All'ingresso della struttura, si palesa un uomo che definirlo montagna è dire poco(?), notando la sua muscolatura e stazza. <Entri pure.> Bofonchia una delle guardie. <Ma lasci qui qualsiasi arma abbia con lei, altrimenti non posso lasciarla accedere.> Spiega, sperando che non abbia nulla da ridire in merito. In fondo, se vuole le cure per la sua ferita, deve altresì sottostare alle regole vigenti nella Clinica. Qualora, dunque, senza alcun intoppo abbia lasciato qualsiasi cosa abbia di pericoloso, potrà accedere all'interno e avviarsi verso la Reception. <Vada lì. Le indicheranno l'Ambulatorio libero più vicino.> Quindi, qualora effettivamente si sia recato alla Reception, la donna lì dietro gli indicherà un Ambulatorio non troppo distante. <Se riesce ad andarci da solo.. Segua questo corridoio..> Indicandogliene uno a destra. <..fino alla fine dello stesso. C'è una porta grigia con la scritta Ambulatorio 3. Bussi ed entri, senza problemi.> Un sorrisetto cordiale, lasciandolo andare. [Cura]
E' ridacchiando che guarda la guardia all'ingresso dall'alto in basso, infila le proprie mani nelle tasche e ne estrae due tirapugni che prova a consegnarli in modo particolarmente brusco: sbattendoglieli sulle mani <tienici cura, ci sono affezionato> ma è abbastanza tranquillo perchè in fondo non sono quelle le sue armi principali ma i propri pugni. Avanza baldanzoso come sempre, almeno fino a quando non troverà qualcuno che gli farà abbassare la cresta probabilmente continuerà sempre a sopravvalutarsi e raggiunga la Reception gli verrà indicata la strada da prendere <Ehi per chi c***o mi prendi, non sono mica un poppante che non ce la faccio a camminare da solo> continua a masticare il proprio tabacco con la bocca aperta prodcendo parecchio rumore, qualcosa di estramente fastidioso. Imbocca il corridoio che gli è stato indicato, ad ogni passo che compie si sente una sorta di tonfo per la mole che viene spostata <Speriamo che qui offrano anche servizietti extra oltre le cure> che abbia un sogno nel cassetto? Qualora nulla glielo impedisse ed avesse recepito le indicazioni nel modo corretto proverebbe a raggiungere la porta in fondo, quella grigia con la scritta Ambulatorio 3 ma invece di bussare proverebbe direttamente ad aprire ed entrare <ehi...>La donna dietro la Reception, però, non risponde alle provocazioni di lui, bensì lascia che vada e prosegua per la sua strada, sino ad arrivare all'Ambulatorio libero. Apre, senza chieder permesso, senza bussare. <Di solito, si bussa..> Una voce femminile, la cui figura darà le spalle all'uomo. Si tratta di una donna tutta curve, da quel che si può notare sotto quel camice bianco, lasciato aperto sul davanti, a dimostrazione d'una camicia scollata e di una gonna. Capelli biondi, raccolti in uno chignon alto, occhiali dalla montatura scura che fan tanto segretaria(?). <Si stenda e mi mostri le ferite. Dovrebbe essere qui per questo, no?> Lanciando una rapida occhiata alla fascia portata attorno alla spalla. Gli indica un lettino libero, uno dei due presenti nella sala piuttosto ampia. <Se non riesce a togliersi gli abiti, posso aiutarla io.> Propone, mentre richiama il Chakra medico attorno alle mani, le quali vengono ricoperte d'una aura verdognola. <Può dirmi come si è procurato queste ferite? Mi aiuterebbero a capire quali medicinali usare, successivamente e quanto è profonda la ferita.> Chiosa, permettendogli di stendersi e mostrargli le ferite, appunto.[Cura]
<Mi hanno detto di entrare senza bussare, per questo non l'ho fatto> replica alla dottoressa tutta curve che si trova davanti. Una ottima scusa per pararsi le chiappe e potrebbe sempre incolpare la tizia alla reception <Esatto tesoro, sono ferito> non aspetta però che la donna si avvicini per andare a togliersi la giacca e la canottiera mettendo in mostra quella pezza legata alla bella e meglio attorno alla spalla. Sembra anzi ansioso di mettere in mostra il proprio corpo e le ben più vecchie cicatrici che porta sul petto <Un idiota in missione mi ha colpito con un kunai alla spalla e credo di aver un po esagerato con l'uso della Porta dell'apertura ma sono piccolezze...