Strani incontri nella tempesta

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23:55 Seifer:
  [Centro di Konoha] Cupe nubi sovrastano il cielo sopra il villaggio della Foglia. Il rimbombo dei tuoni segue i lampi di luce sferzano tra le nuvole. Sotto l'acqua scrosciante si alternano svelti i piccoli passi dell'Aishima, avanzando in una precipitosa corsa per le strade del centro cittadino di Konoha. I capelli azzurro cielo di presentano bagnati fradici, così come gran parte dei suoi vestiti. I piedi, coperti da delle fasciature, si alternano frettolosi, calpestando sotto i suoi sandali in paglia qualche piccola pozzanghera d'acqua formatasi da poco. Come al solito indossa l'hakama bianca da cerimonia, stretta alla vita da una una cinta in stoffa blu che sventola lungo il profilo destro, tenendo legata la wazikashi appartenuta alla madre e che tiene custodita nel suo fodero. A coprirli parte del busto di una giacchetta bianca all'esterno e nera all'interno, tenuta aperta e con le maniche rimboccare sui bicipiti. Gli arriva giusto all'altezza del diaframma, lasciandogli gli addominali scolpiti in bella vista. Tiene la mancina posata sull'elsa della propria arma, dirigendosi velocemente sotto i tetti di alcune case in modo da cercare riparo dalle intemperie. Sotto gli occhi azzurri e guardinghi, vi è un piccolo velo di trucco verde acqua.

00:07 Datsu:
  [Centro di Konoha - A zonzo] Piove nei cieli di Konoha. Piccoli dardi offuscano l'aria, saettando verso terra in uno stillicidio senza fine. Pioggia. Buio. Per nulla il tempo ideale per stare fuori di casa, è quell'atmosfera che ti dice in modo palese "Ehi, rimani a casa, riposati e leggi un bel libro". Ma ci sono persone testarde, gente che non sa accettare i consigli evidenti del creato e preferiscono star fuori con questo tempo da cani. Chi sono i folli che fanno ciò? Perché lo fanno? Ma soprattutto, MA CHI GLIELO FA FARE? Ma non siamo qui a chiederci queste cose ma solo per documentare le loro azioni, e se l'Aishima gira per quelle strade tranquillo ed energico, qualcuno non pare così tanto pieno di vita. Su uno dei tetti sulla stessa via dello spadaccino, una figura è appollaiata su di un basso tetto coperto da altri edifici superiori. Un ragazzo non troppo alto dai lunghi capelli biondi legati in una coda e dai penetranti occhi cerchiati d'oro. Se non si notasse abbastanza quel biondo luminoso sopra a dei semplici abiti neri porterebbe un lungo giaccone di un rosso acceso ed un paio di guanti bianchi <...Mmm...> Uno sguardo sereno, tranquillo ma piegato in una smorfia pensierosa. Cosa gli passi per la testa non lo possiamo mica sapere, possiamo solo vederlo lì a ciondolare su quel tetto osservando le gocce che rapide scendono verso terra in una corsa infinita destinata al termine solo alla fine della tempesta.

00:22 Seifer:
  [Centro di Konoha] Fa ciondolare l'arto superiore destro, seguendo il movimento speculare dell'arto inferiore in quella leggera corsa sui punti di piedi. Si inoltra per quella via del centro, puntando i propri occhi azzurri sulle tettoie sporgenti di alcuni edifici poco davanti a lui, alzando successivamente il capo per poter osservare la figura del biondo ragazzino che vi appollaiato sulla parte superiore dell'immobile. Gli dona una fugace occhiataccia, corrugando leggermente le sopracciglia senza prestargli troppa attenzione per poter tornare a posare il suo sguardo sulla copertura poco sotto al ragazzo. Ormai raggiunta, frena la propria corsa, smorzandola così da fermarsi dinanzi a quella parete. <Tsk.> Schiocca la punta della lingua sugli incisivi, storcendo le labbra in una piccola smorfia insoddisfatta. <Questa non ci voleva.> Dice portandosi spalle al muro, adagiando la schiena e la suola dell'infradito in paglia contro la parete dell'edificio. La mancina resta posata sull'elsa della wazikashi e la mandritta vien fatta scivolare lungo l'hakama, infilandosi all'interno della tasca. Con espressione aggrottata e occhi guardinghi, osserva dunque la pioggia che cade a poca distanza da sé.

