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con Rasetsu, Dokuhiro

16:14 Dokuhiro:
 [quartiere kokketzu-casa] alla fin fine la cosa con rasetzu non si è ancora risolta, ma dokuhiro ha molto piu tempo ora che puo spupacchiarsi la bambina un po in santa pace. ovviamente il fatto che non sia cambiato molto dall'ultimo litigio è qualcosa che dovrebbe impensierirla, ed effettivamente è così, ma il suo volto anonimo e la mancanza di espressività non fa altro che peggiorare la situazione, mentre rimane in vista di rasetzu quando viene a guardare la bambina, spiandolo da un angoletto della stanza. una grande casa in stile tradizionale, con una rinnovata passione per i kimono dove oggi ne sfoggia uno nero con un uccello intessuto di bianco che abbraccia con la coda la schiena della velenosa diavoletta. in attesa del ritorno di rasetzu. la bambina è come sempre lì in salotto con lei, se non sta dormendo dove la mette accanto a se nella cesta, o a farle il bagnetto. insomma maggiormente se ne sta al sicuro nella zona soggiorno tradizionale, al calduccio e lontano dalle fonti di calore esagerate dei fornelli. non sa quando torna lo scienziato, come sempre d'altronde, ma in compenso non è che abbia molto altro da fare, se non quello di schiantarsi costantemente a terra mentre cerca di far funzionare il chackra per rimanere attaccata ai muri. insomma sta provando a riprendere in mano gli studi, dividendosi tra una bambina con l'atteggiamento gia da himedere, e il lavoro. super doku all'azione, ovviamente! anche se ogni tanto ha bisogno del rosso, portandogliela a sorpresa in laboratorio e con tanto di scuse. si. dokuhiro si scusa.

16:25 Rasetsu:
 Himedere...? E' una terminologia che al demone potrebbe già non iniziare a piacere. Pensava fosse come la madre. O vuol dire esattamente questo? Non lo sa, non se lo chiede. Tappa le orecchie e chiude gli occhi, non si sa mai cosa possa uscire dalla bocca di Dokuhiro e non vuole restarne invischiato. Nonostante sia passato del tempo, il rosso è pur sempre rancoroso nei confronti della compagna. Torna a casa praticamente per cambiarsi, lavarsi e star dietro alla bambina quando può e quanto vuole. Per il resto del tempo, lancia occhiatacce nei confronti di Dokuhiro - magari anche di sottecchi per non farsi scoprire. Sta aprendo in questo momento la porta di casa, infilando la chiave nella toppa e girando nel senso opposto alla chiusura. Infine, si premura d'aprire la porta con lentezza, non sapendo se la bambina stia dormendo o se quella dannata porta possa cigolare sui cardini, così da svegliarla. <...> In silenzio, chiude la porta dietro le sue spalle e si leva il giaccone bordeaux che ha indosso. Al momento, porta soltanto un paio di pantaloni neri con delle scarpe d'egual cromia ai piedi. Pantaloni d'un tessuto pur sempre pesante - date le temperature esterne - e piuttosto eleganti, in parole povere si tratta pur sempre del suo classico stile. Una camicia bianca ne fascia l'addome e gli occhialini dalla montatura cremisi sostano sul naso aquilino del demone, sotto una zazzera un po' troppo lunga - ormai ad altezza scapole - non ben pettinata come avrebbe dovuto essere. Nei pressi dell'ingresso, cerca d'adocchiare la figura della Kokketsu più grande, prima della bambina. [ Chk On ]

