Topo da biblioteca

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A lei la prima

15:35 Mekura:
  [magione /biblioteca] Oggi deve darsi da fare con la ricerca, inutile dire che ultimamente l'ha lasciata indietro per altre questioni importanti. Non troppo vero ma al momento non ha avuto molto tempo per pensarci come si deve, come l'argomento merita di essere affrontato. In questi tre anni ha studiato molto ma è evidente che ancora non è che una principiante nella storia e nelle tecniche del clan. Prende un lungo respiro mentre si immerge nella ricerca all'interno della biblioteca della magione Hyuga, ovviamente chiedendo il dovuto permesso. scostandosi una ciocca di capelli dalla fronte. Le dita percorrerebbero il dorso dei vari libri cercando quelli che le interessano al momento. Li tira fuori con delicatezza iniziando ad aprirli stando in piedi mentre si morde il labbro. Indosso porterebbe un paio di pantaloni neri aderenti con un paio di stivali che le arrivano fino a sotto le ginocchia. Nella parte superiore invece porta una sorta di Yakuta di color panna che si chiude incrociandosi sul lato destro sopra la linea del seno con il bordo bianco ed assicurata alla vita una larga fascia di colore nero che copre tutto l'addome fino ai fianchi con delle decorazioni in cobalto mentre sotto le ampie in modo che il capo non le sia di impaccio nei movimenti. Sotto le ampie maniche porterebbe un paio di manicotti grigi che coprono le braccia fino al palmo delle mani. Continua a sfogliare il tomo per poi chiuderlo ed andare ad afferrare un rotolo li vicino per andare a sedersi in una scrivania non troppo lontana. I capelli come al solito sono tenuti corti per comodità con le punte appena accennate di viola [ch on]

La guerra è finita e la pace sta tornando finalmente a governare il mondo, la gente ricomincia la sua vita nel migliore dei modi facendo tornare tutto alla normalità, si stanno riprendendo. L'Hokage riordina in magione, i vari clan del villaggio sistema le ultime rogne ma una, in particolare, ha deciso di ampliare la sua conoscenza ovvero Mekura Hyuga. La ragazza, non contenta di essere membro di un clan tanto prestigioso, ha deciso di recarsi nella biblioteca della magione Hyuga per scoprire tutti i segreti di quel potere che tanto viene temuto dai nemici. La biblioteca si presenta come un ampia stanza costernata di scaffali alti 3 metri ciascuno con tanti ripiani ricolmi di libri; gli scaffali sono messi uno difronte all'altro a 2 metri di distanza con una scala con le ruote per prendere i libri più alti e per spostarsi da uno scaffale all'altro. Per la stanza girovaga una donna con una gonna viola, maglia bianca, occhiali e capelli legati, il suo compito e tenere sotto controllo la biblioteca e zittire chiunque osi far casino e rompere quella quiete ma non è il caso di Mekura, perciò può star tranquilla. Dalla porta d'ingresso entra un uomo, capelli bianchi e lunghi, occhi perlacei, fisico impostato con spalle larghe viso affascinante e un vestito nero e bianco che scende per tutto il corpo in un unico pezzo; si dirige verso la donna parlando a bassa voce per evitare di far casino. [Ambient]

Uomo entrato http://ekladata.com/K9WhUdFWL6FEM9YzUWRwL59RvMI.jpg

15:56 Mekura:
  [magione /biblioteca] La lettura continua in silenzio rigoroso continuando ad annoverare informazioni nel suo cervello in modo da poter tenere a mente gli eroi della casata, le storie, gli eventi accaduti in passato. Un tempo Hiashi le ha parlato degli Hyuga puri, i primi della stirpe presume. Non ha mai voluto indagare con lui ne ha voluto intromettersi anche se era combattuta, forse un giorno si metterà a studiare anche questo ma, per ora, le sue ricerche evitano questa "categoria" concentrandosi sulla storia e sulla evoluzione del Byakugan..deve sapere di più, non può semplicemente essere eccellente, deve superare suo fratello, i suoi genitori, tutti...un piccolo orgoglio personale o un suo modo di reagire ad una immagine fallata di se stessa, della sua debolezza, della sua inutilità, o forse solo un modo per costruirsi uno spazio tutto suo all'interno del mondo. Ma per il momento è così presa dallo studio che per poco non si accorge della figura che la sta raggiungendo. <hum...> mugugna a bassa voce portandosi indietro una ciocca, piegando la testa di lato mentre lascia scorrere il dito verso la pagina fino al bordo per poi svoltarla mentre con l'altra mano con le unghie tamburella sul tavolo producendo un leggero "tic". Con la coda dell'occhio noterebbe il movimento verso lei e guardandolo in modo distratto farebbe a questo un cenno con la testa in segno di rispettoso saluto prima di tornare alla lettura se non fosse che l'occhio scivolerebbe di nuovo sulla figura incuriosita.[ch on]

