Deve esserci qualcosa

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11:22 Hiashi :
 Lo shinobi indossa delle calzature in stile ninja di colore nero, un pantalone di tessuto nero più stretto di quelli che utilizza di solito ed una maglia semplice a maniche lunghe in tessuto, anche questa non aderente e di colore nero al di sotto della quale veste una seconda magli smanicata dato il freddo che è cominciato ad esserci; le mani so coperte dai guantini senza dita in tessuto con le placche metalliche sul dorso. In vita si trova una cintura che sorregge un porta kunai a destra dove sono inseriti 4 kunai, due dei quali con delle carte bomba arrotolate sull'impugnatura e 4 shuriken ed a sinistra un portaoggetti con all'interno un paio di Fuda vuoti, un fumogeno ed una bomba luce ed un paio di fili di nylon, più un gruzzoletto di circa 30 monete e qualche carta bomba, un tonico coagulante ed uno per il chakra. In verde sulla fronte ha un tatuaggio, fatto da diverso tempo recante il simbolo del marchio della casata cadetta della Clan Huyga, che, seppur abolito, rappresenta per lui un modo per ricordare il padre mai conosciuto. Gli avambracci sono protetti da delle placche metalliche ed il suo coprifronte con il marchio della foglia inciso nel metallo si trova in bella vista assicurato ad una cintura che porta in vita con l'emblema che si trova poco sotto l'ombelico; nascosto sotto il coprifronte e sotto l'avambraccio sinistro un fuda con sigillato un tronchetto pronto per la tecnica della sostituzione. Nel portaoggetti anche dei fogli di carta ed una matita da usare quando si reca in accademia. Il suo volto non è più quello di un tempo, la parte destra del volto infatti è completamente priva di capelli e del sopracciglio ed è inoltre orribilmente deturpata da delle cicatrici ancora fresche da ustioni. E' ancora sconvolto, non può credere alle parole che ha sentito. Non può avere una sorella di cui qualcuno ha abusato e che suo padre, uno Hyuga ha venduto a chissà chi. Sta correndo a casa, volto trafelato per la fatica, l'orrore e la disperazione che tutto ciò comporta.

11:22 Hiashi :
 La sua abitazione ormai è li a pochi passi. Non si è mai fatto troppe domande su di chi fosse o perchè fosse nato e cresciuto li. Sta di fatto però che è all'interno di queste mura che ha visto la luce, o almeno così gli è stato raccontato dalla nonna. Ebbene si perchè con un padre morto prima che il genin nascesse e con la madre che se ne è andata di li a poco rispetto al marito non è difficile capire perchè il moro abbia passato la sua intera esistenza in quella abitazione con la nonna, la madre di sua mamma insomma <No, no nononono NOOOOOOOOO> urla, si sente chiaro dalla sua voce che il suo cuore è spezzato e che la sua collera sta raggiungendo livelli che neppure in occasione del suo "incontro ravvicinato" con Erien e la carta bomba ha raggiunto. Qualcosa di più oscuro e profondo ha probabilmente iniziato a crescere in lui: probabilmente il rancore ha piantato il seme della vendetta in attesa che maturi e che venga il momento giusto per fare giustizia e riportare la dovuta pace ai morti oltre a ritrovare le tracce di qualcuno che potrebbe essere ancora vivo... forse il padre, forse la madre, più probabilmente la sorella

11:23 Hiashi :
 Spalanca la porta sbattendola con molta irruenza, ma vive solo per cui non c'è nessuno in casa che si possa lamentare di modi bruschi, linguaggi poco garbati o per il caos ed il disordine che il ventenne è abituato a lasciare in giro. Si tratta di una abitazione modesta se si parla di una famiglia, mentre per una sola persona è quasi una reggia: all'ingresso la classica scarpiera dove liberarsi dei propri calzari e poter indossare delle ciabatte da casa -non scordiamoci che fino a poco fa ci viveva anche una anziana signora, certe cose sono un obbligo-, un corridoio che con delle porte che si aprono a destra ed a sinistra prima di svoltare a destra, una cucina in una stanza, la sala da pranzo in un'altra invece, il bagno e due camere da letto oltre ad un piccolo orto sul retro della casa che ha permesso a lui ed alla nonna che se ne occupava di riuscire ad andare avanti e sopravvivere mangiando i prodotti della terra ed a volte scambiandoli per delle materie differenti. Raramente hanno venduto qualcosa solo nei rari casi in cui avevano veramente necessità di qualche moneta per far fronte alle normali spese quotidiane che comporta avere una abitazione propria