16:31 Dokuhiro:
 ovviamente potrebbe non piacergli, o forse è anche dokuhiro la prima himedere della casa. comunque qualche che sia il futuro comportamento di quella che sarà una bambina stra viziata da due psicopatici genitori, per ora è una bambina carina e attiva, sempre pronta a voler il latte o le pappette ora che il suo labbro sta molto meglio, non solo per l'operazione ma perche ormai la cicatrice dovrebbe essere un mezzo ricordo. la piu grande dei due kokketzu femminili nella stanza è ovviamente lì, silenziosa ma sempre presente come un falchetto. un'occhiata a rasetzu e un <bentornato> che non manca mai di dargli, quindi si alza, e si va a nscondere dietro allo stipite come fa di solito da quando hanno litigato. solo che oggi c'è qualcosa di diverso. ovvero dove c'è la culla a terra sul tatami di kurochan c'è un grosso cuore di caramelle tutt'attorno, e un'altra serie piu piccola, in modo da essere ancora piu visibile paiono caramelle fatte in casa dalla sua cuoca preferita, lei, che è piu matura del piu grande della coppia, non risponde alle occhiatacce, ne fa moto di averle notate. oltre al kimono, il suo aspetto sta giovandod el tempo passato con rasetzu, diventando sempre piu sano e rendendo noto che nonostante sia un po piatterella e con le cicatrici della vita passata, potrebbe diventare una donna piuttosto interessante visivamente. una regina di sangue nero di ghiaccio, ovvio <...> rimane ben nascosta quindi dietro allo stipite, facendo uscire solo gli occhioni, per cercare la reazione del demone a quella manifestazione caramellosa

16:53 Rasetsu:
 Deve riuscire a mantenere la calma anche in un contesto del genere, solitamente soltanto per la bambina che ha fatto nascere e che intende in qualche modo anche riuscire a crescere. Si sfila il giaccone, lo appende all'appendiabiti più vicino - ancorché dovesse essere la spalliera di qualche divano o di qualche sedia. Non è importante. E' consapevole del fatto che in quella casa ci passerà il minor tempo possibile, dal momento che non intende stare poi molto assieme a Dokuhiro. Nonostante sia passato del tempo, come già poc'anzi detto, il demone è abbastanza infastidito dal suo atteggiamento e continua a tenersi ben a distanza dall'altrui comportamento. <Che cazzo fai là dietro?> Borbotta mentre si massaggia il setto nasale, portando gli occhialini a sollevarsi leggermente verso l'alto, così da potersi destreggiare abilmente con le dita lunghe e sottili che si ritrova, pur sempre prive d'unghie troppo lunghe. Sarebbero troppo persino per uno come lui. Con quelle mani d'altronde deve lavorarci. <Guarda che non mi incanti con le tue caramelle. Gradirei delle scuse da parte tua, ma giustamente che posso pretendere da chi cerca di avvelenarmi?> Fa spallucce, lanciandole ovviamente la freccia assieme a tutto l'arco, ricordandole di come abbia esagerato e soprattutto che l'abbia fatto per delle motivazioni totalmente futili che non hanno né capo né coda - tanto meno fondamento! Era un malinteso. La vena sulla tempia inizia a pulsare, arrabbiato. Lo sta prendendo di nuovo in giro? Cosa vuole adesso? <Cosa ci hai messo in quelle caramelle, adesso? Un veleno debilitante?> Così, per sapere! Meglio esserne informato preventivamente questa volta, anziché scoprirlo una volta deglutite. Non compie manco mezzo passo, bensì incrocia le braccia al petto e attende - non si sa bene che cosa. [ Chk On ]

17:01 Dokuhiro:
 a quanto pare quella tattica non funziona, quindi aggiunge <non sono avvelenate, provale. ci ho lavorato molto> spiega, quindi si butta a terra e si va a rotolare, in modo da mostrare all'altro la propria pancia coperta dal suddetto kimono nero, massima dimostrazione di sottomossione nel regno animale <scusha> aggiunge con il tono piu carino che la sua diavoleria le consente, o forse proprio perche è una diavoletta le sue scuse hanno maggiore effetto? <è solo che l'unica femmina con cui ti posso dividere è kurochan> ammette, e diciamolo, il fatto che abbia tenuto per così tanto il muso qualche dubbio glielo ha fatto sorgere mentre si rotola un po a destra e sinistra, dondolando come un granchietto e tenendo le mani a mo di gatto, chiuse vicino a se, andando a piegare la testa per riuscire a guardare rasetzu <mi perdoni, amore?> domanda sfoderando la sua arma finale <e ti ho preparato anche un'altra sorpresa> ammette come se oggi avesse voglia di stupire il rosso su piu fronti, anche se rimane a terra in quella posa da scema, in un certo senso, ma che lascia ben intendere quanto potrebbe...POTREBBE. essere triste di quel periodo di rabbia di rasetzu, perche diciamocelo, raramente la giovane dokuhiro fa qualcosa di molto stupido per suscitare ilarità nel rosso, preferendo istigarlo su un fronte ben piu carnale che conosce meglio, che sia del corpo, della ricerca di contatto o passando per lo stomaco sono tutte vie possibili, mentre cerca di rintronarlo con quegli occhioni scuri che lo fissano brillantosi

