Tatuaggio al Loto di Sangue

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con Azrael

21:24 Utente anonimo:
  [Porticato] La scampagnata per Konoha sembra alla fine esserle stata almeno un attimo utile, non esageratamente ma come dire quel tanto che le è bastato per raggiungere l’ingresso di quella casa. Si muove piano per la strada guardandosi intorno attentamente e ripetendosi mentalmente quel paio di indicazioni che qualche sconosciuto le ha fornito. Per la sua sicurezza ha deciso di indossare il copri fronte di Kusa, che quindi la indentifica come ninja dell’alleanza, portato oggi come una collana a coprirle quel lungo collo candido con i capelli, sciolti, che le ricadono lungo le spalle, quel rosso che si schiarisce sempre più fino a diventare biondo sulle punte. Capelli mossi che vanno a coprire quel suo solito strano modo di vestire, una canotta aderente sul petto e un paio di jeans corti, giusto quel che basta per non lasciare in bella vista le chiappe insomma. Gambe protette dal freddo solo grazie a quelle parigine nere che comunque lasciano nuda una bella porzione di pelle chiara. Armi al loro posto, un portaoggetti legato al polpaccio destro, una frusta sul lato sinistro al fianco, un lancia spiedi nascosto sull’avambraccio sinistro e infine Shibuki dietro alla schiena che spunta da quella felpa rossa che si è messa, il cappuccio che è tirato sul capo lasciando intravedere la frangetta mezza bionda, con quelle ciocche che finiscono davanti ai suoi occhi verdi. Davanti a lei si para un porticato, lo osserva con attenzione e poi annuisce, sì c’era anche in quelle indicazioni. Un solo attimo in cui pare esitare e poi riprende il passo, sfila lei elegante e non proprio silenziosa per il luogo, il chakra per ogni sicurezza scorre in lei mentre ondeggia sicura fino a quella porta. La targhetta la conforta, a quanto pare non l’hanno imbrogliata, accenna un sorriso che si amplia appena legge il nome lì inciso, le sembra davvero una coincidenza divertente. La smorfia le scopre i denti bianchissimi mentre la mano destra si alza e il pugno va a chiudersi un attimo prima che le sue nocche impattino contro il legno tre volte, fatto questo si limiterebbe a portare la stessa mano sul corrispondente fianco, l’altra invece è abbandonata senza vita, il bacino si inclina appena dato che sposta il peso del corpo sulla gamba destra, il ginocchio sinistro si flette e il tallone corrispondente si alza, sul volto ancora quel sorriso divertito. Attende così sicura di sé e con gli occhi puntati davanti a lei sulla porta [chk on][equip][ Porta oggetti con: 9 shuriken+ 4 carte bomba legate a kunai + 4 bomba luce + 2 bomba sensore+ 2 bomba mina + 3 kunai+ 1 tonico recupera chakra+ 2 fumogeni+2 rotoli contenenti: 20 spiedi,2 shuriken gigante,20 kunai, 3 kunai a 3 punte][shibuki][frusta][porta spiedi con 5 spiedi]

21:44 Azrael:
  [Casa] Seduto su di una poltrona in cuoio nero posta nel salone principale di casa propria, la gamba sinistra perpendicolare al terreno, col piede che poggia a terra, mentre la destra è posta parallelamente rispetto al pavimento, con la caviglia che poggia sul ginocchio dell’opposta. Tra le labbra accoglie il filtro di una sigaretta il cui tabacco emana un piacevole profumo di vaniglia, con cui è stato aromatizzato, che viene ritmicamente aspirata in profonde, ma lente, boccate di fumo. Sul tavolo antistante alla seduta su cui è posto vi è una bottiglia squadrata, contenente un liquido color caramello ed accanto un bicchiere ricolmo di quest’ultimo, da cui è evidente siano state prese solo pochi sorsi. Indosso porta null’altro che una camicia bianca in lino, i cui primi due bottoni a partire dall’alto sono slacciati, favorendo una larga finestra sul petto allenato del giovane, coperto da un fitto e ben stretto bendaggio che prende entrambi i pettorali ed i bicipiti di ambedue le braccia. Le gambe sono fasciate da un pantalone nero, la cui stoffa lascia intendere un’ottima fattura, che scendono morbidi lungo gli arti inferiori sino ai piedi, lasciati nudi onde evitare danni al parquet che ricorre nei pavimenti di tutta la casa. La destrorsa regge ora la sigaretta, levandola dalle labbra, mentre la mancina è lasciata molle sul bracciolo. Al rintoccare delle nocche della propria ospite sulla porta, indice e medio della mano libera si articolano velocemente in modo che un sistema di fili di nylon collegati alla porta la apra, lasciando rivelare la figura della giovane Kusana. Il sopracciglio destro si alza, il volto muta in un’espressione di sorpresa, piacevole sorpresa < Mh? > mugugna, fintamente interrogativo, sfilando dagli anelli in nylon le dita, in modo che questo si raccolga attorno alla maniglia della porta con un silenzioso ed impercettibile scatto. Un sistema che gli consente di accogliere ospiti senza scomporsi. Pigrizia e allo stesso tempo desiderio di non muoversi troppo, onde non scomporsi in maniera troppo rapida al bussare della propria porta. Ospiti non ne attendeva, ma di tanto in tanto ci sono, la maggior parte sono lì per lavoro. Prende una profonda boccata dalla sigaretta, per poi reggerla nuovamente tra le mani, mentre si leva dalla poltrona e china il capo in cenno di saluto alla ragazza < Guarda chi si vede. A cosa devo la tua visita fino a qui? > i motivi potrebbero essere molteplici, si spera nulla che abbia a che fare col loro ultimo incontro, sarebbe alquanto sconveniente considerando il periodo a cui il Nara sta andando incontro. Ha solo voglia di non essere stravolto ulteriormente. Non le blocca il passaggio, lasciando dunque che si accomodi in casa propria accogliendo quel tacito invito ad entrare e richiudere la porta < Posso offrirti qualcosa? > domanda in un moto di naturale cortesia, ancor prima di scoprire quali sono le intenzioni della ragazza. [C off]

