Cali di tensione
Quest
Missione di Livello C
Giocata del 24/02/2023 dalle 10:30 alle 13:09 nella chat "Laboratori"
Il tempo sembra variabile in questa serata. Il gruppo di Shinobi assegnato per andare a caccia di coloro che stanno continuando nel loro operato di destabilizzazione della corrente elettrica del villaggio sono appostati in zona dei laboratori di Oto. Il gruppo è composto da due membri del clan Uchiha e un genin dai capelli marroni rossicci, lo sguardo simpatico e castano, un orecchino al lobo sinistro ad anello nero, indossa una maglieta nera termica e sopra una camicia a quadri rossa e nera, un paio di jeans strappati neri e delle scarpe da ginnastica rosse. In testa il coprifronte del distretto di Ame. Si associa agli altri due, seguendone per lo più i passi, essendo sicuramente il più inesperto e tradendo anche un poco di nervosismo e insicurezza. Egli sarà forse il primo a impastare il Chakra, componendo un sigillo della capra completo e andando a richiamare le proprie forze per l'avvenire. << Q-Quindi.... >> La voce è profonda nonostante sembri non avere più di sedici anni, << ...stiamo qui ad aspettare? >> Domanda retorica, lui è stato infilato lì a casaccio, il terzo membro del gruppo originario per ragioni ignote è sparito e quindi hanno infilato il primo scappato di casa come sostituto. Il ragazzino pare essere all'oscuro anche delle varie indagini svolte, nessuno ha avuto la premura di istruirlo a dovere. Ad ogni modo l'orario indicativo si aggira intorno alle 20.00, dopo l'ultimo controllo effettuato alla cabinetta dagli addetti ai lavori e per il momento non pare esserci movimento nella zona dei laboratori, la tranquillità regna sovrana. Chissà cosa vorranno fare i nostri eroi, sarà il posto giusto? Succederà stanotte?
L'oscurità di quella sera è un'ironia della sorte, i cali di tensione sono i medesimi che attanagliano l'Uchiha dopo che con la Sabaku tutto è finito. Ogni cosa, senza preavviso, senza ottenere motivazioni non presenziando nemmeno in quella missione, scegliendo deliberatamente di andare via e l'essere Uchiha del deturpato amplifica ogni emozione rendendola più pressante, più difficile da sopportare ma quando viene meno una cosa, essa è sostituita dal suo esatto opposto. L'odio inizia a nascere, un odio così forte mai provato prima d'ora ricordandogli come quel mondo meriti solamente di essere schiacciato, nessuno è degno di fiducia, nessuno può essere salvato ed ora l'ha capito nel peggiore dei modi. Il silenzio in cui si è immerso è sinonimo di quanto piano piano si stia allontanando da ogni legame, da tutto quanto tornando a far affidamento solamente sulla propria persona. Per la missione ha scelto di indossare un'armatura leggera a ridosso del corpo come maggiore protezione accompagnata da una coppia di vambracci e schinieri oltre ad un paio di guanti ninja riposti sulle mani. Il vestiario comprende una maglia a maniche lunghe nera a coprire interamente il busto ed un giaccone nero in pelle che ricade lungo l'interezza della schiena mentre alle gambe sono presenti dei pantaloni neri aderenti alla pelle, stretti finendo con un paio di scarponcini neri. Alla vita è legato un portaoggetti al cui interno troviamo 1 tonico recupero chakra, 1 tonico coagulante, la spada di chakra e l'arco di chakra insieme a del filo di nylon normale e del filo conduttore oltre ad un pacchetto per i fumogeni. Legato alla coscia destra è presente un porta kunai e shuriken con al suo interno 9 shuriken. Infine, legati alla schiena tramite delle fasce rigorosamente nere, due foderi contenenti una katana ed una ninjato. Infine, sull'orecchio sinistro ha posizionato un'auricolare. Deglutisce, inghiotte grumi interi di saliva il deturpato appostatosi insieme al clannato ed un nuovo membro giunto in sostituzione all'ultimo su cui verte lo sguardo inquadrandolo da capo a piede. Non vi è alcun tipo di emozione sul viso, nessun espressione particolare mentre il chakra è già in circolo all'interno del corpo ed è quello stesso chakra che tenterebbe di far muovere per tutta l'essenza della propria figura spingendolo dalla bocca dello stomaco verso gli arti inferiori tentando di concentrarlo nei pressi della suola delle scarpe; li va ad imporre una certa quantità di energia provando a creare una patina fatta interamente di chakra per consentirgli di camminare su qualunque tipo di superficie. <I cali arrivano per le 21 solitamente> il tono risulta più basso del normale, quasi un sussurro roco e strozzato ma nel dire ciò comincerebbe a guardarsi intorno per poi tentare di rendere i sensi più acuti, di concentrarsi sull'ambiente circostante per carpire la presenza di qualche persona, di qualcuno estraneo o notare del movimento e nello stesso tempo proverebbe ad applicare uno dei rudimenti principale dell'essere ninja ovvero la dissimulazione. Il chakra si espande per tutto quanto il corpo nel tentativo di svanire alla vista di chiunque salvo dei suoi compagni <Avviciniamoci> andrebbe a dire ai due per poi tentare, effettivamente, di muoversi verso i laboratori. [Chk 50/50][2/4 Rilascio chakra avanzato + 1/4 Percezione della presenza + 1/4 Movimento + Dissimulazione][Auricolare][Katana | Ninjato][Portakunai e shuriken: 9 shuriken][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra | Filo di nylon e filo conduttore | 1 Tonico chakra | 1 Tonico coagulante | Pacchetto fumogeni] Il naso è all'insù, nonostante attorno ci sia molto da osservare, ma nulla da cui guardarsi. Fino a prova contraria, ha deciso di fidarsi di Akainu, lo ha deciso tempo fa, quando hanno stretto quel patto segreto, tra membri dello stesso clan, ai quali, stasera, si è aggiunto un nuovo figuro, senza nome, fino ad ora, ma con un'indole tutta da scoprire. L'inerzia attanaglia l'incipit della missione, mentre il trio mal assortito si ritrova nell'area dei laboratori. Lui, che solo ora strappa lo sguardo dalle stelle, in favore degli astanti e dell'area circostante, indossa abiti comuni, sciatti, umili. Una maglia nera, dal colletto alto e circolare, che sfiora il mento. Le maniche lunghe, che scendono sino ai polsi, oltre le quali sbucano bendaggi candidi, un po' logori, che si avviluppano sino alle nocche delle mani, proteggendo la pelle dalle intemperie e dalle escoriazioni, almeno le più superficiali. Le stesse fasciature possono ritrovarsi alle caviglie, dove suggellano il legame tra indumento e carne, movimento e vestiti: pantaloni scuri, ampi e comodi, ma strozzati