La maturazione nel fallimento
Free
Giocata del 06/12/2022 dalle 11:08 alle 21:50 nella chat "Luogo Sconosciuto"
[Casa - Tavolo in Salotto] E' seduta al tavolo in sala, i capelli sciolti, una lunga felpa di colore grigio a coprire quel corpicino, collana dorata al collo mentre l'unico orecchino indossato è quello in cima al padiglione sinistro. Le gambe sono avvolte da un paio di leggins neri e ai piedi ha delle calzine grigie, è in tenuta decisamente casalinga dato che non deve uscire oggi, quindi si è messa comoda senza i mille gingilli che si porta dietro solitamente. Su quel tavolo però ci sono una quantità di fogli e di colori infinita, è lì che sta disegnando, sfogando il suo estro in qualche modo, mentre la matita si muove sui quei fogli bianchi dando vita a ciò che la testa le dice. Indossa gli occhiali, quelli che ha comprato con Shiroichi, a forma di goccia molto leggeri per quel visino tondeggiante. La mente è molto confusa in quello che fa, su quel foglio c'è una bozza di un viso, dei capelli arruffati e una mascherina, però non è certa che sia quello che vuole rappresentare, quello è un semplice ritratto, non è uno dei suoi ritratti disvelatori, è solo quell'immagine che le è rimasta in mente in maniera vivida. Sul foglio accanto c'è quel ventaglio stilizzato, diviso a metà simbolo di un clan al quale sembra legata in un modo o nell'altro. Sembra non riuscire a realizzare quello che desidera mostrare quello che vede e sente nonostante tutto. Quelle dita esili passano in quel crine, viene spostato di lato parzialmente, lasciando un lato del collo libero da alcun impedimento ora. Sembra veramente molto concentrata su quanto sta facendo, però il viso è sereno, non sembra che sia successo qualcosa di male. [Chakra ON] [Bagno -> Salotto] Alzatosi relativamente presto quella mattina con la decisione di tornare ad avere cura del proprio corpo. Come da prassi, anche quella notta l'ha passata insonne, un sonno frastagliato, rotto dagli incubi e dai pensieri di quella missione non riuscendo a distaccare la mente da quanto accaduto eppure le parole di Yuki gli han donato grande conforto, una chiacchierata necessaria al fine di essere se stesso. Si è lavato la faccia passandovi sopra una particolare crema per rendere la pelle più morbida e lucente, in particolare sotto agli occhi, un blando modo per portare meno in evidenza le occhiaie. Non del tutto ma è riuscito nella sua impresa, schiarite, meno appariscenti e la sclera meno arrossata; ha lavato i capelli con minuzia usando shampoo e balsamo, due lavaggi fatti con cura ottenendo la sua solita chioma, bianca, splendente ma particolare attenzione è riservata alla barba. Non gli è mai piaciuto averla ed in quell'ultimo periodo ha trascurato il taglio lasciandola crescere, incolta, non curata ed in virtù di questo la lametta passa lenta su ogni singolo punto di quel viso, dalle guance alla mandibola, passando sopra e sotto le labbra; ogni singolo pelo viene estirpato riportando quel viso alla sua angelica e giovane bellezza di un tempo, persino il collo viene pulito togliendo il superfluo. Mani innalzata a dare un paio di colpetti alle guance mentre passa il dopobarba profumato, sta decisamente meglio rispetto ai giorni passati e non può che esserne grato, a Shizuka ed alla madre, in pratica, alla sua famiglia. Esce dal bagno fuggendo velocemente in camera da letto optando per delle vesti molto semplici ed efficaci le quali comprendono un paio di pantaloni neri elasticizzati della tuta il cui orlo giunge poco prima del tallone, una maglia nera smanicata a ridosso del busto, allenato ma decisamente poco delineato, un problema da risolvere quanto prima ed infine un soprabito bianco lungo fino alle ginocchia avente le maniche corte ed il colletto alzato. Il polso sinistro mette in mostra il tatuaggio recante il simbolo del clan Sumi mentre sul padiglione sinistro dell'orecchio l'orecchino blu incastonato. Emerge dalla camera da letto al salotto dove la rossa è seduta, intenta a disegnare, concentrata; si avvicina lentamente adagiando una mano sullo schienale della sedia mentre il viso viene portato in prossimità dell'altrui guancia lasciandole un bacio. Il profumo rilasciato dal dopobarba è forte e dolce allo stesso tempo, un profumo che si espande per tutta quanta la stanza <Buongiorno Mia> veloce l'occhiata alla figura del disegno ed al ventaglio sul foglio accanto <Chi è?> chiede incuriosito prima di mettere una piccola distanza dalla ragazza recandosi nella cucina comunicante con il salotto stesso <Hai fatto colazione? Vuoi qualcosa? Caffè? Tè? Riso?