giorni di follia quotiiana

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21:07 Raion:
  [mensa Kusa] <arrivo eccomi!> Il vassoio con il cibo passa dalle cucine alla zona di stallo dove un cameriere l'avrebbe portato dove richiesto in questo caso lui. Oggi ci sono un sacco di persone: sfollati, ninja, bambini, ormai c'è così tanta confusione che potremmo dare da mangiare anche ai nemici che hanno attaccato Kusa e nessuno si renderebbe conto della cosa. Raion è al momento con i nervi tesi, sia perché gli hanno chiesto di tenere la massima attenzione alla attuale situazione, sia perché sta lavorando da ore. Sospira non vedendo quasi l'ora di prendersi la sua meritata pausa e soddisfare anche il suo stomaco. Ha le occhiaie ed i capelli sono cresciuti ancora un po' e sono evidentemente scompigliati sotto la cuffia da cucina. Il grembiule è un disastro e le mani sono praticamente piagate o tagliuzzate dal lavoro per il quale lo sfruttano in ogni occasione possibile: preparare la materia prima e pulire..la gavetta di tutti gli allievi, ma ormai si sta stancando anche di fare questo. L'altro lavoro è il lavoro di cameriere, quando il servizio richiedeva una o due mani in più ed è qui che si trova. Cerca di camminare con passo ampio con il vassoio sollevato al livello del petto cercando di schivare i vari passanti/bambini che stanno sostando o muovendo in mezzo al camminamento. Un comportamento odioso ma non può fare altro che accettare la condizione che non c'è più alcuno spazio disponibile e quindi procede contando i secondi dalla pausa <ecco qui signori l'ordine, per la paga dovete andare all'entrata, buona sera> piuttosto freddo ma per via della stanchezza mentre si congeda da quei clienti per tornare al bancone. La sala è ampia che si sviluppa in lunghezza più che in larghezza (comunque ampio), composta da cinque lunghe tavolate e panche annesse, alla fine delle cinque tavolate si trova l'enorme cucina a vista con solo un bancone e una zona di stallo a dividere le due sale. [ch off]

21:38 Miko:
  [away>mensa] La ragazza si sta godendo il clima della sera, umido e leggermente freddo, delle strade di Kusa, fino a quando, involontariamente, il suo stomaco comincia a reclamare cibo, con un esile crontolio, tappato dalla mano destra che andrebbe alla bocca dello stomaco come se questo gesto potesse dare silenzio a tale rumorino. Gli occhi arancio scrutano la zona, fino a spalancarsi nel momento in cui alla mente torna la reminiscenza di una mensa, non potendo tornare a casa, dopo un litigio con la madre. I passi seguono l'uno all'altro, eseguiti in degli stivali shinobistici da un leggero tacco, ma che comunque non portano la statura della giovane ad alte misure,, anche perchè non le interessa apparire quanto l'essere. Capelli violacei, tenuti in un perfetto caschetto, arricchito da una rosa di carta al lato destro del capo, che incorniciano un cereo viso angelico, avvolto nel colletto di una lunga tunica nera dalle ampie maniche e dall'interno di cremisi colore. La mensa viene raggiunta in pochi minuti, fino ad oltrepassare la di sua soglia e scrutare l'ingresso, con un viso schifato, trovando avanti a sé tanti individui che lei considera "usurpatori di ossigeno".[c off]

