Benvenuto in Famiglia!

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15:48 Furaya:
  [Magione] Dopo la nottata passata a riparar i Volti degli Hokage, la Consigliera si trova alla Magione Nara. Ha un appuntamento lì con Takasugi, il neo-Genin incontrato proprio durante il lavoro di restauro. Si trova innanzi all'ingresso della Magione, la quale si presenta nello stesso stile di un Tempio, a due piani. La giovane indossa un paio di pantaloncini neri, assieme ad un mezzo Kimono dal colore violaceo, chiuso in vita. Tra le scapole, sopra quel marchio a fuoco nascosto proprio dall'abito, vi è il simbolo del Clan Nara. Ai piedi, invece, porta un paio di sandali ninja di colore nero, rinforzati in metallo, alti fin sotto le rispettive ginocchia. I capelli sono raccolti nuovamente in una coda di cavallo alta e, tra gli stessi, vi è anche il coprifronte della Foglia. Alle mani, invece, porta un paio di guanti neri, con placca in metallo sul dorso. Contro il fianco mancino, appese tramite una cintura nera, vi sono due Katane. Attorno ai rispettivi polsi, porta sempre due Fuda, all'interno dei quali ha sigillato la Falce - a destra - e la Zanbato - a sinistra. A circondare la coscia destrorsa, è presente anche una Tasca Porta Kunai e Shuriken, accompagnata da una Tasca Porta Oggetti. Le braccia sono piegate al di sotto del seno. La schiena è lievemente incurvata verso destra, poiché la spalla corrispondente è poggiata contro una delle colonne che compongono la Magione. Per raggiungere l'ingresso, vi sono, inoltre, degli scalini. Lei si trova sull'ultimo, attendendo che il giovane possa giungere a destinazione. Sgombera la menta da qualsivoglia tipo di pensiero. Resta perfettamente tranquilla. Stranamente, sembra essere perfino una bella giornata. Gli occhietti azzurri, però, vanno a socchiudersi, così da ritrovare completamente la calma interiore. Un sospiro, un secondo, lievemente più lungo del primo. Medita silenziosamente, giusto per qualche istante. Non lo fa mai, ma sembra essere adatto per mettere a tacere il Fuoco dello Yoton che arde dentro di lei. E' una Maledizione quel potere, nonostante sia forte ed utile per difendere ciò a cui tiene.. [Chakra ON]

15:57 Takasugi:
  [Esterno - > Magione] Non ha dormito tanto avendo contribuito ai lavori per riparare i volti degli Hokage, ma soprattutto perchè il pensiero era costantemente proiettato all'appuntamento che si appresta a raggiungere. Normalmente mostra calma e pacatezza, sa dominare le sue emozioni, eppure è difficile questa volta visto che ha ancora non ha pienamente realizzato che sta per provare a risvegliare un'Innata che non credeva sua. Un Nara per metà, un Nara mancato credeva d'essere, destinato ad un'altra via, ed invece un incontro fortuito potrebbe aver cambiato tutto. Il busto è coperto da una sorta di mezzokimono smanicato e rosso, con un cappuccio, una fusione fra tradizione e modernità (?), mentre sulle gambe si trovano dei pantaloni neri. Una tracolla è tenuta sulle spalle, contenente un due Kunai, una Bomba Luce ed una Cartabomba, l'equipagiamento che si era portato dietro per l'Esame, e su essa si poggia la mano sinistra. Non può che ammirare il Palazzo che gli si staglia dinanzi quando raggiunge il luogo delle indicazioni, arrestando il passo e aprendo la bocca. Sospira poi, decidendo di non attendere, compiendo altri passi con una leggera incertezza visto il luogo nuovo ed imperioso. Lo sguardo resta basso mentre i piedi permettono al Genin di superare i vari scalini, ed è circa alla fine che si accorge della presenza di Furaya. <Oh, salve! È un posto bellissimo> esclama sorridendo, terminando la scalata.

