Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Promesse da mantenere

Free

0
0
con Kan, Shiroichi

16:58 Kan:
  [Centro] Il tempo è nuvolo in quel di Kusagakure, il cielo si mostra interamente occupato da grossi nuvoloni bianchi tendenti al grigio, segno che manca poco al discendere della pioggia ma poco importa al bianco il quale si ritrova nel centro del villaggio dell'erba per una ricerca meticolosa, ovvero una casa ed un locale. Il trasferimento con la Kokketsu li sta movimentando e mentre cerca un posto in cui avviare la propria attività, può anche mandarle delle foto delle case che vede da fuori, difatti è con il ninjaphone in mano a fotografare case in vendita ed in affitto da mandarle. Cammina distraendosi spesso e volentieri tra le varie case mentre al suo fianco Eichiro non cessa di seguirlo ne si allontana restandogli vicino; ora come ora non ha motivo di mantenere le distanze nonostante venga poco calcolato. Il fantasma indossa un completo nero composto da un paio di pantaloni neri e lunghi, un paio di scarpe nere, una camicia bianca a maniche lunghe ed una giacca nera posta al di sopra di essa; la chioma risulta lunga quanto tutta la schiena di un colore bianco tendente al rosato con un colorito di pelle piuttosto pallido. Alto all'incirca due metri per un peso di novanta chili, l'uomo non passa di certo inosservato anche se praticamente nessuno dei passanti nota il suo essere spettro scambiandolo per un'essere umano. Indosso, invece, il chunin porta vesti molto semplici ed efficaci le quali comprendono un paio di pantaloni neri elasticizzati della tuta il cui orlo giunge poco prima del tallone, una maglia nera smanicata a ridosso del busto, allenato ma decisamente poco delineato, un problema da risolvere quanto prima ed infine un soprabito bianco lungo fino alle ginocchia avente le maniche corte ed il colletto alzato. Il polso sinistro mette in mostra il tatuaggio recante il simbolo del clan Sumi mentre sul padiglione sinistro dell'orecchio l'orecchino blu incastonato. Infine un portaoggetti legato alla vita contenente fuda ed inchiostri speciali con il quale può compiere meraviglie. Nessuno dei due parla restando nel silenzio più completo come fossero due estranei, cosa che, difatti, sono ampiamente. [Chk On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

17:13 Shiroichi:
  [Centro] Dopo aver finito il suo allenamento quotidiano al dojo dei Nara Shiroichi ha deciso di uscire per andare a fare una passeggiata per il villaggio finendo chissà come nei pressi del centro di Kusa; ha camminato staccando totalmente il cervello, le gambe hanno iniziato a camminare da sole e chissà perché l'hanno portato lì nonostante sia in linea d'aria il punto più distante da Konoha. Non indossa i suoi classici kimono, ma dei vestiti d'allenamento: una tuta a pezzo unico nera e degli anfibi del medesimo colore, sopra di essi solo il giubbotto da chuunin di Konoha con riposti nelle varie tasche il fuuda con l'equipaggiamento da anbu e vari tonici. Non porta più con sé i due kunai, ha deciso che non vuole più usarli dopo la conversazione a dir poco spiacevole con Akainu; il suo ragionamento è stato "Se devo usare i ninjutsu ho bisogno di una mente più fredda e non mi farò più prendere dall'ira del momento" non ritiene più di aver sbagliato nell'uccidere quell'uomo in quel modo, ma vuole evitare che quella parte di sé esca di nuovo fuori senza il suo controllo. Il cielo minaccia pioggia ma il Nara non sembra essere preoccupato da quest'ultimo, come chiunque lo conosca un minimo sa lui adora la pioggia. Il suo ninjaphone è tenuto stretto nella mano destra; ha scambiato qualche messaggio con Shizuka riguardo la sua prossima missione e gli ha dato qualche consiglio che lui tenterà pedissequamente di adempiere. Le iridi azzurre passano in rassegna i passanti in giro per quelle strade senza però prestarvi la benché minima attenzione, tutto questo almeno fino a che non nota qualcosa di strano in uno di questi: un uomo alto circa due metri dai capelli lunghi bianchi con una strana sfumatura rosa; non è questo però ad attirare l'attenzione del Nara, bensì il fatto che ai suoi occhi quell'uomo appaia translucido consentendogli di vedere oltre di lui. Si blocca sul posto e lo fissa per qualche secondo, niente non è la sua visione periferica a fargli brutti scherzi, ma quell'uomo sembra davvero trasparente. Si sfrega gli occhi incredulo facendo una faccia a dir poco stranita. È talmente concentrato su quella figura da non notare effettivamente che al suo fianco c'è Kan; gli farebbe strano saperlo lì se solo non fosse che sa che lui e Shizuka stanno cercando casa a Kusa.[Chk On]

17:32 Kan:
  [Centro] Continua con lo scatto di fotografie a tutti i palazzi in cui vede un cartello di affittasi o vendesi, tutto dipende da cosa desidera fare la rossa. Comprare casa è un altro grande passo, vuole comprare qualcosa di loro per sempre mentre affittarla denota il suo essere temporaneo e forse è ciò che più conviene dato ciò che hanno in ballo con il clan Kokketsu <E invio> inviando le foto a Shizuka nella speranza che trovi un po' di tempo per vederle durante il lavoro. Sospira pesantemente, non ha mai svolto un qualcosa del genere, trovarsi a dover cercare casa, trasferirsi e cambiare totalmente vita; di certo si tratta di un passo importante, proprio per questo si sente eccitato ed ansioso allo stesso tempo. Eichiro nel frattempo incrocia le braccia all'altezza del petto portando lo sguardo altrove, squadrando quel distretto da capo a piedi, la piazza e tutto ciò che ne consegue, che lo contraddistingue "Me la ricordavo diversa, un tempo era più grande" a quelle parole il bianco solleva entrambe le sopracciglia, scuote il capo fissando il ninjaphone, incredulo da ciò che sente da parte del genitore <Forse perchè un tempo Kusa era un villaggio e non un distretto?> retorica la domanda fatta all'uomo non aspettandosi una risposta. Sfoglie le fotografie fatte fino a quel momento ricominciando a camminare silente dalla parte in cui è venuto, in direzione di Shiroichi il quale ancora non viene avvistato. Distratto dalla mole di pensieri, dalla ricerca di un edificio, di un locale adatto ai propri progetti; dove può costruirlo? In quella piazza? Nel quartiere notturno? Probabilmente li verrebbe preso a calci, non vuole fare concorrenza alla malavita nonostante l'idea in mente sia tutto meno che sobria, dopotutto parliamo sempre del Sumi, se non si diverte non vi è gusto nel fare le cose. Passeggia mettendo il blocca tasti allo schermo riponendolo nella tasca del pantalone, il fantasma lo segue ad un metro di distanza circa, non gli sta appiccicato me nemmeno troppo lontano, occupato a guardare la nuova Kusa in tutto il suo splendore e solo adesso lo sguardo del Sumi si alza notando il Nara. Sorpreso nel vederlo li <Shiro> richiamandone l'attenzione per poi avvicinarsi accorciando le distanze <Cosa ci fai a Kusa?> incuriosito nel vedere il Konohano li, Shizuka oramai vive a Konoha, se è li per lei ha sbagliato strada completamente. [Chk On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