21:58 Utente anonimo:
  [Porticato] Non si aspettava proprio lui ammettiamolo. La porta si apre così che i suoi occhi chiari possano andare a cercare le figura del tatuatore al suo interno. Sorride, malizioso mentre sposta il peso sulla gamba destra, distendendola e andando a piegare quindi la gemella, la spalla rispettiva si poggia allo stipite mentre le braccia vanno a raccogliersi sotto al suo seno, incrociandosi <oh ma allora con quelle mani sai fare anche altro> . L’occhiolino che si chiude in direzione di quel bel ninja, era da un bel po’ che le loro strade non si incrociavano e le cose sono cambiate tanto da quella serata divertente, per prima cosa la Shibuki dietro alle sue spalle potrà suggerire qualcosa ma soprattutto è lo sguardo di lei, maliziosa, sorride anche eppure rispetto ad un tempo ha perso il volto da ragazzina che del mondo non ne capisce nulla, si è fatto quasi più affilato, sicuro, segno di un cambiamento, si potrebbe anche definire maturata se solo non le piacesse ancora così tanto far esplodere cose. Comunque sia eccola fare i primi passi in quella casa, lo sguardo che scorre sulle pareti e sul luogo mentre le sue gambe puntano dirette a quella bottiglia d’alcolico <oltre al tuo corpo dici?> ironica la replica a quella domanda, lo sguardo che torna verso il moro mentre lei va a leccarsi le labbra lentamente, che stia facendo sul serio o solo scherzando comunque non possiamo ancora saperlo. Se fosse riuscita ora allungherebbe la mano destra verso la bottiglia per andare a portarsela alle labbra, dopo averla aperta in caso, così per poi buttarsi giù un sorso <sì> continua quindi quella frase, la sua risposta <puoi offrirmi una sigaretta prima di spogliarti> il tono è sensuale, basso, lei sorride, divertita dalle sue stesse parole eppure c’è qualcosa in lei che suggerisce la serietà del motivo che l’ha portata a varcare la soglia dell’amante di una notte, appena riconosciuto, nonostante il tempo passato ha avuto troppo da fare per sostituirlo nei suoi ricordi[chk on][equip][ Porta oggetti con: 9 shuriken+ 4 carte bomba legate a kunai + 4 bomba luce + 2 bomba sensore+ 2 bomba mina + 3 kunai+ 1 tonico recupera chakra+ 2 fumogeni+2 rotoli contenenti: 20 spiedi,2 shuriken gigante,20 kunai, 3 kunai a 3 punte][shibuki][frusta][porta spiedi con 5 spiedi]

