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con Kiku, Atsushi, Yasaka

22:12 Kiku:
 Non sopporta la solitudine, questo ormai è palese, ma chi non sa penserà sempre e solo a quei due come due esseri distinti e separati. Si trova in un vicolo del centro, oscurata e lontana per il momento mentre concentra il chakra al proprio interno alla ricerca del proprio elemento innaturale, l'omnyoton, una lama che la spezza, un essere che si divide per non esser più l'unico e non morire mai davvero da soli, costretti entrambi in quel proprio eterno legame di morte e stomaco, li ove il kanji li collega entrambi. Un essere apparirà plasmandosi da lei, più alto di una trentina di centimetri, il volto bello e sottile di un uomo etereo la cui età non può nemmeno esser definita, potrebbe esser un giovane o già un uomo, non sta ai mortali ricondurre la sua anima a qualcosa di terreno, non più. L'anima e il fantasma che nasce con quel ghigno sottile, di occhi rossi e intensi come il sangue, di una veste perfetta e rigida , chissà che qualche vita prima non fosse un comandante di qualcosa, coi bottoni sul lato che chiudono la giacca scura, pantaloni che avvolgono le gambe e scarpe decisamente eleganti. L'opposto, il proprio yang e colui che ha evocato, e lei l'oscurità permea nel corpo esile d'una fanciulla pallida da sembrare un fantasma nato dalla luce della luna. Pallida e serafica, nel viso e nell'espressione che sa quasi di dolcezza, annusando intorno a se alla ricerca della sensazione di morte che vi possa essere, se mai ne trovasse ovviamente. Calza sempre una veste di luce , seppur in quei pizzi e merletti che cingono il collo , i polsi e la gonnellina ampia, vi siano sempre bardature di un blu che riconduce anche alle punte dei capelli , tinti da chissà quanto e chissà perchè, così opposta dall'altro da metter in risalto una purezza che non le appartiene per nulla. Si trova invece a Kiri adesso "perchè siamo qui?" chiede mentalmente Shinji, vedendo la zona orribile dove sono "troviamo due tizi che si ammazzino per favore, al massimo diamo il colpo di grazia" ripete Kiku, ma nessuno potrà sentirli , mai, perchè sono due figuri silenti uno di fianco all'altro osservando intorno a loro in quello schifo. [chakra on][2/4 tentativo Kindred II][ -2 chakra]

22:32 Atsushi:
 Il posto più desiderabile al mondo è forse quello che meno si potrebbe immaginare, certe volte, tuttavia questo non è proprio il caso. Non ama niente di quello che lo circonda ma forse non gli tocca minimamente il cuore. Gli edifici sembrano tutti immersi nella tristezza della pioggia battente. I colori hanno perso qualsiasi luce e l'illuminazione che tiene lontane le tenebre non rende nessuna giustizia, se mai fosse possibile renderla a quel posto. < Che posto!.> Sogghigna quasi istericamente, mentre lancia qualche occhiata in giro. Forse qualcuno passa per quelle strade, forse qualcosa avrebbe anche il merito di avere un valore, ma per lui sono solo oggetti con qualche scopo. < Un tempo di merda. E un posto di merda.> Esclama ad alta voce, volgendo per un secondo lo sguardo verso il cielo nemmeno cercasse di maledire qualche divinità che sembra avergli combinato la giornata perfetta. < HO FORSE FATTO QUALCOSA?> Domanda a quel misto di nero pece e giallo spento che si mischiano proprio sopra la sua testa. Chiaramente non potrà ottenere nulla di veramente utile se non qualche pensiero poco carino nei suoi confronti, qualcuno penserà pure che sia pazzo o sicuramente poco sano di mente. Il battito della pioggia è forte tanto da farsi sentire sulla pelle anche attraverso i vestiti leggeri che indossa. Una semplice maglietta grigia senza alcun elemento, un pantalone nero, anonimo. Anche quei colori si sono man mano dispersi ed il peso degli indumenti sembra quasi rendere anche il suo animo pesante ed irritabile. < Sarò nato con una nuvola sopra la testa?! La pioggia mi insegue.> Sarà un po' quella la sua maledizione. Sarebbe una notte veramente da dimentica e priva di qualsiasi significato se non fosse che all'improvviso, come se fosse spuntata dalla strada come un fungo, una strada figura gli si palese pochi metri più avanti. Comunque metri che un tempo erano molti e man mano si sono ridotti. < Guarda un po'! Deve esserci una festa nei paraggi.> Asserisce spigoloso, senza mezzi termini o filtri. E' un commento che si rivolge direttamente a Kiku senza che in qualche modo sia rivolto direttamente a lei. D'altronde lascia semplicemente che i suoi pensieri prendano forma nella sua bocca senza che vi sia nemmeno l'ombra di qualche modo socialmente accettabile. Un'occhiata la punta per un momento, prima che la mano destra la indichi, così, proprio come se fosse normale farlo.

