Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Conversazioni Pesanti

Free

0
0
con Shiroichi, Katai

21:44 Katai:
  [Corridoi | Interno] Piove. Governo ladro. Ed è proprio il caso di dirlo, per mille motivi, ma non è nell'ottica del giovane Uchiha. Questa sera è già tra i labirintici meandri dell'ospedale, impugna le maniglie di una sedia a rotelle, che spinge e spinge, qua e là, senza alcuno sbuffo, senza alcuno sforzo, che non sia quello di scivolare tra camici, carrelli, inservienti, addetti ai lavori e non. < K'so. > Gracchia, a bassa voce, mentre svolta l'ennesimo angolo, ma senza alcuna risoluzione di quel percorso, senza alcuna via d'uscita, che non sia l'ennesimo corridoio, l'ennesimo sguardo di rimprovero di un medico o le urla di un'infermiera. Nel silenzio che vige, può quasi sentire i tecnici di radiologia bofonchiare dietro i loro astrusi macchinari, nelle viscere della struttura, dalle quali, ora, si tiene ben lontano. Talvolta ci sono delle grida di dolore, talvolta dei mugugni sordi, da qualche parte suona una campanella di aiuto, mentre il pigolio dei monitor dell'elettrocardiogramma cigolano , sinistri, dentro le stanze di ricovero. < K'so. > Sibila, ancora, a denti stretti, scivolando verso l'ala dell'ospedale dove la pioggia pare battere con più forza. < Basta, ora ci penso io. > Pare minacciare, nefasto, rivolto più a se stesso che al Nara che trasporta sull'ausilio. Lui che, sotto quelle luci al neon, così fredde da sembrar accecanti, è una macchia nerovestita, un'Ombra dalla chioma corvina , che respira, persino e si lamenta. Non ha modo di evadere da quel posto, non fin quando l'idea balugina nella testa e si premura di cercare la via più breve per l'ascensore più vicino. < Come si arriva sul tetto , secondo te ? >

21:56 Shiroichi:
  [Corridoi] Un'altra giornata è passata, e il Nara è ancora lì in ospedale; le sue ferite stanno iniziando a guarire e il dolore ha lasciato il posto ad una fastidioso prurito che Shiroichi tenta in tutti i modi di ignorare. Come sempre indossa il camice verde muco dell'ospedale e nient'altro salvo l'intimo; su braccia e gambe le garze bianche e candide sembrano brillare sotto quelle luci al neon. Oramai girano da qualche minuto per quei corridoi senza riuscire a trovare un posto adatto per chiacchierare che non sia la stanza del Nara, l'Uchiha sembra decisamente a disagio in quella situazione, lui si sente abbastanza in colpa per averlo messo in quella situazione, ma doveva parlare con l'amico il prima possibile, per evitare un'ulteriore fuga di informazioni che chissà come la Sabaku ha donato a Katai, ma non avevano smesso di parlare? La sabbiosa doveva sotterrare l'ascia di guerra proprio adesso? L'Uchiha domanda come si arrivi al tetto dell'ospedale <Non ne ho la più pallida idea> ammette il ragazzo; e perché dovrebbe saperlo dopotutto i medici gli hanno sconsigliato di muoversi troppo anche se oramai si sente perfettamente in grado di farlo e quindi non ha potuto esplorare quel luogo nemmeno un pochino. <Senti, visto che piove e mi hanno detto che non posso bagnarmi troppo; ma se ci mettessimo da qualche parte tipo un ripostiglio delle scope o qualcosa del genere? Ne ho visto uno nel corridoio che abbiamo appena superato> propone il Nara con calma cercando in qualche modo di venire incontro alle esigenze dell'amico e della conversazione che devono fare. Non si rende nemmeno conto di quanto effettivamente potrebbe risultare ambiguo trovarli in un ripostiglio da soli se un medico dovesse venire a cercare degli strumenti in quella stanza, beata innocenza.[Chk ON]

22:07 Katai:
  [Corridoi | Interno] < Ripostiglio delle scope ? > Domanda, retorico, arrestandosi improvvisamente. Non attende realmente una risposta, infatti, ma pianta entrambe le suole dei calzari ninja a terra, su quel pavimento lucido, forse appena lavato. Sicuramente asettico. Sia mai che qualche tecnico di radiologia possa lamentarsi mentre trasporta la sua rx portatile per i corridoi sporchi. Arriccia le labbra, dubbioso, mentre rimane dritto, dietro la sedia a rotelle, così da meditare su quella proposta, che suona quantomai astrusa, fuori luogo. < Ma nel ripostiglio non succedono cose strane ? > Domanda, questa volta, dopo aver udito strane voci riguardo i ripostigli delle scope negli ospedali. Dove l'ha sentito ? Beh, in giro, da Ichiraku. Lui, che veste abiti consoni all'intemperie e consueti, non teme la cima dell'edificio. < Naaah. > Blatera, infine, tirando su il colletto della maglia scura, quel colletto alto e circolare, che sfiora il mento. E così i pantaloni, ampi e comodi, scuri, riprendono a sfregarsi tra loro, mentre avanza di nuovo, senza sosta, diretto verso le indicazioni che segnalano la presenza di un ascensore. Ed è proprio in quella ricerca che s'imbatte in un corridoio laterale, di quelli che sembrano usati meramente per la sicurezza, per le uscite d'emergenza. Infatti non ci sono molte porte, su i lati ed un'estintore appeso al muro, proprio vicino l'uscita. E' solo avvicinandosi che può notare come la porta, in realtà, sia quella di una tromba delle scale esterna, antincendio forse, ma adibita all'uso poco nobile, ma ugualmente utile della pausa-sigaretta del personale sanitario. Ne vede entrare proprio uno, dall'esterno e , come nulla fosse, si dirige verso quell'uscio. < Usciamo di lì ? > Propone, ma in realtà, sa bene che l'altro, al massimo, dovrà controllarlo con la sua innata per fermarlo davvero.

