Una sfida presa troppo sul serio

Quest

Missione di Livello C

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22:30 Kimi:
  [Radura] Siamo qui riunito oggi per celebrare la fine di quel tragitto in cui ha fatto da scorta anche se possiamo più che altro dire che si è limitata a camminare in attesa che la Hyuga vedesse qualcosa di interessante. Insomma sì tranquilli non si è affaticata troppo fin ora. Ad ogni modo come è giusto che sia lei indossa ancora i paramenti dell’Akastuki, il solito mantello con le nuvolette rosse poggiato sulle spalle, appuntato con un bottone sul colletto così da permetterle sia di non perderlo in caso di movimenti azzardati o vento sia di rimuoverlo e lasciarlo cadere molto velocemente. Sotto invece ci sono un paio i pantaloncini neri, corti e aderenti, ed una fascia sul seno a coprire la minor porzione di pelle possibile. Ovviamente anche il chakra sta già circolando con vigore in quel suo corpo candido e magro, le ossa sono praticamente visibili ad occhio nudo da chiunque, è addirittura possibile studiare anatomia su quel corpo magro segnato da innumerevoli graffi, più o meno in via di guarigione e un paio di cicatrici che invece sembrano non volersene andare, quest’ultime due stanno sul petto, la prima all’incrocio delle clavicole, proprio dove solitamente pende il ciondolo dei cacciatori di lupo troviamo una bruciatura con una testa di lupo, null’altro, contorni definiti abbastanza bene a sottolineare con quanta cura e forza si sia provocata quel segno. Sopra al cuore invece una scarificazione mal riuscita e decisamente poco lineare o precisa di un “k-21” inciso per sempre sulla sua pelle, a rappresentare quell’amore che mai davvero la lascerà, tutt’ora ogni suo passo è mosso solo per accumulare potere e forza così da poter proteggere avvero l’amato, non può più arrogarsi il diritto d’essere la sua ragazza ma può ancora difenderlo, potrà proteggerlo solo diventando più forte. Il volto è completamente inespressivo, i suoi occhi azzurri sempre più simili al ghiaccio, si è ricoperta lei di uno spesso strato di indifferenza, in questi tre anni è solo sopendo ogni sensazione e ogni sentimento che è riuscita a non lasciarsi andare, solo così ha sopportato il dolore: cancellandolo. Ad ogni modo per evitare sorprese dai quei tre tizi che vede in lontananza ora tenterebbe anche di andare a richiamare la sua innata, il procedimento è lo stesso di sempre, proverebbe così a cercare di andare a spostare il chakra verso le ghiandole salivari dove andrebbe a immergerlo nel suo veleno così poi da riportarlo in circolo con le proprietà tossiche acquisite e renderla pericolosa al semplice tocco. L’anello dell’alba è sul suo dito magro come al solito ed è proprio con la destra che fa cenno agli altri due di tacere <cosa sai dirmi su di loro?> domanda ovviamente verso Hana <difendete il Kage> e con queste semplici parole andrebbe ad indicare gli alberi lì vicino per poi cercare semplicemente arrestare il passo dietro a qualche albero della radura in modo da nascondersi, con tutto il gruppo, contando anche sul silenzio. Loro hanno una Hyuga un vantaggio utile in un caso come quello anche quando i probabili nemici potrebbero averli visti mentre si nascondevano, o almeno si spera. Cercherebbe di dare il buon esempio andando a prendere posto davanti al Kage, mettendosi come punta di un triangolo che probabilmente gli altri andranno a formare, sperando che capiscano quell’ovvio tentativo di formazione. [chakra on][arte del veleno liv 2]

22:34 Yama:
  [Radura] La notte si fa sentire, il sonno, la stanchezza, la voglia di chiacchierare e smovere le acque con le due compagne di missione, come ogni chiacchierone che si rispetti. Difficile mettere i piedi ovunque per il biondo che impedito dall’accendere un fuuda per non indispettire le due si piazza in posizione strategica fin da subito come detto giorni prima, dietro Kimi per abbreviare le cose, preso per carne da macello che dovrebbe crepare in chissà quale secondo il giovane si piazza a 10 cm a sinistra di Hana così da avere una visuale migliore su chi può aiutare nell’orario notturno. Del resto è da lui già risaputo che la Hyuga ha rispetto a lui una visuale migliore, così come Kimi ed Hana sembrano per ora andare pappa e ciccia, tanto dal punto di vista del senjuu da lasciare proseguire Kimi sul suo cammino, ovunque esso porti. A stento visti tre tizi d’avanti il giovane genin si muove di poco per non incorrere al veleno della doku, lascia lei avvicinarsi o in caso muovere le prime parole contro essi, sempre che ne abbia voglia. Vestito tutt’ora con gli abiti neri della partenza, nulla più che un completo classico da ninja completo di tabi e sandali alla fine culminante in volto aperto e coprifronte nero in fronte. Equipaggiato per ogni evenienza il biondo porta con se una wakizashi rinfoderata, due porta kunai e shuriken pieni di shuriken a spirale, kunai a tre punte, ed un paio di carte bomba per parte. Un porta oggetti sulla sua natica destra comprende due tonici di diverso tipo, un set di makibishi, due rotoli sigillati per i draghi gemelli, cinque fuuda di cui due sigillati per la sostituzione, due fumogeni ed una bomba luce, un fukumibari è da dirsi altrettanto con se per quanto nascosto tra bocca e gola. Sigillo della capra composto praticamente all’istante, il biondo prepara se stesso a concentrarsi per raccogliere due tipi di energie distinte e nascoste, lo sguardo rimane comunque sui tizi tuttavia, in caso di dovere difendersi e sfoderare la wakizashi. Concentratosi su terzo occhio e stomaco, il biondino cercherebbe di richiamare rispettivamente energia psichica e fisica, sempre più mantenute equivalenti e richiamate allo stesso momento. Entrambe verrebbero mantenute attive col sigillo entrambe verrebbero fatte scorrere verso lo stomaco in seguito, come suo solito fare per impastare. Una volta fatto ciò un vortice interno dovrebbe permettere al giovane di mescolare ed unire due energie per creare a propria volta una ed una sola, un impasto omogeneo ed uniforme di entrambe, noto ad entrambe come chakra e possibile maniera di difendersi o creare diversivi di sorta. Il tutto avviene quasi in contemporanea agli ordini di Kimi per la precisione < eh, una cosa alla volta per piacere > tale l’impossibilità di fare altro in contemporanea di lasciare al genin contraddire, come suo solito. [tentativo impasto] [Chk 20/20] [Equip: coprifronte | wakizashi | 9 shuriken a spirale ( di cui due con carte bomba ) | 9 kunai a tre punte ( di cui due con carte bomba ) | tonico coagulante | tonico recupero del chakra | makibishi | 2 rotoli ( 2 spiedi e un fumogeno per parte ) | 5 fuuda ( di cui 2 sigillati per la sostituzione ) | 2 fumogeni | bomba luce | fukumibari ]