17:10 Rasetsu:
 Porta gli occhi al cielo, non riesce a tollerare quelle fanciullesche attenzioni che l'altra pare mostrargli adesso - come se niente fosse successo prima. Nonostante il tempo trascorso, il demone permane una persona poco intransigente, a volte anche infantile e SOPRATTUTTO rancorosa. Potrebbe portarla avanti per tanto tempo, anche nonostante tutte le cosucce carine che Dokuhiro quest'oggi gli ha preparato. C'è differenza tra l'accusarlo con delle prove e il non averne. Questo per il rosso è oltremodo importante perché sa di non essere un santo, ma non intende essere accusato per qualcosa che non ha neanche ancora fatto. Ci aveva pensato? OVVIO, tuttavia non l'ha mai ammesso tanto meno compiuto. Quindi, reputa di essere a prescindere dalla parte della ragione e marcia ostinatamente sul fatto che Dokuhiro abbia sbagliato. Tanto gli basta. <Sono qua per stare un po' con Kuro-chan. Non mi incanterai con qualche caramella al veleno.> Bofonchia, avviandosi in direzione della culla per poter adocchiare la bambina che vi giace al suo interno. Mugugna qualcosa nel sonno, agitando i piedini mentre tenta di girarsi e porsi in una posizione più comoda rispetto alla precedente. <GUARDA CHE CARINA A A A!> Esclama, provando a contenere l'emozione di poter finalmente guardare la bambina che ha creato con tanta cura e dedizione. Non la prende in braccio soltanto perché vorrebbe farla riposare un altro po' e, in un certo senso, accontentandosi che stia lì davanti ai suoi occhi, a poca distanza dal suo cuore(?). Sorpassa Dokuhiro arrotolatasi per terra con un'ampia falcata, allungando di proposito l'arto inferiore per non pestarla, ma non per questo dandole maggiori attenzioni di quelle che merita. <"Amore" non regge. Nessun mezzuccio di questi regge. Neanche l'altra sorpresa!> Troppo orgoglioso, troppo fiero d'avere per una volta RAGIONE nei confronti di quella pazza psicopatica che si è scelto affianco. <Non potresti farti perdonare in maniera normale?> Affranto, deluso. La normalità non è di casa nei Kokketsu, dovrebbe saperlo anche lui. [ Chk On ]

17:26 Dokuhiro:
 Viene superata e non gli farà qualche brutto scherzo, non come farebbe al solito che gli artiglierebbe per giocare le caviglie. <Ma se non sai nemmeno quale e l'altra, come fai a dire non ti piace> brontola con la ragione dalla sua, la pura logica deduttiva, che supera alle volte anche la ragione, mentre si solleva dopo che la ha superata, rimanendo però seduta <normale?> Domanda anche lei appunto, arrovellandosi su cosa possa significare scusarsi normalmente <ah, ho capito, vuoi che mi taglio un dito. Quale vuoi?> Domanda come se fosse la cosa più normale del mondo, d'altronde come si può parlare di normalità a un rasetzu e a una dokuhiro che ovviamente ha avuto una vita in cui, ailei, l'unico affetto che ha e di quel demone che si ostina fieramente a essere dalla parte della ragione? <Sei molto figo quando fai l'orgoglioso> ammette con un sorrisetto piuttosto sghembro che significa che sta pensando a qualcosa di lascivo, mentre si solleva completamente in piedi spazzandosi il kimono dopo che rasetzu ha gracchiato la gioia di kurochan <vero? Ed e già cresciuta molto> ammette rispetto a quando era un pezzettino di ovulo, letteralmente parlando essendo una forma biologica in provetta, anche se dokuhiro trotta dietro a rasetzu <allora, che dito vuoi?> Domanda ancora, pressante, perché per lei quella e la normalità quando si sbaglia e tutto il resto non funziona, anche se recupera una delle caramelle per scartarla intanto che sta parlando di tagliarsi qualche dito per il perdono del demone