all'altezza dei malleoli. I piedi, invece, sono immersi in un paio di calzari ninja, dalle tinte fosche, che sfiorano il selciato di un luogo mai calcato, il pavimento di un'area mai esplorata. Ed è già un punto di svantaggio per uno shinobi, ecco perché, l'ennesimo - ovvero l'insicurezza del compagno - lo porta a cercare di sopperire a quella lacuna, in fretta, definitivamente. < Prima le presentazioni. > I convenevoli, insomma, quelli inutili. < Mi chiamo Katai Uchiha e tu ? > Domanda, a sua volta, sperando in una rapida risposta, che non sfoci in una chiacchierata di sorta. Nel frattempo, però, ha già portato entrambe le mani al petto,facendo fronte alla mancanza di concentrazione che vige, tutt'ora e quindi lo costringe a sfruttare il sigillo della [Capra] per coadiuvare il silenzioso appello mentale alle proprie forze. Due, principalmente, psicofisiche, ma divise, l'una in una raccolta metafisica all'altezza del cerebro, l'altra oltre lo stomaco, le due energie sfrigolano , incandescenti, prima di essere coadiuvate in una solamente, all'altezza dello sterno, incontrandosi in un big bang intangibile, se non per quel senso di tepore e vigore che dona alle membra e allo spirito: chakra. TENTA , dunque, di far affidamento sulle proprie abilità, per impastare l'arcana e primordiale forza, unica sua arma, poiché , di fatto, non ha strumenti d'offesa con sé, in quella sacca portaoggetti che reca alla cintola, dietro la natica destra. All'interno solmanete qualche tonico e dei fuuda, dove sono sigillati tronchetti per la tecnica della sostituzione e nulla più. Qualora vi fosse riuscito, avrebbe impiegato l'attimo di silenzio seguente per PROVARE a concentrarsi ulteriormente, aggrottando la fronte e scandagliando l'area, visivamente, s'intende, così da espandere i propri sensi, udito, vista, olfatto ; quelli percettivi per eccellenza. L'intento è quello di scovare eventuali presenze oltre quella dei compagni di team, nell'area che la sua percezione può raggiungere, prima di decidere sul da farsi, tenendo conto delle opinioni altrui.[Percezione della presenza] Seppur manchino di contenuto. < Lui è Akainu. > E lascerebbe all'altro la presentazione necessaria a concludere quel breve preambolo, si spera. Solo qualora fosse riuscito ad impastare il proprio chakra avrebbe messo mano all'auricolare sotto i capelli corvini, parzialmente nascosta, ma applicata all'orecchio, così da sistemarne la frequenza, nonché il brusio di sottofondo. < Ci dividiamo per coprire più area ? > Propone, conscio di come le decisioni vadano discusse e non imposte. Inesperienza, ecco tutto. [Chakra Off][Impasto chakra 2/4][Percezione della Presenza 1/4][Equip: fuuda con tronchetto x2|tonico pf x1|tonico chakra x2|auricolare]Akainu vestito di tutto punto riesce a utilizzare le proprie tecniche da allievo senza problemi, notando facilmente che le uniche presenze attorno sono effettivamente loro tre quelli che in maniera più o meno dissimulata si stanno avvicinando ai laboratori. Anche Katai non noterà nessun altro nell'area circostante, mentre cerca in qualche modo di fare un minimo di presentazioni, oltre ad impastare correttamente il Chakra. << Hitomaro Noribiki >> Non è un chiacchierone, non si allunga in spiegazioni, anche perchè sembra veramente più teso degli altri due, come se fosse quasi la sua prima missione. Tanto che segue in maniera quasi impacciata le disposizioni dello sfregiato, iniziando a muoversi senza dissimularsi minimamente dietro le orme altrui. Quando però è Katai a proporre di separarsi si bloccherebbe sul posto, occhi marroni che si volgono a quelli neri dello spettinato corvetto. << Che intendi dire? Dovremmo andare a Suna e Konoha? >> La voce è quasi tremolante, molto dubbiosa, molto tesa, sembra veramente fin troppo spaventato, lanciato in un luogo che non è il suo in maniera totale. << Io non sono veloce, però Suna la conosco bene, potrei andare lì. Dove si trova il generatore? >> Sembra che lui sia quello più bisognoso di informazioni al momento, anche se pare propositivo, cercando di accaparrarsi il posto che conosce meglio per aiutare. Nel frattempo andrebbe a estrarre dalla tasca dei pantaloni un auricolare, notando che gli altri due ne sono dotati. Inutile dire che nemmeno una foglia si sta muovendo in quei dei laboratori, la cabinetta sembra stare lì intonsa e perfetta, mentre i tre ninja, in maniera più o meno nascosta iniziano a muovere i loro passi sul terreno. [Genin di Ame: https://i.pinimg.com/564x/1c/bb/48/1cbb48c0c2987e7bc6616af4741e5e49.jpg]
Le presentazioni da parte di Katai vengono udite dal deturpato il quale sospira con pesantezza senza proferire parola ulteriore, non c'è con la testa, totalmente altrove salvo per poi tornare al momento nell'udire il nome di quel ragazzino. Noribiki, l'ha già sentito in passato, ha già udito tale nominativo proprio dalla Sabaku; le labbra si serrano, rabbia e odio prendono di nuovo il sopravvento, quel ragazzino gliela sta involontariamente ricordando e vorrebbe solo farlo tacere <Cosa sei in grado di fare? Tecniche, abilità, innate, elementi. Se conosci il doton, possiedi una tecnica dal nome sensibilità della terra? Se si, utilizzala> rivolgendo la parola al nuovo membro senza guardarlo, senza donargli mezza occhiata. Socchiude appena gli occhi concentrando ulteriormente i sensi per capire chi vi sia ma niente viene fuori ed ancora non ha capito nulla, non ha capito dove risieda il problema in quella missione ne chi stia rubando l'energia o se vi sia qualche animale di mezzo, probabile a questo punto. Strofina le labbra ustionate tra loro con moto lento <Si> replica a Katai in merito a quella domanda <Io vado sul tetto dei laboratori per cercare di scorgere qualcosa e nel caso vi guardo le spalle. Voi ispezionate l'area qui intorno, l'auricolare per ogni cosa> sospirando, rigettando aria fuori dai polmoni svuotandoli completamente. Deglutisce, inghiotte grumi interi di saliva ora che il piano è stato quanto meno creato <Suna è troppo lontana e le maggiori attività sono state rilevate qui ed a Konoha ma se conosci bene Suna, di questi cali di tensione cosa hai notato? Qualcosa di strano o inconsueto nel distretto? Particolari strani?