Parlando di famiglie rovinate

Free

0
0

22:57 Azrael:
 Le ultime ore sono state infuocate. La testa pulsava con pensieri ed emozioni non sue, ma della donna che ama. Pensieri non piacevoli, emozioni ancor meno. Tuttavia è rimasto seduto sul suo cuscino, posizione del loto a controllare la propria respirazione per evitare che quelle voci nella propria testa lo sovrastino. Riuscito perfettamente nel suo intento è il momento che si alzi e che si teletrasporti nel luogo che ha avuto il piacere di esplorare tramite la vista della Hyuga. Si ricopre interamente di chakra, così come gli insegnò a suo tempo Yukio, per poi focalizzare la propria attenzione su sigillo che Mekura ha impresso addosso. Dopodiché la propria aura di chakra verrebbe trasportata in quel luogo prima mentalmente e poi fisicamente, portandolo sul luogo ove si è conclusa la sanguinosa battaglia. Il vestiario è composto dalla mantella dalle varie sfumature color sabbia ed i pantaloni grigi che lo hanno accompagnato nei suoi viaggi nelle terre d’Oriente, unico accessorio è la grossa zanbato ben stretta tra le mani, che prontamente ha afferrato dal tavolo prima della dislocazione. Una volta giunto non andrebbe a dir nulla, lo sguardo si porta sulla figura del taijutser appena battuto, nonostante sia ancora in vita. La zanbato viene fatta librare a mezz’aria, il polso si torce in modo che il piatto della lama sia rivolta verso la testa del malcapitato e con un colpo orizzontale, un tondo da sinistra a destra andrebbe a schiantarlo contro la tempia dell’uomo, per sfondargli il cranio e dipingere con i suoi interni le mura della stanza. L’espressione è fredda e senza alcun tipo di emozione, i movimenti sono fluidi e non traspaiono alcuna fretta od alcuna sensazione in generale. Il secco rumore dell’acciaio contro le ossa craniche è l’unica avvisaglia ancor prima della sua voce. Si rivolge a Kyoshiro, guardandolo fisso negli occhi, non un sorriso, ma di certo nessuna ostilità nello sguardo per un uomo che conosce ormai da tempi immemori, sebbene non lo veda da molto molto tempo. < Perdonami la maleducazione, va’ pure e porta con te chiunque sia rimasto vivo in questo luogo, prima che passi a reclamare anche le loro vite. > Conclude, riponendo la zanbato con la punta rivolta a terra, tenendo il manico stretto nel pugno chiuso. Lo sguardo ora è tutto per gli Hyuga, freddo ed austero < Voi due restate con me. > Non dice altro, ma dopo aver lanciato uno sguardo indecifrabile a Mekura, passa tutta l’attenzione all’altro, avvicinandosi molto lentamente e a passi lunghi e calibrati, fino ad arrivargli naso a naso. [Dislocazione istantanea + attacco] [C on] [Equip on]

23:06 Hiashi :
 Fortunatamente il nemico va a terra con la porta disattivata il che decreta la chiusura dello scontro che fortunatamente non vede nemici tra le fila degli shinobi di Konoha ed a quel punto disattiva Juken e Byakugan mentre si prende quella pacca da parte di Kyoshiro <Dovere> annuncia prima di spostarsi verso il tavolo andando a recuperare i soldi come gli viene chiesto da caposquadra. Un sospiro di sollievo ed ecco che sulle sue spalle ricade tutta la fatica di questa missione con un dispendio di chakra che per la prima volta lo vede protagonista in modo così massiccio ed al quale chiaramente non è abituato, ma in una ttimo ecco apparire la figura di Azrael che va a colpire il Taijutser e lascia il Chunin completamente spiazzato dato che non ha idea di come quell'uomo sia arrivato li <A-Azrael?!> chiede dubbioso, dopotutto si sono incontrati pochissime volte se non consideriamo le volte in cui l'ex capo degli Anbu indossava la maschera di Yami. Cerca quindi di avvicinarsi a lui dato che vuole parlargli ma prima di tutto si volta verso la donna <Mekura-san> inclina il busto in avanti con le braccia lungo il corpo <ti devo chiedere scusa per il mio comportamento e per averti esposta ad una situazione tanto disagiante. E' stata l'idea più efficace che mi è venuta in mente nelle condizioni in cui ci siam venuti a trovare> [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Chakra on 12/60]

23:19 Mekura:
 Appoggia le mani verso le ginocchia: è stata una missione molto strana, partita in un modo per lei imbarazzante e conclusa con un po' di dignità. Ie Kunoichi sono addestrate all'arte della seduzione quanto a quello della guerra, compiere tali atti è normale amministrazione, è fortunata che ancora non le hanno chiesto qualcosa di più invasivo ma almeno è finita, con il botto tra l'altro. Guarda Hiashi facendo un cenno con la testa e sogghignando soddisfatta <ottimo lavoro Hiashi> è bello sapere che il suo allievo regge il suo passo con facilità quasi: hanno saputo organizzarsi in modo eccellente tanto da dimostrarsi efficienti. Sente la pacca del caposquadra e fa un cenno verso questo <si capo> risponde solo in questo modo prima di sentire una presenza, anzi la vedrebbe direttamente grazie al byakugan. SI girerebbe verso questo mentre disattiverebbe la sua innata e lo Juken per guardare il suo compagno <Azrael!> esclama felice ovviamente di vederlo ma consapevole del perché è li. Si avvicinerebbe e cercherebbe di abbracciarlo, se permesso rimarrebbe così per un po' per poi girarsi e rispondere a Hiashi <...> ah si, la palpata. Arrossisce imbarazzata massaggiandosi il capo <..no, insomma, era un buon piano...insomma, in un posto del genere evitare sospetti se non in questo modo> sospira <per quanto sia strano, l'idea che hai messo in atto mi ha anche difeso, se il barista mi ha notato al primo passo dentro il locale> altri ricordi disgustati riguardo a quella situazione <anche altri lo avranno fatto, credimi è meglio così, potevano molestami in molti di più e anche peggio> insomma ha senso quello che ha fatto, anche se lei è stata comunque molestata fin troppo [ch on]