22:13 Azrael:
  [Casa] La casa, oltre ai pochi elementi già descritti, è semplice e arredata con una cura che forse rivela del carattere dello Special Jonin più di quanto vorrebbe ammettere. Un ordine a tratti maniacale, con qualche piccolo dettaglio che richiama un lusso che solo chi si intende nello specifico di ogni campo può quantificare. Quei piccoli agi che arricchiscono il suo stesso ego ogni volta che li intravede nella propria vita quotidiana. Alcolici costosi, tabacchi ricercati, mobili in legni pregiati, in particolare una grossa scrivania decorata con i migliori attrezzi da tatuatore sul mercato, la parete tappezzata di disegni di ogni genere. Dai paesaggi, ai ritratti, a scene di tortura piuttosto cruente e realistiche. Non per nulla sono state immortalate dal vivo, dettaglio di cui solo il Nara stesso può essere a conoscenza. La restante stanza contiene un divano, foderato dello stesso cuoio della poltrona, con cui fa angolo attorno al tavolino, ed un paio di mobili “contenitori” quali una libreria e qualche cassettone. Una grossa finestra che da’ piena vista sul villaggio e sul cielo notturno è sulla parete opposta rispetto alla porta, in modo che entrando si possa avere uno scorcio della posizione perfetta e troneggiante che ha quella casa rispetto alla Foglia. Sulle altre pareti vi sono porte chiuse che portano alle altre ali dell’abitazione, camera da letto, cucina, la camera che occupava da piccolo –da sempre chiusa e sbarrata con svariati lucchetti e sicure, in modo da tenerla così com’era, come ad imbalsamare un ricordo agrodolce che vorrebbe non far svanire mai– ed altre stanze utili alla normale routine. L’occhio cade immediatamente sulla Shibuki, elemento nuovo associato alla Oboro, che gli ricorda quanto tempo sia effettivamente passato dall’ultima volta che si sono visti. < Giocattolo nuovo? > domanda, a metà tra il sarcastico ed il sinceramente curioso, prima di potersi gustare con udito e vista quel teatrino messo in scena dalla Kusana in tutta la sua sfacciataggine. È apprezzabile l’atteggiamento così diretto della ragazza, d’altronde qualunque altro modo di porsi l’avrebbe fatta risultare falsa agli occhi di un ragazzo che l’ultima volta ha condiviso con lei una piacevole notte di intimità, per quanta priva di significato sentimentale fosse. L’occhio cade sul collo della bottiglia che si poggia alle labbra della ragazza, un grumo di saliva viene mandato giù, nascosto da un piccolo sorriso che più che malizioso pare divertito < Tasca destra, ho un astuccio di metallo, prendi tutte le sigarette che vuoi. > pone le braccia dietro la schiena, la mancina che con le falangi cinge il polso destro, la cui mano regge ancora la sigaretta quasi spenta, poggiati sulla parte bassa della schiena, lasciando che la ragazza si “serva” da sola. < Magari vorrai fumare dopo… > si lascia sfuggire, in un moto involontario, come sempre si è comportato con chi, come la kusana, lo attrae in maniera quasi fatale, prima di scuotere appena la testa e ricredersi. Ha da pensare a quanto accaduto con la Hyuga, che più per abitudine che per dimenticanza, ogni tanto passa in secondo piano, lasciando spazio al comportamento libertino che da sempre caratterizza lo Special Jonin. Scuote appena la testa, permanendo tuttavia in quella posizione < Non dirmi che hai fatto tutta questa strada solo per replicare quella notte. Non ti conosco da chissà quanto, ma non mi sembra da te. > cerca spiegazioni, indizi di uno scherzo, anche se non fa troppa fatica nel credere che sia piaciuto così tanto da generare il desiderio di ripetere una seconda –e chissà quante altre– volte quegli eventi. [C on]

22:26 Utente anonimo:
  [Casa] Il vetro si poggia tra le sue labbra carnose che si socchiudono appena, il mento che va verso l’altro con il capo che si reclina appena indietro così che quel famoso goccio possa finalmente scendere e scivolare nella sua bocca, i capelli che ricadono ondeggiando dietro al suo capo, sciorando appena l’arma. Sorride mentre ascolta quell’offerta, si limita quindi ad andare a raddrizzare il voto che ora viene puntato verso il Konohano, un sorriso che si disegna sulle sue labbra mentre la lingua torna a lambirle, ora solo per evitare che quella goccia sul labbro inferiore decida di scivolare e cadere sul suo seno, per aiutarsi infatti anche la destra, l’indice che viene disteso, si porta sul mento, una docle carezza fatta con il polpastrello così che poi possa venire infilato in bocca e leccato, nulla sfugge alla sua gola assetata. Deglutisce continuando a fissare Azrael, silenziosa cammina verso di lui, si china appena, una volta giunta in prossimità, cos da andare a distendere la destra e poggiare sul suo petto la bottiglia, come per lasciargliela <non bere troppo che mi servi lucido> sussurrerebbe quindi in questo stesso istante mentre la mano sinistra scivola, sfiorandolo lungo tutta la coscia così da raggiungere la tasca e andare ad estrarre l’astuccio in metallo. Fatto questo semplicemente si prende una sigaretta, sempre rimanendo piegata vero di lui e fissandolo sorridente. Si porta tra le labbra il filtro e ripone nella tasca tutto il resto <accendino?> e con queste parole si raddrizza andando però a camminare verso la poltrona così da insinuarsi tra le sue gambe, rimanendo comunque in piedi, solo per conquistare la sua totale attenzione <sei stato bravo certo ma non montarti la testa> sorride quindi. Attende ancora di accendersi quella sigaretta, com’è che fuma solo in sua presenza? Ahn sì perché scrocca. Ad ogni modo lei continua a sorridere <sono qui proprio per il nuovo giocattolo che potrebbe farti saltare in aria tutta la casa ad una mia sola parola> la sigaretta e la destra libera cosa che la spinge a sfoderare con sicurezza Shibuki, punta di quello spadone che verrebbe poggiato a terra oltre alla gamba sinistra dell’uomo, quasi a sfiorargli la coscia <sei in grado di tatuarmi un sigillo così che io possa riporla nel mio corpo?> domanda diretta e senza mezze termini, insomma è ciò per cui ha fatto tanta strada, va bene che è un bel figliolo ma non ha certo intenzione di scoparselo e basta, quello al massimo sarà il pagamento per il lavoro. La destra sta sull’impugnatura dell’arma, in cima, il palmo aperto, la spada si regge solo per la pressione che effettua, la maneggia con estrema sicurezza e tranquillità [chk on][equip][ Porta oggetti con: 9 shuriken+ 4 carte bomba legate a kunai + 4 bomba luce + 2 bomba sensore+ 2 bomba mina + 3 kunai+ 1 tonico recupera chakra+ 2 fumogeni+2 rotoli contenenti: 20 spiedi,2 shuriken gigante,20 kunai, 3 kunai a 3 punte][shibuki][frusta][porta spiedi con 5 spiedi]