17:44 Shiroichi:
  [Centro] La mente del Nara è ancora un po' confusa quando viene richiamata al presente dal Sumi che si accorge di lui e lo chiama. Sbatte le palpebre un paio di volte per focalizzare lo sguardo sul suo interlocutore e finalmente lo vede <Kan-senpai!> risponde al saluto alzando la mano destra e avvicinandosi di più all'uomo; la pubertà sta facendo il suo corso e adesso è leggermente più alto del bianco, non che questo conti qualcosa per lui ovviamente, non si è mai vantato della sua altezza. <Ero uscito per fare una passeggiata e mi sono ritrovato qui> dice molto sinceramente il Nara alzando lievemente le spalle e derubricando la cosa ad un mero automatismo muscolare; dopotutto oltre a Konoha, Kusa è il distretto che frequenta di più sia per la presenza di Shizuka come medico sia perché gli piace effettivamente quell'ambiente. Lo sguardo continua però di tanto in tanto a fissarsi sull'uomo alle spalle del Sumi, non dice niente al bianco, non vuole essere preso per pazzo, già che sa delle sue visioni gli ci manca solo che gli dica "Ehi sai vedo un tizio trasparente alle tue spalle". <Hai saputo che siamo in missione insieme?> chiede cercando di utilizzare il tono più normale che riesca a fare anche se risulterà un po' distratto dalla presenza di quel tipo <Ne stavo parlando con Shizu, mi ha detto che usi il fuuton, potremmo spalleggiarci bene a vicenda, io uso il Katon> dice proponendo questa bozza di strategia al bianco in vista di quella che a conti fatti sarà la sua prima b e che probabilmente sarà anche il primo incontro per il Nara faccia a faccia con una chimera. <Tu invece? Che ci fai in zona?> chiede incuriosito; sa del loro proposito di trasferirsi in quel distretto ma non ha idea se abbiano o meno trovato una casa oppure addirittura vi si siano già trasferiti.[Chk On]

18:03 Kan:
  [Centro] Viene avvistato e salutato dall'altro notando, per la prima volta, la differenza di altezza. Il ragazzino sta crescendo sempre di più arrivando addirittura a superarlo, il tempo passa e neanche se ne accorge e se passa, vuol dire che anche lui inizia ad invecchiare, a diventare obsoleto, forse delle rughe gli stanno per spuntare sul viso. Deglutisce a quel pensiero, sbatte le palpebre un paio di volte scuotendo il capo mentre un brivido percorre la di lui schiena, accidenti non può invecchiare, ha solo 20 anni <Cavolo ragazzino, cresci a vista d'occhio> il primo commento che vien fuori accompagnato da un leggero sorriso appena accennato con Eichiro il cui sguardo si focalizza proprio su Shiroichi inquadrandolo, squadrandolo per bene senza dire nulla <Qui è piuttosto lontano dal quartiere Nara> mera constatazione la sua, per esperienza lo sa, si è diretto a Kusa un'infinità di volte per vedere la rossa, passare il tempo con lei ancor prima di andare a convivere. Un periodo bellissimo, i primi tempi in cui quel sentimento è sboccato e mentre il Sumi si perde in ricordi passati, Eichiro e Shiroichi si fissano incrociando lo sguardo; il genitore lo sostiene alzando il destro sopracciglio, scioglie l'intreccio delle braccia smuovendo la lingua sulle labbra "Cos'hai da fissare moscerino?" rivolgendosi direttamente a Shiroichi, parlandogli senza farsi troppi problemi ed il Nara può udirlo chiaramente ovviamente. Kan socchiude le dorate iridi ricordandosi solamente adesso di essere accompagnato dall'uomo <Taci> innervosito il tono, imperioso quell'ordine dato al genitore accompagnando il tutto con un sospiro a dir poco fragoroso <Lui è Eichiro> chiamandolo per nome senza l'appellativo genitoriale, ancora non riesce ad usarlo, farlo vorrebbe dire rinnegare tutto quello che ha fatto prima di morire e non desidera che ciò avvenga ma chissà la reazione del Nara. Eichiro mostra un ghigno accompagnando il tutto con un mezzo sorriso, niente di eccezionale aggirando il Sumi per portarsi al fianco di Shiroichi a circa un metro di distanza da esso, sulla sinistra per la precisione "E tu chi sei? Mh? Un suo amico? Un suo allievo" chiede chinandosi con il busto per poterlo guardare meglio in faccia. Le dorate del Sumi, nel mentre, iridi vengono portate sul ragazzino quando tira in ballo la missione annuendo <Si> unica risposta con lo sguardo ad incupirsi un minimo. E' la prima missione che fa dopo il fallimento con il killero, l'ennesima con le chimere di mezzo e non fatica a comprendere perchè l'abbiano chiamato, ha già esperienza con esse e tra tutti potrebbe essere il più qualificato ma n'è all'altezza? Può sostenere una simile missione? Non lo sa purtroppo <Contro le chimere la forza bruta è l'ultima delle soluzioni, prima bisogna fermarle e la tua ombra può esserci d'aiuto in questo> non esclude la collaborazione ma di certo deve tenere conto di tutte le possibilità ed i Nara ne hanno davvero tante. L'ultima volta si è ritrovato a guardare nuovamente negli occhi il gorilla, ha compreso della loro intelligenza ma adesso? Ancora lui? Un altro? Cosa devono affrontare? Troppe domande, troppe <Io?> richiamato all'appello da un semplice quesito, impiega svariati secondi per rispondere <Sto fotografando qualche casa, io e Shizuka vogliamo trasferirci a Kusa e sto cercando qualche locale per mettere su la mia attività> cose di tutti i giorni in pratica. [Chk On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