23:36 Azrael:
 Il giovane Nara abbozza un lievissimo e piccolissimo sorriso, cinge le spalle di Mekura col braccio, ricambiando la stretta per qualche istante, prima di tornare con lo sguardo su Hiashi, ma prima ascolta le parole di entrambi. Gli occhi gli brillano, come se gli fosse appena balenata in mente una cosa importantissima. < Oh! > esclama, compiendo al centro del petto il caratteristico sigillo della moltiplicazione superiore del corpo, che rende le copie tangibili e non impalpabili come la tecnica base. Un piccolo globo di chakra si distaccherebbe da lui per prendere la medesima forma, altezza di un metro e ottanta circa, fisico asciutto, ma profondamente allenato, portamento fiero, sguardo scuro e privo di emozione alcuna. La copia impugna la zanbato che viene portata in sua direzione dall’originale stesso. < Ferma Kyoshiro, individua il barista e privalo di mani e lingua, senza ammazzarlo. > legge del taglione, per così dire, per chi ha toccato e parlato a sfavore della sua compagna, il suo bene più prezioso e più amato. Cessa il proprio dire mentre la copia va al piano di sotto per eseguire quanto da lui detto, così che lui possa liberamente tornare su Hiashi, da quella distanza così ravvicinata. Lo scruta come se volesse penetrare le sue difese con il semplice uso dello sguardo, di quelle profondissime iridi nero pece. < Ho potuto assistere un po’ per vie traverse a quanto accaduto. > Le labbra si muovono con pacatezza, il tono è piatto, una nenia infinita, come se fossero le parole di una meravigliosa canzone dai toni bassi e cupi che prosegue come sottofondo della scena che si sta protraendo in quella stanzetta devastata dal combattimento. Avanza la mano destra con una rapidità che spezza quella calma, sebbene in volto resti freddo. La mano a cingere la gola di Hiashi, dita strette attorno la sua trachea, freme appena il braccio mentre gli viene impressa la forza necessaria ad alzare il corpicino dello Hyuga di qualche centimetro dal pavimento. Considerando che la forza attuale del Nara è quasi sette volte quella di un uomo normale la cosa non gli costa sforzo alcuno, riesce a mantenere la sua impassibilità anche mentre affonda il proprio sguardo sul volto del ragazzo che sta sollevando per il collo. Lo sguardo pare dire “Non opporre resistenza”, è evidente dal modo in cui si sta ponendo, dal fatto che sia arrivato da pochissimo e abbia già mutilato un uomo ed ucciso un altro. Legge del taglione anche qui? Staremo a vedere. < Voglio complimentarmi con te, le tue abilità vi hanno permesso di arrivare alla fine di questa missione con successo. La tua fermezza e la tua intraprendenza dovrebbero essere di grande ispirazione per ogni ninja che ha il piacere di lavorare con te. Gradi inferiori, parigrado ed addirittura superiori. > Termina, parole del tutto discordanti da quanto sta facendo, come se il corpo fosse distaccato dalla mente e quell’aura di calma e relax che pervade le sue parole ed il suo modo di fare del tutto estranee dalla reazione violenta che ha avuto. [C on]

23:42 Hiashi :
 Ascoltando le parole di Mekura un po va a tranquillizzarsi e con un leggero sorriso solleva gli occhi, casualmente va ad incrociare gli occhi con quelli della donna ed è li che spalanca gli occhi. Davanti ai suoi occhi cominciano a passare delle immagini che non andranno mai più via dalla sua mente probabilmente: una pozza d'acqua che gli ricorda quel forte odore di muschio ed il corpo nudo della madre incatenata al muro, la punta del kunai che tiene in mano che affonda nel suo costato, il cuore che si ferma ed il corpo che diventa cadavere, quel bacio sulle labbra che le ha donato immediatamente dopo come estremo atto d'addio prima di andare a strapparle il cuore dal petto a mani nude e nutrirsene. Il sapore di ferro e carne cruda, fibrosa, elastica che inonda la lingua, i denti, la bocca, la gola. Il suo respiro è affannoso ma non solo per ciò che vede ma anche per la mano di Azrael che lo raggiunge alla gola sollevandolo dal terreno senza apparente fatica e ciò lo riporta alla realtà con il Nara che si sta complimentando con lui eppure lo sta stringendo per la gola arrivando addirittura a sollevarlo dal terreno. Lo sguardo del Chunin cambia, da perso che era fino a poco fa per ciò che stava vivendo a furente per il gesto dell'uomo; è per puro istinto che cerca di raggiungere il polso del Dainin con entrambe le proprie mani provando a distarsi da quella micidiale presa che lo attanaglia tossicchiando [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Chakra on 12/60]

23:54 Mekura:
 Attende paziente Azrael guardandolo aspettando una parola dal Nara, ben conscia che è arrabbiato nel profondo, ma ormai le cose sono andate in questo modo, non si aspetta che questi vengano sodomizzati e puniti in modi ancora più violenti. <!> quando sente quella affermazione nel profondo non può dirsi non appagata dalle cure di Azrael, anzi è grata, ma le basta solo che venga picchiato al massimo, non menomato. La cosa peggiore tuttavia è per Hiashi <Azrael!> lo chiama appena vede questo sollevare l'allievo da terra, preoccupata che gli facesse troppo male. Quando lo solleva la ragazza sgranerebbe ulteriormente gli occhi <Azrael mettilo giù per favore> cerca di chiamarlo cercando di afferrargli la mano libera. Quando sente tutto questo la donna preoccupata rimane basita, non capendo cosa stesse succedendo. <... > guarda verso Hiashi osservando a sua reazione e li si ricorda che lo Hyuga ha dei problemi, grossi problemi <amore, basta, non ci sono stati doppi fini, lo conosci! non ci proverebbe mai> almeno lei crede. [c on]