22:37 Hana:
  [Radura] Come può, una mente irrequieta come la sua, non vivere nella sfiducia? Non lasciar adito alla proliferazione mentale che ha creato, per lei, un oblio di dubbi tutti soggiogati dalla stessa volontà, la stessa decisione, la stessa ferma concezione che ha di sé in qualità di oggetto – strumento – utile ai fini del villaggio: concludere la missione. E questo viene prima di qualsiasi tentennamento, sfiducia, dubbio. Viene prima anche della logorante asfissia provata e causata dai troppi pensieri che, monotonamente, hanno fatto il giro panoramico della testa; a tratti è riuscita addirittura a credere che, una missione di questa portata e quindi prendere in consegna una persona del calibro di un Kage non fosse altro che uno scherzo di pessimo gusto o un semplice trabocchetto. E’ arrivata a dubitare del Kage che sta scortando, addirittura. S’è morsa le labbra quasi per darsi un contegno, un monito silenzioso ovviamente giacchè privi di suono sono i dubbi che l’attanagliano. Un cenno che possa effettivamente farle chiudere le labbra e, con queste, oltre ai semplici pensieri mettere un lucchetto ad ogni concezione che possa allontanarla dai punti fermi e radicati. E così, un po’ come sempre, precipita in quell’avvolgente abbraccio fatto di mutismo che l’ha accompagnata per quasi tutto il viaggio se non per borbottare – di tanto in tanto – qualcosa utile ai fini geografici. Si sarà forse premurata di indicare la via, lì dove i suoi occhi in maniera fin troppo meticolosa saranno arrivati, riuscendo a coprire l’intero gruppo dalla retrovia sempre grazie al Byakugan con il quale si è coperta le spalle – e ha coperto quelle degli altri – fino a raggiungere il confine. Le soste saranno state bravi, giusto il tempo di riposare gli occhi che di tanto in tanto sembrano essere pressati dalle semplici falangi della destrorsa – pollice e medio a premere le palpebre in un semplice massaggio – inspirando. Dando per assunto che, qualora fosse riuscita a detenere un controllo perfetto sul proprio chakra fino ad ora – richiamato già in precedente, e dunque avendo già messo in circolo l’energia spirituale frutto della congiunzione dell’energia fisica e quella mentale – percepirebbe zampillare il proprio chakra, per poi inebriarne ogni singola stilla del proprio corpo. La carne avvolta nel tessuto nero è libera d’esser smossa, come le ombre o la sagoma di un burattino da disegno, lì dove un fitto reticolato scuro tiene su le garze bianche che sovrastano il seno ove risalendo è possibile appena notare il copri-fronte di Konoha legato al collo, qualcosa che più volte ha sfiorato con le dita nascondendo le labbra che di loro risultano già nascoste dal classico tessuto nero in grado di coprire metà del suo volto. Pantaloni neri, stretti in vita ma appena appena larghi sulle cosce, le consentono di muoversi in tutta praticità lasciando a stento intravedere il porta oggetti con all’interno una manciata di shuriken, kunai, carte bombe, bombe luce, fili di nylon conduttori e non. Tra le scapole spicca appena l’immagine di un ombrello di carta, chiuso e adagiato dietro la schiena ove la filigrana bicolore oscilla ad ogni passo. Tra i seni, sempre occultato, il ventaglio – un tessen – per l’occorrenza. Il minimo sentore, ora, le basta per poter issare le mani – entrambe – per vedersi le dita affusolate pronte a tastarsi, danzare tanto da comporre repentinamente il sigillo della tigre. Il chakra, nel suo vorticare, verrebbe sospinto verso l’alto scorrendo lì dove le arterie fanno scorrere il sangue ma procedendo nel senso inverso. Lo si potrebbe quasi seguire, per chi condivide con la Hyuga la stessa natura, fin quando il medesimo chakra non riuscirà a sbocciare nei canali visivi occultando le iridi della genin, imbrattandole di bianco latteo così come il plenilunio questa sera. Annuisce, senza mugolare null’altro: seguirebbe semplicemente il consiglio impartito da chi, in grado, è più in alto rispetto a lei. Qualora dovesse occorrere, si premurerebbe di sussurrare un silenzioso < sumimasen.> in direzione del Kage, giacchè accostata al suo fianco destro e leggermente più in dietro rispetto a lui, tanto da affiancarlo e indirizzarlo nella via da seguire. Qualora fossero riusciti ad intercettare un albero presso il quale nascondersi, e ammesso e concesso fosse riuscita ad attivare la propria innata, lascerebbe svettare il proprio capo oltre l’arbusto per poter adocchiare il viso dei tre: cercandone non solo la fisionomia indi a livello blando o superficiale, quanto più scavando sotto la crosta. < Osservo.> pigolerebbe, silenziosamente, in direzione di Kimi per poterle scucire un breve lasso di tempo finalizzato all'osservazione. [ Chakra ON – SE riesce 24/25 ][ Byakugan I ] [ Equip descritto]

Confine tra il Paese del Vento e il Paese del Fuoco. I tre shinobi di Konohagakure, insieme al Kazekage, sono in viaggio da un paio di giorni ormai e sono quasi giunti al punto di arrivo dove ci sarà una squadra di Sunagakure ad aspettarli. Lasciano dietro di loro le foreste fitte e verdi del Fuoco per inoltrarsi nell'arido Paese del Vento dove sono presenti solo montagne rocciose e sabbia in quantità industriale. In lontananza, il quartetto nota tre figure che sembrano in attesa dell'arrivo di qualcuno. Forse, si tratta proprio della squadra di Sunagakure. Kimi, a capo del team di Konoha, preferisce rimanere nascosta in attesa di capire l'identità di quei tre. Il Kazekage nota la giara portata da due ninja e riconosce gli abiti rappresentativi della Sabbia <Andiamo pure, non c'è problema> afferma mantenendo un tono di voce basso e profondo, come a non voler farsi sentire. Esce dal punto in cui si erano nascosti i tre e si dirige verso il trio. Uno dei tre compie un passo in avanti <Signor Kazekage, finalmente siete giunti. Vi stavamo aspettando, siete in ritardo rispetto all'orario fornito> afferma in direzione del suo Kage. Un altro si intromette nel discorso <Deve essere colpa di quei tre.. Dove si staranno nascondendo? Pff. Dovevano fare solamente una cosa e l'hanno fatta pure male> aggiunge uno dei shinobi con tono arrabbiato. Riprende a parlare il primo, dunque <Forse gli dovremmo far vedere di che pasta sono fatti quelli di Sunagakure. Che ne dite?!> alza la voce, abbastanza da farsi sentire dal trio in arrivo da Konoha. Come reagiranno ora alla sfida lanciata dal team di Suna? Il Kazekage, intanto, si avvia oltre al team del suo Villaggio <Fate una cosa veloce.. Dobbiamo tornare in fretta> afferma sempre con il suo tono di voce basso. Un cenno con il capo da parte dei tre mentre aspettano una risposta da Kimi, Hana e Yama. Sta a loro ora. [Quest chiusa | Veloci!]

23:09 Kimi:
  [Radura] La prudenza non è mai troppa ma forse questa volta ha esagerato, peccato. Il kage semplicemente si allontana ed esce allo scoperto andando a dirigersi verso i tre. Li osserva facendo comunque cenno ai due compagni di team di rimanere semplicemente nascosti. A questo punto è una questione personale, dopo tre anni passati ad uccidere come cacciatrice d taglie in quei territori ora degli shinobi le stanno fornendo su un piatto d’argento una motivazione per attaccare, insomma. Un sorrisetto spunta sul suo volto, questa volta non sta ad interpellare il suo team, anzi. Praticamente subito dopo quell’invitante offerta di avvelenarli, e ricordiamo nessuno la dovrebbe sgridare questa volta cosa che le rende ancora più allettante la proposta, andrebbe a cercare di far convogliare ancora una volta il suo chakra verso la lingua, passando per le ghiandole salivari. Il chakra andrebbe a fare da cucchiaio così da far risalire del veleno proprio sopra alla sua lingua, mentre lei starebbe componendo il sigillo del serpente. Intanto il veleno sulla sua lingua andrebbe a legarsi al chakra che ha fatto fluire nello stesso punto così che all’interno della sua bocca lei possa modulare semplicemente quegli spiedi. Fatto questo tenterebbe semplicemente di spostare la destra così che possa formare un prolungamento della sua stessa bocca, quasi come per la palla di fuoco la mano va a chiudersi in un pugno poggiato davanti alle sue labbra, ovviamente lasciando un piccolo tunnel per passare all’interno. Tre i nemici e quindi tre gli sputi di quel chakra e quel veleno plasmati assieme che a contatto con l’aria dovrebbero solidificarsi. Questo ovviamente dovrebbe permetterle di andare a lanciare degli spiedi velenosi, la traiettoria seguita è parallela al terreno e mira ai punti scoperti di quegli shinobi, in particolare proprio al centro della gola poco sotto il pomo d’Adamo così da essere il più pericolosa e letale possibile. Fatto questo si limiterebbe ad uscire dal suo nascondiglio rivelandosi, le vesti dell’Akatsuki sempre usl suo corpo <io sono di Oto comunque> puntualizza, non ha nulla a che fare con quei mangia ramen, la sua è la terra del suono[chakra 74-80][arte del veleno liv 2][3 spiedi]

