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Giocata del 15/12/2022 dalle 11:47 alle 16:04 nella chat "Piazza [Suna]"
[Panchina] Ha mandato un messaggio alla Sabaku quella mattina presto con una chiara dicitura ovvero che avrebbe preso il primo treno per Suna e così ha fatto aspettandola nella piazza del distretto. Non conoscendo l'ubicazione di quella nuova casa si è ritrovato impossibilitato nel presentarsi li scegliendo un luogo più vicino magari o comunque centrale dove può essere facilmente raggiunto. La discussione con Shiroichi l'ha fatto veramente pensare e per giorni quei pensieri ne hanno affollato la mente non lasciandolo riposare in pace come vorrebbe ma finalmente ha preso una decisione. Seduto su una delle panchine, in mano ha con se un libro riguardante il fuuinjutsu, lo legge silente cercando di apprendere le nozioni basilari accademiche senza le quali non può andare troppo avanti se vuole migliorare il suo stile; sigillare oggetti è decisamente fondamentale per portare con se un quantitativo di armi improponibile oltre a capire il motivo di quel blocco sul versante magico. Il silenzio aleggia intorno al deturpato mentre le nuvole passano nel cielo oscurando il sole a sprazzi e rendendo la visuale meno chiara del dovuto ma tant'è. L'outfit si dimostra leggermente cambiato rispetto al solito con qualche modifica ed accortezza capaci di renderlo più libero. Sul busto indossa solita maglietta bianca smanicata coprendo il ventre ed il petto seppur ne lasci scoperta una piccola parte su cui sono in bella vista le cicatrici; pantaloni di un blu scuro a ricoprire le leve inferiori caratterizzati da svariate pieghe nella zona della coscia e del polpaccio. Ai piedi scarponcini di un marrone scuro tendente al nero di pregevole fattura, necessari per svolgere le attività di tutti i giorni, perfetti per il lavoro da shinobi. A coprire ulteriormente il busto un cappotto privato del cappuccio, colletto sollevato per occupare la parte posteriore del collo, lunga mantella discende fino alle ginocchia mentre le maniche risultano corte tenendo esposte le braccia deturpate; intorno all'orlo delle suddette vi una placca di metallo per tenerle alzate. Intorno alla vita un portaoggetti con al suo interno la classica spada di chakra e l'arco, utili per quelle missioni in cui le armi vengono meno ed infine, sulla schiena, vi sono due foderi contenenti una katana ed una ninjato, entrambi legati al busto tramite un paio di fasce leggermente dorate. Inspira ed espira continuamente, distraendosi spesso e volentieri, la mente gioca brutti scherzi ed i pensieri non cessano di affluire. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]12:30
Utente anonimo:
[Panchina] Ha letto il messaggio per tempo, c'è da dire, seppur raggiunga la piazza di Suna con un lieve ritardo rispetto all'Uchiha v'è di fatto che vi giunge effettivamente. Indossa una felpa grigia, un grigio chiaro internamente foderato di pile, un indumento semplice che smorza quasi il platino scarmigliato e corto dei capelli corti circondanti il viso emaciato. Jeans aderenti azzurro slavato terminano in scarponcini grigi e blu da outdoor. Sunodeki è portata sulla schiena a tracolla tramite la fascia smeraldo che la fa pendere appena verso destra. Al marsupio il ninjaphone, l'auricolare non attivato, due fuda con tronchetto e due tonici per tipo. Alla nuca il piccolo tatuaggio, ora visibile della forma e dimensione di un occhio fatto di sabbia, con l'iride rossa ed un tomoe fatto di sabbia anch'esso è visibile, prende aria sotto l'attaccatura dei capelli all'altezza cervicale delle ultime crosticine. Quando si avvicina alla panchina, silenziosa come suo solito, potrebbe essere inizialmente non notata, con gli occhi dalle note di miele scandaglia Akainu dandosi il tempo di assimilare l'informazione che l'altro abbia eccezionalmente un libro tra le mani, il taglio canidae tondeggiante e contornato di nero che si affila appena. Lo stupore per le letture altrui si attenua notando quasi immediatamente la sua capacità di distrarsi, rendendola notabile, un connubio che fa sollevare lo sghembo angolo delle labbra per qualche millimetrico momento prima che sia abbastanza prossima all'altro. <Ciao straniero...> Parole seguite da un gesto lieve, chinandosi abbastanza da poterne cercare le labbra con le proprie intervenendo a separazione tra l'altro e la lettura. <Stamattina al posto degli allenamenti sessione di studio?> Non sembra di particolari remore ad aver saltato un singolo allenamento, il silenzio della Shinsengumi sta però iniziando a farsi sentire. Quella domanda l'accompagna a calarsi a sedere alla sinistra dell'Uchiha, con le ginocchia quasi verso di lui così come il busto in modo da non impicciare Sunodeki contro lo schienale garantendo sempre cura, anche in gesti semplici, a quella silenziosa e leggiadra compagna di vita {Chk ON} [Panchina] Prosegue con la lettura di quel libro sfogliando pagine su pagine, distaccando le verdi iridi da essa solo per strofinarle, non è abituato a leggere così tanto e considerando anche il ritardo di Kore, vi sta dedicando persino più tempo del previsto per assimilare le nozioni. Non capisce nulla o quasi delle arti magiche, ergo, per lui, imparare le nozioni di base risulta altamente difficile ma non demorde cercando di impegnarsi al limite delle due possibilità; Umetta le labbra concentrandosi in particolare sull'incipit del capitolo due del suddetto tomo, probabilmente il primo vero ostacolo quando si entra nel dettaglio per quanto riguarda il fuuinjutsu. Corruccia la fronte non accorgendosi dell'arrivo della chunin, totalmente preso, totalmente estraniato dal proprio compito da alzare il capo solamente quando ne ode la voce. Sgrana gli occhi nell'immediato non facendo neanche in tempo a rispondere che si ritrova il viso di lei a contatto con il proprio; ne ricambia il veloce bacio chiudendo appena le palpebre, un balsamo, un dolce in quegli ultimi giorni <Posso averne ancora?