00:14 Azrael:
 Tasta con cura certosina la trachea del giovane Hiashi con l’uso delle dita, ne massaggia il canale che gli permette il respiro a tratti occludendolo e a tratti liberandolo, come se fosse quella la prima gola che gli sia mai capitato di vedere o come se quella avesse più importanza di tutte le altre. Quando l’altro gli afferra il polso, prontamente, senza cambiar sguardo od espressione, va a redarguirlo < Non opporre resistenza, non ho intenzione di farti del male. > Precisa, abbassando millimetro dopo millimetro il corpo del chuunin, specie quando Mekura gli prende la mano e si rivolge a lui chiamandolo addirittura “amore”, un po’ ad oliare gli ingranaggi del suo cuoricino. Lo posa infine a terra, ritraendo la mano per farla ricadere a peso morto sul fianco. < Uh, ma lo so. > chiosa con una fermezza invidiabile < So perfettamente che non c’era alcun secondo fine nelle sue mani sul tuo corpo. > Si volge di nuovo verso di lui, appoggiandogli la mano sulla spalla in una amichevole pacca < Vero? > Addirittura gli rivolge un sorriso < Ma d’altronde non si sa mai quando qualcuno può metterti una mano al collo. Od un’arma di vuoto. > E non aggiunge altro, chi ha orecchie per intendere, intenda. Si volta ora, ad osservare i risultati dello scontro, soddisfatto da quanto accaduto, il male è stato debellato in favore del bene. < State bene? > domanda infine, anche notando la reazione strana ed assente del ragazzo < Tu, in special modo. Qualcosa non va? > Termina, attendendo le svariate risposte. [C on]

00:21 Hiashi :
 Forse per qualcun altro sentire le parole di Mekura vorrebbe dire vedersi comparire davanti gli occhi la scritta "friendzone" a caratteri cubitali rossi che lampeggiano con tanto di freccette ad indicare quel concetto ma effettivamente il ventitreenne in tutta la sua vita sembrerebbe non si sia mai realmente avvicinato a nessuna donna per cui forse è qualcosa di perfettamente comprensibile. Viene ripreso, non dovrebbe reagire ma certe reazioni sono puramente istintive per quanto possano essere irrazionali in certe situazioni. Probabilmente è solo grazie all'intervento di Mekura che la propria gola viene liberata da quella presa potendo tornare a respirare liberamente e con i piedi che son tornati sul pavimento di quella stanza. Arrivano delle domande da parte di Azrael ma non risponde subito, è più impegnato ad indietreggiare di un paio di passi ed a massaggiarsi la gola mentre tossisce per lo sforzo che i suoi polmoni hanno dovuto compiere alla ricerca di ossigeno <Stavo meglio prima> solo questo mentre resta ancora piegato col busto in avanti ma con il capo alto che rivolge un nuovo sguardo carico di rabbia verso il Dainin: il moro è furente per il comportamento del suo superiore ma al contempo in questo momento non avrebbe le energie per uno scontro. A parte il fatto della conclamata superiorità, ma cosa più importante è il rapporto amoroso con la Hyuga che lo spinge a passarci su, se solo qualcuno avesse osato toccare la sua Jyo avrebbe reagito molto peggio... che fosse veramente innamorato di quella fatina?! [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Chakra on 12/60]

00:37 Mekura:
 Sospira mentre Azrael lo lascia andare, senza che ci siano troppi intoppi o altre situazioni strane anche se il comportamento di Azrael è un po'...alienato, le fa un po' impressione non vedere uno sguardo aggressivo ma una maschera di pacatezza assoluta. Non che lo volesse rivedere, tutt'altro ha già affrontato quello sguardo ma, anche questo non scherza. Appoggerebbe la testa contro il fianco di questo dando un colpetto alla spalla con la mano destra per poi fare un passo indietro andando ad afferrare il tonico per il chakra che la ragazza si sarebbe portata dietro <Hiashi, hai bisogno?> domanda la ragazza facendo vedere il tonico al ex allievo il quale ancora sarebbe piegato a riprendere fiato. Lo guarda preoccupata prendendo un lungo respiro come se lei sapesse che cosa passa per la testa del povero Hyuga ma senza volerne parlare lascia a loro due il discorso: è una cosa che deve decidere l'altro Hyuga se raccontare anche ad Azrael o meno. <il tuo chakra dall'ultima occhiata con il Byakugan non era poi molto, hai esagerato questa volta..> sospira <ti sfinisci troppo, hai rischiato, su prendila se non ce l'hai> insisterebbe la ragazza aspettando una risposta. <comunque posso parlare per me, abbiamo combattuto bene, nessun ferito e..credo che mi farò un bagno> dopo tutto quello che è successo è normale ma Hiashi? ha avuto uno dei suoi attacchi [ch on]

00:46 Azrael:
 La reazione di Hiashi lo stranisce alquanto, non sembra essere quello che ha conosciuto come Yami, anni or sono. Qualcosa deve essere accaduto, qualcosa che lo ha reso irrequieto, da che era pacifico ed armonioso. Il percorso inverso, considerando quello fatto dal Nara, che da un ammasso di nervi e contraddizioni è diventato lo specchio della tranquillità, seppur in maniera non convenzionale. < Ti ho fatto un complimento. > Tranquillo nel parlare, mentre si gira nuovamente verso di lui, pur passando con lo sguardo verso la Hyuga, che lo sostiene sempre e non manca mai di mettersi amorevolmente in mezzo alle sue… faccende, se così possiamo dire, ma in fondo gli fa piacere, avere qualcuno accanto, anche e soprattutto per chi ha passato tre anni nella più totale alienazione, è meraviglioso. Tuttavia, dato anche che i pensieri della Hyuga gli picchiettano il cervelletto, non può che interessarsi al ragazzo. < Ma non ha importanza che tu risponda o ringrazi. Hai qualcuno con cui parlare, Hiashi? Qualcuno con cui condividere i tuoi pesi? > gli domanda, stavolta una risposta se l’aspetta davvero, istintivamente guarda Mekura, lei è senza dubbio la sua pace < È evidente che qualcosa non vada, qualcosa che ti pressa. Ascolta i consigli di qualcuno che sa cosa vuol dire, che conosce quanto ti estranei indossare sempre una maschera… > continui riferimenti a qualcosa, qualcosa che Hiashi potrà pian piano comprendere, ma che alle orecchie di chiunque altro potrà sembrare una semplice metafora < …qualcosa che non può essere cancellato con le urla di dolore dei nemici, dei criminali. > che non può essere guarito con una semplice tortura, insomma. < Ti ho sollevato ed il tuo peso era ben maggiore di quello che occupi fisicamente. Condividilo, per il tuo bene e per il bene di quelli che proteggi. > Questo Azrael zen che non abbandona proprio più il suo corpo. [C on]