18:10 Rasetsu:
 Vorrebbe soltanto stare con sua figlia per un po', bearsi tra i suoi vagiti e cercare di capire quand'è il momento adatto per insegnarle a chiamarlo 'papà'. Ovvio che la prima parola che deve fuoriuscire dalla bocca della bambina debba essere NECESSARIAMENTE quella. Figurarsi se possa permettersi di dire altro. Adocchia la ragazza alzarsi da terra e mettersi quanto meno a sedere, lanciandole soltanto un'occhiata di sottecchi come suo solito. <Allora fammela vedere così ti dirò che non mi piace.> Non potrà ribattere ancora per molto, giusto? E invece no perché se soltanto ricordasse quant'è cocciuta Dokuhiro, saprebbe che continuerà a rompergli le scatole fintantoché avrà fiato e vita in corpo per poterlo fare - o fino a quando la bambina non piangerà troppo e dovrà essere per forza di cose considerata. <Poi come componi i sigilli senza le dita? Dovrei continuamente stare a difenderti io, star attento a quel che fai o dici al prossimo. Non posso permettermi di starti troppo dietro, quindi tieni quelle dita al loro posto. Al massimo, potremmo tagliare via quelle dei piedi.> Borbotta tra un pensiero e l'altro, non comprendendo che così facendo ha dato modo a Dokuhiro di dar il via alla danza del taglio dito. Un po' come gli Yakuza per mostrare fedeltà al loro boss che tagliano via il mignolino. Lui non l'ha fatto perché il boss... beh, era lui e a quello di prima la fedeltà non l'aveva giurata manco per errore, in effetti. <Sono sempre figo.> Torna a borbottare a mezza voce, sistemando la copertina sul corpicino assonnato e caldo di Kuro-chan. Successivamente non farebbe altro che buttarsi sul divano, evitando opportunamente quelle caramelle al suolo. Non vuole manco calpestarle, nonostante la ragazzina se lo meriti. <Non era un commento riferito direttamente a te> A proposito di Kuro-chan e di quanto fosse carina - oppure di quant'è cresciuta, dato che è stato quest'ultimo il commento di Dokuhiro. Si spaparanza un minimo, gettando la schiena ed il capo all'indietro affinché possa rilassarsi il minimo indispensabile per ricaricare le proprie energie. Magari senza che qualcun altro gliele possa togliere nel frattempo. <Sta ferma, piuttosto fammi qualcosa da mangiare e forse si potrà parlare di perdono.> Donna schiava, zitt--- NO. Ma il ragionamento s'azzarderebbe fosse lo stesso. [ Chk On ]

