Il fabbro dunque andrebbe ad estrarre quell'agglomerato di bastoni, incandescenti, e tenterebbe di applicarli in modo perpendicolare fra loro: una direzione, con le sbarre più lunghe, e nell'altra direzione, quelle più corte, in modo tale da creare un reticolato perfetto, inserendo ogni oggetto in modo equidistante dai suoi simili. Lascerebbe che la mancina mano possa destreggiare la pinsa, mentre la destra quel martello che s'innalzerebbe verso l'alto, per qualche secondo, prima di essere accompagnato verso il basso, con una leggera pressione, sfruttando a proprio favore la gravità, ovviamente presente. Questo dovrebbe facilitare appena l'esecuzione, dopotutto.

17:44 Yurashin:
  [Fucina] Un movimento a frusta che andrebbe a compiersi più volte, in uno scandir di colpi continuo ed in modo costante. Un tintinnio che si propagherebbe per l'intera stanza, creando quasi una melodia sconosciuta. Un rumore assordante per molti, ma non per il fabbro che andrebbe a sincronizzare ogni colpo col proprio respiro, intenzionato a mantenere sotto controllo l'attività respiratoria, in modo tale che possa massimizzare ogni sforzo umano e sprecare quanto meno energie. Un colpo e poi un altro, affinché la rete possa andare, gradualmente, a crearsi nei migliori dei modi; almeno sarebbe questo il tentativo d'oggi, facendo particolare attenzione a piegare ogni estremità, all'esterno, in modo tale da farle piegare in una terza dimensione, creando così, in modo quasi automatico, tutta la superficie laterale della gabbia. Fatto ciò, si preoccuperebbe semplicemente di far fuoriuscire la lastra prima creata e non farebbe altro che unirla al reticolato appena formulato. In questo modo, dovrebbe ritrovarsi con una bozza, alquanto grezza, della gabbia ricercata. Ora mancherebbe soltanto una incognita.

17:55 Yurashin:
  [Fucina] Dopo aver sistemato adeguatamente ogni parete della gabbia, d'entità media, si preoccuperebbe di riporre un ingranaggio, innocuo per l'utilizzatore, che permette la chiusura forzata della gabbia, una volta che l'animale verrebbe catturato. Dunque andrebbe a relazionarsi con uno dei lati presenti e farebbe sì che possa creare un gioco di pressione, che attiverebbe il sistema desiderato. Farebbe particolare attenzione durante la sua installazione, con l'intenzione di salvaguardare sia l'ingranaggio che l'ipotetiche mani del cacciatore, non volendo che queste venissero tranciate con facilità. Solo dopo eseguito ciò, si premurebbe di testare il tutto, provando ad inserire all'interno della gabbia un piccolo oggetto individuato, nelle strette prossimità, e comprendere se abbia svolto tutto correttamente. Solo se riuscisse, andrebbe a compiere un leggero sorriso, debole, di pura soddisfazione personale. Si allontanerebbe dunque di qualche passo, ammirando quanto procreato; solo al consumar di essi, prenderebbe la gabbia, oramai innocua, e la sistemerebbe in uno degli angoli della stanza, in modo tale che non infastidisca qualche altro operato.

18:38 Yurashin:
  [Fucina] Andrebbe dunque a ripulire il proprio bancone di lavoro, poserebbe gli utensili impiegati questa giornata e si preoccuperebbe che tutto sia in ordine, così come lo era prima che iniziasse a costruire. Serviranno pochi minuti prima che possa congedarsi da quella struttura, dopo aver salutato il proprio collega, nonché proprietario della fucina in cui opererebbe, ed inoltrarsi all'esterno, dopo essersi minuto del proprio vestiario, intenzionato a coprire anche il busto. <Ottimo.> Sussurrerebbe appena, mentre supererebbe la soglia dell'offina e si dirigerebbe per le vie cittadine, intenzionato a liberare la propria mente dai pensieri che fino ad ora lo attanagliavano. Avrà bisogno di rilassarsi, almeno qualche ora, prima di procedere con le indagini a cui sarebbe stato affidato. Dovrà presentarsi quanto prima al dipartimento di polizia e far sì che il proprio nome, la propria identità, venga riconosciuta dai suoi nuovi sottoposti; sarà dura ma questo ne era già cosciente, fin quando si sarebbe proposto dinanzi al Consiglio.

Yurashin ne approfitta di una magnifica giornata per continuare il lavoro commissionato da Hiashi, a riguardo di tre Gabbie/Trappole, di tre dimensioni differenti.

Oggi forgia quella Media, con un ingranaggio che permette la chiusura forzata della gabbia appena l'animale è al suo interno.