00:54 Hiashi :
 Il moro sposta lo sguardo andando ad inquadrare quella mano ed il tonico che la donna gli offre, solleva una mano con un gesto di diniego <no Mekura-san grazie. Sto bene> non si direbbe ma comunque <non è il chakra il problema> nonostante la spesa per lui sia stata praticamente doppia di qualsiasi altra missione compiuta in precedenza il problema effettivo per lui non è quello ma le visioni che lo tormentano ogni volta che il proprio sguardo incrocia quello di uno Hyuga. Le parole di Azrael sono per certi versi molto diverse da quelle che si potrebbe aspettare da qualcuno come lui eppure probabilmente non potrebbe pronunciarne nessun altra <Qualcuno con cui parlare?! Parlo molto...> in questo momento in modo decisamente lento <con chi può solo ascoltare e mai rispondere> con il suo cavallo e con la natura. Il riferimento alla lama di vento poco prima, la maschera ora, quel modo di fare ora violento e poi compassionevole circondato sempre da un alone di calma, seppur stanco comincia a far due più due <Tre anni> comincia <tre anni nel deserto ho dovuto trascorrere prima di avere la forza di tornare. Il deserto mi ha dato tutto e mi ha tolto tutto facendomi rinascere a nuova vita. Me e l' "altro" me più simili ora di un tempo> questa volta è lui a lanciare quel riferimento alle missioni compiute sotto il nome e la maschera di Okami ed agli interrogatori che ha condotto. Cerca in Azrael una reazione a quella frase [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Chakra on 12/60]

01:05 Mekura:
 Azrael spinge Hiashi a parlare e la ragazza è in parte colpevole dato che sta pensando a certe cose. Sospira massaggiandosi le tempie per poi guardare i Nara. A quel punto farebbe un tentativo, più che altro per testare il sigillo dell'empatia. Assottiglia le palpebre e si mordicchia il labbro inferiore mentre le rotelle inizierebbero a girare come criceti sotto adrenalina. A quel punto rivolgerebbe una occhiata ad Azrael sogghignando tra se e se mentre penserebbe determinate cose e poi sogghignare un po' sfrontata e capire se la reazione cambia. Tornando seri la ragazza rimarrebbe in silenzio ritirando la mano e portando il tonico dentro la tasca posteriore. Una storia che conoscerebbe già del resto ma ogni volta fa capire quanto sia stato difficile per Hiashi. Tuttavia si parla di un'altro, come ha detto lui che Azrael dovrebbe conoscere. Corrugherebbe la fronte mentre cercherebbe di capire il nesso di quelle parole. La testa le suggerirebbe in un certo modo l'ultima missione con lui per confrontarsi con la prova di "gola" di Kefka, allora Azrael si era presentato come Yami, capo anbu, in effetti sarebbe non la prima volta ma quella in cui i due sembrano intendere qualcosa che loro conoscono. [ch on]

01:20 Azrael:
 Gli serve concentrazione per addentrarsi in quei discorsi, per addentrarsi nella mente stessa di uno shinobi tormentato che non riesce a trovar pace, quando alla fine quella è diventata una missione personale per il ninja delle ombre. Concentrazione che però viene un po’ a mancare quando come nocche al bussare su di una porta di legno, qualcosa punzecchia il retro del suo cervello, richiamando la sua attenzione. Sgrana gli occhi, le sopracciglia istintivamente si alzano, mentre il capo si volta in direzione di Mekura. È piuttosto enigmatico nello sguardo, un misto tra il finto pudico ed il divertito, ma che vorrebbe dare un degno seguito a determinati pensieri che condivide con lei tramite il sigillo dell’empatia. < Ti amo anch’io. > le sorride, lasciando intravedere lo scintillio dei denti bianchi, prima di re immergersi nella conversazione con l’altro Hyuga, da cui la ragazza potrà trarre svariate conclusioni, più o meno giuste. < Anche a me è successo. Per tre anni tutto ciò che avevo era me stesso, il mio compagno di viaggio e l’immensa distesa della sabbia e del deserto. Eppure, più che tra le dune, il viaggio è stato in me stesso. All’interno della stessa… > piccola pausa, è una cosa importante che sta per dire < …oscurità. > che, in giapponese è… Yami, per l’appunto. < Prima di uscirne. > Un po’ come ha confessato anche Hiashi, ma i risultati sono naturalmente differenti, diciamo anche opposti. < Tuttavia il confronto, la risposta, dopo quell’ascolto, è ciò che ci rende vivi ed umani. Ed è proprio nell’amore e nella gioia del confronto che non forzo la tua mente per scoprire cos’è che ti tormenta, per quanto possa essere controproducente avere accesso alle menti altrui in ogni momento. Mekura potrà confermare. > Una velata minaccia, un “se non lo fai tu lo faccio io e questa è la tua ultima possibilità”, tuttavia, una proposta di aiuto come tante gliene ha fatte quando indossavano entrambi la maschera. Un po’ come un fratello maggiore. [C on]

01:29 Hiashi :
 Non ha idea di cosa stia facendo Mekura, ma anche qualora dovesse intuire qualcosa della propria natura di Anbu potrebbe sempre deviare il discorso de "l'altro me" al periodo in cui era sfigurato e rabbioso con tutto e tutti, neppure ci pensa più al giorno in cui è stato reclutato da Yami... il giorno che ha visto protagonista Mekura e dato il rapporto affettivo tra i due probabilmente lei conosce la vera identità del Generale o ex tale. Storce il muso prima di "sbottare" cambiando drasticamente il tono di voce che si fa più aspro e tagliente <Sono volontariamente sceso nella mia oscurità, ho trovato il conforto dell'amore e l'ho perduto. Ho trovato affetto e l'ho distrutto. Ho trovato un legame e l'ho tagliato> scuote il capo <vivi? umani? confronto? risposta? parola? Allora dimmi tu Azrael-sama...> è pur sempre il Dainin del Villaggio della Foglia <...dimmi tu cosa dovrei farmene di ciò che il resto del mondo considera normale dopo aver cercato una sorella scomparsa per venti anni, dopo averla trovata e scoprire è stata torturata per tutto il tempo, venire a sapere che in realtà è tua madre, pungalarla al cuore> rallenta il ritmo delle parole che si fanno sempre più sottili e taglienti mentre il viso dimostra disprezzo, probabilmente per se stesso <baciarla e nutrirti del suo stesso cuore dopo che questa mano> mostra la destra <lo ha strappato ancora caldo dal suo petto. Non ho più bisogno della maschera per farmi coprire dalla oscurità: l'ho fatta mia> [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Chakra on 12/60]

