Ricostruzione Volti & Nuove Conoscenze

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23:58 Furaya:
  [Monti] Capo volto all'insù; occhi chiari che osservano i volti dei quattro Hokage rimasti. Ben cinque sono stati distrutti dalla furia degli uomini di Ryota. Alcuni uomini si trovano già in prossimità dello stesso per poterli ricostruire e far sì che tornino al vecchio splendore. La pace è ancora lontana, quasi invisibile. Si trova in fondo ad un tunnel nero pece, del quale non si vede però la fine. La Nara indossa un paio di pantaloncini di colore nero, t-shirt grigia a mezza manica - abbastanza da coprire il tatuaggio sulla spalla mancina -, giubbotto da Jonin di colore grigio scuro. Ai piedi, ha un paio di sandali Ninja di colore nero, rinforzati in metallo, alti fin sotto le rispettive ginocchia. A coprire le mani, porta un paio di guanti, del medesimo colore dei sandali e dei pantaloncini, con una placca in metallo sul dorso; lasciano, inoltre, metà dita scoperte. Attorno ai rispettivi polsi, inoltre, vi sono due Fuda, all'interno dei quali ha sigillato la Falce - a destra - e la Zanbato - a sinistra. Entrambe le armi sono ovviamente avvelenate. Contro il fianco mancino, appesa in vita tramite una cintura nera, ha le due Katane da cui mai si separa. Seppur non usi le armi principalmente, sono sempre una precauzione in più. Difatti, ad accompagnar le stesse, ha una Tasca Porta Kunai e Shuriken che le cinge la coscia destrorsa, e una Tasca Porta Oggetti posta al di sopra del gluteo dal medesimo lato. I capelli rosei son raccolti in una coda di cavallo portata alta. Inoltre, tra gli stessi, vi si trova anche il coprifronte della Foglia. Appesa al collo, vi è una collana recante il simbolo del Clan Uchiha, assieme ad un cinturino rosso, regalo del suo amato. <Vengo a darvi una mano..> Pronuncia, guardandosi attorno. Riabbassa lo sguardo, portando i canini a mordicchiare il labbro inferiore. Si appresta a raggiungere gli uomini lì presenti, i quali dovrebbero ancora spostare qualche maceria. Parecchie delle case lì attorno sono andate distrutte. Per pura fortuna, la Magione dell'Hokage non ha subìto alcun danno, ma è stata persino protetta e barricata con efficienza. La distruzione di cinque volte su nove sarà soltanto un'altra delle cose che la donna farà pagare cara al padre. Niente di più.. Il Chakra, ovviamente, è già attivo nel proprio apparato circolatorio. Inutile disattivarlo in tempo di guerra. [Chakra ON]

00:04 Takasugi:
  [Monti] Quest'oggi non ha sonno. Come biasimarlo, l'eccitazione è palpabile in lui, mista ad un senso di soddisfazione e di boost all'autostima, tanto che fatica a celare un bel sorriso. Passeggia dunque per le vie di Konoha, vicino al perimetro e dunque in una delle zone meno densamente popolate, soprattutto considerando che ci ha pensato anche la guerra a sfoltirle, e lo fa tenendo le mani nelle tasche dei pantaloni, e tenendo la bocca impegnata nel masticare un chewin' gum, che occasionalmente sfrutta per creare delle bolle rosa. Un modo che ha per rilassarsi, per passare il tempo, o per pensare, lui che adora usare il cervello. Ha visto l'Accademia non solo come un modo per intraprendere la strada della sua passione, ma anche un modo per mettersi in gioco, arricchire le sue conoscenze. E ora che è Genin la situazione è ancora diversa, e deve in un certo senso realizzare. Sicuro di sè non dubitava dell'esito dell'esame ma è lì che ha provato emozioni nuove, capendo che il Campo è qualcosa di ben diverso a quanto fatto fin'ora nella sua vita. Interrogativi e dubbi, ma sopratutto immagini figlie del suo vagare con la mente con cui gli piace visualizzare il futuro e nuovi scenari. Ogni tanto viene riportato alla realtà, in cui essere Ninja non vuol dire solo trovare sfide stimolanti per mente e spirito, ma vuol dire combattere per portare avanti una Volontà. Quella che testimoniano dei volti, fra cui il volto che ha passato l'infanzia ad osservare, quello di Shikamaru, suo idolo, che però non ci sono più. Ha raggiunto il monte e si ferma lì sotto, osservando le persone lavorare e Furaya senza poterla riconoscere, quasi toccato alla vista di come si prodigano per l'aiuto del villaggio, quasi vergognandosi dentro per il fatto che non gli è mai venuto in mente di andare lì ad aiutare, per via del fatto che quell'attività appare noiosa, o scontata...ma ci pensa l'arrivo a "destinazione" a destarlo. Si, perchè davanti a lui si trovano i vari shinobi e volontari intenti ad aiutare le ricostruzione, ed è lì che si ferma il passo del neo-Genin, il cui sguardo pensieroso analizzata la scena. <Forse dovrei farlo anch'io...> commenta fra sè, quasi cadendo dalle nuvole, dubbioso sul da farsi.

