Esame Teorico: Ruri & Shinsui

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15:29 Ruri:
 E’ una giornata molto soleggiata e la giovanissima Ruri a passo lento ma trotterellante cammina per le vie del villaggio della Foglia. E’ una giornata speciale. Oh sì, lo è eccome. Ha atteso e allo stesso tempo “temuto” questo momento sin da quando ha avuto inizio il suo percorso all’accademia, ovvero il giorno che avrebbe sancito la sua entrata nel mondo degli shinobi. Sospira, pensando a quanto tempo avesse impiegato la sera precedente per ripassare i vecchi tomi, presi in prestito presso la biblioteca centrale. Pur avendo chiuso occhio solo per un paio di ore, è uscita di casa di buon mattino per scaricare la tensione, difatti non ha nemmeno visto di sfuggita il coinquilino Shinsui, con cui condivide l’appartamento. E da una parte è anche meglio che i ragazzi non si siano incrociati, data la tensione che per il momento regna sovrana tra loro. Dopo quel che è successo nei sotterranei, hanno provato ad evitare l’argomento e a comportarsi normalmente, anche se l’imbarazzo è abbastanza palpabile. Che lei sappia, anche Shin oggi è d’esame, pertanto è quasi certa che s’incontreranno all’accademia. Scuote fermamente il capo, socchiudendo le palpebre e soffiando un sospiro dalle narici. Per il momento deve pensare ad altro. Quel dì ha optato per un look molto semplice: un paio di leggins bianchi che le fasciano le sinuose gambe, una mini gonna rossa con le balze che le copre le forme al di sotto del basso ventre messe in evidenza dai fuseaux, un maglioncino bianco con le maniche a tre quarti che le lascia scoperta la pancia, lasciando intravedere l’ombelico, e ai piedi calza un paio di tronchetti neri. I lunghi capelli sono intrecciati in una treccia e all’altezza dell’orecchio vi posto è un fiore di gelsomino. Al collo sfoggia una croce tempestata da pietre rosse che fanno pendant con la gonna. In poco tempo giunge al plesso accademico, ma prima di accedervi controlla la bacheca per visionare il foglio su cui vi è annotato in quale aula è stata assegnata. Preso visione di ciò, s’incammina verso la classe, che raggiunge in poco tempo. Bussa alla porta con l’indice della mano destra e, qualora le sia dato il permesso, farebbe il suo ingresso in aula, rivolgendo un inchino verso il sensei, allorché fosse presente. < Ruri > si presenterebbe, ritornando in posizione eretta.

15:34 Shinsui:
 Giornata serena è quella che il clima regala al villaggio della foglia. I raggi del sole accarezzano il volto del giovane, il quale ha il viso rivolto proprio di sua spontanea volonta verso il sole ad occhi chiusi i primi istanti. Lasciando che questo gli accarezzi il viso con i suoi caldi raggi. Un lieve sorriso nel sentire quel calore, seppur lieve, mentre avanza in direzione dell'accademia. Il tanto aspettato o temuto, a seconda di come si vuole interpretare, giorno degli esami... scritti! Sposta l'attenzione visiva poi dinanzi a se, spestando le iridi dorate lungo la strada, soffermandosi di tanto in tanto sugli studenti, che anche loro si stanno dirigendo verso la struttura accademica. Un lieve sbadiglio è quello che si fa largo sulle labbra di Shin, che non si preoccupa neanche di coprirsi la bocca con la mano, nascondendo quei canini lunghi e affilati. Troppo svogliato oggi, ha dormito ben poco, non per l'agitazione degli esami. Non è il tipo, che si lascia condizionare da certe cose, è più il tipo, come va va non me ne faccio una malattia. Un pensiero che potrebbe sembrare superficiale, ma pensa e crede che ci siano problemi ben più grandi e seri rispetto ad un esame. La mancina passa tra i capelli ribelli, con l'unico risultato di renderli maggiormente ribelli e arruffati, insomma nulla di diverso dal solito. Veste leggero quest'oggi; oltre al solito giubbino di pelle nera, lasciato aperto, sotto una maglietta bianca con il colletto a v. Al collo la collana con il ciondolo regalatogli da Ruri quando erano piccoli. Le gambe sono fasciate dai pantaloni scuri, cosi come le scarpe che porta ai piedi. Avanza, avanza e avanza ancora, sino a raggiungere la struttura, a grandi falciate si dirige verso l'ingresso. Avviciandosi alla bacheca, legge in quale aula si terrà l'esame. Un piccolo sospiro viene lasciato andare, per avviarsi verso l'aula. Sposta sempre lo sguardo verso i suoi compagni, probabilmente alla ricerca di un volto a lui noto, stringendosi nelle spalle sarà già arrivata. Inoltre avrebbero passato tutto il tragitto in silenzio, tanto vale che ognuno sia venuto da solo quest'oggi, non si parlano e non fanno che evitarsi. Scuote appena il capo, una volta che giunge dinanzi all'aula dove sosterrà l'esame incrocia la figura di Ruri, sposta lo sguardo vero il sensei < Shinsui > lascia apprendere la sua presenza all'esame, attende quindi il potersi andare a sedere.

