Quest'oggi vi è proprio una bella giornata nei pressi del villaggio di Konoha, il Sole risplende dall'alto del cielo, limpido come uno specchio, totalmente sgombro da ogni possibile nuvola. Gli iccelli cinguettano allegri e spensiereti a contemplare la pace in cui si è giunti dopo così tanta fatica, quanto sangue dei nostri fratelli è stato versato per ottenere una giornata così? Tanto, quello che resta di loro non solo altro che cadaveri sepolti nel terreno. Nei pressi della foresta vige la calma, ma bisogna sempre far attenzione quando s'inoltra in queste terre pericolose, il "Campo d'esercitazione #44" è famoso per la sua pericolosità,luogo in cui si nasconde la feccia, alcune volta vi si possono trovare criminali pericolosi altre invece dei briganti da strapazzo, comunque pericolosi per ninja principianti. La vegetazione attorno a sè si presta molto rigogliosa, potrà persino avvertire il profumo dei fiori di campo, ed ecco che dopo una lunga camminata si ritrova in una radura conosciuta dallo hyuga. Ad aspettarlo vi sono i soliti addestratori, chiamato in appello da loro per proseguire con un'altra lezione del suo lavoro. Qualche metro li separa ancora e non si sono ancora accorti dell'arrivo del ragazzo, poichè impegnati in una conversazione dai toni pacati:"Questo nuovo aiutante sembra aver le giuste carte in tavola, se continua su questa strada un giorno potrà essere in grado di avvicinarsi a loro" dice il figlio mentre il padre risponde:"E' dalla prima volta che l'ho visto che ho pensato di farlo avvicinare a loro un giorno!" chissà di cosa staranno farfugliando, con quale figura vogliono far avvicinare al ragazzo? I due cani bicolore del figlio, il nero ed il bianco, iniziano ad abbaiare appena avvistano il giovane e subito sembrano cambiar discorso con colpi di tosse secchi:"Oh, già qui? Hai fatto più presto del solito!" afferma il padre, un anziano dalla corporatura robusta, lunga barba bianca così come i capelli pettinati all'indietro, occhi azzuri come il ghiaccio, mentre il figlio con tono burbero, come al solito:"Forza, non perdiamo altro tempo, seguimi!" il suo aspetto completamente opposto a quello del padre, pur sempre robusto, con una cicatrice sulla guancia sinistra, carnagione scura, una barba selvaggia nera come la pece così come i capelli tutti scompigliati. Chissà cosa mai lo aspetterà oggi. [Ambient per Hiashi]
L'addestratore esperto si avvia insieme ai suoi due fido compagni a 4 zampe in direzione di un sentiero, seguito a ruota dallo hyuga che si dimostra esser curioso di ciò che gli aspetta oggi:"Sappi che questa è l'occasione perfetta per apprendere il metodo per impartire degli ordini, il tuo non sarà un lavoretto difficile, dovrai insegnar ad un gatto a cacciare dei topi, mentre il mio compito sarà più arduo!" non una parola di più, continua senza batter ciglio la sua camminata fino a quando non giunge di fronte ad un'altra fattoria nelle vicinanze. Ad aspettarli, vi è un vecchietto smilzo, con un cappello di paglia ed una spiga di grano tra le labbra, lo stereotipo del classico contadinotto buzzuro:"Salve amici miei!" tono di voce gracchiante:"Seguitemi dentro casa!" dopo uno scambio veloce di saluti, li fa accomodare dentro la sua dimorra, una casetta in legno stile rustica, dalle piccole dimensione, infatti sembra il solo ad abitarci:"Vi presento Zampa!" prende in mano un micio dall'aspetto prestante, dal pelo color thè e gli occhietti dorati:"Ultimamente stanno aggirando troppi topi qui dentro, e le trappole non bastano più! Nonostante glielo ripeta in continuazione non vuole darsi da fare, è proprio un pigrone! Vi prego, impartitegli voi gli ordini a questo gatto! State tranquilli, non è irrequieto!" porge quindi il felino nelle mani dell'addestratore che subito lo passa allo hyuga:"Bhè, ragazzo, questo è proprio compito tuo! Vediamo se ne sei capace!Ricorda, per riuscire in questo tipo di lavoro bisogna prima di tutto ridurre il soggetto all'obbedienza come ti ho insegnato l'ultima volta, successivamente ricorri alle tue abilità mantenendo un tono di voce secco e deciso.Questo è tutto ciò che devi sapere, devi cercare di instaurare un rapporto di fiducia tra te e l'animale." attorno a loro si udiranno lo squittire di molteplici topolini, che si nascondono da tutte le parti, sono davvero difficili da seguire con lo sguardo. [Ambient per Hiashi]
