Quando la Yakuza chiama...

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Giocata di Lavoro

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15:28 Rasetsu:
  [Bosco] Cosa ci fa in un bosco distrutto? Niente di particolare. Gli piace gironzolare nel buio e nella cenere, nella distruzione. Si trova particolarmente a suo agio. Gli abiti indossati son formati da un paio di pantaloni neri, a strisce grigie verticali; una camicia bianca con sopra un gilet con le stesse fantasie dei pantaloni indossati. Inoltre, come se non bastasse, ha anche uno spolverino di colore bordeaux, decisamente più scuro dei propri capelli. Questi ultimi gli ricadono lungo la colonna vertebrale, fino ad arrivare in prossimità della vita. Ha due tasche sui lati, le quali sono piuttosto capienti: nella destra, vi è un piccolo Bisturi, ripulito dal sangue dell' ''animale''; nella sinistra, invece, ha qualche Shuriken. Legati alla cintura, posti dietro la schiena, cosicché possa tenerli nascosti agli occhi altrui, vi sono un paio di Kunai. Sulla punta del naso, vi è un paio di occhialini dalla montatura rossa, con delle catenine che scendono dai lati degli stessi. Sbatte le ciglia, beandosi della pace del luogo. Chi è il folle, oltre lui, che desidera ardentemente dirigersi per quei luoghi senza una valida motivazione? Sbatte le palpebre, assottigliandole per qualche istante. Le spalle vengono tenute rilassate, gli occhi scrutano la zona circostante. La colonna vertebrale è ben diritta, le gambe si alternano con movimenti prettamente lenti, ma precisi. Gli angoli delle labbra si sollevano lievemente verso l'alto, mostrando il classico sogghigno da quattro soldi che fa parte sempre del proprio repertorio di stranezze. Visto da dietro, infatti, potrebbe sembrare una donna, dati i capelli lunghi e la statura non troppo elevata. Non è tipo che gira armato fino ai denti, tuttavia, il Chakra viene tenuto attivo, in circolazione continua nell'apparato circolatorio apposito. <...> Sospira lievemente dalle labbra. I passi si fermano in prossimità di un albero completamente bruciato e del quale non rimane altro che un pezzo nero che, al minimo tocco, potrebbe trasformarsi in polvere. [Chakra ON]

15:31 Kurako:
  [Bosco] Sta correndo per ciò che rimane del bosco dei ciliegi, corre al massimo della sua velocità, ha un piccolo compito da svolgere quest'oggi, un compito che rimanda da troppo tempo oramai e il capo comincia a stargli addosso. Non che sia un problema farlo fuori, però non sopporta quando qualcuno gli sbraita ordini addosso con insistenza. Il bosco dei ciliegi si presenta vuoto, distrutto completamente e non ancora ricostruito, di alberi non ce ne sono più, la vegetazione è estinta praticamente, un luogo desolato, dimenticato da tutti quanti; il Senjuu corre, vestito con una maglietta grigia aderente al busto con dei rombi sparsi per essa (tipo quella di Itachi), pantalone nero, sandali ninja neri ai piedi, portaoggetti legato alla vita e posto dietro la schiena, anello giallo con kanji del sud messo sull'anulare sinistro, mantella nera con nuvolette rosse dell'Akatsuki posta sopra tutto, cerniera alzata fino a coprire parte del naso, cappello di paglia sulla testa con drappi bianchi che cadono su ciò che resta del viso. Non sta proteggendo la sua identità, che si venga a sapere o meno non gli interessa ma deve svolgere assolutamente questo compito altrimenti deve cominciare vari casini per tutta la mafia. Ha una persona da reclutare, a quanto pare il grande capo ha deciso che può essere un buon membro della Yakuza. In sintesi gli ha descritto che tipo ma la definizione che più gli è rimasta impressa è quella di pazzo, l'ennesimo con cui si ritrova a che fare e questo lo eccita non poco, si diverte sempre ad aver a che fare con gente di questo tipo perchè può dar sfogo al suo vero essere. Un sorriso sul viso del ragazzo si forma, un sorriso a 32 denti mentre lo cerca, la corsa è furiosa, vede tutto sfocato per via dell'alta velocità con cui si muove, la testa si volta da destra verso sinistra provando a scovarlo in quel luogo ma evidentemente non serve a niente. Il chakra, già impastato in precedenza, comincia ad agitarsi, si muove per il corpo andando in ogni direzione, il fuoco di quell'energia gli brucia le vene mentre tenta di mandarlo verso la parte più alta del corpo ovvero la testa ma improvvisamente un pensiero lo attraversa, ripensa alle esperienze passate e a cosa ha dovuto subire per colpa di Yakusha<...>non può rivelare questa sua abilità, se è davvero un pazzo non può permetterselo, non ancora almeno. Il chakra ritorna a essere normale, non si muove ma lo tiene fermo in attesa di qualche evento. Corre sempre di più fino a notare una figura dai capelli rossi che cammina in quel luogo. Uno scatto in sua direzione, quello finale per poi fermarsi all'improvviso a 5 metri di distanza dal chunin, lo osserva e infine va a parlare<Ryuuma, finalmente ti ho trovato>parla con voce bassa verso lo shinobi in attesa di una sua risposta. [Chk on]