22:52 Azrael:
  [Casa] La prima cosa che si ritrova a fare è semplicemente quella di articolare la mancina in modo da estrarre dalla tasca posteriore del pantalone un oggettino in acciaio, le lettere “A” e “K” incise nell’angolino in basso a destra, su quello che dovrebbe essere il “fronte” dell’accendino. Il pollice scorre sul cappuccio in modo da scoprire la pietrina e con un movimento stavolta a piegarsi verso l’interno va a farla strisciare in modo che la scintilla dia combustione alla fiamma. Un lieve odore di benzina dovrebbe levarsi nella stanza, tipico di quel genere di accendini. Lo pone dinanzi alla bocca della ragazza che altro non dovrà fare che sporgersi di qualche millimetro per dare il primo tiro a quella sigaretta aromatizzata. Successivamente non va a rispondere alle parole della ragazza, come ci si potrebbe immaginare, ma si limita semplicemente a sorriderle, allontanandosi di qualche passo dalla sua posizione per andare alla scrivania dove raccoglie un posacenere pieno di quel che potrebbe sembrare null’altro che sabbia, in cui spegnere e riporre il proprio mozzicone senza lasciarne scintille ancora accese o emanare odore, che alla lunga può risultare sgradevole. Le da le spalle, sospira lungamente, certo è che la carne è debole e l’aspetto e il modo di porsi della Oboro non è semplice da gestire, pensando soprattutto al fatto che tra il Nara e la Hyuga c’è… il nulla. Il nulla più assoluto, lei è ufficialmente ancora legata a Yukio Kokketsu e forse lo sarà ancora, nonostante l’intimità vissuta, nonostante i loro corpi e le loro anime si siano unite in un misto tra rabbia e affetto più che sincero provato l’uno per l’altra. Un pensierino sarebbe più che lecito, eppure sceglie di allontanarsi, di mantenere le distanze dalla tentazione che ora è ospite in casa sua e gli chiede i suoi servigi in quanto tatuatore. < Tieni quelle carte bomba lontane da casa mia, ho ucciso per molto meno che una velata minaccia di far saltare in aria casa mia. > il tono, tuttavia, non è affatto serio. È evidente che stia quasi scherzando, la prende sul serio, ma comunque non teme particolarmente quel millantato potenziale distruttivo, che però, in caso venisse manifestato, preoccupa comunque lo Special, che andrà adesso a compiere l’azione più ovvia ad una possibile difesa. Poggia entrambe le mani alla scrivania, da quella posizione la ragazza potrà giusto ammirare la schiena del Nara, a meno che non si sposti, potrà sembrare semplicemente intento nella scelta degli strumenti. Gli occhi si socchiudono, la mente va a ricercare quella concentrazione simile solo a quella che potrebbe altrimenti ottenere in meditazione, con attorno silenzio e nulla più. La mente si estranea, portandosi in una valle solitaria e silenziosa, un campo deserto e sconfinato che non vede nulla di esterno a variare l’equilibrio in cui si è appena calata. La respirazione si fa lenta, controllata, le narici si gonfiano e sgonfiano assieme al petto allo stesso ritmo del ciclo respiratorio, il battito cardiaco rallenta alla stessa maniera. L’anima sembra quasi abbandonare il corpo, lasciandolo come un guscio vuoto poggiato a quella superficie lignea. Le energie verrebbero in questo modo richiamate, ogni singola fibra del corpo manda quei piccolissimi impulsi che, tutti insieme, formano all’altezza dell’addome una sfera di energia bianca, condensata sotto forma di una sfera. Allo stesso modo ogni esperienza, pensiero negativo e positivo, ogni singolo ricordo sin dal più profondo e recondito angolo della mente del giovane andrà a formare una sfera al pari di quella precedente, ma che nell’immaginario sarà di colore nero. Tali energie verrebbero ora sospinte verso il plesso solare, ove comincerebbero a rincorrersi come se la testa di una dovesse afferrare la coda dell’altra, in una mistura di colori che ricorda vagamente l’unione di Yin e Yang. Tale sarebbe la velocità di tale rotazione che il nucleo formato sarebbe unico, da cui andrebbero a partire filamenti sottilissimi dal fulcro ad ognuno degli tsubo che fanno da porta dall’interno all’esterno dell’ambiente per il chakra. Solo ora riaprirebbe gli occhi, raccogliendo il necessario ad un tatuaggio del genere. < È una richiesta abbastanza particolare. Posso provarci, ma per una cosa del genere mi occorre molto spazio. Schiena o busto, ma per favorire l’impugnatura ti suggerisco il busto. > chiosa semplicemente, andando a ripercorrere con gli strumenti tra le mani la distanza che si pone tra i due, trascinandosi uno sgabello proveniente da sotto la scrivania stessa. Si siede sulla sinistra della poltrona, poggiando sul tavolo tutti gli occorrenti, opportunamente sterilizzati < Quindi credo sia tu a doverti spogliare, a questo punto. > [Impasto ommioddio da quanto tempo]

