La nascita di una serpe

Free

0
0
con Kagune

15:37 Kagune:
  [Lago Nero] Pioggia che cade sul manto erboso, creandone un fruscio quasi piacevole sugli arbusti nel circondario, accompagna la sua permanenza in quel loco. L’anima cupa dello Yakushi si palesa al centro di un’arena composta da soli elementi naturalistici. Una componente che non manca mai, in un luogo etichettato come fausto, richiamandone le sue attenzioni, le sue scelte. Ha scoperto da poco che la sua anima e le sue radici si allacciano solo ed esclusivamente ad un'unica figura contraddistinta: il grande Orochimaru. Il maestro, attende il suo ritorno e lo farà attendendo che le sue capacità si sviluppino, diventando potente, radunandosi al cospetto della precitata volontà. Si cimenta in un monologo contemplato dal bisbiglio della natura < … Devo diventare più forte. > è questo il suo scopo, lo evidenzia a tal punto da essere compreso persino da ciò che è inanimato. Si trova dunque sulla folta stesa costituita da ciuffi d’erba selvatica, quella che bagnata dalla pioggia che continua a scendere imperterrita condizionandone l’ambiente circostante. E’ solo, in mezzo alla vasta stesa, dove potrà concentrarsi e dandoci dentro con gli allenamenti speciali. Oggi vuole imparare ad usare la sua innata. Chissà quale saranno le capacità su cui egli potrà contare d’ora in avanti, dopotutto, è nuovo a questo tipo di arte. Un’innata molto particolare la sua, ma della quale ne va fiero poiché conferitagli dalla volontà di Orochimaru-Sama. Vuole essere il migliore così che nessuno possa schiacciare la propria esistenza, sminuendola fino alla degenerazione. La lunga giacca provvista di un rigoroso pellicciotto, scalderebbe il suo corpo, mentre i pantaloni neri avranno lo stesso compito anche se garantendone maggiore ecletticità nei movimenti in cui egli stesso si cimenterebbe. Le bende a coprire dalle tibie fino agli stessi piedi che calzano nei sandali di colore nero. Ambedue le mani andrebbero indi a giungersi, ergendo indici e medi fino all’approccio, quando le restanti, invece, si agganceranno l’un l’altra in modo da garantirne la presa e la fermezza di esecuzione del sigillo caprino. Sigillo della capra che in rapporto al suo atto, mentre la sua testa comincerà a rappresentarne mentalmente il processo, schematizzandolo al meglio: due sfere convogliate da due rispettive fiamme di colore diverso, rispettivamente blu e rosso, rappresentando quel che dovuto durante l’impasto del chakra. Applicherà l’espediente trascritto per poter rappresentare l’energia fisica, quale si concentrerà in un solo punto organico e, dunque, all’altezza del plesso solare e l’altra, l’energia psichica, situata nella calotta cranica. Queste due sfere, sarebbero situate sugli estremi di una retta che al centro ne richiama quanto immaginato. In tal modo, le sfere entreranno a contatto dando vita ad una fusione, un’unione, l’unione di due energie, fisica e psichica, originandone il chakra. Il flusso di chakra, a questo punto, dovrebbe spandersi in tutto il corpo. < Sono pronto a dimostrarti qual è, in realtà, la mia potenza.. > frammentandone la locuzione < Maestro. > puntando verso il nulla, solo una vasta distesa d’erba. [ Tentativo d’Impasto Chk ] [ Equip: scheda ]