22:19 Shiroichi:
  [Corridoi] La proposta del Nara arriva a destinazione, ma non sembra riscuotere successo <Cose strane? In che senso?> chiede lui curioso, non ha mai sentito di cose strane successe nei ripostigli, dovrebbe indagare finché è ancora lì! Magari riesce a risolvere un problema ai poveri dipendenti dell'ospedale che devono convivere con cose strane nel luogo di lavoro. Ricomincia a spingere quella carrozzina, il Nara sembra un po' infastidito, non gli piace dover essere trasportato in giro, tantomeno se è perfettamente in grado di camminare. Un'uscita di emergenza viene poi avvistata dall'Uchiha che propone di mettersi lì. <va bene, ma speriamo che ci sia una tettoia, i dottori hanno detto che non posso bagnarmi altrimenti le ferite potrebbero infettarsi> dice lui. Arrivati all'uscio però il chuunin decide che ne ha abbastanza di essere spinto <Fermati qui Katai-kun, voglio camminare un po'> annuncia lui che aspetterà che l'amico esegua quella richiesta per alzarsi da quella sedia a rotelle in tutta la sua altezza lasciando intravedere i boxer neri attillati e l'enorme tatuaggio sulla schiena del quale però, dal camice l'unica cosa che spicca è quella farfalla blu a metà del ponte. Spinge la porta ed esce senza aspettare l'amico; fortunatamente c'è una tettoia. Il fresco dell'aria notturna rinvigorisce il ragazzo che da sempre ama la pioggia, l'odore di buono pervade le narici del ragazzo e sul viso gli si dipinge un sorriso placido, ci voleva proprio. Aspetterà che l'amico sia uscito per iniziare a parlare <Allora...l'altra sera mi è sembrato che volessi dirmi più della cosa del raiton ma siamo stati interrotti, ti va di iniziare a raccontarmi un po'?> chiede lui prendendo il discorso alla larga sperando che l'amico non parta in quarta.[Chk on]

22:32 Katai:
 < ... > Acconsente a fermarsi, in silenzio, glissando su i ripostigli e le dicerie in merito. Arresta la spinta verso l'ausilio, ora i gomiti si rilassano, così le dita delle mani, non più strette sulle maniglie, ma impegnate ad armeggiare con i freni della sedia a rotelle. Non si muove, non fin quando l'altro è in piedi e gli si accosta, di fatto, pari passo, seguendone le orme. < Sei quasi guarito. > Ammette lui, dal basso delle sue conoscenze mediche, pressoché nulle e , in quanto tali, così difficilmente affidabili e degne di fiducia. Di ascolto, persino. Tira le somme, però, sulla base di quei pochi passi che l'altro compie, mentre si prostra dinanzi all'invito del giovane Uchiha, favorendone il rigetto verso quelle aule asettiche, dove l'odore del disinfettante punge le narici. Ma viene spazzato, viene spazzato via quando la porta si schiude, lasciando uscire il Nara, vestito di ben poco, ma ugualmente sorridente. < Mh ? > Lo segue, in un mugugno che esala contro la dentatura, dietro le labbra sigillate. E' un singhiozzo delle corde vocali o poco più, che denota la sua perplessità in merito alla prima domanda. < Ho imparato a manipolare l'Arte del Fulmine.> Sentenzia, lapidario e diretto. < E' stato per puro caso, durante una tempesta, su i tetti del Quartiere Povero di Kiri. > Spiega, mentre lascia che la porta si socchiuda dietro di loro, trovando però, a terra, uno zoccolo di legno da rincalzare vicino allo stipite, per non permettere all'uscio di sigillarsi alle loro spalle. Ingegnosi questi sanitari eh ? < E' stato durante uno degli attacchi delle visioni > Conclude, andando ad indurire i tratti, rabbuiando il viso.