> schiudendo le iridi per inquadrarla da capo a piedi. Ne osserva la figura con un'attenzione minuziosa come fosse la prima volta che lo sguardo si posa su di lei. Amplia appena le labbra in un leggero e sottile sorriso appena accennato lasciando fuoriuscire le proprie emozioni per la prima volta tramite lo sguardo <Studiare è pur sempre un allenamento> incredibile che una simile frase esca dalle di lui labbra. Ha praticato sempre roba fisica ed arrivare all'idea di poter allenare anche il cervello oltre ai muscoli è qualcosa di eclatante <Voglio imparare di più, dov'è la biblioteca di Suna? Mi piacerebbe conoscere di più> di quel villaggio ovviamente anche se non serve una specifica altrimenti non avrebbe posto un tale quesito. L'osserva sedersi con le ginocchia rivolte verso di se e d'istinto la mancina si smuove per andare a carezzare i di lei arti inferiori, una piccola coccola <Come stai? Come ti trovi con la nuova casa?> rompendo nell'immediato il ghiaccio toccando qualcosa che la riguardi da vicino riuscendo, alla fine, a comprendere le parole della loro ultima discussione. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]12:55
Utente anonimo:
[Panchina] La prima domanda di Akainu la coglie, mollemente nella seduta la mano destra a lui più prossima è quella che si solleva verso la spalla sinistra altrui intercettando lo spazio oltre il bavero per rimettere al dorso delle dita il viso altrui. <è così grave?> La domanda con cui replica a quella richiesta intercetta con la mano sinistra i lembi del libro, chinando lo sguardo per cercare di eccepirne solo ora il contenuto come se stesse indagando su quella necessità espressa. <Mh -mh> Assenso alla questione dell'allenamento prima che le iridi color miele si sollevino concedendo la gamba al palmo dell'Uchiha. <Beh, tendenzialmente è più ricca la centrale, ce n'è una piccolina ma per questo genere di letture...Posso usare quella della nostra accademia e prenderteli a nome mio.> Nell'accademia ovviamente quelle informazioni sono più di facile accesso, come ogni testo di natura strettamente pedagogica alle arti ninja. <è ancora un po' spoglia ma ho trovato una cosa che potrebbe interessarti, una creazione diabolica.> Smuove le dita della mano destra cercando con il pollice di oltrepassarne il mento per richiamare a sè la fisseità smeraldo di quegli occhi familiari quanto intimi, come se stesse per dire qualcosa di pericolosamente importante. <Diffusori per ambienti coi bastoncini di sandalo.Ho scoperto una parola nuova fighissima...Capillare. Cioè, il liquido va sù da solo contro la gravità.> Bambini e bambine, oggi nel nostro programma il professor Kore vi spiegherà come fare un motore a patata. <A dire il vero non è che mi stia affannando per arredarla, è già vivibile ma resto ancora alla magione la maggior parte delle sere, mi mancano le pentole e tipo...Non ho mai cucinato. Ma...Shiroichi mi ha regalato un bollitore, e ho la televisione.>Le priorità: matrimonio a prima vista Kusa. Non può certo vivere di asporto, che peraltro costa, perchè avrebbe dovuto mai farlo? Finchè c'era sua madre lo faceva lei, poi lei e Kombu se la sono cavata bene con la mensa della Magione a cosa serviva imparare la nobile arte del sostentamento (?) <Urge la lezione di cucina con Shizuka, me l'aveva promesso mesi e mesi fa.> {Chk ON} [Panchina] Corruccia la fronte nel venire toccato come risposta a quella domanda seguita da una domanda ulteriore <Non lo so, è grave volere un altro bacio dalla propria ragazza?> inclina appena il capo sulla destra incuriosito, ansioso di sapere la di lei risposta mentre ella si siede mettendosi a posto. I contatti non finiscono ed il deturpato va a chiudere il libro non prima di averci messo un piccolo segna libro, non può permettersi di perdere il capitolo, è già un miracolo essere arrivato fino a li. ode il suo dire mentre ne continua a carezzare la gamba lentamente posando una veloce occhiata sul proprio tomo <Oh no, non per questo genere> agitando il manuale dinanzi a lei <Libri di storia, cultura generale di Suna e cose simili> spiegando cosa voglia realmente leggere <Ma anche altri libri di questo argomento non mi dispiacciono> riferendosi alle arti magiche ovviamente. In apparenza il moro appare tranquillo, non particolarmente agitato od altro, bensì si presenta felice di stare in sua compagnia nuovamente. L'attenzione viene attirata da quel dire, solleva il destro sopracciglio non riuscendo a comprendere dove voglia arrivare, soprattutto cosa potrebbe interessargli. Tanta l'attenzione, almeno fin quando non arriva la rivelazione che lo porta a schiudere le labbra, non troppo, appena un po' totalmente preso alla sprovvista <Praticamente sei rimasta traumatizzata da casa mia? Come fa ad andare su da solo?> l'unica spiegazione è quella puzza incredibile che li ha spinti ad uscire dalla dimora per fare una lunga passeggiata ma la notizia più devastante per lui riguarda proprio la di lei casa, non tanto il suo essere arredata quanto il regalo di Shiroichi. Indietreggia appena con il capo scrutandola di sottecchi; vorrebbe parlare di qualcosa di allegro, risponderle a dovere eppure <Shiroichi lo sapeva già?