Incontro con il consiglio

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14:55 Yurashin:
  [Palazzo Del Governo] Una candida camicia bianca che fascerebbe il corpo maschile, leggermente smossa da una folata d'aria leggera, che farebbe vibrare anche la capigliatura color pece del giovane. Al di sopra di tale indumento, si presenterebbe la giacca nera, smanicata, che cadrebbe fino al livello delle ginocchia, non infastidendo affatto il movimento in atto. Inferiormente, invece, un paio di pantaloni scuri, dal tessuto elasticizzato, permettendo movimenti ampi senza alcun problema, che terminerebbe intorno alle caviglie, fino all'incontro con dei semplici calzari, tipici degli Shinobi. Il proprio equipaggiamento non sarebbe esente, anzi totalmente disposto su quel corpo, dalle molteplici tasche legate al bacino, posteriormente, a quella placche lungo gli arti, per incentivare la resistenza fisica; ovviamente anche la propria placca metallica, su cui sarebbero impresse le effigi di Kusa, sarebbe portata con sé, mediante una striscia di tessuto nera che abbraccerebbe il collo d'egli, non eccessivamente stretto, per permettere comunque una respirazione regolare, ma composta. Un susseguirsi di passi, una scansione ritmica precisa e senza alcuna sbavatura, proiettandosi verso la struttura suggerita, nell'aula richiesta, per ottenere quanto richiesto: un colloquio con la figura più importante, sul campo politico, al pari d'un Kage, data l'attuale assenza di esso. Il consiglio, formato da cinque elementi, lo starebbe attendendo, pronto a discutere quanto accaduto, un paio di giorni addietro, nello stesso luogo in cui accadde il misfatto; che curiosa combinazione, d'altronde. Forma eretta, un portamento al pari d'un esponente nobiliare, con quel volto leggermente piegato verso il firmamento, trasudando un alone di fierezza senza pari. Orme dei piedi che batterebbero su quel terreno, su quella strada, con determinazione; mentre le braccia, leggermente, oscillerebbero lungo i fianchi, appena accenato. Le iridi argentate, simili a due lune piene, possono appoggiarsi sul palazzo del governo, cogliendo particolari che avrebbe già individuato una moltitudine di volte. Eppure, non calerebbe mai la propria attenzione, nemmeno in una posizione così monitorata, così salvaguardata. Sensi che rimarrebbero all'erta, tesi e pronti a recepire segnali di pericolo, in caso in cui comparissero; e per tale motivo che il frutto dell'energia fisica e psichica, linfa vitale di ogni Shinobi, andrebbe ad esser evocato, come un ruscello, cristallino, che bagnerebbe gli argini. Così, il proprio organismo potrebbe attingere da quella fonte d'energia, prodotta in modo costante ed espulsa mediante i punti di fuga, con naturalezza. E così, con una maschera marmorea, apatica e senza sfumatura, su quel viso, si dovrebbe presentare ed attendere d'esser coinvolto, da qualcuno, finché possa adempiere al proprio compito, sfiorare il proprio obiettivo come prefissato. [Equip.Scheda][Chakra On]

Giornata tranquilla in quel di Kusagakure, tutto tace in questo pomeriggio primaverile, la gente resta in casa a riposare mentre il sole picchia con una certa insistenza sugli esseri umani al disotto, i suoi raggi arrivano decisi e si abbattono su ogni cosa che gli capiti a tiro. Il silenzio regna sovrano, tutto tace e si ode solo il movimento dei passi del giovane Yurashin intenzionato a incontrare il consiglio del villaggio; ha richiesto un incontro e quest'ultimi hanno accettato, in primis per capire meglio cosa vuole questo giovane chunin. Si prospetta una chiacchierata interessante e forse anche con qualche colpo di scena ma tutto dipende dal modo di agire di Yurashin. Convocato nella sala centrale del palazzo del governo, una stanza dove