> lanciandogli una veloce occhiata stavolta, che abbiano sbagliato distretto magari? Non lo sa. Con quelle ultime parole divaricherebbe le leve inferiori flettendo in avanti il busto per tentare di effettuare uno scatto verso i laboratorio accorciando quella distanza, mantenendo la dissimulazione per provare a risalire la parete dell'edificio per portarsi in cima, sul tetto e poter ispezionare la zona da quel determinato punto. Corre veloce, al massimo delle proprie abilità fisiche in quel tentativo e, se avuto successo, ricomincerebbe a guardarsi intorno nella speranza di scorgere movimento ma nel mentre osserverebbe il tetto stesso dei laboratori alla ricerca di qualcosa persino li sopra; le verdi iridi passano da destra verso sinistra, verso l'alto ed il basso in una ricerca continua e compulsiva. [Chk 50/50][2/4 Movimento + 2/4 ricerca][Rilascio chakra avanzato][Armatura leggera | Schienieri | Vambracci | Guanti ninja][Auricolare][Katana | Ninjato][Portakunai e shuriken: 9 shuriken][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra | Filo di nylon e filo conduttore | 1 Tonico chakra | 1 Tonico coagulante | Pacchetto fumogeni] Forte di quel rinnovato vigore psicofisico, balsamo per le carni e la mente, ora riesce a fortificare la volontà di una nuova determinazione. E' il chakra che, incandescente ed elettrico, scorre nei torrenti ad esso adibiti e ne genera possanza, ma non assolutamente percepibile, non con comuni occhi, almeno. E' proprio verso quest'ultimi che TENTA di dirottare il torrente di chakra, deviandone il percorso, arginando il cammino corporeo di quelle forze intangibili - almeno fin quando non vengono plasmate e manipolate. Non è questo il caso, non del tutto ; poiché andrebbe a socchiudere appena gli occhi, prendendo atto della mancanza di percezione necessaria a vincere l'eventuale quantità di presenze nell'area. Non si accorge di nessuno, di fatto, se non degli astanti, ma decide di osservare il Mondo con lo sguardo del suo doujutsu. PROVA, perciò, ad irrorare i tessuti del sistema ottico. Nervi, muscoli, connettivo ; imbibendo di chakra ogni cellula, che , insignita di un gene antico e recondito, DOVREBBE reagire a livello biochimico, in una cascata enzimatica di messaggeri cellulari, tali da indurre un cambiamento fenotipico dell'iride, nel tempo di un battito di ciglia, quello che si ritrova ad esprimere quando le parole del Noribiki lo raggiungo e verso quest'ultimo devia il proprio sguardo. < Senza informazioni necessarie e sufficienti potresti essere solamente in pericolo. > Si preoccupa, di fatto, di non perdere un compagno di squadra, di non abbandonarlo a se stesso, per quanto possa ispirare fiducia nell'esplorazione dell'altro Distretto. Le presentazioni, questa volta, sembrano decisamente più richieste, almeno da parte di Akainu nei confronti di Hitomaro. L'attenzione, per quanto gli occhi rimangano su quest'ultimo, devia sull'altro Uchiha, che si dimostra , esplicitamente, più informato di lui circa le tecniche dell'Arte della Terra. < ... > Annuisce, in risposta all'Uchiha, lasciando che le iridi seguano i suoi movimenti verso l'alto. < Hitomaro, cerca un punto sopraelevato, stai nascosto, cerca di non farti vedere e prima di agire, parla con noi all'auricolare. > Dispone, quindi, dell'altro compagno di team. Quindi agisce a sua volta, proprio come istruito. TENTA di muoversi radente alla parete più vicina, PROVANDO ad individuare una posizione sopraelevata, raggiungibile con un solo balzo, ma pronto ad innescare nuovamente le proprie riserva di chakra, qualora necessario. La fronte si aggrotta, una ruga si disegna sulla pelle sotto la chioma ispida e ribelle, finendo per tradire la concentrazione utilizzata per scandagliare l'ambiente. < E se fosse il generatore la chiave ? > Sussurra all'auricolare, forte di quell'idea suggerita, indirettamente, dal nuovo venuto. < Dove si trova qui ad Oto ? > Domanda, verso entrambi, ma conscio che solo uno potrà rispondergli. [Chakra Off > On |60/60][Tentativo attivazione Doujutsu Lv.2|2/4][Movimento 2/4][Equip: fuuda con tronchetto x2|tonico pf x1|tonico chakra x2|auricolare]Insomma quel gruppo di maschietti sembra poco ciarliero e sicuramente non molto collaborante. Soprattutto l'atteggiamento di Akainu sembra particolarmente aggressivo nei confronti del genin abbaiandogli letteralmente contro. Invece Katai sembra un attimino più incline a farlo sentire a proprio agio: << Capisco... Scusate... >> Sospira, quasi di sollievo mentre viene accantonata l'opzione di dividersi, di andare a sbirciare negli altri distretti. Ovviamente il corvino dagli occhi neri riesce ad attivare la propria abilità innata, ma ancora una volta non noterà assolutamente nulla, se non i suoi due compagni di gruppo. Sembra quasi che nemmeno l'addetto alla sicurezza dei laboratori al momento sia nel loro raggio di azione. Di nuovo la voce profonda va a chiarire dei concetti: << Sono un Noribiki, quindi utilizzo la sabbia ferrosa, principalmente so si usare il Doton. E non penso che sia il caso di fare l'elenco delle cose che so fare o meno.... >> Insomma non è mica il suo diretto superiore, che cavolo vuole quel tipo che nemmeno si è presentato per i fatti propri. Lo sguardo marrone si distanzia da Akainu, resta più concentrato sull'altro, che sembra molto più cortese e conciliante. Si andrebbe a scostare, muovendosi in maniera un poco meno impacciata, cercando un punto sopraelevato da cui osservare la zona, come suggerito dal più piccolo degli Uchiha prima di assecondare anche il più anziano dei due andando ad eseguire quella tecnica, concentrando il proprio chakra di tipo doton nel terreno e controllando in un'area medio ampia la presenza di persone anche nel sottosuolo. << Sotto terra ci sono le fogne con i topi. >> Questo direbbe all'auricolare, con tono piatto, anche se a conti fatti sembra prendere velatamente in giro quello che sembra volersi ergere a so tutto io della serata. << Cosa dovrei aver notato a parte l'assenza totale di corrente? Non ero mica vicino al generatore quando è successo! >> Ed è proprio lì che forse qualcosa scatta nella testa anche dell'altro che ipotizza il fatto che sia proprio il generatore la chiave. Invero non è molto difficile trovare il generatore otino che si trova poco distante dai laboratori, dalla loro posizione attuale tutti e tre i presenti riescono a vederlo senza troppe difficoltà, anche perchè sono venuti in questo posto proprio per tenerlo d'occhio no? Il tempo tuttavia scorre inesorabile, si spostano, si muovono ma nulla muta, il silenzio pare farla da padrone se non per quei commenti ormai scambiati tramite auricolare. Sono le 20.15: tick tack, tick tack, il tempo scorre e niente pare risolto. Akainu sale sul tetto del laboratorio senza trovare alcunchè sopra esso, senza che vi siano indizi particolari ne altro, Katai trova un punto sopra elevato raggiungibile facilmente, un albero, un balcone di un edificio poco distante, ma in quella zona tutto sembra statico, naturale, assolutamente normale. [Genin di Ame: https://i.pinimg.com/564x/1c/bb/48/1cbb48c0c2987e7bc6616af4741e5e49.jpg]