> mentre apre le varie mensole un fischiettio continuo proviene dalle labbra del bianco, allegro, un motivetto quasi energico. [Chk On] [Casa - Tavolo in Salotto -> Cucina] Mentre è presa da quel suo mettere nero su bianco i propri pensieri, un odore particolare le solletica il naso. Alla fine è da qualche giorno che il ragazzo non è al cento per cento se stesso e si è lasciato allo sbando più totale, non che a lei sia dispiaciuto immensamente a livello fisico. Ovviamente era solo un tedio psicologico, il sapere costantemente che lui non si sentiva bene. Eppure non basta a farle alzare la testa, lo sente avvicinarsi e l'attenzione su di lui si muove solo quando riceve quel bacio sulla guancia. << Buongiorno Mio. >> Gli occhi blu si spostano distrattamente su di lui, vedendolo ripulito per bene dopo qualche giorno. Rimane quasi confusa e la domanda che giunge poco dopo la confonde ancora di più: << Katai >> Come se lei avesse mai parlato del quattordicenne a lui, in fondo era solo tipo strano conosciuto per caso e di cui ha promesso di prendersi cura, nulla di che. Però quello straniamento la porta seguire con lo sguardo l'incedere altrui, seguire quel fischiettio quelle domande. << No ero distratta. Un thè andrà bene. >> Risponde di nuovo in maniera quasi automatica, mentre i cricetini mettono insieme i pezzi di una realtà che non conosce. Si alzerebbe, abbandonando la matita, muovendosi in maniera silenziosa verso la cucina, avvicinandosi a lui se possibile senza interrompere gli altrui movimenti o finirci nel mezzo. << E' successo qualcosa di bello? >> Domanda in maniera quasi innocente, cercando di fermarlo nel suo moto, allungando una maninae provando poi a cingergli la vita con entrambe le braccia qualora si fosse fermato. [Chakra ON] [Bagno -> Salotto] Sta stranamente bene quella mattina, i pensieri al passato sono tanti, le visioni della missione continuano a pervaderlo, a colpirlo li dove è più fragile aggiungendosi ai continui incubi riguardanti il killer e la chimera gorilla, nulla è realmente scomparso ma ha finalmente preso una decisione. Una decisione cruciale per il proprio futuro capace di alleggerire quell'enorme peso sull'animo dato dal fallimento della missione, dalla morte di un compagno e dall'aver visto quasi morire anche Kore. Dona la schiena alla ragazzina mentre si reca in cucina non avvedendosi del suo straniamento in merito al comportamento, lecito ovviamente; ha passato giorni neri e bui come mai in vita sua, giorni tanto oscuri da far invidio allo stesso sangue che scorre nelle di lei vene <D'accordo> replica nell'udire quel nome a lui totalmente sconosciuto, mai udito prima di quel momento <Chi è Katai?> andando di più sul preciso eppure quel nome non gli risulta nuovo, Shiroichi l'ha pronunciato giorni prima durante una loro discussione. All'epoca non ha fatto domande, non si è interessato a quella mistica figura che lega la Kokketsu e il Nara ma adesso, dove i dubbi son svaniti, è curiosi di sapere chi egli sia <Dall'immagine sembra un ragazzino, è un tuo paziente?> la mascherina sul viso lo porta immediatamente ad optare per quella soluzione, fin troppo semplice e scontata ma non avendo indizi, salvo il ventaglio, non può dedurre chissà cosa. Ode la di lei scelta scostandosi verso una mensola sulla sinistra dove tira fuori un paio di bustine di tè, per lui quello nero mentre per l'altra il tè classico. Preleva due tazze mettendovi all'interno le bustine ed una pentola la quale viene riempita di acqua e messa sul fornello acceso lasciandola scaldare, quasi bollire; i preparativi stanno andando avanti quando viene bloccato voltandosi verso la rossa. Sgrana le dorate iridi nel ricevere quell'abbraccio totalmente improvviso; preso alla sprovvista mantiene le superiori leve alzate qualche secondo prima di ricambiarlo stringendola a se con tutta la misera forza in suo possesso <All'incirca, ho avuto una piacevole chiacchierata e le nubi nella mia testa si sono come diradate> sorridendo mentre mantiene quell'abbraccio <Quasi almeno, continuo ad avere ancor incubi la notte> non può impedire ai sogni di mostrarsi ne di farsi vivi nei momenti meno opportuni. [Chk On] [Casa - Cucina] Quando risponde alla domanda posta dal fidanzato è già sulla porta della cucina, non alla prima ma alla seconda in effetti. Era troppo stranita da quel comportamento totalmente in costrasto con il giorno precedente per dare importanza al ragazzino sul disegno, almeno non quanto prima. << Non è un mio paziente, cioè lo è stato ma spero non lo sarà troppo in futuro. >> Tergiversa, ci gira intorno, forse perchè quei cricetini nella confusione di quei gesti così rilassati si stanno un poco azzuffando fra loro. << E' un amico, ha quattordici anni, è un Uchiha. I suoi occhi mi ricordano terribilmente quelli di Yasuhiko. >> Questa è una definizione più diretta, più sincera di chi sia quel giovane mascherato sul dipinto. << Caratterialmente è su un altro pianeta però. L'ho aiutato con un progetto qualche giorno fa e credo abbia sorriso per la prima volta da quando l'ho incontrato. >> Crede, perchè appunto quella maschera ha celato parte di quel gesto. Non specifica che quel gesto le sia rimasto in mente in troppo, è evidente dal fatto che si sia messa a ritrarre di nuovo qualcuno. Lo abbraccia dopo quel muoversi affannosamente in cucina, viene ricambiata, quel contatto li unisce senza troppe parole di mezzo. Si appoggia al petto altrui, concedendosi di ascoltare anche l'altrui battito cardiaco: << Sono contenta che ci sia il sole ora. >> Ovviamente si riferisce al fatto che le nubi si siano diradate finalmente. << Per gli incubi potrei provare a fare qualcosa io prima di andare a dormire, almeno quando sono a casa. >> Pessima idea signorina, abusare delle proprie capacità a livello mentale non è mai bene, non è corretto calmare il tuo ragazzo con un'illusione. [Chakra ON] [Bagno -> Salotto] Si ritrovano avvinghiati in cucina, uno contro l'altro in quell'abbraccio che dura particolarmente, non