Tatuaggio- Loto di Sangue

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con Azrael

15:04 Utente anonimo:
  [->Porta] La scampagnata per Konoha sembra alla fine esserle stata almeno un attimo utile, non esageratamente ma come dire quel tanto che le è bastato per raggiungere l’ingresso di quella casa. Si muove piano per la strada guardandosi intorno attentamente e ripetendosi mentalmente quel paio di indicazioni che qualche sconosciuto le ha fornito. Per la sua sicurezza ha deciso di indossare il copri fronte di Kusa, che quindi la indentifica come genin dell’alleanza, portato oggi come una collana a coprirle quel lungo collo candido con i capelli, sciolti, che le ricadono lungo le spalle, quel rosso che si schiarisce sempre più fino a diventare biondo sulle punte. Capelli mossi che vanno a coprire quel suo solito strano modo di vestire, una canotta aderente sul petto e un paio di jeans corti, giusto quel che basta per non lasciare in bella vista le chiappe insomma. Gambe protette dal freddo solo grazie a quelle parigine nere che comunque lasciano nuda una bella porzione di pelle chiara. Armi al loro posto, un portaoggetti legato al polpaccio destro, una frusta sul lato sinistro al fianco, un lancia spiedi nascosto sull’avambraccio sinistro e infine il dadao dietro alla schiena che spunta da quella felpa rossa che si è messa, il cappuccio che è tirato sul capo lasciando intravedere la frangetta mezza bionda, con quelle ciocche che finiscono davanti ai suoi occhi verdi. Davanti a lei si para un porticato, lo osserva con attenzione e poi annuisce, sì c’era anche in quelle indicazioni. Un solo attimo in cui pare esitare e poi riprende il passo, sfila lei elegante e non proprio silenziosa per il luogo, il chakra sopito in lei mentre ondeggia sicura fino a quella porta. La targhetta la conforta, a quanto pare non l’hanno imbrogliata, accenna un sorriso che si amplia appena legge il nome lì inciso, le sembra davvero una coincidenza divertente. La smorfia le scopre i denti bianchissimi mentre la mano destra si alza e il pugno va a chiudersi un attimo prima che le sue nocche impattino contro il legno tre volte, fatto questo si limiterebbe a portare la stessa mano sul corrispondente fianco, l’altra invece è abbandonata senza vita, il bacino si inclina appena dato che sposta il peso del corpo sulla gamba destra, il ginocchio sinistro si flette e il tallone corrispondente si alza, sul volto ancora quel sorriso divertito. Attende così sicura di sé e con gli occhi puntati davanti a lei sulla porta [chk on][equip][portaoggetti: 2 rotoli che contengono in totale 10 shuriken, 20 spiedi e 2 shuriken giganti, 20 kunai e 3 kunai a tre punte+ 3 kunai legati a carte bombe+2 carta bomba+ 2 bomba luce,+1 bomba sensore,+1 bomba mina][ frusta][dadao][lancia spiedi con 5 spiedi]

15:28 Azrael:
 Appena di ritorno da una ronda abbastanza particolare, il giovane Nara è riuscito a rimettere piede in casa propria più tardi del previsto. Dopo una lunga e rilassante doccia che oltre alle tensioni accumulate ha lavato via anche il sangue di coloro che si sono messi sulla sua strada durante il suddetto giro di controllo, ha indossato un vestiario più appropriato. Null’altro che una camicia nera in lino, che lascia intravedere appena il bendaggio apposto su petto e bicipiti, sbottonata per quel che riguarda i primi due bottoni a partire dall’alto ed un paio di jeans grigi, scoloriti appena dai numerosi usi, che però gli calzano perfettamente lungo le gambe toniche ed allenate. I piedi sono nudi, come sempre quando è in casa, ma ancor prima che possa accendersi una sigaretta e godersi un po’ di sano e meritato riposo, è costretto ad una visita inaspettata che gli bussa alla porta. Qualche passo viene mosso sino all’uscio, prima di aprire controlla che sia tutto al proprio posto e alla fine così è, la barba tagliata di fresco, i capelli lasciati liberi ad incorniciargli il viso dalla carnagione pallida, con cui fanno contrasto gli occhi scurissimi. Mancina sulla maniglia che va ad aprire la porta e a rivelare chi vi ha bussato. Un sorriso gli incurva le labbra e le sopracciglia si alzano in una piacevole espressione sorpresa < Oh… > spalanca la propria porta, lasciando che la vista dell’altra possa cogliere la sala principale, un grosso divano in pelle nera, una poltrona, un tavolino di legno su cui son poggiati una bottiglia di liquore ed un pacchetto di sigarette, assieme ad uno zippo in metallo. Sul lato invece vi è un angolo in cui troneggia una grossa scrivania in legno massiccio, coperta da una serie di strumenti sterilizzati, per chi conosce un po’ il genere noterà che si tratta di ogni genere di attrezzo si possa utilizzare per i tatuaggi. La parete su cui è poggiata la scrivania è tappezzata di disegni di ogni genere, ritratti, paesaggi e qualche scena di tortura delle più efferate, oltre che qualche più generale tribale o disegno di fiorellini e draghi, di quelli che sono definiti come tatuaggi semplicistici e banali. Il Nara si pone quindi si lato, per farla entrare, accennando un cordiale < Prego, entra pure. A cosa devo la visita? > [c on]