L'ennesimo sospiro viene fatto, un sospiro pesante alle parole di quel moccioso appena venuto i cui toni non piacciono per nulla al deturpato. Dall'auricolare parla direttamente con Katai <Non è serata, fagli abbassare la cresta tu o ci penso io> si, non è dell'umore per ricevere risposte sarcastiche dall'altro e quella frase viene posta quasi come un favore ma almeno ha carpito quell'innata e le abilità in suo possesso. Il doton può rivelarsi molto utile eppure, al momento risulta quanto mai inutile non ottenendo alcun tipo di risposta; inspira ed espira lasciando che quel dire gli scivoli addosso ma la domanda dell'altro Uchiha può avere un senso se non fosse che li non è presente nessuno e la situazione diviene sempre più strana <Si trova qui vicino> replica in merito al generatore <D'accordo, avvicinati insieme al Noribiki al generatore, ispezionalo mentre io vi tengo sotto tiro da qui, se succede qualcosa mi muovo> e detto ciò tenterebbe di muoversi fino al limite di quel tetto nella direzione del generatore senza effettivamente scendere; i passi sono calmi, effettuati cercando di non far il minimo rumore, al contrario, vuole apparire il più silenzioso possibile. Deglutisce provando a portarsi al bordo del tetto per tenere sott'occhio il generatore mentre porterebbe la destrorsa nel portaoggetti per tirare fuori l'arco di chakra. Il manico appare come una specie di tubo vuoto, difatti il chakra inizia a muoversi nel corpo del deturpato tentando di concentrarlo all'interno di quell'arma, nella sua totalità per attivarlo facendo spuntare l'asta e la corda per poi passarselo nella mano sinistra. Di nuovo quel chakra si agita nell'essenza del deturpato, si smuove passando dagli arti superiori alla volta del viso percorrendo i canali all'interno del corpo provando a concentrarlo nella zona del viso, in particolare all'interno degli occhi; in essi comincerebbe ad agire, a muoversi in maniera compulsiva per toccare più parti di esso e tentare di attivare il potere del proprio clan. In caso di successo quelle iridi da verdi diverrebbero rosse e su entrambi gli occhi spunterebbe due gocce chiamate tomoe oltre a donargli una vista rallentata ed una visione in scala di grigi <Sono pronto> detto ciò attenderebbe l'altro con lo sguardo a passare dal generatore ai due compagni e viceversa. [Chk 48/50][1/4 Movimento + 2/4 Sharingan II][Rilascio chakra avanzato][Armatura leggera | Schienieri | Vambracci | Guanti ninja][Auricolare][Katana | Ninjato][Portakunai e shuriken: 9 shuriken][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra | Filo di nylon e filo conduttore | 1 Tonico chakra | 1 Tonico coagulante | Pacchetto fumogeni] Il generatore. Basta. Ora, via, subito. < Hitomaro, vieni con me. > Sibila all'auricolare, dopo aver scovato, dall'alto, null'altro che la sagoma di quell'agglomerato di fili e cavi e tralicci e ponteggi che prende il nome di: generatore. Ecco dove la logica lo conduce, ecco dove il Noribiki illumina la via. < Muoviti con circospezione. Attento ai punti ciechi e controlla gli angoli. > Istruisce. < Akainu, coprici dall'alto. > Sembra aver preso il comando, di fatto, passando da quindici anni appena a qualcosa di più, almeno mentalmente, almeno emotivamente. < Stammi vicino, Hitomaro > Eccolo dunque agire per primo, TENTANDO di convogliare il chakra negli arti inferiori, dopo aver avvertito il proprio sguardo avvampare e scoprire ciò che ha sempre scoperto sino ad ora: nulla. Come il Noribiki sia riuscito ad evadere il pavimento di cemento e ciottoli, trovando indizi su cosa sia presente sotto di loro, non è dato saperlo, ma avrà modo di chiederglielo, qualora sopravvivessero per raccontare l'epopea infinita di una ricerca spasmodica ed ostinata. TENTA , dunque, di muoversi al di fuori della strada principale, PROVANDO a sfruttare una patina di invisibile di chakra, condensata al di sotto dei calzari ninja ed elevata a collante, ad antagonista della forza di gravità ed altre leggi della fisica che governano il moto e la caduta dei gravi. Forte del proprio sguardo maledetto, PROVA a balzare di appiglio in appiglio, sfruttando salite e discese naturali del panorama architettonico, ovviamente entro i propri limiti fisici, senza eccedere le doti naturali di salto e corsa che ha sviluppato durante gli allenamenti. Le gambe si flettono, le ginocchia si piegano, il busto cade in avanti, così il baricentro è più basso, ma spostato sull'avampiede. Le braccia larghe, a donare e cercare equilibrio, stabilità e appiglio. PROVA, così, ad avvicinarsi alla zona del generatore, rimanendo sul limitare dell'area che domina,mosso dall'attenzione verso le zone inesplorate, dall'oculata amministrazione degli angoli stradali e strutturali del luogo, CERCANDO tracce insolite di presenze estranee alla sua comprensione, dedite ad attività incomprese o promotrici di sventura.[Chakra On|60-3(1 di mantenimento e 2 di attivazione.)|57/60][Sharingan Lv.2 On][Rilascio del Chakra Avanzato 2/4][Equip: fuuda con tronchetto x2|tonico pf x1|tonico chakra x2|auricolare]Ognuno fa il suo ma la situazione non cambia, finchè Ktai in particolare non decide che il generatore possa rivelare informazioni aggiuntive rispetto a quelle già ottenute durante l'ispezione giornalierà effettuata proprio dal duo di Uchiha. Tutti e tre sintonizzati sulla stessa linea sentono quello che viene detto gli uni agli altri, così che il nostro Noribiki di nuovo si debba sentire in qualche modo minacciato dal deturpato e la cosa inizia a farlo innervosire ma in maniera violenta. Decide di essere superiore ed affidarsi a colui che pare prendere le redini di quella missione, il giovane dagli occhi rossi con due tomoe. Il fatto che lo chiami per nome già lo rassicura parecchio, il fatto che gli dia degli ordini semplici lo aiutano a eseguirli al meglio, facendolo in qualche modo sentire più ninja di quanto non si fosse sentito fin dall'inizio della missione. Si avvicina al compagno di squadra con circospezione, entrambi in maniera molto accorta si avvicinano al generatore, mentre nel fratttempo colui che sta sul