16:44 Furaya:
  [Magione] Riapre gli occhi, notando poi l'avanzare di Takasugi. Le labbra si incurvano, mostrando un piccolo sorrisetto. <Ciao, Takasugi.> Compie un passettino indietro, abbassando inoltre le braccia verso il basso. <Oh, lo penso anche io. Come hai potuto vedere, questo è il Quartiere Nara.> Presenta il luogo dove tutto verrà spiegato. <Conosci la storia del nostro Clan, no? Mi hai detto che stimavi molto l'Hokage Shikamaru.> Rammenta spezzoni di ciò che si sono detti la sera precedente. Il peso corporeo viene spostato da una gamba all'altra, seppur non distolga affatto lo sguardo dal di lui volto. <Anche se tua madre non ha scelto la via del Ninja, sia tu che lei, in quanto Nara, siete i benvenuti.> Che abbiano attivato l'Innata o meno, sono pure sempre dei Nara. <Solo una persona non è qui ben accetta, nonostante sia un Nara esattamente come noi tutti.> Riferendosi, ovviamente, a chi popola il Quartiere stesso. Effettivamente, sì. C'è chi non può metter piede lì al Villaggio, seppur voglia farlo per distruggerlo. Ma non vuole aggiungere null'altro, bensì stuzzica soltanto la curiosità del Genin, qualora voglia informarsi anche sulle vicissitudini della Guerra attuale, poiché il mandante della stessa è un Nara. Capita a fagiolo, insomma, per ampliare la storia e la conoscenza di Takasugi. <Ma non siamo qui per questo, no?> Teoricamente, no, per niente. <Sei sicuro di voler intraprendere questa via? Sono sicura tu sia in grado di poter utilizzare la nostra Forza.> L'Ombra, la loro Hijutsu, palesemente. <Il nostro Clan dimenticherà l'affronto che sta subendo..> Il loro Ex Capoclan che dichiara Guerra all'Alleanza Ninja non è roba da poco, del resto. Sta di fatto che per la Nara è ancora più importante, poiché riguarda l'Orgoglio. Riguarda se stessa, prima di tutto. <..rivivendo e tornando al suo antico splendore. Siamo uno dei Clan più antichi, del resto.> Lo dice con onore, non solo con lo stesso orgoglio di cui poc'anzi parlava. E' sicura di questo, così com'è sicura che questa Guerra avrà un epilogo, con la vittoria della Foglia. [Chakra ON]

17:08 Takasugi:
  [Magione] Un cenno del capo è la risposta al saluto della Nara. Ci pensa un po' prima di rispondere, non è un esperto di Storia, legge e studia ciò che ritiene affascinante e fra questo rientrano però le gesta dei grandi nomi del Clan. <Non precisamente, a grandi linee si però, più tramite i loro esponenti> spiega il suo pensiero, sincero. <Vi ringraziamo molto allora, glielo dirò qualora le interessi>. È particolare invece quanto affermato su quel Nara. La mente viaggia subito alla sera precedente, alle parole di Furaya sul " Nemico" e per lui, abituato a riflettere, viene quasi ovvio fare un proverbiale due più due. <Non lo so, ipotizzo ma...questo Nara, potrebbe essere quello di cui parlavi ieri?> un'ipotesi che assume le sembianze di una domanda, figlia della voglia di informarsi da parte del Genin, ce però concorda: non sono qui per questo. Il volto appare ora serio: < Non avrei fatto l'Esame se non fossi stato sicuro di questa via...direi che è appena cominciata e sono invece voglioso di intraprenderla. Sono sicuro anch'io> confidente ora, nonostante sia emozionato non ha mai dubitato delle sue capacità, e l'ottimismo della Jonin deve avere un senso. <Un Clan antico e che sempre ha protetto il Villaggio...continuerà a farlo, o magari...continueremo>. Sorride. Se fino ad ora ha comunque sempre bighellonato, pensato più a sè, quel senso d'appartenenza dimenticato e che pare ridestarsi lo inorgoglisce, offre un motivo in più per trovare nuova determinazione nell'affrontare la Via che ha scelto.