Distanza tra i team: 10 metri

23:24 Yama:
  [Radura] Intento ad andare incontro ai suoi principi di pace il biondino decide di rompere la formazione per fermare la membra dell’aka e i ninja di suna < FERMA, FERMIII,…. Oh porc…. NON SONO CON LEIIII > beh ecco conscio dell’impulsività di un maestro come Kurako capace di infiammare per metà il suo stesso allievo non osa immaginare le reazioni di medusa ed i suoi veleni. Intento a ridurre fin da subito possibili danni riconducibili al veleno il giovane inizierebbe a comporre i sigilli per l’armatura di terra, quali bue e drago all’altezza del petto < L’AVETE FATTA INCAZZARE SCAPPATE > conosce i discorsi su temuti mukenin e offese della partenza, conosce la pericolosità della chunin e i rischi di guerra che potrebbero scaturire nonché di possibili alleanze col territorio di Mifune, che altro non potrebbe attendere. Esattamente è suo compito evitare il tutto, è suo compito placare gli spiriti tutti per tale motivo il chakra doton verrebbe da lui richiamato e diretto verso l’esterno tentando così di proteggere l’esterno da attacchi amici o nemici di sorta. Il chakra dovrebbe al momento ricoprirlo per intero come in una trasformazione, mostrando tuttavia la forma attuale come se nulla fosse, capelli biondi, vestiti neri, altezza di poco oltre il metro e sessanta e roba d’equipaggiamento quali la wakizashi che verrebbe poco dopo sfoderata. Qualora un attacco dovrebbe avvenire il giovane dovrebbe essere protetto dall’armatura s’intende, il tutto dipende da chi e come tale il tentativo del biondo di difendere i Suniani da un inutile carneficina. Una corsa verrebbe fatta di 10 metri in direzione del team Suniano tenendo sottocchio ben più la chunin, che quella fin ora vista come minaccia. [Tentativo armatura di terra] [chk 14/20] [Equip: coprifronte | wakizashi | 9 shuriken a spirale ( di cui due con carte bomba ) | 9 kunai a tre punte ( di cui due con carte bomba ) | tonico coagulante | tonico recupero del chakra | makibishi | 2 rotoli ( 2 spiedi e un fumogeno per parte ) | 5 fuuda ( di cui 2 sigillati per la sostituzione ) | 2 fumogeni | bomba luce | fukumibari ] [Agilità 25 | Res 20 | Ninj 30 ( res armatura di terra ) ]

23:30 Hana:
  [Radura] Ciò che nell’effettivo – ed in teoria – il byakugan dovrebbe lasciarle in eredità è la possibilità di poter adocchiare dettagli a fin troppi metri di distanza e che risulterebbero preclusi a chi di contro non può avvedersene poiché privo dell’innata. Di conseguenza, sporgendosi oltre il tronco, dovrebbe – ipoteticamente – riuscire a notare anch’ella quanto visto dal Kage se non meglio, intendendo oltre al flusso di chakra dei tre anche i loro copri – fronte. < Nh?> rialza così il sopracciglio destro, inclinando di poco il capo in direzione dell’uomo < Kazekage, ne è sicuro?> fa di quella domanda un diritto, qualcosa di lecito – lascia che un uomo sostanzialmente maturo possa decidere da solo e con la sua testa. Del resto, oltrepassato il confine non dovrebbe essere più una loro responsabilità e per tanto, scrollando le spalle, potrebbe tranquillamente infischiarsene poiché reputata “conclusa” la missione. Un’occhiata verso Kimi e, qualora nell’effettivo fosse riuscita ad avvedersi del loro abbigliamento, potrebbe dirle che < Hanno il copri-fronte del villaggio della sabbia. > una scoperta quasi del tutto inutile se, ora come ora, si considera l’azzardata e avventata decisione del Kazekage di avventurarsi oltre ed ignorare il team che l’ha scortato fin lì. Inspira, assottigliando le palpebre – marcherebbe con meticolosa cura il proprio sguardo in direzione delle mani del Kage, quasi a volerne intercettare le intenzioni, per poi passare in rassegna quelle degli altri te con il loro vestiario: sia mai le sia concesso di avvedersi del loro equipaggiamento, del resto fino a toccare i duecento metri dovrebbe riuscire ad individuare le piccole indiscrezioni. Il tutto ovviamente ristretto al tempo in cui la stessa Medusa tenta di assicurarli tra le fronde: un’occhiata in tralice, se non letteralmente di sbieco, dovrebbe intercettare lo sguardo della donna che potrà adocchiare la Hyuga scuotere il capo in cenno di dissenso. Anche solo pensare, azzardare a formulare un ragionamento bellico ora come ora non è tollerabile da parte di chi reputa sia stata sufficiente una guerra di mezzo e, logicamente, cerca di risolverla in maniera più conveniente e risoluta possibile: evitare anche solo di considerarli. Ciò che invece scaturisce il “facepalm” della Hyuga è l’intervento di Yama sul quale proverà a soprassedere scuotendo il capo e lasciando impattare il palmo destro contro il volto. < ‘sta fermo.> pigolerebbe, nonostante ormai – grazie alle sue urla – si saranno giocati la posizione che Kimi s’era premurata di mantenere sbucando poi fuori, e qualsiasi forma di riservatezza. Non le resta altro che assecondare l’intero team, uscendo allo scoperto in maniera quasi del tutto atarassica. Comprime le labbra, adocchiando Yama < L’hai sentita? E’ di Oto. Ha la libertà di agire come le pare e piace se il suo Kage non ha nulla in contrario: ha deciso di rappresentare il suo paese, con questo. Non Konoha. > loro decisamente non possono prendersi il lusso di tali avventatezze, sotto questo punto di vista, ed è per tanto che si limiterà a constatare che < E’ appena stata conclusa una guerra, non abbiamo bisogno di iniziarne un’altra.> null’altro può partorire, con coerenza, una mente logica. < In qualità di shinobi di Konoha, mi esento dalla responsabilità di ciò che non concerne la missione. In quanto la missione è stata conclusa, tutto ciò non mi compete né mi interessa.> non se ne sta lavando le mani: asseconda, in tutto e per tutto, il “wu wei” che da Hyuga riesce in qualche maniera a tenere come concezione fissa ponendola come axis mundi. Da lì, la natura ed il suo scorrere vengono preservato. < Tornatevene a casa dalle vostre madri, ed imparate ad essere riconoscenti.> un’occhiata al Kage che inizia a ripercorrere la strada a ritroso: e tutto quello che sa fare è girare le spalle e dare campo libero ai suoi shinobi? Che razza di Kage. [ Chakra ON –23/25 ][ Byakugan I ] [ Equip descritto ]

La situazione si fa molto interessante. Da quel che poteva rivelarsi una semplice missione ormai arrivata al termine del suo compimento e invece si sta tramutando in una sfida aperta, dalle mille sorprese. Kimi tira fuori l'orgoglio del suo Villaggio e decide dunque di provare ad attaccare a sorpresa il team di Suna. Prepara tre spiedi farciti per bene con il veleno innato del suo Clan di origine, il Clan Doku. Uno per ogni membro del team di Suna, direzionandoli verso le loro gole. Per un attacco a sorpresa che potrebbe risultare perfetto, il buon Yama fa onore alla pace che vive in lui e cerca di avvisare i tre di Sunagakure urlando a più non posso e cercando di correre verso di loro per proteggerli dall'attacco della ragazza. Tentativo, però, fermato dalla giovane Hana che, tempestivamente, riesce a bloccare la corsa del ragazzo e trattenerlo sul posto. Le parole di Yama, alla fine, si rivelano fondamentali per il team di Suna che riesce a notare il fare della ragazza. Uno dei tre alza la mano in avanti con il palmo rivolto verso i tre giovani. Dalla giara, inizia a fuoriuscire della sabbia che si compatta e forma un muro spesso davanti a tutti e tre difendendo anche il loro Kazekage. <Scappare da chi? Lei? Ah, ma lei è di Oto.. uuuuh> scoppiano a ridere tutti e tre prendendosi gioco della ragazza del clan Doku. Mai fare incazzare una donna, però.. <Ora basta scherzare> conclude il ninja in mezzo agli altri due mentre compie un passo in avanti. Compie i sigilli Cavallo e Capra e dalla giara esce della sabbia che prende la forma di un tridente lungo 3 metri. Il tridente parte in direzione di Kimi a gran velocità [Velocità 125] e la ragazza avrebbe poco tempo prima di venire infilzata dal robusto oggetto composto da sabbia compatta e dura da scalfire. Il ninja a sinistra, invece, anch'esso con la giara, compie un metro avanti e forma il sigillo della capra. Direziona la mano verso Hana e della sabbia inizia a muoversi verso di lei e prendere la forma di una gabbia il cui interno sarebbe un inferno, ovvero i granelli di sabbia continuano a viaggiare a gran velocità rischiando di provocare lesioni sulla pelle della ragazza. [Resistenza e velocità gabbia 50] La gabbia ha la forma di un cubo con lato di 2 metri. Il terzo ninja, invece, tira fuori un rotolo e infondendo del chakra, richiama una marionetta dai capelli lunghi e neri con due falci come arti superiori. Yama non viene attaccato, ma cosa deciderà di fare? Aiuterà i suoi compagni o lascerà che la pace in lui lo faccia da sovrana. [Quest chiusa | Turni: Kimi-Hana-Yama | 2/4 di difesa per Kimi e Hana, resto libero | Per info, scrivetemi]