15:49 Rasetsu:
  [Bosco] Sperava d'esser da solo. Kusa è così piena in questi giorni, che pensava veramente di poter passare qualche momento in pace con se stesso in un luogo ricordato soltanto per esser stato bruciato. Mentre starebbe per riprendere a camminare, nota l'avvicinarsi di un uomo o una donna. Non sa dirlo con esattezza, dal momento che la mantella e il cappello di paglia lo coprono interamente. Inarca il sopracciglio destro verso l'alto, focalizzando meglio lo sguardo in sua direzione. Lo scruta da capo a piedi. Non ha mai visto quella mantella né si tiene informato su quanto accade nei dintorni. Nel sentir però quel nome che nessuno dovrebbe pronunciare, piega un poco il capo verso la propria sinistra. Riconosce una voce maschile, ma non sa a chi appartenga. <Esiste ancora gente che adopera quel nome?> Il sogghigno si amplia ulteriormente, lasciando intendere la pazzia soltanto da quel singolo gesto e dallo sguardo fisso, che lo scruta come se fosse qualcosa di estremamente nuovo e mai visto. <Io sono Nessuno.> Così si è presentato a..? Giusto, quel folle di 'V', altresì noto come Yaran, peccato lui non lo sappia. Poco gli interessa, invero. L'importante è che non abbia dovuto battervisi. Ha ben altro da fare che perdere tempo contro qualcuno. La mano destra si solleva, avvicinandosi ai ciuffi ai lati del volto. Li sposta, facendo sì che oltrepassino la propria spalla corrispondente. Si avvicina di qualche passo in sua direzione, con quel sorrisone a trentadue denti sempre presente sul volto. <E.. per quale ragione staresti cercando me?> Mormora, ridacchiando lievemente. Le braccia si vanno a piegare sul petto, mentre piega la gamba mancina, cosicché vi possa poggiar sopra il proprio peso corporeo. <E..> Lo scruta nuovamente da capo a piedi, interessato al cento percento. <Cosa sono quelle vesti? E' una nuova moda?> Come detto, non è neanche chissà quanto informato su ciò che accade attorno. Dunque, attende che il ragazzo possa parlare e spiegargli le motivazione che lo hanno spinto a cercarlo. Anche perché, a dirla tutta, non ne ha la minima idea. [Chakra ON]