18:26 Dokuhiro:
 <va bene> dichiara semplicemente, anche se dovrebbe sapere che dokuhiro non ha un orgoglio da spezzare, e se schiava la era prima e ha trovato un modo per liberarsi, ne troverà uno anche col rosso mentre va in cucina apreparargli qualcosa. In realtà sta tutto andando secondo i suoi piani, dato che la sorpresa seconda era culinaria. Sta trattando pure via la crosta nera del toast sapendo quando potrebbe essere infantile rasetzu a non volerla, si prende un po' di tempo, anche se e in vista se l'altro guarda indietro. Donna schiava. Sé. Dokuhiro. Tze. Ed ecco che ricomare qualche minuto dopo con una fetta di toast con quella che pare burro o crema di qualche genere, forse Nutella bianca dall'aspetto. Andandogliela a porgere da sopra l'angolo dell' spalla in modo che possa sentire il corpo di doku sopra l'altro, facendo un giro attorno al divano e andandosi a sedere accanto al rosso, forse troppo vicino per quanto piacerebbe al demone in questi momenti <quale dei piedi, amore?> Domanda semplicemente, dovrebbe sapere che non ha alcuna remore a perdere qualche pezzo fisico, avvicinandosi un pochino di più, abbastanza per fargli un leggero massaggio allavambraccio più vicino, il oroo un po' girato verso quello di rasetzu guardandolo fisso, sbattendo pure gli occhioni. Quando morderà il tost, la crema si rivelerà...birra. letteralmente doku ha trovato il modo di rendere burro la birra preferita di rasetzu e probabilmente pure meno alcolica. Una doppia win eper doku, e presto tripla se va bene

19:32 Rasetsu:
 La sente andare in cucina e tornare dopo poco tempo con qualcosa effettivamente da mangiare... Non comprende molto bene cosa ci sia spalmato sopra, soprattutto non si fida affatto delle altrui abilità culinarie dopo quant'accaduto con quella bevanda. Figurarsi. Vuole metterla alla prova. E' consapevole del fatto che sarebbe troppo stupida a ricascare nello stesso tranello per l'ennesima volta, provando ad avvelenarlo per chissà quale stupidaggine. Soprattutto ora che sta provando a rimettere a posto le cose con lui. La percepisce ad altezza della spalla, ma in un primo momento non riesce ben a comprendere cosa stia cercando di fare. Volge appena lo sguardo in sua direzione, restando perfettamente immobile sul divano e nella posizione precedentemente assunta. <Lo sai che non hai delle tette abbastanza grandi da poterle poggiare, vero?> Retorica ovviamente la domanda, facendole notare come neanche questo piccolo teatrino da moglie modello possa in qualche modo fargli abbassare la guardia nei suoi confronti. <Devo portarmi il pane in laboratorio per analizzarlo o questa volta mi assicuri che non è niente di velenoso?> Le domanda prima di poter anche solo guardare quella diavoleria che gli ha messo tra le mani. Di tanto in tanto, sente un piccolo lamento di Kuro-chan, tanto da drizzar il capo per comprendere se si stia svegliando. Lancia un'occhiata all'orologio da parete che si presume debba esserci in quella casa, per quanto non l'abbia arredata lui - non ne capirebbe comunque una cippa. <A che ora ha mangiato?> Deve mantenere un certo equilibrio, dandole da mangiare ogni determinate ore, senza mai sbagliare almeno fin quando sarà necessario tener conto di tutto questo. Le scosta l'avambraccio per tentare di sottrarglielo, allontanando anche la fetta di pane nella malaugurata ipotesi debba metterglici qualcosa sopra durante questo massaggio. Non si fida, il che è piuttosto palese. Mica fesso dopo l'ultima volta! Dovreste capirlo, per una volta ha ragione. <Sicura?> Di nuovo. Annusa. Sente un odore strano, forse un po' pungente. Che diavoleria è quella? Alterna lo sguardo tra l'uno e l'altra, nient'affatto convinto. [ Chk On ]