17:34 Furaya:
  [Magione] Annuisce, restando in silenzio fintanto ch'egli parli. <Qui, potrai apprendere tutto ciò che vuoi.> Mormora, subito dopo, proseguendo nel sentir le di lui parole. <Mi farebbe piacere conoscerla.> Il sorrisetto viene leggermente accentuato. <Esattamente.> Per quanto riguarda, invece, il Nemico di questa battaglia in corso. <Te ne parlerò a tempo debito, ora abbiamo un traguardo da raggiungere.> Spiega, tornando seria. <La Nostra Hijutsu..> Comincia, dunque, con la spiegazione essenziale affinché l'altro possa provare ad usare l'Innata stessa. <..consiste nell'incanalare il Chakra all'interno della nostra Ombra.> Abbassa lo sguardo, focalizzandola sulla propria, vicino ai piedi. <Per far ciò, bisogna prima di tutto formare il Sigillo del Ratto.> Le braccia, infatti, si sollevano, portando le mani ad unirsi e intrecciarsi in prossimità del plesso solare. <Il Chakra deve confluirsi esclusivamente nell'Ombra.> Lei stessa tenta di far ciò che ha appena spiegato. Dal petto, il Chakra verrebbe spinto nelle gambe, poi nei piedi, fino ad arrivare nell'Ombra. Quest'ultima dovrebbe divenire di colore nero, decisamente più scuro del normale. Se, inizialmente, era possibile vedere il pavimento attraverso l'Ombra, adesso non è possibile più farlo, poiché la stessa Kagemane è andata ad ispessirsi, ingrossarsi. Il Chakra verrebbe ancora spinto nella stessa, così da rafforzarla e muoverla. Difatti, verrebbe tesa in avanti, come se stesse formando una Saetta totalmente nera che si muove sul terreno. <Dovrai stare attento. Se stai usando l'Innata, dovrai anche avere una posizione stabile. Serve per bloccare i Nemici, ragion per cui dovrai altresì essere più forte e resistente di loro per poterli mantenere bloccati.> Specifica, andando a rilasciare successivamente la propria Hijutsu, poiché non è lei che deve dare una dimostrazione del genere, bensì il giovane Takasugi. <Provaci, tenta di spingerla verso la mia.> La quale ora si sarebbe rimpicciolita tornando normale. <Non credo tu riesca di già a bloccarla, qualora l'attivassi, ma il compito della nostra Innata è questo: bloccare l'ombra avversaria. Così facendo, ne blocchi ogni singolo movimento.> Lo osserva, questa volta decisamente più seria. E' la prova del nove per capire se veramente è un Nara come lei. [Tentativo Attivazione Hijutsu Nara lv. 3][Chakra: 97/100]

17:59 Takasugi:
  [Magione] Si compiace dell'averci azzeccato anche se in un certo senso si rammarica nel sentire la verità, capendo subito perchè quella guerra è particolarmente difficile per la Nara e per il suo Clan, viste le questioni emotive e d'orgoglio in ballo. Non aggiunge altro, concentrandosi sulla spiegazione. Che i Nara fossero legati alle ombre era risaputo, ma sentire i dettagli è tutta un'altra pasta. <Incanalare il Chakra nell'ombra....però> commenta, quasi stupito. Fin'ora l'ha evocato solo per plasmarlo su di sè, che sia per trasformarsi o per eseguire copie, tuttavia un esempio poi gli sorge: i fuda. Fogli, leggeri e sottili, materiali a differenze delle ombre ma come forma mentis più o meno ci siamo. Riflette, cercando di immaginare le parole di Furaya, di capirne lo svolgimento, tenendo gli occhi poi su di lei che forma il sigillo e infine, sopratuttto, sull'ombra. Diventa nera destando stupore nel Genin, che compie un passo indietro, perchè assister per la prima volta a tali miracoli ha sempre il suo effetto, ma lo stupore aumento quando quel nero si muove assumendo una forma. <Io...> non sa che dire, pronunciando incertamente quel pronome. <Wow...> cambia idea, annuendo convinto e poggiandosi le mani sui fianchi. Nonostante gli occhi son ben catturati dalla scena anche le orecchie però fanno il loro lavoro, recependo le ultime parole, ed è dopo di esse che lo sguardo va sulla Jonin. <Bloccare l'ombra avversaria...un'arma tatticamente potenzialmente importantissima> solo ne immagina i risultati, ma vuole vederli, esserne il creatore, e la determinazione lo spinge a formare il sigillo caprino chiudendo gli occhi. Le mani sono alte davanti al petto ed i sensi ora vengono isolati dall'ambiente: prima l'udito, essendoci già silenzio, poi la vista, messa finalmente al buio dalle palpebre, e via dicendo, ad ogni respiro che equivale scendere uno scalino sempre più in profondità. Prende coscienza delle energie che lo muovono, che danno Vita ad un corpo che altrimenti sarebbe solo un agglomerato di molecole. La psichica, che pulsa dentro la testa,la fisica, rossiccia e localizzata all'altezza del ventre. Le visualizza muoversi incontro, ma così le spinge a farlo, fino a congiungerle in un abbraccio all'altezza dell'addome, in un moto antiorario che porterà i due colori a divenire uno, a roteare più velocemente, fino a fondersi come lo yin e lo yiang, opposti che si sintetizzano nel Tutto, nell'energia massima, nel Chakra. Una luce blu che verrebbe spinta tramite la volontà in tutto il sistema circolatorio, scendendo negli arti inferiori, riempendo il busto, la testa, gli organi, attraverso tutti i punti Chakra. E quando all'interno il Genin si sentirebbe pulsare, ricolmo d'energia, questa come un fiume aumenterà l'intensità del suo flusso fino a quasi manifestarsi all'esterno, lambendo anche la pelle e la superficie del corpo e donando un dolce tepore. Solo allora aprirà gli occhi...gli occhi della tigre, determinati a compiere il successivo pass. [ Impasto Chakra 10/10]

