Esame Teorico: Hana

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17:32 Hana:
  [Classe] Il ritorno a Konoha è stato particolarmente tranquillo, privo di intoppi e sbavature, specie perché accompagnata da un jounin e di conseguenza lontana dalla portata di eventuali pericoli. C’è da dire che le premure sia di Kusa – con la famiglia Kokketsu – sia di Konoha, con la propria famiglia, sono state essenziali ma allo stesso tempo calorose: nessuno le ha fatto mancare niente benchè gli standard della ragazza non siano poi così elevati. E’ pur sempre di un oggetto che si parla, a suo dire: il suo modo di considerarsi una mera “utilità per gli altri” la confina a credersi semplicemente un mezzo per e con il quale raggiungere il fine. L’accademia pullula di giovani aspiranti, ma non posso negare che ella si senta in soggezione o in competizione: non v’è forma d’invidia alcuna nell’animo di chi sarebbe disposto a conficcarsi un pugnale in gola per il fallimento, facendo ammenda ai propri peccati con il seppuku. Del resto, perché contemplare una cattiva riuscita se si è fatto tutto con meticolosa premura? Il fallimento sarebbe dovuto solo da una sua svista, non meriterebbe dunque di respirare un secondo in più. Con questi preconcetti accademici, o quasi da regime militare, s’avvia a passi decisi verso l’aula designata. E’ forse una delle poche volte che mette piede in quel posto, ma non si guarda intorno dando l’aria di chi è sperduta. Non si sente fuori luogo, nemmeno estranea: si sente come l’oggetto giusto al posto giusto. Avanza intransigente, né fiera né codarda, il capo a metà strada. Ha abbandonato i vestiti tradizionali, tant’è che sviando nei corridoi la si vede indossare una semplice divisa nera dalle rifiniture argento: comoda, null’altro, nonostante le scopra parte delle cosce nivee. I piedi innestati come radici nel terreno in un paio di stivali sempre scuri, mentre svicola nella classe designata. < Mh.> comprime le labbra, null’altro, adocchiando il gruppetto di persone che parlotta: volti visti di sfuggita per Konoha ma mai in accademia. E allo stesso modo, per il suo essere introversa, nemmeno il suo sarà un volto noto. Raggiunge un tavolo vuoto, qualsiasi, purchè riesca a sedersi in maniera composta senza elargire null’altro se non cenni di saluto a chi gliene riserverà qualcuno. Attende.

Ennesimo esame Genin in quel di Konohagakure. Yume-Sensei ha cominciato a distribuire tutti i fogli, in modo tale che possano cominciare l'esame. Hana potrà prendere posto dove meglio le aggrada. Non ci sono molti allievi, se ne contano almeno una decina. <L'esame è composto da otto domande. Dovrete rispondere a ciascuna di esse, ma avete a disposizione trenta minuti. Non di più.> Torna verso la cattedra, sedendovisi dietro. <Non potete fare domande, non potete aiutarvi col compagno di banco. Se vi sorprendo a copiare, vi boccio istantaneamente.> Scrolla le spalle, adocchiando i vari presenti prima di decretare il: <Via.> [Esame Genin | Chiusa | 30 Minuti | 17.43]

18:11 Hana:
  [Classe] Con la stessa espressione passiva, rialza lo sguardo dal foglio. Adagia la penna di lato, lasciandola cadere sul supporto ligneo del banco. La schiena ben eretta s’accosta per flebili istanti al retro della seduta mentre batte le palpebre un paio di volte per distaccarsi dall’immagine mentale del foglio che dovrebbe consegnare. Un’occhiata al resto della classe, la noncuranza che sfoggia è quasi palpabile. Accompagna col palmo della destrorsa una ciocca di capelli bianchi dietro l’orecchio sinistro, lasciando che quelli neri a lato penzolino incuranti – un po’ come l’espressione sottile che le si dipinge sul viso. Si rialza, quindi, facendo retrocedere la sedia e riprendendo i propri effetti personali. Accosta educatamente la sedia al tavolo, senza elargire una sola parola: come sempre. Ringrazia col capo e senza schiuder bocca gli astanti e la docente con un mezzo inchino, così come conviene all’educazione impartitale, e senza dire null’altro innesterebbe un moto cadenzato che a piccole falcate dovrebbe portarla fuori dalla porta e quindi, dritta verso casa - finalmente.

END.

Hana affronta l'Esame Teorico Genin.

Per me, è ok, ma lascio la parola ai CV.

Niente EXP.