gli dispiace, al contrario, esso risulta risanatore per il bianco, un buongiorno perfetto, un modo incredibilmente efficace per iniziare la propria giornata <Se è un ninja, lo sarà spesso e volentieri. Guarda me, non ho mai messo piede in ospedale e da quando mi sono risvegliato dal come sono rimasto ferito un numero di volte indecente> quel corpo oramai è praticamente martoriato, distrutto dalle ferite e risanato sempre dalla rossa. La destrorsa si porta in alto verso il capo di lei, ne carezza la chioma dolcemente inserendo le dita tra i capelli, coccolando la propria fidanzata in modo più spontaneo, desideroso di restituire quell'affetto che ella ha saputo dargli. L'ascolta silente sentendo il paragone con Yasuhiko, un fantasma del passato di lei, un fantasma ripresentatosi dopo tanto tempo; ancora non commenta quella definizione preferendo porre attenzione al successivo dire, un progetto e l'ha visto sorridere per la prima volta. Un dettaglio fondamentale per comprendere come la vita di costui sia estremamente triste e difficile; non serve un genio per giungere ad una simile conclusione, chi non sorridere non sta bene, non ha una vita facile da vivere <E questo dev'esserti rimasto impresso immagino> il disegno è esplicativo, qualcosa di talmente impresso da dover esser riportato su carta <Stai cercando di sostituire Yasuhiko?> pone infine quel quesito, troppi dettagli in così poche frasi, troppe cose che lo portano a pensare ciò. Lui stesso non si è mai posto come sostituto, troppo coinvolto emotivamente e neanche ha mai voluto esserlo; l'Uchiha, alle dorate iridi del bianco, non piace, l'ha fatta soffrire e piangere, tanto basta per instillare in lui un certo disprezzo seppur sia consapevole dell'importanza dell'altro. China il viso per baciarne il capo <Il sole c'è grazie alla mia famiglia, siete voi ad avermi aiutato> aumentando la stretta in maniera considerevole <E ho finalmente preso una decisione> comunica apertamente di aver raggiunto una quadra nella sua vita, adesso sa bene cosa vuole fare, chi vuole essere e come adempiere al proprio futuro. Il sopracciglio si solleva inevitabilmente alla proposta, di certo non arriva a pensare ai genjutsu <In che modo?> e solo adesso un'idea per nulla casta sopraggiunge nella di lui mente capendo totalmente male senza però esplicarla, non ancora. [Chk On] [Casa - Cucina] Il faccino si gonfia un poco a quella affermazione. Lo sa che passeranno sotto le sue mani altre volte ma vorrebbe evitare se possibile. << E dovresti anche smetterla oserei dire! >> Di farti menare male si intende, non che sia proprio una scelta libera ma è chiaro che non le faccia piacere riassettare la fisicità degli altri, anche se lo fa ogni volta in maniera impeccabile. Si prende quelle attenzioni, quelle coccole che fondamentalmente ha quasi solamente dispensato nell'ultimo periodo, perchè funziona così, a seconda delle necessità è uno dei due a essere forte per l'altro. Si stringe leggermente quell'abbraccio come a fargli intendere quanto sia piacevole quel tocco delicato. << Si. >> Non nega l'evidenza, è un qualcosa di anche abbastanza ovvio, << Katai non è molto espressivo di solito. >> E' per quello che quel gesto sembra essersi stampato in quella testolina ed essersi aggiunto alle cose importanti da ricordare e magari da far ricapitare. Poi arriva quella domanda che pare retorica, che in fondo quasi la offende. La testa si scosta dal petto altrui, fissandolo negli occhi, un mare blu che si riflette nell'oro. << Hiko non può essere sostituito da nessuno. >> Il tono è molto serio, quasi in effetti lascia trasparire quel fastidio per aver anche solo ipotizzato una possibilità del genere. Quel posto che è riservato all'Uchiha nel suo cuore è unico e insostituibile, ora e per sempre, nel bene come nel male. Per quanto il Nara si sia impegnato a raggiungerla, a farle capire che non è da sola, non potrà mai eguagliare quella figura con la quale è cresciuta. Shiroichi non è meno importante di Yasuhiko, ma sicuro non può essere lui. Non si sostituiscono le persone nella testa della rossa e soprattutto nel cuore. Comunque quel discorso è troppo poco importante per mantenere quel faccino serioso. Infatti si interessa allo star meglio altrui, a ricevere quella risposta, parlando di loro come famiglia a tutto tondo. Le si stampa un sorriso ampio sul viso per poi domandare: << Che decisione? >> E' curiosa ovviamente, sembra qualcosa di bello finalmente. << Secondo Rasetsu si possono modificare i sentimenti con i Genjutsu. E io voglio imparare a farlo per curare le malattie mentali. >> Insomma in realtà è un progetto ben più ampio del far dormire sereno il proprio ragazzo, ma in fondo perchè non usarlo come cavia. [Chakra ON] [Bagno -> Salotto] Si lascia scappare una piccola risata impregnata di divertimento nel rivedere quel faccino imbronciato, una scena che gli è mancata terribilmente in quell'ultimo periodo <In realtà lo faccio apposta per avere addosso le tue dolci manine> lasciando fuoriuscire la lingua, socchiudendo gli occhi in quella bonaria presa in giro ai danni della poveretta. Sa di non aver bisogno di quello ma oggi è troppo rilassato, troppo tranquillo per entrare in discorsi complicati ed oscuri, vuole solo godersi quella giornata in tutto e per tutto con la