andiam, andiam, andiam ad ammazzar

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con Kimi, Yukio

22:04 Yukio:
  [Ponte] "[??]UHAHAHAH dove andiamo di bello questa sera, Yukio?![/]" Attimi, brevi, prima che la persona interpellata risponde "Uhm... Non so, vediamo chi ci capita a tiro, che dite?" Ed eccoli li quei due esserini, sghignazzano come se non ci fosse un domani, uno cammina con le mani ciondolando i piedi in avanti, muovendo l'articolazione del ginocchio per sgambettare in aria sopra la propria nuca; l'altro invece si arrampica come meglio crede sulla ringhiera del ponte tenchi e sul cornicione a mò di scimmia ammaestrata. I due esserini non sono niente poco di meno che due diavoletti che racchiudono il potenziale Kokketsu, piccoli servi sotto il loro padrone che li ha evocati, niente di più niente di meno. Sulla loro testa hanno una sottospecie di cappello con animali morti, uno ha un gatto e l'altro un ratto decisamente grosso con la coda che penzola dietro al propria testa fino al collo; una maglia smanicata provvista di qualche graffio, buco e macchie di dubbia provenienza e niente di più, nudi anche se non hanno sesso e completamente scalzi, la loro carnagione è come la pece con dei tratti violacei ed occhi gialli, artigli lunghi sia sulle mani che sui piedi ed una dentatura decisamente poco rassicurante. In mezzo a loro c'è il padrone, Yukio; l'abbigliamento di quest'ultimo non è molto diverso dal solito, si sa che è sempre stato appariscente, ma forse stavolta ha leggermente esagerato. Ha dei pantaloni bianchi completamente imbrattati di sangue, rosso, non il suo a rigor di logica, una camicia di forza letteralmente strappata su più punti permettendogli di utilizzare al 100% le sue braccia, anch'essa imbrattata di sangue su più punti, sopratutto nella zona del colletto appena rialzato e strappato su più punti così che non debba tenere la testa ferma in avanti a fissare un unico punto. "Trallallaaaaaaà! Chi moriraaaaaaà?!" Cammina con un ritmo stranissimo che emettono i due demonietti, uno che mima la base e uno che canticchia a bassa voce e, sembrerà strano, ma sembra proprio uguale alla canzoncina originale; il dubbio sesso colpisce ancora, e anche l'apparenza! I piedi di Yukio sono anch'essi scalzi, come i due sottoposti che si porta dietro, unghie con smalto, come quelle delle mani, color viola scuro e niente di più, sgambetta avanti e indietro, di lato e ancora avanti, a ritmo della canzone.[ck on][innata on senza consumo][evocazioni solo per ambient][sound: https://www.youtube.com/watch?v=KDXOzr0GoA4]