21:41 Yurashin:
  [Mensa Kusa] Tensione, un clima pungente, che in questo ultimo periodo, giorno dopo giorno, è alimentata sul volto di ogni abitante Kusano, soprattutto per coloro che hanno scelto d'esser Shinobi nel proprio percorso di vita. Il richiamo alle armi è stato totale: perfino le pedine semplici, quali i Genin, sono stati richiamati a contrastare l'avanzata nemica, costringendo a subire ingenti danni, sopratutto per alcune strutture del luogo. Sacrifici dovuti ma necessari per resistere ed eliminare ogni avversità; eppur non si riesce ancora a scorgere la fine di questo tunnel scuro. Pungente, come una spina di una rosa. Ed in questo scenario che si paleserebbe il giovane, con la sua postura eretta ed una scansione ritmica dei propri passi regolari. Un battito di quelle suole dei sandali scuri che caratterizzerebbero la sua avanzata verso una delle principali siti ancora intatte e, per ovvietà di cose, anche molto frequentato: la mensa di Kusagakure. Un luogo ove si può ottenere un pasto caldo, un luogo ove i cittadini possono avere la presunzione di godere di alcuni attimi di tranquillità, un sorriso nettamente amaro da pronunciare dinanzi alla propria famiglia o con i propri cari ancora vivi. Ed il Genin? Si preoccuperebbe di tenere una giusta quanto corretta predisposizione alla cura di ogni singolo particolare, attento e concentrato affinché la propria presenza possa fungere come un individuo intento ad eseguire una ronda. Il pericolo dopotutto è imminente ed il nervosismo non manca: qualche rissa potrebbe sempre scoppiare, per una ciotola di meno. Occhi argentati che, quasi privi di vitalità, scorrerebbero su quell'ambiente, all'interno di quel capannone al cui interno vengono costituiti numerose tavole e sedie adiacenti. Scorrerebbe lentamente, a piccole falcate, mentre le braccia rimarrebbero rilassate, leggermente oscillanti, accanto ai fianchi. Una movenza elegante, fluida, che potrebbe quasi assomigliare al passeggiare di un nobile esponente, seppur il proprio vestiario non si possa ritenere così ricco ed ornamentale. Infatti ci sarebbe una semplice camicia bianca, leggermente aperta, a coprirne il busto, sul quale comparirebbe anche una giacca nera smanicata; inferiormente un pantalone dal tetro colore che fascerebbe le leve inferiori in modo tale da essere adeguatamente elastico, in caso di movimenti più particolari. Ovviamente non mancherebbe anche il suo totale equipaggiamento: sia quella serie di tasche legate al bacino, contenenti vari strumenti, e sia quelle placche che si stringerebbero sugli arti, atti a rinforzarne la superficie in caso di attacco. Un respiro lento, profondo, mentre la mente si svuoterebbe dal turbinio di pensieri presenti, intenzionato ad un processo complesso, seppur sia oramai abituato al suo utilizzo. Braccia che dunque si pongono dinanzi al proprio busto, innalzandosi appena, mentre tenterebbe di richiamare all'altezza dei reni le due sfere energetiche. Da una parte, tutta l'energia fisica, prodotta dalla propria determinazione ed imponenza, mentre dall'altra parte, in quest'ulteriore sfera, si concentrerebbe la propria volontà e la propria saggezza. Farebbe in modo di non velocizzare il tutto, rendendo ogni passaggio, anche il più banale, con la dovuta attesa; in questo modo, dovrebbe riuscire a formulare delle fondamenta portanti su quella struttura che starebbe creando dentro di sé. Solo dopo ad averne richiamato in adeguata quantità, tenterà di far collidere le due sfere all'altezza del plesso solare. Le circonferenze prima si accarezzano delicatamente, in quella proiezione rotatoria, per poi rompere lentamente i confini delle due sfere e far sì che il loro “contenuto” si mescoli attentamente. Una graduale combustione a riscaldargli la zona dell'impasto: sinonimo della creazione del Chakra. Solo dopo aver assicurato un controllo su tale prodotto energetico, si impegnerebbe nel disperderlo secondo il sistema circolatorio del Chakra, il quale, come un sistema di canali d'irrigazione, dovrebbe trasferire il miscuglio per tutta l'estensione del proprio corpo, fino alla sua naturale fuoriuscita dai punti di fuga presenti. Seppur dovesse avvertire che il tutto sia ben scandito, non demorderà e far prolungare il tutto, rendendo la circolazione quanto più costante e fluida possibile. Intenzionato ad essere sicuro dell'acquisizione di quel potere che lo rivitalizzerebbe, che gli donerebbe un legger brio di vitalità. [Se Chakra On: 25/25]