> ha informato prima quel Nara e non lui della decisione? Non vi è gelosia nel tono di voce, non sa neanche lui cosa provare, forse dispiacere o chissà, difficile da dirsi <Possiamo andare a comprare qualche pentola al bazaar, considerale il mio regalo per la casa> comprarle di tasca sua, mettere lui stesso i soldi. Umetta le labbra chinando appena il capo, sospirando pesantemente <Tu e Shizuka state legando molto, sono contento di questo> ennesimo sospiro, deve affrontare l'argomento prima che passi troppo tempo <Ascolta, tu sei davvero importante per me e per quanto io abbia degli obiettivi ben precisi, voglio che tu sia al mio fianco quando li realizzerò> lento il moto del viso per poter incastonare le verdi iridi in quelle di lei <Mi spiace essere stato uno stupido>. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]15:03
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[Panchina] Sulla gravità dell'atto in sè le narici si dilatano. <Non so ma non ho visto nessuno andare in carcere per questo> E se non l'ha visto su realNinjaTime allora non dev'esser possibile, visto che si allunga abbastanza da cercarne le labbra in quella vicinanza che aveva trovato calcando le dita sul volto altrui. A differenza del saluto perdura qualche momento, abbastanza da chiudere gli occhi all'ignoto di un bacio, impregnandosi del sapore delle labbra altrui. Quando se ne ravvede e distoglie il contatto della mano la necessità del libro viene chiarita nel contesto. <Sì, vicino al baazar c'è la nostra biblioteca per ricerche di storia...Perchè vuoi fare ricerche sulla storia di Suna?> Inclina appena il capo verso la spalla destra mostrando tutta la curiosità della sua discendenza fennec da un lieve aggrottare delle sopracciglia arricchito tuttavia da un barlume chiaro dello sguardo. Il braccio destro si allenta portando la propria mano sopra il dorso di quella dell'Uchha in una delicatezza che sembra mera posa del braccio, non con reale intenzione di trattenerne se non quasi cullarne di mera presenza. <Ah, ora vuoi sapere troppo.> Come facciano le cose ad andare da sole su invece che giù è già in fisica avanzata, esulando i motori a patata è un argomento che viene fagocitato dalla semplicità di quella domanda del Nara. <Shiroichi sapeva che ci siamo lasciati prima che me lo dicessi tu.> Non è andata esattamente così ma sembra sedimentare un concetto semplice smuovendo il capo con fare morbido. <No, l'ha capito da solo quando gli ho chiesto consiglio sulla televisione e gli ho detto apertamente che doveva regalarmi un bollitore che ho scelto.>Praticamente detta così pare che se lo sia portata per pagare, oltre che per mera compagnia, ma all'effettivo il discorso dell'abitazione non è venuto fuori è emerso e basta come qualcosa di scontato alle intuizioni altrui. Viene proposto un regalo di pentolame. <C'è qualche tribù desertica in cui regalare un tegame era fare la proposta di matrimonio, simbolo futuro che l'uomo avrebbe desiderato quella donna a cucinare per lui per il resto dei suoi giorni.> Informazione non necessaria detected, però sembra reale. A Suna e dintorni sono strani ormai l'abbiamo capito, il capo però si inclina ed è chiaro che non stia rispondendo ad una proposta nunziale quanto informando. <Viste le mie attuali capacità regalami un tostapane...Almeno ci ficco della roba dentro a caso e ho un pasto.> Tanto la mensa della magione c'è, proprio non la vede evidentemente la necessità di dedicarsi alla cucina ma sembra proporre un elettrodomestico che vuole, spuntini che ha consumato solo nei bar. Non replica su Shizuka trovandosi a rimirare qualche momento il dorso della mano altrui sotto la propria prima che improvvisamente sia repentino il cambio di tema di quella loro conversazione portandola a ritrovare le iridi dal colore boschivo in allaccio alle proprie attenzioni. <Ero comunque la più vecchia al dormitorio, prima o poi ci dovevo arrivare. Le altre che stanno lì o sono orfane, o la famiglia ha casa lontana o le famiglie sono semplicemente troppo numerose o rumorose.> Sancisce quella frase come se lasciasse intendere la sua scelta di riappropriarsi della casa dei genitori da non intendersi come un dispetto fatto all'altro o il frutto mero della loro lite. <Lo so Akainu.> D'essere importante, non è cosa che forse avrebbe dovuto spingere l'altro a specificare. Lo sguardo scivola e s'abbassa al dorso del libro ora che si scontra con l'oratoria, il suo enorme limite, non ci sono mai cose giuste da dire se sei un Sabaku. <Mi manchi...Solo l'idea di mettermi dentro quattro mura, di chiudermi, fuori da Suna mi...>Solleva la mano sinistra e libera al collo dove smuove appena la maglia come se quel senso di soffocamento fosse vivo al solo rimestarci. <Non so spiegarlo.> Dinoccola evitandone tuttavia lo scorcio visivo dello sguardo{Chk ON} [Panchina] Serra le labbra alzando velocemente le spalle prima di ricevere un nuovo bacio, più lungo, più impegnato andando ad abbassare le palpebre per goderselo fino in fondo. La mancina si solleva portandosi sul di lei viso carezzandolo durante l'atto, una carezza leggera gustando quel momento, gustando le di lei labbra, cavolo quanto gli è mancata in quei giorni, potrebbe restare in quella posizione tutta la giornata ma purtroppo il distacco sopraggiunge. Cessa il bacio leggermente più rosso sul labbro superiore e sulle gote, niente di eccezionale certamente <Sono molto ignorante sulla storia e su un po' di tutto, pensavo di iniziare a studiare le storie dei vari villaggi e visto che sto con una sunese, perchè non cominciare proprio da li? Non conto Oto> conosce già la storia del suo villaggio, non ha bisogno di studiarla, non in quel modo. Il libro viene adagiato sulla panchina nel momento in cui il proprio dorso viene occupato dal di lei palmo, nell'immediato posa il proprio sull'altrui per far perdurare quel contatto con fare continuo <Non ti sei informata sul perchè?