16:03 Kurako:
  [Bosco] Un pazzo è quello che ha davanti, non un ninja come si deve, qui nessuno lo è ma costui ha una rotella fuori posto, lo vede, lo nota dal suo sguardo, dai suoi piccoli gesti, non nega di avere un certo timore per tale individuo, infondo, i pazzi sono imprevedibili nelle loro azioni ma è anche eccitato. Un folle contro un pazzo, uno scontro di idee più che interessante ed è tutto da giocare in questo piccolo frangente di vita, l'ennesima esperienza per potersi migliorare, crescere e capire maggiormente la natura dell'essere umano, una natura complicata che fatica a comprendere. Fino ad ora ha scavato solo la crosta di concezione di pensiero, c'è ancora molto che deve imparare. Guarda il Kokketsu con estrema attenzione senza lasciarsi sfuggire niente, guarda i suoi occhi, le sue movenze, il corpo, tutto ciò che può essergli utile per capire con chi effettivamente sta iniziando un dialogo<Lo so>risponde a quella affermazione, non vuole far conoscere il suo nome ma è qui che la mente del Senjuu diventa operativa fino in fondo, da sfogo alla sua intelligenza<Lo so che non sei nessuno ed è proprio per questo che sono qui>comincia a insinuare qualche dubbio ma ecco che la domanda viene posta, perchè sta cercando lui? Per reclutarlo ovviamente ma non è ancora arrivato il momento di dirglielo, non può rovinare tutto così, bisogna prendere il tempo che serve per annunciare certe notizie, specialmente se sono, come immagina, positive<Sono qui per farti diventare qualcuno>risponde alla domanda con quel tono basso e tranquillo che tanto lo caratterizza ma non solo. Il suo lavoro, la Yakuza gli insegnato come non far trasparire, ancora meglio, i suoi sentimenti, dal suo sguardo non si evince niente, solo uno specchio vuoto che nessuno può penetrare, ne da dentro ne da fuori, una vera e propria maschera di cera quella usata dall'anulare sinistro. La spiritosaggine del ragazzo non manca di farsi vedere, una moda, questa dimostra quanto la sua concezione del mondo sia ancora primitiva ma cosa ancora più impossibile è come non conosca l'Akatsuki<Può darsi ma dimmi Ryuuma...>si prende il suo tempo per parlare, non ha fretta, tutto dev'essere fatto alla perfezione<...cosa ambisci di più?>l'ambizione, un sentimento che distrugge l'uomo, un sentimento su cui il ragazzo sta puntando. [Chk on][Maschera di cera][Mente 80]

16:35 Rasetsu:
 Permane fermo, con gli occhi puntati verso il ragazzo che ha di fronte. <Mh?> Il sorriso si piega all'ingiù, mostrando una sorta di broncio, a discapito del sorrisetto precedentemente mostrato. <Sono Nessuno per mia scelta.> Spiega, osservando il volto dell'interlocutore. <E non ti sei presentato. E' segno di maleducazione.> Non che gli interessi sul serio che una persona sia o meno educata. Tuttavia, vuole sapere con chi ha il piacere di parlare e lo fa a modo suo. <E come vorresti fare per farmi diventare..> Ci rimugina, mentre scrolla le spalle. <..''Qualcuno''?> Il sorriso si allarga nuovamente su quel volto pallido. Le palpebre si assottigliano da dietro le lenti degli occhiali. Si sporge un poco in avanti col busto, mentre i denti bianchi e come zanne si mettono nuovamente in mostra. <Ambisco al fatto che tu non adoperi quel nome quando parli con me.> Schietto nel tono, non chiede veramente altro, per il momento. <Inoltre..> Si umetta le labbra con la punta della lingua. <..perché dovrei dirti a cosa ambisco? Non so chi tu sia. Arrivi qui..> Gesticola con la mano destra, facendola volteggiare nell'aere. <..e pretendi che io mi fida di te?> Aggrotta le sopracciglia, mentre raddrizza la colonna vertebrale e si lascia andare ad una delle sue solite risate. <Niahahah!!> Scuote il capo, mentre andrebbe successivamente a replicare ulteriormente alle affermazioni dell'altro. <Non hai neanche risposto alla mia domanda.> E il Kokketsu, teoricamente, non ha risposto alla sua. Si può dire che siano pari, forse? Sospira, cedendo ad egli la parola. Poco gli importa del volto serio del Chunin. Finché non risponderà ai propri quesiti, lui non risponderà ai suoi. Per quanto il Senjuu sembri essere molto interessante, tant'è che il rosso vorrebbe saperne di più, non cede. E' come un bambino capriccioso quando la mamma non vuole comprargli il gioco che vuole. Avrà anche ventiquattro anni - molto ipotizzati -, ma mentalmente ne ha molti di meno. Si comporta come un bambino, che vuole avere tutto, tutti e anche subito. Troppe cose assieme, delle volte. [Chakra ON]