22:05 Kimi:
  [Ponte] Non da molto tempo è tornata al mondo conosciuto, non è da tanto che ha ripreso il nome e le vesti di Medusa abbandonando dietro alle sue spalle spettro e gran parte di ciò che ha fatto da cacciatrici. Per ora girovaga, Akendo le ha ordinato di stare a Konoha già tre anni fa quindi potete ben capire perché sia a Kusa. Nonostante le lunghe vesti dell’Akatsuki siano ancora poggiate appena sulle sue spalle lei comunque cambiata fisicamente. La pelle risulta appena più scura a causa dell’esposizione al solo in questi anni, specie nel periodo trascorso a Suna, i capelli sono decisamente più lunghi, neri e lisci le ricadono lungo il volto scavato. A causa di quell’illusione non può far a meno di pensare ad Irou, la colpa di Katsumi che la tortura continuamente, il suo pensiero che non si distacca mai troppo dai due Uchiha a causa dell’associazione di idee e del rapporto stretto in questo periodo. Avanza con la solita fascia nera intorno al seno e i pantaloncini, ormai le ferite autoinflitte che dovevano guarire son guarite, di grosso rimane solo quella scarificazione sul cuore, quel “k-21” marchiato sulla sua pelle, simbolo indelebile di quell’amore che nona accenna a voler svanire. Non indossa la collana dei cacciatori eppure tra le clavicole c’è inciso, un’ustione profonda e che ormai ha lasciato la cicatrice, il loro simbolo una testa di lupo. Per tutto il resto del corpo, di quella nudità quasi esaltata e quella magrezza senza vergogna, troviamo piccoli graffi e piccole bruciature ad attribuire più che altro all’insano e malato rapporto con Irou e a gemello che ha avuto comunque sotto lo sguardo per tutto questo tempo. Occhi azzurri freddi i suoi, durante il suo vagare ha trovato una risposta alle mille domande, in un certo senso, non è altro che una portatrice di morte perché le piace non essere l’unica a soffrire, perché fare del male allevia il suo tormento almeno per un po’. Il chakra scorre vigoroso nel suo sistema circolatorio tanto che verrebbe ora portato verso le ghiandole salivari così da andare a farlo immergere nel suo veleno, dopo aver trasmesso le proprietà tossiche tornerebbe a far scorrere l’energia per il suo corpo, normalmente, rendendola velenosa e pericolosa al solo contatto. L’anello verde sta al suo posto su quelle falangi candide che ondeggiano sotto al mantello poggiate ai fianchi, sui neri pantaloncini corti, estremamente corti. I piedi in un paio di calzari ninja scuri proprio come quella cascata di pece che ha sul capo. Ancora non si avvede di Yukio, intravedendo solo ombre poco importanti sul suo cammino, finchè non si è segnati sulla sua lista allora ci si può quasi ritenere al sicuro, basta giusto non infastidirla, non toccarla e non toccare i due Uchiha [Chakra on][arte del veleno liv 2]

22:44 Yukio:
  [Ponte] Ed eccole, ancora quelle voci "[??] Hai finito di arrampicarti come un coglione?![/]" Dice uno dei due, quello che cammina con le mani "[??] E tu hai finito di camminare sulle mani come un deficiente?[/]" Ed un borbottio che viene da Yukio, ovviamente "E TUTTI E DUE AVETE FINITO DI ROMPERE LE PALLE?!" Certo che la finezza, questa sera, è immonda eh "Su forza! Sentite qualche odore? Avanti! "Sbuffando sonoramente, iniziando a saltellare come un deficiente in avanti. La mano sinistra si applica su di un lembo della camicia di forza, su di una cinghia per l'esattezza; viene stretta e tirata avvertendo una pressione nella zona destra della cassa toracica, segno che la cinghia è comunque ancora attiva ma... Sta provando un certo piacere sentendosi del dolore addosso, chissà che diamine gli è preso "Hei, ragazzi! Guardate!" La mano sinistra si alza e si abbassa velocemente, punta a quello in mezzo alla strada che cammina con le mani con quel gesto. Un blocco di sangue si crea velocemente e crolla su di esso, spappolandolo "HHAHAHAHAHA, HAI VISTO?!" Richiamando a se, nuovamente, il chakra. La pozza di sangue nero al suolo bolle velocemente dopo quell'impatto iniziando a ricostruire il corpo del demonietto che c'era prima "[??] Ti diverti eh?! FA MALE! CRETINO![/]" Ovvia risposta di Yukio è uno sbuffo e una girata di busto per ignorarlo e proseguire. "Uhm? E chi c'è a quest'ora in giro? Mh..." Leccandosi le labbra amabilmente con quella lingua biforcuta "Prede..." Ed ecco che invece i due demonietti si girano in direzione opposta a quella di Yukio, verso Mai, adocchiandola. Yukio invece punta unicamente a Kimi. Compie un balzo in aria per avvicinarsi in pochi attimi a Kimi, rimanendo però ad una distanza di qualche metro per motivi di sicurezza, non l'ha ancora riconosciuta e del resto a lui risulterebbe alquanto difficile riconoscerla visto il cambiamento. Per lei invece, bhe noterà che la sua situazione psichica è nettamente peggiorata rispetto all'inizio, da quando almeno riusciva a mantenere un certo controllo.[stessi tag]

