Ipnosi Sharigan

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con Kimi, Hanae

14:00 Hanae:
  [Bosco] Pochi raggi di luce riescono a filtrare oltre l'immensa foresta della morte nella quale adesso si ritrova a viaggiare con passo lento e attento lo stesso Uchiha, membro dell'Akatsuki, ormai definibile al pari se non oltre di coloro che in passato lo hanno formato con persona. O almeno..quasi oltre tutti. Mancano pochi ostacoli per poterlo definire colui che vuole essere, manca sempre meno. Ha oltrepassato o quanto meno raggiunto le abilità di chi per primo lo ha trattato come una persona da proteggere: Z-69, Hanabi Uchiha. Il clone d'elite. Chissà se davvero ha meritato tale appellativo nei confronti degli altri cloni, o se tutto dipende semplicemente dalla sua somiglianza a Sasuke, forse eccessiva. Le cose sono cambiate, incredibilmente, tuttavia devono cambiare di continuo. Ha bisogno di un'abilità che possa permettergli di cambiare la propria posizione in modo ancora piu' eccessivo, ed è questo il secondo motivo per cui oggi è in tale luogo. Ha avuto modo di trovare contatto con un'Uchiha in grado di insegnar lui una tecnica che si addice ai requisiti posti, e il luogo d'incontro dovrebbe essere sostanzialmente questo. Lo sguardo rimane attento su ciò che si trova attorno all'uchiha, ogni dettaglio verrebbe esaminato con calma da ogni senso, nella remota possibilità che possa esserci un test dietro tutto ciò. A rivestire il petto una camicia bianca a tinta unita, taglio aderente che lascia le forme del fisico non particolarmente celate, mostrando la parte alta del petto. Maniche lunghe e strette attorno alle braccia, che lasciano appena spuntare le mani avvolte per l'intero palmo e dorso della mano da un bendaggio bianco. All'altezza delle scapole, tra queste, si puo' incontrare il simbolo del clan Uchiha. Scendendo alla vita un grosso pezzo di corda dal color violaceo che sorregge una sopraveste del medesimo colore, quest'ultima giunge fino alle ginocchia, sotto le quali si puo' vedere un pantalone nero. Infine, ai piedi un paio di sandali adatti al movimento. Il tutto è mantenuto per il momento nascosto dalla grande sopraveste che è il mantello dell'Akatsuki nero avvolto da diverse nuvolette rosse contorante di bianco. Abbastanza largo da coprire le forme del corpo e il vestiario fino alle caviglie. Non attenderebbe piu' che qualche minimale istante per concentrarsi sulle proprie energie, per cercare di alienarsi dalla realtà per visualizzare dentro di se il proprio chakra. Se ci riuscisse, proseguirebbe nello smuoverlo verso lo stomaco, dove verrebbe plasmato e addensato in due sfere pregne di chakra. Queste, applicandovi una forza con direzione verticale, verso l'alto, andrebbero a cercare le iridi cremisi dell'Uchiha. E se ci riuscissero, andrebbero ad avvolgere totalmente le pupille, per dare vita ad una reazione nei confronti del proprio gene, che farebbe si' che avvenga un'immediata rotazione nelle pupille, durante la quale si formerebbero due piccole virgole opposte e parallele per occhio, le tomoe. Se ci riuscisse, avrebbe dunque attivato lo sharingan, rendendo possibile esaminare e cercare con ancor piu' precisione chi puo' aiutarlo.[ Chakra on 73/75] [ Sharingan II tomoe ON]

Un figura incappucciata quella che giunge sul luogo, abbastanza alta con un lungo mantello nero ma alla fine il volto non ci è dato conoscerlo davvero <forza> e con queste parole, roche e dure una figura avanza verso Katsumi <con i complimenti del capoclan> direbbe quella misteriosa ombra che si limita ad osservare i due, l’uomo che invece ha camminato e si è inginocchia, o meglio è caduto, ai piedi del neo jonin è un qualsiasi poveretto, le mani rovinate dal duro lavoro nei campi, le spalle grosse e la faccia squadrata, non ha nulla di elegante o gentile in quel volto che sembra implorare pietà, occhi grossi e marroni, uno sguardo che rimane duro, una vita dura la sua. Capelli castani, scompigliati e corti, pelle abbastanza abbronzata, bruciata quasi in certi punti a causa della continua esposizione al sole <oggi imparerai l’ipnosi sharingan> la voce sembra distorta, l’identità dell’uomo rimane nascosta da quel cappuccio che getta un’ombra poco inquietante sul suo volto < con questa tecnica potrai imprimere un ordine specifico nella mente del tuo avversario, un ordine non autolesionistico che sarà costretto ad eseguire a meno che un terzo non lo liberi dal tuo potere illusorio. Con avversari molto più deboli potrai anche lavorare sui ricordi, modificandoli a tuo piacere, oppure potresti usare la tecnica per guardare nei ricordi altrui, insomma ha mille usi> voce bassa, roca e un suono simile al piagnucolare id un cane che invece proviene dall’uomo ai piedi di Katsumi, uomo che ha camminato più o meno volontariamente fino a lì <provaci> e nulla, lui tace, restando semi nascosto tra l’ombra degli alberi e quel suo mantello, chiaro è che la vittima designata è proprio colui che giace tremolante ai piedi del jonin