22:50 Shiroichi:
  [Esterno | Scala d'emergenza] Sorride alla constatazione dell'Uchiha <Sì, i medici dicono che se non ci sono complicazioni dopo domani mi dimettono, mi tolgono i punti dal collo e mi mandano a casa> dice lui allegro; sembra non poterne veramente più, lui che proprio adesso secondo i turni settimanali dovrebbe essere di ronda per il villaggio ed è stato sostituito da chissà chi. Non gli piace venir meno al suo dovere da anbu. Ascolta il racconto dell'amico e prende appunto di ogni parola <Ho capito> dice lui, non ha senso aggiungere di più, conoscendo Katai se avesse avuto altro da aggiungere probabilmente l'avrebbe già fatto. Poi continua <Eri andato a cercare il fantasma?> chiede lui curioso di saperne di più, dopotutto anche il ragazzo è interessato a saperne di più su quell'uomo, soprattutto per quell'enorme corvo bianco che cavalcava, la sua curiosità è alle stelle. <Durante le visioni? Cos'è successo?> chiede l'amico preoccupato; sarà che lui ultimamente ha avuto ben poco tempo libero per pensare ed ha passato poco tempo nei quartieri del clan ma non lo stanno turbando più di tanto, però decisamente devono cercare quella cavolo di vecchia per capire cosa voglia da loro e perché hanno quelle visioni e si spera anche come liberarsene. Prende un profondo respiro di aria fresca e piovosa poi espira. Un sacco di pensieri invadono la mente del chuunin, ha molte cose da dire all'amico ma vuole che sia prima l'Uchiha a parlare e a sbottonarsi un po' di più, in modo da capire la Sabaku che informazioni gli ha dato e soprattutto perché lui ha iniziato a parlare di altri villaggi fuori dalle mura in pubblico e dire che la Kokketsu si era così raccomandata di non dirlo in giro![Chk ON]

23:19 Katai:
 < ... > Non un cenno di assenso dinanzi alla constatazione altrui, non una risposta, ma solo il mero sguardo che si perde tra le ombre della notte, dove una frana d'acqua discende nel fruscio costante e continuo dell'acqua contro le tettoie, dentro le grondaie. L'umidità dell'intemperie schiaffeggia il volto, ma solamente quello, perché le maniche lunghe della maglia proteggono le braccia e le mani , invece, sono strette entro fasciature candide, che si avviluppano sino alle nocche, coprendo ferite ed escoriazioni, forse bruciature, laddove l'Arte del Fuoco e quella del Fulmine si sono unite tra loro, in allenamenti continui, sforzi costanti, dura determinazione. Si bea della pioggia, in quella notte buia, dove nembi gonfi e bitorzoluti s'assiepano sulle teste di tutta Kagegakure. Dall'alto di quella postazione-fumatori-non-autorizzata , riesce a cogliere, in un solo colpo d'occhio, l'interezza del Distretto della Foglia, dove l'ospedale getta le proprie fondamenta e affonda le sue radici. < Ero andato con Shizuka a cercare una vecchia. > Si stringe nelle spalle, noncurante. < In realtà ero lì proprio per cercare il Fantasma. > Rivela, andando a tradire le sue vere intenzioni, almeno in quel caso. < Sì. > Sottolinea, andando ad aggiungere l'affermazione al resto del discorso. < Ho visto di nuovo quei palazzi, quegli stendardi, quegli schiavi..> Inspira, sul termine del suo dire, profondamente, andando a gonfiare i polmoni, sollevare le spalle, unire le mani dietro la schiena. < ..credi siano vere , Shiroichi ? > E , di lì, un'ombra più cupa vela l'espressione e non ha nulla a che vedere con il resto della notte, ma sembra partorita direttamente dai suoi occhi. < Credi che il tuo clan possa essere una minaccia per tutti ? > Stringe le labbra, sottili ora. < ..per il mio ? Per Akainu ? > Lui che, di fatto, ha instillato il seme del dubbio.

23:37 Shiroichi:
  [Esterno | Scala d'emergenza] Ascolta le risposte fornite dall'amico osservando anch'egli quel panorama <Hai trovato qualche informazione?> ovviamente il riferimento è al fantasma, tutto però è detto senza guardare e senza una particolare inflessione <Vere? Non credo> dice lui onestamente <Se fossero vere, io non sarei qui di fronte a te, no? Mia madre non sarebbe a casa a preparare la cena> dice lui mentre un brivido gli percorre la schiena, non tanto per la sua prematura dipartita quanto per quella della figura materna <Inoltre, se conoscessi mio padre sapresti che è l'uomo più buono che tu possa incontrare> dice ridacchiando pensando a quante volte il Nara Senior debba subire gli abusi psicologici della moglie che lo minaccia di morte un giorno sì e l'altro pure. La risposta nella mente del chuunin è chiara, quello che hanno visto non è vero non ci sono discussioni. L'ultima domanda però fa alzare un sopracciglio a Shiroichi che solo ora si gira a guardare l'amico negli occhi <I Nara una minaccia per tutti?> ridacchia <Il clan Nara è da sempre un clan diplomatico, non vogliamo inutili spargimenti di sangue; non sarebbe saggio, sterminare altri clan? Schiavizzare gli Uchiha? Ma fammi il piacere, semmai il mio sogno sarebbe essere più uniti di quanto non siamo già, anni fa i villaggi sono caduti perché eravamo separati... Nessuno sano di mente si metterebbe a seminare discordia tra i clan in una situazione del genere e se così fosse stanne certo che Nara o meno lo fermerei con le mie stesse mani> dice serio il ragazzo, il villaggio prima di tutto, anche prima del clan al quale è tanto legato. <Ma poi... Akainu? Ha fatto qualche discorso strano? Ti ho già detto di prestare attenzione nei suoi confronti, non mi fido completamente di lui> dice onestamente <Non ho ancora capito che tipo è, quali sono i suoi scopi e come intenda realizzarli ma finché resta nella legalità non ha nulla da temere da me> parla a livello personale perché in questo momento è l'anbu che parla, non Shiroichi, ma questo Katai non può ovviamente saperlo. <Poi riflettici, sei il mio migliore amico, non alzerei mai nemmeno un dito su di te, figurati schiavizzare il tuo intero clan; anzi mi piacerebbe vederti diventare capoclan e magari anche Kage così da poter lavorare insieme per migliorare i villaggi> dice onestamente aprendo il cuore al corvino <Tranne ovviamente in allenamento lì punterò sempre a farti a fettine> dice ridacchiando e facendogli un occhiolino mettendo su una caricaturale faccia agonistica[Chk On]