15:58 Kagune:
  [Lago Nero] La sua sessione d’allenamento si prologa in quella vasta distesa, godendo della caduta assidua della pioggia che ne crea un suono, un scialacquio intenso ma che pur sempre piacevole al suo udito. Si potrà dunque destare all’apprendimento di una nuova arte, di quell’innata conferita dal Maestro come dono che va ad essere poi ripagato qualora il giovane abbia acquisito la giusta forza per stare al mondo. Una serpe guizza nelle torbide acque del destino, affrontandolo di petto, ma usufruendo di quella furbizia necessaria a farsi largo tra coloro i quali tentano di mettergli i bastoni fra le ruote. Presto permuterà il suo attuale status, liberandosi dalla muta che convoglia la sua personalità quale vaga secondo la volontà ferrea del maestro. Ed ecco che l’incontro con il maestro diverrà uno dei primi obbiettivi che si pongono sul suo cammino, ma non dovrà essere affrettato in quanto una buona presentazione potrà etichettare il valore della sua esistenza. Forse un giorno non gli basterà nulla, la fame di potere è costante, diventerà sicuramente un vizio, ciò non è una cosa da prendere sotto gamba. < Vediamo allora di che pasta sono fatto, dovrei riuscire a ripetere quel processo. > si riferisce a quello che dimostrò a Madachi, di essere degno appartenente al Clan Yakushi. Si pianta con le leve al terreno, delle radici che issano il suo assetto, spingendolo al di fuori della superficie terrestre. E’ ora di rimembrare quanto appreso in precedenza, con l’avvento di Madachi che funge da messaggero del fatidico maestro ed ora obbiettivo da raggiungere. Le mani, ancora una volta, andrebbero ad eseguire un solo e distinto sigillo, quello della capra, quale servirà a richiamare le originarie proprietà di quella innata di cui, egli stesso, godrebbe. Eseguito il sigillo, dovrà concentrarsi fino a giungere allo stadio introspettivo capace di connetterlo al suo IO interiorizzato. Una strana sensazione che è un crescendo al contempo, risale persuadendo ogni dove della sua struttura organica, diffondendosi come una reazione psico-fisica capace di averne delle ripercussioni. Ed ecco che le sue percezioni saranno nettamente amplificate, come per natura, tant’è che il ticchettio della pioggia, verrà captato con maggiore frequenza e con maggiore capacità fonica che quasi diviene ai suoi orecchi lirica. Un altro piccolo cambiamento sarà sottolineabile ora: la sua lingua acquisirà una lunghezza che va oltre alla norma, in quanto aumenterà le capacità gustative. Altro cambiamento che è quello della capacità di percezione degli odori, difatti saranno maggiormente apprensivi nei dati che si raccoglierebbero negli intorni. Le iridi avranno, dunque, anch’esse, un cambiamento estetico, divenendone di una colorazione dorata quando la pupilla, decorosa in questo caso, giunge come un taglio verticale a dividerne il centro della prima citata. Dovrebbe così percepire cambiamento, il giovane Yakushi [ Chk: 25/25 ] [Tentativo Richiamo Innata ] [ Equip: scheda ]

16:22 Kagune:
  [Lago Nero] Dovrebbe dunque, essersi auto-attribuito, coscientemente, le proprietà di percezione di una serpe in carne ed ossa, anche se non in maniera del tutto completa. Il percorso di una vita, non può essere svolto in così poco tempo, d’altronde nemmanco sapeva che in lui, ci fossero tali capacità che giungono naturali grazie al successo di un esperimento genetico. Deve dunque dare uno sviluppo alla sua forza, alla sua abilità, gestendone queste proprietà con naturalezza massima, convivendoci con essa come con la qualsivoglia capacità del suo organismo. Potrà dunque ricevere questi potenziamenti intanto, seppure in un secondo momento potrà avvedersi di un fattore che per lui spaventoso datane la prima volta in assoluto: la lingua che spunta dalla sua bocca, quest’ultima aperta e facente filtrare la prima verso l’esterno, dovrebbe dunque spuntare conforme allo stadio in cui ora il giovane Yakushi si ritroverebbe. E’ questa la sua capacità e forse non è l’unico a godere di questa capacità che quasi gli giunge naturale. Ma ciò è questione di abitudine. [Slup..] La lingua andrà a leccare la parte superiore del labbro, rientrando rapidamente, come quella di una serpe. < Uhg!> un mugugno a prodursi poi < Mmh? > sbalordito da ciò. Potrà inferiore nella quiete < I miei sensi sono.. > flette le leve superiori che giungenti ai rispettivi fianchi, mentre le mani si spalancano diventando soggetto del suo raggio visivo, impestato e proiettato dalla scia perseguita dalle iridi color oro. Una diversità che indiscussa giunge agli occhi di chi dapprima lo conoscesse. La lingua fuoriuscirà ancora una volta, come se volesse inumidire le labbra in preda alla secchezza, tant’è che ciò lo indurrà a captarne qualcosa di insolito. < Cos’è.. > Sente del calore sulla punta di essa, captandone dei movimenti all’interno della selva che giunge al suo occhio da predatore < questo calore.. > ruoterà il capo cercando di monitorarne la zona con estrema attenzione, come se qualcosa lo stesse insidiando. Le leve inferiori a tal punto si fletterebbero, ribassandone in toto il suo corpo. Genuflesso, potrà dunque rapportarne i palmi al terreno < … > dovrebbe sostanzialmente ricevere diversi imput, degli spostamenti, anche al di sotto della superficie terrestre. Ne risentirà di ciò che v’è al di sotto dei suoi piedi, a circa 50 metri dalla crosta terrestre. E’ questa la capacità assimilata dallo sviluppo della sua abilità innata, quella legata al Clan Yakushi. Sono dunque queste le capacità conferite lui dal maestro Orochimaru < Capisco.. > quando la lingua rispunta, calando verso il basso fino al postero imput che servirà a raccoglierla fino a proiettarla all’interno della sua boccaccia da predatore. Sperimenterà, indi, queste nuove capacità nel miglior modo, assimilandone ogni elemento che presentatosi al suo cospetto, questa volta, per puro caso. Il fatidico incontro è stato un qualcosa di puramente conoscitivo. La serpe è nata, ma deve apprendere al meglio le tecniche di caccia essenziali alla sua sopravvivenza. [ Chk: 24/25 ] [ Hijutsu: Scaglie del Serpente I ] [ Tatto: 50 m ] [ Olfatto: 75 m ] [ Equip: scheda ]