> come se volesse lasciar perdere il discorso <Piuttosto tu quando vai in pausa tesoro? e a che ora finisci il turno? conosco un bel posticino dove potremmo andare a berci del sakè di ottima qualità, mangiamo qualcosina...> lascia li la frase senza proseguire. Si siede, senza sdraiarsi, su lettino e con lo sguardo continua ad esaminare insistentemente da capo a piedi la donna, il suo camice, l'abbigliamento e quello che c'è sotto: sembra che le stia facendo praticamente una radiografiaLa giacca vien tolta assieme al resto, affinché il busto resti totalmente scoperto. Osserva quelle ferite, ascoltando al contempo ciò che Shiro le propone. <Per il momento, pensiamo a queste ferite.> Un sorrisetto divertito, portando le mani a poca distanza dalla pelle altrui, cosicché il Chakra Medico possa cominciare ad entrare in circolo, curando man mano quelle ferite. <Non sono piccolezze. Non bisogna esagerare con quelle tecniche.> Chiosa, poiché è pur sempre un Medico e tra le mani ha un paziente. Le ferite, quindi, man mano dovrebbero richiudersi, seppur dovrebbero ancora dare problemi e fastidi al giovane, tant'è che sente pizzicare e bruciare. <Se stai fermo e fai il bravo..> Un sorrisetto sornione, osservando i muscoli e il corpo del suo paziente. <..magari un giretto con te me lo faccio.> Promette, ma acconsentirà davvero alla fine? Questo sarà semplicemente da vedere. Intanto, prosegue le cure, stando attenta a far ciò che c'è da fare. <Sei molto muscoloso, eh?> Insomma, come tenersi buono un gigante (?). [Cura]
Lascia che la donna possa lavorare tranquillamente, tiene la muscolatura rilassata e quando sente il dolore arrivare dalla ferita serra semplicemente il pugno sinistro stringendolo, ma prova a mantenere disteso il volto ed il tono di voce <Eh tesoro, dovevo pur sempre parare il culo alla mia squdra... mi hanno mandato in missione con una coppia di incapaci per cui ho dovuto strafare, ma se avessi saputo che qui avrei trovato una bomba sexy come te mi sarei fatto ferire ben prima pur di venire a trovarti> fa il sornione insomma, ci prova in modo che definire palese è un eufemismo bello e buono, ma in tutto ciò fortunatamente viene anche curato il che gli permetterà di tornare in azione quanto prima <Beh, non so usare le armi, non so usare le arti illusorie, non so usare le arti magiche... devo sopperire con il mio fisico. Ma credimi, quello lo so usare molto bene. Se non ci credi ti mostro come so usare il mio corpo alla fine del tuo turno> si volta per provare a farle un occhiolino <come ti chimi piccola?>Le mani si spostano lungo la schiena di lui, affinché possa terminare le cure. Il Chakra Medico continua ad agire, imperterrito, chiudendole. Una volta terminato, rilascia il Chakra, così da far tornare le proprie mani "normali". <Oh, smettila. Non mi compri con quattro carinerie.> Sorride, però, quasi come se le piacessero davvero. Ahh, le donne. Si avvicina ad un bancone, prendendo delle garze sterili. <Siediti sul bordo del letto e solleva le braccia.> Mormora, tornando per un attimo seria, poiché si tratta pur sempre di un medico che sta facendo il suo lavoro. Quindi, qualora egli abbia seguito le sue parole, si inclina in avanti.. E solo un uomo può sapere dove gli occhi di quest'ultimo possano andar a cadere in simili circostanze! Fa passare le garze attorno alla spalla e al busto, legandola sul davanti e tenendole ferme con dei fermagli appositi. <Shioki.> Pronuncia il proprio nome, mentre ne osserva il corpo con fare quasi lascivo.. Magari, Shiro potrebbe persino farcela(?). Poggia le mani al di sopra dei fianchi, osservandolo. <Credo non sia il caso che tu mi faccia vedere come sai usare il tuo corpo..> Un sorrisetto curioso, lascivo. <..dovrai stare a riposo per un paio di giorni, onde evitare che vi siano delle complicanze.> Rilassa le spalle, sbattendo le palpebre. <Ma se vuoi rischiare..> Si volta verso il bancone, sistemando i vari oggetti ivi riposti. <Credo sia il caso di lasciar spazio ad altri pazienti. Tra due giorni, quando sarai in forma.. Potresti anche tornare a trovarmi.> Gli sta lasciando automaticamente un appuntamento, una sorta d'invito, quasi a volerlo far contento. Insomma, alla fine il fatto d'essersi preso dei kunai nella schiena, non è stata poi una totale cattiveria (?). [END]