21:56 Raion:
  [mensa kusa] La stanchezza avanza, le mani si fanno più intorpidite, chiude ripetutamente le mani quando non sente un colpetto alla spalla che lo fanno girare in direzione della manager con la quale scambia un sorriso stanco ma soddisfatto. Non è un caso che la sua espressione esaltata si trasforma in qualcos'altro, un cipiglio per nulla convinto tanto che sbotta alla fine sfinito <ma che diavolo!> non si è mai comportato così, con nessuno, sopratutto verso la manager ma quando è troppo è troppo <sono due notti di troppo che sono dietro a lavorare con gli straordinari, dormo solo il pomeriggio che significa che la mia pausa salta?> alcune volte gli sembra di stare in un luogo di schiavitù forzata ed è inutile lamentarsi: alla fine la discussione si protrarrebbe per circa due minuti abbondanti per poi cadere con la resa del seiun che ritorna a fare il suo lavoro per altre due ore almeno, forse di più, sicuramente non di meno. <essia! ma rivoglio indietro tutto> Sguardo aggrottato, stringe i denti e fa dietrofront verso la sala afferrando un vassoio libero al volo per poter raggiungere il tavolo n3 o meglio una parte e togliere le vettovaglie lasciate li il più velocemente possibile e uno sguardo truce sul volto. <che noia> è infastidito a morte dalla cosa e a malapena si occupa delle persone che stanno entrando all'interno della mensa dove ormai non c'è più spazio per nessuno. Sente una spallata da dietro e nei suoi due metri abbondanti di altezza con una stazza considerevole il ragazzo fa ferro e fuoco soltanto con lo sguardo rivolto ai presenti, oggi non è giornata. [ch off]

22:06 Miko:
  [mensa] Il passo della ragazza riprende all'interno della sala, alla ricerca di una seduta libera, completamente disinteressata a chi le potrebbe capitare vicino e sdegnando qualsivoglia persona presente, ma ha poca fortuna, trovando ogni singolo posto occupato da questi anim...individui. Così il passo continuerebbe fino verso la cucina, dove cercherebbe di attirare l'attenzione di un cameriere, magari quello che sembra un non morto dai bianchi capelli e occhiaie nelle quali è possibile versare una porzione di zuppa. Al momento le interessa solo di mangiare, e tutte quelle spllate per passare e attese per non investire bambini che corrono tra un tavolo e l'altro non le pesano, soprattutto dopo che un medico fa apprezzamenti sul tuo seno la tua pazienza si allena in maniera efficace. Se fosse arrivata alla fine della sala e avesse attirato l'attenzione del giovane, andrebbe a dire, con tono freddo...<scusami, sapresti indicarmi se e dove possa sedermi per consumare la cena?>. Lo sguardo, come sempre semichiuso, di quello stampo che trasuda superbia, rimarrebbe fisso sul giovane, senza nemmeno batter ciglia per idratare l'oculare superficie, o almeno solo le volte estremamente necessarie, così che ogni singolo movimento, attenzione, sguardo e indicazione del giovane possa essere rapidamente percepita...[c off]