16:46 Kagune:
  [Lago Nero] Gode dunque di questa capacità il giovane Yakushi, ma le sorprese non sono finite. Ha ancora tanto da scoprire relativamente alla sua abilità innata, conferita dai geni stessi di Orochimaru-Sama. Una vera fortuna per lui, senza alcun dubbio. < Era questo ciò che mi scoppiava dentro, era ciò che persino il mio corpo gridava perché imploso da un potere così immenso.. > issando lo sguardo al cielo, contemplandone gli attimi di suspance che capaciti di una degna riflessione che si reca ai confini delle membra della serpe appena nata e prossima al rapporto orientato al cospetto della volontà del maestro delle serpi. Continua ad immedesimarsi in ciò che attualmente funge da soggetto di questo monologo < E’ come se la vita stesse urlasse e formulasse il senso, la sostanza.. dei miei giorni quali prima non erano carpiti appieno dalla mia coscienza in subbuglio. > è questo il suo pensiero che entra a contatto con quel che svelatogli da Madachi in quel fatidico giorno, al promontorio delle vibrazioni. Una nuova pagina che pronta ad essere continuata una volta gettatene le basi da quell’inchiostro che impregna sin dall’inizio dei suoi giorni, quel capitolo che sembrava poi così infondato. Ha dunque un obbiettivo ora, quale vien perseguito con una determinazione che va ad essere ammirata da coloro i quali sanno e conoscono il suo passato, anche se quello sarebbe un qualcosa di contorto, un qualcosa di veramente cupo. Ritorna su i suoi passi, riprendendo da quell’istante in cui nuove capacità sensitive si manifesterebbero al suo cospetto, monitorandone ogni condizione emanata dal contesto, così, con una naturalezza che quasi giunge in maniera totalmente rammaricante. Tutto ciò è spaventoso o, almeno questo giunge nei confronti del Ninja di Oto, ora cimentato nel suo allenamento odierno. Il braccio destrorso, si distende in avanti, mentre la corrispettiva mano si serrerebbe in un pugno assai energico che emetterebbe un certo quantitativo di pressione. < Il mio corpo dovrebbe aver subito delle proprietà del tutto nuove e che vanno oltre la mia immaginazione.. > testerà dunque, nuove capacità fisiche. A tal punto la leva destrorsa si lancerebbe in avanti, come se una serpe guizzasse nell’aere, proiettata in zona antistante, progressivamente avanzante orizzontalmente verso il metro che presto dovrebbe giungere [Squishh!]. Il braccio destro continua a muoversi in linea retta, mentre le fasce muscolari ondulerebbero come se seguissero un moto autonomo che ne ricorda quello di una serpe a se stante. Questa capacità giungerebbe così ai nostri occhi e, soprattutto, a quelli del giovane Yakushi che continua a scrutare e a pesare le caratteristiche contestuali. Ritirerà dunque a se il braccio destro, in maniera tale che essa possa ricongiungersi in maniera originaria al suo corpo [Stap!] < !! > continuando a sventagliare e ad aprire le falangi, come se stesse persino esplorandone le sue vecchie capacità motorie. [ Chk: 23/25 ] [ Scaglie del serpente I ] [ Tatto: 50 m ] [ Olfatto: 75 m] [ Allungamento arto superiore destro: 1 m. ] [ Equip: scheda ]