22:50 Kimi:
  [Ponte] Sparisce tre anni e le impazzisce il padre, questi sì sono casini che vorrebbe evitare. Ma procediamo con calma. Lascia che i capelli ondeggino al vento, abituata ormai a quella lunghezza, per quanto abbia ripreso i suoi normali abiti c’è ancora quello “spettro” in lei, sì insomma il cacciatore di taglie che ha gironzolato per gli ultimi tre anni portando a termine varie missioni, se così vogliamo chiamarle. Irou, ancora una volta il pensiero corre a lui e quindi poi di rimando a Katsumi, ormai le è impossibile dimenticare. Yukio salta e a lei non resta che arrestare il passo per portare le iridi azzurre e gelide verso quella figura con la camicia di forz…<Yukio> perplessa la sua voce con un tono di preoccupazione, forse siamo giunti all’infame momento in cui le toccherà ricambiare il favore di qualche anno prima? Lo osserva sbattendo più volte le palpebre <che?> non sembra propriamente lui, qualcosa è cambiato ma non può certo sapere cosa, quella figura è così diversa dal padre premuroso che le è stato accanto eppure sa perfettamente quanto l’immagine che lei aveva del Kokketsu sia diversa da quella del resto del mondo. Attende quindi immobile senza azzardarsi a sfiorarlo in attesa di una qualche risposta, speriamo che lui riconosca la sua voce comunque, non è bello essere uccisi così senza aver dichiarato il proprio odio per il mondo ancora una volta. [Chakra on][arte del veleno liv 2]

23:26 Yukio:
  [Ponte] Passiamo prima ai demonietti. Sono li, fermi alle loro postazioni di prima, uno arrampicato sul bordo del ponte, aggrappato con i suoi artigli, l'altro invece resta ancora una volta, dopo esser stato schiacciato, con le mani al suolo ed i piedi alzati inarcando la schiena, una posa a scorpione insomma. "[??] Pf... PHUAHAHAHAH I GENITORI! HAHAHA Hai sentito?[/]" Domanda quello sulla ringhiera a quello in piedi con le mani al suolo "[??] ESILARANTE! HAHAHAH! Hei... Vuoi giocare? [//]" Entrambi sgranano gli occhi, muovendo il loro corpo in maniera innaturale, quasi privi di ossa e legamenti, alcune articolazioni si girano completamente come la testa di uno e le braccia dell'altro per poi ritornare nella propria sede originaria. "[??] OH SI DAI, GIOCHIAMO! UHUHUHUHH...[//]" Già, la situazione non è molto rassicurante, entrambi ora si avvicinano verso Mai, ancora di più, con aria sempre più minacciosa e con un alone violaceo che le pervade interamente. Ritornando a Yukio le cose sono appena differenti. "Ohw" Resta fermo con una gocciolina di sangue rosso che crolla dal proprio labbro inferiore, non il suo. Gli occhi modificati completamente tramite intervento chirurgico, finalmente, la guardano; le pupille traballano velocemente come se stesse sull'orlo di un pianto o di un urlo, ma niente. Resta fermo con la mano sinistra aggrappata ancora alla cinghia della camicia di forza. Il piede destro, nudo, si mette sul gemello, come a volerlo riscaldare da uno strano freddo che pervade interamente il proprio corpo "K-kimi?" Balbetta appena, abbassando lo sguardo. La mano destra, libera da tutto, si infilerebbe fra le altre cinghie parzialmente chiuse come se fossero delle tasche. Resta a ciondolare su quel piede dondolandosi appena a destra e a sinistra "Ciao..." Bofonchia. La lingua biforcuta fuoriesce, divaricandosi come due gambe lucide per leccarsi in maniera opposta entrambe le labbra, risucchiando quel sangue che si era posato sul proprio corpo.[stessi tag]