19:42 Dokuhiro:
 Quando le ricorda che non e gettata per fare il giochino dell'avambraccio, doku si blocca un istante sul posto, quindi scansa lo sguardo con aria colpevole. Diciamo che se ne era dimenticata. Per fortuna quel burino di rasetzu glielo ha ricordato <sono sicura che non e avvelenato ne velenoso> mormora mentre guarda kurochan, o almeno la cesta in cui è contenuta <un ora e mezzo fa> rivela all'altro dopo aver guardato anche lei l'orologio <dai, mangia> brontola mettendogli un po' di fretta, volendo vedere la reazione apparentemente con il rosso <me la terrai per sempre, vero?> Sempre la storia che casualmente le è scappato un veleno un pochino letale nella birra del rosso, perché casualmente dokuhiro ha avuto l'impressione che l'altro la stesse tradendo. Insomma e un grande malinteso <e comunque tu avresti fatto di peggio...> Brontola andandosi ad allungare sul bracciolo opposto, dato che rasetzu non pare proprio voler avere contatti con lei, spalmandosi sul bracciolo del divanetto mentre un piede rimane in contatto con la gamba del rosso, se non ha paura che le siano diventati i piedi prensili per mettergli del veleno dove non batte il sole. Una mano si alza a tenersi il volto, l'altro rimane poggiato sulla stoffa, il lato positivo di essere piatta e che non si ha bisogno di spostarsi molto e non si ha di mezzo grasso inutile! È una forma evolutiva! Ovviamente il fatto comunque ha un pochino fatto male alla diavoletta, insomma e pur sempre una donna e rasetzu, un po' per lavoro e un po' per rabbia sta mancando ai suoi doveri coniugali!!

19:59 Rasetsu:
 Il suo 'sono sicura' è ben diverso dall'esserlo davvero. Le rifila nuovamente un'occhiatina di sottecchi, nient'affatto convinto dell'altrui serietà o genuinità. Sicuramente intende farsi perdonare, tuttavia deve per l'appunto comprendere che il demone è rimasto scottato da quant'accaduto. Di solito, è lui lo stronzo e il fare dell'altra ha causato non poca arrabbiatura. Insomma, non è da lui farsi combinare a quel modo e farsi mettere nel sacco da una ragazzina di quel calibro. A prescindere che stiano assieme, reputa che non sia nient'affatto corretto. Annusa nuovamente quel pane. Arrangia un piccolo morso con la punta degli incisivi, snudando i denti e arricciando sia il labbro superiore che il naso. Cerca di masticare, saggiare con decisione quella crema e quel pane, assicurarsi che non ci sia niente di troppo amaro nel mezzo che possa dargli fastidio. Tenta altresì di ricordare il sapore di quel veleno, così da assicurarsi che non ne stia ingerendo neanche mezza goccia. <Cos'è questa roba...> Borbotta a mezza voce, coi battiti che diventano man mano sempre più accelerati, convinto che possa esserci qualcosa che non va all'interno della crema o addirittura dell'impasto del pane. Non sa se sia stata lei a cucinare il tutto al cento percento o se ci sia qualcosa di confezionato. Invero, non vorrebbe manco scoprirlo per non crearsi false aspettative o nuove paturnie mentali su cosa possa mangiare in quella abitazione o meno. Mastica. Getta giù. Il suo stomaco sembra reggere. Che il veleno non sia immediato o che davvero Dokuhiro abbia imparato la lezione? Questo lasso di tempo distante dal demone dovrebbe averle fatto capire bene o male come funziona lui in questi casi, no? <E' buono... forse.> Dubita ancora, quindi indirettamente la risposta alla sua prima domanda è affermativa. Annota mentalmente il fatto che Kuro-chan abbia mangiato un'ora e mezza prima, facendo un calcolo mentale rapido su quando dovrà mangiare successivamente. <Di peggio? Se avessi avuto delle prove, ti avrei soltanto sventrata viva. Non è fare di peggio.> Ah no? <E soprattutto mi sarei prima premurato che i miei dubbi fossero certezze, piuttosto.> A differenza dell'altra, facendole nuovamente notare il suo errore e rinfacciandoglielo. Perché dice all'altra di far la persona matura, ma lui ovviamente non è da meno... [ Chk On ]