tetto incocca il proprio arco e attiva la propria innata. Sono lontani fra loro, impossibile comunicare se non tramite auricolare, per questo il detentore delle sabbie ferrose decide di spendere due parole in più per il compagno più cordiale, senza usare l'auricolare. << Che sfortuna finire con un tipo come quello in missione. Non mi piacciono quelli che non stanno attenti ai dettagli. >> Insomma una lamentela bella e buona, che sembra proprio una chiacchiera, cosa che forse il silenzioso e pratico Genin del suono avrebbe voluto evitare. In ogni caso, pare che nessuno li fermi, niente si muova, Akainu non scorgerà nessuno da quella posizione sopraelevata ne tanto meno i due a terra. Però mosso probabilmente dal fatto che ora sia affiancato da qualcuno che sembra interessato a scoprire cosa stia succedendo gli occhi marroni del genin della pioggia si poggiano su quel cabinotto, notando come i cardini sembrino un poco ghiacciati. << Katai ti sembra normale questo? >> Indicherebbe il tutto all'altro come a sottolineare quella stranezza. << Solitamente il ferro o il metallo in generale non dovrebbe ricoprirsi di ghiaccio in questo modo a meno che non sia prima bagnato... >> E lui si ferro se ne intende, per quanto si sia trasferito al distretto di Ame è un Noribiki di origini, su questo non ci sono dubbi. Lo sguardo marrone si punta ora sul rosso dell'Uchiha, in qualche modo si potrebbe quasi leggervi all'interno un minimo di insicurezza. << Io non sono sicuro che sia il posto giusto. Sembra tutto normale a parte quel ghiaccio... >> Distoglie lo sguardo, tornando in qualche modo su quel generatore, che è chiuso a chiave, quindi impossibile da aprire per i non addetti ai lavori a meno di scassinamento. La stasi sembra permanere a parte quel loro chiacchierare, tutto fatto ovviamente tenendo Akainu all'oscuro, questo perchè al Noribiki non sta particolarmente simpatico ormai e non lo ritiene intelligente abbastanza. Nel frattempo però il tempo scorre, inesorabile, immancabile: 20.30 mezz'ora al Black Out. [Genin di Ame: https://i.pinimg.com/564x/1c/bb/48/1cbb48c0c2987e7bc6616af4741e5e49.jpg]
Giocata del 24/02/2023 dalle 20:45 alle 23:32 nella chat "Laboratori"
Il tempo scorre. Le stelle, là in alto, osservano il dedalo architettonico dei laboratori, in silenzio, da lontano, immerse in quel freddo e fulgido chiarore. Il firmamento si riflette sulle vetrate, tra cemento, acciaio e luci - quest'ultime ancora accese, tra l'altro. Ma il tempo scorre e inesorabilmente volge verso la loro linea di fine corsa. Le parole del Noribiki suonano come una sconfitta, non tanto fisica, quanto morale. < ... > Rimane in silenzio, di fatto, almeno sul principio, finendo irrimediabilmente per spendere in riflessioni rumorose quel tempo necessario e sufficiente per raggiungere il gabbiotto del generatore. Quest'ultimo si presenta del tutto integro, per nulla anomalo, se non fosse per..< Nh ? > Un mugugno, isolato, come un singhiozzo verbale, mentre l'attenzione devia in favore dei cardini della porticina. < Akainu, qui sembra tutto normale, tranne..> riflette, aggrottando la fronte, arrestando il passo in prossimità del cabinotto, ma prendendo a girarvi attorno, nel tentativo di notare eventuali anomalie ulteriori. < ..tranne per i cardini. Sembrano ghiacciati. > E tornerebbe su quelli, nei loro paraggi, tentando di allungare una mano per saggiare la consistenza di quel ghiaccio, qualora sembrasse solamente tale, ma risultasse, di fatto, diverso dal consueto. < Riesci ad aprire la cabina ? > Domanda, all'indirizzo del Noribiki, lì di fianco, che potrebbe udire la sua voce doppiamente, tanto nell'auricolare, quanto nell'orecchio libero. Lo sguardo, incendiato dal tramonto di fuoco dello Sharingan e costellato da quelle due lacrime di pece scura, due tomoe, viene irrimediabilmente rivolto verso il volto di Hitomaro. < Se ci fosse un black out, potrei provare a riattivare il circuito con l'Arte del Fulmine. > Insomma, guadagnare tempo, rimediare all'inevitabile, sopperire alla perdita di decine e decine di vite, forse, per il solo effetto a cascata di quel potenziale corto circuito elettrico. E' un piano disperato, ammesso che funzioni. [Chakra On|57-1|56/60][Sharingan Lv.2 On][Equip: fuuda con tronchetto x2|tonico pf x1|tonico chakra x2|auricolare] Si è allontanato dal duo per tenerli sotto controllo da quella posizione elevata, un modo per poter avere tutto sotto i propri occhi senza perdere alcun tipo di traccia ma, purtroppo, nonostante l'altezza nulla raggiunge gli occhi del deturpato. Con l'arco impugnato ed i riflessi al massimo, niente viene percepito mentre i due si dirigono alla volta del generatore; inspira ed espira non riuscendo neanche a comprendere cosa si stiano dicendo ma la voce di Katai emerge nel proprio orecchio con la solita notizia, li nulla di strano, almeno in apparenza ovvero del ghiaccio sui cardini. Corruccia la fronte nell'udire quella novità, quel qualcosa che lo porta a pensare più del dovuto e se potesse uscire fumo dalle orecchie, ora uscirebbe a volontà <Non ha senso> parla nell'orecchio dell'Uchiha <Se la manutenzione passa ogni giorno, come fa ad esserci del ghiaccio? Qualcuno si è studiato gli orari dei tecnici> pensa ad alta voce rendendo il clannato partecipe di quei pensieri espressi. Il cervello fa fatica persino ad elaborare i concetti più semplici, fatica ad elaborare ogni cosa al momento mancando di lucidità, mancando di certezze e costanza dopo i recenti fatti con la Sabaku; lei sarebbe dovuta essere il cervello della missione, non loro, lei avrebbe preso in mano tutto, non lui e adesso, si ritrova sguarnito. Ma è solo la mancanza della donna a provocare tutto ciò, nonostante tutto manca terribilmente <Ghiacciando il generatore si potrebbe avere un'interruzione di corrente ma sciogliere il ghiaccio con il tuo fuoco rischierebbe di mandare in totale black out il distretto> breve pausa <Guarda se il ghiaccio si estende anche altrove, se è fermo li oppure prende altre zone...conosci qualche tecnica in grado di fare ciò?