23:04 Utente anonimo:
  [Casa] Accende quella sigaretta senza mai staccare lo sguardo da lui, si parla di affari ovviamente ma il suo atteggiamento non è che cambi di molto. Non si offende particolarmente poi quando lui si divincola per andare a fare chissà cosa o perché, insomma non ha apposto un qualche bollino di proprietà né tantomeno si è presa una cotta, è stato il gioco di una notte tutto qui. Così quando l’altro si divincola e si alza lei andrebbe semplicemente a buttarsi su quella poltrona, prendendo quel posacenere e buttandoci la cenere dopo il primo tiro preso, butta fuori dai suoi polmoni il fumo mentre lo ascolta, a quelle prime parole semplicemente va a slacciarsi la felpa, mentre Shibuki viene appoggiata di piatto sulle sue cosce, gambe appena divaricate così da permettere alla spada di rimanere ferma e non ondeggiare. La destra si porta sulla cerniera che ora viene fatta scendere andando a svelare quel fisico allenato e quel bel seno coperto giusto da un reggiseno nero. Nemmeno il tempo che Azrael arrivi a chiederglielo, tant’è che girandosi se la ritroverebbe giù a petto nudo con l’indice della sinistra che va ad indicare un punto sotto al collo, esattamente al centro del suo corpo, così da tracciare una linea che divide teoricamente il corpo in due metà uguali <che dici da qui> ed ecco l’indice scendere, lentamente lungo tutto il corpo finendo quindi nel basso ventre, esattamente sotto al primo bottone dei pantaloncini <a qui?> domanda lei sorridendo semplicemente. Solo fatto questo tornerebbe a prendersi una boccata di fumo, in attesa di una risposta e una reazione <dici che devo togliere anche i pantaloni?> domanda quindi, la realtà è che è abbastanza seria anche se sorride maliziosa, divertita da quella situazione, non poteva chiedere un tatuatore più divertente ammettiamolo [chk on][equip][ Porta oggetti con: 9 shuriken+ 4 carte bomba legate a kunai + 4 bomba luce + 2 bomba sensore+ 2 bomba mina + 3 kunai+ 1 tonico recupera chakra+ 2 fumogeni+2 rotoli contenenti: 20 spiedi,2 shuriken gigante,20 kunai, 3 kunai a 3 punte][shibuki][frusta][porta spiedi con 5 spiedi]

23:27 Azrael:
  [Casa] Si volta e la mascella cala istintivamente verso il basso, gli occhi si sgranano e le pupille si dilatano. Improvvisamente, ma con una spiegazione abbastanza ovvia, la bocca si secca, portandolo a boccheggiare un paio di volte per riprendere una normale salivazione. Non che sia uno spettacolo nuovo, è che più pensa al doversi trattenere, meno la cosa gli riesce. Una contrapposizione tra mente e corpo che non è da poco. Sospira lungamente, sedendosi sul suo sgabellino e poggiando l’indice dove poco prima era quello della ragazza, ripercorrendo allo stesso modo di Kaguya, il percorso fino al bassoventre, fermandosi tra i seni, bloccato dall’intimo che lo ricopre. Storce appena la bocca, terminando il percorso ad urtare con l’indice sul pantalone della ragazza. < Dovresti… > si schiarisce la voce, ha da maledire un bel po’ di cose in quel momento. E di certo la giovane potrà divertirsi delle evidenti difficoltà di concentrazione del ragazzo < … Togliere anche questo. > il mento si solleva per un istante, andando così ad indicare il reggiseno < Oltre che i pantaloni. > In attesa che lei completi il tutto, onde evitare di avere il filo dell’indumento giusto al centro di dove andrebbe il tatuaggio, andrebbe semplicemente a mescere una serie di pigmenti dal colore indefinito con un po’ di liquido chimico per creare un colore rosso che rassomiglia quasi il colore dei capelli della giovane < Sì, così dovrebbe andare… > un altro tocco di polvere per rendere la colorazione di un rosso più acceso, ottimo su una tela pallida come è il corpo della Oboro. Infine, cercando di non guardare altrove, raccoglie un foglio semitrasparente ed un pennino macchiato con l’inchiostro appena creato. La destrorsa marchia un disegno appena abbozzato, una sorta di ventaglio sulla zona dello sterno, che prosegue in una linea verticale sino alla zona del bassoventre, ove ripete il disegno della sommità, ma al contrario. La parte più complicata sono i kanji. Non ha mai compiuto nulla del genere, ma in linea teorica non dovrebbe essere nulla di diverso rispetto ai kanji che si applicano per sigillare un tronchetto. < Sicura di volerlo fare? Non so se funzionerà. Non sei un fuuda. > a testa bassa ora traccia nella parti vuote dei “ventagli” i kanji che occorrono a sigillare genericamente un oggetto. Finito il disegno andrebbe semplicemente a mostrarlo alla ragazza, è semplice, nulla di troppo articolato per una questione di spazio e di fisionomia del corpo stesso. La parte sottile tra i seni, mentre quella più “aperta” nelle zone più vaste del busto. Attende una conferma, prima di applicare lo stencil ed iniziare a tatuare, mentre gli occhi viaggiano alternativamente in punti ciechi della stanza, rimbalzando per soffermarsi su qualunque cosa, meno che il corpo seminudo della giovane. [C on]