00:17 Kimi:
  [Radura] Un grosso applauso a Yama e alle sue urla geniali che hanno permesso a quei tre stupidi di Suna di tenersi stretta la vita. Non ha molto da dire sul conto di quello che per quanto la riguarda è un Konohano morto. Eppure adesso ha problemi più grossi, l’Houjuster ha un viaggio intero per ucciderlo mentre dorme o avvelenandogli il cibo, insomma. Doverne poter notare quel grosso tridente arrivarle addosso a tutta velocità. Sbuffa appena andando a flettere entrambe le gambe, i piedi che vanno a scivolare appena sul terreno divaricandosi, il busto che viene spostato verso la destra, ginocchia che si flette maggiormente. Cercherebbe di spostare il peso del corpo e ruotare appena il busto sbilanciandosi appena da quel lato. Il baricentro viene spostato mentre i piedi ruotano, i talloni di entrambi di alzerebbero A quel punto come una molla scatterebbe in quello scatto laterale di circa quindici metri che dovrebbe permetterle di allontanarsi dal colpo del ragazzo. Non esita nemmeno un istante prima di concentrarsi sul suo chakra, le mani che andrebbero veloci a comporre i sigilli del drago e della tigra. Mentre fa questo lei cercherebbe di richiamare alla sua mente la forza del vento, quei tornado che senza pietà abbattono tutto, lo sferzare dell’aria che alza la sabbia e graffia la pelle provato in quei tre anni. Ancora in silenzio quindi cercherebbe di andare a spostare questo chakra fino ai punti di fuga del suo palmo destro. Si concentrerebbe con attenzione per cercare di farlo fuoriuscire dai punti di fuga, qui concentrandosi proverebbe a creare un piccolo vuoto, usando il chakra elementale fuuton quindi andrebbe a derubare di suono e pressione una piccola parte di realtà, proprio quella davanti al suo palmo destro che ora verrebbe man mano ingrandita e manipolata così da lasciare che l’aria vada a formare una piccola e concettuale in quanto invisibile lama al cui interno cerca di racchiudere il nulla, proprio come quando si mettono gli alimenti sottovuoto, lei cercherebbe di svuotare il suo immaginario sacchetto lasciando che sia quell’assenza di materia a scalfire nel momento esatto in cui quella lama viene lasciata partire verso il suo nemico, mira ancora una volta al collo lei, incapace di trattenersi e non cercare di uccidere, un morto non può rispondere no? Ed ecco che quindi cercherebbe di colpirlo sempre in quella parte così delicata e normalmente esposta. Yama per ora viene ignorato, anche se non si fida id lui, cosa che comunque la porta a tenerlo d’occhio con la coda dell’occhio, non crede che Yukio sarebbe felice di sapere che ha ucciso un altro ninja più o meno innocente[chakra 69-80][arte del veleno liv 2][1/4 scatto][2/4 armi di vuoto]

00:33 Yama:
  [Radura] Sgrida dalla propria stessa compagna, non che ci sia da stupirsi, ma fin quando le distanze sono corte il senjuu ha ben altro da dire a riguardo < libertà d’agire UN CORNO > questi trovatosi fermato dalla stessa compagna si vede esporre la sua maniera di vederla nel pieno periodo di contrasti < loro sanno che lei è di oto, noi sappiamo che lei è di oto, ma se non tornano a casa i loro nakama possono dare colpa a KONOHA cazzo, se sono mukenin o meno non lo sa nessuno > come vedersi contro un intero team in meno di ventiquattr’ore, parte della fortuna vuol che solo il resto del team venga attaccato, tale da lasciare fiato al biondo prima di pensarne una. Scelta alquanto difficile da fare oltretutto, se aiutare una nakama o rischiare di farla rimanere, per quanto riguardi Kimi può anche schiattare per quanto riguardi ma una compagna della foglia che tal rimane e tale va trattata < uh, perbenismi del ca…. ma vaffa…. > la sicurezza dei propri nakama del resto viene prima di tutto. La destra continuerebbe a mantenere la waki, nel mentre ciò accade il biondo farebbe fare scorrere il proprio chakra verso una delle carte bomba legate ad uno degli shuriken a spirale, ed oltre a ciò altro chakra per avvolgere shuriken e carta bomba allo stesso tempo. Due Shuriken verrebbero così estratti, uno di questi con la carta bomba innescata ben nascosta dalla sinistra < non credere che lasci indietro una compagna, prendi questo > mano che lancerebbe fin da subito lo shuriken a spirale privo di carta bomba. IL braccio verrebbe steso quasi del tutto per il lancio direzionando con tutta la forza il tiro in direzione della spalla del suniano in attacco della compagna, il lancio tuttavia non finirebbe qui tale che il giovane tenterebbe di lanciare il secondo shuriken nell’ombra del primo cercando di fargli seguire la stessa traiettoria. Con il braccio ormai teso ed un semplice lancio eseguito quindi, in apparenza, il suniano che poco prima l’ha snobbato dovrebbe arrivarsi conto nulla più che un semplice shuriken da schivare. Questi raggiunti i 5 metri alle spalle dello shinobi verrebbe fatto esplodere con un semplice comando vocale < KAI > nel tentativo di stenderlo con l’onda d’urto, ucciderlo o ferirlo gravemente nell’impatto. [Attivazione carta bomba| tentativo shuriken bomba] [chk 7/20] [Equip: coprifronte | wakizashi | 9 shuriken a spirale ( di cui due con carte bomba ) | 9 kunai a tre punte ( di cui due con carte bomba ) | tonico coagulante | tonico recupero del chakra | makibishi | 2 rotoli ( 2 spiedi e un fumogeno per parte ) | 5 fuuda ( di cui 2 sigillati per la sostituzione ) | 2 fumogeni | bomba luce | fukumibari ]