00:19 Katai:
 < Nessuna > Replica , masticando amaramente. Il tono è pacato, calmo, basso, ma vibra di una note stridente, qualcosa che esula dal mero discorso ed affonda le radici nell'animo. < ... > Mantiene il silenzio dinanzi alla sua prima risposta, le dita, però, si stringono maggiormente tra loro, mentre le scapole si uniscono ed il petto, sotto quella maglia scura, dal colletto alto e circolare, si espone maggiormente all'intemperie, rivolto verso l'esterno, verso la balaustra che separa i due da una rovinosa caduta verso il basso, verso il terreno che si trova sotto di loro, a qualche metro di distanza. < Ma cosa può cambiare un uomo buono in uno cattivo ? > Domanda, profetico, dal basso dei suoi quindici anni di età. Le parole che rotolano lungo le labbra come un sussurro al limite dell'udibile, lasciato scivolare contro la pioggia battente, che picchietta sopra la tettoia e riempie i silenzi che emergono tra loro, forse voluti, forse cercati, sicuramente carichi di parole non dette, taciute. < Sai che ti credo. > Commenta infine, lasciando che il monologo altrui si esplichi in un nulla di fatto, se non il rinforzo di una convinzione già conclamata, già evidente. < Ma..> schiocca quella parola contro l'ennesimo silenzio, lasciando a metà la frase che inizia. < TI rivolteresti contro il tuo stesso clan ? > Domanda, insinuando qualcosa che però viene lasciato alla mera immaginazione altrui. Il collo non si torce, ma bensì la fronte rimane fissa verso l'orizzonte nero. < Cos'è davvero 'legale' nel mondo degli shinobi ? > Dove Paura, Odio e Guerra sono all'ordine del giorno. Il giovane Uchiha, incline all'introspezione, pare indagare a fondo quel Mondo così caro a lui, così avverso alla sua indole, per certi versi. < Non ho intenzione di diventare capo clan, né Kage. > Rivela, come ha sempre fatto con l'altro, parte delle proprie intenzioni. < Non cerco la gloria o la nomea, ma solo la Pace. > Quella che, internamente, non ha mai davvero avuto. Ed ora, oltreutto, non riesce ad ottenere neanche là fuori, tra le mura di Kagegakure. < E' lui a volere tutto ciò. > Tradisce. < Akainu. > Socchiude gli occhi, conscio di come quel figuro possa rappresentare un problema, soprattutto a fronte di alcuni discorsi già esternati. < Ha detto che potrei dover sacrificare una vita, per salvarne molte. > pausa < Sacrificare la tua, quella del clan Nara, per salvare gli Uchiha ed il resto del villaggio. > E ruota il mento, il naso, la fronte e gli occhi di ossidiana, proprio dritti in quelli altrui.

00:45 Shiroichi:
  [Esterno | Scala d'emergenza] Il Nara ascolta in silenzio la domanda dell'amico <Bella domanda...> risponde serio il ragazzo ponderando la sua risposta; lui per quale motivo diventerebbe cattivo? Un pensiero gli viene in mente <Quella sera al monte dei volti di pietra pensavo che avrei ucciso Sadako per proteggere Kaori... parlando personalmente...se mi toccassero gli amici o la persona a cui tengo di più potrei cercare vendetta indipendentemente dalla legge... quindi credo che la risposta sia l'amore, se qualcuno dovesse ferire o uccidere te, o Shizuka, credo che non troverei pace finché non vi avrei vendicati> dice abbassando lo sguardo dando di fatto una risposta alla domanda dell'amico, potrebbe diventare cattivo per amore. <Il clan non è altro che un insieme di persone che condividono la stessa innata, ora con gli innesti i legami di parentela sono rari... Ho combattuto con un Nara in passato e non avrei avuto problemi a ucciderlo se ce ne fosse stata la necessità. Ho giurato di proteggere il villaggio, non il clan> spiega tranquillo per poi continuare, staccandosi dalla balaustra e avvicinandosi all'Uchiha <Uccideresti mai un innocente solo perché ti ha guardato male?> domanda retorico conoscendo già la risposta <Tutto ciò che non fai in missione e ferisce qualcun'altro è illegale> dice onestamente <Poi...> indica il cuore dell'amico <Qualsiasi cosa lui ti dica che è sbagliato allora non dovresti farlo> dice serio. <Conosco i propositi di Akainu su quel lato, ma non ne condivido i metodi...> ammette lui per poi continuare <La pace la si ottiene arrivando al potere, un genin o un chuunin da solo non può aspirare a portare la pace nel mondo, ma due kage...> lascia volutamente la frase in sospeso indicando prima Katai poi sé stesso. Resta poi basito dalla confessione che gli fa l'amico <La mia vita per salvare il villaggio? Ti rendi conto di che baggianata sta dicendo? Credi che il clan Nara non si rivolterebbe se scoprisse che un membro del suo clan è stato ucciso da un membro del tuo?> chiede retorico, su una cosa ha ragione, occhio per occhio dente per dente <In che modo uccidermi salverebbe il villaggio? In che modo il mio clan sarebbe una minaccia per il vostro? O per il villaggio?> chiede lui cercando di capire cosa ne pensi l'amico e se vede davvero una possibile minaccia per il proprio clan da quello del Nara < Una guerra tra clan non è quello che ci serve adesso, lascia che Akainu parli a vanvera e farnetichi su una pace che sa tanto di guerra, tu lavora per la vera pace, tu una volta mi dicesti che ti sarebbe piaciuto trovare un altro modo per risolvere la questione chimere... credi davvero che il discorso di Akainu abbia un qualche senso?> lo guarda serio. [Chk ON]