15:38 Utente anonimo:
  [Salotto] Non cambia espressione, gli occhi che si illuminano di un tocco di astuzia, sta tramando qualcosa e su questo non ci casca <hey!> esclama lei andando quindi a dare una sbirciata dentro alla stanza, proprio come pensava è nel posto giusto. Se le fosse data la possibilità tenterebbe di sgusciare tra la porta e il corpo dell’uomo per entrare in casa senza troppe cortesie. Quindi a questo punto si limiterebbe a camminare verso quel divano e il tavolino <dobbiamo parlare> il tono serio mentre da le spalle al Nara, un sorriso davvero divertito sul volto. Andrebbe a sedersi incrociando le gambe per poi andare ad allungarsi verso sigarette ed accendino, la mano che lesta andrebbe a prendere il pacchetto, a meno che l’altro non l’abbia fermata durante il tragitto o addirittura fuori dalla porta. Ovviamente le frasi che direbbe sono le stesse. Ad ogni modo ora andando a poggiare la schiena alla pelle nera si accederebbe con lo zippo una sigaretta dopo aver delicatamente rilanciato il pacchetto sul tavolino. Socchiude gli occhi dopo una boccata <uhm forse nella mia situazione non dovrei fumare> e mentre lo zippo viaggia tra le sue dita destre la sinistra va sul filtro della sigaretta per toglierla dalla bocca e lei semplicemente butta tutto fuori andando a sorridere divertita, osserva la reazione del Nara, sta semplicemente lì mentre sorride a fissarlo. A conoscerla è anche facile capire che stia scherzando ma insomma bisognerebbe prima conoscerla e avere almeno idea di quanto trovi divertente provocare e studiare chiunque la circondi e chissà se quel povero shinobi l’ha già capito[chk on][equip][portaoggetti: 2 rotoli che contengono in totale 10 shuriken, 20 spiedi e 2 shuriken giganti, 20 kunai e 3 kunai a tre punte+ 3 kunai legati a carte bombe+2 carta bomba+ 2 bomba luce,+1 bomba sensore,+1 bomba mina][ frusta][dadao][lancia spiedi con 5 spiedi]