donna che ama si, perchè Shizuka per quanto possa avere comportamenti infantili, è divenuta una donna e neanche se ne sta accorgendo. Continua la carezza nei capelli, china il capo leggermente per adagiarlo su quello altrui, il battito cardiaco è tranquillo, il respiro pacato sinonimo di quanto effettivamente stia bene, di quanto tutta l'oscurità stia lentamente scemando <Immagino che questo Katai non abbia un bel passato> portando ad alta voce quella sua supposizione <Shiroichi me l'ha nominato qualche giorno fa> rendendo noto che sa che il Nara lo conosce ma si blocca, sia nel parlare, sia nel carezzarla vedendo la serietà ed un accenno di fastidio al proprio dire, esplicato con una risposta secca, decisa <Era solo una domanda> per placare quel fastidio di lei, mettendo fin da subito le mani avanti ma neanche lui vuole affrontare simili argomenti. La felicità viene per prima, è al primo posto oggi e si evince da ogni sillaba pronunciata dal bianco, si evince dal sorriso che riesce a scatenare in lei solamente con il comportamento solare che ha adottato <Ho capito che non mi serve essere un ninja per fare ciò che voglio perciò non sarà più la mia priorità> iniziando a parlare, a disquisire su ciò che ha compreso <Continuerò ad esserlo in maniera formale per le emergenze nel caso succeda qualcosa ma il mio lavoro di ninja può definirsi concluso> questa è la prima delle tante decisioni prese <Arrivare a questa conclusione mi ha alleggerito e mi rende felice, perchè so di non essere portato per fare lo shinobi, ho altre doti> si, insomma, deve comunque fare qualcosa nella vita <E mi dedicherò a quel progetto di cui abbia parlato, ci metterò anima e corpo per realizzarlo. Voglio farlo, per me, per Kushina e per te> lei è sempre in mezzo ad ogni suo piano, ogni sua idea. Le sorride, un sorriso ampio di chi ha finalmente le idee chiare per la prima volta dopo molti anni, finalmente sa cosa vuole fare nella vita ma poi giunge la spiegazione. Vuole sfruttare le illusioni per cambiare i sentimenti, farlo dormire meglio, farlo riposare e qui il discorso con Yuki torna prepotentemente a galla <Usare i genjutsu per privarmi degli incubi è solo una soluzione temporanea, un modo per aggirare il problema senza risolverlo veramente> inspira ed espira <I problemi vanno affrontati e risolti, non ci sono scorciatoie> mostrando come sia sensibilmente maturato grazie a quell'esperienza, come sia cresciuto guardando la morte in faccia e sfuggendole da sotto il naso <Per troppo tempo sono scappato dalle responsabilità, adesso basta. Devo prenderne atto e devo risolverle> sospirando definitivamente, rigettando aria all'esterno, lontana dalla ragazza <E poi, ci sono altri metodi per farmi andare a dormire con belle immagini, sai?> nel dire ciò la destrorsa discende sul di lei visino, le labbra ricercano quelle altrui prendendosi un bacio lungo quanto passionale, lasciandole intuire a cosa si riferisca <Comunque> una volta distaccatosi <Come mai le malattie mentali?> informandosi, chiedendo, incuriosito. [Chk On] [Casa - Cucina] Quella risposta con risata fa si che si arrabbi paradossalmente ancora di più così che le mani chiuse a pugno vengano sbattute sul corpo del ragazzo, senza alcuna forza dato le scarse capacità della rossa: << Non serve che tu ti faccia male per quello! >> E' un dato di fatto più che mai ora, senza saperlo qualcuno le ha fatto il favore di liberarla da strani tarli, quindi ora è molto più libera di interagire con gli altri senza diventare una melanzana. Però non è così arrabbiata da schivare quelle coccole, da parlottare di quel ragazzino: << Non è particolarmente fortunato. Ma ha scelto la sua strada e penso sia una buona scelta, quindi voglio aiutarlo. >> Boffonchia, non dice che in realtà è la stessa missione che ha affidato a se stessa, forse per quello vorrebbe vedere il desiderio altrui realizzarsi. << Spero che Shiro non abbia seguito il tuo consiglio di andare a letto con Kaori! >> Di nuovo lo guarda storto anche se si giustifica per la domanda riguardo al vecchio amico. << Quella ragazzina non se lo merita! Sai che ha fatto una scenata assurda tipo un 'scegli me o lei' dopo che si è fatta l'intero clan Inuzuka della sua età? >> Non le sembra corretto andare a pretendere che qualcuno rinunci a delle amicizie dopo che lei è stata così menefreghista. Ad ogni modo entrambi non hanno voglia di litigare, anche se quei battibecchi sono più il sintomo che finalmente possono parlare in maniera normale, senza paura di feire un animo spezzato. Ecco perchè si passa alla decisione altrui, a quell'idea di abbandonare la carriera militare che anche la nanerottola gli aveva accennato pensanto al nonno acquisito. Gli occhi blu rivolti a lui si allargano quasi, mentre lo ascolta il sorriso si espande in maniera serena come se fosse contenta e sollevata. << Sono molto felice che tu abbia trovato il tuo modo di andare avanti. E sono contenta che tu voglia fare qualcosa di importante per te e per gli altri. Sono sicura che quando raggiungerai quell'obbiettivo ti sentirai estremamente appagato. >> Insomma è qualcosa di grandioso già solo all'interno di Kagegakure, ma si può sognare in grande, volare con la fantasia. << Immagina un domani, se riuscissimo a tornare ai vecchi villaggi. Potresti renderla