10:17 Katai:
 Continua a fissarlo, in silenzio. Lo ascolta, mentre il soffio di vento umido scompiglia la chioma, già indomita, già ribelle. Ciuffi corvini dondolano a destra e manca, sospinti dalle grinfie dell'aria, che , lassù, a qualche piano di distanza dal suolo, spira più forte, più vigorosa. La postura, però, rimane ritta e immobile, stante. Il busto è torto verso l'altro, offrendo solamente un fianco al Nara, ma la pienezza del suo viso, fisso in un piglio serioso, ma grigio, atono, dove a risplendere di luce nera sono solo gli occhi indiscreti ed insistenti. Le spalle sono leggermente curve, come sopportassero un peso invisibile, che non può essere tolto, che non può essere visto. < ... > Un ostinato mutismo alberga sulle labbra rosee e sottili, strette l'una sull'altra. < !! > Le sopracciglia, però, sussultano, all'udire la prima risposta dell'altro, si arcuano, scivolando verso la cima della fronte limpida, dove ora si disegna una ruga più profonda. L'amore. Un sentimento a lui estraneo, per certi versi, se non mitigato nell'affetto verso la figura famigliare, oramai defunta. E poi ci sono loro, Shizuka e Shiroichi, due nomi che sembrano sottolinearsi nella sua mente, evidenziarsi a fronte di mille pensieri. Non un sorriso, non un cenno d'intesa, poiché rimugina e rimescola quelle parole, esternando una mera affermazione che ha il sapore della lunga riflessione. < E la famiglia, allora ? > Domanda, insinuando il dubbio nella sentenza altrui. < Proteggeresti il villaggio o la tua famiglia ? > Lui che ne ha una, ancora. < Se parli di amore, la cosa più vicina a questo sentimento è , credo, la famiglia. > Lui che non ha sperimentato, ancora, la relazione con l'altro. < Cosa succederebbe se io o Shizuka dovessimo andare contro gli interessi del villaggio che hai giurato di proteggere ? > La domanda , l'ennesima, che solleva un clamore assordante. Un eventualità così rara e distopica da sembrare l'ennesimo frutto di una visione. < Lui ha solo paura. > Quasi giustifica l'altro membro del suo clan. < Ha paura delle visioni di cui gli ho parlato. > Dal basso dei suoi quindici anni, è tutta la spiegazione che si è offerto, tutta la spiegazione che ha raccolto. < Le hai viste anche tu, Shiroichi..> Lo apostrofa, come a volerlo richiamare. < Hai visto gli Uchiha schiavizzati e i Nara al comando di Kagegakure..>

10:33 Shiroichi:
 Guarda l'amico riflettere sulle sue parole ed iniziare a porre domande sulla sua sentenza <La famiglia può avere tante sfumature, non riesco nemmeno ad immaginare che mia madre o mio padre possano fare qualcosa che vada contro il villaggio, ma se lo facessero credo sarebbe mio dovere fermarli> risponde serio poggiando nuovamente la schiena sulla balaustra fredda. Poi una domanda viene posta, una domanda complicata ma che ha una risposta chiara nella mente del Nara <Se tu o Shizuka andaste contro gli interessi del villaggio proverei a farvi ragionare; siamo amici troverei di certo un modo per riportarvi alla ragione> dice serio per poi aggiungere <Se non dovessi riuscirvi proverei a fermarvi senza ferirvi, probabilmente non userei nemmeno la violenza ma solo la mia ombra> dice lui con lo sguardo distante come se si stesse immaginando un avvenimento del genere. Il suo cuore per qualche motivo salta un battito quasi come se quella eventualità fosse troppo brutta per essere anche solo presa in considerazione <Se tutto questo non mi riuscisse credo darei tutto me stesso per proteggere il villaggio come ho sempre fatto> dice infine tornando alla realtà scuotendo la testa come a voler scacciare via quelle immagini troppo brutte da poter essere anche solo immaginate. Il discorso poi vira su Akainu <La paura porta a commettere errori, bisogna ragionare col cervello, e con la mente sgombra> dice lui non giustificando le paure dell'Uchiha ustionato. <Quello che abbiamo visto non era reale, inoltre riflettici, in quel posto io ero morto e se a scatenare quello che mio padre ha fatto contro gli Uchiha fosse stato proprio il mio assassinio?> chiede lui retorico guardando negli occhi neri dell'amico.[Chk on]