23:34 Kimi:
  [Ponte] I suoi occhi si fissano sulla figura di Yukio, lo osserva con attenzione rimanendo appena perplessa, non si aspettava quell’atteggiamento ma ancora meno quell’aspetto, le sembra insicuro forse? Non ha le idee ben chiare ma di certo questo non è lo stesso Kokketsu che ha lasciato tre anni fa per intraprendere quel suo fallimentare viaggio per dimenticare Katsumi <te l’avevo detto> abbozza un sorriso che è addirittura tenero, strano se fatto da lei, strano per chiunque tranne per quei pochi che hanno avuto accesso al suo cuore velenoso <sarei tornata> conclude quindi cercando di avvicinarsi a lui, le braccia vanno ad infilarsi nelle maniche così che il tessuto possa ricoprire la sua pelle, a questo punto alzerebbe la destra così da raggiungere, usando la manica a nuvolette rosse come tramite, la sinistra dell’altro, cercherebbe solo di stringerla tra le sue dita per farlo allontanare da quelle cinghie <cos’è successo?> domanda ancora teneramente, ricorda, seppur in maniera flebile, quello che lui ha fatto la famosa notte in cui ha toccato il fondo e ora ha davanti una figura scossa, ben diversa da come la ricordava, quasi naturalmente sente quel desiderio di aiutarlo, di farlo tornare come lei lo ricorda <sono qui ora> e con queste parole oserebbe addirittura avvicinarsi ulteriormente solo per abbracciarlo, cingerlo e stringerlo a lei, con le maniche che sfiorano la camicia di forza strappata, sempre attenta a non toccare la sua pelle direttamente, non vuole avvelenarlo [Chakra on][arte del veleno liv 2]

I suoi occhi si fissano sulla figura di Yukio, lo osserva con attenzione rimanendo appena perplessa, non si aspettava quell’atteggiamento ma ancora meno quell’aspetto, le sembra insicuro forse? Non ha le idee ben chiare ma di certo questo non è lo stesso Kokketsu che ha lasciato tre anni fa per intraprendere quel suo fallimentare viaggio per dimenticare Katsumi <te l’avevo detto> abbozza un sorriso che è addirittura tenero, strano se fatto da lei, strano per chiunque tranne per quei pochi che hanno avuto accesso al suo cuore velenoso <sarei tornata> conclude quindi cercando di avvicinarsi a lui, le braccia vanno ad infilarsi nelle maniche così che il tessuto possa ricoprire la sua pelle, a questo punto alzerebbe la destra così da raggiungere, usando la manica a nuvolette rosse come tramite, la sinistra dell’altro, cercherebbe solo di stringerla tra le sue dita per farlo allontanare da quelle cinghie <cos’è successo?> domanda ancora teneramente, ricorda, seppur in maniera flebile, quello che lui ha fatto la famosa notte in cui ha toccato il fondo e ora ha davanti una figura scossa, ben diversa da come la ricordava, quasi naturalmente sente quel desiderio di aiutarlo, di farlo tornare come lei lo ricorda <sono qui ora> e con queste parole oserebbe addirittura avvicinarsi ulteriormente solo per abbracciarlo, cingerlo e stringerlo a lei, con le maniche che sfiorano la camicia di forza strappata, sempre attenta a non toccare la sua pelle direttamente, non vuole avvelenarlo [Chakra on][arte del veleno liv 2]

Ecco i piccoli demonietti , sia avvicinano con aria minacciosa, lei sopirà , e quando vede come sono messi , ovvero senza legamenti , e sono senza articolazioni, lei sbianca quando vede per lo più l'alone e il loro spetto , sono veramente brutti e quindi ecco che tenterebbe di allontanarsi un poco dagli altri mentre si avvicinano, loro rispondono che vogliono giocare e eli scioccamente risponde < a- a cosa vogliamo giocare?> mentre ecco che lei piano piano si allontana un poco , non i fida. Li osserva e dice < certo che siete strani ! , non avete le ossa !> cerca di prendere un po' i tempo , mentre cerca una soluzione mentalmente , li osserva sempre pii e poi si ferma e poi ha una idea e gliela espone < io gioco con voi se mi promette di non farmi male ! Va bene?> non si fida comunque m a sempre meglio che restare li ad indietreggiare e ad avere paura come una bimba. < io sono mai voi due come vi chiamate ?> dice indicandoli, cerca di alleviare un poco la tensione che si è creata e magari riesce pur a far veramente amicizia con loro, osserva poi i piccoli e dice < ma voi come mai siete cosi piccoli ? > Da che pulpito vine questo commento , commento che tra un po' loro sono piu alti di lei < sapete io sono tornata da poco a kusa > dice mentre osserva i demonietti ancora, poi ecco che piano piano osserva un poco verso gli “ adulti “ che sono sempre più grande di e li e quindi dice ai demonietti sempre con le dovute paure e distanze < loro sono i vostri genitori?> chiede è curiosa un poco del resto non capita tutti i giorni di vedere i demoni che ti mettono paura ma che oltre a giocare con te ti mettono paura, ma almeno ancora non gli hanno fatto del male.[chakra off]