23:39 Utente anonimo:
  [Casa] Essendosi tolta la felpa ora anche il porta spiedi già pronto a colpire è ben visibile ma alla fine che importa? Azrael sembra decisamente interessato, una risata genuina e divertita esce dalla sua bocca appena lo vede voltarsi, lo sguardo e l’espressione, non ha mai visto nulla di più divertente ammettiamolo, è uno spettacolo <non credevo di farti quest’effetto> andrebbe a dire semplicemente, la sigaretta viene messa in bocca mentre le mani veloci corrono al gancetto così da slacciare il reggiseno e quindi sfilarselo, lo poggia semplicemente a terra accanto a lei, a quella poltrona. Ovviamente la chimica tra i due è innegabile motivo per cui sorride maliziosa a quel tocco <se vuoi dopo posso anche concederti il bis> questa frase va a sussurrarla appena toglie la sigaretta di bocca prendendola nuovamente tra l’indice e il medio della mano destra, proprio mentre lui sta tracciando il segno. Sorride maliziosa per poi concentrarsi sulle sue parole, la testa che va ad annuire mentre porta la destra al posacenere, un tocco sicuro sul filtro prima di riportarlo alla sua bocca per una nuova aspirata mentre va a slacciarsi e a sfilarsi anche i pantaloni. L’imbarazzo del ragazzo lo legge senza problemi e lo trova estremamente divertente, forse è per questo che le labbra restano socchiuse, i denti vanno a mordere appena il labbro inferiore quando sente lo sguardo di lui sul suo volto <proviamoci> si limita a specificare. Un sorrisetto malizioso e sicuro sul suo volto <e fai in modo di non far cilecca> la palpebra si abbassa così per fargli l’occhiolino, le mutande sono delle semplici culottes nere in pizzo, addosso a lei ancora il portaoggetti e le parigine <spero non mi farai troppo male o potrei non trattenere le urla e questa volta non ci sarà nessuno a tapparmi la bocca> aggiunge poco dopo seducente. No non è possibile quantificare il suo divertimento, anche se sta affidando una cosa molto importante a quell’uomo non smette di provocarlo e giocarci, proprio come un gatto viziato, si prende ciò che vuole e lo tratta come preferisce [chk on][equip][ Porta oggetti con: 9 shuriken+ 4 carte bomba legate a kunai + 4 bomba luce + 2 bomba sensore+ 2 bomba mina + 3 kunai+ 1 tonico recupera chakra+ 2 fumogeni+2 rotoli contenenti: 20 spiedi,2 shuriken gigante,20 kunai, 3 kunai a 3 punte][shibuki][frusta][porta spiedi con 5 spiedi]

00:02 Azrael:
  [Casa] Le parole e le movenze della ragazza sono… tutti abbastanza difficili da gestire. Schiocca la lingua contro il palato, schiarendosi successivamente la voce per rispondere poi nel tono più tranquillo e pacato che gli riesce < Non ho problemi di orgoglio o di autostima ad ammettere che sei una bellissima ragazza. E che l’ultima volta è stato per nulla male. > magari il mostrarsi così rilassato la farà “demordere”. < Ed ora pensiamo al lavoro. > abbozza un sorriso, che più che tale sembra una smorfietta imbarazzata. Regge lo stencil con la mancina, la destra regge invece un batuffolo di cotone imbevuto di un particolare liquido che facilita il trasporto dell’inchiostro sulla pelle. Tale mano andrebbe a poggiarsi sulla pelle della ragazza, delicata, sfiorandone la superficie col dorso e con le dita come in una carezza leggerissima. L’altra mano posiziona lo stencil, che viene imbevuto in un paio di passate di cotone, prima di essere tolto e mostrare il disegno sulla pelle della giovane. Il Nara china il capo verso destra, evidentemente soddisfatto della resa del disegno sulla pelle. È quasi professionale il modo in cui la guarda ora, esaminando il lato grafico del suo operato, prima di infilarsi un paio di guanti in lattice, naturalmente sterilizzati, ed imbracciare la macchinetta munita d’ago < Non ti assicuro che non farà male, sono zone sensibili… > sospira, evitando accuratamente di fare riferimenti che possono essere presi male dalla mente, evidentemente smaliziata, della giovane. Certo, sentire nuovamente urla o gemiti dalla dubbia provenienza non aiuterebbe la concentrazione del tatuatore < Ora ferma… > le intima, andando ad intingere nell’inchiostro lo strumento, accendendo la macchinetta per cominciare il disegno dal principio, percorrendo i bordi del kanji, sia sopra che sotto, passando poi sulle linee centrali, inspessendole e riempiendole di colore, utilizzando la mano libera per tenere lontano l’impaccio dei seni dall’ago, in modo da essere quanto più veloce e preciso possibile. Di tanto in tanto deve levare la macchinetta dalla pelle, passandovi su un altro batuffolo, stavolta umido di una mistura disinfettante che, oltre a togliere inchiostro in eccesso e quel po’ di sangue che la pelle lacerata potrebbe liberare, assicura una maggior protezione dalle infezioni.