> vuole sapere davvero come fanno le gocce ad andare verso l'alto ma il tutto viene sopraffatto dall'argomento Shiroichi il quale si è andato a mettere in mezzo. Silente la guarda seguendone il discorso sul Nara prima di sospirare scuotendo il capo <Quell'imbecille capisce fischi per fiaschi> sull'essersi lasciati e basta questa frase per far comprendere come non abbia mai detto una cosa del genere, quasi amareggiato che le sia arrivata una simile voce <Hai fatto bene, è ricco, va spennato> l'unica invidia nei confronti del ragazzino, troppi soldi, soldi che lui non ha e di cui ne avrebbe un gran bisogno. Nuovamente un discorso passa in secondo piano ritrovando il deturpato a schiudere le labbra, sorpreso da quella notizia sul tegame come proposta nuziale; il cuore comincia a battere in maniera forsennata, le mani sudano appena, il calore del corpo è in aumento <Si...> letteralmente senza parole ma di certo l'intenzione del regalo non è quella bensì è un regalo, niente di più <Meglio e un forno a microonde> prendendo la palla al balzo ed aggiungendo un'ulteriore strumento di cucina così da salvarsi in calcio d'angolo. Sposarsi per adesso è escluso su più punti di vista ma il tutto viene meno quando decide di affrontare, finalmente, l'argomento principale; deve metterla al corrente delle sue priorità, di come la voglia al proprio fianco durante i suoi successi <Non giudico ne critico la tua scelta, hai fatto la cosa migliore per te> d'altronde anche lui vive in una casa da solo, la può ben capire. Deglutisce strofinando i glutei sulla panchina per avvicinarsi, le mani rilasciano quelle di lei cercando di portarsi entrambi sul visino altrui, prenderlo, carezzarlo <Hai ragione, sono stato egoista, ero così concentrato sul futuro da perderti quasi di vista e non ti chiederò mai scusa abbastanza per questo. Ti sosterrò in qualunque tua scelta e starò più spesso a Suna, almeno quanto tu sei stata ad Oto in tutto questo tempo> comincia quel breve ma significativo discorso <Non c'è bisogno di spiegarlo, lo capisco e poi ho trovato un albergatore che mi fa lo sconto, probabilmente passerò più tempo qui che a casa mia> non dicendo nulla sulla di lei dimora, non si autoinvita da nessuna parte cercando di metterla sul ridere eppure sta provando a far funzionare tutto quanto. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]15:36
Utente anonimo:
[Panchina] Scuote appena il capo alla questione di Shiroichi soffiando alle narici quel che pare una risata tenue, più un verso, che si accoda alla scelta dell'elettrodomestico giusto. Ma poi l'argomento teso chiama in soccorso le proprie sabbie, quando la mano sinistra scosta la maglia i granelli riprendono la turbinante violenza che anima la propria Sunodeki dissipandone il chackra come la reliquia di uno stato d'animo la custode inquieta di un'anima silente. Grani che si librano al foro e che accarezzano il collo in rada maniera come se l'urticante prurito venisse attenuato da quel movimento seppur non facciano reale costrutto ingiungendo in una massa quantificabile ad essere visibile nella loro semplice e collettiva separazione. Il viso viene preso obbligandola a sollevare lo sguardo mentre ne ascolta ogni parola come se le stessero sparando le lettere contro i timpani. Più il discorso è articolato più dev'esserlo al risposta e la sua incapacità sta attanagliando la questione divorandola e costringendola con un pugno di sabbia. <Quando non ho allenamenti io ci voglio venire a Oto, così come puoi stare da me quando non hai da svegliarti presto, non serve che vai in albergo.C'è anche una stanza vuota che non intendo subaffittare o non ho concluso nulla>Quella era una casa per quattro, non per due e non per uno. Altro motivo della sua reticenza a tornarci evidentemente.<E poi tanto hai poco da sostenermi, dalla Shinsengumi non mi hanno mai detto niente, inizio a credere che non lo faranno mai, quindi dovrò cercarmi comunque un lavoro che non mi piace invece di fare qualcosa che mi piace...Tutta la mia vita è un compromesso, non è colpa tua. Non sto facendo niente di quello che vorrei fare, non sto ottenendo nulla di quello che vorrei.> Fagocita un insieme che vede quello scontro come il risultato marginale ma inevitabile di una serie di fallimenti {CHk ON|Inn Controllo Sabbia II 2/4} [Panchina] La sabbia si anima, diviene irrequieta tanto quanto la Sabaku, il discorso la rende tale e non può farci nulla purtroppo. Quella presa sul di lei viso ha l'intento di tranquillizzarla, di renderla più calma, consolarla il più possibile ma evidentemente sta fallendo a quanto pare. Le prime parole porta una certa luce nelle iridi del deturpato, vuole venirci ancora ad Oto e già questo vale tanto per lui, forse possono trovare davvero un compromesso per quello ma una cosa è certa, non l'avrebbe più fatta venire così spesso, piuttosto si sarebbe sacrificato facendo le ore piccole <Solo se in quella stanza vuota ci sei anche tu> a dormire s'intende, perchè mai dovrebbe starci da solo? In qualche modo sdrammatizza, ci prova pur non mostrando emozioni di alcun genere, il tono è atono nonostante l'intento sia chiaro <E poi, non avevamo un allenamento da fare al tuo Dojo?