00:39 Hana:
  [Radura] Scivola lentamente nella convinzione che il plenilunio avrà una durata ancora più lunga e dilaniata, scorticata e disastrosa di quanto si fosse augurata. Inconsapevolmente i pugni, entrambi, vengono serrati tanto da stringere in maniera impercettibile e sentirsi tirare dalle nocche alle dita affusolate. Cancella per un solo istante la presenza di chi la circonda, senza tuttavia sottrarsi dell’unico dono che il suo stesso sangue le ha favorito – gli occhi. Ciò si rivela sì, una grande fortuna, ma quando occhi e byakugan non possono giocare a tuo favore in caso d’allerta prematura? Quando non possono concederti un granello di tempo in più che, dissociato dalla clessidra può fare la differenza. Inspira, adesso, potendo scandire le rughe sul volto di ognuno di loro – troppo giovani, troppo immaturi a dispetto di chi pur a diciotto anni vanta un’indole di una cinquantenne definibile noiosa. La saliva raschia la gola, ora, mentre le palpebre si socchiudono captando nell’aria l’intenzione di ciò che si sta smuovendo. Un cambiamento, qualcosa che alla Hyuga non è mai piaciuto – il mutamento ingiustificato, la forzatura dell’elemento all’interno delle giare che si portano dietro etichettate come fonti procuratrici del materiale. Senza nemmeno farne appello, s’insinua sotto pelle un sentore d’allerta che riesce a farle comprendere che nell’effettivo il tempo stringe così tanto da farle sentire un cappio alla gola. Trattiene il fiato, rasente l’apnea: un calcolo istantaneo che la porta ad escludere man mano tutte le possibilità che potrebbero lasciarla intrappolata in quella diramazione di sabbia. Inizia a tirar fuori quasi tutto, nel concreto, escludendole come possibilità ed optando forse per la più facile delle tecniche base che ogni shinobi dovrebbe conoscere, essenzialmente per farsi velocità. Il chakra dapprima quasi unicamente condensato per innestare l’innata, ora verrebbe diramato all’interno del copro stuzzicando parte di un’energia sopita – qualcosa aldilà delle due forze fisiche e mentali, quanto di più “personale”. Adrenalina, la chiamano – quella dal retrogusto che alla Hyuga risulta quasi amaro, lontano come le poche e scarse emozioni che si concede in queste situazioni. Scorre il chakra, ripercorrendo il corpo, raggiungendo probabilmente le leve inferiori che si premurerà di imperlare al fine di donare velocità a quest’ultime: benchè risulti uno scricciolo, non può permettersi di difendersi con un simulacro di spine che ne espongano il viso e costituisca per lei una seconda prigionia all’interno di una gabbia di sabbia. L’unica soluzione, a suo avviso, è evitare di entrarci: per questo – ora come ora – oltre a compiere un solo passo all’indietro, nulla dovrebbe vietarle di imprimere una leggera forza sul terreno, piegando le ginocchia e dandosi così lo slancio all’indietro per poter balzare a ritroso, mantenendo sempre il contatto visivo col proprio avversario benchè il suo corpo ora come ora non dovrebbe far altro che allontanarsi di una manciata di metri, la distanza che comunque corpo e jutsu della sostituzione di secondo tipo dovrebbero ora fornirle al fine di farle guadagnare qualche metro di distanza dal proprio avversario. Qualora fosse riuscita, le leve inferiori dovrebbero or ora abbassarsi e piedi impattare contro il suolo, ruvido, rigandolo appena e radicandosi lì per trovare stabilità col proprio baricentro ed ovviare così allo spossamento scaturito dalla velocità acquisita. | [ Chakra ON –18/25 ][ Byakugan I ] [ Sostituzione II Tipo ] [ Equip descritto ]

Yama usa 2 Shuriken a spirale!

Si era preannunciata una sfida roccambolesca e piene di sorprese ed infatti questo inizio non delude le aspettative. Ma in quel che si era prevista come una sfida tra shinobi in alleanza, si sta tramutando in una caccia all'uomo. Una sfida a chi muore prima. Di questa idea è Kimi, che forse non si rende conto di rischiare grosso cercando di uccidere i membri del team di Sunagakure o, in fondo, non gliene frega proprio. Ma provate ad immaginare le conseguenze.. Tra Akatsuki, Suna, Oto e Konoha.. Il preludio per una nuova guerra mondiale. Queste possono essere solo considerazione del caso, ma la realtà in cui si sta viaggiando in questo momento non discosta troppo lontano da tutto ciò.. Ma rivediamo per bene cosa è successo: KIMI viene attaccato da un tridente di sabbia lanciato dal suo avversario, posto a circa 10 metri da lei. Il tridente viaggia a gran velocità, ma Kimi è attenta e con un rapido scatto verso la sua destra, si sposta di circa 15 metri. La distanza che ora separa i due è di circa 20 metri, più o meno. E in questa nuova posizione, il mignolo destro dell'Alba tenta un contrattacco rapido e silenzioso. Grazie al suo chakra Fuuton, forma una lama invisibile che si direziona verso il suo avversario. C'è solo un piccolo incoveniente nella tecnica.. Il terreno sul quale stanno combattendo è per la maggior parte sabbioso e per il resto formato da terra. Cosa succede? Che la lama, per via del suo elemento Fuuton, sposta i granelli di sabbia separandoli in due direzioni e sul terreno sembra quasi formarsi la linea seguita dall'attacco. Questo è l'unico modo per il Sabaku di riuscire a captare l'attacco di Kimi. Infatti, con un rapido gesto forma nuovamente lo scudo di Sabbia davanti a lui. Ma in questo caso, la parete viene distrutta e la lama, per via del contatto con il compatto e duro muro, cambia traiettoria leggermente colpendo l'avambraccio del Sabaku <Maledetta..> l'espressione di sofferenza per il dolore si può notare sul volto del shinobi. HANA, dal canto suo, riesce ad evitare di essere intrappolata in quella gabbia che si sarebbe potuta rivelare un inferno se solo ci fosse finita dentro. La sua attenzione sul campo, invece, l'ha aiutata nel scampare il pericolo e compiere un balzo a velocità elevata all'indietro distanziandosi però dal resto del gruppo. YAMA, invece, decide di non rimanere a fare la bella statua della pace in mezzo alla battaglia e interviene per dare man forte alla propria compagnia di Villaggio. Estrae una carta bomba con due shuriken a spirale. Lancia il primo senza la carta bomba, in direzione dell'avversario che sta attaccando Hana e pochi secondi dopo, lancia il secondo con collegata la carta bomba facendola viaggiare nell'ombra del primo. Un'ottima strategia quella messa a segno da Yama. Il secondo Sabaku vede lo shuriken viaggiare in sua direzione e si sposta leggermente alla sua destra con uno scatto in modo da evitare l'arma lanciata. Il suo occhio guarda bene lo shuriken che viaggia notando, anche se in ritardo, il secondo shuriken lanciato nell'ombra del primo. <Attenzione!> esclama velocemente. Yama urla la parolina magica e la carta bomba esplode nelle vicinanze dei tre. Anzi, no. Dei quattro. Yama cosa hai combinato? <Signor Kazekage si ripari!> urla in preda al panico il Sabaku al solo pensiero che il suo Kage possa rimanere coinvolto. Con la mano direzionata verso il suo Kage, tenta di usare tutta la sabbia presente nella sua giara per difendere il corpo del Kazekage e riesce nel suo intento. L'esplosione causa molto fumo e dalla loro posizione, il team di Konoha non potrebbe vedere molto di ciò che è successo. Il fumo si dirada e i tre possono notare il campo di battaglia. Il secondo Sabaku, quello sul lato e avversario di Hana, è disteso sul terreno. Gli altri due, increduli, guardano la scena e cercano di capire se il Kazekage è integro. Ovvio che lo è, anche grazie al salvataggio del Sabaku disteso al suolo ora. Il Kazekage, rimanendo con il cappuccio in testa, indossando una lunga veste nera, si fa avanti <Rimanete indietro.. Ci penserò io> afferma mentre il Sabaku rimasto in piedi consegna la giara al suo Kage <L'abbiamo portata per sicurezza, Signor Kazekage> spiega il ninja di Suna. Il Sabaku e il pover marionettista, che tanto voleva divertirsi un po' anche lui, aiutano il compagno a rialzarsi mentre il Kazekage si avvicina ulteriormente. <Possiamo cominciare.. A voi> conclude lasciando l'iniziativa ai tre davanti a lui. Una nuova sfida a inizio! [Quest chiusa | Turni: Kimi-Hana-Yama | Distanza Kazekage-Kimi: 15 metri | Distanza Kazekage-Yama: 8 metri | Distanza Kazekage-Hana: 10 metri | Distanza Hana-Kimi: 6 metri}