00:30 Furaya:
  [Monti] Non ha una bella cera, se vogliamo dir le cose come stanno. Alcune Copie di se stessa si trovano sparse per il Villaggio. Una rimane ferma alla Magione, nel suo Ufficio, cosicché possa sorvegliare la zona. Vi sono già prenetati una volta, in tempo di pace, figurarsi ora che sono in tempo di guerra. C'è anche da dire che la Magione è stata sigillata e barricata, però. Un'altra copia, invece, si trova nel Quartiere Nara, dove abita. Le è arrivata una missiva, laddove il Generale Anbu l'avvisa di un ipotetico mercenario che vuole farla fuori. Perciò, ha un fratello, un Quartiere, degli animali da proteggere. La terza copia, infine, è stata lasciata nei pressi del Centro. Non può coprire tutto il Villaggio, ovviamente. Le copie stesse, inoltre, hanno poca resistenza. Servono soltanto per avvisarla dell'imminente pericolo, qualora effettivamente ci sia qualcosa che non va. Come se non bastasse, però, porta le mani all'altezza del busto. Indice e medio d'entrambe le mani si avvicinerebbero. Quelli della destra si posizionerebbero in verticale, gli altri in orizzontale. Starebbe già richiamando a sé tutto il Chakra, così da formare almeno altre cinque copie di se stessa, in grado di poter aiutare nei lavori. Viene però bloccata dai passi di qualcuno dietro le spalle. E' un posto pieno di detriti e macerie, alcune anche pericolanti, poiché bisogna proteggere anche ciò che rimane. Non è detto che quegli stessi nemici non possano riattaccare nuovamente. Infatti, non lo trova del tutto corretto riparare i Monti ora. Senza dubbio, però, sono ciò che maggiormente rappresenta Konohagakure. Sono l'orgoglio del Villaggio. <Mh?> Bisogna sempre tenere i sensi all'erta, soprattutto ora che ci si trova in tempi di guerra e Ryota ha assoldato un mercenario - o qualsiasi cosa esso sia - per ucciderla, senza sporcarsi le mani. E' qualcosa che le fa ancora più rabbia. Ma sa perfettamente che quella Rabbia deve restare repressa. Non deve svegliarsi, non deve divorarla dall'interno, altrimenti ci penserà lo Yoton stesso ad attivarsi, ad incendiarla e, con essa, tutto il Villaggio. <'sera.> Saluta il ragazzo che s'avvicina in quella direzione. Gli occhi azzurro cielo si focalizzano sul volto altrui. <Sei qui per dare una mano?> E' una semplice domanda di rito. Del resto, potrebbe anche essere un nemico sotto mentite spoglie.. Quanti Ninja ha Ryota tra le sue fila? Forse fin troppe e anche di qualsiasi Villaggio da quel che si è capito. [Chakra ON]

00:56 Takasugi:
  [Monti] [ Monti ] Giunto sul posto vede i profili o le schiene dei vari presenti intenti a lavorare, rimanendo là sotto l'Empireo quasi ipnotizzato dalla scena, senza pensare a nulla di specifico. Una ragazza pare girarsi, una importante dalla giacchetta che porta e che dovrebbe conoscere, ma che non riconosce per ora, avendo tutt'al più sentito il suo nome in giro...d'altronde era un Deshi fino a poco fa, e certe cose non poteva vederle con gli occhi. <Buonasera signorina> educato risponde a lei, offrendole un cenno del capo e scrutandone le fattezze. La domanda lo coglie in contropiede. <Umh...ecco, veramente....> gli occhi si spostano a destra e a manca, e poi sul cielo, fino a tornare dopo sulla Nara. <Mi chiedevo com'era vedere Konoha con gli occhi di uno Shinobi....> il pollice destro viene alzato e picchietta sul coprifronte nuovo di zecca, rendendo chiara la metafora: sono diventato un Genin.