un'organizzazione mondiale! Potresti girare per il mondo per vedere dove sia più necessario il tuo aiuto! >> In fondo si concilia molto bene con la voglia di libertà del bianco. Le mani della Kokketsu si allungano verso quel crine, infilandosi in esso con dolcezza. Gli spiega quell'idea, quel progetto che vorrebbe portare avanti, l'ennesimo nel campo della medicina, qualcosa forse in qualche modo innovativo. La risposta che ottiene la stupisce un poco, non vuole scappatoie, non vuole prendere la strada facile non più, il visino stupito inizialmente diventa violetto quando lui fa quell'allusione o meglio quando la bacia in maniera passionale confermando di aver voluto alludere ad altro. Non rifiuta quel contatto anzi, se ne gode tutto l'effetto però una volta separati boffonchierebbe qualcosa: << Hai dormito con me fino ad ora.... >> Come per sottolineare quanto questo non sia bastato per fermare quegli incubi. << Nessuno si interessa a questi disturbi. Sono molti e diversi, è una scienza imperfetta e difficile. Poi l'idea mi è venuta perchè ho scoperto che il ragazzo di una mia amica ha una forte fobia del fuoco. Questa cosa lo limita nel suo lavoro come Shinobi e vorrei aiutarlo. >> Insomma a conti fatti è qualcosa che nuovamente fa per qualcun altro, ma che può sfruttare benissimo nel suo futuro, i disturbi post traumatici sono infiniti. << Potrei placare attacchi d'ansia momentaneamente, senza l'utilizzo di farmaci che spesso sono tossici per l'organismo. Insomma possono esserci molte applicazioni. >> Si vede come quella testolina stia volando lontano, ma in fondo nulla di utile è mai stato scoperto stando fermi no? [Chakra ON] [Bagno -> Salotto] Senza scostarsi riceve quei colpi sul proprio petto, colpi privi di violenza, privi di forza capaci di aumentarne la risata, un divertimento senza pari in quella ritrovata normalità. Un momento gioioso il suo dove può essere libero, finalmente libero, di vivere <Lo so rospetta, ti prendevo in giro> ridacchia sfruttando quei nomignoli, quelle paroline loro nate per schernire e adesso sinonimo di un legame ben più forte di quanto si possa immaginare. Nonostante si tocchino argomenti delicati nei confronti di qualcun altro, il sorriso non accenna a svanire sul viso del bianco, un sorriso deciso, sollevato <Si è trovato un'ottima aiutante allora, sai, in quello che voglio fare, tu saresti perfetta, praticamente perfetta> la vede in quella sua organizzazione ad aiutare gli altri, aiutare chi ne ha bisogno. In parte essa è ispirata proprio alla Kokketsu, ella ne è l'artefice principale in maniera inconsapevole ma quando si parla di Shiroichi resta per un attimo interdetto. Solleva il destro sopracciglio sentendo tirata in mezzo quella Kaori, la ragazza di cui il Nara è innamorato <Perchè? Prima o poi deve pucciarlo il biscotto> discorsi molto raffinati quelli dei due ma alla fine comprende il motivo di tutto quell'astio nei confronti della bionda <E allora? Dov'è il problema? Se la faceva anche lui e poi la mollava. Tanto, botta più, botta meno, a quella li non avrebbe fatto differenza> sorpreso sgrana le dorate iridi non comprendendo dove sia il problema in tutto quello. Due mentalità diverse nel trattare simili situazioni, il bianco un tempo non avrebbe esitato a volgere un situazione del genere a suo favore <Ma poi, perchè l'ha messo davanti a quella scelta? Cosa c'entri tu con lei?> ecco cosa non arriva a comprendere ritrovandosi stranito, perplesso a dir poco. Non può sospettare di nulla, anzi, non vi riesce dopo le parole del Nara sul non mettersi in mezzo alla loro relazione. Nel proferire dei propri progetti nota l'azzurro di lei allargarsi, il sorriso espandersi a dismisura, in qualche modo le parole l'hanno resa felice, soddisfatta arrivando a scaldargli cuore il quale aumenta leggermente nel suo battito <Ho trovato il mio scopo nella vita> corregge il dire altrui <E ne sono sicuro e sono felice di averlo capito, dannatamente felice> non si nega quella felicità ma stavolta è lei a volare di fantasia con un futuro a cui neanche il bianco ha mai pensato. Schiude le labbra allontanando appena il viso, sorpreso da tali parole <Già, sarebbe bello ma per ora, andiamo per gradi. Ho tante cose da fare a partire da oggi, mi servono soldi per realizzare il progetto, devo studiare per conoscere meglio Kagegakure, tante, troppe cose> tutte insieme oltretutto. Lo stupore di lei non tarda ad arrivare alla di lui scelta di non prendere scorciatoie e affrontare ogni singolo problema di petto, risolvendolo per poi sfociare in quel bacio passionale capace di farla arrossire, di imbarazzarla <Ora è diverso, prima non facevo nulla per superarlo se non piangermi addosso, adesso invece...