il consiglio riceve le sue visite, come in questo caso perchè di questo si tratta, di una visita con un preciso scopo. La sala si presenta come un aula di tribunale, vi sono varie panchine ai lati mentre difronte, a 10 metri dalla porta vi sono 5 poltrone rialzate, una centrale che è la più alta di tutte e due a ogni suo fianco messe leggermente più in basso. Questa disposizione è fatta per indicare chi è il più potente tra i consiglieri oppure è solo un modo per decidere chi dovrà prendere in mano la situazione. In questo preciso giorno al centro abbiamo Satan, egli troneggia su tutti, alla sua destra vi è Crowler con il suo solito sorriso infido, alla sua sinistra abbiamo Blaeric con la calma che lo contraddistingue. A fianco di Crowler c'è Nanate mentre al fianco di Blaeric vi è Kasumi. Ecco la disposizione odierna del consiglio. La stanza è illuminata da una grande finestra posta alle spalle dei consiglieri, in questo modo il sole riesce a farli brillare talmente tanto da essere paragonati a dei; la porta d'ingresso, invece, si presenta in puro legno di mogano e divisa in due ante, il colore è marroncino chiaro con un pomello dorato posto al centro dell'anta sinistra e al disotto di esso vi è una piccola serratura<Ma quando arriva, comincio a innervosirmi>si lamenta Satan, l'attesa non è il suo forte. [Ambient]

15:45 Yurashin:
  [Palazzo Del Governo] E dopo aver percorso numerosi metri ed essersi protratto verso il luogo stabilito, si fermerebbe appena dinanzi a quella porta lignea a doppia anta, rallentando gradualmente il proprio passo, affinché non sbatta in modo stupido contro quell'impedimento. Braccio destro che andrebbe ad innalzarsi, per far sì che possa mostrare il dorso all'anta destra e, con l'utilizzo delle nocche, accentuate appena, andrebbe a scalfire un paio di tocchi, decisi, su quella superficie verticale, in modo tale da far avvertire il suo imminente ingresso a chi è oltre quella porta. <E' permesso?> Andrebbe ad esprimersi, educatamente e con cortesia, richiamando una piccola mole di ossigeno all'interno della propria cavità orale, tentando di agire così come gli avrebbero insegnato. Freddo, ma mai scorretto e volgare. Se solo avesse ottenuto l'autorizzazione dall'altrui parte, si impegnerebbe a far decadere quell'arto superiore, per favorire una pressione tale da permettergli l'entrata, inoltrandosi subito in quell'area tanto desiderata quest'oggi. Non si farebbe attendere senza ombra di dubbio, in quanto conoscitore degli impegni avversi. <Salve.> Saluterebbe, raggiunto il punto focale della stanza, sotto lo sguardo dei cinque rappresentanti, ponendo verso loro un semplice inchino del capo, con allegato piegamento del corpo e busto. Non un inchino profondo, ma atto a mostrare il proprio rispetto alle figure che quest'oggi potrebbe conoscere meglio, decisamente meglio. <Come suggerito dal rotolo avanzato, son qui per improntare una discussione fin troppo calda, per esser argomentata via missiva.> Esordirebbe, in quel modo, non limitandosi nel terminare il discorso. Ed avanzerebbe: <Qualche giorno addietro...> Una posa che verrebbe mantenuta, per tutto il tempo dell'argomentazione: <Si è svolto un incontro importante tra le figure più importanti dell'Alleanza.> Ovvio, basilare. Vi erano anche loro lì, dopotutto. <Dopo che tali figure sono entrate nella sala delle riunioni, in questa sala sarebbe accaduto qualcosa di differente a quanto mi sarei atteso.> Sguardo serio, ma mantenendo un tono neutrale, senza far comprendere realmente il sentimento che riverserebbe in quella discussione. <Ho potuto constatare come, mediante la fuoriuscita di una particolare nube, una grande moltitudine di invitati si è riunita verso il centro e ha iniziato ad assumere una condizione particolare.