La ragazza continua a studiare ma il suo cervello punta da qualche altra parte ovvero verso l'uomo appena entrato, certamente un bell'uomo, di bell'aspetto e soprattutto affascinante, almeno alla vista ma sta per succedere proprio ciò che la ragazza non si sarebbe mai aspettata. Quest'ultimo, finito di parlare con la donna, si incamminerebbe proprio in direzione della chunin; il passo è lento, il viso serio con, però, un piccolo sorriso nascosto tra le labbra. Gli occhi fissano Mekura mentre si avvicina al suo tavolo e, una volta arrivato, va a prendere la sedia posta difronte alla ragazza, tirarla indietro e sedersi senza nemmeno chiedere il permesso alla ragazza<Vedo che hai cominciato a studiare Mekura>conosce il suo nome, sa chi è lei e un sorriso leggere va finalmente a mostrarsi alla ragazza. I denti dell'uomo sono bianchi, bianchissimi e i suoi occhi risplendono per via della loro perlaceità<Ho notato che prima mi guardavi, volevi forse chiedermi qualcosa in particolare nipotina?>la chiama in questo modo molto particolare ma perchè? Sembra che ci sia un certo tipo di legame tra di loro vista la confidenza presa dall'uomo in questo momento...cosa sta succedendo nella vita Mekura? Chi lo sa ma è questo il bello, bisogna andare avanti e scoprirlo rendendo il tutto un esperienza a dir poco incredibile, anche se è solo di puro dialogo. [Ambient]

16:19 Mekura:
  [magione /biblioteca] Una sua piccola deformazione che ha scoperto con il suo maestro: le piace particolarmente guardare gli uomini, non tanto perché voleva qualcosa da loro, semplicemente trovava belli una certa categoria di uomini abbastanza da rimanere li ad ammirarli come se fossero delle statue greche. "guardare ma non toccare" è stato il suo motto per un bel po' di tempo prima di conoscere gli atletici ed avvenenti sensei della accademia, gli altrettanto avvenenti compagni, avvenenti tessai e Nara che paragonarli a statue greche è riduttivo. Parliamoci chiaro all'epoca era davvero difficile per Mekura concentrarsi con la fiera del manzo attorno. Per un po' di tempo la guerra ha soppresso questa sua caratteristica, non doveva lasciarsi andare a queste frivolezze, non ne aveva proprio il tempo, ne la voglia o la forza, molte altre cose erano in ballo, per di più delusioni. La fine della guerra ha permesso anche di fare pace con se stessa..ed a quanto pare questa cosa è riemersa. Rimane perciò a guardare per un po' ridacchiando tra se e se per poi scuotere la testa e tornare a studiare. La voce arriva all'improvviso dato che lo aveva perso di vista e se lo ritrova seduto di fronte a lei. Per un leggero imbarazzo mostra un sorriso e fatica a guardarlo direttamente in volto <hem buongiorno> afferma a bassa voce prima di risollevare la testa sgranando gli occhi come se si stesse domandando come facesse a conoscere il suo nome. Ma si risponde da sola <ah.si, ma del resto sono la sorella> risponde in modo grave ed amaro quando usa il termine <.. del ex consigliere Daiko... prima o poi doveva succedere no? per mantenere un certo standard..> abbassa di nuovo lo sguardo trovando la risposta al motivo per la quale conoscesse il suo nome ma è costretta a sollevare di nuovo la testa per guardare l'individuo <...Nipotina?> non risponde alla domanda concentrandosi su quelle parole: va bene Mekura, è un nome ma nipotina? che significa? [ch on]