16:11 Azrael:
 La lascia entrare, alla fine mille potrebbero essere i motivi per cui la ragazza dovrebbe essere lì, pensandoci lui stesso le ha rivolto un invito a Konoha, dunque chissà, potrebbe aver anche solo chiesto in giro. Richiude con uno scatto la porta alle proprie spalle, la giovane si comporta esattamente come si aspetterebbe da lei, una ragazzina che ama divertirsi. Prende posto sulla poltrona e senza neanche chiedere si accende una sigaretta, ma… qualcosa porta il Nara sull’attenti. “Dobbiamo parlare” è una delle cose più brutte che un uomo può sentirsi dire da una donna, ma alla fine il giovane ha sentito quella frase talmente tante volte che non gli fa effetto quasi più. Uno dei prezzi da pagare nell’intraprendere una vita all’insegna della libertà personale, ma quel che lei dice nel momento stesso in cui s’accende la sigaretta è sicuramente più specifico. < Nelle… tue condizioni? > che potrebbe voler dire mille cose, una malattia ai polmoni, un’improvvisa passione per uno sport che le obblighi a non fumare oppure… Lo Special si irrigidisce di colpo, studiando la figura sorridente e furba della giovane. < Non sei seria. Non è possibile.> alla fine è piuttosto rilassato anche lui, costringendosi a raggiungere il divano e ad affondare in esso a peso praticamente morto, compiendo tutte le operazioni necessarie ad accendersi a propria volta una bella e rilassante sigaretta, riempiendosi i polmoni della prima boccata di fumo < Se anche tu stessi intendendo quel che ho capito… Non vedo come possa essere possibile. Io sono sterile. > scherzo per scherzo, insomma. La mette alla prova, per così dire, per capire quanto è seria quella affermazione e, beh, per eventualmente usarla come scusa per scappare da quella situazione spiacevole in caso la Oboro non stesse scherzando, ma fosse seria in quelle allusioni riguardo una gravidanza. [c on]

16:22 Utente anonimo:
  [Salotto] Si prende un secondo tiro da quella sigaretta mentre lentamente va ad accavallare le gambe, gli lascia lo zippo e quindi con la destra si toglie il cappuccio dalla testa, ridacchia poi osservando le sue reazioni <te l’hanno già detto in tante eh?> replica lei lasciando così cadere quello scherzo che non sembra aver sortito alcun effetto <sterile eh> replica andando a mordersi il labbro inferiore e puntando gli occhi verso di lui <questo ti rende più interessante> la sigaretta che viene riportata verso le sue labbra, le apre appena così per accogliere il filtro e limitarsi ad un terzo tiro, ispira andando a socchiudere gli occhi <e anche meno divertente> direbbe prima di buttare fuori il fumo. Lo sguardo che si riporta su di lui <ma parliamo di ciò che mi ha portato alla tua porta> il filtro sempre tra le dita della sinistra mentre il suo busto torna a piegarsi in avanti mentre inclina le ginocchia verso destra così da voltarsi appena e guardarlo meglio. Uno sguardo profondo il suo, deciso <voglio tatuarmi> non sta nemmeno troppo a girarci intorno, non è andata fin lì per un altro giro sulla giostra, anzi sembra davvero non importarle al momento, andiamo lei non è una che si lega troppo a certe cose, ha giocato ed è stato bello finchè è durato ma c’è tutto il mondo ad aspettarla <quanto sei bravo come tatuatore?> lo sguardo ora andrebbe a vagare alla ricerca dei disegni intravisti prima, su cui ora posa la sua totale e completa attenzione, la sigaretta che viene portata alle sua labbra, le socchiude per fare l’ennesimo tiro, si distrae solo per buttare la cenere e centrare il buco per evitare di sporcare in giro, non è così maleducata su <o sei l’uomo della tatuatrice?> indaga lei limitandosi a buttare un’occhiata veloce in sua direzione, informazioni uguale potere, questa è una regola che ha imparato a sue spese. Sembra decisamente più attratta dalle sue opere comunque, tornando ben presto a guardare quelle [chk on][equip][portaoggetti: 2 rotoli che contengono in totale 10 shuriken, 20 spiedi e 2 shuriken giganti, 20 kunai e 3 kunai a tre punte+ 3 kunai legati a carte bombe+2 carta bomba+ 2 bomba luce,+1 bomba sensore,+1 bomba mina][ frusta][dadao][lancia spiedi con 5 spiedi]

