C'è già un cadavere in questo allegro quadretto che ispira guerra e battaglia: una innocente bambina, seguita immediatamente dalla propria gemellina che muore in maniera sicuramente meno dolorosa. Tuttavia ci sono tre scontri da affrontare ora, che potrebbero essere presi singolarmente, ma che vengono quasi incrociati, considerando il legame che c'è tra due dei tre ninja "buoni". E buoni si fa per dire.
SHADO: < Uh? > mugugna confuso l'avversario, alle domande che sfociano in minacce del traditore Konohano < Ma sei lento... > pronuncia, nell'avvicinamento del rinnegato Nara che non sparisce alla sua vista per poco, ma che pecca nell'attimo dello sferrare il calcio che manderebbe l'avversario in aria, per poter poi proseguire con l'ombra imprigionante. Ecco cosa accade: la mancina dell'avversario si apre, va ad avvolgere con le falangi la caviglia del Nara prima che la pianta impatti contro il suo mento. La presa è forte e salda abbastanza da fermare il calcio, ma non è la parte peggiore. Il piede opposto a quello che ora regge il peso di Shado viene mosso a fare da sgambetto, facendolo capitolare con il fondoschiena a terra, praticamente seduto. Il tutto viene seguito da un potente pestone dritto sul petto del giovane, spedendolo due metri più indietro. < E sei anche fragile. > conclude, andando a guardarsi le unghie come per assicurarsi che non se ne sia spezzata nessuna. [ -15 pv | due metri di distanza ]
KIMI&KATSUMI: La doku non considera minimamente il suo avversario, andando ad attaccare quello dedito all'Uchiha con una tecnica molto particolare, tipica del suo clan di appartenenza. Gli spiedi partono, sottili e rapidi, verso la posizione dell'houjutser, che non sta però fermo. Scatta in avanti di pochi metri, tre in tutto, prima di concentrare il proprio chakra per una tecnica tipica dell'houjutsu. Si divide in tre energumeni ad egli uguali, che cominciano una danza che si sviluppa in verticale onde confondere l'Uchiha, intanto impegnato a capire le intenzioni della ragazza. Rimasto un po' incredulo scuote la testa, estrae la katana a doppia lama e una volta compiuti un paio di passi ed aver alzato l'arma per un fendente che avrebbe diviso a metà la chuunin di Oto, si blocca. Gli occhi prima si sgranano, poi diventano vitrei. Abbassa la lama e si guarda intorno, appena in tempo per notare che la danza dell'uomo armato di Zanbato è giunta al termine, non con un fendente, che avrebbe avuto sicuramente risvolti disastrosi, ma con un colpo di piatto direttamente al volto dell'Uchiha che per ovvi motivi non fa in tempo ad intrappolarlo nell'illusione. Una su due è un buon risultato comunque. Katsumi capitola tre metri più a sinistra, mascella fratturata e penzolante, danni dovuti non tanto alla forza del colpo, quando alla sua scarsa resistenza personale. Parlare per lui diverrà da ora in poi non impossibile, ma doloroso e complicato. [-15 pv] Alla giovane Doku invece non giunge alcun attacco, per il momento, ma potrà vedere il suo avversario dirigersi verso l'energumeno con la zanbato, con intenti evidentemente omicidi... per beccarsi un colpo uguale a quello dedicato a Katsumi, che lo spedisce ben più lontano e steso a terra, privandolo di ogni movimento. Ora si volge alla chuunin, si lecca le labbra con fare rozzo e di certo non amichevole, è a tre metri da lei < Che dici bellezza, vuoi provare anche tu il mio spadone? > ridacchia, ma al termine della frase la tosse lo coglie, accompagnata da un paio di schizzi di sangue, nulla di più grave per ora.