01:21 Furaya:
  [Monti] Lo sguardo cristallino permane sul volto di questi. <..signorina, addirittura.> Consigliera non le va bene, signorina e signora men che mai. <Chiamami semplicemente Furaya.> Le labbra si piegano in un piccolo sorrisetto. Non sembra ostico nei confronti dei presenti, anzi.. pare anche fin troppo calmo come se, effettivamente, non sapesse cosa fare lì. L'affermazione finale di questi, però, la lascia un po' sorpresa. Le sopracciglia, infatti, vengono piegate verso il centro della fronte. Ne capisce, però, la metafora, notando il picchiettar sul Coprifronte. <Ohw, complimenti.> Infatti, a guardar meglio quel coprifronte, se comparato col proprio, si potrebbe dire che è veramente nuovo di zecca. Il suo è graffiato, la stoffa va persino sostituita in alcuni punti. Tuttavia, essendo il suo primissimo coprifronte, non vuole. E' qualcosa legato ai sentimenti che prova verso quel Villaggio. <Portalo sempre con Onore.> Perché, alla fine, è di questo che si parla. <In ogni missione, ogni giorno della tua vita. Sii onorato d'essere uno Shinobi..> Come lo è lei, del resto. <Non dubitare mai delle tua potenzialità.> Lei non lo ha fatto, ma non perché crede in se stessa. E' semplicemente testarda. Ha visto amici sacrificarsi per raggiungere il Potere. Il Senjuu stesso, prima ancor di diventar legati l'uno con l'altro, era andato alla ricerca del potere, per diventare più forte. Lei, però, non ha mai seguito questa stessa via. Per lei, il Potere è superfluo. E' altresì qualcosa che vorrebbe far presente a chiunque. Ma non può farlo. Anche lei, ora, per cercare di salvare il Villaggio che tanto adora, ha cercato il Potere. Seppur sia banale.. lo ha cercato. A conti fatti, alla fine della guerra, se la vedrà con il suo Io interiore. <Quale è il tuo nome?> Sembra quasi fidarsi maggiormente, dal momento che questi non pare volerla attaccare né farle del male in alcuna maniera. <Come ti sei trovato in Accademia?> Una domanda come un'altra, dal momento che vuol anche conoscere le nuove leve della Foglia. <Vorrei impartire lezioni anche io alle nuove leve..> Sospira, passandosi la mandritta tra i capelli rosei sulla fronte. <..ma non ho mai avuto tempo e mi dispiace.> La forza di un Villaggio si vede anche dalla potenza dei Ninja che ne fanno parte. Il suo lavoro, però, la tiene spesso lontana dai posti di suo gradimento, giustamente.. [Chakra ON]

01:36 Takasugi:
  [Monti] [ Monti ] Sorride alzando le spalle, in merito alla risposta sull'appellativo scelto per riferirsi a lei, inarcando il sopracciglio quando lei si presenta. <Furaya...> un nome famoso nel Villaggio, soprattutto se unito a quella divisa da Jonin. <Ma....non sarai mica, la Consigliera?> non certo, ma anche per via del suo Cognome l'ha sentimata spesso nominare per quanto non l'abbia mai incontrata. <Ti ringrazio> risponde semplicemente riguardo i complimenti, ascoltando il discorso successivo. Non ci aveva mai messo tutta quell'enfasi nel pensare cosa vuol dire l'essere Shinobi, fin'ora limitato dal punto di vista di un Allievo che voleva semplicemente affrontare sfide interessanti, eppur chi lo ispira sono dei grandi Ninja che hanno dato tutto per la Foglia, e che son diventati grandi anche per il Cuore che hanno dimostrato, una dote da ui cervello nonpuò trascendere. <È senz'altro un onore, un marchio distintivo perlomeno...non è da tutti, questo lo so, ma credo che essere Shinobi vuol divere avere occasioni per dimostrare il proprio valore, o il proprio amore per il villaggio, e diventare grandi, perchè non tutti gli Shinobi sono uguali...> la sua visione delle cose. <Al momento non ho avuto modo di farlo, se sognavo di prendere questa via è anche per poterle mettere alla prova, le mie capacità, e scoprrire il mio potenziale> ambizioso e sicuro, da sempre proiettato verso il cielo e mai verso la terra che lo circondava. <Mi chiamo Takasugi Nara> Nara da parte di madre, non una shinobi tuttavia, ma una brava donna. <L'Accademia è stata semplice, interessante a tratti, più o meno divertente nell'esame, anche se è stato semplice anche quello..> non è un modo per vantarsi, non lo fa consapevolmente perchè non gli importa dell'opinione della gente, è solo il suo modo di esprimersi e di interfacciarsi alla vita, schietto, analizzando secondo le categorie della difficoltà e del grado di sfida che caratterizzano ogni atto. <Più che per imparare, è un modo per imparare a confrontarsi con se stessi e con gli altri a mio modo di vedere...e ora che ho questo Coprifronte, non vedo l'ora di avere occasioni più ghiotte, di fare qualcosa di stimolante> ancora ingenuo da un certo punto di vista visti i brutti tempi che corrono a Konoha, ma consapevole di questi, infatti. <Immagino sia per la guerra...per insegnare c'è tempo, ti ringrazio se hai partecipato ad essa>.