16:47 Yukio:
  [Ponte Tenchi] Resta fermo, con quella camicia di forza strappata e insanguinata su più punti, lacerata e con alcune cinghie ancora attaccate che gli limitano i movimenti, ma sai quanto possa fregargliene a Yukio? Niente. "Niente. Non è successo niente" Abbassando lo sguardo, quasi perplesso, balbetta a momenti ma non parla, anzi, la ascolta, piace ascoltare le persone, rare volte ma gli piace. Si fa abbracciare, strano sia per lui che per Kimi quell'abbraccio "Sto bene... Sto bene..." Più che altro cerca di auto convincersi "odio, provo solo un po' d'odio in sto periodo, ma niente di che" Quando lei si avvicina a lui pronuncia quelle parole, sussurrandogliele. Dall'altra parte, i goblin, saltellano, presi da una crisi isterica a quanto si direbbe. "GENITORI!? HAHAHAHAHA... Noi... Non abbiamo genitori, abbiamo solo il nostro padrone che ci ama, ci ama per quel che siamo" Rispondono in sincronia, restando fermi in posizioni assurde ad osservare Mai "Vuoi... Vedere come esce del sangue dalla gola per magia?" Sempre quei due goblin verso Mai, iniziando a ridere disperatamente. Kimi potrà sentire quelle parole che vengono direzionate verso Mai e si potrà facilmente capire che sono entrambi lo specchio di Yukio in questo istante, anche se non lo da a vedere. Un po' come un dio che crea delle figure a sua immagine e somiglianza.[ck on][innata on]

16:57 Kimi:
 Ascolta le parole di Yukio stringendolo a sé in quell’abbraccio, in questi ultimi tre anni si è decisamente ammorbidita eh?. Ascolta silenziosa ciò che le viene detto, in un certo senso le sembra di percepire dolore in quelle parole, un cuore spezzato si dica abbia la possibilità di riconoscerne un altro che sia quello il caso? Chissà. Ad ogni modo solo ora andrebbe a scivolare per allontanarsi per poterlo guardare nuovamente in faccio, gli occhi azzurri che si puntano in quelli del Kokketsu senza mai lasciarlo <cos’è successo?> replica ancora una volta dopo quella risposta, l’odio non è mai immotivato e per quanto sembra assurdo è proprio lei a saperlo bene, l’odio che la gente provava verso di lei non era immotivato, il suo odio verso le persone nemmeno, insomma magari non è una cosa logica ma un motivo sotto c’è sempre <ti prego p…> si ferma, già lui è sicuramente la figura paterna sempre sognata e mai avuta ma non lo chiamerà così, l’esempio di padre che conosce è uno stupratore che poi si lava le mani del demonio che ha creato, non può certo disonorarlo <Yukio> no il suo nome si addice meglio. Lo sguardo si sposta poi verso i demonietti, quelle parole non le sono fuggite e così gli occhi si assottigliano per poter osservare meglio la bambina in pericolo, cosa id cui comunque non le importa ma soprattutto quei due esseri, torna quindi a fissare il tessai, inclina appena il capo verso destra, attende una risposta riportando le sue mani lungo i fianchi, non ha altro da aggiungere, solo attende e non demorderà molto presto, anzi. [chakra on][arte del veleno liv 2]