> mantenendo il sorriso alto, guardandola fissa negli occhi, trattenendola in quell'abbraccio mentre si lascia carezzare la bianca chioma. Silente ascolta quel progetto sulla cura di malattie mentali, le comprende ma non sa quanto il genjutsu possa essere la soluzione <Beh, puoi provare le tue tecniche su di me. Magari le fai durare brevemente giusto per appuntarti gli effetti o, non so, le reazioni e limarle...durante il giorno possibilmente> quando è sveglio e capace di intendere e di volere. [Chk On] [Casa - Cucina] Lascia perdere quel discorso sul farsi mettere le mani addosso, però si sente di specificare qualcosa riguardo Katai: << In realtà sono più un supporto. Nemmeno gliel'ho detto. E' che vogliamo entrambi far si che il nostro clan abbia un volto nuovo, deve farlo da solo ma almeno con qualcuno accanto. >> Insomma cambiare la mentalità del mondo non è facile, ne per un Uchiha ne tanto meno per un Kokketsu. E non commenta quello che lui dice riguardo al suo progetto, in fondo non ne è così certa. Il visino però si indispettisce quando l'altro non capisce l'importanza delle prime volte, anche se non si aspettava granchè di diverso: << A lei non sarebbe cambiato ma a Shiro sì! La prima volta che fai qualcosa del genere deve essere speciale no? Bakan! >> Come se quella parola potesse sancire in qualche modo la veridicità di quanto afferma. Poi quando compare quella domanda sempre riguardante la biondina sbotta: << Che ne so! Si era fissata che io volessi qualcosa da Shiro più che un'amicizia e che sono una sfasciacoppie! IO! >> Quegli occhi azzurri lo fissano quasi esasperati, come se non riuscisse proprio a credere a una tale assurdità. Fortunatamente però quella signorinella poco registrata viene messa da parte in favore di progetti maggiori, migliori per il futuro del Sumi e di conseguenza della Kokketsu. << Più che i soldi dovresti provare a trovare dei sostenitori. Sei bravo con la parlantina no? >> Suggerisce, conosce i suoi punti di forza, sa dove può andare a parare. << Ah quindi vuol dire che il mio faccino non riesce a tirarti su di morale a sufficienza eh? >> Fa due occhioni da cerbiatto mortali, qualcosa che scioglierebbe anche il cattivo più cattivo almeno per mezzo secondo. << Non serve, penso che impareremo insieme con quel ragazzo come si fa a sistemare una testa. >> Insomma alla fine non è giusto usare il compagno come cavia, lo avrebbe fatto solo con motivo e a quanto pare non c'è. [Chakra ON] [Bagno -> Salotto] Il discorso clan non lo riguarda, non ha mai dovuto tirare su una reputazione, i Sumi si son sempre dimostrati benevoli e sconosciuti, una reputazione loro neanche ce l'hanno ed uno degli obiettivi del bianco è proprio quella di portare la meraviglia del clan al mondo intero <Per quanto mi riguarda, i Kokketsu non sono come vengono descritti, non tutti. Io credo che quando un clan venga mal visto sia solo per una questione di pura ignoranza, fare di tutta l'erba un fascio> questo non comprende, se qualcuno conoscesse Shizuka a fondo come lui, capirebbe come i Kokketsu non siano tutti cattivi, al contrario, possono essere i migliori di quel mondo. La famiglia della rossa ne è un lampante esempio, felici, solari, unici in ogni loro parte e per tanto capaci di conquistare il cuore del bianco come nessun altro in vita sua. Cambiano repentinamente discorso arrivando alle prime volte e con Shiroichi nuovamente in mezzo, accompagnato dal nomignolo il quale ora lo porta a sorridere, ancora impregnato di puro divertimento <Per me è stato speciale con te, le altre son state indifferenti> seppur non sia la prima volta per il Sumi, con Shizuka è risultato essere diverso <Io non credo alla storia delle prime volte, credo che l'essere speciale dipenda dalla persona con cui sei. E' lei a renderlo speciale> spiegando il proprio punto di vista in merito alla questione ed al motivo per cui non si fa troppi problemi. E' andato con chiunque solo per divertirsi senza mettere in mezzo i sentimenti, riuscendoci pienamente mentre con la rossa tutto è diverso, più profondo quanto intimo. Nuovamente ride divertito alzando i superiori arti per poggiarli sulle di lei spalle avvolgendola nell'ennesimo abbraccio con le mani intrecciate dietro la di lei nuca <Succede questo quando si parla senza sapere, se ti avesse conosciuta avrebbe conosciuto anche me e vedendomi avrebbe capito che non puoi desiderare nulla di meglio> ritorna il proprio ego, il narcisismo di sempre <Guardami, come si fa a non volermi, altro che sfasciacoppie> lasciandosi andare ad una risatina stemperando nuovamente quel momento di pura drammaticità per il Nara. Non gli interessa molto di quella Kaori ne della vita sentimentale altrui, i consigli che da sono più votati al divertimento e niente di più <Si ma deve sapere dove colpire e gli interessi di coloro da cui voglio farmi sostenere perchè la parlantina abbia effetto e soprattutto, non conosco ricconi> si trova in un vicolo cieco per quanto riguarda i sostenitori capaci di finanziarlo ma ci avrebbe pensato a tempo debito. Letteralmente si scioglie a quel faccino docile, dolce, innocente come poche cose al mondo <Il tuo faccino riesce a farmi essere l'uomo più felice della terra> avvicinano le labbra al nasino per lasciarle un bacio veloce, bagnandone appena la punta, un modo come un altro per far proseguire quello scherzo e continuare il divertimento <Buona fortuna, tempo fa è venuto da me un ragazzo, un tizio del vecchio mondo di nome Reykas, è praticamente uno fuori di testa che voleva diventare medico. Era innamorato di Furaya o aveva una relazione con lei, non ricordo ma è stato rinchiuso perchè mentalmente instabile> si ferma qualche momento <Un caso interessante devo dire ma non l'ho più rivisto da quel giorno> peccato, avrebbe potuto studiarlo veramente. [Chk On] [Casa - Cucina -> Salotto (?)] << Credo che fare di tutta l'erba un fascio distrugga