[17:20]
L'attacco fallisce, il colpo viene parato e lui viene buttato a terra, probabilmente è un taijutser quello che ha come avversario e il corpo a corpo non è la scelta migliore per lui. Ora si trova a terra, a due metri di distanza, ma cerca di rialzarsi velocemente, controllando che non ci sia nulla dietro di lui per una distanza di cinque metri e in caso ci fosse qualcosa, si sposterebbe per fare in modo che non ci sia nulla. Una volta che la strada dietro di lui sia libera, alza il braccio destro, con la mano aperta, puntandola contro il suo avversario, quindi inizia a caricare il braccio di chekra, più precisamente del rovente chakra di elemento katon, che andrebbe a colorare di rosso la mano e l'avambraccio, mentre si afferra il polso con la mano sinistra. Nel mentre, nel palmo della sua mano dovrebbe formarsi una sfera di puro chakra katon, una sfera che lui cercherebbe di sparare contro il suo avversario, cercando di colpirlo al petto con la tecnica del cannone. La tecnica però ha un forte rinculo, infatti tenterebbe di indurire i muscoli delle gambe e di ancorarsi con i piedi sul terreno, in modo che, anche se verrebbe spinto per cinque metri di distanza a causa del contraccolpo, lui non dovrebbe cadere a terra, aiutandosi anche mandando in avanti il busto, in modo da non sbilanciarsi.[tentativo cannone][se ON chakra 5/20][mente:25 ninjutsu:30 resistenza:20][kunai:6(tre con carta bomba) shuriken:3 carta bomba:3 carta bomba mina:5 makibishi:1 bomba luce:3 tanto:1 tonico coagulante:1 tonico chakra:1 fumogeni:1 fuda:3(uno torcia due sigillo) tronchetti sostituzione:2(sigillati) rotolo piccolo:1 pennello e inchiostro:1 filo di nylon conduttore:1 guanti ninja:1 vambracci:1 schinieri:1 portaoggetti:1 porta kunai e shuriken:1 coprifronte:1] [Esterno-Entrata] Insomma in piedi rimane solo lei, per il momento almeno dato che il nemico sembra riuscire a liberarsi di due avversari con decisamente troppo abilità e forza per quel che la riguarda. Si limita ad inclinare la testa di lato lei <e tu la vuoi una carezza?> domanda semplicemente con la solita nonchalance caratteristica. Se non avesse visto con quanta potenza è riuscito a buttar giù Katsumi e l’altro nemico armato sicuramente adesso starebbe andando a toccarlo ma per quanto la distanza sia perfetta non è poi così stupida da sfidare una zambato che ha già fatto due vittime. Ed eccola quindi tentare di piegarsi appena, le ginocchia che si flettono abbastanza da permetterle di andare ad accumulare la forza, così come similmente va invece a flettere la schiena in avanti, quel tanto che le basta per lasciare che il baricentro venga spostato in avanti, uno sbilanciamento che la porterebbe quindi ad alzare le punte dei piedi. La destra che avanza appena strisciando così che poi il piede sinistra possa dare il via a quella corse, scatta come una molla con la gamba sinistra che va a fare il primo passo. Tenterebbe così di correre all’improvviso, supererebbe il suo avversario dal lato opposto rispetto a quello dove tiene l’arma. Sperando nella sorpresa scatterebbe al massimo della sua potenza per coprire quei venti metri circa che la separano dal bosco, stando ben attenta a non cadere o schiantarsi. Qui andrebbe veloce a nascondersi dietro ad un albero. Sperando quindi di fargli perdere velocemente le sue tracce, ma ben sapendo dove si trova il nemico, a questo punto cercherebbe di andare a concentrarsi esattamente come prima. Mentre esattamente come prima le sue mani vanno a comporre il sigillo del serpente il suo chakra va ad accumularsi sulla sua lingua, dopo essere passato attraverso alle sue ghiandole salivari, lì dove come un cucchiaio avrebbero prelevano del veleno che ora amaro sta sulla sua lingua e in teoria lei dovrebbe essere pronta a modellarlo. Ancora una volta andrebbe a dargli la forma di spiedi, lunghi e appuntiti, solo velenosi. Nascosta dietro all’albero quindi andrebbe come prima a portare la destra sotto alle sue labbra, il palmo verso l’alto, la mano testa come in un prolungamento. Se fosse riuscita si esporrebbe nuovamente solo per andare a sputare quei quattro spiedi velenosi che dovrebbero essere soffiati verso