01:54 Furaya:
  [Monti] C'è altro da fare che stare lì a chiacchierare, però. Le mani, infatti, vengono nuovamente portate al centro del petto. Quivi, indice e medio d'entrambe le mani sarebbero unite, avvicinate tra di loro. Le altre dita sarebbero piegate. Porta ambo le dita della mano destra a porsi in orizzontale; quelle della sinistra, invece, son poste in verticale. Formano una sorta di croce. Socchiude appena le palpebre, così da trovare la giusta concentrazione. Il Chakra stesso verrebbe incanalato nei giusti punti di fuga, poiché andrebbe ad indirizzarlo verso l'esterno. Immaginerebbe la propria figura. Non dovrebbe risultarle chissà quanto difficile, d'altro canto. Capelli rosa, coprifronte, sandali ninja, giubbotto da jonin, t-shirt grigia, pantaloncini neri. Andrebbe a ricreare perfettamente anche le armi che ha addosso, ossia le due Katane, i Fuda attorno al polso, la Tasca Porta Oggetti e quella Porta Kunai e Shuriken. Andrebbe a plasmare il Chakra per formare cinque copie identiche a se stessa, con poco Chakra e poca Resistenza, ma con tutto il necessario per poter aiutare gli uomini nella ricostruzione delle mura. Dovrebbero palesarsi al di lei fianco, non molto distanti, in una nuvoletta di fumo. Riaprirebbe gli occhi al termine, focalizzando l'attenzione su di loro. Impartisce un singolo e diretto ordine. <Aiutate chiunque abbia bisogno qui con la ricostruzione del Monte.> Semplice, del resto. Esse, infatti, si dividono in cinque direzioni diverse, così da aiutare a rimuovere le macerie e tutto ciò che è necessario fare ai fini della ricostruzione stessa. In fondo, dovrà farsi guidare anche in questo. <Scusami se mi sono distratta..> O, per meglio dire, concentrata. <Ad ogni modo.. Sì, per quanto sia futile attualmente definirmi una Consigliera.> Spiega, stringendosi nelle spalle. Allarga il braccio destro verso l'esterno, col palmo della mano corrispondente rivolto verso l'alto. <Se avessi adempiuto..> Uh, comincia con la commiserazione. <..al mio ruolo..> che di per sé è anche abbastanza importante. <..questi Monti non sarebbero in questo stato.> Fa spallucce, riabbassando le spalle stesse, con le braccia lungo i rispettivi fianchi. <Per questo, puoi chiamarmi semplicemente con il mio nome, senza fronzoli.> Ammette, sincera. Prosegue nell'ascoltare le di lui parole, muovendo il capo dall'alto al basso, in un semplice annuire, facendo sì ch'egli comprenda che lo sta ascoltando e non ignorando. E' anche vero che, palesemente, ha lasciato in giro per il Villaggio ben otto Kage Bushin, perciò è in collegamento mentale anche con queste ultime. <Esatto, non tutti gli Shinobi sono uguali. C'è chi perde la retta via..> Suo padre. <..e che si perde nei meandri dell'Oscurità dettata dalla ricerca sfrenata e convulsa del potere.> Potere che a lei è stato donato per puro errore. Lo Yoton non lo ha ricercato. Non lo voleva, neanche sapeva cosa fosse. <..Nara?> Ha sentito bene? <Sicuro tu sia un Nara?> Sorpresa, maggiormente, nel tono. Quasi dubbiosa. Aspetta qualche spiegazione in merito, prima di porgere qualsiasi altra domanda vertente su questo argomento. <Sono felice che ti sia trovato bene in Accademia, nonostante la guerra in corso.> Sospira, stanca. <Occasioni più ghiotte? Non ricercarne così tante. Potrebbero capitare occasioni troppo difficili da gestire.> Afferma, cedendogli infine la parola. [Tentativo Moltiplicazione Superiore del Corpo][Chakra: 90/100]