20:23 Yama:
  [Radura] Ad esplosione avvenuta il giovane biondo si mette le mani ai capelli < oh kami,…. Cosa ho fatto ? cosa sto facendo ? > o meglio la mano sinistra ai capelli considerando la destra con la wakizashi stretta in mano e rivolta per intenti non belligeranti con la punta rivolta verso il terreno. Il volto decisamente preoccupato arriva al suo apice quando vede il sabaku aggredito disteso a terra, una delle missioni peggiori in cui capitare da una parte un’otina impazzita contro i suniani, da un’altra una compagna Konohana sul neutrale quasi d’accordo con questa che non dando appoggi sul fermare Kimi rischia di ritrascinare tutti in guerra, ci mancava solo un tentativo di salvataggio andato male, apriti cielo (?). Il tralasciato pacifismo iniziale viene in un istante dal biondo rimpianto < miseriaccia, …. perché non ho lasciato che quel tipo l’attaccasse ? perché ? > fino al punto di rimproverarsi di non avere fatto attaccare Hana nel beato pacificare. Con una missione sull’orlo della guerra ed una dubbia compagnia sul cui fare affidamento il codice samurai torna dopo un istante a divenire indiscussa guida, avvisare i suniani di kimi per evitare casini e cercare di mantenere pace lungo il confine ? Sebbene ignorato alla stragrande l’ha fatto, appoggiare una compagna per evitare che una tecnica la violentasse ? Anche questo, sebbene con i peggiori risultati, la fedeltà verso il villaggio e verso l’alleanza tutta lo mette al momento alla prova, o così si può dire pensare il nano sotto quella sua testolina bionda. Il genin ancora incerto sull’effettiva situazione se ne resterebbe immobile sulla sua posizione da cui ha lanciato l’attacco, da questa rinfoderebbe la sua wakizashi e agitando la destra in alto se ne urlerebbe < HEY, PER ME BANDIERA BIANCA > in questo modo cercherebbe di ri-togliersi dal combattimento per una cosa che vede come inutile, sia per mancanza di chakra che sul dubbio effettivo sul modo d’atteggiarsi dei suniani. Con una semplice camminata il biondo andrebbe incontro alla parte di suna in ricerca del sabaku da lui steso, messo in piedi dal marionettista < hoy, tutto bene ? > cercando come minimo di accertarsi della salute di quest’ultimo per porre fine almeno a parte dei suoi dubbi. Che ha le strategie per stendere qualcuno questo l’ha dimostrato, sempre che non venga aggredito a prescindere ora non gli rimane che seguire il senso comune, ovvero che atti violenti e conflitti senza ragione sono e rimangono cosa inutile a prescindere. Si mantiene a due metri di d distanza tra sabaku e marionettista, l’unica tenuta d’occhio è forse una Kimi verso cui la “fiducia” si può dire essere scesa oltre lo zero, verso cui strategie non vengono messe in atto per i soli dubbi riguardo il campo da battaglia. Realta ? Finzione ? Nessuno interpreta le circostanze allo stesso modo per quanto palesi possano essere (?), aggiungiamo un otina che potrebbe fare scappare il morto all’interno di un team Konohano e tra dubbi di questo genere si aggiungono possibilità di pace o guerra, la testa del biondo è letteralmente nel pallone. [rinfoderamento wakizashi | camminata verso i suniani] [chk 7/20] [Equip: coprifronte | wakizashi | 9 shuriken a spirale ( di cui due con carte bomba ) | 9 kunai a tre punte ( di cui due con carte bomba ) | tonico coagulante | tonico recupero del chakra | makibishi | 2 rotoli ( 2 spiedi e un fumogeno per parte ) | 5 fuuda ( di cui 2 sigillati per la sostituzione ) | 2 fumogeni | bomba luce | fukumibari ]

20:24 Hana:
  [Radura] Il tutto si riduce, poco o più, ad una manciata di secondi che suscitano in lei un leggero trambusto instillato, tra l’altro, dall’adrenalina ancora in circolo e fomentata dalla precedente tecnica della sostituzione. I piedi trovano stabilità nel suolo, l’aria viene incamerata dalle narici ed il petto inizia a filtrare il respiro di modo che ritorni candido, privo di accelerazione di sorta dettata dai battiti di un cuore che lentamente drena la circolazione dell’adrenalina, benchè i suoi occhi siano succubi della scena che le si para dinanzi: l’esplosione della bomba, un rigolo di sudore che trancia la fronte iniziando già a pensare a quanti Kami dovrà scomodare per Konoha e per non vedere i registri dell’Hokage pieni di debiti e minacce di guerra a causa di questa missione: e poi ci si lamenta se una come lei sembra avere più anni, mentalmente, di quanti ne abbia davvero. Deglutisce, cercando di mantenere un rantolo di calma – considerando che Medusa non è l’espressione del pacifismo e Yama in quanto a riservatezza da ninja non c’è proprio, si considera abbastanza indiscreta da lasciare che la natura faccia il suo corso e la situazione si ristabilizzi in quella solita stasi, rasente quella di un oggetto che una volta lanciato in alto prova una velocità pari a zero, per poi discendere. Le parole del Kazekage le fanno innalzare un sopracciglio, successivamente quest’ultimo verrà coperto da una ciocca di capelli mentre le labbra – lentamente – verranno schiuse ignorando anche parte di quanto verrà detto dai due complici della giornata. < Al massimo, possiamo concludere.> il che non mira ad un atto di presunzione finalizzato a dichiararsi già vincitori ancor prima di iniziare, quanto al più seguire la morale intrapresa prima ancora di dare adito al seguito disastroso fomentato – specialmente e ora come ora – dall’esplosione della carta bomba e ancor prima sulla brillante idea di urlare a fantomatici shinobi di una fazione complementare la loro posizione. Prima di incappare nel medesimo facepalm e mandare a rotoli la missione, giacchè quest’ultima conclusa, a suo avviso l’inutilità del ricorrere alla forza vien sottolineata a maggior ragione dal termine dell’incarico e pertanto conviene ritirarsi e tornare a Konoha per il tempo che, sgocciolando via, è già stato perso a sufficienza. < Medusa, non aggiungiamo altri problemi. Soprattutto se possono ritorcersi contro di noi.> un modo come un altro per non creare “altri attriti” tra il paese della sabbia e quello della foglia. Ovviamente il tutto si traduce anche con un “non ce la caveremo senza graffi a questo giro” cosa che, per quanto possa essere autolesionista la Doku, dovrebbe per lo meno stuzzicarla a mettere in moto il cervello. Lentamente, il viso ruota in direzione di Yama senza trascurare il resoconto dello shinobi fino ad ora ed il suo attacco che – sebbene finalizzato a nuocere una persona che si era schierata contro la Hyuga – si è ritorto contro un Kage e allo stesso tempo, potenzialmente, contro Konoha. < In quanto a te, stavi per ledere un Kazekage. Hai idea di quanto questo possa essere nocivo per i rapporti politici tra i villaggi?> benchè il Kazekage – ora come ora – si dimostri come l’inetto che passa per tale sotto la giurisdizione della Hyuga: come può un Kage anche solo pensare di giocare con i “soldatini” di un altro paese? Un raffronto della realtà, peggiore di questo, non avrebbe potuto averlo – eppure tutto gioca a favore della mentalità della Shinobi che, d’ora in avanti, diventerà forse ancora più sospettosa comprendendo che fin dall’inizio il vero problema non era dubitare della veridicità del Kage quanto più sulla mentalità di quest’ultimo. < Kazekage, io so qual è il mio posto. E loro> inteso come “Kimi” e “Yama” < resteranno al proprio.> sottende un velato – ma neanche tanto – “è ora che impari qual è il suo”, mentre – d’altro canto – tenta di avvisare velatamente entrambi di non fare una mossa, un passo falso o qualcosa che possa minare e minacciare la loro vita in seguito a quanto farà la shinobi. Attinge, lentamente, ad una nuova boccata d’aria che possa riempirle i polmoni. Senza sprecare ulteriori secondi preziosi, la destrorsa dovrebbe or ora spostarsi in direzione della stessa coscia agguantando tra i polpastrelli uno SHURIKEN, mediante il foro praticato nel messo, e allo stesso tempo un apparente FUUDA di quindici centimetri che – una volta estratto – verrà repentinamente AGGROVIGLIATO INTORNO allo shuriken, sempre mediante il foro del centro, costringendolo ad esser soggetto agli spostamenti dell’arma. Condensando una minima quantità di CHAKRA che, ora come ora dovrebbe fluire mediante gli tsubo delle mani e fuoriuscire di modo che possa IMPERLARE LA CARTA BOMBA SENSORE, non le resterà fare altro che piegare il gomito lateralmente e spostare la mano che impugna lo shuriken verso il proprio viso, all’altezza della guancia sinistra. Un solo LANCIO, preciso, dettato da un colpo di polso più che da un colpo di braccia per poterne stabilire una mira ottimale, dovrebbe fendere l’aria: lo shuriken di fatto dovrebbe viaggiare alla portata della vista di chiunque, tanto che sarà facile decifrarne la direzione – i piedi del Kaze Kage. Essendo un uomo di grande esperienza tuttavia non gli sarà impossibile capire che quel gesto non è finalizzato a lederlo di spontanea volontà della Hyuga: di fatto la mira E’ INDIRIZZATA non a ferire i suoi piedi quanto più a CONFICCARE lo Shuriken AL SUOLO A CIRCA 25 CENTIMETRI DI DISTANZA dalla figura del Kage. Da qui, riuscirà a comprendere che non è un attacco: è semplicemente un avvertimento – quello di rimanere “nei suoi confini” e non seguirli, poiché le prossime azioni del team o per lo meno della Hyuga saranno alquanto scontate. Di contro, una carta bomba sensore lanciata a POCO PIU’ DI NOVE METRI E MEZZO a fronte dei dieci che la separano dal Kaze Kage, dovrebbe fargli comprendere che oltrepassare quel punto scaturirebbe una deflagrazione ed un’esplosione non causata da Konoha, quanto più da Suna stessa. E’ il Kage che, per evitare di farsi del male, non deve oltrepassare quella soglia: è lui che decide, poiché come sempre la shinobi non è altro che un oggetto e determinate scelte non possono essere prese da lei. Specie quando possono essere gli altri a scegliere se rimetterci qualcosa o meno. Qualora il suo gesto fosse andato in porto o meno, si rivolgerebbe ai due con un semplice < Torniamo a Konoha.> voltandosi e tentando di proseguire all’indietro, assicurandosi tuttavia d’avere il volto inclinato lateralmente di modo che il Byrakugan possa coprire l’eventualità di un attacco alle spalle. [Chakra 13/25] [ Carta Bomba Sensore + Shuriken ][ Byakugan I ]