00:33 Datsu:
  [Centro di Konoha - A zonzo] <...Mmm?> un mugugno interrogativo prorompe da quella figura che pare ridestarsi da quella calma olimpionica che dapprima la teneva in scacco. Lo sguardo si sposta lasciando perdere le egocentriche gocce di pioggia che a forza si paran davanti a tutti fermandosi su quella figura che avanza nella strada sottostante. Ci vuole qualche attimo prima che riesca a mettere a fuoco le fattezze dell'Aishima, ed anche allora su quel volto permane un'espressione perplessa che non ha bisogno di parole per esser capita: Ma quello chi è? D'altronde pur abbitandovi non si possono conoscere tutte le persone del villaggio, il dubbio è lecito dunque, ed il caso vuole che il nuovo arrivato vada a prender posizione proprio sotto la tettoia laddove il biondo è appollaiato. Solleva entrambe le sopracciglia, distogliendo lo sguardo come a lasciar perdere la questione, quando quella voce si propaga nell'aere arrivando alle orecchie del ragazzo <...Non mi pare il massimo uscire senza ombrello e lamentarsi del tempo...> Un ghigno su quel volto mentre quelle parole dal tono ironico vengono pronunciate <...Probabilmente ce ne vorrà per molto, quindi o approfitti del posto dove sei o ti tocca una corsa sotto la pioggia...> Con una scrollata di spalle dice l'ovvio, tornando poi al silenzio, terminando di sparare sentenze. Ma lui non è un tipo che sta facilmente in silenzio, cosa che non a tutti piace <...Comunque non ti ho mai visto in giro, chi sei?> Diretto e senza peli sulla lingua, come al solito.

00:48 Seifer:
  [Centro di Konoha] Scruta la strada, guardandosi attorno con espressione seriosa, restando lì, al riparo dalla pioggia, in attesa che quel temporale cessi. <Mhm?> Alza il capo, donando un'altra occhiata al biondo appollaiato sulla tettoia sopra la sua testa. Quindi riabbassa lo sguardo, puntando nuovamente le sue iridi azzurre sulla pioggia che cade a catinelle dal cielo cupo. <Tua madre non ti ha mai detto che non bisogna dare confidenza agli sconosciuti.. biondino?> Chiede con tono retorico, stirando le labbra in un evidente sorriso che pone in bella mostra la sua dentatura bianca. <Neanch'io ti ho mai visto da queste parti..> Favella posando nuovamente gli occhi sul giovane, assottigliando gli occhi così da fissarlo con un'espressione sinistra e malevola. <..Ma non m'importa proprio un bel niente di sapere il tuo nome.> Sfila la mandritta dalla tasca dell'hakama, portandola all'altezza del petto insieme alla mancina così da poterne incrociare le braccia. <E proprio per questo motivo non ho alcuna intenzione di rivelarti il mio.> Termina abbassando il capo. <Stupido marmocchio.> Commenta a voce alta, facendo sparire quel sorriso sadico dal proprio volto. Di certo non è uno che sa come farsi degli amici.

00:59 Datsu:
  [Centro di Konoha - A zonzo] Quel sorrisetto divertito si allarga sul volto del ragazzo quando l'Aishima riprende la parola. Il classico scorbutico, niente da dire, peccato che sia finito nelle grinfie di un rompiballe come Datsu <...Oh, mia madre mi ha detto molte cose... "Non mangiare sul divano", "Non giocare con i fiammiferi in casa", "Non uscire di casa di notte durante una tempesta"...> Con espressione trasognata sta lì ad elencare un po' di cose, tanto per il gusto di farle, mentre continua a dondolarsi avanti e indietro lì in bilico su quel tetto <...Immagino che quando ci sono feste tu sei il primo ad essere invitato per quanto sei simpatico, eh?> Prima o poi penserà a qualcosa che si terrà per sé senza dirla, ma non è questo il giorno <...L'anima della festa proprio! Eheheh!> Una risatina scrollando le spalle <...Difficile, io da queste parti ci abito...> tacendo poi, lasciando che il rumore battente della pioggia riempa quel silenzio tra i due <...Che poi...> e niente, non ce la fa a star zitto <...Sei tu che sei venuto qua sotto a rompere le scatole, eh! Io stavo tanto tranquillo prima!> Quei discorsi di un'alta caratura cultura e maturità. Già, quelle di un bambino di sei o sette anni praticamente <...Ed ora invece mi ritrovo uno spilungone che viene qui ad informarmi che non vuol sapere niente di me, ma vedi tu che modi...> Eh, perché tu sei la persona più educata del mondo, vero? <...Si da il caso che comunque a me non frega proprio niente della tua identità...> Una scrollata di spalle e poi... silenzio.