> Cosa vorrebbe dire? Un attimo di silenzio, prima d'avanzare ancora. <Erano terrorizzati, come se fossero all'interno del loro peggior incubo. E se prima tale sensazione macchiavano solo i loro sensi, è stata questione di pochi minuti prima che potessero agire differentemente.> Sbatterebbe appena le palpebre, facendo sì che l'attenzione sia su di sé. <L'essere umano, dinanzi alla paura, può reagire nascondendosi o può tentare di contrastarla, nel modo più disperato. Infatti, alcuni di loro hanno iniziato ad agire da irresponsabili, iniziando a prendere oggetti e lanciarli. Ho potuto evitare uno dei tavoli qui presenti e sicuramente non è un semplice tavolino.> Le dimensioni sono notevoli: largo due metri e lungo otto metri. Alzarlo non sarebbe così facile, in effetti. <Probabilmente erano semplici cittadini, ma potete immaginare che, come il sottoscritto, vi erano anche Shinobi d'altri Villaggi.> Ed il punto nocciolo della questione, fin troppo fastidiosa: <Cosa sarebbe accaduto se uno di questi avesse iniziato ad attivare Jutsu, distruggendo l'intera sala?> E, prima che possano intervenire, a rispondere quella domanda. <Sicuramente vi erano anche Shinobi di Kusagakure no Sato che potevano intervenire, ma ne ho notato solo due, a difesa continua, giustamente, delle porte che separavano le due sale.> Che voglia far notare la falla? <Non è mia intenzione però, quest'oggi, informarvi della sicurezza presente quel dì, ma di tutt'altro misfatto, che ho potuto constatare.> Però, si fermerebbe qualche secondo in più, per comprendere se abbia realmente attenzione del quintetto, di ogni singolo esponente. Intanto potrebbe prendere nuovamente respiro, dopo aver avanzato cotale postilla. Il fulcro sarebbe altro, ma probabilmente tutti l'avranno inteso. <Sono andato personalmente a controllare nel condotto di aerazione, lo ammetto.> Ignaro della presenza d'altri: <Nel tentativo di forzare il sistema affinché risucchiasse quel pericolo e placare le menti disturbate delle vittime. Eppure sono andato incontro a differente e particolare situazione.> Voce che danzerebbe cautamente: <Ho notato che la manipola è stata modificata, plasmata, affinché vi fosse una seconda esposizione di quella nube velenosa, ma fortunatamente non mi ha coinvolto affatto.> Nel caso in cui potessero immaginare che ciò che è stato raccontato sia stato frutto di quell'inalazione. <La domanda sorgerebbe spontanea, dunque.> Ed eccola: <Perché è avvenuto ciò?> Una domanda che potrebbe suonare come un fulmine a ciel sereno, per chi lo ascoltasse. <Non vorrei avanzare accuse di nessuna entità, ma credo che sia adeguato avanzare delle indagini, per comprendere il motivo di quanto accaduto.> Sta sbagliando, Consiglio? <Uno scherzo oppure un avvertimento?> Ed è qui che accarezzerebbe le ultime, concrete, parole. <E per tale motivo, non vorrei essere escluso, nel caso in cui voi siate concordi, da tale indagini, ma avanzando la mia disponibilità nel comprendere i dubbi prima espressi.> Ma perché lui e non altri? Perché dovrebbero fidarsi di un semplice Chuunin? <Come Custode della pace, affinché essa si mantenga duratura e salda, lasciate l'onore di autorizzarmi alle ricerche.> Braccio destro che dunque si alzerebbe, lentamente, compiendo un movimento semi circolare, dall'esterno verso l'interno, affinché, alla fine del movimento del braccio, la mano possa sfiorare il proprio cuore ed il capo leggermente piegarsi in avanti. Segno di devozione? Potenzialmente, ma anche di riconoscenza, data la richiesta avanzata. [Equip.Scheda][Chakra On]