22:11 Yurashin:
  [Mensa Kusa] Chioma corvina che accarezzerebbe appena la schiena maschile, mentre il giovane continuerebbe, innarestabile, il proprio intercedere, per tutto il perimetro della mensa, intenzionato a sorvegliare, affinchè tutto venga svolto nei migliori dei modi, che non ci siano sbavature anche in un compito così banale come servire del cibo a delle persone. Bisogna sempre limitare i danni, stringere i denti in queste condizioni e far sì che tutto proceda nei migliori dei modi. Mani che dunque si scioglierebbero dall'intreccio prima imposto, in modo tale che possano ritornare ad oscillare leggermente ad ogni passo che verrebbe compiuto. Un movimento maschile che andrebbe a ridurre gradualmente la distanza con la cucina a vista, ove numerose persone si preoccuperebbero di lavorare notte e giorno a trasformare vari ingredienti e preparare diverse pietanze. Non piatti ricchi o ricercati, ovviamente, ma qualcosa di sufficiente al palato umano. Con cura, si presterebbe poi a sostare, posizionando la schiena rivolta verso la parete e lasciar che la propria altezza, poco meno di due metri, possano aiutarlo ad avere un campo visivo migliore. Un corpo che comunque, seppur non si dimostri essere nettamente rifinito, si mantiene comunque sufficientemente delineato, a causa degli ultimi esercizi che sta compiendo appena ne possiede possibilità, nel tentativo di migliorare ulteriormente. Poco tempo per lo svago, invece: la situazione non permetterebbe anche questo lusso. O dovrebbe iniziare a considerare la semplice capacità di respirare come una fortuna? Ad ogni modo, dopo aver compiuto un profondo respiro, aver notato ulteriori ingressi, si appresterebbe a mobilitarsi ancora una volta, notando come il flusso migratorio delle persone sembrerebbe decimare appena. Intenzionato a mettersi in fila, se fosse necessario, raccogliendo il materiale necessario, quale un vassoio, per poter aver una porzione. Dopotutto deve concedere il buon esempio, nel tentativo di non dar spallate o provare a superare chi ha dinanzi, nei modi più meschini possibili. Si sentirebbe quasi un infiltrato, per qualche secondo, potendo constatare la zona più pericolosa da vicino; difatti basterebbe un paio di sguardi per inoltrare un legger timore agli occhi di quei furbi, che potranno ben constatare l'effige di Kusa su quel Coprifronte, legato al proprio collo, mediante una striscia di tessuto nera. Evidente, se solo si portasse l'occhio lì. Dunque si ritroverebbe alle spalle di una fanciulla, dalla chioma violacea e dal taglio a caschetto, che tenterebbe di prendere parola con uno dei camerieri che, in qualche modo, susciterebbe la mente propria. Che l'abbia già visto, incontrato, ne è totalmente sicuro, ma il suo nome gli sarebbe ancora un mistero. [Se Chakra On: 25/25]

22:27 Raion:
  [mensa kusa] Si rigira verso la voce cercando di mantenersi tranquillo quantomeno mentre affronta la cliente in questione. Stringe i denti e prende un lungo respiro, ovviamente cerca qualche posto in cui sedersi. Raion prende il suo tempo, si guarda attorno e come è palese non c'è uno solo spazio libero...tranne forse per una alternativa <mi scuso per il disagio ma gli sfollati aumentano giorno dopo giorno e abbiamo sempre un limite di razioni..> e di tempo: già stanno sfiorando ampiamente il coprifuoco. Quando nota una certa scena, ovvero un tentativo di iniziare una rissa Raion allungherebbe il passo in quella direzione <solo un secondo, vada al tavolo 5 infondo> commenta il ragazzo segnando la posizione del tavolo con dei posti liberi, in particolare quello è il tavolo dove cena lo staff sicuramente più isolato ma più libero rispetto a quelli in sala <se fanno domande chiedi di Raion, se insistono digli che mi devono un favore...HEI VOI> Afferma mentre porterebbe le mani al livello dello sterno unirebbe le dita a metà cercando di comporre in modo consono il sigillo della capra in modo che le dita associate si toccassero tra loro in modo simmetrico come se fosse una sorta di circuito elettrico quindi scenderebbe in profondità ascoltando se stesso ricercando all’interno del proprio corpo le energie fisiche all’altezza del ventre e quelle mentali all’altezza della testa. Cercherebbe di raccoglierne e di prenderne il possesso per poi cercare di muovere le due energie in senso orario cercando di allungare le due sfere verso un centro unico. Continuerebbe a muovere le due energie sempre più velocemente cercando di amalgamarle insieme fino a comprimerle per poter ricreare un’unico flusso di energia comunemente chiamata chakra che rilascerebbe all’interno del corpo cercando di controllarlo e di mantenerlo in costante movimento. Aprirebbe gli occhi e nel caso tutto fosse andato come dovrebbe, sentirebbe il chakra scorrergli nel corpo, temprarlo dall’interno. Fatto ciò il ragazzo punterebbe il duo senza accorgersi ancora della presenza di Yrashin <Fuori! non abbiamo bisogno di risse qui dentro, Fuori!> [ch tot 25/25]