20:45 Kimi:
 Un grosso applauso a Yama e alle sue urla geniali che hanno permesso a quei tre stupidi di Suna di tenersi stretta la vita. Non ha molto da dire sul conto di quello che per quanto la riguarda è un Konohano morto. Eppure adesso ha problemi più grossi, l’Houjuster ha un viaggio intero per ucciderlo mentre dorme o avvelenandogli il cibo, insomma. Doverne poter notare quel grosso tridente arrivarle addosso a tutta Stiamo tutti calmi. Insomma una carta bomba, un Kage che scende in campo, conosce i suoi limiti e soprattutto conosce la matematica, per quanto potrebbe piacerle lì non c’è possibilità per lei. Annuisce alle parole di Hana, da sola contro tutti loro, è impossibile. Alza le spalle e osserva il suo avversario ferito, sorride appena <tra noi due ho vinto io> puntualizza lei che giustamente perde l’occasione di tacere. Per il resto osserva lo svolgersi dei due. Fissa Yama qualche istante riflettendo ancora una volta, i suoi occhi azzurri e freddi si puntano sul biondino, un paio di calcoli veloci quelli che andrebbe a fare lei, logica raramente applicata ma che fortunatamente la spinge ora a starsene buona. Semplicemente proverebbe a flettere le gambe ruotando appena il busto verso Hana. I talloni si alzano così da andare a caricare quello scatto che dovrebbe partire qualche istante dopo. Corre al massimo della sua velocità per quei ei metri che la separano dalla genin, quasi come se si trattasse di una semplice prova di abilità, per sottolineare ai ninja di Suna chi hanno davanti <come dice lei, non sono così stupida> solleva appena le spalle <e di certo non ho bisogno di farmi difendere dal capo> quest’ultima frase viene detta osservando ancora una volta il suo avversario, a ribadire ancora una volta che ha vinto lei, incapace di lasciar semplicemente correre. Non ha altro da aggiungere quindi, resta lì ad osservare con attenzione la fazione opposta, non del tutto convinta cheia finita semplicemente così, li guarda quindi con estrema attenzione pronta a scattare per allontanarsi o difendersi in qualsiasi istante, rimanendo comunque al fianco della Konohana, consapevole quando in caso di attacco le possa servire l’alleanza della donna. Statuaria e silenziosa ora lascia parlare solo quello sguardo così gelido da essere in grado di far raggelare il sangue dei più, un vero e proprio demone assetato di sangue momentaneamente incatenato[chakra 69-80][arte del veleno liv 2][1/4 scatto]

Lo scontro, forse, sta per avere inizio. Le iridi del Kazekage si muovono sulle tre figure davanti a lui ma subito i suoi riflessi notano qualcosa. La sua attenzione ricade sul giovane konohano Yama che sta alzando la mano destra in segno di resa, o almeno da parte sua. Il genin della Casata Senjuu, dopo aver dichiarato di tirarsene fuori per non aggravare la situazione, cammina con fare deciso verso il team di Suna. <Fermati> afferma il Kazekage contro il Senjuu ordinandogli di non compiere un ulteriore passo in avanti. Perchè questo gesto? Il Kazekage vede il kunai di Hana partire in sua direzione e conficcarsi a pochi centimetri da lui. Nota sull'arma una carta bomba a sensore e dunque, chiunque si avvicinasse, rischierebbe di saltare in aria. Lo stesso vale per Yama, che se non fosse stato fermato dal Kazekage avrebbe rischiato la vita. Tutto ciò perchè Yama e Hana non si sono parlati e hanno agito nello stesso momento. Il Kazekage ascolta le parole della ragazza mentre la mano destra va ad indirizzarsi verso l'arma impiantata sul terreno. Dalla giara fuoriesce della sabbia che va a coprire l'arma formando una sorta di cupola resistente. Il piede destro del Kazekage si avvicina alla cupola poggiandosi sopra con la pianta del piede e tutti i presenti potrebbero accorgersi del rumore prodotto dall'esplosione della carta bomba trattenuta dentro la sabbia che ora ritorna in forma di granelli di sabbia. Kimi, nel frattempo, lancia occhiate al suo avversario facendogli capire che la sfida personale tra loro due è stata vinta da lei. Successivamente, scatta in direzione di Hana affiancandosi a lei. Il Kazekage fa nuovamente un passo avanti, come a non voler sottostare alle parole di Hana. Alla fine, è un Kage e di certo un genin di Konoha non può ordinargli cosa fare. <Voi sareste un team? Non avete fiducia l'uno nell'altro. A parti invertite se uno di voi fosse stato colpito, gli altri due non avrebbero mosso un dito per aiutarlo> afferma dopo aver notato i comportamenti dei tre durante lo scontro. A differenza dei suoi uomini, invece, che si sono subito preoccupati del loro compagno. <Avete rischiato la vita in una sfida che avrebbe solo dovuto mostrare la forza dei componenti di due Villaggi differenti> parla rivolto verso il team di Konoha, ma si riferisce anche ai suoi uomini che si sono comportati da stupidi oggi. <Siamo in un periodo di pace. E abbiamo dovuto lottare e sputare sangue per raggiungerla, alcuni nostri compagni sono dovuti morire.. E ora rischiate di gettare il loro sacrificio su questo campo? Andate via, ora. E voi ritornate al Villaggio a farlo curare> si rivolge verso i suoi uomini indicando il Sabaku ferito. <Vi ringrazio per avermi scortato fin qui. Scriverò al Nono Hokage che vi siete comportati in maniera esemplare. Le nostre strade si dividono ora.. Addio> conclude le poche parole dette al team di Konoha, prima di formare con la sabbia presente dentro la sua giara un muro alto e spesso che possa separare i due team, così da obbligarli a prendere le strade opposte per tornare ognuno al proprio Villaggio. Il Kazekage non avrebbe mai combattuto contro di loro seriamente, ma voleva solo fargli capire ciò che stavano facendo e cosa sarebbe potuto succedere. Il gesto di Hana, seppur pericoloso, gli ha dato modo di non dover fare più di tanto. E, dunque, si conclude così la missione che sarebbe dovuta finire con la consegna del Kazekage ai loro uomini. Ma l'insicurezza, la poca fiducia e la diffidenza hanno portato ad uno scontro che aveva significati diversi dalle due parti. Sunagakure voleva solo mostrarsi più forte della Foglia, mentre il team di Konoha pensava si stesse combattendo per qualcosa di serio. Il viaggio di ritorno sarà lungo per entrambi i team e ognuno dei membri avrà tempo per poter pensare a ciò che ha fatto. END