00:12 Utente anonimo:
  [Casa] Finalmente è giunta al termine della sigaretta e così mentre lui va a farle qualcosa di simile ai complimenti per la notte passata insieme lei semplicemente va a spegnerla nel posacenere <anche perché se non lo ammettessi saresti un bugiardo> ammette lei sorridendo, non le sfugge quella smorfia imbarazzata, le piace vederlo così sembra quasi essere diventato un tenero giocattolino da distruggere con cura <anche perché mi pare d’essere stata invitata da te per giocare ancora> replica quindi sorridendo maliziosa, ogni suo tentativo sembra venir represso dal ragazzo, non ne conosce il motivo e nemmeno le interessa ma tace e si rilassa, così da evitare di aumentare il dolore con i muscoli in tensione ed evitare anche di muoversi di scatto. Appena la macchinetta entra in contatto con la sua pelle lei trattiene il fiato, andando poi ad espirare lentamente, non ha fatto propriamente male, almeno all’inizio, ma non si aspettava di provare una cosa simile, è una nuova e strana sensazione che le vien voglia di approfondire. Almeno fino a quando non subentra il dolore <ah> si morde ancora il labbro inferiore, non ha nulla di sensuale quel verso o quel gesto, si sta mordendo con forza come per trattenere i gemiti, non ha intenzione id mostrarsi debole, suo padre non ne andrebbe fiero così come i suoi fratelli, dannazione è la spadaccina della nebbia che possiede la vaporizzatrice, non può mica urlare come una bambina per un tatuaggio. Quindi anche se stava tentando il contrario adesso contrarre i muscoli, le mani che aumentano la presa su quel bracciolo, gli occhi socchiusi e il respiro lento <ti> cerca ancora di scherzare sulla presa dell’uomo sul suo seno <piacciono> parla a fatica per contenere il dolore <l’ultima volta non> una punta, il dolore aumenta velocemente e molto lentamente scema o forse la sua soglia di sopportazione si alza abbastanza da andare a farla parlare ancora <ci hai giocato molto> respira lenta <ne approfitti ora?> un sorriso decisamente teso, approfitta di quei momenti in cui la macchinetta si sposta dalla pelle, quei pochi istanti in cui può permettersi un po’ di calma e ironia. Le gambe vanno a chiudersi appena, lasciando che la superfice che regge Shibuki diminuisca, senza però far perdere l’equilibrio alla spada [chk on][equip][ Porta oggetti con: 9 shuriken+ 4 carte bomba legate a kunai + 4 bomba luce + 2 bomba sensore+ 2 bomba mina + 3 kunai+ 1 tonico recupera chakra+ 2 fumogeni+2 rotoli contenenti: 20 spiedi,2 shuriken gigante,20 kunai, 3 kunai a 3 punte][shibuki][frusta][porta spiedi con 5 spiedi]

00:43 Azrael:
  [Casa] La pelle gli si tende sotto la macchinetta, passaggio dopo passaggio, alza gli occhi giusto per notare il modo in cui i denti di lei le stanno torturando il labbro < Smettila di trattenerti così… > mormora, intento in quel che sta facendo, ricalcando con attenzione chirurgica ogni singola curva del suo disegno. Da’ una seconda mano, ora, per assicurarsi che il colore tenga sulla pelle e non si stinga col tempo. Nuovamente dovrebbe ricalcare il disegno ed i kanji, ma prima di far ciò si prende un secondo per cambiare ago ed utilizzarne uno più spesso, in modo da distribuire meglio il colore, dato che non si tratta di nulla di eccessivamente particolareggiato o sfumato. La mano permane sul lato del seno della giovane quel tanto che basta da dar forma e fuoco alla linea centrale del disegno, per poi lasciarla. Serra la mascella, i denti stretti lasciano passare appena il respiro in una serie di sibili sottilissimi, che potrebbero quasi ricordare quelli di tempo addietro, quando doveva trattenere la voce a causa del luogo non propriamente “privato”. Termina anche la seconda passata sul disegno. È venuto bene, non si sa se adempierà al ruolo che le ha chiesto la giovane, ma dal lato estetico è un lavoro pulito e senza sbavatura alcuna. < Non nego che mi piacerebbe tanto, tanto quanto credo piacerebbe a te. > ora ripone gli strumenti, la mancina passa sul volto come a lavare via la tensione e quelle poche gocce di sudore portate dalla concentrazione sul proprio lavoro < Ma tante cose sono cambiate dal nostro ultimo incontro, ora ho… altro a cui pensare. > un’altra, per la precisione, ma meno si sa e meglio è, data la natura fedifraga di quella relazione. < Non muoverti, provo una cosa. > la mancina ora impugna la Shibuki, la destra invece è sul suo sterno, a coprire col palmo i kanji appena tatuati, giusto tra i seni, una posizione non proprio conveniente per la situazione dei due, ma per vedere se il meccanismo funzionerà o no è l’unica strada da percorrere. Una piccola stilla di chakra percorre il braccio destro, passando dalla mano sino ai kanji sul corpo della giovane. Si illuminano, mentre anche l’altra mano collega tramite una sorta di ponte di chakra quel disegno alla Shibuki che, così facendo, come fosse null’altro che un tronchetto da sostituzione, sparisce in lei, confinato in quel sigilli che ha ora disegnato in corpo. < Beh… funziona. Dovrebbe bastare pochissimo chakra per liberarla, ora. > termina, prima di alzarsi e raccogliere i vestiti della giovane per porgerglieli in un gesto di galanteria senza alcun secondo fine < Per un paio di giorni fasciala e passaci qualche goccia di quella crema che trovi sulla scrivania, non esporre troppo il disegno alla luce del sole e se dovesse dare problemi, torna da me. Sarebbero 150 ryo, ma… 50 ryo e mi devi una cena, tanto per risparmiare. > ultime avvertenze, prima che si giri di spalle ed attenda che Kaguya si possa rivestire, volgendo gli occhi al soffitto e rilasciando tutto in un unico respiro tutta la tensione accumulata.