22:34 Miko:
  [mensa] La ragazza andrebbe ad ascoltare la replica del cameriere, girando il dorsi in senso antiorario di qualche grado quando questo andrebbe per passare per andar ad abortire una lite, così che non si colpiscano con le spalle. Alla sua risposta la giovane non andrebbe nemmeno a seguirlo con lo sguardo, non le interessa farlo, ma si dirigerebbe direttamente verso il tavolo cinque, che se non le fosse stato indicato non avrebbe mai saputo quale di quelli fosse. Il passo è lento, la tunica ondegglia dietro ogni suo incedere e le maniche, assecondando il movimento dei superiori arti, ondulerebbero minimamente ai lati di quell'esile e femmineo corpo. Giunta al tavolo si siederebbe e andrebbe a solo ora, vedendo l'umore dei presenti, a prender la decisione di richiamare il chakra. le mani verrebbero portate nel sigillo caprino, chiudendo gli occhi e rilassando corpo e mente, ritrovando una pace e un distaccamento dal mondo materiale, che le permetterebbe la raffigurazione mentale del proprio corpo e del proprio sistema circolatorio energetico, in modo da poter visualizzare, e aiutandosi con la visualizzazione stessa, le due energie presenti nel suo corpo, quella mentale, rappresentata come una sfera bianca nella testa, e una nera, all'altezza dello stomaco, rappresentante l'energia fisica, le queli, in seguito, lentamente, rilascerebbero un filamento di energia, dalla densità del fumo, che con un movimento spiroidale in senso orario, come il verso della cute della shinobi, andrebbero ad avanzare l'una verso l'altra, fino a quando le sue energie si fonderebbero nel ventre alla creazione di una nuova sfera di energia dal grigio colore e dalla dimensione somma delle due precedentemente esistenti. Se questa fase fosse completata correttamente, dalla nuova e unica sfera si diramerebbero centinaia di filamenti di energia che, immessi nel sistema circolatorio del chakra, andrebbero, con il loro passaggio, ad attivare tutti gli tsubo del corpo, così da energizzare tutto il corpo della shinobi e renderla capace di fare ciò che prima non sarebbe mai stata in grado di fare. Gli occhi si riaprirebbero, leggermente più sicura ora, aspettando semplicemente il suo turno per ordinare...sperando che funzioni così, non essendo mai stata in una mensa...[se chakra on chakra 30/30]

22:42 Yurashin:
  [Mensa Kusa] E' dannatamente poco il tempo con cui riesce a mantenersi estraneo alla sorveglianza del luogo, in quanto un semplice brusio sembrerebbe trasformarsi in qualcosa di più complesso, ovverosia un esordio di rissa. E questo lo potrebbe cogliere, oltre alla propria percezione sensoriale, anche dall'agire del cameriere dalla chioma biancastra che si dirigerebbe in quel punto, probabilmente atto a liberarsi degli stolti. Potrebbe mai rimanere lì, fermo ed immobile ad attendere? Velocemente le mani saetterebbero verso il proprio petto, nell'intenzione di formulare rapidamente una semplice successione di sigilli: Bue e Drago. Questo dovrebbe permettere al flusso di chakra, già presente e vivo all'interno del proprio organismo, a ricercare una spezia nuova in quell'impasto di energie burrascose: il Doton. Infatti questo andrebbe ad alterare la composizione del Chakra e far sì che, invisibile ad occhio nudo, il composto nuovo verrebbe portato all'esterno, simile ad una tecnica della trasformazione. Infatti andrebbe a coprire l'intero corpo maschile in una protezione intensa, come se fosse un'armatura di terra. Dopo aver compiuto ciò, si preoccuperebbe di piegare leggermente le gambe su se stesse, per iniziare una rapida successione di scatti, a zigzag, per avvicinarsi alla zona pericolosa, già pronto ad utilizzare le maniere forti in caso di estrema necessità. Si porrebbe dunque accanto alla figura di Raion, alla destra di quest'ultimo, ad una distanza di un paio di metri; a circa tre metri dalle persone coinvolte nella lite. Labbra che dunque si schiuderebbero, lentamente, lasciando che una piccola mole di ossigeno vibri le proprie corde vocali: <Placate i vostri animi e vi invito gentilmente a lasciare questo posto, allibito per tutt'altro che delle stupide risse.> Tranquillo nel suo argomentare, scandendo ogni parola lentamente, mentre le iridi proprie andrebbero ad iniettarsi nello sguardo avverso, atto ad intimorire e lasciare che le buone maniere, quelle verbali, siano sufficienti a spingere costoro a lasciare la struttura quanto prima, senza degenerare. Pronto, ovviamente, anche ad una variante meno formale e più intensa, nel caso in cui non fosse stato udito. Una leggiadra fierezza si potrebbe quasi intercettare dal Genin, in quella posa. E cosa accadrà ora? [Se Chakra On: 19/25][Armatura di Terra]