18:10 Furaya:
  [Magione] In silenzio, lascia che il giovane possa compiere il primo step, ossia l'Attivazione del Chakra. Non spiccica parola, resta in silenzio. Non vuole destabilizzarlo, non vuole deconcentrarlo. L'Attivazione del Chakra è qualcosa di importante, esattamente come il Richiamo dell'Hijutsu per la prima volta. Si ha bisogno di concentrazione, di estrema attenzione dei particolari. Le labbra di lei, infatti, restano appiccicate le une contro le altre, non permettendo che da esse possa sbucare una singola parola. Silenzio. Null'altro. Magari il cinguettio degli uccelli che svolazzano nell'aere, non consci, fortunatamente, che vi è la vita dell'intero Villaggio in ballo, in quella guerra. E' come per i bambini: tranquilli, senza pretese, senza nessuna preoccupazione.. E poi c'è lei che, a furia di non dormire, di tenere sotto controllo lo stesso Villaggio, lascia che il nervosismo prenda il sopravvento, attanagliandole lo stomaco in una morsa dolorosa e continua. Il respiro permane regolare, stabile, così come il proprio corpo che non si smuove dalla posizione assunta. Le braccia tornano, però, a sollevarsi, piegandosi e incrociandosi al di sotto del seno. <...> Solo un flebile sospiro quello che dalle di lei labbra proviene, seppur le corde vocali restino immobili. Soltanto al termine, nel vedere che i di lui occhi s'aprono, carichi, s'accinge a spiccicare parola. <Fa del tuo meglio, Takasugi Nara.> Il cognome viene nominato perché è ciò che lui è. Ma non solo. Vuole spingerlo a dare il massimo. Sa che può farcela. E' qualcosa che sente dentro di sé, come una sorta di Sesto Senso. Non vuole sbagliarsi. Infine, nuovamente il Silenzio. A lui l'ardua prova. [Chakra ON]

18:29 Takasugi:
  [Magione] Gli occhi sono su Furaya ma nessun pensiero superfluo scorre nella mente già estremamente concerta. Lui è il chakra che ha richiamato, è quell'energia che gli scorre dentro, totalmente immedesimato abbandonando quasi l'Ego progressivamente. Solo una parola rieccheggia nella sua testa e nel buio creato dal nuovo chiudersi degli occhi. Nara, Nara, Nara. Come una nenia, come un richiamo, quattro lettere che ora parlano al suo cuore e alla sua anima, ad ogni cellula del suo corpo. È quello che è. Evoca in lui orgoglio, un senso d'appartenenza che era svanito ma che lo chiamava a gran voce, evoca responsabilità per via della storia del Clan e del compito che sarà portato a svolgere. Non si tratta più di ciò che vuole, dei suoi desideri, della sua voglia di mettersi alla prova...ora si tratta di Dovere, per rispettare i suoi geni e quel nome, sua Madre e la sua Famiglia, la Via che ha scelto e la Volontà della Foglia che d'ora in poi dovrà far suo e servire fino alla fine. Ogni respiro continua a mandarlo più a fondo, guidando anche il Chakra che andrebbe accumulandosi sempre più in basso. Dalla testa al collo, dal collo al petto, al cuore, all'addome. Dalle braccia ai polmoni, da questi al ventre. E poi più giù, come un formicolio, come se lui stesso fosse quel flusso luminoso che sta percorrendo una via. Una via che passa dalle gambe, che attraversa i piedi, e che si ferma ora sotto le suole. Tutta l'energia che scorreva in lui, a contatto con l'Ombra. La sua migliore amica, colei che sempre l'ha accompagnato, invisibile, ignorata, ma paziente, conscia che presto sarebbe stata cercata e accarezzata dal suo compagno. E mentalmente si scusa con lei, volendo or più di ogni altra cosa infonderci finalmente una parte di lui...anzi, non solo una, tutto se stesso, rappresentato dal Chakra, l'energia grazie a cui vive e grazie alla quale vuole infondere ora Vita. Lo spingerebbe ad accumularsi ancora, quasi staccandosi dalle piante dei piedi seppur solo a livello atomico può esserci spazio fra esse ed il terreno, fra esse e l'Ombra. E colmerebbe quegli atomi con la luce azzurra chakrale, fino a raggiungere quelli i quali danno vita alla sua immagine creata dal Sole. Luce e Ombra, non opposto, ma medesimi lati della medaglia. E così l'energia andrebbe da sotto i piedi via via spargendosi, non sul terreno ma su quella macchia scura, ghermendola, riempendola. Quasi la sentirebbe sua, come un arto, man mano, fino a quando finalmente essa potrebbe sorgere e ruggire, manifestandosi al mondo tramite una colorazione Nera, netta, un grido, un'esclamazione d'identità, di Esistenza. Ed allora, quando si sentirebbe quasi non più un ragazzo in posizione verticale, con le gambe flesse e allargate, coi piedi puntanti all'esterno, col busto ben dritto e rigido, perpendicolare al suolo ma con i muscoli al contempo rilassati, però stabili, con le mani unite nel sigillo del Ratto, con la destra che cinge l'indice e il medio sinistri, allora, quando invece sentirebbe che il Sè è invece focalizzato in quell'ombra nera, quando LUI sarebbe essa stessa, orizzontale e amante del terreno, il mezzo attraverso il quale si propaga, andrebbe via via a mordere ogni molecola dello stesso per spostarsi in avanti, verso dov'è conscio essere Furaya. Perchè non ha bisogno di vedere, ora che è, perchè le ombre non hanno bisogno della vista, essendo figlie della luce e potendo vivere grazie al suo accompagnamento costante, pur con parvenza di reiette alla mera apparenza. Ma nel buio una sola immagine regnerebbe su tutte, un cervo, due corna. Un'immagine quasi ossessiva che porterebbe ormai il Genin a viaggiare lontano dall'Hic et Nunc, quasi non più conscio del suo corpo, quasi come in un viaggio iniziativo e dello spirito che ancora lo porterebbe a trasformarsi nel Sacro Animale che loro protegge. E l'ombra, si dividerebbe quasi in due, estendendosi nel metro dinanzi ai piedi di Takasugi con due estremità ricordando le corna di un cervo. Qualcosa di involontario, dovuto a quell'Immagine mentale, e temporaneo, perchè poi si riunirebbero dando una forma allungata alla Kage. Che continuerebbe ad accarezzare il suolo, ad avanzare verso Furaya, distante pochi metri. Gli occhi s'aprirebbero allora, fissi sulla Jonin, ma inespressivi, come se quel corpo fosse un corpo vuoto. E l'ombra macinerebbe dunque l'ultima tratto della distanza, fino ad arrivare sotto i piedi della Nara, fermandosi lì con quella forma stretta e allungata. E gli occhi, inespressivi, sarebbero accomunabili solo a quelli di chi è profondamente concentrato, di chi non desidera ma VUOLE, determinato, gli occhi della tigre...no, forse, gli occhi di un cervo. [ Tentativo Attivazione Hijutsu Nara Lv. 1 Chakra 9/10]