22:52 Kiku:
 Nemmeno lei lo desidererebbe come posto da visitare, non è bello, non ha nulla se non la possibilità di vedere due anime uccise, una buona e una malvagia, o meglio, una bianca e pura e l'altra nera come la pece più oscura, entrambi due corpi che possono cercare li e vederli ammazzarsi.. cioè vorrebbero entrambi "Kiku, questo posto è uno schifo" mentale la connessione che hanno è proprio Shinji a parlarle, quando la pioggia e la tempesta lo coglie, lei ormai zuppa, il freddo che si insinua nelle carni stanche, di quelle che cercano un motivo per andare avanti, ancor e ancora! "Shinji, lo so che è.. orrendo.. ma ho sentito dire che questo è il posto peggiore dove andare" spiega lei, sempre muta ma mentale al gemello, il motivo per cui è fuggita li, perchè ha sentito ha letto delle storie, e vorrebbe davvero esser spettatrice di qualcosa. I capelli appiattiti, le punte blu sul collo incollate, il mascara che cola sul viso lentamente rivelando i ciuffi di ciglia pallidi come la neve più bella, pura, all'apparenza, ma un grido arriva, quello che li fa voltare entrambi verso la direzione di Atsushi stesso, che mette piede in quel posto poco raccomandabile . E lui che si volge a loro, decisamente diverso, troppo snob, ma comunque .."stiamo attenti, non vogliamo andare al Naraka subito no?" le dice Shinji stesso nella mente, mentre lei allarga quel sorriso < non c'è ancora una festa qui > confessa lei, dovendo ovviamente sollevare la voce per farsi sentire in quel piccolo casino, di fulmini, vento, saette, pioggia, hanno scelto il momento peggiore nel posto peggiore di Kagegakure , perchè lo vede indicarla, si sta volgendo a lei senza dubbio < dovreste parlarmi meglio, non credete > e lei che fa qualche passo avanti, prendendosi tutto, si, ma anche volendo quasi azzerare l'intervallo di spazio che hanno , col visino sollevato, la pioggia scrosciante che lava il nero del trucco che ha portato < non indicate mai > lo consiglia, lei, sorridendo e fissandolo profondamente, come a volerne cogliere l'anima.[chakra on][innata attiva : Kindred II][ -3 chakra]

23:08 Atsushi:
 Basta poco prima che la ragazza sia proprio davanti alla sua figura. Appena più bassa di lui ma gli basta chinare appena il capo verso il basso per poterla osservare in modo semplice e rilassato. La sinistra resta nella tasca del pantalone, mentre l'altra si ritira appena indietro quando viene additato, di non star ad indicare la gente. Un gesto quasi naturale. < Eh. ?> Solleva appena un sopracciglio, confuso. L'atteggiamento troppo delicato, quasi fosse una bambola di porcellana, sotto una tempesta con il trucco ormai disperso in quella che sembra una visione distorta della realtà che dovrebbe essere. Una scena quasi surreale. < Dico quello che penso. Senza nessun giudizio in merito, tranquilla.> Appunta in modo diretto, senza alcun filtro nuovamente. Dovendo, anche lui, sforzarsi non poco per potersi far sentire in quelle condizioni. L'atmosfera non è certo di quella adatta per un appuntamento, forse nemmeno per un duello con il proprio peggior nemico. < Le cose strane sono interessanti! Guarda la tua faccia ora, mi ricorda un disegno che ha appena preso un bicchiere d'acqua!> Ride. Investendo l'altra di quello che chiaramente non è un complimento, cioè chi vorrebbe vedere una colata di trucco prendere le forme di qualche incubo recondito della mente. < Qui ci sono due persone che hanno uno scopo, oppure sono senza un cervello. Un posto del genere, un tempo del genere.> Si volta attorno, parlando quasi alle ombre che possono passare in qualche altro mondo. Il braccio si apre ruotando attorno con un arco quasi completo, nemmeno avesse da introdurre quel mondo orribile agli occhi dei due disperati sotto la tempesta. < AHAH!> Ride per un momento senza più prestare attenzione verso Kiku. Senza motivo. Solo pochi istanti prima di ricomporsi quasi normalmente e chiederle. < Dove andiamo allora?> Invita in modo serio l'altra quasi a prendersi per mano verso una meta non definita, ancora da scoprire, ma ora che sono in quel posto possono davvero sottrarsi? Adesso appare normale, come potrebbe essere un qualsiasi ragazzo della sua età.