l’avversario. Con due mira nuovamente agli occhi, mentre gli altri andrebbero ad essere lanciati verso la gola, il pomo d’Adamo è il punto preciso che mira, sperando ora di avere l’elemento a sorpresa dato proprio dall’albero dietro cui si era nascosto. Se tutto fosse andato come previsto quindi e quei quattro fossero riusciti anche solo a sfiorarlo adesso il veleno che già prima sembra avergli messo in circolo verrebbe quadruplicato dal nuovo attacco. In ogni caso si rimetterebbe a correre, flettendo la schiena in avanti come prima, tentando ancora di sbilanciarsi in avanti, i piedi che vanno a poggiare solo per le punte. Lo scatto verrebbe effettuato ora verso la sua destra, così da spostarsi all’interno di quel bosco di circa dieci metri solo per confonderlo e tornare a nascondersi tra gli alberi, seppur un albero differente [chakra: 63/80][arte del veleno liv 2][scatto ¼][spiedi doku 2/4][scatto1/4] [Esterno-Entrata] E il piano funziona, per metà, almeno. E' un solo istante al separarlo da un profondo dolore alla mascella causato da un colpo subito dal suo avversario, che lo porterebbe ad essere scaraventato diversi metri piu' avanti, accompagnato da puro dolore..seppur non grave. Durante quel breve volo stringerebbe i denti, mantenendosi attento sulla situazione. Ha bisogno che Kimi adesso si concentri sull'attirare l'attenzione, e probabilmente...non dovrebbe avere problemi a riuscirci ora che l'uchiha da l'apparenza di essere a terra. Il braccio sinistro lungo il relativo fianco ad afferrare in un repentino movimento un sigillo sul quale vi è inciso il kanji "potenza" per poi portarlo all'altezza del petto. Sigillo della capra ad esser formato e nuovamente il proprio chakra verrebbe richiamato in un violento scorrere, questa volta non agli occhi, e in tale processo una minima quantità si dirigerebbe al petto, verso tale sigillo, per irradiarlo e consentire all'uchiha di potenziarsi. Il tutto avverebbe nell'immediato, e intanto, la grande quantità di chakra convogliata verrebbe fatta fuoriuscire da ogni tsubo del corpo del jonin, dirigendosi violentemente in direzione dell'avversario armato di Zanbato. Inutile dire che il sigillo potenziante applicato farà qua la sua scena. Ed infatti, se l'avversario venisse avvolto da tale onda anomala di chakra sentirà un'improvvisa scossa alla sua mente. Davanti agli occhi il mondo a sparire in un flash, e al suo posto si manifesterà una dimensione alternativa. Un mondo senza orizzonte, colmato di un'infinità pianura ricoperta di sangue e morti. Sopra di lui un cielo avvolto in nuvole color cremisi oltreil quale si puo' intravedere una luna sulla quale si possono identificare delle Tomoe, come fosse la pupilla di un'Uchiha. Dando uno sguardo al proprio corpo, questo sarà crocifisso ad un asse di legno. Caviglie e polsi ad unire il suo corpo a tale asse tramite quattro spessi chiodi in ferro, sotto di lui nient'altro che il suo stesso sangue. E davanti a lui la propria identica figura a osservarlo, con una maligna incurvatura sul viso. uno spiedo tra le mani, dalle dimensioni minime. Questo ad essere sospinto lentamente verso il pollice del piede sinistro del ragazzo, secondo dopo secondo, per infilarvelo totalmente. Lo scorrere del tempo percepito in maniera distorta, lentamente, grazie all'illusione cremisi. Sentirà come se ogni secondo fosse un'infinità e come se il dolore non volesse mai finire. Sentirà ogni singolo taglio che a seguire gli verrà inflitto sul corpo, sparsi. Sentirà lentamente ogni singola unghia strappata dalle sue carni con un paio di apposite tronchesi. Sentirà ogni dente essere strappato con le stesse. E tutto in un lasso di tempo che per quanto breve, gli sembrerà infinito. Se il genjutsu dell'Uchiha lo sovrasterà, a tal punto, sverrà. [ Chakra on -33] [ chakra 11/75][ gen 125 + 12.5 ] [ mente 125 ] [ 2/4 illusione cremisi ] [Esterno-Entrata] [Edit: chakra 15/75]SHADO: È fondamentale per lui che abbia capito che genere di avversario ha di fronte. Un esperto del corpo a corpo, sicuramente più di lui. Ora ha unicamente da utilizzate il suo ninjutsu, su cui è più preparato. Tenta una tecnica Katon, il cannone, che però ha