Takasugi tira un D50 e fa 7

Takasugi tira un D50 e fa 22

00:21 Furaya:
  [Magione] Gli occhi si posano sull'Ombra ai di lui piedi. <...> La osserva per qualche attimo, piegando le sopracciglia verso l'alto. Quei secondi diventano lunghi secoli, mentre attende che il Chakra venga confluito nelle gambe, spinto verso i piedi e poi fuori, verso la Kagemane ai di lui piedi. <Guarda la tua Ombra.> Le labbra si piegano in un sorriso, mostrando i denti bianchi, scoperti. La sopracitata diventa più scura, allungandosi e allargandosi ai piedi del giovane. <Lo sapevo che ce l'avresti fatta.> Continua a tener sotto controllo la sua stessa Hijutsu appena attivata, sollevando gli occhietti azzurro cielo, però, in direzione del di lui volto. La testolina si piega verso destra. <Lascia andare il Sigillo. Puoi anche disattivarla.> La prima volta è dura per tutti. Difatti, potrebbe sentirsi lievemente affaticato, seppur non abbia sprecato chissà quanto Chakra. <Ora che sei riuscito ad attivarla..> C'è sempre un 'Ma', ovviamente. <..devi allenarla, affinché tu possa usarla nel migliore dei modi. Questo non è niente in confronto a ciò che puoi fare con essa.> Il tono diviene più serio. <Quando hai bisogno di una mano, di un consiglio sulla tua Innata o qualsiasi domanda tu ti ponga, puoi chiederla a me.> Si pone, come sempre, disponibile per qualsiasi cosa. E' la sua natura. Non vuole essere come il padre. Non sarà mai come lui. Al termine, ad ogni modo, lascia che sia egli a dire qualcosa in merito. In fondo, è finalmente riuscito ad attivare ciò che voleva. <Benvenuto in famiglia.> L'ultima frase, dopo qualche attimo di silenzio, terminando in toto il discorso odierno. [END]

Takasugi entra a far parte del Clan Nara.
Affinità: 67%