Finalmente la porta rintocca, si sentono vari colpi, qualcuno bussa chiedendo il permesso di entrare, permesso che viene concesso dalla voce di Crowler, essa è forte e decisa permettendo allo Yoton di entrare in quella stanza<Meno male che ti abbiamo dato un orario, sei in ritardo ragazzo. La prossima volta troverai la porta chiusa>Satan comincia ad alterarsi per il ritardo del giovane. Capita a tutti ma è stato lui a chiedere quell'incontro e deve essere il primo a rispettare gli accordi presi. Nonostante ciò il consiglio intero si zittisce per ascoltare il dire del ragazzo e, gran parte delle sue parole, sono state riassunte in quel messaggio, in quella missiva<Si lo sappiamo, siamo stati noi ad autorizzare quell'incontro>commenta Kasuma a quell'affermazione, d'altronde è stato svolto nel loro palazzo, come potevano non essere informati? Il discorso prende un altra piega andando a confermare ciò che hanno saputo ovvero una nube spruzzata all'interno della stanza, una nube tossica a quanto pare ed è qui che la loro attenzione viene davvero catturata. Tutti e 5 lo guardano e lo fissano ma è Nanate ad andare a parlare prendendo la parola<Non è uno scherzo, è impossibile. Un attacco di quel genere è punito come alto tradimento in quanto gli effetti di quel fumo o nube non erano indifferenti. Secondo noi si è trattato di un attentato e questo dovresti pensarlo anche tu. Vedi, noi abbiamo tanto nemici, molti dei quali vorrebbero vederci morti. Probabilmente pensavano che anche noi fossimo li dentro, uccidere il consiglio più tutti capi più potenti del mondo ninja...un attentato di proporzioni gigantesche con conseguenza disastrose>continuano ad ascoltarlo, è vero, forse ci sono state falle nella sicurezza ma anche per questo servono alleati, no?<Sicuramente non era tutto in regola, qualcuno all'interno deve aver fatto in modo che tutto ciò accadesse>riflette ad alta voce il consigliere Kasumi. Tutto procede nel migliore dei modi ma ecco che Yurashin continua con il suo dire, continua a parlare cambiando argomento per giungere al vero nocciolo della questione ed è qui che la domanda del ragazzo viene presa in seria considerazione<Si, decisamente serve un indagine>commenta Blaeric ma adesso è Satan che prende definitivamente la parola surclassando tutti<Vedi Yurashin, non possiamo affidarti un compito così importante perchè effettivamente non possiamo fidarci di te. Per quanto ne sappiamo, potresti essere tu il traditore e oggi sei venuto qui semplicemente per togliere i sospetti che si possono avere su di te. L'unico modo per poterti affidare tale incarico e giurare assoluta fedeltà al consiglio, una fedeltà cieca e priva di secondi fini>il consigliere si alza dalla sua poltrona mettendosi in piedi e così fanno anche i suoi soci. Gli sguardi sono tutti per lo Yoton, lo fissano intensamente per poi parlare in coro<Yurashin Yoton, custode del fuuinjutsu, giuri tu fedeltà a Kusa e al suo consiglio per preservare la pace e difenderla dal pericolo in ogni sua forma?>domanda ufficiale posta al ragazzo. [Ambient]

17:01 Yurashin:
  [Palazzo Del Governo] Al semplice dire, a riguardo del proprio ritardo, si permeetterebbe semplicemente una piccola parentesi vocale, non eccessivamente lunga e dispensiosa di quell'aria nei propri polmoni: <Chiedo umilmente perdono di tale ritardo, non era mia intenzione infastidirvi.> E sarebbe così che tutto il fluire del proprio verbo potrebbe esser avidamente punto d'attenzione dell'intero consiglio che rappresenterebbe Kusagakure no Sato. I commenti non tarderebbero a giungere, così come le riflessioni sulla debole sicurezza impressa in tale occasione. Ma il punto della situazione, il nodo al pettine, giungerebbe ed ora dovrebbe solo abilmente scioglierlo, senza destare alcun timore verso se stesso. <Sono piacevolmente soddisfatto che conveniate col sottoscritto, verso tale finalità.