qualcosa che non va stesso in preparazione. Forse per distrazione, forse per altro, ma la sfera katon si forma, non troppo precisa, e va ad abbattersi sull'avversario lenta e pigra, nulla di troppo complicato da evitare. Il taijutser infatti non fa altro che compiere una serie di passi laterali, che lo allontanano dal proiettile che sfiata sul terreno, mentre il corpo di Shado si spinge violentemente indietro di cinque metri, andando per il rinculo a sbattere la testa contro la grotta, il che lo mette a terra, KO. < Ehi... sei già morto? > domanda il giovane, che non riceve risposta alcuna, per evidenti motivi. Così inizia a tirar fuori una serie di fuuda esplosivi, andando ad applicarli tutto fischiettante sulla parete della tana, senza però ancora attivarli. Per ora ce ne sono cinque in tutto, se la sta prendendo con calma, vedendo gli altri impegnati. [PER TE E' END | -5 pv]
KIMI&KATSUMI: La ragazza fugge, sotto lo sguardo attonito dell'uomo armato di Zanbato che riesce a malapena a seguirla, ruotando il busto ormai pensando che l'Uchiha è andato fuori gioco. Certo che la TOTALE assenza di logica nei suoi attacchi è un ottimo metodo per disorientare gli inimici. Riesce a nascondersi con successo, l'omone sbuffa, sicuro ormai di aver vinto alla grande, ma volendo accertarsi di far fuori anche lei < Ti sei spaventata alla vista di un vero uomo, dolcezza? Vieni qui... > cammina pigramente finché non si becca due ulteriori spiedi, non alla gola però, perché per tracotanza alza le grandi mani e le strige attorno agli spiedi, spezzandoli e riducendoli in polvere da rilasciare al terreno < Due volte con lo stesso trucchetto, tsk. > pronuncia, senza sapere di esserci cascato con tutte le scarpe in realtà. Improvvisamente si ferma, però, mentre nella sua mente si susseguono le azioni create da Katsumi, appena ripresosi, che lo fanno svenire, mentre il veleno si manifesta provocandogli forti tremori e facendogli uscire spessi rivoli di sangue dalla bocca. E' ancora vivo, a loro sta la scelta di cosa fare con lui, mentre il bombarolo non si avvede nemmeno di quanto succede lì dietro. [18:22 | Tag invariati]
I due rimasti ancora in piedi riescono con successo a fare quanto prefissato, Kimi riesce a... tanto a lei non fregava nulla comunque della missione, riesce ad uccidere chi vuole, che pare l'unica cosa che le interessa, stante il fatto che comunque farlo vuol dire fronteggiare il demone che tramuta nel suo amato qualunque cosa di cui lei provochi la morte. Il giovane Uchiha invece, di certo quello con più sale in zucca tra i due, incenerisce il suo obiettivo che, povero genin spavaldo ed inesperto, si affidava talmente tanto al suo capogruppo che non teneva d'occhio la situazione. La tana è salva per via dell'ottimo intervento dei tre, diciamo di due in particolare, che forse con metodi poco ortodossi, sono riusciti a sterminare chiunque minacciasse il loro obiettivo. Possono andar via a braccetto adesso, qualcuno ripulirà al loro posto. [END]
[Esterno-Entrata] Uccide, spacca botlia, ammazza familia. Ahn no. La morte viene comunque seminata e se del primo nemico, che presto finisce per diventare cenere, non assiste alla trasformazione è il secondo, quello a terra su cui ora posa la mano che vede pian piano assumere le sembianze di Katsumi. In un attimo il delirio. Stavano combattendo insieme, lui era lì, magari quello era tutto un genjustu e lei ha ucciso il suo nemico, proprio come prima è successo ai loro avversari. No non è possibile. La disperazione finisce per pervaderla completamente. Apre la bocca rimanendo così immobile senza forza per qualche istante, non respira, non parla. Ma all’improvviso è la sua voca a rompere quel silenzio dopo la battaglia, un urlo, una voce disperata e un nome quello che esce dalla sua bocca, lo si capisce senza troppi problemi <KATSUMI!