tante cose. >> Un pensiero che probabilmente non sparirà mai dalla testolina rossa, che è stata discriminata per troppo tempo. << Shiro era innamorato di lei! Comunque non sarebbe andata bene! Già rimpiange di averla baciata! >> Che poi quel discorso è venuto fuori proprio la notte in cui erano a casa del ragazzo, quando lei è diventata una melanzana e ha oggettivamente parlato più di Yasuhiko che di Kan. Alza lo sguardo al cielo quando lui inizia a cantarsela e suonarsela da solo come fa sempre: << Se ti avesse visto ieri si sarebbe convinta di ben altro! >> Gli rifila una linguaccia, con quel piercing che compare brevemente per poi tornare da dovce è venuto. << Credo che il thè sia pronto! Lo beviamo in sala? >> La domanda è retorica, ora che hanno discusso di vari ed eventuali lì in piedi in cucina, vuole tornare al suo disegno, forse ha avuto un'idea. << Hai un sacco di nuovi progetti comunque da perseguire! Mi sembra una buona cosa Mio. >> Tra questo e il progetto di ritrovare il padre ha tanta carne al fuoco deve solo iniziare a camminare nella giusta direzione. Si prende quel bacio per poi asciugarsi la punta del naso facendo una smorfia, in attesa della sua tazza prima di muoversi finalmente in direzione del salotto e in particolare verso il tavolo. << Mi chiedo come ci si possa innamorare di lei, mi sembra una specie di dittatore a volte. >> Insomma è una tipa con un carattere particolare, ma probabilmente è solamente cciò che mostra all'esterno. [Chakra ON] [Salotto] Annuisce trovandosi d'accordo, inevitabilmente d'accordo <Già, oltre a precluderti tanto. Se avessi avuto pregiudizi nei confronti dei Kokketsu, probabilmente ora non saremmo qui. I pregiudizi, credo, distruggono il presente ed il possibile futuro> un futuro che non può avverarsi, un futuro non in grado di compiersi come dovrebbe. Ancora Shiroichi, ancora ode informazioni provenienti dalla rossa nei riguardi del Nara, molto intime per di più <Certo che sai molto di lui> non può esimersi da quel commento <Ecco una cosa che deve imparare, mai rimpiangere qualcosa, mai> sottolineando con maggior enfasi quella parola come fosse un vero e proprio mantra di vita <Ogni azione fatta è un'esperienza che ci porta ad essere ciò che siamo, ci completa, ci fa crescere> ecco come quella maturità emerge nuovamente grazie alla chiacchierata con Yuki ed al fallimento della missione. Insieme, quegli eventi hanno sconvolto a tal punto il bianco da farlo ragionare, fargli comprendere ogni suo singolo errore per arrivare a porvi rimedio. Non arriva a sospettare del Nara, questo no ma sentire come la rossa lo conosca così bene l'indispettisce e non poco, forse non è abituato a qualcosa del genere ritrovandosi in una situazione nuova persino per lui e deve solo farci il callo; smorfie varie si formano sul viso adocchiando il piercing sulla lingua <Gne gne, ci metto poco a far cambiare idea alla gente> molto poco, un paio di parole, una battutina ben piazzata et voilà, il vecchio bianco torna in auge <Lo sai che quel piercing alla lingua mi fa ancora effetto> immettendovi una buona dose di malizia nel tono vocale, chiaro come gli piaccia vederlo su di lei, come gli provochi non poche reazioni. Volge le dorate iridi al fornello con l'acqua calda sgranando gli occhi <Oh si> cercando di discostarsi dalla ragazza per avvicinarsi al fornello, prende il pentolino iniziando a versare l'acqua nelle rispettive tazze, fumante e ben calda <Davvero ed intendo iniziare a breve, con te al mio fianco> le tazze piene vengono prese, tirate su e portate in salotto adagiandole sul tavolo; torna in cucina prelevando del limone, dello zucchero e dei biscotti per portarli su quel tavolo ed iniziare la colazione <Senza di te non avrei fatto nulla> ammette in maniera franca avvicinandosi ancora alla ragazza per lasciarle un altro bacio sulla guancia quando il discorso verte su Furaya. Alza velocemente le spalle scuotendo il capo aggirando il tavolo andando verso la sedia preferita, sempre al fianco della rossa <Prima ho parlato di ragazze da una botta via, ecco, Furaya rientrava in quella lista per me> quindi no, neanche lui capisce come possa innamorarsi qualcuno di lei <Detto ciò, più tardi usciamo e andiamo a fare shopping e questo fine settimana, andiamo a ballare, ti va?> proponendo il proseguo della giornata con tanto di progetto per il weekend. [Chk On] [Casa - Salotto] << Decisamente. Mai giudicare un libro dalla sua copertina. >> E leiè la prima che lo ha imparato, per tante persone ma qualcuno che in questo senso l'ha spinta parecchio è il Ryuuzaki. Quando l'altro commenta in merito a quanto conosca del Nara le viene da sogghignare. << Shiro parla veramente un sacco! >> Che detto da lei è tutto un programma cavolo! Si vede che l'Anbu è davvero una specie di amico perfetto per lei, potrebbero parlare per ore. Però è vero, non ha mai parlato così tanto di qualcun altro, almeno non sempre insistentemente della stessa persona, si vede che qualcosa di diverso questo tipo lo ha. << Lo spero bene che ti faccia effetto! L'ho fatto per te! >> Risponde quasi indispettita nel tono, anche se non sembra che il viso lo segua, segno che sta scherzando e voleva essere una battuta. Non ha modo di impadronirsi del suo thè, perchè lui lo porta sul tavolo automaticamente, lo