18:25 Shiroichi:
  [Centro] Ciò che dice il Sumi in qualche modo lo mette in leggero imbarazzo portando le sue guance ad arrossire un minimo, non sa come mai effettivamente quella semplice constatazione gli faccia quell'effetto ma lui nel frattempo si gratta la nuca e ridacchia <Sì me lo stanno dicendo in parecchi ultimamente> si limita a commentare senza un'inflessione definita, non sa se sentirsi lusingato o cosa, dopotutto non è merito suo se si sta alzando, ma solo della genetica. Sorride comunque gentile al canuto. <Sì ma sai, dopo gli allenamenti e con quelle strane visioni ultimamente riesco a stare davvero poco nel quartiere Nara, credo di aver quasi capito cosa effettivamente le faccia partire ma al momento preferisco non sbilanciarmi> dice tranquillo. Il suo sguardo poi si posa ancora una volta su Eichiro ma stavolta non è uno sguardo incuriosito come quello di prima quanto più stupito, quel tizio parla e si sta rivolgendo proprio a lui; fantastico, ci mancavano i fantasmi adesso. Il suo stupore però non supera il suo carattere fiammeggiante che lo portano a rispondere a tono al tizio <Mi stavo semplicemente domandando che dieta seguissi, raramente si vedono in giro persone trasparenti> le braccia si mettono conserte e il sopracciglio destro viene alzato <Inoltre le conversazioni non andrebbero origliate> aggiunge infine come a voler far smammare quel fantasma strano che si sta facendo i fatti loro. Quello che però riporta lo stupore sul volto del Nara sono le parole di Kan che glielo presenta dopo avergli intimato di tacere <Lo conosci?> chiede curioso fissando prima il Sumi poi il Seimei e notando un'effettiva somiglianza tra i due senza però andare a fare speculazioni su chi o cosa sia quel tipo e soprattutto non sul rapporto tra lui e Kan. Gli rivolge nuovamente la parola chiedendogli effettivamente cosa siano loro due <Siamo amici, credo, sono l'allievo della sua ragazza> lo sguardo prima in direzione dello spettro poi verso Kan, effettivamente non è mai stato chiaro il rapporto tra i due, sono conoscenti, ma possono effettivamente definirsi amici? Al bianco l'ultima parola. <Farò tutto il possibile per essere d'aiuto al meglio delle mie possibilità, ma anche la decima usa le ombre e sicuramente è più capace di quanto non lo sia io> specifica il ragazzo chinando lievemente il capo in segno di rispetto verso un suo senpai <Proteggiamo il villaggio insieme per tutte le persone a cui teniamo> dice con foga e alzando un pugno in aria cercando di essere positivo per quella missione, che effettivamente gli mette timore ma non abbastanza da farlo tirare indietro, se il consiglio ha scelto lui allora si fida del consiglio e proteggere Konoha è sicuramente un passo importante per qualcuno che vuole diventare kage un giorno. <Shizuka mi ha detto che vi trasferite, sono veramente contento per voi> sorride anche se non può fare a meno di pensare che adesso sarà più difficile incontrare la rossa casualmente per strada girando per Konoha. <Attività? Lasci l'ospedale?> chiede incuriosito cercando di capire cosa intenda il bianco. Shizuka gli ha detto che dopo la missione del Killer Kan era cambiato, ma non pensava stesse decidendo di lasciare anche il campo scientifico[Chk on]