> rimembra quella proposta da lei fatta, può allenarsi li almeno una volta, farle compagnia eppure ciò non basta a scacciare le delusioni. Ne carezza lentamente le gote, piccoli tocchi fatti uno dopo l'altro mentre i possibili fallimenti di lei vengono a galla, con la Shinsengumi per non averla contattata <Ho imparato che la vita è sempre un compromesso> l'ha capito stando con lei, passando il tempo in sua compagnia <Se la Shinsengumi non ti ha contattata, allora non ti merita. Cos'hai che non va? Sei fedele a Suna ed al villaggio, non credo ci siano candidati migliori e se non lo vedono, vuol dire che quella strada ti avrebbe solo bloccata a lungo andare> inspira ed espira in maniera continua provando a consolarla al meglio delle proprie quanto misere possibilità <Non ti dico di continuare a sperare ma io credo che nel villaggio ci siano altre opportunità da poter cogliere, magari anche simili alla Shinsengumi, forse anche meglio> sa bene cosa sta dicendo seppur non lo dica in maniera chiara, non può esporsi più di tanto in merito, deve prima vederne la reazione. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]
Giocata del 15/12/2022 dalle 19:19 alle 23:40 nella chat "Piazza [Suna]"
19:20
Utente anonimo:
Quella cortina di sabbia scivola, raschia ma non lede nè graffia al di sotto della mano altrui, circondando il collo come una sibillina compagna di conforto in un effetto doppler che si unisce a quello del tatto altrui sul viso. La questione della sua venuta ad Oto sembra accolta, una graduale intromissione nella vita altrui come ad ora spontanea era giunta nei giorni di impegno minore, eppure quella concettualizzazione della stanza vuota spinge appena la guancia destra verso la sinistra che l'accarezza. <Intendevo se vuoi spazio.> Specificare l'ovvio è una dote, specialmente se è fatto con la fredda fermezza dei Sabaku e di Kore nel particolare il cui scherzo emula l'inglesismo serio più nero. Solo alla questione dell'allenamento le labbra sottili e scure si sollevano appena, il cenno voluto di un sorriso che altrimenti avrebbe tenuto per sè alla mente probabilmente. Le narici si dilatano mentre le mani si allungano cercando la stoffa delle vesti altrui all'altezza dei fianchi, stringendone alle dita. <Non lo so che cos'ho che non va ma evidentemente l'hanno trovato...Ci tenevo tanto. Non capisco, non ho mai mancato un ordine.> Sembra allentata la questione della casa altrui in quel frangente, presa più seriamente la sua ambizione rotta dal destino. <Ti riferisci agli Anbu? Gli stessi a cui ho dato un killer ferito, rischiando la vita invece che difendermi, non l'hanno preso, hanno dato la colpa ai ninja superstiti e sbolognato la cosa alla Shinsengumi? Quegli Anbu?> Che ne sa la povera biondina che per una volta si dimostra bionda pure di fatto, ancora, del tempo lavorativo altrui, eppure la menzione scivola chiara, diretta e dubbiosa. Era suo desiderio entrare nelle forze armate. <E poi non si può andare dagli anbu a dirgli prendimi, e anche fosse, sarebbe solo un ripiego.> La sua incrollabile determinazione per una volta si interfaccia di fronte al muto rifiuto della Shinsengumi adesso, insistere a battere su un muro ha senso quando lo si può scalare quel muro e forse quel silenzio non è che la realizzazione che lei non può fare nulla per quello specifico obbiettivo ormai. {CHk ON|Inn Controllo Sabbia II} [Panchina] Non cessa il contatto con il visetto altrui, lo mantiene tra le proprie dita, si mantiene a lei vicino, tanto, troppo vicino con un'assente desiderio di allontanamento <Ho avuto così tanto spazio in questi giorni che ora ne sono saturo> passando letteralmente giorni in una stanza di albergo di Suna per esserle vicino; non si sono visti e questo l'ha portato ad avere un'enorme spazio a disposizione, sentendo la mancanza. Continua quella carezza sulle gote, dolce, lenta, continua il suo tentativo di consolarla mentre con la coda dell'occhio s'avvede della di lei stretta sulle proprie vesti oltre a percepirla; deglutisce, inghiotte grumi interi di saliva sentendosi ben più preoccupato rispetto a prima, triste per lei <E questo fa di te una kunoichi eccezionale lo stesso> esordendo a quella prima frase di lei, una frase impregnata di tristezza ma non può capirla fino in fondo. Lui non ha fatto richieste, non ha presentato documenti di alcun genere per entrare nel corpo Anbu, hanno scelto loro e basta; non ha mai ambito a quella maschera ne a quel ruolo, semplicemente ha accettato la proposta e niente di più <Io non so quale metro di giudizio usino nella Shinsengumi ma sono sicuro di una cosa, stanno perdendo un prezioso elemento> alla fine dei conti non lo dice solamente perchè di parte ma perchè l'ha vista in azione con i suoi occhi, sa di cosa è capace, sa che cosa può fare e come può sfruttare le proprie abilità. I propri riferimenti vengono colti, sta rischiando nello spingersi tanto altrove ma deve trovarle una soluzione alternativa che sia degna di tale nome <Può darsi che il killer sia scappato, potevano avere l'ordine di non interferire. Queste sono domande a cui solo loro, credo, possono rispondere> tirando su con il naso mentre la destrorsa cerca di smuoversi, di scendere sul collo di lei, di scompigliarne appena i capelli. Improvvisamente le nuvole oscurano completamente il cielo, la pioggia comincia a cadere copiosamente, attimi brevi in cui entrambi si ritrovano bagnati <Sarebbe un ripiego se fosse una decisione tua> non se venisse scelta da loro perchè in quel caso avrebbe comunque la possibilità di rifiutare <E poi non è vero che non stai ottenendo nulla, sei un chunin mentre io sono un genin, chi sta facendo più progressi?> domanda semplice ma essenziale <E ha iniziato a piovere> veloce cenno del capo rivolto al cielo, a quanto pare il tempo non è dalla loro parte <Ce ne andiamo al chiuso fin quando non smette?> chissà, magari riesce a tirarla su di morale in questo modo. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]