14:21 Hanae:
  [Bosco] Lo sguardo rimane attento sull'intero luogo, almeno fintanto che ai suoi sensi e al suo stesso sguardo non diviene visibile la figura di una persona incappucciata, e di un uomo che pare esser stato sottratto piu' o meno violentemente dalla vita da contadino. Una vita piuttosto triste, chissà come è possibile vivere in situazioni simili senza impazzire. Ma forse, questo pensiero scorre in Katsumi soltanto perchè non è mai stato abituato alla normalità, per lui cosi' dannatamente aliena. < Non ricordavo Arima approvasse questa metodica. > Alzerebbe le spalle, con fare disinteressato. Alla fine Arima probabilmente ha semplicemente approvato l'insegnamento di tale tecnica al membro dell'Akatsuki, dal suo modo di fare...non è il tipico uomo che ne torturerebbe un altro per il mero gusto di farlo, a meno che davani a se non si trovi un criminale, o chissà chi altro. Una tecnica che permette la manipolazione della mente e del corpo avversario, in modi piu' che vari. Un genjutsu esclusivamente degli Uchiha, che da subito apre infinite porte per il jonin del'Akatsuki. < Ottimo..> un'incurvatura maligna sulle labbra, un sorriso nei confronti della figura in ginocchio di fronte a se. Il proprio chakra verrebbe nuovamente accumulato in direzione degli occhi, in una dimensione piu' che mediocre, per essere conseguentemente fatto fuoriuscire da questi ultimi tramite il meccanismo di uscita del chakra delle tomoe, per indirizzarlo in un sottile e invisibile filo nella direzione degli occhi altrui. Creato tale collegamento, il proprio chakra tenterebbe di andare ad avvolgere la mente altrui in una piccola patina, per poterla totalmente sviscerare, per farle credere di voler fare qualcosa che non vuole realmente fare, per sviscerarne le memorie stesse del suo ultimo anno di vita. E infatti, se ci fosse riuscito, sostituirebbe le memorie altrui con delle false. Nell'ultimo anno è diventato un potente ninja del suono, figura di spicco tra ogni ninja, un ninjutser. < Vai...a proteggere Oto. > Questo è l'ordine che verrebbe emanato, per poi interrompere il contatto di chakra. Dovrebbe aver appena distrutto la vita di quell'uomo, che semplicemente crederà di potersi erigere a paladino della giustizia, rischiando di ritrovarsi in guai seri quando il suo chakra non verrà a galla per aiutarlo. [ Sharingan II tomoe ] [ Ipnosi sharingan LvL 3 chakra 35/75] [ gen 125 - mente 125]

La figura incappucciata non replica a quelle parole, lo osserva solamente, da sotto quell’ombra può permettersi di prendere nota delle sue azioni come se fosse stato messo alla prova. Ma chissà magari agisce così per semplice noia. Ad ogni modo l’uomo come ordinato dal ragazzo smette di piagnucolare e si rialza così da andare verso Oto, la proteggerà proprio come gli è stato ordinato da Katsumi. Lui si limita a voltare il capo andando a guardare quel povero contadinotto firmare la propria condanna a morte, dato che ammettiamolo: non ha tante possibilità di sopravvivere se dovesse finire in combattimento. Annuisce appena <hai capito, bene> e basta, tutto qui, proprio come è apparso silenziosamente e dal nulla così svanisce, tornando a rifugiarsi nelle ombre, scappando miseramente forse, muovendosi veloce e silenzioso, svanisce dalla vista del jonin, svanisce da quel luogo così velocemente che quasi si potrebbe pensare a lui come un sogno, un’illusione, come se non fosse mai successo nulla e quella tecnica in realtà non esistesse [end]