01:47 Mekura:
 Sogghigna quando lo sente risponderle in quel modo per poi cambiare l'espressione in una più tenera, senza provocazione come prima, solo immensa gratitudine per quella parola e sincero affetto. Sospira di nuovo guardando Hiashi apprensiva ed aspettando una qualche risposta che arriva: aspra e secca. Abbassa gli occhi quando sente questo parlare della madre proprio con uno che non ha mai avuto una famiglia idilliaca. Hiashi non può sapere: è normale vedere il proprio superiore in un certo modo, quasi un feticcio per esprimere quello a cui si ambisce, o magari quella per qualcuno è l'immagine della stabiità e del ordine. Trova normale che le apparenze riescano a nascondere così bene molti fatti personali...in particolare Azrael: é bello, giovane e potente, chi potrebbe pensare che iui abbia qualche cosa a che pochi riuscirebbero a gestire. Ma non si intromette e lascia parlare, di come Hashi sia diventato così e di come Hiashi sottovaluti probamente Azrael in questa circostanza, enomremente. [ch on]

02:06 Azrael:
 Ascolta il tutto per silenziarsi. Non fa una piega, durante tutto il racconto, per poi lanciare uno sguardo alla Hyuga, per comunicarle che va tutto bene, che è servito a qualcosa tutto quel viaggiare. < Hiashi, voglio raccontarti una storia. > Un po’ come un papà castoro che attende che i figli gli si seggano intorno per attendere la favola della buonanotte, ma stavolta la favola è un racconto dell’orrore. < Un uomo vive la propria vita nella convinzione che la famiglia che lo ha generato lo ha ripudiato per motivi ignoti. Probabilmente per mancanza di voglia nel crescere un figlio, per morte giunta improvvisamente o chissà cosa. > Pausa, sorride. < Il dubbio d’altronde è il nemico più ostico di ogni uomo. > piccola parentesi aperta e chiusa, prima di riprendere a narrare la propria storiella < La famiglia adottiva, adottiva di nome, in quanto non molto volenterosi di crescere un pargoletto, lo porta a diventare un ragazzino chiuso, amato dalla madre che, seppur con difficoltà alla fine viene riconosciuta come tale… > Un ulteriore sorriso, stavolta più dolce, più legato ad affetti che ora non sono più concreti < …ma costretto sin da piccolissimo a sopportare l’ubriachezza, la violenza di quello che non è mai stato considerato un padre. Finché, in una notte dannata, non finì tutto nel sangue. Un omicidio efferato consumato davanti agli occhi di quel bambino, che vede sin dal giorno dopo l’uomo cadavere e la madre che ha appena iniziato ad amare dietro le sbarre per la vita. > Scuote lentamente la testa, lo spettacolino non è dei migliori < Poi tutte le certezze vengono a mancare in quello che è poco più che un adolescente, scoprendo di essere figlio di un uomo illustrissimo, ma morto e mai conosciuto e di una madre libertina, che ha abusato di lui per rivelarsi una donna che ha messo in ginocchio Konoha e che quel ragazzino dovette uccidere e seppellire senza possibilità di una lapide, lasciando addirittura quella che sarebbe stata la loro incestuosa prole chissà dove. > Termina il suo racconto, non dando un nome a nessuno dei protagonisti, ma di certo si potrà comprendere chi è il soggetto di tante peripezie. < Ogni armadio ha uno scheletro appeso, tra le maschere che siamo costretti ad indossare ogni giorno. Non è una cosa che puoi rinnegare. > Gli viene un po’ da ridacchiare al pensiero dell’uomo che era prima di quei fantomatici tre anni < E quel ragazzo spaventato anche dopo aver ucciso la malvagia madre biologica non ha smesso di vederla negli occhi dei passanti del centro del villaggio. Visioni, voci, a volte insopportabili, sensi di colpa e rabbia, tanta rabbia. > un riassunto di come si è sempre sentito, per tutta la vita, magari Hiashi capirà che hanno i due molti punti in comune < Tuttavia, far tua quell’oscurità vuol dire concederti il perdono e l’amnistia, mettere a tacere quelle voci. > Tace ora, voltando il viso, fino a quel momento immutato nella solita fredda espressione, che si storce in qualcosa di più umano, quasi di malinconico. [c on]

14:28 Azrael:
 Ascolta il tutto per silenziarsi. Non fa una piega, durante tutto il racconto, per poi lanciare uno sguardo alla Hyuga, per comunicarle che va tutto bene, che è servito a qualcosa tutto quel viaggiare. < Hiashi, voglio raccontarti una storia. > Un po’ come un papà castoro che attende che i figli gli si seggano intorno per attendere la favola della buonanotte, ma stavolta la favola è un racconto dell’orrore. < Un uomo vive la propria vita nella convinzione che la famiglia che lo ha generato lo ha ripudiato per motivi ignoti. Probabilmente per mancanza di voglia nel crescere un figlio, per morte giunta improvvisamente o chissà cosa. > Pausa, sorride. < Il dubbio d’altronde è il nemico più ostico di ogni uomo. > piccola parentesi aperta e chiusa, prima di riprendere a narrare la propria storiella < La famiglia adottiva, adottiva di nome, in quanto non molto volenterosi di crescere un pargoletto, lo porta a diventare un ragazzino chiuso, amato dalla madre che, seppur con difficoltà alla fine viene riconosciuta come tale… > Un ulteriore sorriso, stavolta più dolce, più legato ad affetti che ora non sono più concreti < …ma costretto sin da piccolissimo a sopportare l’ubriachezza, la violenza di quello che non è mai stato considerato un padre. Finché, in una notte dannata, non finì tutto nel sangue. Un omicidio efferato consumato davanti agli occhi di quel bambino, che vede sin dal giorno dopo l’uomo cadavere e la madre che ha appena iniziato ad amare dietro le sbarre per la vita. > Scuote lentamente la testa, lo spettacolino non è dei migliori < Poi tutte le certezze vengono a mancare in quello che è poco più che un adolescente, scoprendo di essere figlio di un uomo illustrissimo, ma morto e mai conosciuto e di una madre libertina, che ha abusato di lui per rivelarsi una donna che ha messo in ginocchio Konoha e che quel ragazzino dovette uccidere e seppellire senza possibilità di una lapide, lasciando addirittura quella che sarebbe stata la loro incestuosa prole chissà dove. > Termina il suo racconto, non dando un nome a nessuno dei protagonisti, ma di certo si potrà comprendere chi è il soggetto di tante peripezie. < Ogni armadio ha uno scheletro appeso, tra le maschere che siamo costretti ad indossare ogni giorno. Non è una cosa che puoi rinnegare. > Gli viene un po’ da ridacchiare al pensiero dell’uomo che era prima di quei fantomatici tre anni < E quel ragazzo spaventato anche dopo aver ucciso la malvagia madre biologica non ha smesso di vederla negli occhi dei passanti del centro del villaggio. Visioni, voci, a volte insopportabili, sensi di colpa e rabbia, tanta rabbia. > un riassunto di come si è sempre sentito, per tutta la vita, magari Hiashi capirà che hanno i due molti punti in comune < Tuttavia, far tua quell’oscurità vuol dire concederti il perdono e l’amnistia, mettere a tacere quelle voci. > Tace ora, voltando il viso, fino a quel momento immutato nella solita fredda espressione, che si storce in qualcosa di più umano, quasi di malinconico. [c on]