> chiede al diretto interessato lasciando il Noribiki completamente alla mercé dell'altro, non gli va a genio e neanche ci parla. Tutto quanto, ovviamente, tenendoli ancora d'occhio. [Chk 47/50][Sharingan II][Rilascio chakra avanzato][Armatura leggera | Schienieri | Vambracci | Guanti ninja][Auricolare][Katana | Ninjato][Portakunai e shuriken: 9 shuriken][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra | Filo di nylon e filo conduttore | 1 Tonico chakra | 1 Tonico coagulante | Pacchetto fumogeni]Chissà perchè il corvino è così stupito di quel ghiaccio, in fondo non erano i due clannati ad essersi appostati a controllare sotto la neve proprio quella cabina? Anche quella volta gli addetti ai lavori erano stati in difficoltà con l'apertura, che non fosse la neve il problema? Fatto sta che pare che il trio sia più confuso che mai, con il genin di Ame che occhieggia a destra e manca, in apprensione, come se fosse tornata quella estrema preoccupazione. Viene però richiamato al presente sempre da Katai che gli chiede se lui sia in grado di aprire quella cabina. Scuote la testa mortificato, non è ancora in grado di sfruttare appieno le proprie abilità di clan, sa solo giocare con quella sabbia, insomma poco esperto come scassinatore. Il fatto che l'altro membro del gruppo straparli è di poco aiuto ai due ragazzi che si apprestano alla cabinetta. Oltre al fatto che si sta rendendo completamente inutile allo scopo. << Katai oggi è successa una cosa strana. >> Si mette a raccontare, manco fosse la cosa più normale del mondo nel momento in cui non si sa che fare. << ... Un tipo con il cappello e l'impermeabile mi ha urtato in piazza ad Ame, e mi ha detto che mi avrebbe dato un sacco di soldi se stasera non fossi andato a Suna... >> Che abbia attinenza con quello che sta succedendo ora? Che qualcuno abbia cercato di corrompere quel membro del gruppo più giovane, più inesperto e inserito casualmente nel loro team al posto della Sabaku? Tutto ciò non viene detto a voce alta, ma a mezza voce, come se si sentisse in colpa per averne fatto menzione solo in quel momento, oltre al fatto che nuovamente non utilizza l'auricolare, questo perchè non vuole sentire lamentele dall'altro bruciacchiato. Però il tempo ancora scorre, in maniera fin troppo veloce: << Posso provare a scardinarlo con un Kunai se mi aiuti... >> Quella l'idea, l'opzione che possono avere per aprire quella cabina, prima che accada qualcosa di irreparabile. Sono le 20.45 [Genin di Ame: https://i.pinimg.com/564x/1c/bb/48/1cbb48c0c2987e7bc6616af4741e5e49.jpg]
Le perplessità di Akainu lo raggiungono direttamente all'orecchio, ma scavano nel timpano, sino al cervello. Ed è qui che attecchiscono, con maggior efficacia, andando a corrodere la certezza, minare la sicurezza, alimentare il dubbio. Il pensiero si arrovella, ma non manca di essere riportato alla realtà dal dire successivo dell'altro Uchiha. < ... > Tace, sulle prime, sigillando le ipotesi dietro quelle labbra sottili e rosee, che solcano il viso, poco al di sopra del mento aguzzo, crocevia dei suoi lineamenti obliqui. Gli occhi di brace scandagliano l'area, improvvisamente, quasi si aspettassero un attacco improvviso ed imminente, ma tutto, proprio come il suo dire, tace. < Nessuna. Non credo si possa creare del ghiaccio con il chakra. > Rivela, stupito, ma la sorpresa, nel tono, si ode appena, smorzata tanto dal metallico eco dell'auricolare, quanto dalla preoccupazione in merito alle vite appese al filo della corrente del Distretto. In più c'è un team da salvare ed è forse tanto importante quanto la missione, almeno nella sua ottica inesperta, ma pur sempre dedita al conseguimento dell'obiettivo. Il diniego del Noribiki lo lascia disarmato, in tutti i sensi possibili del termine. Le mani finiscono su i fianchi, per un attimo, mentre lo sguardo si abbassa, per la prima volta in tutta la serata. Ha perso le stelle, ha perso la propria guida, ammesso che ne abbia mai avuta una davvero. Riflessivo. < Cos-?! > Solleva nuovamente gli occhi, entrambi, così anche il mento ed il naso, piantando oceani di fiamme e pece in quelli del Genin di Ame - o di Kagegakure, che dir si voglia. < E tu lo hai ascoltato ? > Indaga, ora, sfiduciato. Ma il tempo scorre e mentre lui non si preoccupa di parlare fuori dall'auricolare, le potenziali vittime dei crolli di tensione urlano a gran voce nel suo animo. < Akainu, devi venire qua e aiutarci ad aprire questa cabina. > Gracchia, nell'auricolare, mentre il capo fa cenno ad Hitomaro di darsi da fare con lo sportello, preoccupato, oramai, di scongiurare l'inevitabile. Una mano, poi, corre a tappare il microfono dell'auricolare, insicuro sul da farsi, ma conscio di come possa risultare fondamentale, ora, mantenere l'integrità del team. < Hitomaro. Puoi ancora fare la tua parte e guadagnare molto più che denaro. > Indica, con la mano libera, verso il coprifronte che l'altro indossa. < Puoi essere un vero shinobi, stasera e rimediare a tutto. > Continua, stringendo ancor più forte l'auricolare, cercando di silenziare il proprio discorso nei riguardi di Akainu. < Non importa cosa succederà stanotte. Tu puoi riconoscere quell'uomo e consegnarlo alle forze dell'ordine. > In cui lui, personalmente, ha ancora fiducia. D'altronde, è stato un membro della Shinsengumi a salvarlo dall'assalto in centro, tempo addietro, no ? Beata ignoranza. Fantastico il Marchio Distopico. E, non restando con le mani in mano, TENTEREBBE di aiutare al meglio delle sue possibilità fisiche e psichiche quell'atto di scassinamento messo in moto dagli eventi e ridotto, di fatto, all'osso. [Chakra On|56-1|55/60][Sharingan Lv.2 On][Equip: fuuda con tronchetto x2|tonico pf x1|tonico chakra x2|auricolare] Ancora troppa calma ed il tempo scorre, passa veloce ma dall'auricolare arrivano le voci di Katai contro quel Noribiki non riuscendo a comprendere cosa effettivamente sia successo ma il tono non gli piace, non lo capisce ma qualcosa è accaduto se l'altro arriva a tanto e con tale tono sopraggiunge anche la richiesta <Arrivo> direbbe semplicemente rimettendosi in piedi e divaricando le leve inferiori oltre a piegare appena le ginocchia per avvicinare polpaccio e coscia; il pie destro viene tenuto indietro con il sinistro in avanti mentre il busto è flesso leggermente oltre il bordo. Messosi in posizione tenterebbe di effettuare uno scatto verso il basso sfruttando il rilascio del chakra per correre sulla parete dell'edificio, discenderlo e continuando nella corsa nel tentativo di raggiungere sia Katai che il Noribiki portandosi nei pressi del generatore. Fa forza con i piedi, in particolare sul sinistro per provare a fare quello scatto alla massima velocità sollevando l'arto destro il quale effettuerebbe un movimento veloce ad arco seguito a ruota dal gemello, una corsa quasi forsennata nel tentativo di recuperare tempo. In caso di riuscita si ritroverebbe