16:52 Kurako:
  [Bosco] Come previsto, queste semplici, prime parole servono a ben poco, contro un pazzo bisogna ragionare da pazzo, bisogna insinuarsi nella sua mente e parlare come lui, fare i suoi stessi ragionamenti<Per tua scelta, eh?>domanda retorica, ha capito ma la cosa lo diverte ma è vero, se si vuole ottenere ciò che si vuole bisogna agire in un certo modo<Che sbadato...puoi chiamarmi Nan>il suo vecchio nominativo, non lo usa da tanto ma è meglio non dirlo troppo in giro o si rischia di far perdere tutta la magia che questo nome si porta dietro. La mente fa tutti i suoi ragionamenti, uno dopo l'alto pensa a cosa dire a quel folle per convincerlo ma la convinzione viene da sola, le maniere forti non servono perchè sa ciò che uno come lui desidera<Son stato mandato qui per reclutarti nella mia organizzazione, il mio capo ha fatto ricerche su di te, mi ha dato un intero fascicolo con le nozioni che ti riguardano e ciò che più mi ha preso è il tuo essere medico...>inizia con la parlantina psicologica, agisce sulla di lui mente mettendolo alla prova<...un medico pazzo, questo mi è stato riferito ed è questo che mi affascina. Ora, la Yakuza ti vuole proprio per la tua pazzia, sei la pedina perfetta per i suoi affari. Come medico conosci il corpo umano quindi posso presumere che il tuo compito sarà quello di torturare la gente, sezionarla per fargli sputare il rospo, insomma, farai il tuo lavoro alla fine>un primo preambolo prima di arrivare al punto e dire ciò che ha veramente in mente<Io chiamo per nome tutti quelli che considero miei alleati>piccola presunzione, ancora non sa se è davvero un suo alleato<Ma tu mi hai chiesto cosa voglio da te, ebbene, voglio che tu ti allei con me. La Yakuza non è solo un lavoro ma anche un mezzo di conoscenze e io sono venuto a sapere di cosa sei capace>non solo, ha usato anche l'Akatsuki per farlo e avere maggiori informazioni<A me non va a genio che uno come te venga usato come semplice pedina, hai delle potenzialità ben maggiori. Quello che voglio è costruire una rete in tutto il mondo ninja, una rete di controllo in cui ognuno di noi vanterà una certa fama e ognuno di noi potrà avere ciò che vuole>in sintesi questo è il suo piano ma ora la parola passa al chunin. [Chk on][Maschera di cera][Mente 80]