01:22 Seifer:
  [Centro di Konoha] Ascolta quell'interminabile elenco che vien proferito da Datsu, intento ad annoverargli tutti i buoni consigli che gli ha dato la madre. <Non me ne frega niente, biondino.> Dice abbassando il capo e serrando le palpebre, nella speranza forse che l'altro lo lasci in pace. Speranza assai vana. Le interrogative del ragazzo ossigenato gli percuotono i timpani, costringendolo a risponde. <Io..> Alza la testa, posando i suoi occhi azzurri su quella figura che non sembra voler dargli tregua. <..Solitamente..> Dona il giusto peso alle parole, dosandole e intervallandole da una piccola pausa tra l'una e l'altra. <..Son quello che le feste le fa finire.> Lo fissa con occhi spalancati e immobili. <Così come ora vorrei porre fine alla tua vita.> Esplica con tono freddo ed espressione torva. <Adesso.> Aggiunge specificando. <Proprio in questo preciso momento.> Volta dunque il capo, sperando che le minacce bastino a metter a freno la linguaccia del ragazzo. ma ancora una volta la sua speranza sembra essere mal riposta. Per l'ennesima volta, ruota la testa, sollevandola per poter riprendere ad osservarlo. <Dimmi moccioso..> Distende le labbra per poi schiuderle in un ampio quanto perverso sorriso, allungando l'angolo destro della bocca. <..Se io ti tagliassi la lingua..> Lo fissa strizzando gli occhi. <..Riuscirei a farti stare zitto o sarei costretto a tagliarti direttamente la gola?> Domanda maligno.

01:36 Datsu:
  [Centro di Konoha - A zonzo] <...Ma proprio non me l'aspettavo come cosa, uno simpatico come te pensavo rinvigorisse le feste! E invece...> E che ci vuoi fare! Non vedi com'è la simpatia fatta persona? L'amicone di turno pronto a ridere e scherzare con te? Certo. Probabilmente questo tizio l'ultima volta che ha riso portava ancora i pannoloni da neonato. Ed ecco che arrivano le minacce. Non tanto velate e neppure impercettibili. In fondo è stato estremamente sincero il nostro Aishima, dobbiamo dargliene atto <...Mmm...> Solleva lo sguardo verso l'alto mentre l'indice va al di sotto del mento come a mimare un'espressione di profonda concentrazione, come se stesse pensando profondamente a ciò che l'altro gli ha appena detto. Ci vogliono pochi istanti prima che il capo si abbassi nuovamente verso lo sconosciuto mentre un sorriso sornione sbuca su quel volto <...Diciamo che non è una cosa possibile, ecco...> Cosa? <...Cioè, morire qui? In questo momento e per mano di uno sconosciuto? Oh, non è una cosa che posso permettere, mi dispiace non poterti accontentare!> E quel ghigno stampato sul volto viene nuovamente rivolto verso l'altro, non in tono di sfida ma semplicemente come se gli stesse dicendo che non può fargli un favore, purtroppo <...E poi comunque se non vuoi sentire la mia voce ci sono modi più semplici di risolvere la questione, tipo andartene da qui...> Scrolla le spalle <...Nessuno ti obbliga a rimanere qui!> Diciamo la verità, si sta divertendo a giocare col fuoco ed a prenderlo per i fondelli, sperando non tiri la corda troppo perché prima o poi... si spezza.

02:05 Seifer:
  [Centro di Konoha] Lo ascolta, fissandolo senza togliersi quel sorriso sinistro e minaccioso dalla faccia, stampato sul volto come se fosse una sorta di maschera. Stacca la sua del sandalo dalla parete, posandolo per terra prima di voltarsi verso di lui. Gli occhi strizzati come in due feritoie, puntano il giovane biondo senza perderlo di vista mentre si avvicina a lui col naso all'insù. Si porta esattamente sotto a quella grondaia in cui si trova il ragazzo, quindi, restando con le braccia incrociate sul petto, flette un poco le ginocchia, allungando in successione i due arti inferiori così da donarsi la dovuta spinta verso l'alto ed eseguire un salto, atto a raggiungere la tettoia in cui vi è appollaiato Datsu. Atterrerebbe dinanzi a lui, a poco meno di un metro di distanza. <E perché no?> Domanda con tono retorico ed espressione malevola. <In fondo..> Muove un piccolo passo verso di lui, sciogliendo ora le braccia, inarcando la schiena e abbassando il busto verso la figura del giovine. <..Si tratterebbe di un attimo.> Dice con quel sorriso inquietante e senza batter ciglio. <In meno di un secondo..> Sibila, facendo scendere la mancina sull'impugnatura della propria lama. <..E ZAC!> Esclama di colpo. <In un'istante dipingerei la parete con il tuo sangue.> Spiega tenendo il collo allungato verso il volto del suo interlocutore. <Non te ne accorgeresti neanche.> Continua. <Nessuna sofferenza.> Scuote lentamente il capo. <E la tua testa finirebbe per rotolare tra le tegole, finendo per terra.> Spiega accarezzando l'elsa della wazikashi come se volesse estrarla da un momento all'altro. <In un lampo metterei fine alla tua parlantina e alla tua inutile vita. E potrei starmene qui. Da solo. In silenzio. Con il tuo corpo freddo e senza testa. Ohhh..> Sospira di spiacere. <Sarebbe una goduria. Un vero sollievo.> Quasi si esalta. <Allora? Che ne dici?> Chiede infine cedendogli la parola.