Giocata del 16/12/2022 dalle 10:52 alle 14:16 nella chat "Piazza [Suna]"
10:53
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Non fa nulla per allenatare il contatto delle mani altrui sul suo viso, mentre le proprie dita intrecciano il tessuto ai fianchi dell'altro ed ivi si mantengono in appeso sostegno anche quando viene annunciata quella saturazione altrui. semplicemente continua ad intrattenere quel contatto contro le vesti come necessario, anche quando il viso accenna a sospingere verso destra il palmo dell'Uchiha e le pupille smuovono fuggiasche nel risollevarsi, rapide per ritrovare gli occhi smeraldo altrui. Quella parole sulla Shinsengumi sembrano di magra consolazione rispetto a quello che cerca contro il palmo altrui. <Sarà, fatto sta che è andata così.> Che lei sia un prezioso elemento o meno è poco rilevante, per qualche motivo non le è stato concesso di esserne nemmeno recluta, anche il tentativo risulta vano a quel punto. L'argomento muore là, seppellito senza livore alcuno nella realtà mentre la mano al collo trova pelle e sabbia sgranulata contro il palmo. <L'ordine di non interferire è ancora peggio, non voglio credere che il governo lo permetterebbe. Hai visto le foto sfuggite alla stampa sulla questione?>(Attualità) Quando però inizia a piovere sul suo corpo la sua sabbia batte in ritirata dalla pelle,cercando il foro della Sunodeki ed insinuandovisi all'interno. Zetsu potrebbe essere andato, le sue intenzioni fuori dalle mura sono tarpate, dentro le mura le ci manca solo che la Shinsengumi la faccia pure radiare dai ninja per motivi ignori ed infine piove. If you have a good day think to Kore. <Sì, meglio...Vieni ti faccio vedere casa, è vicino alla Magione.> Prima o poi gliela avrebbe comunque fatta vedere, sembra che la pioggia sia l'occasione più corretta, ritira le mani dalle vesti altrui iniziando ad alzarsi in piedi come per far strada{CHk ON|Inn Controllo Sabbia II} Consolarla è impresa ardua, non sa come riuscirci ne cosa effettivamente dire per rendere le intenzioni un successo, sa solamente di dover fare qualcosa di concreto. Il contatto si mantiene su quel visetto, non viene meno, non cessa mantenendolo fin quando non è lei a decidere di privarsene e per il momento quell'intenzione sembra del tutto lontana. Non commenta chinando appena il viso, difficile dire qualcosa, la Shinsengumi non l'ha calcolata, non l'ha presa in considerazione ma per quale motivo? Come recluta quella squadra? Tante le domande che si pone. Deglutisce, inghiotte grumi interi di saliva mentre la pioggia comincia a cadere copiosa, batte in quel di Suna all'improvviso rendendo ancor più vana quella giornata; sabbia e acqua non vanno d'accordo, lo sa <Non so quali siano stati gli ordini> a quel tempo ancora non ha sostenuto l'esame per entrare nella squadra speciale Anbu, letteralmente si è ritrovato in mezzo dopo e con l'impossibilità di fare qualcosa ma forse c'è ancora tempo per aiutarla in quel senso <No, purtroppo no> non si è informato più di tanto sulla questione killer, Kore è sopravvissuta e tanto basta per impedirgli di fare altro. Inspira ed espira interrompendo il contatto con ella nel momento in cui decide di alzarsi assecondandone il movimento; a sua volta, con uno scatto di reni si erge in piedi alla destra altrui <Si> guardandosi intorno, notando come la gente cominci a cercare rifugio nei locali, nei negozi, come tutto il circondario si svuoti lentamente minuto dopo minuto <Così mi faccio un'idea di quale forno prenderti, quale stia meglio con l'arredamento> arreda interni? No ma prendere un fornetto viola spacca mascella quando la casa ha tutt'altro colore non è proprio il massimo nonostante possa piacere a molti. In casa sua bene o male ha mobili di colore estremamente simile con il bianco come centro del tutto. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]11:38
Utente anonimo:
La questione del killer dilata nuovamente le narici, un tarlo esacerbante per l'animo della sabbiosa che sembra giungersi a tutto il resto. <Pensi che io sia una persona sfortunata?> Quella riflessione la coglie alzandosi in piedi, ormai la pioggia battente li sta assalendo e tutta la sua sabbia e protetta dal foro idrofobo e si agita contro le ambrate e trasparenti pareti ambrate della sua clessidra. Il pensiero dei due ragazzi nelle fogne torna presente per la Sabaku in quel frangente ma ci rinuncia a mettersi al coperto subito, ha iniziato a piovere forte ed all'improvviso, praticamente è già tardi quindi mollemente allunga la mano destra verso la sinistra di Akainu cercandone l'intreccio delle dita quando muove i primi passi guida nella direzione del quartiere dei clan, oltre il sentiero che separa la piazza dall'enorme campo d'addestramento che sta andando via via svuotandosi probabilmente visto il maltempo improvviso. L'uchiha si improvvisa designer di interni sollevando gli occhi, faticosamente vista la pioggia, verso il profilo altrui. <Come va con Katai? L'hai più sentito?