20:15 Dokuhiro:
 <ti ricordi che non ero io quella che mi ha fatto il terzo grado ed e stato convinto per mesi che girasse qui attorno un uomo di nome ichigo, quando invece avevo solo fatto un gioco di parole tra il tuo essere Rosso e...> Si zittisce, si agita un po' sul posto, guarda la TV spera <bhe essere il mio uomo. Quindi il primo della lista. Kurochan a parimerito> al tempo nemmeno sapeva che l'altro avrebbe voluto finire a fare il padre ma eccoli li, in un casa come si deve, con una bambina e il rosso che sgranocchia il burro alla birra <e io ti muro vivo dopo averti tagliato le dita, quando trovo le prove> replica altrettanto senza fare ipotesi. Sa che le troverà se accadrà in un modo o nell'altro, e rasetzu sa che potrebbe sicuramente tentare di portare a compimento la sua minaccia <mi e solo presa strizza> brontola senza guardarlo <insomma, da quando ti ho conosciuto sei diventato un bellissimo uomo, che senso avrebbe per te rimanere con una come me, anziché trovare una bella donna più sana e docile?> Brontola costantemente le ragioni. Ha avuto solo paura di perderlo, alla fine che lo voglia o meno il rosso e una delle persone a cui tiene forse più della sua vita, ben attenta a non mostrargli il proprio volto, continua a guardare il vuoto verso i pannelli esterni <quindi come tu eri geloso di me, io lo sono di te. E normale quando ami qualcuno...> Mormora spostando l'altra mano a indicare le caramelle <anche quelle sono alla birra come la crema che stai mangiando, così te le porti a lavoro>

22:05 Rasetsu:
 Diciamo che in questo momento la loro relazione sta vagliando tutte le red flag possibili ed inimmaginabili. Non ne stanno saltando neanche mezza, a voler vedere anche il pelo nell'uovo. Il demone solleva un sopracciglio, stranito dall'altrui commento e si premura ovviamente di darle una risposta esemplare, a dovere, esattamente come quella che merita. <Ma in quel caso, avevo delle prove tangibili del fatto che ti stesse dietro questo fantomatico Ichigo. Me ne parlavi come se fosse un individuo esistente per davvero e del quale dovermi preoccupare. Mi hai manipolato!> Teatrale come al solito, gesticola leggermente con la mandritta mentre la gemella detiene ancora quella fetta di pane sulla mano, in attesa d'essere abbastanza sicuro da poterla finalmente ingerire. <Io ti giuro che se è di nuovo avvelenata, me ne vado da questa casa assieme a Kuro-chan e non mi vedrai mai più neanche in fotografia.> Ricorda sempre che Kagegakure non è molto grande, quindi a prescindere diventa un po' difficoltoso scappare da qualcuno senza farsi neanche mai più vedere, a meno che non si vada all'esterno... in quel caso, beh! A quanto pare, è fattibile sparire in un battibaleno. <Se ci riesci... L'ultima volta che ti ho appesa alla parete, non ti sei neanche accorta d'essere sotto genjutsu.> Fa spallucce, ma d'altronde questo denota una formidabile capacità nell'utilizzo delle arti illusorie. Alla fine, decide di dare un morso a quella fetta. Un morso serio. Degusta ciò che vi è al di sopra, aggrottando nuovamente le sopracciglia nell'istante in cui percepisce quel sapore diverso dal normale... <Cos'è?> Torna a chiedere, incuriosito mentre continua a masticare e a buttare giù, assicurandosi quanto prima che non ci sia alcun problema a livello dello stomaco. <BIRRA?> L'argomentazione riguardante quel che è diventato col passare del tempo viene per un istante accantonata in funzione di quella dannata ricetta che la ragazzina ha tirato fuori. Sgrana gli occhietti, assolutamente stranito. <Stai scherzando? E poi che cazzo significa che eri gelosa? Lo sapevo, ma non ti giustifica. Io non ti ho avvelenato per la storia di Ichigo...> No, però... Avete entrambi i vostri pro - pochi - e i vostri contro - tanti. [ Chk On ]