10:46 Katai:
 < Mh > Mugugna, riflessivo. Inspira, a fondo, gonfiando il petto sotto la maglia scura, delineando le forme di un corpo slanciato e longilineo, dalle spalle larghe e, ora, leggermente curve in avanti, appesantite. Continua a fissarlo , per alcuni interminabili istanti, così lunghi che paiono dilatarsi nel tempo, sottolineati da quel silenzio ostinato e riflessivo, nel quale pare rovistare tra gli occhi dell'interlocutore, come un rapace che sorvola il proprio territorio, curioso. < Hai già un piano, quindi. > Ribatte, ma l'ironia è a stento percepibile. < Se tu o Shizuka doveste minacciare la Pace del Villaggio, sarei lì per oppormi, strenuamente. > Dichiara, d'un tratto, rapido, lapidario, diretto. < Fino alla fine. > Il Sacrificio, dopotutto, è la Via del Ninja. < Tu saresti capace di andare fino in fondo , contro la tua famiglia ? > Quel termine così generico, quasi vago, ma , per certi versi, estremamente specifico ed importante. Non ha idea di chi sia, per lui, una vera famiglia. Ma conosce dei legami e quei legami sono rappresentati, principalmente , dalle persone a cui entrambi si stanno riferendo. Socchiude gli occhi, quindi, stringendo le labbra tra loro, in una linea sottile e rosea, che solca il viso, poco al di sopra del mento aguzzo, crocevia dei suoi lineamenti obliqui e ripidi. < ?! > L'eventualità disposta dal Nara è una possibilità che non aveva considerato, neanche minimamente. Per questo schiude lo sguardo, di scatto, sorpreso. < Dobbiamo porre fine a queste visioni. In un modo o nell'altro. > E la mano, d'istinto, scivola verso il collo, lentamente, verso il pentagramma che ha impresso sulla pelle. < Dobbiamo incontrare Tenjiro e chiedergli delucidazioni. > Lo sguardo, di conseguenza, s'inoltra all'interno della struttura, del corridoio, dietro di loro, quasi volesse andare a cercarlo immediatamente. < Tu hai scoperto qualcos altro ? >

11:01 Shiroichi:
 Ascolta Katai con attenzione <La preparazione è importante, non hai idea di quanti piani mi faccio in testa sperando di non doverli mai attuare> ammette lui <Ho anche un piano in caso di una mia prematura dipartita> dopotutto il lavoro di ninja e quello di anbu lo mettono in condizioni di pericolo continuamente e sarebbe da irresponsabili non avere un piano per quello. Il parere di Katai poi viene espresso e mette un sorriso sul volto di Shiroichi <Non dovrai mai usarlo, su questo stanne certo; dovresti preoccuparti più di Akainu che di me o Shizuka, fidati> le cose sarebbero molto più facili se anche il moro sapesse che lui è un anbu così capirebbe quanto quelle parole sono infondate. <Sai credo che le persone tendano a vedere i difetti che hanno loro negli altri per sentirsi meno sbagliati> propone lui una sua ipotesi, Akainu vede nemici ovunque perché lui stesso punta ad essere il nemico di qualcuno. <Ho combattuto con un Nara in passato per proteggere il villaggio, credi che non lo rifarei ancora?> chiede lui retorico guardando l'amico cercando di fargli capire al meglio la sua posizione, più chiaro di così non crede di potersi spiegare meglio senza rivelare la sua seconda identità. Dannata segretezza. Infine il discorso torna sulle visioni <Hai ragione, appena mi dimettono setacciamo il villaggio in lungo e in largo alla ricerca di quella vecchia. Non ho incontrato Tenjiro, speravo di beccarlo durante questa settimana in ospedale ma avrà avuto altro da fare> dice lui guardandolo serio <L'unica cosa che ho notato è che quando sono al quartiere Nara le visioni sono più frequenti> dice lui pensieroso.[Chk on]