Continua a fissare la Hyuga senza distogliere lo sguardo dalla di lei persona, la guarda e osserva ogni singolo libro preso sottomano mentre ne sente il dire<Buongiorno a te o sarebbe meglio dire buon pomeriggio>molto affabile come persona e forse anche simpatica ma questo deve decretarlo Mekura stessa, l'opinione di un semplice narratore non conta alla fine. Tornando a noi, quell'uomo fissa la giovane per poi andare nuovamente a parlare<Si, lo so che Daiko è tuo fratello ma non ti conosco per questo, io ho sempre saputo il tuo nome. Ero li il giorno in cui sei nata>socchiude gli occhi facendo una rivelazione dietro l'altra come se niente fosse, chi diavolo è costui?<Si, sei mia nipote Mekura>alla fine lo conferma con una naturalezza fuori dal comune ma la domanda persiste, chi è? Come fa a dire tutto questo senza una spiegazione logica ma le risposte stanno per arrivare e sono più distruttive di quello che si possa pensare<Io sono Juusan Kagura Hyuga, fratello di Lars Hyuga, tuo padre e questo fa di me tuo zio nonché il capo clan del clan Hyuga>ecco chi è quest'uomo, un superiore della ragazza nonché suo parente diretto<So che la sorpresa è grande ma pensavo che il momento di dire tutta la verità fosse giunto>la verità può essere amara e conoscendo il passato della ragazza, dolorosa. Le sue domande saranno tante e Juusan è disposto a rispondere a ognuna di esse. [Ambient]

16:44 Mekura:
  [magione /biblioteca] Azzarda un sorriso leggero in risposta <si ha ragione.> ma adesso è qualcos'altro che la perplime e vuole sentire delle risposte. Rimane li senza riuscire a dire nulla, sbiancando sempre di più ad ogni aggiunta di parole e con una evidente agitazione crescere dal petto fino alla testa. Sussulta quando sente il nome di Lars, il padre genetico di Mekura e lo stesso grado del così detto zio. <...> non sa cosa dire.. in anni in cui non ha saputo praticamente nulla ecco li che le risposte si gettano letteralmente su di lei, anzi si siedono di fronte a lei e le dicono "fammi tutte le domande che vuoi". Non dice nulla: chiude il libro ed appoggia le mani sulla tavola cercando di sollevarsi in piedi prendendo un lungo respiro senza ancora guardare uno zio di cui non ha mai sentito parlare, MAI neppure dallo stesso Daiko, non che lui gli abbia mai detto chissà cosa. <Juusan...cortesemente vorrei parlarne in un posto dove non rischio di alzare troppo la voce> afferma seriamente con le mani che tremano e così anche la voce che a malapena riesce a tenerla bassa <qui rischio di disturbare chiunque..e intanto mi risponda...come faccio a sapere che non mi stia mentendo?> chiede la donna guardando in faccia Juusan rimanendo in piedi, con l'espressione tipica di chi si è già presa troppe bastonate nella vita, non che le dispiaccia, affatto! ma vuole essere certa di non essere pesa in giro. [ch on]

Osserva la ragazza alzarsi da quella sedia, ne vede i vari movimenti e percepisce la rabbia nel suo corpo ma Juusan non si muove, non fa nemmeno un cenno, resta seduto li senza smuovere un singolo dito<Se sono venuto qui c'è un motivo, se vuoi le risposte dovrai sederti su quella sedia>tranquillo ma severo allo stesso tempo, non grida ma fa tutto con il massimo della pacatezza ma la domanda della ragazza è giusta, potrebbe essere benissimo un impostore, qualcuno che cerca solo di imbrogliarla e basta ma a quale scopo? Non lo sa nemmeno lo stesso capo clan. Quest'ultimo va ad alzarsi dalla sedia dirigendosi verso la bibliotecaria e comincia a parlare con essa, poche parole per poi scomparire tra gli scaffali; passano pochi minuti e riappaiono entrambi, Juusan ha un libro in mano rilegato in pelle nera mentre si dirige nuovamente verso il tavolo mettendosi a sedere. Poggia il libro sulla superficie lignea porgendolo alla ragazza<Questo libro racconta la storia di ogni capo clan che gli Hyuga hanno avuto, al suo interno ci sono anche io>difatti, se la ragazza decidesse di aprire il libro può trovare, alle ultime pagine, un intera sezione dedicata a Juusan con tanto di foto di quest'ultimo<Ma se non mi credi ancora possiamo fare un esame del DNA, per me non ci sono problemi>lo dice come se niente fosse, è tranquillo perchè sa di essere nel giusto<Comunque, sono qui non solo per darti spiegazioni ma anche per aiutarti con lo studio, perciò siediti>e con questo conclude il suo parlare. [Ambient]