17:03 Kagune:
  [Lago Nero] Plumbea la colte che ammanta la volta celeste, il giovane Yakushi dalle iridi dorate si affaccia su quello specchio che quasi capacito di dar riflesso della sua stessa anima. Si gode quei momenti di stupore, di ignoranza verso le sue stesse capacità quali si tingono di potenza sfruttabile sul campo di battaglia a tempo debito, qualora lui possa comprendere appieno le proprie misure, i propri parametri, i propri mezzi. Deve dunque valutare bene quel che scoperto durante il suo percorso, disegnando uno schemino prettamente mentale che si annette precisamente su quel che dovrà fare per poter raggiungere i livelli consoni per guardare negli occhi, dritto, il grande maestro Orochimaru. Il fatidico giorno si avvicina piano piano, ma ha ancora tutto il tempo a disposizione per poter superare i suoi limiti e farsi valere al cospetto del maestro dei serpenti, il ninja leggendario. E’ questa la realtà su cui la sua storia si fonda. Cala ambedue le leve inferiori, stendendole in corrispondenza ai fianchi della medesima lateralità, mentre il giovane continua a guardarsi i lembi superiori che si spalancano, sventagliandone le lunghe falangi pallide. < Orochimaru-Sama.. > medita a proposito < Presto imparerò tutto quel che sarà necessario per poter affrontare il suo sguardo, acquisendo la potenza che sarà utile a schiacciare tutti coloro i quali si mettano sul mio cammino fino alla vetta.. > scrutando ora il cielo cristallino, come se volesse indicare il superamento dei suoi limiti , ai confini della realtà e di quel che concreto alla sua ragione. Non deve montarsi la testa, deve solo prestarsi con impegno nel suo allenamento costante fino al fatidico giorno in cui incontrerà Madachi e il maestro. Deve riuscirci, senza alcun ombra di dubbio, anzi, dovrebbe ambire al superamento della forza dello stesso Orochimaru-Sama, divenendo così, magari, figuro di maggior spicco come lo è uno dei tre ninja leggendari. Ora, però, non è questo ciò che conta, quel che conta è l’aumento delle sue potenzialità che fremono ad adattarsi appieno in questo nuovo corpo. < Credo che per oggi possa bastare, ho già fatto tanto.. > effettivamente è così, non deve strafare sin dall’inizio. E’ una giovane serpe, appena nata allo schiudersi del corrispettivo uovo deposto dalla volontà di chi gli è nettamente superiore al momento. Deve ancora macinare misure prima di sentirsi pronto, il giovane Yakushi. [ Chk: 22/24 ] [ Scaglie del Serpente I ] [ Tatto: 50 m ] [ Olfatto: 75 m ] [ Equip: scheda ]

17:13 Kagune:
  [Lago Nero] A tal punto, l’equilibrio interiore si spezzerebbe, conducendo il giovane Yakushi all’affanno. Si mantiene genuflesso, leve inferiori flesse, baricentro che ancor più inclinato al momento fino a chiuderne la cassa toracica, concentrandola in un unico punto proiettato verso l’interno. La respirazione è parsimoniosa, ciò dovutamente allo sforzo compensato all’utilizzo delle nuove arti, quelle attribuitegli dalla fatidica volontà del maestro dei serpenti. Le iridi, ordunque, riacquisiranno la colorazione originaria, spegnendone dunque il color oro e che riconducibile alle proprietà del rettile qual è. La sua percezione verrà dunque ristabilizzata, quello stato di alterazione non esisterà più. Stessa cosa varrà per il tatto che ora non più avrà consapevolezza di quei movimenti al di sotto della crosta terrestre. Non sarà più così ben definito come lo era qualche istante fa. Così è come funziona. Si risolleva, con uno sforzo in più per quel che sarebbe in realtà l’attuale status, ergendosi definitamente in modo da orientare le leve inferiori verso la via opposta da quella verso cui era orientato. < … meglio tornare al villaggio. > indirizzandosi verso quel loco appena citato, godendosi di quegli ultimi istanti che ne rimangono, nel cuore della scena. Uno scenario cupo che vien rivestito dal sipario che cala, celandone la sua presenza fino a quando quella si tramuti in assenza. Non sarà indi, intercettabile la sua figura. E’ tutto per oggi. [ Uscita ]

Free dedita allo sviluppo della sua innata dopo l'incontro con Madachi, riflettendo su quel che ne sarà della sua esistenza.