14:29 Hiashi :
 Ormai il rapporto tra Mekura ed Azrael è bello che dichiarato con quella frase che il Nara ha pronunciato ed il comportamento così naturale di Mekura... beh lui non avrà mai conosciuto i piaceri carnali ma riconosce una relazione quando la vede solo che non sa praticamente nulla del passato di nessuno dei due, neppure di Mekura in realtà sebbene facciano parte della medesima casata <Una storia sicuramente interessante la tua Azrael-sama> gli risponde dopo aver ascoltato quelle parole fino alla fine, per certi versi può provare a capire ciò che dovuto passare e per certi versi lo capisce sul serio <ma perdono e amnistia non sono cose di cui ho bisogno. Ho la vita che mia madre ha protetto dal primo all'ultimo giorno, ho accettato di essere un assassino ed ho accettato ciò che ho fatto ma ci sono cose che non mi lasciano tranquillo> sposta lo sguardo su Mekura, ma non la guarda negli occhi rimanendo sulle labbra per non aver altre crisi <Non avere prove della corruzione che vorrei eradicare per epurare la nostra parte marcia sono state distrutte e la mia sete di vendetta viene deviata su altro> si volta ad indicare i due chunin rimasti <su gente come loro... come quell'altro tizio che abbiamo combattuto> scuote il capo <la pace...> si tocca il petto ad indicare quella dell'animo <è stata turbata, il mio stagno prima calmo ed immutabile è ora una sorgente termale> [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Chakra on 12/60]

14:52 Mekura:
 Mekura guarda Azrael mentre racconta della sua storia a Hiashi. Certo che tra loro tre sono messi uno peggio dell'altro, per lo meno lei l'hanno solo abbandonata perché non la volevano ed hanno avuto la decenza o la fortuna di lasciarla ad una famiglia che le ha voluto bene e che almeno la sua infanzia non è stata segnata da casini giganteschi. Quando parla del figlio di Azrael la ragazza assottiglia le labbra e gli occhi provando una certa dose di dispiacere per quello che ormai sarà un ragazzino cresciuto da solo. La vita è ingiusta, nessuno biasimerebbe Azrael per non esserselo portato dietro, nato da uno stupro, ma quel bambino continua a non avere colpa della intera faccenda. Guarda poi Hiashi non capendo che cosa fare, non c'è molto in effetti da dire, parlandoci chiaro: cosa c'è da dire? Hiashi al momento è sordo a tutto ed a tutti e quando anche lei ha ascoltato la storia non ha trovato grosse forme di corruzione all'interno del clan, se non che c'è qualcosa che non torna su alcune tempistiche riguardante la sua famiglia: probabilmente il clan sa qualcosa in più riguardo alla storia della famiglia di Hiashi, ma al momento non c'è nulla da contestare al villaggio. <le cose non possono andare così per sempre> commenta lei corrugando la fronte <ma richiede tempo e soprattutto il desiderio di rendere quelle acque calme..tuttavia Hiashi..> sospira <ti siamo vicini, te l'ho già detto ma in futuro se hai bisogno di parlare non stare a pensarci due volte> [ch on]

15:09 Azrael:
 E nel mentre che la conversazione avanza, torna la copia del Nara, con un bel paio di mani umane ed una lingua, strappata con tanto di nervi. < Oh, ottimo lavoro, puoi riporle sul tavolo. > Pronuncia, prima che la copia esegua il suo ultimo compito e si disfi in una nuvoletta di fumo, lasciando all'originale la possibilità di impugnare nuovamente la propria zanbato. Dovrebbe fare una certa impressione vedere quell'uomo maneggiare uno spadone in acciaio rinforzato alto due metri e largo uno come se stesse tenendo tra le dita il manico di un kunai. Se lo porta dinanzi al busto, impugnando il manico con entrambe le mani, poggiando la punta al pavimento e lasciando che parte del proprio corpo sia occultato dalla parte del piatto della lama, che riluce di sangue. < Io detesto chi non mi ascolta. > Principia, scuotendo debolmente la testa. < Chi ha mai parlato di perdonare loro? Sono indegni persino di menzione. > Compie qualche passo in direzione dei cadaveri dei due chuunin, lancia un ennesimo sguardo ad Hiashi, freddo e glaciale, impassibile mentre la mancina solleva lo spadone quasi fino al soffitto, per abbatterlo poi con forza contro il primo di quei cadaveri, riducendone il resto in una poltiglia abbastanza irriconoscibile, aprendolo da parte a parte nella zona dello sterno. Organi e liquidi corporei sparsi sul pavimento, distrutti. < Come ha detto Mekura, le cose non vanno avanti così per sempre. Finché non accetterai del tutto il tuo passato, quelle voci continueranno ad assillarti, affamandoti sempre più di morte e distruzione. E non diventerai mai forte ed indipendente. > Fa spallucce ora, tornando nella posizione iniziale < Non riuscirai mai ad imporre i tuoi ideali se non torni ad essere quello stagno calmo ed immutabile. > Gli pianta gli occhi addosso, assicurandosi di avere la sua più totale attenzione < Uno specchio d'acqua che non si increspa, è capace di annegare anche più di quello in cui infuriano le onde. > E terminato di dire ciò, rilassa il proprio corpo, rinfoderando lo spadone nell'alloggio dietro la schiena, per volgere le proprie attenzioni alla propria compagna, carezzarle il volto e donarle un tenero ed affettuoso sorriso < Devo occuparmi di qualcun altro che ti ha offesa con carezze e parole indesiderate? > domanda, premuroso e tranquillo come fossero nella comodità e nell'intimità del loro letto. [C on]