17:14 Mekura:
  [magione /biblioteca] Rimane li per un po' mentre il capo clan le chiede di sedersi di nuovo, dovrà fare uno sforzo ma trattenendo una risposta non necessaria si rimetterebbe a sedere composta con una espressione seria in viso e anche un po' offesa. Nulla di che comunque, solo scocciata perché dovrà trattenersi in questo posto..trattenersi forzatamente ma nel tempo che viene lasciata per un paio di minuti da sola, la ragazza portandosi una mano alla testa cerca di calmarsi: non è necessario aggredire le persone per queste cose sopratutto se qualcuno le dice finalmente la verità, davvero e dovrà scusarsi dopo con Juusan per la sua reazione non troppo educata. Questo ritorna con un libro, lo porge e la ragazza con cura aprirebbe il libro dall'inizio alla fine fin che non si troverebbe Juusan. Prende un lungo respiro e senza leggere di più di quello che serve chiuderebbe con cura. <mi dispiace per prima...è un argomento più doloroso di quanto mi ricordassi: per un po' di tempo mi ero arresa al non sapere la verità perché l'unico parente che avevo non mi voleva dare risposte> scuote il capo <e dopo un p' non c'è stato neppure più..ma non è una scusante sono stata scortese> fa fatica a vedere Juuran come uno zio <ci metteremo troppo, le credo...e devo ammettere che sono emozionata> azzarda un sorriso ancora teso mentre una marea di domande la perseguitano come fantasmi risvegliati da un sonno profondo e che gridano tutti insieme <bhe...prima di tutto, volevo chiedere...se mi hanno voluto o se sono stata un errore...e perché mi hanno lasciata con due persone che ho amato nel profondo ma che non erano loro?> insomma sta cercando di escludere i suoi dubbi esistenziali per primi. [ch on]

La reazione della ragazza è comprensibile dopotutto, ha appena scoperto di avere uno zio che è per giunta il suo capo clan. La guarda ascoltandone le parole, non la interrompe, è giusto che dica ciò che deve dire<Non preoccuparti, è comprensibile>un cenno del capo per poi finire di ascoltarla, ogni cosa entra nella mente di Juusan, viene recepita e analizzata per poi, alla fine, parlare per dire la sua<Daiko non sapeva che io fossi suo zio, non l'ho detto nemmeno a lui perchè non era ancora pronto a scoprire questa verità e, come ha dimostrato recentemente, non lo sarà mai. Ha abbandonato il villaggio lasciando gli Hyuga senza un successore ma per fortuna ho trovato io stesso chi potrebbe rimpiazzarmi in un prossimo futuro>sorriso diretto verso la Hyuga, è chiaro a chi si stia riferendo<Ma il motivo per cui non ti abbia mai parlato dei vostri genitori mi è tutt'ora ignoto>non sa nemmeno lui a cosa è dovuto un tale comportamento da parte del ragazzo e non lo vuole nemmeno sapere per evitare una certa arrabbiatura indesiderata<Non voglio mentirti, sei grande ed è giusto che tu sappia ogni cosa>prende un respiro molto profondo prima di parlare<Sei stata un errore, tu non dovevi nascere. I tuoi genitori stavano attraversando una grave crisi e un altro figlio non ha fatto altro che aggravare la situazione economica perciò ti hanno dato via e hanno tenuto Daiko essendo lui più grande e più propenso ad aiutare la famiglia>da una prima risposta per poi fermarsi aspettando che l'altra parli nuovamente. [Ambient]