17:27 Rasetsu:
 <Nan.> Ripete, facendo spallucce. In confronto a chi non ha un nome - o semplicemente non vuole usarlo -, Nan è accettabile. Almeno, questa basta a far tacere la curiosità del Kokketsu. E' un folle, è corretto. Non risponde delle proprie azioni. Fa ciò che vuole, quando vuole. Non ha interesse nell'allearsi con qualcuno, invero. <Pazzo?> Non ribatte sulla sua conoscenza in Medicina. Ma quell'aggettivo non lo comprende. Un pazzo può autodefinirsi tale? <Io non sono pazzo.> Obietta, con tono quasi infantile e fintamente offeso. <La mia genialità viene incompresa. Il mio Modus Operandi non piace a molti.> Si stringe nuovamente nelle spalle. <A questo punto, se a voi piace, devo dedurre che i pazzi siate voi?> Controribatte, mantenendo il capo piegato verso la propria spalla con il sorriso tutto denti. Gli occhi giallo-verdi, però, gli si illuminano quando questi parla di sezionare, di TORTURARE gente. <Ehi, ehi!> Ridacchia, sorpreso. <Vuoi dirmi che renderesti tutto ciò che mi piace fare legale?> Non è propriamente così, ma lui vuole vederla da quel punto di vista. <In Ospedale, non mi lasciano mai fare ciò che voglio.> E chiamali scemi.. Rischia di uccidere chiunque si trovi davanti solo perché così gli va a genio. Dalle di lui labbra, fuoriesce un sospiro teatrale. E' rimasto visibilmente contento di quella novità. E' diventato un Medico, o aspirante tale, soltanto per poter torturare le persone nei modi più lenti e dolorosi. Sta imparando a conoscere l'Anatomia del corpo umano quasi a memoria. Ha sezionato già un cuore e qualche altro organo, per tenersi in allenamento. Non ha ancora rapito nessuno né fatto sparire qualcun altro. Però.. Non nasconde che queste parole lo allettino particolarmente. Infatti, sorride, lascivo, passandosi nuovamente la punta della lingua sulle labbra. Resta particolarmente attento a quanto dice Nan. Ne ha attirata la completa attenzione. <Oh, quindi mi stai automaticamente considerando un tuo Alleato?> Chiede, dubbioso, facendo scomparire per qualche istante la sua caratteristica principale dal volto. <Sta pur certo che non mi lascerei mai usare come pedina.> Il sorriso ritorna, accentuato come sempre e vistoso. <La Yakuza..? E' questo il nome?> Non lo ha pronunciato prima né lo conosce. E' poco informato su ciò che succede all'interno del Villaggio, figurarsi di ciò che vi può essere all'esterno. Annota soltanto ciò che veramente gli interessa. <Avere ciò che vuole?> Lo sta attirando sempre di più. Per così dire, s'era automaticamente convinto già alla faccenda del torturare la gente. E' sempre stato molto bravo, molto portato.. secondo il PROPRIO parere, non quello altrui. Le vittime non hanno certo avuto modo di dare un giudizio. Tace, infine, cedendogli la parola. [Chakra ON]

17:44 Kurako:
  [Bosco] Ha attirato l'attenzione del chunin finalmente, ha usato le giuste parole per portarlo a dargli retta su quello che sta dicendo ma ecco che continua ad ascoltare le sue lamentele sull'essere pazzo, effettivamente lo è e negandolo lo conferma<Non ho mai detto ne negato di esserlo>non pecca di presunzione in questo momento ma è vero, per volerlo, la Yakuza, dev'essere mezza pazza anche lei<Ti comprendo, anche io, molte volte, vengo denigrato per il mio modo di agire ma non me ne frega niente. Agisco così. Punto.>serio su questo punto, conosce i propri metodi, non vuole cambiarli solo per far piacere agli altri. L'attenzione del chunin aumenta sempre di più, ha colto nel segno, gli piace torturare, nota questa sua particolare attenzione ed è qui che va imprimere maggiore forza<Non legale ma nessuno verrà a darti fastidio se farei qualcosa, nessuno oserà toccarti o dirti qualcosa. Sarai completamente libero e potrai far espandere la tua fama fin dove vorrai.>prende fiato prima di riprendere il discorso<Gli ospedali sono luoghi inutili per gente come noi, anche io prima ero un medico>la mano destra comincia a brillare di verde, un alone di chakra medico l'avvolge per poi scomparire<Ho perso tali abilità quasi completamente>un piccolo segreto che solo i konohani conoscono, i konohani e Akendo, gli unici che conoscono la sua storia prima dell'Akatsuki. <No, io spero che tu diventi un mio alleato perchè, la Yakuza è una dittatura, sfrutta i suoi membri non riconoscendo loro i meriti o le potenzialità. Io voglio abbattere questo sistema e crearne uno nuovo che soddisfi tutti senza denigrare nessuno. In quanto prossimo capo voglio che tutto sia perfetto>ovviamente non menziona il fatto che vuole sbarazzarsi del boss molto prima che questo lasci il posto, non si fida ancora del Kokketsu<Si, ciò che vuoi e tu, vuoi fare "esperimenti" sull'uomo, dico bene? Io posso fartelo avere, posso fare in modo che tu abbia un laboratorio e cavie fresche ogni giorno per i tuoi esperimenti...medici, chiamiamoli così>sa essere convincente quando ci si mette e oggi lo sta dimostrando<Però, tutto questo diventerà possibile se accetterai di unirti a me, di allearti con me e diventare a tutti gli effetti un nostro membro>conclude, l'offerto è lanciata, ora, spetta al giovane decidere cosa fare. [Chk on][Maschera di cera][Mente 80]