segue, prendendo posto e aspettando che torni con il resto: << Senza di me avresti fatto semplicemente altro Mio. Magari pessime cose, ma sicuro non ti saresti fermato! >> Lo prende in giro, in fondo, ma sa che probabilmente se le loro strade non si fossero incrociate quel giorno, entrambi ora sarebbero molto diversi. Sconvolta dalla notizia invece riguardo Furaya, lo guarda decisamente indispettita: << Ora dovrei preoccuparmi di lasciarvi soli? >> Domanda retorica, un pizzico di gelosia ben udibile in quella frase. Il tutto però sparisce con l'organizzazione per il proseguo della giornata. << SIIII! Devo cercare una capra e uno scoiattolo! >> Di nuovo si sta concentrando su qualcosa che non è per lei, ma poco importa, l'importante è stare insieme al proprio ragazzo, ora che sta meglio e ha voglia di fare di nuovo qualcosa. [Chakra ON] [Salotto] Lui è un libro dalla copertina spessa e solida e lei è riuscita ad aprirlo, sconvolgerlo totalmente fino a renderlo ciò che è ora <Sono d'accordo> e su questo non ci piove, cambiato sotto molti di punti di vista, ha assorbito parte del carattere di lei, una minima parte in grado di migliorarlo, renderlo più maturo. Trattiene una risata nei riguardi di Shiro, consapevole di come anche l'altra sia dotata di una parlantina non indifferente capace di intrattenere una folta schiera di persone senza mai farle annoiare; potrebbe fare un discorso lungo chilometri senza mai prendere fiato, una dote innata, altro che il sangue nero <Me ne sono fatto un'idea, dovrei anche incontrarlo, l'ultima volta non l'ho trattato benissimo...poveretto> ancora sconvolto dalla missione, non in perfetta forma ha parlato con il Nara arrivando a rispondere male, quasi ad offendere. Ricorda ogni singola parola fatta non rimpiangendo nulla ovviamente ma avrebbe potuto dire le cose in maniera diversa, comportarsi con maggior maturità. E' ancora in tempo per riparare ai danni fatti, mettere una pezza ai torti, niente di irreparabile dunque <Lo speri? Se andiamo in camera da letto te ne do la piena prova> senza peli sulla lingua, malizioso ma segno che è tornato in se totalmente, il buio l'ha abbandonato, l'oscurità dissolta in gran parte manifestandosi solamente nelle ore notturne quando la mente è alla ricerca del riposo ed i pensieri iniziano ad assentarsi <Uhm mi riesce difficile immaginare cosa avrei fatto, non avevo un vero scopo nella vita, era più un'ideale, un sogno ma niente di effettivamente concreto> non sa bene cosa avrebbe combinato senza la presenza di Shizuka nella di lui vita, sia come amica che come fidanzata <Forse sarei diventato capo di qualche banda probabilmente> sedendosi su quella sedia ed avvicinando la tazza di tè a se. Soffia sopra il bordo per raffreddarla, tranquillo, pacato mentre la gelosia di lei emerge, probabilmente per la prima volta <Sei fantastica quando fai le gelosa> ridacchiando <E poi in confronto a te Furaya è brutta..beh, tutte le ragazze se paragonate a te son brutte, quindi> ennesima prova di come i suoi occhi non vedano nessun'altra. La proposta viene accolta con entusiasmo da parte di lei mentre è in procinto di bere salvo poi fermarsi volgendo il capo <Capre e scoiattoli?> sospirando <Mi dirai il perchè strada facendo> non vuole saperlo adesso, si sta facendo tardi <Se ti vai a vestire usciamo, prima che si faccia troppo tardi> bevendo qualche sorso, dimostrando quanta voglia abbia di uscire, di stare con lei. Non vede l'ora di passare del tempo insieme nuovamente, come prima, come una vera coppia. [Se END] [Casa - Salotto -> Camera (?)] Gli sorride quando l'altro ammette di non essersi comportato benissimo con il Nara, cosa che l'altro non le ha mai detto perciò da per scontato che non se la sia presa. << Dubito si sia offeso, ma è una buona compagnia e un bravo ragazzo, potrebbe anche aiutarti con i tuoi progetti sai? C'è un Daimyo a Kiri che sembra voler far vedere che si sta impegnando per la popolazione! >> In effetti quel dettaglio le è venuto in mente solo ora, anche se quel tipo all'Anbu non piace, è quasi certa che il bianco possa risolvere il tutto nel migliore dei modi e sfruttare la situazione a dovere. Il viola torna su quel visino mentre l'altro fa quella battuta, però in maniera forse un poco più audace del solito andrebbe a rispondere: << Stasera! >> Non lo guarda, non ha il coraggio di farlo dopo quella singola parola ma è decisamente un'intraprendenza inaspettata. Lui ipotizza cosa sarebbe successo a lui senza di lei, mentre la Kokketsu non vuole sinceramente nemmeno provarci, quella separazione con Yasuhiko, senza di lui non sarebbe forse riuscita a sopportarla, o si sarebbe attaccata a qualcun altro in maniera ossessiva. Lui è felcie della gelosia dimostrata in minima parte verso la Judai, che però viene considerata un nulla rispetto alla Chunin che di nuovo cambia tono, imbarazzata: << Dai smettila! >> Non si abituerà mai ai complimenti di quel tipo! Però a quanto pare la giornata è solo iniziata e il piano è andare a caccia di animali. Scatta sulla sedia abbandonando il suo thè troppo caldo: << Torno subito! >> Si vede che è su di giri, tanto che andrebbe a rifilargli un rapido bacio sulle labbra prima di scappare in camera da letto per cambiarsi. Il disegno di Katai lo finirà un'altra volta! [Chakra ON][//END]