02:13 Takasugi:
  [Monti] Finito di parlare osserva il fare di Furaya, la quale non si accinge subito a rispondere formando invece quello che sembra un sigillo e prendendo a concentrarsi, così come ha imparato a fare lui. <Umh..> mugugna curioso osservando il suo fare, notando poi il jutsu. <La tecnica della moltiplicazione...> ora si rivolge a lei, sereno, non togliendo però lo sguardo dalle copie. L'ordine impartito alle stesse gli fa scattare una lampadina, ed il fatto che esse iniziano ad interagire con la materia aiutando le ricostruzioni offre la conferma. <No...questa non è una normale tecnica della moltiplicazione del corpo, queste copie...sono fisiche, non illusorie> ben diverse da quelle che hanno insegnato a lui. <Di che si tratta?> domanda curioso, ascoltando poi il suo dire. <I consiglieri sono tanti, neanche l'Hokage è il solo responsabile del Villaggio, no?> per quanto ne sa. <Quindi non puoi attribuirti le colpe> logico, di fronte all'emotività delle parole di Furaya, probabilmente scossa dal conflitto. <Ad ogni modo non è un problema, non adoro le formalità> fa ciò che si sente, così come sentiva di chiamarla "Signorina", per il suo essere stato abituato ad essere galantuomo. <Ricerca del Potere....si, ogni ricerca convulsa è figlia di una debolezza, o di una paura, forse di bassa autostima. Forse lo è anche la ricerca di conferme, di sfide, di testare le proprie abilità> lo prende come uno spunto di riflessione. <Penso che la Consapevolezza sia una dote importante di uno Shinobi> da amante della strategia militare, non può che tenere a questa dote, perchè mancanza di consapevolezza equivale a sovra o sottostimare, e dunque andare in errore. Bisogna conoscere ed analizzare le cose per come sono. <Perchè dubiti?> stranito. <Umh, si, di certo non sono il figlio di qualche Nara famoso. Mia madre si chiama Aimi Nara. Mio padre non è più qui da tempo, ho tenuto il suo cognome, ma...vive da semplice paesana, si prendeva cura di me anche se ora mi prenderò io cura di lei, quindi non penso sia molto conosciuta da voi Shinobi. Forse non posso ritenermi un vero "Nara" ma...ho preso questa via anche per far valere il mio cognome, per dimostrare di meritarlo, seguendo l'esempio dei grandi come Shikamaru> suo idolo, un dovere quasi di famiglia che si sente di dover fare. <Non ho rapporti col Clan tuttavia, ma...pazienza, mi bastano le mie forze> quasi un "reietto", ma non detto in maniera spregiativa, semplicemente un "nara" in incognito, il figlio di una donna semplice che si era dovuta allontanare dalla vita del clan. La mano destra passa fra i capelli corvini mentre prosegue il dialogo. <Son le occasioni difficili quelle che spingono a migliorare. Io, in realtà, cerco quelle. Le grandi imprese belliche, quelle che si raccontano, che suscitano emozioni, ad esempio, sono figlie di situazioni difficili...se fosse tutto facile la vita, sarebbe noiosa> ma forse più felice per molte persone. Non è stato svezzato dalla guerra, ma dal suo passato si ed è stato un motivo per lui di "svegliarsi" presto.