li andando a riporre l'arco di chakra nel portaoggetti facendo cessare l'afflusso di chakra al suo interno mentre con la destra va ad estrarre la ninjato dal fodero sulla schiena <Spostatevi> nel dire ciò terrebbe l'arma stretta per l'elsa nella mano destro attingendo alle proprie conoscenze apprese negli Anbu su come maneggiare meglio proprio quel tipo di arma e rendere i colpi decisamente più potenti ed impattanti. Solleverebbe il braccio destro verso l'alto puntando la lama al cielo; l'arto non è del tutto diritto bensì si mostra leggermente piegato con il gomito appena puntato all'infuori per poi tentare di abbassare abbassando anche la ninja tentando di effettuare un colpo verso i cardini del coperchio del generatore in modo tale da scardinarlo, aprirlo e capire quale sia il problema, sempre se si trovi all'interno di esso e, in caso, prevenirlo. [Chk 47/50][2/4 Movimento + 2/4 attacco + Conoscenza della ninjato][Agilità 70][Forza 45][Punteggio di attacco: 15 + 20 + 35 = 70] [Sharingan II][Rilascio chakra avanzato][Armatura leggera | Schienieri | Vambracci | Guanti ninja][Auricolare][Katana | Ninjato][Portakunai e shuriken: 9 shuriken][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra | Filo di nylon e filo conduttore | 1 Tonico chakra | 1 Tonico coagulante | Pacchetto fumogeni]Beh alla fine qualcosa di strano c'è stato almeno nella giornata di quel ragazzino Noribiki, che solo ora ha avuto modo di esprimersi, di fidarsi a sufficienza dei compagni di team per raccontare qualcosa che lui stesso ritiene una stupidaggine. Gli occhi rossi di Katai lo trafiggono, quasi giudicanti mentre gli fa quella domanda, mettendolo in soggezione, tanto da iniziare a balbettare: << N-No, C-Cioè, sono venuto a Oto perchè mi hanno detto che il team era diretto qui. Io non ho ricevuto le informazioni che avete ricavato dalle indagini... >> Insomma all'oscuro parzialmente di quanto avvenuto precedentemente ha pensato che fosse solo uno stupido scherzo. << C-Cioè.... N-non gli ho dato importanza! Tanto sarei dovuto venire qui e tu hai detto che non sarei dovuto andare a Suna da solo.... >> Insomma si sente a disagio, come all'inizio di quella missione, come se avesse dato per scontato qualcosa di importantissimo che tuttavia sembra che anche gli altri continuino ad ignorare. I due che sono già a terra non sono proprio delle cime con kunai e shuriken e mentre cercano di scardinare la porta, Akainu arriva come un fulmine e con le proprie abilità scardina completamente la porta, eliminando anche quel ghiaccio che era ancora presente in minima parte. Ora hanno decisamente rotto una proprietà di Kagegakure ma il fine giustifica i mezzi no? All'interno di quel cabinotto i tre potrebbero vedere un sacco di fili e cavi collegati nei modi più disparati, tutto però sembra insolitamente normale, tutto funziona, non ci sono bombe all'interno, non c'è ghiaccio sul pannello, tutto pare in ordine, come dovrebbe essere subito dopo una manutenzione avvenuta alle 19. Nessun altro è passato, nessun altro ha aperto quella cabinetta prima del deturpato. Il Noribiki indietreggia un poco, passeggiando avanti e indietro, ora concentrato come non mai a ricordare i dettagli di quel tipo incappucciato che gli ha fatto quella proposta assurda. Vuole fare la cosa giusta, ha sempre voluto farlo, eppure i dettagli sono vaghi, è stato qualcosa di fugace, ne ricorda il vestiario ma non le fattezze, forse il capello lungo e nero che arriva alla spalla ma null'altro. Eppure in tutto ciò il tempo non si ferma, la rapidità con cui si sono mossi è encomiabile, ma mentre si trovano li a fissare quei cavi, la clessidra scorre, lenta e inesorabile: 20.50 [Genin di Ame: https://i.pinimg.com/564x/1c/bb/48/1cbb48c0c2987e7bc6616af4741e5e49.jpg]
Ora che Akainu è sul posto, non può continuare deliberatamente e liberamente quel discorso con Hitomaro. Non può farlo per non mettere a repentaglio il compagno di team. Ha solo un modo, una volta che i cardini sono saltati e l'altro Uchiha li ha raggiunti, ha solo un modo per portare a termine quella missione. < Andate a Suna. Voi due. > Inspira, a fondo. Quel comando che risulta frutto di un processo di elaborazione tanto lungo quanto silenzioso, estrapolato nel mentre i cavi ed i fili del cabinotto vengono esposti alla loro vista, ma risultano pressoché intatti, del tutto integri, senza alcuna manomissione di sorta, tantomeno un accenno di boicottaggio palese ed evidente. < Siete shinobi. > Motiva il duo, guardando, sconsolato, l'interno del generatore, senza,ovviamente, poterci capire nulla ( Tecnologia Lv.0). < Mettete da parte le vostre divergenze e agite soltanto per la missione. > E' la fiducia, quel suo forte, a guidare le parole. La speranza, quindi, la più alta fonte di fiducia nell'altro, è la risultanto di quel processo emotivo che ora lo vede partecipe e protagonista. < Hitomaro, guida Akainu nel posto dove hai incontrato quell'uomo. > Chi, cosa o perché sarà lo stesso Noribiki a spiegarlo all'Uchiha, non di certo lui, che si sacrifica, di fatto, nell'atto di rischiare il tutto per tutto e, appunto, prosegue, socchiudendo gli occhi, calando un sipario di carne su quegli orizzonti incandescenti, macchiati dalle lacrime nere delle tomoe. < Io rimarrò qui, a sorvegliare il generatore e nel caso in cui ci sia l'ennesimo corto circuito, cercherò di utilizzare l'Arte del Fulmine per riattivarlo. > corrente per corrente, che sia questa partorita da cavi e bobine o dall'unione di corpo e mente, energie psicofisiche coadiuvate in una sola. Chakra, insomma. E quando riapre lo sguardo, il mento è ancora basso, ma le iridi no. Sono su entrambi, palleggiano tra i due. < Andate ! > Esorta. < Ora ! Presto ! > Gracchia, senza gestualità, ma una mimica eloquente. [Chakra On|55-1|54/60][Sharingan Lv.2 ON][Equip: fuuda con tronchetto x2|tonico pf x1|tonico chakra x2| auricolare] Il generatore viene scardinato mostrando al suo interno un ammasso di fili ma niente di anomalo, niente, nulla di anomalo mentre il Noribiki parla, la voce è tremolante percependo poche cose, capendone ancor meno ma è Katai a prendere di petto la cosa tirando in mezzo Suna improvvisamente, una delle altre mete oltre Konoha. Hanno scelte di salvaguardare Oto ed essa si ritrova al sicuro, che il problema risieda nel distretto del vento, proprio li dove sosta la Sabaku. Le labbra serrate ascoltano le parole del clannato in merito, quella specie di discorso motivazionale che non attecchisce