17:08 Azrael:
 La ascolta in religioso silenzio, volto neutro, almeno finché non comprende che effettivamente quello era uno scherzo, non di bellissimo gusto, ma che per fortuna non lo ha mandato in panico più di tanto. Si lascia andare in una risata a pieni polmoni, terminando poi col prendere l’ennesimo tiro dalla propria sigaretta, per fortuna il fumo non resta in casa, ma si libera nell’impianto di areazione e dalla finestra aperta nelle altre sale della casa < Avevo una ragazza più grande di me che voleva mettere su famiglia. Non hai idea dell’ansia e di quanto ho dovuto temporeggiare per evitare il danno, alla fine l’ho lasciata. > una parte della propria vita non esattamente felice, considerando quanto lo fece arrabbiare il continuo insistere di Damanthia riguardo una famiglia che il Nara non poteva e non voleva costruire < E oltre a lei… sì, in parecchie hanno cercato di incastrarmi con questo bieco mezzuccio. > prende un altro tiro, rivolgendo poi la testa verso l’alto < Sei una pessima bugiarda, ma d’altronde ho mentito anche io. > confessa l’ovvio alla fin fine, non è sterile, nemmeno lontanamente, per quanto la cosa non gli dispiacerebbe più di tanto per motivi evidenti < Sono io il tatuatore, in persona. E sono abbastanza bravo da potermi permettere una vita di svaghi e abbastanza fama da giungere all’attenzione di una bella Kusana. > si alza, andando a staccare un disegno dalla parete, raffigurante un uomo aperto dal collo all’ombelico, con uno studio abbastanza attento sugli organi interni ancora pulsanti. Una delle sue opere d’arte in tenuta Anbu, ma per chi non conosce quel lato della sua vita, è solo un macabrissimo studio dell’anatomia umana < E dimmi un po’, cosa vuoi tatuarti e dove? Spero sia qualcosa di interessante, mi è capitato svariate volte di pensare a quanto mi sarebbe piaciuto rimetterti le mani addosso… > il tono è volutamente malizioso, così come le parole pronunciate. Tira fuori dalla scrivania dunque una sedia che, aperta e sistemata come si deve, si rivela una seduta in stile dentista, comoda e reclinabile, ove far sistemare quelli che gli chiedono un tatuaggio, che lascia alla vista della ragazza, invitandola con un cordiale < Prego. > [c on]

17:43 Utente anonimo:
  [Salotto] Ascolta la sue confessioni e si limita a scuotere le spalle a quell’affermazione, una brivido che le è chiaramente corso lungo la schiena le ha provocato quella sensazione. Chiude gli occhi e fa di no con la testa, per cacciare un pensiero ed un’immagine <un marmocchio> la faccia si fa schifata <non capisco come qualcuno possa desiderarli> su questo è decisamente fin troppo maschile rispetto a quello che si potrebbe pensare, completamente priva di istinto materno sarebbe capace di rubare anche un gelato ad un bambino senza batter ciglio. Ad ogni modo lo segue nei movimenti, sospirando poi delusa <peccato la tua sterilità poteva essere comoda> si limita a sorridere maliziosa, un occhiolino per provocarlo ed eccola nuovamente scuotere le spalle, un gesto di disinteressamento comunque <e non è che non so mentire, non mi interessava più di tanto farlo, sia mai che porti sfiga fingersi in dolce attesa> sorride appena per alzarsi e seguirlo verso i disegni, spegne la sigaretta per educazione avvicinandosi ed osservandoli <dei simboli, qualcosa che percorra il mio intero busto, non ha un significato voglio che sia bello, vediamo se riesci a sorprendermi.> tace mentre va a sfilarsi la felpa rossa così da mostrare il porta spiedi sul braccio <artista> continuerebbe mentre si limita a sfilarsi anche la canotta rivelando così quel reggiseno in pizzo nero a balconcino che appena riesce a contenere tutte le sue femminili forme. L’indice della mano destra parte appena sotto al punto in cui le clavicole si incontrano, l’inizio della su cassa toracica quindi. L’indice a questo punto andrebbe a scendere fino al basso ventre per infilarsi appena notto ai pantaloncini <da qui a qui> si limita a replicare sembra voler dividere in due il suo corpo con quel movimento, un tatuaggio proprio al centro, a tracciare un’asse perpendicolare al terreno e parallela alla sua colonna vertebrale. Si accomoda solo ora su quella seduta evitando però di sdraiarsi e osservandolo leccandosi le labbra, in attesa id vedere la su areazione e le sue idee [equip][portaoggetti: 2 rotoli che contengono in totale 10 shuriken, 20 spiedi e 2 shuriken giganti, 20 kunai e 3 kunai a tre punte+ 3 kunai legati a carte bombe+2 carta bomba+ 2 bomba luce,+1 bomba sensore,+1 bomba mina][ frusta][dadao][lancia spiedi con 5 spiedi]

giocata annullata (ma le azioni mi piacciono quindi la tengo ♥)