18:55 Kan:
  [Centro] Ne nota il rossore in viso, una reazione simile a quella della rossa, arrossire per un nonnulla ma se con Shizuka si scioglie ritrovandosi con il batticuore, con il Nara, al contrario, si ritrova stranito. Non ha detto nulla di che, solo una constatazione <Beh, è un po' difficile non notarlo, specie per un ragazzino> avendo quindici anni risalta ancor di più, specialmente nell'ottica futura in cui quell'altezza sarebbe aumentata considerevolmente. Ode la sua lamentela sulle visioni, su come non se la passi bene nel quartiere del proprio clan eppure sembra aver trovato una soluzione portando il bianco a sollevare velocemente le spalle in merito <Spero per te sia così> non deve passare delle belle giornate a quanto pare ma l'attenzione devia in favore di Eichiro. Il fantasma, alla sinistra del ragazzino, lo fissa intensamente negli occhi, ne scruta il viso non perdendolo di vista neanche per un singolo secondo, al contrario; il genitore sogghigna divertito da quell'affermazione "Ti piacerebbe avere la mia stessa linea? Potrei dirti il segreto" strofinando tra loro le mani prima di allargare completamente le braccia ergendosi in tutta la sua altezza, si guarda intorno "Non dare la colpa a me, dalla a lui che ha voluto a tutti i costi vincolarmi. Mi stavo facendo bellamente i fatti miei e lui BOOOOM mi vincola" indicando Kan mentre le dorate iridi del Sumi si sgranano completamente a quella sequela di parole. Le braccia così come le mani iniziano a tremare, la rabbia prende possesso del corpo del ragazzo, il batti cardiaco aumenta considerevolmente man mano che il tempo passa <Colpa mia? Fosse per me ti darei in pasto alle chimere maledetto figlio di pu-> il dito di Eichiro si solleva all'improvviso bloccando le parole del ragazzo, il braccio si allunga in sua direzione per poi smuovere il dito verso destra e sinistra con diniego "Baci la tua ragazza con quella bocca?" una frase pregna di ironia ma che non fa altro che incrementare la rabbia del bianco il quale scosta lo sguardo. Sospira ricercando un po' di calma e deve trovarla prima di scoppiare finendo per attaccarlo ed è quello che non vuole fare, potrebbe finire lui stesso nei guai. Socchiude le palpebre inspirando ed espirando lentamente con Shiroichi che pone la domanda fondamentale, lo conosce? Forse fin troppo per i suoi gusti <Si Shiro, è mio padre> chiamandolo così per dargli una chiara idea del rapporto che li lega ma senza entrare troppo nello specifico. Evita di commentare altrove portando la mente via, verso più dolci lidi lasciando che quei due parlino; ode la risposta, un'essere amici non troppo convinto ma il bianco evita di rispondere, di intromettersi, deve sbollire la rabbia "Credi?" chiede Eichiro incuriosito, alzando il destro sopracciglio prima di scuotere il capo e tornare vicino al proprio figlio con un sorriso divertito in viso. Il perchè sorrida non è dato saperlo ma pone le mani sui fianchi scrutando dapprima il ragazzino e poi la sua progenie. Una situazione difficile per il Sumi, abbastanza da ritrovarsi nuovamente spompato, privo di forze <Io non farei troppo affidamento su Furaya, l'ultima missione l'abbiamo fatta a contatto con le chimere e io e Shizuka ci abbiamo quasi rimesso le penne a causa sua> breve pausa <E poi da quanto ne so, lei utilizza la lava, non l'ho mai vista utilizzare le ombre> ripensa al passato, alle vecchie missioni e no, non ne ha mai fatto uso, chissà per quale motivo eppure si ritrova spiazzato nel vedere l'euforia altrui. Un'euforia a lui sconosciuta ma forse perchè sa a cosa stanno andando in contro <Si, proteggiamo casa nostra ma non farti prendere troppo dall'entusiasmo, le chimere sono diverse da ogni cosa tu abbia mai visto> impossibile da dimenticare l'esperienza avuta con esse, impossibile da mettere al bando. Ogni notte le sogna almeno una volta, vede il gorilla attaccarli, volerli morti, una bestia con il fuoco negli occhi ed il desiderio di infliggere morte. Ricambia il sorriso del ragazzino <Grazie anche se è solo temporaneo, l'idea è di trasferirsi nel quartiere Kokketsu ma siccome io non ne faccio parte, stiamo trovando qualche difficoltà> solo questo senza aggiungere molto di più in merito, almeno per adesso. Solleva leggermente le spalle <Ancora non l'ho deciso, so solo che non sarò più un ninja a tempo pieno e con l'andare avanti, penso lascerò completamente il mio ruolo> mettendolo al corrente di quanto intende fare nel suo prossimo futuro. Eichiro si ritrova come spettatore ma l'espressione è quanto più stranita ed incredula possibile, è la prima volta che sente di quegli intenti, stranito, senza parole. [Chk On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

19:24 Shiroichi:
  [Centro] Le chiacchiere sulla sua altezza possono finire anche lì, non ha molto senso continuare su quel discorso, e poi effettivamente il Sumi ha ragione, è decisamente alto per essere un quindicenne. <Suppongo lo scoprirò più avanti> dice in merito alle sue visioni; il proposito è sempre di trovare la vecchia ma tra lavoro da anbu, allenamenti e missioni lui e Katai non hanno fatto molti progressi, anzi, praticamente non ne hanno fatto alcuno eccezion fatta per quel pentacolo nel vicolo. <Sto bene così, grazie> risponde secco allo spettro, quel tipo gli da delle strane sensazioni, ha provato quelle sensazioni già una volta con qualcun altro ma al momento il suo è solo un ragionamento inconscio privo di qualsiasi fondamento logico apparente e per questo non degno di essere indagato in questa situazione. La cosa interessante è ciò che accade subito dopo, le spiegazioni di quello spettro e la rabbia di Kan nei confronti dello stesso che lo lasciano più che basito, non l'ha mai visto in quello stato, è sempre stato abituato a vederlo tranquillo e pacato, con quel tocco d'ironia che non guasta a parere suo. Quella rabbia in qualche modo non gli si addice a suo parere. Vorrebbe disinnescare in qualche modo la sua rabbia ma non sa minimamente come poterlo fare, ci vorrebbe decisamente Shizuka qui, lei saprebbe cosa fare. Lo spettro poi sembra canzonare il Sumi invece di rispondergli per le rime; ha come la sensazione che in parte quello strano tipo si stia divertendo a torturare il figlio in quella maniera. Annuisce ascoltando poi il rapporto di parentela tra i due, non aggiunge altro, non è nella sua natura immischiarsi in quel tipo di cose e di certo quella strana coppia non ha bisogno che lui getti benzina sul fuoco per infiammarsi ancora di più. Le iridi azzurre passano dall'uno all'altro non sapendo se calmare il Sumi oppure rispondere a tono al Seimei senza contare la strana sensazione che il suo rimbeccare Kan mettendo in mezzo Shizuka gli abbia fatto uno strano effetto quasi come se si sentisse in dovere di dargli uno schiaffo perché ha osato metterla in mezzo; fortuna che, almeno con lui il suo autocontrollo sembra funzionare decisamente meglio che con la Kokketsu che riesce a leggere le sue emozioni come un libro aperto. Prova a riportare il discorso sul rapporto tra i due chuunin, forse rispondere in modo più esaustivo a quella domanda potrà aiutare a togliere Kan dal fuoco "nemico" di suo padre. <Sono l'allievo della sua ragazza come ho detto, ho conosciuto Kan-senpai dopo, ma lo stimo e ci siamo confrontati spesso sulle nostre relative ambizioni, l'amicizia però dev'essere bilaterale a mio parere, io posso considerarlo amico e una persona di fiducia, ma questo non implica che lui pensi lo stesso di me> spiega nel modo più chiaro possibile svelando anche in parte uno dei tanti ragionamenti che il Nara finisce per farsi quando si tratta di rapporti interpersonali. Ascolta quello che il Sumi dice sulla decima <L'ho vista utilizzare le ombre proprio di fronte a me, il giorno della mia promozione a chuunin> spiega lui anche se lo sguardo si fa decisamente più preoccupato a sapere che lui e la Kokketsu abbiano rischiato la vita in missione con la donna. <Capisco> si limita a commentare sopprimendo una marea di emozioni dentro di sé, la donna che in qualche modo ha sempre elevato a shinobi modello ha quasi perso due compagni durante una missione con le chimere; certo in qualche modo è una cosa alla quale tutti i ninja sono pronti dal momento che iniziano ad indossare il coprifronte ma sapere che per qualche motivo a lui sconosciuto avrebbe potuto perdere la Kokketsu in qualche modo gliela fa rivalutare un minimo. <Il mio non è entusiasmo> lo corregge il Nara scuotendo la testa <La mia è determinazione, se falliamo questa missione le nostre vite non saranno le uniche che rischieranno e non ho intenzione di lasciare nemmeno un centimetro a quelle bestie.> sostiene inflessibile senza il vero intento di darsi un tono quanto più dell'idea di voler dare il tutto per tutto per l'incolumità degli abitanti del villaggio e dei suoi cari. <È così complicato trasferirsi nel quartiere Kokketsu?> chiede incuriosito, i Nara sono attenti alla sorveglianza ma solitamente una volta assodati i legami dei clannati con membri esterni al clan non c'è tutta questa rigidità eccezion fatta per la protezione del dojo. Lo stupore poi si dipinge sul suo volto quando viene a sapere che il Sumi non vuole più essere uno Shinobi, il collegamento con il killer di Suna viene da se ma non escono parole dalla bocca di Shiroichi che preferisce non versare sale su quella ferita tanto profonda da portare il chuunin ad una decisione così drastica <Spero che, qualsiasi cosa tu decida di fare, tu non ti penta mai della tua scelta e che questa ti renda felice> si limita ad augurargli con estrema sincerità; non condivide il suo voler lasciare la carriera militare dopo quel fallimento ma non sono affari suoi e non può capire a pieno cosa il Sumi abbia passato e stia passando tutt'ora a causa di quella missione <Se dovessi avere bisogno di qualcosa conta pure su di me però> gli sorride affabile ignorando totalmente le espressioni stranite di Eichiro.[Chk On]