18:18 Rasetsu:
 <Oh.> Sorpreso, lo fissa con attenzione. Ne ha attirato l'attenzione come non mai. Gli sta promettendo di fargli fare tutto ciò che vuole. Sarebbe, in tal caso, un folle se non prendesse in considerazione un'eventualità del genere. Le labbra si estendono da un orecchio all'altro, sorridendo. <Niahahah!> Ride, divertito, sì, ma anche contento di aver trovato qualcosa che può fare al caso suo. <Lo so che l'Ospedale è un luogo inutile.> Sospira, rilassando le spalle. <Tuttavia, è l'unico posto che, finora, mi ha dato modo di apprendere l'Arte della Medicina. Me lo faccio bastare almeno fin quando ne ho la necessità.> E' questo, in fondo, ciò che pensa degli Ospedali. Niente di più semplice, per un folle come lui. Seppur non lo ammetta e lo neghi, è un folle. Soltanto uno come lui potrebbe uccidere i propri genitori per puro sfogo personale. Non ricorda molto di quella storia. Sa soltanto che, svegliatosi, ammesso che abbia dormito, si è ritrovato sporco di Sangue e i genitori erano due cadaveri. Li ha guardati senza sorridere, prima di abbandonare l'abitazione in cui viveva. Solo un folle, quindi, può accettare una richiesta simile: Vittime a volontà per poter soddisfare i piaceri della sua vita. <Ah, sì?> Domanda retorica, indirizzata alla questione che riguarderebbe Kurako nell'ambito di un Medico. <...> Tace, subito dopo, mentre si prende automaticamente qualche secondo per rimuginarci su. A conti fatti, far parte di quell'organizzazione potrebbe fare al caso proprio. <Quindi..> Solleva gli occhi in sua direzione. <..potrò avere tutte le cavie che voglio?> Un bambino è ciò che sembra adesso. Un bambino che sogna di avere un giocattolo nuovo con cui poter passare il proprio tempo. <Mi piacciono le persone come te.> Rivela, quasi un complimento in realtà. Non ha mai trovato qualcuno che potesse andargli così a genio. Per quanto il Reishiki gli stia simpatico, non gli dà corda e non fa altro che dettare leggi su leggi che il rosso, puntualmente, ignora. <Potrei accettare.> Lascia ancora il dubbio. Non è ancora una cosa certa. <Odio chi impone ordini sugli altri. C'era un certo poliziotto che mi diceva sempre cosa fare. All'Ospedale, vige la stessa dittatura. Ho cominciato ad interessarmi all'Anatomia eppure..> Sospira, come infastidito. <..a loro non piace come lavoro. Perché, dico io!> Sembra quasi un monologo, non direttamente rivolto al Senjuu. <Faccio il mio dovere e seguo le mie Passioni!> Non comprende il fatto che le sue ''Passioni'' siano DANNOSE per chi gli sta intorno e per chi vuole usare come ipotetica cavia. <Possiamo provare a collaborare, se mi darai ciò che hai promesso.> Vuole solo quello, nient'altro. Portare avanti le proprie ambizioni, i propri esperimenti, i quali, dal proprio punto di vista, non sono dannosi affatto, bensì incrementano la sua conoscenza. [Chakra ON]