22:22 Dokuhiro:
 <solo perche non sei tipo che tende ad avvelenare ma a ferire, o mi avresti avvelenato pure tu> e gira il volto, dalla sua posizione mezza stesa dall'altra parte <o mi vuoi dire che sbaglio?> fa presente all'altro con la chiara indicazione che in realtà stesse dicendo proprio quello perche sa che è vero. ma ammettiamolo, tutti questi redflag sono ovviamente prediludio di un qualcosa di ben peggio. chiamata relazione tra questi due psicopatici <e le prove tangibili di questo fantomatico ichigo, secondo le tue parole, era il fatto che ne parlassi "come se" fosse un individuo esistente. anche tu hai fatto una supposizione> accidenti alla logica della avvelenatrice seriale, quindi sbatte gli occhi <che? sul serio? ma ho sentito...> sbatte gli occhi <tu.> indicandolo quindi <come faccio a far funzionare il rilascio del chackra nel tempo senza schiantarmi dopo cinque minuti?> domanda quindi al riguardo, ovviamente sa che rasetzu è un ottimo ninja, ma spesso e volentieri se ne dimentica ovviamente per il fatto che l'altro è così infantile da finire per trattarlo come una persona normale...e in effetti è anche per questo che doku riesce a starci assieme, o finirebbe a fare la schiava o peggio l'esperimento di laboratorio <birra> conferma <anche quelle caramelle lo sono> ammette <non è avvelenata, visto?> domanda retorica, anche se poi si riappoggia su un gomito <...> gonfia una guancia, spostando lo sguardo <...che c'è non posso essere gelosa di un bell'uomo?> domanda piuttosto scocciata di dover dirlo

17:03 Rasetsu:
 Dokuhiro dimostra di conoscerlo abbastanza bene, tuttavia ciò non implica che sia sempre corretto quel che lei fa nei suoi confronti. Fa roteare gli occhi verso l'alto pur di non darle a vedere che ha ragione, quindi evitando in qualunque modo di dargliela vinta. <O ti avrei buttato in un'illusione.> Come ha fatto l'ultima volta, nonostante fosse arrabbiato con lei non ha rischiato di ferirla davvero e in maniera grave. Piuttosto si morde la lingua, ma continua a non darle alcuna soddisfazione. Piuttosto gira la testa dall'altro lato, ancora imbronciato e con le braccia conserte, come se non volesse neanche più bere o mangiare. D'altronde, tornerebbe a darle soddisfazioni che non merita. <Una supposizione data dalle tue parole, però. Tu, invece, non hai neanche provato ad ascoltare le mie prima. Sei partita per la tangente.> Questa volta non può negarlo perché è effettivamente così che è andata: deve prendersi le responsabilità delle sue azioni. La domanda successiva riguardante il funzionamento del Rilascio del Chakra lo lascia un po' basito. <Devi semplicemente concentrare il tuo flusso di Chakra sotto le piante dei piedi fino a formare una patina trasparente che ti permetterà di attaccarti alle pareti.> Più facile a dirsi che a farsi ovviamente, ma non saprebbe spiegarlo in maniera migliore. D'altronde, non è un genio in queste cose e non potrebbe mai in nessuna maniera occupare il ruolo di Sensei o Leader. Pensa sistematicamente solo a sé stesso. <Sei davvero una paracula. Piuttosto, vogliamo mangiare qualcos'altro? Qualcosa di più sostanzioso.> Le propone, facendo nuovamente roteare gli occhi verso l'alto perché deve COMUNQUE dare l'impressione di essere tremendamente offeso, ma al tempo stesso deve anche mettere qualcosa nello stomaco se vuole tornare in forze per il prossimo turno in ospedale. [ Chk On ]

17:13 Dokuhiro:
 <e decisamente semplice detta cosi, mi sono già schiantata un sacco di volte...> Ammette la giovane dokuhiro <immagino che per i geni sia tutto facile> non lo sta prendendo in giro, sa perfettamente con che nome era chiamato il rosso nei suoi giorni d'oro, e non si dimenticano le tecniche apprese <bhe...si...> Ammette la propria parte di colpe di non averlo nemmeno ascoltato al riguardo, mentre si stringe un pochino nelle spalle <eh...> Mormora con uno sbuffo come se fosse segretamente ma nemmeno troppo divertita che la pensa una paracula <certamente, vuoi un panino fritto? >

Dopo un epopea per finirla, rase e doku finalmente si spiegano sul fatto che doku lo ha avvelenato