23:10 Raion:
 Non c'è bisogno di scaldarsi più di così: già in due sono più che sufficienti per "tranquillizzare gli animi" ed in più appena sente parlare Yurashin, Raion si gira in direzione del compagno e lo riconosce, dopo qualche secondo di perplessità. <oh tu> annuisce guardando il ragazzo e poi di nuovo i due avventori molesti <voglio farvi presente che qui non potete fare come vi pare, davanti a voi avete due ninja di Kusa e stai certo che buona parte di chi sta mangiando qui non sono certamente impreparati, quindi fuori di qui e provate domani con un atteggiamento migliore> e con questo i due avventori verrebbero spinti dal resto degli altri verso l'esterno senza che loro due dovessero sporcarsi le mani. Alla fine di questa storia Raion guarderebbe verso il genin assottigliando le palpebre <hei> sogghigna dando un cenno d ringraziamento verso il ragazzo per poi togliersi la cuffietta <devi mangiare?> domanda inutile ed informale <dai vieni, che ti offro la mia razione, tanto oggi a quanto pare non mi è permesso fermarmi> sbotta alla fine sarcasticamente per poi fargli cenno di seguirlo verso la tavola degli staff sempre ammesso che volesse seguirlo. Sospira pesantemente scuotendosi la testa con una mano per poi rinfilarsi la suddetta cuffia in testa, incassandola ferocemente <come va? l'ultima volta eravamo in una prigione in fiamme> chiede il ragazzo guardando verso Miko. La individuerebbe e la raggiungerebbe ritornando a fare il suo lavoro <eccomi, mi scuso per il disagio, prego ordini pure> [ch on]

23:18 Miko:
  [mensa] La ragzza andrebbe ad alzarsi quanto il giovane cameriere andrebbe verso ella a prendere l'ordinazione, ma rapida la giovane andrebbe a replicare...<nulla, credo sia il caso di tornare a casa...non posso lasciae tanto tempo mia madre sola...> direbbe, quasi sorpresa di aver detto così apertamente ciò che pensava, ma non ci da peso per ora, andando, circumnavigando il tavolo, a continuar a dire...<se vi interessano altre braccia per gettare via la spazzatura...> andando a fare un cenno verso quegli elementi appena cacciati <...contate sulla terza genin>. Già, la giovane aveva ascoltato il dire dei due ragazzi, anche se non era intervenuta, e non crede che interverrà per il resto della serara, soprattutto perchè due genin con certi elementi bastano abbondantemente, e poi perchè far operare la genin con gentaglia del genere, lei, amante dell'arte, perdersi con gente che al massimo ama il cassonetto dove vivono. Nessun saluto e nessun cenno di complicità prima che la giovane prendesse la strada dell'uscita, vestita non solo di tunica e ti stivaletti, ma anche di appetito, che sazierà ormai solo alla sua dimora...[end]