11:11 Katai:
 < ... > Non replica alle sue prime parole, ma un lieve sorriso increspa il limitare delle labbra, un angolo destro, infossando la medesima guancia. E' quanto di più simile ad un riso riesce a mimare, a comporre. L'aria, ora, fuoriesce dalle narici, tutta insieme, lentamente, sgonfiando il petto e abbassando le spalle, andando a lasciar collassare la gabbia toracica su se stessa, per effetto ed azione dei muscoli addominali e non solo. < Una tua prematura dipartita ? > Domanda, sorpreso da quell'eventualità. Sbatte le ciglia, una volta solamente, finendo irrimediabilmente per tornare a fissarlo, in volto, schiacciando i propri occhi neri contro i suoi. < Akainu è un membro del mio clan. Mi occuperò personalmente di lui, se ce ne fosse bisogno. > E' un 'dovere' suo, quello, no ? Come e in che modo, però, viene taciuto, lasciato all'immaginazione. < Ho scoperto l'Arte del Fulmine, che potrebbe permettermi di combattere al suo fianco senza usare il Fuoco. > Rivela, dando luce e vita a quelle sue elucubrazioni mentali, delle quali ha messo al corrente anche l'altro Uchiha. < Non intendo fargli del male. > Chiarisce, lui, bonario e pacifico. Dopotutto, ha anche altri modi per affrontare un nemico, senza ferirlo - fisicamente. < E io ho notato che quando parlo del mio clan si manifestano con più violenza, con più frequenza. > Aggiunge tasselli a quel puzzle di cui riescono a stento a vedere una fine, comporre un orizzonte chiaro e delineato. < Sai, se Kore avesse ragione...> Inizia, andando a spostare lo sguardo verso il villaggio, verso la notte nera. < Se là fuori dovessero esserci altri...> Ignora completamente il clamore suscitato nell'amico, durante il loro ultimo incontro. < Allora potrebbero aver bisogno di noi..>

11:27 Shiroichi:
 Sorride placito guardando l'amico <Beh sempre meglio essere preparati per ogni evenienza> dice sollevando le spalle per poi continuare ad ascoltarlo <Spero non ce ne sia mai bisogno, ma sappi che comunque se dovessi avere bisogno di me ti basta farmi una chiamata e io apparirò il più velocemente possibile> gli dice tranquillo sperando che effettivamente quella possibilità non si verifichi mai. <Anche io ho sempre con me il guanto tecnologico, se dovessi stare in missione con lui userei principalmente quello per evitare di creargli danno> dice serioso, anche se visto ciò che ha scoperto quella premura nei suoi confronti quasi gli sembra superflua, ma lui è fatto così e di certo non mette a rischio una missione per una sua sorta di rivalsa. <Uff che discorsi pesanti Katai-kun, non voglio nemmeno immaginare di doverci scontrare tra di noi, farebbe male> ammette lui, ovviamente il male che intende non è quello fisico, ma quello emotivo. Il discorso poi cambia totalmente, il cambio repentino lascia per qualche secondo interdetto Shiroichi che ci mette qualche secondo a carburare forse anche per scegliere le parole adatte da dirgli. <So cosa intendi, potrebbe essere così, ma non devi assolutamente farne menzione in pubblico> dice lui di punto in bianco <Me ne ha parlato Shizuka prima della missione quando mi ha insegnato i genjutsu, mi ha chiesto di tenere il segreto per ora e vorrei che anche tu facessi lo stesso. Agiremo su quel fronte sicuramente non voglio che qualcuno sia in pericolo anche se dovesse trattarsi di un altro villaggio, ma non possiamo uscire fuori dalle mura così come ci gira, dobbiamo prepararci e se la cosa arrivasse alle orecchie sbagliate la nostra preparazione potrebbe andare a farsi friggere.> chiaro semplice e conciso, meglio tenere il segreto per ora.[Chk on]

11:36 Katai:
 < Oh, il tuo guanto tecnologico, giusto. > Il sorriso, questa volta, si allarga, o meglio, si approfondisce, nella medesima guancia dapprima incrinata. E diviene più chiaro, quindi, maggiormente visibile, più limpido e palese. Sicuramente più eloquente. Le dita si sciolgono dalla presa dietro la schiena, per portarsi sotto le braccia opposte, rispettivamente. Così finisce per incrociare gli arti superiori dinanzi al petto, indietreggiando di qualche passo, finendo per appoggiarsi alla porta alle loro spalle, adagiandovi la schiena, nella sua interezza, quasi stesse per scivolarci contro. Di fatto, cerca un appiglio, un'ancora che possa aiutarlo a tenersi dritto, dinanzi alla rivelazione altrui. Proprio perché , ora, lo sguardo è fisso sull'altro, ma il mento viene tenuto basso, il naso anche, così la fronte. Solo gli occhi si schiacciano verso l'alto, diretti al volto di Shiroichi stesso. < ... > Glissa completamente il resto dei loro discorsi, finendo per focalizzarsi sull'ultimo, importante, segreto che l'altro condivide. < Quel Fantasma potrebbe venire da fuori le mura, Shiroichi. > Ipotizza, questa volta, quasi come fosse un fulmine lontano, di un temporale incombente. < E se fossero loro la nostra salvezza ? > Domanda, incalzandolo. < Se avessero imparato di più dalle chimere e potessero aiutarci contro di loro ? > Non da tregua, ma non è più la sua curiosità a rivolgersi all'altro, ma una reale necessità di risposte. Pone domande scomode, importanti, che potrebbero davvero cambiare il corso dei loro eventi. Ma forse non è Shiroichi la persona giusta con cui questionare di simili dubbi. Forse lui non ha le risposte che cerca, che cercano entrambi.

