Esame Teorico: Hidashi

Quest

0
0

19:25 Hayato:
  [Accademia > Aula Esame] Agitazione a mille. Ogni singola cellula all’interno del corpo del giovane Hyuga è scossa da quella che viene chiamata “ansia”, che non fa altro che aumentare quella sua minima parte pessimista. No, non è un tipo che si scoraggia di fronte a degli esami o cose del genere, ma l’ansia gioca brutti scherzi, soprattutto se l’esame è teorico, come quello di questo pomeriggio. Fosse stato pratico, probabilmente l’avrebbe presa diversamente se avesse dovuto fronteggiare per prima l’esame pratico. Il vestiario del Deshi si compone della solita maglia a tre quarti di maniche questa volta di colore nero, mentre le gambe son fasciate da un paio di pantaloncini lunghi, che arrivano sotto al ginocchio, di colore blu quasi notte. Gambe e braccia, a partire dalle dita delle rispettive parti terminanti degli arti, son ricoperte di bende, fasce bianche fino quasi a metà altezza: fino all’avambraccio per le braccia, appunto, e più o meno sopra la caviglia per i piedi. Soliti sandali ninja invece vanno a ricoprire quest’ultimi. Occhi perlacei, espressione fredda e distaccata nonostante all’interno stia ribollendo come una pentola di ramen. È piuttosto bravo a non far trasparire alcuna emozione all’esterno e a incamerare tutto in quel corpicino minuto, sì, ma comunque abbastanza allenato e quasi sviluppato in muscolatura. Ogni passo è un battito cardiaco, e sta camminando a passo piuttosto veloce per raggiungere l’aula. Il suo pensiero? Prima inizia, prima finisce. Ed è per questo che ci mette veramente un niente a raggiungere l’aula. Spalanca la porta con una certa veemenza e con un certo gesto nervoso e meccanico del braccio, per inoltrarvisi e guardarsi intorno, salutando dunque con un cenno del capo chi si trova aldilà della cattedra, semmai ci fosse qualcuno. Prende posto e aspetta dunque l’inizio dell’esame teorico che gli permetterà, se tutto va bene, di essere sempre un gradino più vicino al diventare un Genin.

In quel di Konohagakure, sta per cominciare l'Esame Genin. Per oggi, si intenderà soltanto il Teorico, poiché è il primo da fare, per poi passare a quello Pratico, decisamente più impegnativo. Gli occhi scuri di Yume-Sensei osservano le varie figure entrare all'interno dell'aula. Così facendo, cerca anche di capire chi dovrà affrontare l'esame quest'oggi. Gli abiti indossati da lei son sempre i soliti: pantaloni scuri, sandali ninja del medesimo colore, t-shirt grigia e giubbotto da Chunin di colore verde, lasciato aperto. I capelli neri le ondeggiano lungo la colonna vertebrale. S'alza in piedi, prendendo i fogli con le relative domande. Man mano che li distribuisce, spiega loro come verrà fatto quest'esame. <Io ora vi consegno il test. Voi avete trenta minuti per rispondere alle domande.> Spiega, espirando dalle labbra. <Quando vi dirò di consegnare, dovrete farlo, indipendentemente a quante domande voi abbiate risposto.> Torna, dunque, alla cattedra, lasciando che i ragazzi possano cominciare a rispondere alle domande. Che l'esame abbia inizio! [Esame GENIN : GO!][30 MINUTI | 19.57]

[TEMPO SCADUTO | Si consegna!]

20:01 Hayato:
  [Accademia - Aula Esame] Ecco forse, la prima apparizione di un sintomo di nervosismo. Raramente vengono fuori. Posizionato nel banco, appoggia entrambe le braccia sulla superficie lignea e la gamba destra viene scossa da fremiti ripetuti, come se fossero dei tic nervosi, ma forse è solo l’ansia da prestazione (?). Si guarda intorno, posando più e più volte lo sguardo sul sensei, come se volesse accelerare il momento in cui questo distribuirà i fogli dell’esame. Non passa molto, però, che questo accada. Altrochè accelerare, ora il cuore manca addirittura un battito. Ce la può fare, deve solo rimanere lucido e non farsi prendere dall’ansia. Le cose le sa. Gli occhi bianchi, quasi a sembrar vuoti di tutto, vengono portate sul Sensei proprio quando questo si accosta al suo banco e rilascia quel foglio sulla superficie lignea. Subito, gli occhi perlacei vanno a percorrere l’intero foglio nell’osservare e capire le domande o, meglio, una veloce e fugace occhiata alle domande per constatare se siano complesse o più o meno facili. Non appena parte il tempo, Hida non si perde d’animo ed inizia a rispondere alle domande, cercando di rispondere più o meno correttamente a tutte. Ovviamente, cerca di rispondere prima a quelle che conosce meglio, possibilmente, altrimenti risponderebbe come può a quelle che più lo hanno colto impreparato e poi le altre. Si fa un po’ prendere dall’agitazione ma… Una volta che il tempo sarà finito, consegnerà il foglio così, con quello che è riuscito a fare. Poteva fare di più? Sicuramente.

Hidashi affronta l'Esame Genin teorico.
La prima e l'ultima domanda sono incomplete. La quinta è completamente sbagliata.
Lascio la parola ai CV!