17:42 Mekura:
  [magione /biblioteca] Abbassa il capo ancora un po' imbarazzata dal sorriso dello zio e dalla proposta implicita di successione. Tamburella con le dita ed esprime un imbarazzato <grazie> quanto amaro: sapeva bene che era il desiderio di Daiko diventare capo clan. Scuote il capo: lui non centra nulla adesso, è una questione sua e vuole continuare a sentire quella risposta. Purtroppo è vero: non era voluta e l'avevano abbandonata per questo. Sospira amareggiata ma con contegno, come se nel profondo non si aspettasse altro <non ho mai creduto troppo all'idea : lo avevano fatto per proteggermi, da cosa poi?> scuote il capo stringendo le mani tra loro <mi hanno dato via.....sembra quasi che mi abbiano venduto per soldi..> la cosa è ancora più inquietante <...per questo non sono nata all'interno del clan? nelle cure di qualcuno che fosse uno Hyuga?> le sta salendo il magone ma sempre cercando di mantenere il contegno prenderebbe un lungo respiro e continuerebbe <bhe d-del resto il biglietto che mi hanno lasciato non..non era tutto questo amorevole insomma era un "se vuoi tornare chiedi degli Hyuga"> non molto insomma..e lo tiene ancora quel biglietto <....a parte questo erano delle brave persone?> chiede cercando di cambiare argomento, se lo avevano fatto perché non avevano altri modi oppure perché c'è un motivo in più che li ha spinti <perché non hanno detto nulla a Daiko...perché nessuno mi è venuto a prendere dopo quella crisi?> [ch on]

<In un certo senso lo hanno fatto anche per proteggerti da quella terribile crisi che li aveva colpiti, hanno evitato che soffrissi insieme a loro, hanno fatto in modo che fin da quando eri in fasce fossi cresciuta da qualcun'altro così da non avere alcun ricordo di loro per non rimpiangere niente>cerca di non farla abbattere troppo perchè alla fine è la verità o sarebbe meglio pensarla in questo modo<Purtroppo si, dandoti via hanno dovuto eliminare ogni tuo legame con il clan per evitare il sigillamento del byakugan e, in quanto capo clan di allora, ci avrebbe dovuto pensare Lars ma immagina, un padre che priva la figlia della vista..>un sorrisetto amaro si forma sul volto di Juusa<..un qualcosa di impensabile>nessun genitore avrebbe mai fatto una cosa del genere e Lars non era da meno<E cosa dovevano dirti? Ti amiamo figlia, vivi e cresci in salute? No, non sarebbe servito a niente, invece, distaccandosi in questo modo hanno fatto si che tu non provi niente per loro e potessi vivere la tua vita tranquillamente>prende un piccolo sospiro per poi continuare<Si, erano brave persone, tuo padre più di tutti>qualche istante di pausa<Non gliel'hanno detto perchè Daiko non è mai stato pronto per accettare una cosa del genere e non lo è tutt'ora, non avrebbe capito...>ma nel sentire quella domanda lo sguardo del capo clan si incupisce e i pensieri affliggono la sua mente<...perchè tuo padre morì e tua madre scomparve. Nessuno ha più saputo niente di lei. L'abbiamo cercata per giorni ma senza risultati e ancora oggi non sappiamo se sia viva o morta>ecco un altra cruda verità da affrontare. [Ambient]

18:12 Mekura:
  [magione /biblioteca] Non ce la fa, sa affrontando la cosa in modo da mantenere una certa dignità ma è lungi dall'essere impassibile <Quindi è per questo che mi chiamo Mekura> ovvero cieca. Una scelta crudele anche per loro insomma non dovrebbe biasimarli troppo anche se la cosa la ferisce. <se non provassi niente per loro non farei queste domande e non visiterei il cimitero quando sono libera> sia per loro sia per i genitori affidatari. Ma poi il discorso continua addirittura con sua madre..scomparsa <scomparsa?> chiede di nuovo portando i gomiti sulla tavola <come è successo?> domanda lei incuriosita <una volta lavoravo alla polizia, posso chiedere di guardare nell'archivio, potrei, studiare il caso...> per un momento il suo cuore ha mancato un battito: probabilmente è morta, dovrebbe lasciare perdere, ma scomparsa non significa morta con sicurezza...e se anche fosse, la deve portare a casa <e poi...come potresti essermi utile con i miei studi> domanda la ragazza ancora palesemente stordita da tutto questo...<ho bisogno di un thè> sospira alla fine togliendosi una ciocca dalla fronte. [ch on]