19:54 Kan:
  [Centro] La rabbia scatenata per colpa di Eichiro fatica ad andarsene, non lo digerisce, non lo tollera e non lo vuole in propria presenza. Un odio viscerale quello provato nei confronti del genitore il quale si sta dimostrando sempre più simile al se stesso di un tempo, privo di peli sulla lingua, dedito al provocare, a rompere le scatole attirandosi le iri non solo del bianco ma anche del Nara. Riesce a scorgere in lui il fastidio per la presenza dell'uomo, non può biasimarlo, si sta facendo terra bruciata con la sua sola esistenza. Cala il silenzio tra tutti quanti dopo lo sfogo del bianco il quale viene rimbeccato da Eichiro con una frase a dir poco fuori luogo, fastidiosa mentre si avvicina, mentre torna al fianco del bianco, il Sumi distoglie lo sguardo portandolo altrove, cercando di non dargli troppo credito, lasciando che parli con Shiroichi. Eichiro l'ascolta annuendo ampliando appena un leggero sorriso "Bene allievo di mia nuora" cinque parole che portano a far sbiancare il Sumi, è vero, a conti fatti Shizuka per lui rappresenta ciò rendendoli quasi parenti. Le pupille rimpiccioliscono considerevolmente in un modo che non ha eguali spingendo il ragazzo a voltarsi a guardarlo; solleva il viso per ricercare lo sguardo del genitore <Lei non è niente per te. NIENTE> alzando considerevolmente il tono vocale preso completamente dalla rabbia, dal nervoso. Controllarsi risulta esser ogni giorno più difficile, complesso quanto arduo <Tu non avrai niente a che fare con lei, te l'ho già detto. Tu non farai mai parte della nostra vita. MAI> l'ennesima sfuriata nei confronti dell'uomo ma in pubblico questa volta e poco gli interessa della presenza di Shiroichi, non può evitarlo, non può impedire a se stesso di sfogarsi <E ora vattene, allontanati> scacciandolo nuovamente. Scuote il capo Eichiro, sospira persino il fantasma seppur il petto non si muove ne vi siano segni di qualsivoglia vita in quello spettro "Come desideri" si prende una pausa "Pensavo che mio figlio fosse più divertente...sono più in là se mi cerchi" e con quelle parole si allontana mettendo una considerevole distanza senza mai raggiungere il limitare del raggio ma sparendo in un vicolo poco distante così da non esser più in vista. Sospira il Sumi stavolta, socchiude gli occhi senza scusarsi, al momento gli riesce difficile fare qualunque cosa. La destrorsa si solleva, le dita vanno a strofinare gli occhi, la stanchezza si fa strada, non fisica bensì mentale <Comunque si che sei mio amico ragazzino> replica solamente ora che vi è un po' di pace tra loro e senza più l'incombenza dell'altro. Lentamente riacquista un po' di lucidità, abbastanza da poter affrontare un discorso decente <Oh> sorpreso nel sentire di Furaya ma ancor di più della di lui promozione <Congratulazioni> ampliando di poco le labbra in un sorriso, sorriso che svanisce quasi subito quando le chimere vengono tirate in bello <Puoi giurarci Shiro, quelle bestie non entreranno. Ho un conto in sospeso con loro, non falliremo> determinato a sua volta nel portare a compimento quella missione, renderla un successo su tutti i fronti <Anzi, la prossima volta vediamoci al campo di Konoha, ci alleniamo e mettiamo giù qualche strategia> un'idea venuta sul momento ma fondamentale per affrontare una simile sfida come quella. Smuove il capo, annuisce alle proprie parole ed annuisce anche alla domanda altrui sul quartiere dei sangue nero <Io non faccio parte della loro famiglia, credo sia normale non volere estranei. Ciò nonostante, farò tutto ciò che è in mio potere per andare li, voglio che Shizuka stia il più vicino possibile ai sui genitori> tanti i motivi di quella scelta ma glielo deve, farla stare a Konoha non è giusto e non avendo lui più legami, non ha senso neanche che resti. Solleva il viso al cielo, scruta quelle nubi ma ancor di più l'avvento della flebile luce della luna attraverso di esse; la sera è giunta, il sole è andato via <Sai, sono felice> replica <Ho capito cosa voglio fare e chi voglio essere, non posso chiedere di più...anzi, c'è una cosa che potrei ancora chiedere ma lo farò più avanti> sorridendo in maniera dolce nel dirlo lasciando che quel veloce pensiero l'attraversi, il pensiero di un roseo futuro di cui non ha messo al corrente ancora nessuno <Oh avrò bisogno di te senz'altro, appena troverò il locale giusto bisognerà farci dei lavori e io sono solo uno> insomma, da solo può fare ben poco. [Chk On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