23:23 Yurashin:
  [Mensa Kusa] La situazione verrebbe facilmente risolta, con un paio di proposizioni, oltre a quelle che vengono espresse dal giovane che avrebbe accanto, il quale riuscirebbe a spedire fuori gli stolti senza che possano sporcarsi le mani. E non sembrerebbe che il figlio di Kiri sia l'unico a ricordare dell'altro, dato il tono che l'altro utilizzerebbe, poco meno informale, riconoscendolo per la loro missione svolta in comune. Si volterebbe appena verso di lui, ruotando il busto e lasciando che possa argomentare ancora una volta. <Il mio nome è Yurashin.> Educato, ponendo il proprio nome alla conoscenza avversa, sperando di poter ottenere egual trattamento. <Non ho avuto modo di presentarmi data la situazione che vigeva in quella prigione, in fiamme.> Esprimerebbe il motivo per cui non si fosse presentato prima. E con ciò, lo seguirebbe verso il tavolo per lo staff, quando sentirebbe la proposta avversa. <Possiamo anche dividerla, non è assolutamente un problema. Dopotutto sembri esser anche tu vittima della stanchezza e rubarti un pasto non rientra nelle mie intenzioni.> Ed ecco che l'unica fanciulla presente, quella che si era accomodata precedentemente, andrebbe ad esprimere un paio di frasi, ma sufficienti per addobbare l'idea sulla figura femminile, quale il suo grado Ninja. Nessun nome, però; sembrerebbe essere un abitudine non conoscere i nomi di chi incrocia lo sguardo. Ad ogni modo, si preoccuperebbe di accomodarsi nella stessa postazione occupata e lasciar che il camerier possa portargli metà del pasto annunciato precedentemente. Intanto il circolo di Chakra si manterrebbe ancora attivo, pronto ad essere integrato in caso in cui qualcun altro volesse divertirsi e sfogare parte di frustrazione verso il prossimo. [Se Chakra On: 19/25][Armatura di Terra]

23:51 Raion:
 Alla fine Miko decide che s è fatto troppo tardi <maaa...> non ha avuto neppure il tempo di fare il suo lavoro, guarda preoccupato in direzione della manager stringendo le labbra <ah buona serata miss> la saluta arrendendosi e lasciando perdere il commento sulla spazzatura alla quale offre una occhiata stranita. Si gira di nuovo verso Yurashin ormai da "soli" se così si può dire. Sorride cordiale per la prima volta questa sera scuotendo il capo <ah già è vero, non abbiamo avuto modo di presentarci> bhe normale se si pensa alle varie esplosioni in giro per quella sala <ahmmm....comunque mi chiamo Raion, mi chiamano Raion Seiun a dire il vero, ma va benissimo Raion tranquillo> scuote il capo di nuovo per poi guardare verso il tavolo. Mugugna e battendo le nocche sul ripiano si allontana di qualche centimetro e si rivolge al compagno <no tranquillo, caso mai rubacchierò qualcosa dal piatto ma, non posso mangiare fino a quando non ho finito il mio turno> sospira afflitto per poi occuparsi di nuovo della sua mansione <dimmi solo cosa posso portarti e te lo porto...abbiamo molto riso...tanto riso e qualcosa di secco> [ch on]