nell'animo dell'Uchiha, non fa breccia o lo scalfisce minimamente ma il solo pensiero di tornare li porta il deturpato ad avere un voltastomaco, un moto di rabbia misto all'odio. Il sangue ribolle, la destrorsa trattiene la ninjato tentennando, inspira ed espira come non mai al solo pensiero di doverci mettere piede, esattamente li dove risiede la loro compagna di team, colei con cui ha indagato, colei che li ha lasciati ed improvvisamente tutte le litigate passate prendono il sopravvento sul moro, in particolare l'ultima in cui gli è stato rinfacciato di essere egoista, di non pensare a lei. Ha deciso di andare a Suna più spesso da quella volta, ha deciso di passare li il suo tempo sapendola così attaccata a quel distretto e ora lei dov'è? Deglutisce, inghiotte grumi di saliva pregno di indecisione su come agire, su cosa fare e come farlo. Sta tentennando <Andiamo Noribiki> rivolgendosi al compagno di squadra <Veloce> il tempo stringe e devono scappare ma la mente è avvelenata dalla prospettiva di mettere piede in quelle sabbie, avvelenata dall'idea di far qualcosa per Suna eppure fa un cenno del nei confronti del clannato flettendo successivamente le leve inferiori tentando di effettuare uno scatto al massima velocità in direzione della strada, correndo verso Suna come se non ci fosse un domani <Portami la Noribiki e racconta tutto, forse siamo ancora in tempo> corre come non mai, corre come mai prima d'ora in quell'ultimo tentativo lasciando Katai alle proprie spalle e, si spera, con il Noribiki al suo seguito. [Chk 46/50][4/4 Movimento][Sharingan II][Rilascio chakra avanzato][Armatura leggera | Schienieri | Vambracci | Guanti ninja][Auricolare][Katana | Ninjato][Portakunai e shuriken: 9 shuriken][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra | Filo di nylon e filo conduttore | 1 Tonico chakra | 1 Tonico coagulante | Pacchetto fumogeni]Hitomaro è confuso, non è un velocista e ci metterebbe una vita ad arrivare a Suna, ma poi nonostante si fosse quasi incamminato, un nuovo suggerimento arriva da Katai, quello di portare Akainu nella piazza di Ame dove ha incontrato quell'uomo. << Ma era questo pomeriggio! Quel tipo se ne sarà andato da un bel pezzo! Dovremmo andare a Suna per capire se ci sia qualcuno ancora da fermare! >> Insomma il genin sembra parecchio confuso dalle richieste contraddittorie del quindicenne del clan Uchiha che si trova innanzi. C'è da dire che quanto meno con lui ci è riuscito a parlare, mentre con l'altro gli attriti permangono. Li metterebbe da parte solo ed esclusivamente per amore della missione e in realtà perchè quell'altro compagno dai capelli corvini sembra incredibilmente convincente e buono. A quanto pare però è il deturpato che sceglie la meta, sollecitandolo nel muoversi e prendendo la direzione di Suna, cosa che fa intuire al rossiccio dove muoversi. Si metterebbe a correre dietro ad Akainu, non riuscendo minimamente a tenere il passo data la differenza di allenamento fra i due ma tornando a parlare nell'auricolare: << Un tipo mi ha fermato in piazza ad Ame oggi, promettendomi dei soldi se non fossi andato a Suna. >> Tutto lì una stupidata, lui non ci ha dato peso e invece poteva essere la soluzione a una pessima gestione delle informazioni ottenute in precedenza. Ad ogni buon modo Katai rimarrà a presidiare il cabinotto di Oto, dove non accadrà un bel niente, nessuno farà capolino ad attaccarlo, nessuno cercherà di avvicinarsi. Di contro i due che si sono ridiretti a Suna arriveranno intorno alle 21.10, stremati, soprattutto il genin di Ame. Davanti ai loro occhi si estenderà un buio totale, completo, a quanto pare è troppo tardi, chi o cosa si sta occupando di quei blackout ha nuovamente compiuto la propria missione, gettando quel distretto nella tenebra. Nemmeno gli occhi di Akainu riusciranno a distinguere movimenti in particolare, raggiunto il cabinotto se fossero riusciti a fare luce lo avrebbero trovato completamente sigillato, forse un poco umida la sabbia sotto di esso, ma per il resto intonso. La missione è chiaramente fallita, non sono riusciti a sventare il blackout ne tanto meno a scoprire chi vi sia dietro. Sarà necessario affidare il tutto a qualcun altro. [Genin di Ame: https://i.pinimg.com/564x/1c/bb/48/1cbb48c0c2987e7bc6616af4741e5e49.jpg][//END][Attendo eventuali conclusioni vostre]
Non accade nulla. Così come non è accaduto nulla, mai, per tutta la durata della missione. Niente ha davvero scalfito la scorza di quella calma piatta, apparente, ovvio, ma pur sempre reale. I due compagni di team si dirigono altrove, verso Suna, appunto, laddove Akainu decide di assecondare il dire del giovane Uchiha, il più giovane dei due - e anche il più basso. Non accade nulla ad Oto, sebbene rimanga guardingo e vigile per tutto il tempo, la durata necessaria e sufficiente affinché le informazioni possano viaggiare ancora, seppur a distanza, raggiungendo tanto le orecchie quanto l'animo. Le auricolari, a quella distanza, chissà se funzionino ancora, ma è certo di una cosa: Oto è salva. Almeno per stanotte, almeno per ora. Le coltivazioni irrigate artificialmente a Suna, invece, beh, sono un'altra storia. Storia che, probabilmente, verrà raccontata da altri e vedrà protagonisti nuovi shinobi. ( E N D) Ascolta quelle poche parole dell'altro mentre la corsa continua, veloce e mentre il ragazzino parlano attraversano i distretti fino a giungere in quel di Suna trovandola completamente al buio, il black out è avvenuto e nemmeno lo sharingan può fare qualcosa tanto che va a spegnarlo alla vista del buio <Poco male, mi spiace solamente che Suna non sia implosa su se stessa> affermerebbe improvvisamente il deturpato non sentendo il senso di colpa ne il peso del fallimento di quella missione. Vedere Suna gli riporta alla mente troppo e saperla in quello stato lo considera la giusta punizione. Inspira ed espira portando la katana nuovamente nel fodero per poi dare le spalle al distretto del vento, non corre più, stanco e stremato, non fa niente per indagare ulteriormente o trovare qualche responsabile li nei dintorni, magari intercettarlo. S'incammina piano, lentamente infischiandosene del villaggio in se, lasciando persino il Noribiki da solo senza proferire mezza parola in più salvo tirare fuori il ninjaphone per mandare un messaggio a Katai "Buio" un'unica parola per far capire lui le condizioni di tal distretto per poi riporlo continuando per la sua strada, tornare ad Oto, tornare a casa propria. [END]