00:57 Utente anonimo:
  [casa] Tanto è cambiato in lei dal loro ultimo incontro e quel suo trattenere il dolore lo dimostra. Lo sguardo è quasi arrabbiato quado sente quelle parole, sospira appena attendendo che lui vada a finire il lavoro. Finalmente può lasciare la presa sulla poltrona e smetterla di mordersi il labbro, respira attentamente <faccio sempre quello che mi pare> replica finalmente lei, seria e stranamente orgogliosa, una parte del tutto nuova un po’ come la novità che arriva alle sue orecchie poco dopo, non che lo conosca davvero effettivamente <non montarti la testa> ammette semplicemente <tu sei un gioco e più ti neghi più a me vien voglia di giocare> ridacchia appena facendo ben capire all’uomo d’essersi messo nei guai da solo. Scatta appena quando lo vede prendere Shibuki, il corpo che si tende, quella è forse l’unica cosa di cui è davvero gelosa, la sua arma, la sua amata arma, quella che ormai rappresenta la sua famiglia <non> mormora appena prima di vedere il tentativo, che dovrebbe riuscire, di Azrael. Lo sguardo si assottiglia e si punta sul volto del Konohano, non è per nulla felice di ciò che ha appena fatto, sembra quasi ferita, arrabbiata e infastidita al tempo stesso <50 e ti perdono per aver toccato la spada senza chiedere prima> replica quindi alzandosi. Dalle tasche andrebbe a prendere i soldi che vengono lanciati sulla poltrona abbastanza infastidita. Lo osserva quindi, forse Azrael è riuscito a trovare l’unico modo per togliersi dalle balle Kaguya, toccare Shibuki senza chiedere il permesso prima, anche se era necessario farlo, potrebbe essere davvero l’unico modo per farle perdere ogni interesse in lui, fortuna che ora non ha deciso di volerlo vedere esplodere, ma chissà. Ad ogni modo si riveste molto velocemente, punta sul vivo, un gesto che ha toccato un nervo scoperto, è chiaro ogni suo gesto è diventato secco e frettoloso, vuole andarsene. La destra va sui kanji, come per sentire la vaporizzatrice dentro di lei e tranquillizzarsi <ora sono una spadaccina della nebbia> e con queste parole va a prendere la crema <vedi di non dimenticarlo> una specie di minaccia? Una richiesta? Chissà, solo lo sguardo con cui lo fissa qualche istante è comprensibile, fiero e orgoglioso, il mento ben ritto, la schiena ben eretta, sarà anche una gatta, generalmente fa l’idiota e si diverte ma quella spada, ciò che rappresenta per lei, lo prende fin troppo sul serio. Così si allontana, quella cena forse alla fine la otterrà davvero, forse no, deve decidere adesso è stata toccata dove non doveva essere nemmeno sfiorata e come un bravo felino deve allontanarsi solo per potersi leccare la ferita in pace. Un’ultimo sguardo prima di uscire definitivamente da quella casa [chk on][equip][ Porta oggetti con: 9 shuriken+ 4 carte bomba legate a kunai + 4 bomba luce + 2 bomba sensore+ 2 bomba mina + 3 kunai+ 1 tonico recupera chakra+ 2 fumogeni+2 rotoli contenenti: 20 spiedi,2 shuriken gigante,20 kunai, 3 kunai a 3 punte][shibuki][frusta][porta spiedi con 5 spiedi][end]

01:11 Azrael:
  [Casa] Se fino a quel momento nulla di ciò che gli aveva mostrato la ragazza era nulla di diverso da quanto di lei conosceva già, la reazione che ha non appena la mano del Nara si posa sul manico della Shibuki è qualcosa che davvero non si aspettava. Sgrana gli occhi, mutando il volto in un’espressione dispiaciuta, quasi rammaricata < Io… > comprende, comprende quanto sia importante un oggetto, non sa il motivo per cui è così legata a quella spada, ma capisce perfettamente di aver fatto una gaffe < Mi spiace, non intendevo rovinare la tua spada, volevo solo assicurarmi che tu la potessi portare sempre con te. > alza le mani, come in segno di resa. Alla dichiarazione di lei di essere ora una spadaccina della nebbia prende quasi nota mentalmente dell’informazione, chinando il capo in segno di rispetto, non per il ruolo in sé per sé, ma quasi a volersi far perdonare quel passo falso. Non ha mai avuto per nulla intenzione di offenderla in alcun modo < Alla prossima. > saluta semplicemente, accostandosi alla porta come a volerla accompagnare, benché non ne abbia bisogno, prima di tornare sulla sua poltrona, esattamente nella posizione in cui era prima, a sorseggiare nuovamente dal suo bicchiere e a fumare un’altra dovuta sigaretta. [end]

Azrael tatua Kaguya rendendola un fuuda vivente.
(Vorrei far notare la tenerezza di Az)