02:43 Furaya:
  [Monte] Lo sguardo, ora forse un po' più sereno, continua a tener il giovane sotto controllo. Sorpresa dalla sua osservazione, sorride, muovendo il capo dall'alto al basso, in un altro cenno di assenso. <Esattamente.> Replica, proseguendo nel proprio dire. <Non è la Moltiplicazione del Corpo normale, ossia quella che viene insegnata in Accademia.> Riprende fiato. <Questa, diciamo..> Ci pensa su. <..è una sorta di Level Up. Le copie non sono un'Illusione. Non scompaiono al minimo tocco come le altre. Sono tangibili, poiché le altre, come ben saprai, al minimo tocco scompaiono.> Il tono viene tenuto ancora calmo. <È utile, come in questi casi, per aiutare chi ha bisogno di aiuto.> Volge un'occhiata proprio verso una delle copie alla sua destra, la quale sta aiutando nello spostamento delle macerie. Anche le altre si stanno dando da fare, aiutando a spostare assi, materiali inutili e che potrebbero essere usati per ricostruire. <Siamo tre Consiglieri> Anche se due di loro non sa neanche che fine abbiamo fatto. <E poi.. Si tratta di una cosa personale, che molti non sanno e forse non comprendono appieno.> Si stringe nelle spalle, sollevando la mano sinistra e gesticolando con questa. <Ad ogni modo, lasciamo perdere.> Stringe gli occhietti, volendo far cadere il discorso. Con quanto detto dal giovane, per ciò che riguarda la ricerca del potere, non può che ovviamente trovarsi concorde. È una fervida sostenitrice del proprio pensiero, in quanto contraria ad avere potere supplementare alle proprie dote innate. <Può darsi. Ci saranno sicuramente svariati motivi, i quali portano un individuo alla ricerca di potere.> Sposta lo sguardo verso il cielo notturno. <Avidità. Egoismo.> Continua il di lui discorso sulla stessa lunghezza d'onda. Le braccia si sollevano, piegandosi al di sotto del proprio seno. Il peso corporeo viene spostato da una gamba all'altra, rilassandosi ulteriormente. Ryota per quale ragione ha ricercato tutto questo potere che, tra l'altro, ancora vuole espandere? <A volte, forse, non si riescono neanche a comprendere le ragioni che spingono a tanto.> Lei stessa, appunto, non comprende. <Come il nemico di questa guerra... Cosa vuole?> Nello specifico non lo sa. E sapere tutto di un nemico, invece, potrebbe essere fondamentale per poterlo fermare. Senza dubbio. Non bastano i punti deboli. Tornando al discorso che riguarda i Nara, riporta gli occhietti in sua direzione. <Non dubito, ero solo sorpresa. Vivo nel Quartiere Nara..> In un bilocale, Precisiamo, con ben due gatti, due cani e un falco! Senza contare il fratellastro, seppur sia maggiore il tempo che passa fuori casa che quello che vi passa all'interno. <..e non credo di averti visto. Non conosco Aimi Nara.> Sembra ancora più dubbiosa di prima. <Ma mi farebbe piacere sapere chi sia. Inoltre, se sei un Nara, avrai sicuramente provato ad attivare la nostra Hijutsu, no?> Beh.. se si reputa appartenente al clan, è naturale che la donna ponga simili domande. Più che altro, vuole semplicemente accertarsi che non le vengano dette stronzate. <Fai bene a voler seguire l'Hokage Shikamaru.> Sorride, sentendosi orgogliosa lei stessa. Prosegue nel discorso successivo, ascoltandolo con estrema attenzione. <Senza dubbio. Ma, fidati, un periodo di totale calma, senza missioni, guerre, combattimenti...> Un sospiro. <...non renderebbe la vita noiosa.> Niente affatto, per lei, ovvio. [Chakra On]

02:58 Takasugi:
  [Monti] Sembra soddisfatto della spiegazione, annuendo serio. <Oh, dici che potrei impararla?> la butta lì, non avendo idea del livello che richieda la tecnica. <Decisamente più interessante di quella standard>. Si è solo affacciato al Mondo degli Shinobi, e questo è solo un esempio di quello che significa: imparare tante cose nuove ogni giorno, abbandonare la routine in nome della scoperta e del miglioramento costante. <È utile per tantissime cose...immagino che non dovrai sorbirti la fila al mercato per fare la spesa,o che tu possa mandare le tue copie ad insegnare e tenere più classi insieme, vero?> ne vede i risvolti pratici. Ad ogni modo annuirà semplicemente riguardo al discorso dei Consiglieri, capendo che non è un tema su cui battere, soprattutto per uno non sa. <Le debolezze dell'Animo. In effetti, credo che un buon insegnante debba trasmettere una via da seguire> insegnare valori, non solo nozioni e tecniche. < Comprendere il nemico è necessario per vincere. Sembrerà buffo detto da un Nessuno come me, ma ho letto molto. Entrare nella sua testa e prevedere le sue mosse, per portarsi uno step avanti a lui...come nei giochi> la strategia, una sua passione. < E quando non si vede una logica, tutti noi ci troviamo in difficoltà. La Pazzia, spaventa. Mi viene da pensare a quando giochi con un bambino che non puoi decifrare, perchè si muove a caso, d'istinto....> riflette sul suo vissuto, e le volte che ha tenuto i cuginetti. <Però anche l'istinto ha una sua sorta di logica, e così la pazzia. Ma, forse vaneggio...> si perde spesso in chiacchiere. <Se ancora non avete capito le mire del nemico, deve essere incredibilmente dura....se fossi una persona normale direi di non voler essere nei vostri panni, eppure, vorrei. Ho preso questa via per un motivo d'altronde, e voglio dare una mano> anche se non è solo il buon cuore a muoverlo, ma anche la voglia di mettersi in gioco. <Capisco, infatti non vivo lì...ma nella zona popolare> indicando con l'indice verso Sud- Est. <Lei, non frequenta la vita da Clan, non è una Shinobi, e infatti...> per rispondere all'ultima domanda. <Non possiede l'Hijutsu. Nessuno può insegnarmela, capisco che mio padre non è un Nara e che le mie origini con loro non sono immediate, quindi anche se non c'è posto per me cercherò di usare i mezzi di cui sono fornito per trarne il meglio> fatalista (?), o conscio semplicemente che per la storia di Famiglia si è trovato a vivere fuori dal Quartiere Nara, e che nessuno ad ora lo considera, dunque non si fa illusioni. < È tutto relativo, immagino che ne avete abbastanza della guerra..> sorride.