20:24 Shiroichi:
  [Centro] Non si stranisce per lo scontro tra il Sumi e suo padre, semplicemente vorrebbe fare qualcosa per mettersi in mezzo tra i due solo che non sa effettivamente che fare non commenta l'ultima frase di Eichiro nei suoi confronti lasciando che sia il bianco a commentare per lui; solo quando lo spettro sarà andato via tenterebbe di mettere una mano sulla spalla del Sumi <Dev'essere difficile per te> dice con tono calmo cercando in qualche modo di far percepire la sua solidarietà all'amico. Abbassa il capo in segno di ringraziamento sia per l'amicizia che per i complimenti riguardo la promozione <Ho imparato anche nuove tecniche di clan che spero possano essere utili, sia per quanto riguarda la ricognizione che per quanto riguarda l'attacco; anche se non sono sicuro che lo strangolamento dell'ombra possa funzionare su di una chimera, suppongo che quello lo scopriremo a tempo debito> dice serio il ragazzo provando ad immaginare le varie tecniche che potrebbero utilizzare qualora dovessero trovarsi nella situazione tale da dover dare fondo a tutto il loro ingegno per proteggere il villaggio. <È molto bello da parte tua pensare al suo bene> gli sorride facendogli un pollice in su come a dargli la sua personale benedizione per quel piano del bianco soprattutto per il bene della Kokketsu. <L'importante è che tu sia felice, anzi che voi siate felici> non è sicuro di capire il riferimento del parigrado quindi non commenta su cosa potrebbe chiedere il canuto. <Va benissimo, farò in modo di rendermi quanto più utile possibile, anche se ti avviso, alzare pesi non è il mio forte; anche se sto diventando bravo a trattare il legno> sorride allegro dando la sua disponibilità al Sumi per qualsiasi cosa il suo cervello stia architettando.[Chk ON]

14:39 Kan:
  [Centro] Shiroichi non s'intromette nella discussione con lo spettro, una scelta saggia per non finirci in mezzo, dopotutto mai mettersi fra due litiganti, è praticamente la prassi oltre ad essere la base. Strofina quegli occhi, la mente risulta stanca di ogni cosa; un periodo in cui capita tutto insieme senza dargli sosta o tregua, non è vita quella, non è sopportabile. Come può una sola persona sopportare tutti quei colpi e continuare a sorridere, andare avanti a testa alta? Una risposta difficile da ottenere. Sente il contatto con il Nara, quella mano poggiata sulla spalla, un gesto di conforto molto semplice a cui non si sottrae <Difficile ma non per i motivi che pensi> già, non sa la storia, non ha idea da dove derivi tutto quell'odio. Parla piano adesso, con tono basso senza eccedere più <Per fortuna ho già dettato le regole> non avrebbe messo piede in casa ne si sarebbe intromesso nella relazione con la Kokketsu. Cade la mano dagli occhi liberando sguardo e viso ora che si parla della missione, di come agire e mettersi in moto per compierla a dovere <Strangolamento dell'ombra?> alzando il destro sopracciglio <Non conosco la tua abilità ma in allenamento possiamo scoprirlo> un'ombra può avere effetto su chiunque e su qualunque cosa, di conseguenza anche le chimere ne sono soggette. Per un singolo momento la mente divaga pensando ai Seimei, ancora non ha idea di cosa siano in grado di fare realmente, non si è cimentato in alcun tipo di allenamento eppure deve farlo se vuole essere d'aiuto, padroneggiare un minimo quelle nuove forze in suo possesso. Deglutisce, sospira nuovamente sbattendo un paio di volte le palpebre distogliendo lo sguardo dal ragazzo ma sorridendo prima di notare quel pollice in su <Credo sia una cosa normale, specie quando quella persona ha fatto tanto per te> umetta appena le labbra con un piccolo movimento della lingua <Io fare di tutto per renderla felice, per darle ciò che merita> il tono diviene più dolce, più tranquillo lasciando emergere quel sentimento che prova nei confronti della Kokketsu, un sentimento che visibile attraverso lo sguardo persino con le pupille dilatate nel parlare di lei <Lo siamo> annuendo appena a tale dichiarazione, convinto di tutto quello che dice per poi scuotere il capo al successivo dire del ragazzino <Ai pesi ci penso io, come te la cavi con il pennello?> ridacchiando divertito. [Chk On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

15:02 Shiroichi:
  [Centro] Osserva il Sumi, nota la sua palese stanchezza e probabilmente ne capisce solo in minima parte il peso che si porta dietro; lui non ha ancora vissuto tutto ciò che sta passando il bianco e le sue parole di conforto potrebbero solo risultare vuote. <Spero che le rispetterà> si limita ad aggiungere non volendo intromettersi ulteriormente in quegli affari di famiglia, non più del necessario almeno. <Posso fare in modo che la mia ombra danneggi il mio avversario, proprio come se lo strangolassi> si limita a spiegare. La mente però vaga e per un secondo rivede il collo di quel malvivente squarciato in due dal suo kunai... la mano gli trema per qualche secondo. Non deve lasciarsi influenzare da quell'avvenimento,è stata una volta soltanto e non ne ha tratto alcun piacere; senza contare che non si ritroverà probabilmente ad affrontare degli esseri umani ma dei mostri, non dovrà avere pietà in quel momento. Scuote la testa come a volersi riprendere da un brutto soglio e accenna ad un sorriso <Fino ad ora l'ho utilizzata solo con dei manichini d'allenamento, dovevo fare pratica con Furaya-sama ma non ho avuto ancora l'occasione di incontrarla... ne conosco le potenzialità e i limiti teorici> spiega lui provando a risultare più chiaro per una persona che non fa parte del suo clan. Sorride quando gli viene detto che sono felici tornando lentamente la persona solare che è di solito <Proteggerò questa vostra felicità in tutti i modi>. Una promessa, l'ennesima che il Nara si propone di mantenere con tutto se stesso. Poi un pensiero ancora una volta lo scuote <Kan-senpai...> dice a voce bassa e abbassando lo sguardo <...Se in missione dovessi agire in modo sconsiderato e richiare di mandarla all'aria... lasciami in pasto alle chimere e pensa a salvare te stesso> queste parole vengono dette con una gravità tale da non risultare nemmeno associabili alla voce che le sta pronunciando. Il pensiero va alla rossa <Ho promesso a Shizuka che sarei tornato vivo dalla missione; ma se le cose dovessero andare male... se dovessimo trovarci tutti in pericolo... Salvati tu> non rialza lo sguardo e non osserva il Sumi, si limita a fissare il vuoto; la sua scelta l'ha fatta, la Kokketsu sarebbe immensamente più triste per la perdita di Kan che non per la sua, anche questo è il suo modo di proteggerla. Un paio di gocce d'acqua iniziano a cadere sulla testa del Nara, seguite da altre decine, centinaia <Ha iniziato a piovere> si limita a constatare sempre con tono basso sollevando lo sguardo azzurro verso il cielo. <Per quanto riguarda i pennelli beh, basta che non mi lasci disegnare, ma sono bravo a colorare> dice con tono allegro cercando di riportare il sorriso sul suo volto nonostante la grave affermazione che ha appena fatto e per la quale si beccherà una strigliata sia dal Sumi che dalla Kokketsu se quest'ultimo dovesse riferirglielo[CHK ON]