17:36 Yukio:
 "E va bene, va bene, la finisco!" Iniziando una fragorosa risata al suo ti prego "Un po' d'odio vario su, non fa mai male, per relazione amorosa distrutta e tutti i progetti con lei, per la società che non cambierà mai e per la pace, pluf ho già qualcosina in mente per rivoluzionare tuttoooooo" Aprendo le braccia peggio d'un bambino, guardandosi attorno con una piroetta "E poi, tu sei la mia piccola, ti ho vista in situazioni molto peggiori della mia ma con le tue parole mi hai sempre tirato su, ero molto debole ma non lo davo a vedere, ed è solo grazie a te questo, già sto dicendo grazie ma non ti atteggiare per questo eh-" Ruotando bruscamente il capo, allungando quell''eh' verso Mai "EEEE BASTA!" Verso i due goblin. La mano sinistra si solleva e si abbassa bruscamente, schiacciando con una forza invisibile i due goblin, lasciandoli spappolare al suolo per poi svanire nel più totale nulla. Il vuoto. "Fatto piccola Mai, visto che le persone non sono tanto malvagie?" Già, le parole potrebbero essere rassicuranti, ma quello sguardo da dannato non le rende così. Si gira ancora una volta verso Kimi. Sa bene che ha l'innata attiva, lo si può notare da molti fattori inutili da citare al momento, ma fa una cosa stranissima. Si avvicina dolcemente arrivando anch'esso ad abbracciarla a momenti, ma semplicemente si avvicina con il proprio volto al suo provando a donarle un bacio sulla guancia, pur essendo che ella abbia l'innata attiva, non gli interessa, saprà come curarsi, del resto ad un soggetto come lui non è manco bene fargli certe domande "Ecco, non fare domande. Credo che un abbraccio sia la stessa cosa di un bacio, non inteso come amore ma come altro, credo che tu possa capire" Scrollandosi le spalle "Tivogliobene" lo dice frettolosamente e piano piano. Le mani sbattono fra di loro generando un'onda d'urto di bassa intensità, ma utile a sparire dai loro occhi in un lampo, svanendo da quel luogo. Saprà bene dove trovarlo, Kimi, chissà quando arriverà il momento.[END][Scusate, almeno chiudiamo perchè sto per uscire a fare dei servizi]

17:49 Kimi:
 Troppe cose tutte insieme. No fermi, state fermi buoni e tranquilli, insomma qualcosa non va è successo qualcosa. Resta in silenzio mentre pian piano la rabbia per la cara mammina, tollerata giusto perché anima gemella di Mekura così come Katsumi era per lei, sale. La fine di una storia? Perché? Che è successo? Cosa? No non le basta quella spiegazione, sbatte ulteriormente le palpebre a quel ringraziamento le labbra si aprono appena, perplessa, stupita. Ha tutto il tempo che vuole per parlare con Mai dato che lei sembra essere in una specie di catalessi senza capacità di reagire. Se ne sta in silenzio con la boccuccia appena appena aperta, insomma che diamine sta succedendo? Non sa nemmeno se mettersi a detestare la Hyuga, non sa se è stato lui a lasciarlo o l’opposto, non sa quanto sta soffrendo ed è decisamente preoccupata. Poi arriva quel bacio, sì ha capito come le viene dato, ha capito le sue intenzioni <ti voglio bene> mormora a bassa voce quando si riprende, spera di aver fatto in tempo a farsi udire da lui, non si preoccupa più di troppo del veleno, ha una fiducia innata nelle sue azioni e questo significa solo che insomma, non è così stupido da farsi del male da solo no? Non le assomiglia anche sotto quel punto di vista dai. Così riprende a camminare, diretta verso Konoha ora, ha decisamente un buon motivo per andare in quel luogo, un motivo che non si chiama Rikudo, non si chiama nemmeno Akatsuki o Kurako ma si chiama fare il culo a chi ha ridotto suo padre in quel modo, perché sì insomma Yukio è la sua unica vera famiglia[chakra on][arte del veleno liv 2]