14:19 Furaya:
 <Sì, potresti impararla. Col tempo.> Replica in sua direzione, stringendosi nelle spalle. <È diversa da quella normale, perciò ci vuole molto allenamento per apprenderla.> Le spalle permangono rilassate. Gli occhietti guizzano, subito dopo, verso le copie che dovrebbero ancora aiutare gli uomini. Alcune spostano altre macerie, così da liberare le case travolte dalle stesse macerie. Il naso di Hitomu, l'orecchio di Tsunade, l'occhio di Khalux.. insomma, vari pezzetti di ogni volto che vengono spostati e messi altrove, magari per essere riusati nella fase di ricostruzione dei volti stessi. Altre copie, invece, si stanno occupando di togliere ciò che rimane delle scale di ferro, così da sostituirle per intero. L'originale non si sta stancando, poiché sta solo parlando con il giovane. Tuttavia, quando dovrà riassorbire tutte le copie create e sparse per il villaggio, non riuscirà neanche a reggersi in piedi per la fatica. <Sì, infatti oltre a loro cinque..> Le indica con un cenno del capo. <..ne ho altre tre sparse per il villaggio solo per poterlo tenere sotto controllo mentre do una mano qui.> I risvolti pratici sono anche questi, infatti. Ascolta le di lui parole, sia per quanto riguarda il comprendere il nemico, sia per la faccenda della Ragione e della Pazzia. <Comprendere il nemico, non solo è necessario.. È essenziale. Senza sapere qualcosa dello stesso, non si può vincere una guerra. Può sembrare strano, ma io il nemico lo conosco benissimo. So i suoi punti deboli, conosco la sua forza, conosco il suo modo di pensare, ma non so cos'abbia in mente di fare. Non so dove sia, ma sono sicura che potrebbe attaccare da un momento all'altro. Non riesco a prevederlo, però.> Lo sguardo viene portato nuovamente verso l'alto, sbattendo le palpebre. Trae un profondo respiro, raddrizzando la colonna vertebrale. Cerca di mantenere la calma, soprattutto quella interiore. Non ha intenzione di scatenare la furia che ha dentro di sé, che prova, che aumenta, come se volesse esplodere come un vulcano. Vorrebbe capire come agisce suo padre, vorrebbe comprenderlo. Ma si è già posta questo problema. Suo fratello ragiona come Ryota, lei no. Si è sempre etichettata come uguale alla madre, seppur lei fosse una Uzumaki e non una Nara. E, infatti, tornando al discorso dell'Hijutsu e del Clan, il volto viene riabbassato verso Takasugi. <Se sei un Nara...> Comincia col dire, umettandosi le labbra. <..potrai attivare la tua Hijutsu facilmente. Posso darti una mano io, in questo. Non ci perderei nulla, anzi aiuterei una nuova Leva della Foglia ad essere ciò che realmente è.> Seria, aspetta soltanto una sua replica in merito. [Chakra On]