> urla lei andando a staccare la mano dal volto dell’amato. Si sta spegnendo proprio davanti ai suoi occhi, quelle iridi azzurre che ora non solo hanno il colore del mare ma sono anche ugualmente in piena, delle onde alte si infrangono e scendono quindi lungo la sua pelle candida. Sta piangendo disperata lei, per l’ennesima volta lo vede morire ma adesso ha dei veri motivi per dubitare, potrebbe averlo ucciso davvero. Osserva quel volto martoriato e semplicemente proverebbe a concentrarsi, in quella disperazione <resisti> mormora a voce davvero basso mentre il chakra tornerebbe nelle sue ghiandole salivari, questa volta non per fare da cucchiaio ma bensì da scolino, il veleno radunato in un angolo viene fatto passare attraverso la patina di chakra che sta creando, così facendo sulla sua lingua dovrebbe affiorare solo l’antidoto, la parte non tossica quindi della sua innata. Solo a questo punto andrebbe a piegarsi nuovamente verso quel cadavere, le labbra dovrebbero raggiungere quelle del suo amato, con delicatezza ora soffierebbe al loro interno l’antidoto. Ormai è tardi per lei, il cadavere è morto prima ed è inutile tentare di dargli un antidoto ora ed ecco che la sua più grande paura diventa realtà. Un urlo sordo, poi null’altro, lei se ne sta riversa su quel cadavere, la testa sul suo petto, le mani oltre al corpo, poggiate sul terreno, che sta avvelenando, e poi non c’è altro. Non respira davvero, non sta nemmeno piangendo, non emette alcun suono, potrebbe anche essere svenuta per quel che ne sappiamo [end] [Esterno-Entrata] Inespressività totale sul proprio volto. Nuovamente la morte avvolge il suo cammino, nuovamente le sue mani si sporcano del proprio sangue. E' soltanto quando finisce tutto, che si domanda se realmente ne sia valsa la pena. E' soltanto adesso che la sua mente viene dominata dal ragazzo che sarebbe dovuto essere dal principio. Doveva essere il gentile 0-21, il compagno di 0-22. Kimi doveva essere la loro compagna, potevano essere un team. Potevano essere dei ninja ma non in un paese e in circostanze tanto caotiche. Poteva vivere una vita normale. Eppure viene riportato con i piedi per terra dal proprio sguardo che si punta lungo i resti dello scontro. Deglutisce, massaggiandosi appena la mascella. Il tonico dovrebbe permettere a breve di ripristinare la ferita. Avvolto nuovamente da un sentimento di vuoto, una mancanza. Tenterebbe rapido di guadagnare concentrazione e di concentrare all'altezza dei due reni le due sfere di energia fisica e psichica che rappresentano per lui il chakra. Ognuna dotata delle loro caratteristiche, quasi opposte, che verrebbero tentate di fondere tramite il loro vorticare attorno ad uno stesso asse all'altezza della bocca dello stomaco. Tale vorticare, unendole, darebbe vita all'unica essenza che è il chakra, il quale, nel caso venisse ben richiamato, andrebbe a sciogliersi e fluire nel keirakukei, raggiungendo ogni punto di fuga e dando vita all'essenza che per lui è il chakra. Sharingan spento a mostrare occhi vitrei. Eppure, è il suo nome che nuovamente lo scuote, pronunciato da Kimi, urlato. Un sussulto del corpo che lo porterebbe a flettere il busto in avanti e piegare le ginocchia per avvicinarsi quanto piu' rapidamente possibile alla giovane. I demoni di lei a perseguitarla con la propria immagine, una scossa di fastidio, perchè non sa che fare. Perchè..non sa come aiutarla. Lo ha promesso, eppure la osserva. Osserva come tenta di rianimare quel cadavere che lei vede distorto. La osserva, e puo' fare solo una cosa. Il sigillo della scimmia ad esser composto, fermo alle spalle di lei. Le braccia a distendersi sulle sue spalle, nel tentativo di mantenere un flebile contatto con lei e del chakra ad essere espulso dagli tsubo, in direzione dei palmi. Tenterebbe dunque di convogliare tale chakra in determinate zone del corpo di lei, in modo che si avvii uno stato di sonno che possa permetterle di perdere le energie fino all'addormentarsi. < ...perdonami. > Una frase espressa in mezzo alla fase di semi-incoscienza, mostrando nient'altro che tristezza su quel volto rigato da piu' cicatrici. Braccia a circondare il corpo di lei per afferrarla, e nient'altro che ulteriore silenzio ad accompagnare lo scenario. Una vittoria effettiva...ma sempre un disastro a livello mentale. La porterà verso la propria casa, rievocando nel cammino i ricordi della prima volta in cui ha mantenuto tra le braccia quel fragile corpo. [ END ] [ oh..vuoi veramente i tag del resto? ]