<Si, per questo ti chiami Mekura, te lo hanno dato prima di affidarti a un altra famiglia>tutte le verità stanno venendo a galla una dopo l'altra senza sosta, senza pietà alcuna<Alla fine è il desiderio di ognuno di noi conoscere il proprio passato, ti capisco>la capisce eccome ma non dice il motivo, si limita soltanto a dire questo e nient'altro. Si tocca l'argomento "madre" un qualcosa di tremendamente delicato e difficile da spiegare, specialmente per un parente diretto<Sono andati in missione insieme, era una missione importante per il villaggio ma qualcosa andò storto. Tuo padre venne colpito a morte ma non morì sul colpo, svenne per poi svegliarsi all'ospedale scoprendo che sua moglie non era più con lui, scomparsa e prima di spirare disse "Quella risata" solo questo e nient'altro. Non è molto e infatti non siamo riusciti a ricavare niente da questo dettaglio nonostante mi sia impegnato per riportarla a casa>abbassa il capo stringe i pugni, si auto incolpa per non esser riuscito a fare qualcosa di decente, per non essere riuscito a ricostruire una famiglia distrutta<L'archivio? Non lo so Mekura, non so se te lo permetteranno ma niente ti vieta di provarci anche se, sinceramente, ho perso le speranze. Non ci sono riuscito allora quando tutto era fresco, figuriamoci adesso>nonostante ciò cerca di mantenere il sorriso per evitare che anche l'altra si abbatta quanto lui<Con i tuoi studi? Beh, ho portato con me un manuale...>difatti da una tasca dentro l'abito fuoriesce un libro che posa sul tavolo<...qui è contenuta tutta la storia del clan nei minimi dettagli, è un libro che viene tramandato da capo clan in capo clan e tu, essendo mia diretta discendente, hai il diritto di visionarlo e cominciare la tua istruzione e non solo. Come ben sai, i segreti degli Hyuga non sono solo scritti ma sono anche pratici e io ti insegnerò a padroneggiarli, tutti quanti, dal primo all'ultimo quando sarà il momento ovviamente>si alza dalla sedia mettendosi in piedi. Fa il giro del tavolo per pi arrivare al fianco della ragazza<Studia con dedizione e se vorrai parlare vieni alla mia magione al centro del quartiere Hyuga, chissà cosa dirà tua zia quando saprà tutto>un altro sorriso prima di lasciare la ragazza da sola in compagnia dei suoi libri e di un lavoro da svolgere. [END]

18:48 Mekura:
  [magione /biblioteca] Una risata, le è venuto subito in mente kefka..ma è stato davvero lui? è possibile? Sua madre è sparita nel nulla con nessuna informazione oltre a questo. <risata> ripete lei stringendo i denti mentre sente quella musica nella testa. Poteva essere lui ed il motivo per il quale ce l'aveva così tanto con lei. <forse hai ragione> commenta lei capendo la situazione mentre sospira pesantemente..ma ci deve provare. <per ora...mi basta> afferma lei mordendosi il labbro. <e grazie per i doni e per le parole sono davvero sentite> continua a stringere il libro tra le mani per poi spostarlo verso il petto. Abbassa di nuovo lo sguardo e si solleva in piedi cercando di sgranchirsi le gambe <la ringrazio Juusan don...zio e si lo farò volentieri> annuisce insieme ad un sorriso cordiale <perché non direttamente a cena, avrei da presentarvi due persone comunque> afferma la ragazza mentre a sua volta cercherebbe di ricostruire una famiglia straziata dalla guerra e da cattive decisioni per poi tornare al suo studio con quelle parole che le rimbombano nel cervello. [end]

Mekura si reca in biblioteca per studiare meglio il suo clan ma il capo clan va a farle visita regalandole tantissime novità sulla sua vita.

Note: Semplice ambient che può dar via alla tua trama, niente px