14:34 Takasugi:
  [Monti] Le orecchie sono alle parole di Furaya. <Oh, si immagino, tanto ho un paio di cosette da dover fare ora...> le tecniche del suo livello, o scoprire l'elemento ad esempio. Ammira ancora un po' le copie prima di tornare con gli occhi su di lei, ascoltandone il dire. <Ah, lo conosci bene..> non l'aveva capito, inizialmente. <Sembra facile dirlo, ma se sai cosa vuole, e conosci il suo modo di pensare, forse qualcosa potresti capirlo. Perchè fa ciò che fa?> non informato sul conflitto, domanda innocentemente. <A volte, vediamo le cose da una prospettiva, e poi....pum, viene quell'illuminazione, adottiamo un nuovo punto di vista, e tutto appare più chiaro. Mi piacciono gli enigmi, gli indovinelli, e si basano su questo. Un giorno di questi magari ti succederà qualcosa di simile> alza le spalle, ipotizza e basta, ma ci spera. Il volto poi diviene sorpresa, e la mandritta si porta dietro la nuca. <Oh..davvero?> non sperava di poter provare ad attivare la Hijutsu. <Beh...io...ti sarie molto grato, mi piacerebbe farlo!> sorride, eccitato dalla cosa.

14:52 Furaya:
 Le preme maggiormente la storia riguardante il nemico. <Fa ciò che fa per avere maggiore potere, credo. Pensavo di poterlo capire, ma in realtà del nemico conosco soltanto la sua facciata fasulla..> Abbassa un poco lo sguardo verso il basso. <..quella facciata che ha sempre usato in mia presenza anni or sono, e che ora ha cancellato, palesando la sua vera natura, finora sopita.> Sospira, mentre il braccio destro verrebbe riportato verso l'alto. Le dita vanno ad intrecciarsi coi propri capelli, in modo tale che possa spostarli dalla fronte. Si son fatti fin troppo lunghi. <Sì sì, concordo..> Per quanto riguarda il diverso modo di vedere le cose. <Tu dici?> Si riferisce a ciò che potrebbe accaderle. <Tutta la nostra vita è un enigma, del resto. Non possiamo prevedere il futuro ed esso ci appare sempre come un'incognita.> Un suo pensiero pronunciato a voce alta. <Ad ogni modo.. Sembri un ragazzo sveglio. Per questa guerra, tu stesso, così come chiunque altro tenga al villaggio, puoi fare molto.> Per riuscire a ssopravvivere, per poter adempire al ruolo di Shinobi. <Per quanto riguarda l'innata...> Lascia un po' di suspense, necessaria stavolta, per tenerlo sulle spine. <...puoi venire al Quartiere Nara. Precisamente alla Magione. Domani pomeriggio, direi. Che ne dici?> Domanda, piegando un poco il capo verso la spalla mancina. Vuole offrirgli l'opportunità che finora gli è stata negata. <Ti aspetterò lì.> Chiosa, concludendo anche questo altro discorso. Infine, resterà ancora lì, sicuramente per un altro po', così da continuare a dare una mano per la riparazione delle mura. [END]

15:01 Takasugi:
  [Monti] Le frasi di prima non erano casuali dunque, ma pronunciate col pensiero a questo Nemico di cui poco sa. <Oh...lo conoscevi bene allora, immagino sia ancora più difficile così, quando pensavi di conoscere una persona che poi si rivela il suo contrario> non conosce il legame di Furaya con lui, limitandosi a dedurre, ma si basa in parte sul suo vissuto e su ciò che ha imparato, soprattutto leggendo. <Forse è questo è il bello...> riguardo al futuro. Ma la digressione svanisve e si torna sul "presente", con la Jonin che chiama in causa direttamente il Nara. <Ti ringrazio, in effetti ci spero> di poter fare qualcosa di rilevante. Il cuore sembra quasi fermarsi quando lei tira fuori l'innata però, con quella pausa, quei secondi che si fanno lunghi, e gli occhi del moro restano fissi su di lei, fino a spalancarsi. <D-davvero?> non se lo aspettava di certo. <Io...fino a poco fa non potevo immaginare una cosa del genere. Ma..ovviamente mi va bene!> cenno del pollice mentre il sorriso dipinge ampiamente il viso. <Va bene, a domani allora! Ora...penso aiuterò un po' qui> convinto da lei in un certo senso seppur non era nei suoi piani, si dirige verso i lavori in corso per contribuire a modo suo. [END]

Takasugi e Furaya s'incontrano al Monte dei Volti. Discussioni varie riguardanti la guerra e i Nara. Nel mentre, aiutano anche con la ricostruzione dei Volti.