21:49 Hana:
  [Radura] Torna a palpare l’aria con le falangi, ora che l’arto scivola lungo il fianco ed il fiato – dapprima smorzato in gola – vien deglutito, insieme ad un grumo di saliva. Inspira. Non è la mancanza di parole, quanto più quella di ascolto: a sua discolpa, può dire d’aver tranquillamente esposto – benchè in maniera atipica – le sue intenzioni e, pertanto, la stessa Doku si è ritrovata col non incalzare oltre o muoversi in maniera avventata evitando di innescare il sensore. E’ la preveggenza, quello che le manca – sebbene dopo ore e ore di missione leggermente deviata avrebbe potuto aspettarsi i passi avventati da parte dell’altro. Inspira, non è nelle sue corde mancare di rispetto ad un Kage né ad anima viva – di contro, non può far altro che ammettere che < Ha ragione.> è schietta, sincera – trasparente come l’acqua. < Non c’è armonia lì dove gli elementi non si amalgamano. E se anche solo un accordo è stonato, l’intera composizione verrà rovinata.> per tanto riconoscere la mancanza di equilibrio in quel team non è di certo una cosa assai difficile. < Ma del resto, non tutti sono benefattori o altruisti. Il mondo è fatto anche di chi, se non richiesto dalla missione, non vuole sacrificare la sua vita per un estraneo.> Come dargli torto? Lei che non ha mai creduto nei legami e che ne ha così pochi, forse riuscirebbe a sacrificare la missione per quelle due o tre persone. Ma a fronte di chi non conosce? E’ nata, cresciuta e tirata su per essere un “oggetto”. Per essere una “cosa” che “esegue”. < Certo, la fiducia è conveniente.> Conveniente, sì. E’ la parola giusta. < Ma… è davvero necessaria? E a quel punto, il tradimento come lo si giustifica?> Che abbia sempre avuto difficoltà a fidarsi di qualcuno, ormai lo sanno anche i sassi: diffidente lo è sempre stata e non solo dall’inizio della missione. D’altro canto era praticamente impossibile creare una coesione con chi è troppo diverso da lei: e se Kimi s’amalgama bene all’idea di shinobi riservato e silenzioso che anche la Hyuga si trascina dietro, diversamente non si può dire per il terzo componente del Team. < Di fatto, se mi permette, ha ragione anche su questo: siamo in un periodo di pace. Non eravamo intenzionati ad attaccare nessun appartenente al villaggio della Sabbia. E ora che lei stesso ha sottinteso che non eravamo un team, va da sé che il tutto si traduce in responsabilità personale e non collettiva per quanto questa non possa giovare all’idea di squadra che ogni shinobi dovrebbe avere.> ognuno è responsabile delle proprie azioni, in sostanza. < In nome del paese, posso soltanto chiedere umilmente scusa se è stato ferito inutilmente uno shinobi di Suna. Ma non rispondo alla responsabilità di questo gesto, perché non era mia intenzione né quella di Konoha.> principierebbe, ammesso e concesso le abbia dato l’agio di parlare. < Le auguro una buona serata > si lascerà scivolare un’occhiata verso il proprio fianco, sincerandosi della nuova presenza di Kimi – paradossalmente capace d’intenderla. <Sayounara.> pigolerebbe, indietreggiando e sperando che i due la seguano per fare “ritorno a casa”: consapevole che non sarà esclusa da svariate emicranie, or ora verrebbe inghiottita dal buio. END

21:50 Yama:
  [Radura] Della foglia o meno un kage è sempre un kage, un leader politico e non solo che sa il suo fatto, il biondo si ferma da subito alle parole di questi dunque rimanendo incollato sul posto e muovendo di secondo in secondo la sola testa, così da guardarsi attorno. La mano destra si ferma dietro la schiena, il polso della sinistra sul palmo della mano destra, non per saluto militare si intende ma per un minimo di comodità dopo la tensione passata sul campo, un fiatone da non meno si alterna al sudore grondante della sua stessa fronte tanto affluente che il coprifronte sembrerebbe non trattenerlo. I sensi nel suo caso ben più che umani sobbalzano alla mina neutralizzata dal kazekage, ma non alle parole di quest’ultimo, parole cui sembra dare un certo peso se si pensa che almeno nelle prime il biondo non proferirebbe parola, ne nelle seconde, ne nelle parole a seguire. Se si pensa a quanto possa sapere opporsi e disubbidire par ovvio che sia una reazione di rispetto questa, comparabile quasi solo a quella provata nei confronti del nono < signor kazekage,…., davvero, la ringrazio per la clemenza > le parole verrebbero fatte uscire fuori solo per ringraziare a fine del discorso, per poi lasciare quest’ultimo inalzare il suo muro e procedere verso la sua strada verso il villaggio. Gli occhi ben più sfiduciosi come accennato giustamente dalla figura politica verrebbero diretti solo in seguito verso kimi ed hana, che se ne dorma nel tragitto? da dubitare, …. da dubitare anche che mangi o beva se non robe già sigillate < bene allora, credo che il kazekage l’abbiate sentito anche voi, prima le signore > il giovane seguendo il suggerimento del leader politico lascia procedere per primo il resto del gruppo e tutt’altro per galanteria, si tratti anzi di una sfiducia mai provata prima e di un livello di tensione nelle presenti paragonabili ad un autentico stato d’allerta. [end]

21:52 Kimi:
 Pensare a ciò che è stato fatto, pensare…Sì certo lei. Seriamente si volta e si lascia alle spalle quella storia come se nulla fosse, forse ha un nemico in più, forse uno in meno ma la cosa non sembra sfiorarla minimamente <ancora non so se ucciderti> si volta verso Yama per poi fissare anche Hana <ma su una cosa aveva ragione il Kazekage> si fa stranamente seria <il team è importante.> puntualizza, e insomma se persino lei l’ha capito non c’è altro da fare <potevi farti indietro ma metterti in mezzo è stato stupido e immaturo. Forse devi ancora imparare come si fa il ninja> sul serio? Kimi davvero? Tu?! Però effettivamente questa è una delle oche cose che fanno di lei una vera ninja, non importa quanto possa odiare le persone con cui collabora, finché è in missione cercherà sempre di lasciarli in vita e portare a termine il loro obiettivo, ovvio a meno che loro non si rivelino controproducenti ma questo è un dettaglio. Null’altro da dire per lei che prosegue lungo la sua strada, ha di certo altro a cui pensare, tipo a quelle farfalle, sono passati anni e ancora non ha ben capito come o cosa deve fare. Amare sé stessa è senza alcun dubbio una cosa poco saggia e sensata, non una vera richiesta. Sospira e semplicemente si immerge nei suoi pensieri, innata e chakra ancora attivi, perché sia chiaro: non permette a nessuno di farle fallire un attacco a caso, potrebbero capitare strani dolori ma nulla di davvero pericoloso, oggi par aver deciso di non ucciderlo, sempre seguendo il fondamento di poco sopra: Yama in caso di combattimenti potrebbe risultarle ancora utile. Non ha parlato al grande capo di Suna, non ne ha sentito il bisogno, lei ha vinto, ha solo graffia e non ha fatto esplodere nessuno è a posto con sé stessa, non che non lo sarebbe stato anche ammesso che avesse gravemente ferito eh. Si limita a togliere definitivamente il disturbo, lasciando che il resto del tempo che la separa da Konoha la inghiotti nel suo silenzio, non è interessata a parlare o chissà che altro. Il ricordo va ad Oto e a tutte le volte in cui ha difeso quel paese, va alla guerra civile vissuta in prima persona, ribellarsi contro il suo stesso clan, combattere persone che fino al giorno prima avevano anche provato ad aiutarla, girare per il villaggio senza sapere cosa sarebbe potuto succedere. Il kazekage le ha fatto la ramanzina ma per lei è tutto decisamente diverso; la pace non esiste, è solo quel momento in cui si è troppo stanchi e deboli per combattere. Quell’attimo in cui si respira prima di tornare ad uccidere e spargere sangue, saranno stati anche tre anni tranquilli ma sa perfettamente che non durerà[chakra 69-80][arte del veleno liv 2]

La missione del team di Konoha si conclude consegnando il Kazekage al team di Suna. Ma sul posto, nasce una sfida che rischia di sfociare in qualcosa di ben più grave..

Note: allora.. bene tutti e tre sotto il punto di descrizioni e role. Coerenti con il vostro pg, anche in situazioni difficili. Anche se.. vi siete complicati la vita da soli. Voto come squadra, invece: 2. Penso che se fosse stata una missione con una trama diversa e ben più complicata, a quest'ora stavamo per rifare 3 personaggi. Ma non perchè qualcuno di voi non ha saputo gestire il ruolo che aveva, in game siete stati coerenti e ognuno ha fatto ciò che il suo pg doveva fare. Ma su questo punto, mi dispiace.. avrei preferito più collaborazione tra di voi, sia in on che off. Ma amen, non tutti possono andare d'accordo. Ci sono altre missioni, comunque. Cercate di migliorare sempre :)