> Quella di una indagine da svolgere affinché si possa comprendere il motivo di tale incongruenza. <Procedendo per logica, se questo attentato avesse voluto le figure più distinte come bersaglio, sarebbe stato meglio impiantare anche una dose di questa nube all'interno della sala ove eravate tutti presenti.> Non avrebbe ragione? <Probabilmente, o non ha avuto modo di raggiungere tale stanza oppure non cercava di colpire precisamente voi, ma creare disordine nell'anticamera, ove erano presenti una grande moltitudine di invitati.> Rifletterebbe, lasciando che un debole mugugno si presenterebbe al cospetto del consiglio. <Probabilmente questo aveva lo scopo di presentare Kusa in una posizione di difficoltà, indebolirla in qualche modo rispetto alle opinioni d'altri Villaggi.> Formulerebbe, lasciando che lo sguardo, perso appena nel vuoto, possa riprendere nuovamente condizione dello spazio e del tempo, come se fosse catapultato nuovamente alla realtà presente, in quel colloquio. <Ad ogni modo, queste sono semplici teorie che dovrebbero essere verificate, nei migliori dei modi. Qui non argomentiamo di un attacco di piccola entità, ovviamente.> Affermerebbe, risolutore di quella riflessione personale, notando come gli avversi, correttamente, inizierebbero a far sorgere i primi dubbi. Consoni alla situazioni, ideali per un colpevole che tenterebbe di avere uno scudo. <Verso Kusa ho mostrato la mia fedeltà, in modo costante, in tutti questi lustri. Qui mi sono plasmato, fino a divenire ciò che sono attualmente e non posso far altro che continuare, immettendo tutto il mio impegno e la mia forza di volontà.> Che risorsa, una ferrea convinzione che porta numerosi individiui verso obiettivi quasi irrangiunbili, ritenuti fuori da ogni portata dagli esseri umani comuni. <Non credo che sarà una semplice mia risposta, verbale, a testimoniare tutto ciò, ma...> Guarderebbe negli occhi di chiunque, senza alcuna esclusione: <Non abbiate fraintendimenti, in quanto sono pronto a confermare.> E così che, in modo sfumato, lascerebbe fluire quell'ultime parole, lasciando che la propria tonalità di voce possa quasi spezzarsi dal tono fino ad ora impiegato, divenendo più solenne, con la cassa toracica che andrebbe ad ingigantirsi appena. <Il sottoscritto, Yoton Yurashin, promette fedeltà al Villaggio, Kusa, ed al suo Consiglio, affinché venga salvaguardata la pace e pronto a disporre di ogni briciolo d'energia per contrastare ogni forma di male.> Sguardo che si illuminerebbe, quasi brillanti di una nuova energia. Un fuoco che si potrebbe assaggiare facilmente e si potrebbe quasi bruciare da quella vampata, metaforicamente parlando, che quel corpo mostrerebbe. Attenderebbe d'aver una risposta positiva, di strapparla e di poter proseguire: <Lasciatemi la possibilità di esser sguardo di Kusagakure e far sì che il Villaggio non venga mai corrotto, da ogni sorta di pericolo.> E, solo per i più attenti, potrebbero notare un legger piegare delle labbra, verso l'alto: un sorriso, debole, molto debole, che non avrebbe nessun principio di sadismo. Sembrerebbe quasi come un eroe, un principe che, folgorato dalla luce che avrebbe dinanzi, mediante quelle finestre alle spalle del consiglio, si mostrerebbe sempre più lucente che mai. Un paladino, al servizio della Pace. [Equip.Scheda][Chakra On]