> Una domanda alquanto improvvisa quella della Sabaku, se ne è disinteressata ma visto che Shiroichi chiede sempre a lei prima o poi avrà una risposta da dare a quel Nara ficcanaso, l'indagine della sabbiosa appare comunque leggera quanto decontestualizzata ma trovandosi ora in piedi china il capo in avanti lisciandosi la nuca con la mano sinistra. <Le crosticine si sono staccate tutte, hai visto? Se lo vedesse Katai credo gli prenderà un colpo.> Non può sapere che Katai ha già visto quel disegno, nè se il colpo gli è preso davvero, ma il pensiero sembra invisibilmente al tono mettere una certa allegria immotivata alla Sabaku{CHk ON|Inn Controllo Sabbia II} Quella domanda lo coglie all'improvviso, abbastanza da non sapere cosa rispondere in un primo momento portando le verdi iridi sul di lei viso fissandola qualche attimo di troppo <Dipende cosa significa per te essere sfortunati. Hai avuto una vita difficile, hai lottato per sopravvivere ma oltre questo, io credo di no> senza fornire particolari spiegazioni in merito, anzi, tace nel momento in cui le mani vengono intrecciate. La sfortuna...lui è sfortunato? Lo è? Domanda al quanto ostica e le cui risposte sono molteplici ma dipende dal punto di vista, dipende da cosa s'intende e lui è il primo che non sa rispondere ad un simile quesito in merito all'argomento. Labbra serrate da parte del deturpato la cui nera chioma viene totalmente bagnata dall'acqua, le vesti divengono fradice, appiccicose, fastidiose tanto da trovare difficoltà nel movimento, un leggero impedimento il suo ma niente di troppo invadente. La segue permanendo al fianco lasciandosi guidare verso la di lei dimora, incuriosito da quella nuova esperienza, da quel nuovo posto, la casa dove lei è cresciuto e dove ha vissuto nei primi anni della sua vita <Non lo vedo ne lo sento da quella sera al chiosco...non so come affrontare l'argomento, ha visto una parte una di me che non volevo venisse fuori> un punto debole non indifferente portato all'estremo. Non può fidarsi di Katai, a stento si fida di Shiroichi, figuriamoci di un altro seppur sia un membro del proprio clan e con lo stesso sangue nelle vene. Lo sguardo si scosta sul di lei collo alla volta del tatuaggio, quell'occhio Sabaku con una tomoe disegnata sopra, sta guarendo, sta venendo bene e non vi è quasi più sangue rappreso su di esso <Sta venendo ancor meglio> smuove il capo per guardarla meglio, con maggiore attenzione <E allora? Se non ne capisce il significato son problemi suoi> insomma, il suo prendersi un colpo non gli interessa molto in fin dei conti <Io invece sono riuscito, non so come, a rendere i miei occhi più forte> concludendo così, almeno per ora. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]12:43
Utente anonimo:
[q clan] Il passo snoda sul sentiero del campo di allenamento, direzione al quartiere dei clan, zona che dovrebbe esser all'altro seminota nelle vie, la medesima che conduce alla Magione. La questione della sfortuna viene colta in silenzio, meditata, assaporata come un concetto e non replicata. Le dita si stringono appena, tuttavia, tra quelle di Akainu. <Non credo sia un argomento da riprendere.Dovresti provare a parlare con lui come se niente fosse e basta, probabilmente è in imbarazzo tanto quanto te e non vedrebbe motivo di chiederti nulla, ma gli lasceresti quantomeno un'apertura al dialogo. Per quanto non sia tra le mie simpatie devo rendergli atto di una cosa>Si pronuncia su Katai per la prima volta in maniera ferma verso l'altro. <La stupidità non è un atto volontario, il suo essere idiota come una cozza non lo rende automaticamente cattivo.> COMPLIMENTONI, preceduti da una pausa che voleva richiamare l'attenzione altrui a quella sentenza. Il capo viene risollevato a quei commenti e la mano bagnata scivola via dal collo lasciando gocciolare su quell'occhio i capelli corti e ormai in modalità pulcino appena nato. <Definisci più forte...Hai imparato a vedere sotto i vestiti?>Le priorità quelle giuste, quelle importanti da sapere sulle abilità oculari altrui sono esattamente queste per la sabbiosa. Un brillio curioso negli occhi ne anima quell'intenzione. <Ho finito l'apprendimento di tutte le tecniche che mi ha assegnato Amir-Sama> Aggiunge, come se il suo margine di miglioramento fosse ora tornato ad un appiattimento nella curva di apprendimento delle novità sulla sua sabbia. Eppure manca qualcosa. <Senti...>Un soffio con cui torna a torcere nella sua direzione. <Come va con il tuo clan? Non ne parli mai se non come un obbiettivo>{CHk ON|Inn Controllo Sabbia II} La questione Katai è sempre scottante per lui, non sa come comportarsi ne coma agire, ci sono tanti modi ma la sfiducia è qualcosa di arduo da superare eppure ascolta in silenzio il dire della ragazza senza commentare, quelle parole possono essere utilizzate a proprio favore ma comportarsi normalmente? Senza che sia successo nulla? China il capo stringendone la mano, la tiene stretta per poi tirare fuori il ninjaphone dalla tasca sbloccando lo schermo per aprire la chat di Katai. Ha il suo numero a quanto pare ma un sospiro lo blocca sul momento, un sospiro pesante il suo mentre riflette <D'accordo> iniziando a scrivere sul touch per poi premere invio, un messaggio diretto ed incisivo che non lascia spazio ad alcun tipo di dubbio <Gli ho scritto un messaggio, appena e se risponde, vedremo> ma la verità del deturpato è la paranoia, di questo stiamo parlando. Annuisce semplicemente cessando di commentare, preferendo andare verso lidi più sicuri e facili da affrontare come i propri poteri, la propria forza ed i progressi; sorride a quel dire, un sorriso tenue, appena accennato tutto sommato ma divertito <Ne ho bisogno?