Nell'Aula A-3, è in corso un altro esame teorico Genin. Quest'oggi, sono dodici le persone che lo affrontano, compresi Ruri e Shinsui. Yume-Sensei li osserva, per poi indicar loro dei banchi vuoti. Si alza in piedi, cominciando a distribuire i fogli con le relative domande. Al termine della distribuzione, torna alla cattedra, incrociando le braccia sull'addome, sotto il seno. <Ci sono almeno otto domande.> Comincia col dire, seria come al solito. <Avete trenta minuti per rispondervi. Qualora non riusciate a rispondere a tutte, non importa. Al termine dei trenta minuti, dovrete consegnare senza se e senza ma.> Mormora, alternando lo sguardo tra i vari presenti. <Se avete domande, fatele ora.> Tranquilla nel tono, mentre aggira la cattedra e vi si siede. <Cominciate pure. Avete trenta minuti a partire da ora.> Rilassa le spalle, cominciando a tenere sotto controllo i giovani, onde evitare che si aiutino o copino. Non avrebbe alcun senso fare un esame del genere. Sospira, assottigliando lo sguardo. Nell'aula, dovrebbe regnare il silenzio più assoluto. [Esame GENIN | CHIUSA | 30 minuti | 16.00]

Tempo scaduto.

16:44 Shinsui:
 Pone lo sguardo sul sensei, mentre si avvia verso uno degli ultimi banchi, lasciando una fugace occhiata a Ruri, prima di andarsi a sedere. Una volta accomodatosi, ascolta il dire del sensei annuendo in segno di comprensione alle sue parole. Lascia nuovamente un'occhita seppur in lontananza verso la ragazza di spalle, prima di girare il foglio e impugnando la penna con la mancina. Silente lascia scorrere gli occhi sulle domande, solleva appena entrambe le sopracciglia, per iniziare poi a scrivere le risposte, ad ogni domanda che gli capita sott'occhio. Sospira appena silente. Passati i trenta minuti concessi, poggia la penna sul piano del banco, prendendo il foglio con su scritto il proprio nome. Raggiungendo la cattedra e il sensei, lascia li dinanzi ai suoi occhi il foglio con le risposte date. Sempre in silenzio, lascia una nuova occhiata verso Ruri, avviandosi verso l'esterno dell'aula. L'attenderà lì in caso tornderanno in insieme a casa, con una tensione e imbarazzo abbastanza palpabile ma un passo avanti dovranno farlo. [ end ]

16:48 Ruri:
 Un cenno del capo a Shin che scorge all’interno dell’aula, per poi accomodarsi in un posto a caso, attendendo la disposizione della sensei. Accavalla la gamba destra a quella sinistra, poggiando i gomiti sulla superficie legnosa del banco e intrecciando le dita affusolate fino a creare un piccolo ponte, su cui appoggia la punta del mento. Aspetta silente, finché la donna non consegna i fogli. Prima di dare un’occhiata ai quesiti, annuisce alle sue parole. Una volta dato il via, fa fluire lo sguardo su ciò che ha dinanzi. Sono otto domande in tutto. Non utilizza un ordine cronologico, bensì si basa su ciò in cui è maggiormente ferrata, cosciente che il tempo a disposizione sia limitato. Con la pena inizia a tracciare delle parole, non distogliendo per nessuna ragione gli occhi dal foglio. Risponde a quasi tutte le domande, rimanendo seppur incerta sulla quinta, e sfortunatamente, per mancanza di tempo, è impossibilitata nel rispondere alla prima. Emette un sospiro, quando è giunto il momento di consegnare. Mentalmente ritiene che sia meglio rispettare gli orari, piuttosto che rispondere all’ultima domanda, ma ritardando con i tempi e magari beccandosi dei punti in meno a causa di ciò. Facendo spallucce, posa la penna sul banco. Ormai quel che fatto è fatto. Si alza in piedi e cammina verso la donna, con il foglio tra le dita affusolate. Nel frattempo nota con la coda dell’occhio scarlatto Shinsui lasciare l’aula. Scuote appena il capo, pensando al vicolo cieco in cui si sono andati ad intrufolare. Consegna il suo compito e, dopo aver effettuato una lieve riverenza in segno di saluto verso l’esaminatrice, si dirige verso l’ingresso dell’aula, raggiungendo il conquilino, con cui probabilmente percorrerà il percorso che porta alla casa che condividono. [End]

Ruri e Shinsui affrontano l'Esame Genin Teorico.


Per me, vanno bene entrambi.
Anche se.. Ruri ha saltato una domanda e Shinsui ne ha sbagliata una. Ma, ovviamente, lascio la parola ai CV per il verdetto finale.

Niente EXP.