Rimane ad osserva i movimenti dello hyuga, sembra dimostrarsi socievole col piccolo gattino pelandrone. Pian piano, riesce a ridurlo all'obbedienza con i suoi modi di fare:"Bene, ma non perdiamo altro tempo!" osserva il ragazzo con le braccia incrociate al livello del petto e sguardo cruciato. Sospira profondamente:"Nel frattempo, ti faccio vedere come si fa a questo punto, così da accorciarci il lavoro!" per poi rivolgersi al contadino:"Dove si trova lui?" si riferisce all'animale di cui si deve occupare:"Seguimi giovanotto!" fa strada ad entrambi i ragazzi, che al camminare del genin il micio inizia a seguirlo. Li conduce di fianco alla casa ove vi si trova una gabbia al coperto recintata, una tettoia la ricopre dai raggi solari. Dentro di essa, vi si può percepire qualcosa che ringhia dall'oscurità e con passo felpato si mostra ai presenti, un lupo dall'altezza di 50 cm e dalla lunghezza di 1 metro, pelo grigio e gli occhi color dorati, il suo sguardo truce fissa coloro che si posano di fronte a lui. Il contadino prende parola:"Deve far in modo di placare il suo istinto di azzannare le pecore, i lupi sono delle guardie migliori rispetto ai cani soprattutto in queste zone ove il brigantaggio è diffuso!" solo un cenno del capo da parte dell'addestratore esperto che si avvicina alla gabbia con passo lento ma sicuro di sè. Si abbassa piegando le gambe fino a raggiungere l'altezza dell'animale, sguardo serio ed impavido, non trasuda nemmeno una goccia di paura o perlomeno è quello che tenta di dimostrare. Lo fissa intensamente negli occhi, solleva la mano destra in direzione della sua fronte, senza mai toccarlo anche perchè vi è una recinzione a dividerli. Tutto ciò dura per molto tempo, i minuti passano veloci fino a quando abbassa lentamente la mano verso il basso come a volergli chinare lo sguardo, così come il capo, lentamente il lupo si abbassa col muso e smette di ringhiare, come se capisse chi è chi comanda:"Adesso può aprire la gabbia!" detto ciò il contadino fa ciò che dice anche se con un pò di timore. Il lupo esce lentamente e l'addestratore lo conduce in direzione del recinto ove vi sono le pecore, entrando insieme all'animale là dentro per poi iniziare subito ad impartire i suoi ordini:"Non dovrai far mai del male a tutte queste pecore, nè a quell'uomo laggiù!" indicando sia le bestie che il contadino:"Chiunque si riveli minacciare questo luogo potrai ucciderlo, chiaro?!" il tono di voce rimane secco e deciso pieno di determinazione senza mostrare nemmeno un cenno di paura. Lascia dunque il recinto con il lupo all'interno, ed osserva la scena che si para di fronte a sè, il lupo si aggirà liberamente lì dentro senza toccarle nemmeno le pecore, lasciando a dir poco contento il contadino. Si rivolge dunque al genin:"Adesso che hai visto come si fa, provaci tu! Più è complesso l'ordine e più va contro la natura dell'animale, più sarà difficile impartirglielo! Ma nel tuo caso è un giochetto!" ritornano quindi all'interno della casa in legno aspettando che Hiashi concluda il suo lavoro. [Ambient per Hiashi]
Una volta preso l'esempio dal suo sempai, il giovane hyuga prova as impartire un semplice ordine al gattino emulando meglio che può i gesti dell'addetratore. Dopo qualche minuto il gattino si distacca improvvisamente avviandosi verso un angolo remoto della casetta, con un balzo felino fa esattamente ciò che dice e ritorna tra i piedi del genin mostrandogli la sua preda agonizzante tra le sue fauci. L'addestratore si ritiene molto soddisfatto della riuscita, anche se come al solito non lo da pienamente a vedere:"Non male, un gattino è facile da comandare, gli animali più tosti sono quelli che possiedono una natura burbera, come ad esempio il lupo di prima!" sospira lentamente per poi ricevere il giusto compenso da parte del contadino, intascando soltanto lui come al solito:"Questi ripagano pure i disturbi che mi dai per darti lezioni!" dice con solito tono burbero, per poi salutare il contadino ed avviarsi verso la propria dimora, seguito come al solito dai due cani nero e bianco, e dall'aiutante hyuga che anche oggi potrà ritenersi soddisfatto. [End]