Le teorie di Yurashin non sono del tutto errate, dimostrare che Kusa è debole vuol dire avere più possibilità per un attacco contro il paese e conquistarlo. Il consiglio lo scruta intensamente parlottando tra se e se su ciò che possono e non possono fare<Una mossa del genere ha certamente messo in evidenza una falla nelle nostra sicurezza, una falla che tutti i maggiori capi ora sanno e non possiamo permettere che questo accada nuovamente>il pugno di Satan si abbatte sul bancone che ha davanti<Kusa è il centro di questa alleanza, alleanza che sta in piedi grazie a noi, al nostro sostegno. Senza di noi tutto crollerebbe, siamo i rappresentanti di ogni paese, senza di noi sarebbero tutti allo sbaraglio>stringe i pugni, corroso dalla rabbia per questo piccolo inconveniente che ha destabilizzato la tranquillità del villaggio e del consiglio stesso. Il punto cruciale, però, viene dopo quando Yurashin continua a confermare la sua lealtà verso il villaggio fino a fare persino il giuramento e, una volta fatto, non si torna indietro. Ascoltano le di lui parole osservandolo dall'alto del loro potere perchè, anche se non sono ninja, sono effettivamente le persone più potenti del paese<Hai fatto il giuramento, ora non si torna indietro Yurashin Yoton. Le tue azioni verranno giudicate da noi e se farai qualcosa contro il villaggio...la pena sarà la morte, qui non c'è posto per i traditori>tutti quanti si risiedono sul loro trono osservando ancora il ragazzo. Crowler si rialza in piedi andando a prendere la parola<Ti affidiamo questa indagine, adesso sei ufficialmente a capo della polizia di Kusa. Obbediranno ai tuoi ordini e per ogni cosa dovrai fare rapporto a noi, tuoi diretti superiori. Scopri chi ha organizzato quest'attacco e proteggi Kusagakure>la decisione è presa, Yurashin ha il suo da fare ma ora la sua lealtà è verso il villaggio e, più precisamente, verso il consiglio; a loro deve dar retta, deve eseguire i loro ordini senza battere ciglio per la pace suprema del villaggio<Adesso vai, aspettiamo tue notizie il prima possibile>parla Nanate congedando il giovane e mettendo fine a quest'incontro. [END]

17:50 Yurashin:
  [Palazzo Del Governo] Il tutto procede positivamente, nessuno avrebbe frainteso quel dubbio proprio legato alla conferma vocale per ammettere, nuovamente, fedeltà verso il Villaggio. E tutto il consiglio sembrerebbe accogliere quelle ultime parole, affidandogli le indagini del caso investendolo di una carica davvero interessante: capo della polizia di Kusa. Non si sarebbe mai atteso d'esser così nominato, in tale occasione, credendo invece di poter dirigere in qualità di Shinobi, ma la cosa non lo disturberebbe affatto. Anzi lo stuzzicherebbe a sufficienza, in quanto potrà permettersi una piccola porzione di potere e potrà eseguire tutto ciò che risulta esser necessario, affinché venga svelato il tutto e lasciar che il Villaggio possa uscirne indenno, illeso da tutto ciò. Un piegar del corpo maschile, in segno di inchino: <Non ho mai avuto intenzione di ledere il Villaggio e mai lo eseguirò. Non vi è bisogno di ricordare quanto ho appena scandito dalle mie labbra, perché proferite con l'adeguato valore.> E quando verrebbe congedato dall'individuo più basso, rappresentante di Konoha. <Sarà eseguito, Consiglio.> Rialzerebbe dunque il proprio sguardo ed andrebbe ad ultimare quell'incontro. <A presto, ovviamente. Avrete informazioni quanto prima.> Così facente, andrebbe a ruotare il proprio corpo, mostrando le spalle al quintetto e far sì che le proprie gambe possano prendere nuovamente passo, in un intercedere a piccole falcate. Non dovrebbe rubare altro tempo ancora, prima che possa scomparire totalmente da quella zona e dirigersi altrove, intenzionato a non perdere tempo e non ritardare, nuovamente, una consegna di informazioni. Avrebbe sulle proprie spalle un arduo compito, ma è cosciente che possa gestirlo. Egregiamente. [Equip.Scheda][Chakra On][EXIT]

Yurashin chiede udienza al consiglio per parlare degli ultimi avvenimenti. Tale richiesta viene acconsentita e il giovane, dopo aver dialogato con i consiglieri, si vede affidato il caso della nube tossica e dovrà fare rapporto esclusivamente a loro.

Note: semplice ambient, niente px ma aspetto delle giocate per continuare questo spunto