> chiede con una certa ironia non troppo presente nel tono vocale <Non so spiegarlo bene, lo vedrai durante l'allenamento> tanto ne hanno uno in programma, possono sfruttarlo a dovere per comprendere le rispettive abilità. Annuisce mantenendo un lieve sorriso in viso viene mantenuto mentre oltrepassano altre zone del villaggio, ne conosce poche ma alcune di quelle le riconosce nonostante il poco tempo passato <Io sono riuscito ad apprendere una tecnica unica nel suo genere, credo possa diventare facilmente la mia preferita> lo Iaido. Da quando ne ha letto, da quando l'ha provata se n'è praticamente innamorato perdutamente e poi quell'ultima domanda che riporta alla mente vecchi pensieri venuti fuori dopo la chiacchiera con il Nara. Umetta le labbra passandovi sopra la lingua, un moto a dir poco veloce <Voglio scrivere al capo clan, tornarci, vedere in quali condizioni versa> senza guardarla come se quelle parole presentassero una pesantezza non indifferente. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra]14:01
Utente anonimo:
[q clan] La curiosità è Kore quando Akainu prende il telefono cerca di sbirciare, non tanto il contenuto quanto cosa stia facendo. <Vedremo.> Sancisce a sua volta pria di diniegare con fare leggero con il capo. <No.> Non ne ha bisogno. <Ma sarebbe divertente.> Aggiunge con una sincerità disarmante che le è solita, che manchi tuttavia la spiegazione di quella miglioria sembra destare silenziosamente qualche sospetto. <Mhh, va bene, che tecnica? Parlamene.> Domanda mantenendo viva la propria curiosità nei confronti altrui, non commenta tuttavia sulle sue intenzioni di contattare il capoclan, non sente il proprio dal rapporto fatto sul killer, peraltro non ha avuto risposta da Asuke-sama, non sa quindi se alla fine è stato fatto rapporto al Kazekage. <Vuoi diventare Kage?> Non glielo ha mai chiesto esplicitamente ma ora sembra spuntare dal nulla quella domanda. Tra le case del quartiere dei clan, a cinque minuti a piedi dai cancelli della magione, si staglia una palazzina su tre piani, di quelle fatte di appartamenti tutti uguali, al secondo vi è l'appartamento infine che verrà mostrato ad Akainu per la prima volta. L'ingresso è un salotto cucina, come usuale, con tre porte e privo di corridoi, la porta centrale conduce al bagno direttamente, dallo stesso uno spazio ripostiglio è una porta secondaria di una nicchia scavata nella parete, la porta a destra una stanza piccola e spoglia, con due lettini, una scrivania, due comodini ed un armadio. Alla porta più distante dal comparto cucina la stanza da letto con il mobilio essenziale. Oltre al televisore ed al bollitore in salotto non c'è praticamente nulla, i mobili della cucina ma un tappeto a terra sta facendo da divano al momento. Chi ha avuto l'affitto in quegli anni ha quantomeno rispettato l'abitazione anche se si vede che è stata abitata e non ha smesso di pulirla del tutto. Inoltre l'appartamentp è di quelle forme collettive, la maggior parte delle famiglie in quello stabile sono Sabaku o meno evidentemente i Noribiki per mancanza di Giare, appartamenti che sono stati assegnati o venduti ai Ninja di suna direttamente dal clan stesso probabilmente dopo l'arrivo nelle mura, lo stesso destino dev'esser toccato ai genitori di Kore all'epoca. Avrà comunque ampia scelta Akainu sulle note di colore perchè le pareti vanno palesemente ridipinte ma le note sono del giallo paglierino e del crema per quasi tutto il poco che c'è {SE exit} Divertente non sa dirlo, spiare qualcuno da sotto le vesti non rientra nei suoi obiettivi ne nelle sue voglie momentanee, al contrario, con lo sharingan può fare ben di meglio <Semmai dovessi ottenere un potere simile, avresti sempre i miei occhi addosso> più del solito ovviamente e già la guarda ampiamente ogni volta che sono insieme. Inspira ed espira aria, i polmoni avanzano ed indietreggiano mentre la pioggia non cessa di battere, di scendere in maniera copiosa con la curiosità della Sabaku giungere a livelli estremi <E' una tecnica utilizzabile una solva volta per il suo effetto sorpresa. Uso il chakra per potenziare i miei movimenti e rendermi invisibile nel momento dell'attacco> dando una spiegazione veloce sulle funzionalità di tale mossa <Può essere utilizzata solamente con determinate armi però> non ha ancora provato con la ninjato ma non ha dubbi che possa avere successo anche con essa. Tante spiegazioni eppure attende quel momento in cui le avrebbe mostrate tutte quante alla ragazza, che sia in allenamento od in missione, necessario se vogliono fare squadra. L'ultima domanda lo spiazza decisamente, così diretta, così precisa, forse anche troppo per i suoi gusti <Si> replica in maniera secca e diretta a sua volta, vuole diventarlo e riportare Oto alla sua gloria, far tornare il villaggio forte e potente come un tempo ma deve ancora passare di acqua sotto i ponti prima di realizzare tale obiettivo, a cominciare dal proprio grado. Deve diventare chunin. Finalmente giungono all'appartamento situato in una palazzina di tre piani ed una volta dentro le verdi iridi si portano su ogni singola stanza, ogni minimo punto di esso scrutandolo attentamente, abbastanza spoglio per essere vissuto, decisamente essenziale <Domani andiamo a vedere qualche mobilio?> posando lo sguardo su di lei ma qualunque sia la risposta, almeno quella giornata l'avrebbero passata all'asciutto e poi c'è la tv, chissà su quale programma è sintonizzata. [END]