11:23 Hiashi :
 Il genin lancia via le scarpe togliendosele in fretta e furia e comincia a percorrere a grandi passi ed a piedi scalzi il corridoio, tanto tutta casa è tappezzata di tatami per cui non è poi così scomodo camminarci senza niente. Si lancia nella prima stanza a destra, la sala da pranzo ed il suo tavolino basso che viene afferrato e rivoltato con un solo gesto della mano. Non ci sono molti mobili, è una stanza particolarmente austera. Un calcio ad un cuscino, quello più consumato dato che solitamente lo utilizza per fare colazione, pranzo e cena il nostro shinobi. Una mensola con qualche suppellettile che viene liberata con un manrovescio di tutto ciò che c'era sopra. Dalla parte opposta un'urna funeraria, ha sempre saputo che contenesse le ceneri di suo nonno ma... sarà veramente così?! sta mettendo in dicussione tutto quanto ora. E' agitato e norvoso ed ogni movimento sembra quello di una tigre appena messa in gabbia <AHHHHHHHH> corre verso la cucina avendo deciso di cambiare stanza. E' piccola, qualche credenza per piatti e stoviglie e pochi mobili, niente che vada oltre il modesto. I cassetti vengono estirpati e rovesciati per terra per controllarne il contenuto, stessa sorte tocca agli altri mobili con gli sportelli che vengon lasciati aperti ed il contenuto gettato con foga vicino ai propri piedi

11:23 Hiashi :
 Non è che ci si possa aspettare di trovare poi molto in sala da pranzo o in cucina, se c'è qualcosa di nascosto da qualche parte probabilmente sarà nelle camere da letto. Si lascia la cucina alle spalle e con passi pesanti che risuonano come tonfi sul tatami percorre il corridoio ignorando la seconda porta a sinistra che è quella del bagno e prosegue svoltando a destra dove ci sono le ultime due porte. Comincia da quella a destra, quella che è la propria camera e che un tempo fu della madre. Sempre per sentito dire è chiaro. Nessun letto, il Futon è stato ripiegato e messo a posto. Due armadi ampi, un con i propri abiti ma è semi vuoto; viene comunque aperto e tutto quanto gettato per terra. L'altro contiene la biancheria, cuscini, vari futon, coperte. Ogni capo verrebbe preso e gettato via ancora una volta facendoli volare per mezza stanza e spargendo disordine ovunque; proverebbe a staccare dall'armadio finanche le mensole ed a gettarle a terra per la rabbia e la foga che prova. Basta, si cambia stanza. Apre la porta della stanza di sua nonna, ma qui esita, entrare o non entrare a cercare quello che sta cercando e soprattutto... vuole veramente trovare qualcosa?!

11:24 Hiashi :
 Si decide ad entrare anche nella camera della nonna, non lo fa dal giorno in cui è morta. E' rimasto tutto come lo ha lasciato lui, solo ricoperto da uno strato di polvere. Il futon è piegato in un angolo della stanza con cuscino e coperta. Deglutisce a fatica, avanza fino all'armadio senza degnare di uno sguardo l'urna funeraria che ha posto su una mensola davanti alla foto della nonna. Quella in sala da pranzo invece non ha foto annessa. Apre l'armadio e beh li ci sono i sessant'anni di vita della nonna, tra abiti, kimono e portaoggetti vari. Non se la sente di buttare tutto quanto all'aria qui e comincia a prendere oggetto per oggetto ed a toglierli via, con certosina cura ed attenzione a non sciupare quelli che sono dei preziosi ricordi legati all'unica figura genitoriale che abbia mai conosciuto. Solo una volta che avrà completato comincerà a cercare dei possibili doppi fondi pensando che se la nonna avesse voluto tenergli nascosto qualcosa non lo avrebbe fatto tenendolo in bella vista. Quella situazione è troppo per lui, una lacrima gli scende sulla guancia sinistra, quella senza cicatrici. Con uno scatto si alza e corre all'estreno, nell'orto <AHHHHHHHHHHHHHHHHH> reclina il capo con gli occhi al cielo prima di coprirseli con in pugni e cadere in avanti, in ginocchio. Ed è con le lacrime che scendono che comincia a scavare a mani nude in un punto così a caso, imprecisato, solo per la necessità di fare qualcosa [End]

Giocata ambientata temporalmente al giorno della quest [Black Circus] Uno strappo all'onore dello shinobi. Avevo svolto la giocata nella chat Casa di Hiashi, senza accorgermi che fosse privata per cui l'ho riportata in una pubblica.

Il genin sconvolto dalla rivelazione di avere una sorella maggiore e che questa sia stata sutrata e venduta dal padre, uno Hyuga, si reca a casa alla ricerca di qualcosa che possa confermare quella storia appena appresa