02:05 Seifer:
  [Centro di Konoha] Lo ascolta, fissandolo senza togliersi quel sorriso sinistro e minaccioso dalla faccia, stampato sul volto come se fosse una sorta di maschera. Stacca la sua del sandalo dalla parete, posandolo per terra prima di voltarsi verso di lui. Gli occhi strizzati come in due feritoie, puntano il giovane biondo senza perderlo di vista mentre si avvicina a lui col naso all'insù. Si porta esattamente sotto a quella grondaia in cui si trova il ragazzo, quindi, restando con le braccia incrociate sul petto, flette un poco le ginocchia, allungando in successione i due arti inferiori così da donarsi la dovuta spinta verso l'alto ed eseguire un salto, atto a raggiungere la tettoia in cui vi è appollaiato Datsu. Atterrerebbe dinanzi a lui, a poco meno di un metro di distanza. <E perché no?> Domanda con tono retorico ed espressione malevola. <In fondo..> Muove un piccolo passo verso di lui, sciogliendo ora le braccia, inarcando la schiena e abbassando il busto verso la figura del giovine. <..Si tratterebbe di un attimo.> Dice con quel sorriso inquietante e senza batter ciglio. <In meno di un secondo..> Sibila, facendo scendere la mancina sull'impugnatura della propria lama. <..E ZAC!> Esclama di colpo. <In un'istante dipingerei la parete con il tuo sangue.> Spiega tenendo il collo allungato verso il volto del suo interlocutore. <Non te ne accorgeresti neanche.> Continua. <Nessuna sofferenza.> Scuote lentamente il capo. <E la tua testa finirebbe per rotolare tra le tegole, finendo per terra.> Spiega accarezzando l'elsa della wazikashi come se volesse estrarla da un momento all'altro. <In un lampo metterei fine alla tua parlantina e alla tua inutile vita. E potrei starmene qui. Da solo. In silenzio. Con il tuo corpo freddo e senza testa. Ohhh..> Sospira di spiacere. <Sarebbe una goduria. Un vero sollievo.> Quasi si esalta. <Allora? Che ne dici?> Chiede infine cedendogli la parola.

02:33 Datsu:
  [Centro di Konoha] Ma che poi lui lì con quel sorrisetto sicuro di sé sembra non temere lo spadaccino, sembra non aver la minima paura di lui. Ed invece no, perché un po' sotto se la sta facendo, dopotutto è stato minacciato di morte. D'altronde cos'è il coraggio senza la paura? Incoscienza. Pura e semplice incoscienza (per quanto un po' incosciente il nostro Datsu lo sia, eh, ammettiamolo). Con maggior allerta lo osserva salire lissù, raggiungerlo mentre ne ode le parole <...Si, in effetti sarebbe una cosa parecchio rapida se non opponessi resistenza...> Annuisce lentamente, dando ragione a quanto pare all'Aishima <...Ma purtroppo devo rifiutare l'offerta, ho parecchie cose da fare nella vita e sinceramente morire è in fondo alla lista...> Scrolla le spalle facendo cenno che è l'unica cosa che può offrire il rifiuto di quell'offerta <...E poi, comunque, pensaci bene, a te ti conviene?> Cosa? <...Ti conviene attaccare uno sconosciuto in un posto come questo? Chi ti da la sicurezza che davanti a te ci sia un giovane ed inerme ragazzotto e non qualcuno capace di spezzarti le ossa una ad una senza che tu nemmeno te ne accorga?> I grandi bluff della vita <...E seppure non lo fossi, davvero vuoi metterti contro un intero villaggio soltanto per cinque minuti di silenzio?> Un'espressione come di chi ha il kunai dalla parte del manico prima di poggiare le mani ai lati del bacino e sospingersi in avanti, scivolando verso terra compiendo un movimento uguale e contrario a quello fatto da Seifer <...Comunque sia è la tua serata fortunata...> Borbotta da terra inquadrando nuovamente l'altro <...Per me è ormai ora di andare, sei contento?>