11:57 Shiroichi:
 Gli altri discorsi cadono completamente quando si inizia a parlare dell'altra Kiri e del fantasma, Katai fa domande alle quali Shiroichi non sa rispondere <Potrebbe, ma perché spingersi fin qui da solo? Perché non lasciare un messaggio, andare dal Kage o dal consiglio e spiegare la situazione?> risponde lui ponendo difatti più dubbi che non risposte effettive. Il discorso salvezza però non convince affatto il Nara, se fossero stati la loro salvezza da tempo le chimere sarebbero state sconfitte e le cose sarebbero molto diverse adesso <Non credo siano la nostra salvezza, penso siano nella stessa nostra situazione, se non peggiore> dice lui con tono serio <Qui ci sono ninja con le più svariate abilità, il progresso tecnologico ha fatto passi da gigante, non possiamo essere certi che sia successo lo stesso da loro, magari lì sono rimasti solo i ninja della vecchia Kiri e sono in difficoltà> dopotutto se i maggiori clan sono a Kagegakure cosa resta per l'altra Kiri? Shiroichi non lo sa ma non vede la situazione come rosea e pensa sia più probabile che debbano essere loro la salvezza per l'altra Kiri e non viceversa. <Se avessero imparato qualcosa più di noi sulle chimere credo che a quest'ora sarebbero già alle nostre porte con un plotone per aiutarci a sconfiggerle. Non viaggiamo troppo con la fantasia Katai-kun, basiamoci su ciò che sappiamo. C'è un'altra Kiri lì fuori e verosimilmente sono nella nostra stessa situazione se non peggiore. Partendo da ciò dobbiamo capire come agire per portare a casa capra e cavoli. Ci vuole tempo, pazienza e soprattutto segretezza, non spargere la voce, non dirlo in giro, nemmeno alle persone delle quali ti fidi di più. Non sappiamo come potrebbe reagire la gente e che conseguenze potrebbe portare questa cosa. Agiamo nell'ombra> sentenzia lui alla fine del suo discorso.[Chk on]

12:17 Katai:
 < Per lo stesso motivo per il quale mi hai chiesto di tacere. > Replica, sin da subito, sbrigativo, conciso e diretto. Forte di quell'innocenza schietta della sua età, priva di menzogne o illusioni, che non siano quelle della mente. < Un segreto. > Non così intimo e ristretto da poter essere considerato tale, almeno non dalla popolazione di Kiri, che lo conosce , ma di cui , ancora, non ha nessuna informazione, probabilmente. Eccetto quella trapelata nel popolino, nel volgo del Quartiere Povero e del Distretto stesso. < Potrebbe non essere d'accordo con la linea del Consiglio. > QUale che essa sia, qualche possa essere. Ascolta in silenzio, poi, finendo per inspirare, nuovamente, a fondo. E alza lo sguardo al cielo nero, pieno di acqua, dove una frana di pioggia discende ancora e ancora, incessante e continua, finendo per opacizzare l'orizzonte, confondere le sagome, smussare gli angoli, mescolarsi alle ombre. Occhi neri come quella notte si riflettono contro il soffitto atmosferico di Kagegakure. < O magari hanno fatto di necessità virtù. > Come si dice. < E hanno imparato a convivere con le chimere. > Si sofferma. < In qualche modo, ovviamente, che a noi è sconosciuto. > Si stringe nelle spalle, finendo, di fatto, per staccarsi dalla porta, con un colpo di reni. I piedi si puntellano al suolo, sostenendo il peso del corpo, sino a renderlo protagonista di una decisione impopolare. < Torniamo dentro ? > Propone, impugnando la carrozzina. < E va bene. > Commenta, nei riguardi del discorso altrui. < Ma voglio trovarli e capire come sono sopravvissuti. Potrebbero essercene altri. > ( E N D)

12:50 Shiroichi:
 Ascolta il parere di Katai, potrebbe non avere torto ma non ha prove né per affermarlo né per smentirlo quindi si limita a tacere assumendo un'espressione seria <Se non fosse d'accordo sulla linea presa dal consiglio sarebbero guai grossi sia fuori che dentro il villaggio... Mai come oggi vorrei essere nei gradi alti della Shinsengumi per sapere se sanno qualcosa> dice lui onestamente dando per scontato che se qualcosa si sa di certo la Shinsengumi è quella che potrebbe avere più informazioni a riguardo. L'ottimismo di Katai riguardo la convivenza con le chimere però non trova riscontro nell'espressione di Shiroichi che sembra meditabondo, se fosse vero potrebbero anche utilizzare le chimere contro di loro per qualche motivo e questa cosa spiegherebbe anche perché ultimamente gli attacchi sono aumentati e sono quasi entrate nel villaggio. No, non può essere, perché fare una cosa del genere? <Va bene, torniamo dentro, inizia a fare freschetto qui solo in camice> conferma lui accennando ad un sorriso che si allarga quando Katai gli da ascolto e accetta di mantenere per ora il segreto dell'altra Kiri <Se hanno bisogno di aiuto li aiuteremo, in un modo o nell'altro andremo in fondo a questa storia.> sentenzia lui infine andando a sedersi nuovamente sulla sedia a rotelle e venendo trasportato in camera dall'amico che andrà via dopo poco lasciando il Nara solo a riflettere su tutte quelle difficili conversazioni avute durante quei giorni di convalescenza; e menomale che i medici avevano detto che aveva bisogno di riposo e tranquillità![END]

Katai va nuovamente ad incontrare Shiroichi in ospedale i due parlano di parecchie cose da Akainu, alle visioni e persino alla scoperta della vecchia Kiri che potrebbe essere in pericolo.