15:21 Kan:
  [Centro] Annuisce a quel dire nei confronti del fantasma <O lo fa o mi farò sigillare i poteri in qualche modo> deciso in quell'affermazione, ha scelto la rossa ed è disposto anche a rinunciare a quella nuova forza acquisita pur di far svanire il fantasma il quale, per fortuna, è ben distante. Il discorso cambia portandosi sulla di lui ombra, un potere che sta imparando adesso a conoscere, un potere interessante a modo suo seppur non nelle corde del bianco <Si beh, sullo strangolamento non avevo molti dubbi> un nome, un programma dopotutto e poi vede quella mano tremare, quel suo assentarsi qualche momento. D'istinto la mancina si solleva cercando di portarsi a contatto con l'altrui bicipite stringendolo per bloccargli quel tremo improvviso. Assottiglia lo sguardo fissando l'arto, scrutandolo attentamente, pensieroso ma senza dire nulla, solo un gesto, basta ed avanza per adesso, almeno fin quando egli non va a riprendersi <Potenzialità e limiti sono cose fondamentali da sapere. Devo sapere fino a dove puoi spingerti> nella propria testa già sta pensando a come muoversi, a come mettere in pratica quelle abilità, renderle più efficienti ma fin quando non si trovano sul posto, fin quando le chimere non si presentano, è impossibile decretare l'efficacia della soluzione. Stranito da quell'affermazione si ritrova per qualche momento privo di parole non sapendo cosa dire <Uhm..grazie> cos'altro può mai dire in merito? Strano da sentirsi dire, non ha idea di come potrebbe proteggere la loro felicità, solitamente è un compito che spetta ai componenti della coppia. Attimi passano in cui il viso del Nara s'incupisce, il tono vocale diviene più basso mentre quelle affermazione vengono fatte, una gravità non da poco, una richiesta ben precisa. Il silenzio avvolge il bianco il quale non commenta ma lo lascia continuare, lo lascia parlare senza interromperlo minimamente per poi avvicinarsi al ragazzo sollevando la destrorsa, cercando di portarla a contatto con il di lui viso e provando ad appoggiarne il palmo; trattiene la mano li qualche secondo prima di scostare le dita in prossimità dell'orecchio tentando di afferrarne il padiglione, stringerlo e tirarlo verso il basso con il chiaro obiettivo di fargli male <Finiscila di dire stronzate ragazzino> trattiene quell'orecchio ancora qualche attimo in caso di successo per poi lasciarlo andare <Se dovessero andare male farò in modo di portarti via con me esattamente come ho fatto con Kore ma se c'è una cosa che ho imparato da quel fallimento è che serve cooperazione. Non dobbiamo agire da soli, specie con abilità come le nostre perciò coordiniamoci e tutto andrà bene> scuotendo il capo ma visibile come sia più ottimista arrivando a sorridergli con una certa serenità. Il cielo si incupisce, la pioggia inizia a cadere considerevolmente bagnando ogni cosa, impattando su entrambi; non commenta sul tempo bensì si concentra sul dire successivo <Se mi servono dei disegni chiedo a Shizuka, mica a te> ovviamente, chiede ad un'esperta <Ma comunque, direi che è tempo di avviarci. Stasera porto Shizuka fuori a cena e non voglio fare tardi> i programmi son già stati decisi per la serata. [Chk On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

15:42 Shiroichi:
  [Centro] Sigillare i poteri... Shiroichi non sa nemmeno se una cosa del genere sia possibile, se questa potrebbe essere un'effettiva soluzione per il problema del Sumi, magari sì oppure finirebbe solo per perdere quel potere senza però essere lasciato libero dal fantasma chi lo sa... Sente il tocco del Sumi sul braccio al quale non si sottrae, in quel momento è lontano mille miglia da lì perso nei meandri della sua memoria. Proteggere e servire il villaggio questo è ciò che ha promesso, ciò per il quale si sta allenando senza sosta da quando è nato; deve solo trovare la sua strada, Katai e Akainu, sono due facce della stessa medaglia per lui in questo momento, uno vuole proteggere i deboli, l'altro arrivare ai suoi scopi per proteggere chi vuole. Shiroichi invece? Per cosa è disposto a rinunciare alla propria vita? Per quale ideale, la giustizia gli verrebbe da dire, ma è un concetto così fumoso che non riesce nemmeno ad inquadrarlo; cosa è giusto? Quello che ha fatto al maltrattatore di bambini è giusto, oppure ha ragione Katai? Shizuka gli ha detto che ha fatto bene eppure lui ha deciso di non voler più impugnare un kunai di essere più presente in quei momenti di non uccidere più sull'onda della rabbia. Butta fuori l'aria dal naso facendone fuoriuscire del fumo, le temperature si stanno abbassando con l'approssimarsi della sera e con la pioggia. <Conta su di me Kan-senpai> si limita a dire quando il bianco gli dice che vuole sapere fin dove può spingersi. <Farò tutto ciò che sarà necessario> aggiunge infine. L'uomo sembra poi stranito dalla dichiarazione riguardo alla protezione della loro felicità <È a questo che servono gli amici, no?> gli sorride. Dopo le dichiarazioni cupe del Nara è il Sumi a fare la sua mossa prendendolo per l'orecchio e tirandolo verso il basso cosicché gli occhi azzurri del ragazzo possano incrociarsi con quelli dorati del parigrado. <Sto solo dicendo...> risponde al commento sull'essere portato indietro come con Kore <...che non voglio che Shizuka pianga la tua morte a causa mia> attimo di pausa <Non ho intenzione di morire, né di fare di testa mia, ma sarà la prima volta che incontro una chimera; non so come potrei reagire, sto vagliando tutte le possibilità. Ho anche io una promessa da mantenere e possa finire nel Naraka in questo momento se non proverò a tutti i costi a mantenerla> lo sguardo del Nara si fa affilato <Distruggiamo quelle bestie e torniamo a casa sani e salvi> fa un occhiolino mentre il Sumi gli lascia l'orecchio che adesso risulta arrossato. Si rimette in posizione eretta e sorride nuovamente <Benissimo allora, sarò il tuo imbianchino di fiducia> alza il pollice. <Uh che bello, speriamo che smetta di piovere quanto prima allora; non sarà per niente di buon umore altrimenti> dice mettendosi le mani nelle tasche e iniziando a camminare al fianco del Sumi nella direzione da lui scelta [CHK ON ]