15:22 Hiashi :
 <Ti ringrazio Mekura-san, ti ho detto quello che dovevo dirti riguardo...> sposta gli occhi su Azrael per un istante prima di tornare a guardare la bocca della ragazza <ti ho dato le spiegazioni riguardo i miei comportamenti di anni fa e ti ho messa al corrente di ciò che ci riguarda. Non credo di voler sentire ancora parlare di questa storia ne ho la forza di parlarne ancora> ed eccolo tornare su Azrael <neppure io parlavo di perdonare loro, ma me stesso... non ne ho bisogno> ribadisce il concetto mentre osserva Azrael andare a fare scempio di uno dei due Chunin e prima che possa avventarsi anche su secondo va a prenderlo per la collottola trascinandolo via <questo mi serve intero> gli fa sapere, ma non specifica per fare cosa <Le terme ribollono ed io sono in fermento perchè non potrò mai avere la vendetta che sto agognando> quella contro la parte marcia del Clan Hyuga, non ha più i documenti che dimostrano quelle loro nefandezze e non può risalire a chi sia responsabile <non sarò uno specchio d'acqua ma fino a quando i miei doveri verso il Villaggio e verso la mia "oscurità"...> sottolinea quella parola, forse per far intendere una seconda e più sottile implicazione ovvero quella collegata a Yami per avere la conferma che chi ha davanti è il Generale oppure no <...non ne saranno intaccati, direi che portare il peso del mio passato non è poi più faticoso di prima> un cenno del capo ad Azrael <e proprio sei stato a farmi i complimenti> gli ricorda mentre sfila un kunai, che abbia intenzione di mettersi a lavorare su quel chunin probabilmente?! <Se non avete ancora bisogno di me ho un lavoro da completare> ed attende le loro risposte [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai cosia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici][Chakra on 12/60]

15:30 Mekura:
 Guarda con ribrezzo il fatto che abbia fatto portare le mani e la lingua del barista dalla stesa copia mentre Azrael prenderebbe la zambato e si accanirebbe di nuovo. Sbatte le palpebre capendo la gravità: l'uomo della missione, i due chiunin...lo deve fermare, questa cosa sta andando oltre. <Azrael aspe.> Quando il chiunin verrebbe schiantato dall'arma e tutto si sparpaglia come se Azrael avesse schiacciato una bacca la ragazza guarda con gli occhi sgranati il compagno <non era necessario!> esclama osservando il disastro per terra: anche se non è la prima volta non è una sadica, non le piace accanirsi contro le persone quanto meno verso i cadaveri. Sospira accucciandosi ulteriormente mentre questo le fa delle domande specifiche di distruzione e omicidio <...> guarda verso l'alto come se non volesse apertamente dirlo ma al momento il cervello sta cantando come un uccellino dei tre individui che si troverebbero al piano di sotto che hanno chiesto una cosa a tre, quattro e cose ancora orali..qualunque cosa siano. <tu...lo sai già> afferma un po' imbarazzata incapace di arginare i propri pensieri. Prende un lungo respiro e sbatte gli occhioni <senti...uccidere tre papponi non porta a nulla, possiamo però disintegrare l'edificio dalla base alla cima: ci vogliono soldi per ricostruire un ambiente del genere e tempo visto che se rimangono in vita verranno tenuti sott'occhio a vista dalla polizia> cerca di spiegarsi cercando di far sfociare la sua rabbia su qualcosa di più grosso. Guarda Hiashi mentre si porta via l'altro Chiunin e chiede di andarsene dopo aver ribadito che c'è qualcosa di marcio nel clan. [ch on]

15:46 Azrael:
 Il ragazzo ha delle idee ben precise e rimarca giustamente il fatto che sia stato efficiente nel proprio lavoro e tanto basta per far distendere < Sii solo giusto nei tuoi confronti e trova la tua pace. > Cosa per cui ci vuole naturalmente tempo ed impegno, tuttavia non è che lo Hyuga sia poi così lontano da quell'idea. Al momento però gli preme il cervello che brucia degli stessi pensieri di Mekura, del disprezzo verso quella violenza all'apparenza ingiustificata, non fosse completamente capace di controllare al momento le proprie emozioni si sentirebbe in colpa per quanto l'ha costretta a vedere, ma non per questo ha intenzione di mostrargliene ancora. < Non ti ho chiesto se ci sono, ma se desideravi che me ne occupassi. Mi hai già risposto. > Le mantiene la mano sulla guancia, mentre ripropone la tecnica che ha utilizzato per trasportarsi nel luogo, stavolta per portarli all'esterno, dove ha individuato esserci le travi portanti in legno dell'edificio "colpevole" di essere stato scenario di nefandezze ed ingiustizie. Si ricopre interamente di chakra ed allo stesso modo lo trasmuta sull'intero corpo di mekura, uniformemente ed in maniera omogenea, prima di congedare l'altro chuunin < Fa quel che devi e fallo in fretta, questo edificio sta per crollare. > e detto ciò sparisce alla vista di Hiashi per dislocare se stesso e la compagna dove aveva in mente quando ha iniziato la preparazione per la tecnica. Solleva la pesante zanbato per aria, il braccio destro teso a reggere la lama che si staglia in diagonale nell'aria. Di certo Kyoshiro è uscito con tutti i presenti, come da lui richiesto e Hiashi dovrebbe uscire di lì a poco, per cui può adempiere alla richiesta fatta dalla compagna < Fosse dipeso da me, li avrei tutti privati della vita. > Puntualizza, prima che, sempre mantenendo la freddezza che lo contraddistingue da molto tempo ormai, colpisce con un primo fendente una trave portante che, essendo basilarmente in legno, si sgretola e fa tremare tutto l'edificio, che pian piano dovrebbe iniziare a crollare sotto il suo stesso peso, lasciando comunque il tempo a chi è ancora dentro di venirne fuori. [C on] [Dislocazione istant.]