18:28 Kurako:
  [Bosco] <Ti capisco>risponde al ragazzo, una sola parola per poi zittirsi fin quando l'altro non ricomincia a parlare ponendo l'ennesima domanda come se volesse una certa sicurezza<Tutte quelle che vuoi, ovviamente, però senza dare nell'occhio. Ogni persona che riceverai dovrà scomparire per un motivo valido, almeno agli occhi degli altri. Il nostro lavoro, ancora per un po', dev'essere tenuto nascosto, almeno fin quando non prenderò le redini di tutto, allora si che ci sarà la vera rivoluzione. Come prima ti ho accennato>da ancora le sue risposte con sicurezza, è sicuro di quello che sta dicendo, di ogni parola detta verso l'uomo che ha davanti. Ne ascolta il monologo, parola dopo parola fino a quando non è nuovamente il Senjuu a prendere la parola<Ti darò quello che vuoi e quello che ti ho promesso ma entrando e divenendo uno di noi dovrai sempre essere reperibile per i nostri..."favori">non lo chiama ordini, non vuole usare quel termine ma scegli un approccio più soft, più mafioso per così dire perchè, alla fine, è quello che è veramente. Cominci a muoversi in sua direzione, passi lenti e decisi, percorre quei metri che li separano senza alcuna fretta, prima la destra, poi la sinistra e viceversa, prima la sinistra e poi la destra fin quando non raggiunge il chunin e la loro distanza non si riduce ulteriormente. Il braccio si alza, il palmo si apre andando a mettersi perpendicolare al terreno, la mano tesa verso di lui, le dita unita<Accetti?>una stretta di mano, un accordo vecchio di migliaia di anni e il ragazzo sa benissimo che in caso di tradimento è suo dovere porre fine alla vita dello stesso Ryuuma, anche senza specifici ordini dall'alto. [Chk on][Maschera di cera][Mente 80]

18:48 Rasetsu:
 <Beh..> Comincia col dire, successivamente all'averne ascoltato le parole. <..presumo fosse ovvio il fatto che le vittime dovessero sparire.> D'altro canto, si fa così, no? Non può certo seviziare e torturare una vittima, per poi farla tornare in libertà. <Mi sta bene, mi sta bene.> Afferma, sicuro, annuendo col capo un paio di volte. Continua ad ascoltarne le parole, sempre più interessato. <In cosa potrebbero consistere questi favori, generalmente?> Si informa se, sul serio, il rosso voglia far parte della corporazione di cui Nan gli ha parlato. Lo vede avvicinarsi in sua direzione, porgendogli successivamente la mano. Non è abituato a fare qualcosa del genere né ad avere contatti con gli esseri umani. Tuttavia, non volendo sembrare più pazzo di quanto già non sia in realtà, il braccio destro verrebbe disteso in avanti, tendendo la mano corrispondente verso quella altrui. Così facendo, la unirebbe alla sua, stringendola con poca forza. Non ne ha tantissima, ma è abbastanza per una stretta di mano che consolida la loro futura collaborazione. <Accetto.> Sogghigna ancora, quasi felice di essere vicino ad ottenere ciò che vuole di più al mondo. <Ma...> Obietta, ritirando la mano e lasciando cadere il braccio lungo il fianco destrorso. <...non chiamarmi con quel nome. Se proprio vuoi un nome con il quale chiamarmi...> Assottiglia lo sguardo, mostrando le zanne bianche e affilate che ha come denti. <...chiamami Rasetsu.> E, infine, si allontana, diretto chissà dove. Forse a continuare i propri studi da Folle. [END]

18:54 Kurako:
  [Bosco] <Quando la Yakuza chiama tu rispondi, svolgi il compito ce ti viene affidato e ritorni a svolgere i tuoi esperimenti. Facile, poco impegnativo>risponde infine a quell'ultima domanda, deve svolgere gli ordini alla fine, di questo si tratta ma lo mette in modo che sembri completamente diverso da quello che è effettivamente. La mano viene stretta, il patto è fatto, l'alleanza è sancita, un nuovo membro al suo fianco e solo una piccola pretesa viene dal chunin in questo momento. L'ascolta e non obietta, non gli costa niente chiamarlo con quel nome, falso, ma pur sempre un nome<Come vuoi Rasetsu>detto questo lo osserva andare via senza battere ciglio ma solo un sorriso va a formarsi sul volto del ragazzo. [END]

Ryuuma incontra Kurako che cerca di reclutarlo nella Yakuza ma non solo, lo vuole al suo fianco per un futuro ordine mafioso dopo che il boss passi all'altro mondo.

Note: Ryuuma entra nella Yakuza