23:59 Yurashin:
  [Mensa Kusa] La fanciulla sarebbe oramai fuggita, mentre il giovane si presenterebbe con semplicità, svelando nome e cognome, seppur sia sufficiente il nome per nominarlo, in caso in cui dovesse rivederlo ulteriormente, anche in una differente postazione. Ben composto, con la schiena dritta e con le mani che sfiorano la superficie lignea, andrebbe a protrarre il volto verso l'altrui presenza. <Mi andrà bene del semplice riso. Ti ringrazio.> Non avrebbe molti vizi, soprattutto quando non si trova in una semplice taverna, in cui può chiedere una più variegata scelta di cibo. Quella è la conseguenza effettiva delle battaglie, delle guerre: quella povertà che deve esser semplicemente risarcita dalla ricchezza d'animo che ognuno dovrebbe mettere a disposizione dell'altro, in qualche modo. Dopo aver espresso la propria ordinazione, si limiterebbe a spostare il capo altrove: sull'intera sala, osservando semplicemente come molti hanno oramai abbandonato il sito per poter riposare, soprattutto le famiglie lì presenti. La notte oramai si avvicina e si inoltra in quel territorio Kusano, lasciando che meno brusio venga emesso. E la cosa potrebbe risultare anche piacevole, in quanto meno persone da gestire è sicuramente un ottimo dato, oltre al fatto che la mole di lavoro, per chi cucina, diminuisce. Attenderà che l'altro ritornerà nei suoi pressi, per avanzare ulteriormente parola e lasciar che possa semplicemente avanzare qualche chiacchiera casuale. <Non dovresti riposare un poco? Dopotutto potresti esser convocato presto per qualche battaglia, per respingere qualche nuovo attacco.> Dopotutto un corpo stanco, maledettamente stanco, non può competere in uno scontro così complesso; non sarebbe un semplice allenamento od una simulazione, dopotutto. [Se Chakra On: 19/25][Armatura di Terra]

00:14 Raion:
 Sogghigna evidentemente stanco lasciando ciondolare la testa verso il basso <lo so ma devo anche lavorare per avere qualcosa a mangiare, pagare le tasse e tutto il resto, sono da solo, ho poche possibilità se non lavorare come un mulo> mugugna a denti stretti quando parla di mulo e guarda altrove. <quindi non posso fare nulla se non questo> commenta di nuovo rimarcando il fatto che al momento è incastrato <e al momento se voglio avere qualcosa da mangiare devo sostenere anche questa fatica...certo non sarò fresco come una rosa, i miei capelli sono bianchi> si massaggia i capelli <ah ma quelli sono già bianchi!> esclama il ragazzo in quella semplice battuta prima di dirigersi verso il bancone per andare a prendere l'ordinazione per il kusano. <e poi, se riesco a battere un taijutser nel suo campo di battaglia allora posso anche combattere con un occhio aperto e uno chiuso> [ch on]

00:44 Yurashin:
  [Mensa Kusa] Breve scambio di battute che s'avrebbe tra il duo, prima che Raion possa prendere l'ordinazione del ragazzo. Un flebile sorriso che verrebbe palesato all'argomentare dei capelli bianchi altrui. <Capisco.> Per quanto riguarda quell'interesse a mantenere un lavoro così stancante, oltre ad essere comunque un attivo quanto operativo Shinobi. Dopotutto anche lui avrebbe cercato un lavoro per migliorare la sua economia personale, oltre al fatto di intraprendere ed affacciarsi a nuove conoscenze. Attenderà che l'altro lo raggiunga nuovamente con la ciotola ed il riso al suo interno, per poter udire quanto avrebbe da dire sul TaiJutser sconfitto e sul combattere con un occhio solo. <Sicuramente puoi essere abile, ma non sottovaluterò mai l'avversario. Ogni istante qui potrebbe essere anche l'ultimo, se non particolarmente attenti.> Si preoccuperebbe dunque di terminare quanto prima la propria razione di cibo, muovendo agilmente le bacchette e portare tutto nella propria bocca, mostrandosi sempre un esponente che si appoggia all'educazione nobiliare. Non parlerebbe con la bocca piena e rispetterebbe tutti i canoni del bon ton, quando ci si risiede a tavola. Solo dopo aver terminato, si preoccuperebbe di consegnare quanto utilizzato nella giusta locazione, quasi a facilitare il lavoro altrui, e si impegnerebbe in un semplice saluto, placato, verso il giovane, con un cenno della mano che si innalza appena. <A presto.> Esplicherebbe, prima di scomparire, superando la soglia della mensa, diretto altrove. [Se Chakra On: 19/25][Armatura di Terra][End]

Semplicissima quest dove finalmente Yurashin e Raion si scambiano i loro nomi sopratutto hanno modo di parlare del più e del mento mentre Raion viene schiavizzato nella mensa di Kusa.