15:55 Hiashi :
 <E se la mia pace, fosse rossa come il sangue?!> una domanda che si pone e che pone anche a loro due dato che la discussione è stata aperta, ma gli viene consigliato di andare via in fretta. Non capisce bene il motivo ma ad un certo punto, così com'era apparso Azrael sparisce portandosi dietro anche Mekura <ma che...> la prossima volta che potrà incontrarlo dovrà assolutamente chiedergli come ha fatto perchè dubita che si tratti semplicemente di pura "velocità" di movimento. Ed ecco che torna a concentrarsi sul corpo del Chunin che ha salvato, non che voglia dargli degna sepoltura eh, non sia mai ma col kunai va a tranciare i vestiti lungo lo sterno e dopo aver infilato la punta tra la quarta e la quinta costola sinistra fa una lunga incisione laterale. Gli occhi cominciano ad illuminarsi, il respiro si fa più affannoso, comincia a fremere d'eccitazione, un sudore freddo lo pervade ed eccolo li a ripropporre quanto già avvenuto in passato andando ad infilare quella mano nel costato dell'uomo per strapparne il cuore prima di azzannarlo neanche fosse un Inuzuka affamato. Rosso. Il sangue esce da quel muscolo macchiandogli mani e vestiario oltre ai denti, le labbra e colando anche lungo il mento, un pezzo ne viene staccato e masticato rapidamente prima di deglutirlo e dopo essersi infilato il resto in bocca reggendolo come un lupo che regge una preda appena catturata andrà a lasciare rapidamente quell'edificio per sparire chissà dove a godersi il suo premio [End]

16:02 Mekura:
 Sorride verso Azrael chiedendogli scusa mentalmente per alcuni suoi pensieri: apprezza quello che il suo compagno fa per lei, ma massacrare quello che è un uomo, o era, anche se letteralmente ora è un oggetto inanimato non lo trova corretto: quei chiunin in particolare erano solo perone contro la quale ha combattuto e prevalso, già da sola aveva rovinato la vita di quel individuo come lui voleva fare con lei, non è più che uno scontro tra scorpioni quello che hanno messo in atto e massacrare un cadavere è una azione mossa da un rancore che non percepisce..riguardo a quei maiali, bhe avranno i loro problemi ora e questo basta. Azrael intanto farebbe il salto e la porterebbe con lei verso la posizione della trave portante ascoltando e osservando Azrael mentre si appresta a distruggere il palazzo come un titano <lo so> ne è completamente consapevole. <e forse se lo meritano, ma non vale la pena macchiarsi di sangue che non vale la pena versare> afferma lei seriamente <non è solo carità...e poi...lo sai che non sono una grande fan della brutalità contro i cadaveri> non direbbe altro rimanendo accanto a questo sorridendo alla fine mentre osserva crollare l'edificio <e poi è più soddisfacente così...Az? cerchiamo un buon punto dove guardare lo spettacolo?> domanda lei che sotto l'edificio che crolla non ci vuole stare. [ch on]

16:23 Azrael:
 L'edificio prende a crollare pezzo dopo pezzo, altri colpi manderebbero tutto giù più facilmente, ma anche lasciandolo così crollerà fino alla base, essendo una struttura che si erge in altezza e su una base non particolarmente larga. < Allontaniamoci > direbbe, prima di accompagnarla qualche metro più indietro, per la precisione una ventina, per assistere alla struttura che cade, cancellando i nefasti eventi che l'ha vista protagonista < Che ne valga o no la pena non ha importanza. È carne ed in quanto tale ha scritto nel destino che muoia e marcisca, accelerare il processo non è che un atto di clemenza, volendo guardarla da un certo punto di vista. > Termina, mentre il secondo piano collassa sul primo in un grosso e sonoro tonfo che solleva una nuvola di polvere < Mi spiace che tu abbia assistito, ma ritengo che quanto ti hanno fatto o stavano per farti sia di gran lunga peggiore. > E la cosa brutta è che lui ha sentito tutto, a tratti gli pareva quasi di poter percepire le mani sudicie di quegli uomini su di sé, ancor prima che sulla Hyuga < Non sono intervenuto prima solo perché te lo promisi. Combattere sempre al tuo fianco, mai davanti. > ricorda le sue stesse parole, guardando dritto avanti a sé, dove pure il piano terra crolla al suolo, decretando la fine del lavoro che ha compiuto. < Vuoi tornare a casa? Ho lasciato Ai a giocare da me, le ho promesso di tornare in breve tempo. > e così dicendo le tende la mano, ché se la prendesse sarebbe questione di un attimo trasportarsi a casa, come ha fatto per arrivare fin lì.

16:34 Mekura:
 Insieme ad Azrael la ragazza si allontanerebbe dal posto in modo da non rimanere in mezzo alla distruzione. Le persone inizierebbero ad uscire rapidamente e la struttura collassa come se fosse fatta di carta. Mekura lo ascolta paziente ed interessata, come una scolara che apprende un insegnamento. <si..> non può che annuire, per un attimo aveva l'impressione che se avessero aspettato di più la ragazza sarebbe davvero stata costretta a cose peggiori. <per fortuna anche se sotto copertura> dal manicotto estrarrebbe il Kunai per mostrarlo <ho sempre una "protezione"> rimetterebbe a posto il manicotto e quindi darebbe la mano di Azrael cercando di stringerla <oh..> sorride teneramente cercando di girare davanti a lui e camminare al contrario in modo che potesse guardarlo <vieni qui> commenterebbe mentre cercherebbe di baciare le labbra del ragazzo velocemente a stampo per poi sogghignare felicemente <si certo, così passiamo del tempo insieme tutti e tre, ne ho proprio bisogno...> in effetti sarebbe anche il caso che Mekura gli dica anche dell'altra cosa <Az, parlando di famiglie rovinate, ho scoperto da poco il motivo per la quale non mi hanno tenuta e...alcune cose in più e vorrei avere un consiglio a casa> chiede lei aspettando una risposta [ch on]

16:58 Azrael:
 /[end con dislocazione, to be continued]

Dopo la missione Kyoshiro abbandona la struttura ed interviene Azrael che scambia due chiacchiere con Hiashi e Mekura, prima di distruggere l'intero edificio.