16:00 Kan:
  [Centro] Decisioni vengono prese, soluzioni estreme vagliate in caso di necessità ma nonostante ciò, la mente del Nara vaga ancora, si porta su pensieri di un certo peso, combattuto tra cosa è giusto e cosa è sbagliato; conosce la storia di quella missione intrapresa dal trio, grazie a Katai sa cosa è successo eppure non può immaginare quanto l'altro sia combattuto, indeciso, in eterno conflitto. Ha una sua idea di giustizia in mente, lui si sarebbe comportato in un determinato modo, forse proprio come il Nara ma l'avrebbe fatto con cognizione di causa, con consapevolezza. Lascia fuoriuscire aria dalle narici a sua volta <Per forza, non posso battere una chimera da solo> deve contare su di lui in ogni caso, le chimere sono troppo forti per essere battute da un singolo individuo ma in due, in tre già è possibile <Comincia a fare del tuo meglio, al necessario ci pensiamo al momento opportuno> sorridendo appena un po' di più prima di tornare allo straniamento dato da quella frase di protezione nei confronti della coppia <Suppongo di si> non capisce quel suo modo di fare, non capisce quell'amicizia del ragazzino nei confronti del duo ma l'avrebbe fatto, con il tempo o parlando con la Kokketsu. Quest'ultima è nuovamente tirata in mezzo dopo avergli preso l'orecchio rendendolo un piccolo pomodorino <Io non morirò> deglutendo <Le ho fatto una promessa tempo fa, una promessa che ho sempre mantenuto e che ho intenzione di mantenere> sarebbe tornato da lei, neanche la morte avrebbe potuto impedirglielo andando ad annuire alle ultime del Nara con una certa convinzione <Esatto, torniamo a casa salvi perchè sul sani ho molto dubbi. Non esco incolume da una missione da non so quanto> oramai quel corpo è talmente martoriato da poter raccontare una storia tutta sua. Si lascia andare ad una leggera risatina divertito. Iniziano ad incamminarsi, passo dopo passo cominciano a muoversi verso Konoha, almeno il bianco ed alle di lui spalle Eichiro volta l'angolo immettendosi nella strada per seguire la propria progenie ma standosene lontano, in disparte seppur fissandolo intensamente <So come tirarle su il morale nel dubbio> le mani vengono portate dietro la nuca, dita intrecciate mentre sotto quella pioggia si avvia alla volta di casa propria per dare il via al proprio appuntamento. [END]

16:12 Shiroichi:
  [Centro] Dopo le parole di Kan in qualche modo l'animo del Nara sembra rincuorarsi un pochino, non è ancora necessario pensare all'estremo sacrificio. Proteggere il villaggio e chi lo abita, questo è lo scopo di tutto. Anche il discorso sul non morire e sulla promessa fatta a Shizuka tira fuori una parte del Sumi che il Nara non conosceva. Quella donna riesce a tirare fuori il meglio dalle persone che le stanno accanto e a strappargli promesse difficili da mantenere ma che in qualche modo li mandano avanti, nella direzione giusta. Non commenta le sue parole, non ce n'è bisogno, anche lui ha fatto lo stesso e può capirlo in pieno almeno su quello <Non dirlo a me, l'unica missione dove sono uscito incolume la comandava Shizuka> piccola pausa <In quella prima mi sono fatto collassare un polmone con una freccia di chakra> dice ridacchiando come a sminuire la cosa e ricordando quanto la Kokketsu se la sia presa con lui in quell'occasione mentre lo rattoppava. Cammina tranquillamente al suo fianco non prestando per nulla attenzione ad Eichiro che cammina ad una certa distanza da loro, speriamo che riescano a trovare un compromesso e ad iniziare a collaborare in modo ottimale senza che il Sumi venga preso dall'ira per i comportamenti di suo padre. L'affermazione poi sul tirare su di morale la rossa in caso di pioggia poi fa ridacchiare il Nara, non sa a cosa l'uomo si riferisca ma è contento che almeno qualcuno riesca a non farle pensare troppo alla pioggia nonostante il suo odio viscerale per quel tipo di meteo. Una volta arrivati a Konoha il ragazzo saluta Kan <Passate una buona serata, ci vediamo al campo d'allenamento quando preferisci, mandami un messaggio> gli dice allegro per poi dirigersi verso la sua abitazione fradicio come un pulcino.[End ]

Kan e Shiroichi si incontrano per caso a Kusa dove il bianco sta cercando un nuovo appartamento per il suo imminente trasferimento. Shiroichi conosce il padre di Kan. I due poi iniziano a parlare della missione e il Nara fa delle affermazioni che portano il Sumi a dargli una bella lavata di capo. Il loro incontro si conclude dandosi appuntamento per un allenamento in vista della prossima missione.