03:00 Seifer:
  [Centro di Konoha] <Quasi indolore.> Aggiunge alle parole del giovane. <E non temere..> Continua a sorridergli con quell'espressione sadica e perversa dipinta sul suo volto. <..Non avresti neanche tempo di alzare un dito..> Chiosa fissandolo con gli occhi spalancati. <..E se anche tu riuscissi ad alzarlo, finire per tagliarti pure quello.> Aggiunge con tono gelido, come se volesse ucciderlo veramente. Raddrizza dunque la schiena, senza però perdere di vista il ragazzo. Gli dona infatti la sua attenzione, fissandola con insistenza, come a volergli trasmettere una certa inquietudine. Il fragore della pioggia accompagna le parole del giovane che vengono ascoltate dall'Aishima. <Chissà..> Inclina leggermente il capo, facendo cadere una goccia dal ciuffo di capelli che gli penzola lungo la fronte. <..Magari è giunto il tuo momento e tu non lo sai ancora.> Il palmo della mano sinistra resta posato sull'elsa della wazikashi, mentre il braccio destro resta a penzoloni lungo il fianco. <Purtroppo la morte è così..> Sogghigna divertito e con fare sinistro. <..Non si sa mai quanto arriva.> Serra le labbra, facendosi più serio ma non per questo meno folle. <Oh! Non preoccuparti per me.> Scuote la testa, palesando il suo dissenso.> deve ancora nascere colui che sia in grado di spezzarmi le ossa.> Spavaldo e megalomane. Pure incosciente forse. <Ohhhh si!> Allarga nuovamente gli angoli della bocca, mostrando i canini e quel suo sorriso malvagio. <Ne varrebbe sicuramente la pena!> Esclama convinto di ciò. Si sposta dunque, voltandosi per poter seguire con lo sguardo le movenze del giovane, osservandolo scendere da quella tettoia, finendo per saltare giù in strada. <Più che contento. Estasiato.> Commenta, rispondendo alla domanda del ragazzo, scrutandolo dall'alto. <Arrivederci marmocchio. E stai attento. La prossima volta che ci rincontreremo, per te potrebbe essere anche l'ultima.> Conclude, rivolgendogli un ultimo sorriso sinistro prima di flettere le ginocchia e sedersi sulle tegole di quella tettoia sporgente. Resterà quindi lì, all'asciutto, nella speranza che prima o poi la tempesca svanisca.

03:10 Datsu:
  [Centro di Konoha] <...Quindi tu sei sicuro sicuro che sarebbe una buona idea...> Commenta alle parole dell'altro tirando fuori una smorfia come a palesare il fatto non sia totalmente d'accordo con lui, mentre la destra si solleva a grattare dietro la nuca <...Vabbé, è sempre una buona cosa essere convinti delle proprie capacità eh!> Gli da ragione, non tanto perché voglia davvero supportare l'Aishima quanto più che altro per toglierselo di torno <...L'importante è non sottovalutare ciò che abbiamo davanti, si si...> Lo dice tanto per dire insomma <...Lo aveva detto qualcuno di importanto, ma mi sfugge...> Borbotta pensieroso prima di lasciar perdere quella grattata con la destra, abbassandola nuovamente <...Vabbé, io vado, ciao!> Rapido ed indolore, proprio come vorrebbe lo spadaccino. Bello. Scatta lungo quella strada passando di copertura in copertura con malcelata fretta, dandosi ogni tanto uno sguardo all'indietro controllando se quello strano figuro lo stia seguendo o no <...Cazzo cazzo cazzo...> A denti stretti ripensa a ciò che gli è appena successo, al pericolo appena scampato <...Mannaggia a me che attiro questa gente strana!> Ah si? Ma comunque per questa sera le gesta del nostro Datsu terminano qui, in un attimo scompare tra le cupe vie del villaggio diretto proprio verso casa.... //

Nel centro di Konoha Seifer incontra Datsu. Sotto la pioggia del temporale i due parlano e l'insistenza e la parlantina di Datsu portano Seifer a minacciarlo di morte. Dopo uno scambio di opinioni Datsu se ne va, salutando Seifer che resta da solo sotto la tettoia di un edificio.