23:25 Kiku:
 Solleva il sopracciglio, fissandolo intensamente , in quello che dice dopo averlo quasi fermato completamente < dire quello che si pensa senza nemmeno fermarsi si dice che è sintomo di stupidità > inclina il capito per lui, con quel sorriso che la trova ancora e ancora, sempre rilassata lei, consapevole che l'anima dell'uomo dietro li stia osservando , pronto nel caso ad intervenire alla stupidità e all'insolenza di lei, ma questo non avviene < in che senso un disegno?! > non sta capendo , la mente deviata in generale per tanto altro, diverso, differente, per quei due che in effetti non sono parte che un unico , si sono divisi, lei si è divisa, accalappiando a sè l'anima di un assassino, o così si dice.. < il mio scopo credo che sia molto diverso dal vostro > dolce, gentile, mentre la tempesta li colpisce come una furia < anche se vorrei trovare un posto caldo dove fermarmi > rivela parte di una notte, la precedente è nulla, di quei momenti luoghi e tempi decisamente nessuno è vicino a quello che vuole < siete da solo? > chissa che non abbia una seconda persona insieme, magari per realizzare i loro puri desideri . I disperati sono tre, perchè nonostante loro due siano semplici persone, l'altro più lontano è un anima, ma visibile, tangibile, nessuno e pochi potrebbero vederlo per quello che è, e per questo che sa quando e non quando riprenderli , e si inclina di nuovo nel sentirlo ridere, come un pazzo.. lei che da qualsiasi tipo di giudizio verso altri? Ah no, perchè anche le ridacchia sommessa, sentendo la domanda che le viene posta, ma più un invito in verità < andiamo dove piove meno direi, voglio qualcosa di alcolico > suggerisce e no, non vuole semplicemente alcool, ma vuole qualcosa che metta fine alle voci nella testa "l'unica voce nella tua testolina sono io, Kiku" mentale la connessione, Shinji lo dice, osserva si, ma non si muove, lascia che siano il duo a scegliere una parte < qui qualcuno venderà qualcosa > magari un hotel, caldo, asciutto, confortevole, e poco pagato. .[chakra on][innata attiva : Kindred II][ -4 chakra]

23:51 Atsushi:
 Proposta interessante che viene dall'altra. Un luogo diverso, magari lontano dalla pioggia per qualche momento. < Che io sappia. Nessuno è con me, se mi stanno seguendo lo fanno contro la mia volontà!.> Specifica in modo molto insolito, ridacchiando all'idea che fosse pedinato da qualche strano shinobi della sua terra. Qualcuno che debba riportarlo in una struttura di sanità? < Devo pagare per tutti o solo per te?> Chiede seriamente visto che non è lui quello che appare inseguito, anzi. Lancia un'occhiata anche verso la figura che si trova in disparte, sarà il sorvegliante? Una guardia del corpo? < Non è che sei qualche strana nobile che è scappata dal paparino? Ti dico subito che di casini ne ho abbastanza qui dentro.> Tamburella con l'indice sulla tempia rendendo chiaro che non sia tutto nelle righe il suo io. < Ci manca solo che finisco in mezzo a quelli degli altri.> Inclina appena il capo sospirando, convinto in cuor suo che finirà male. < Lì dietro c'è un posto in realtà. Ho visto un insegna colorata che non c'entrava nulla con questo posto.> Si mostra per un istante più lucido e attento di quello che possa dare l'idea di essere. Almeno per i dettagli stravaganti. Si sarebbe voltato per far strada. D'altronde sono pochi metri da fare e chiaramente si è stufato di bagnarsi senza un motivo valido. Mica lo pagano. < Mh.> Non aggiunge alcuna parola fintanto che non sarebbero arrivati veramente davanti al posto desiderato dall'altra. < Eccolo.> Una porta viene illuminata da una sorta di neon rosa e violetto che ne risalta il nome particolare che quella zona industriale merita. < Farà schifo sicuramente, ma il destino ci ha riservato questo oggi. Chi siamo noi per opporci?> Si sposta di lato con un passo laterale concedendo alla ragazza l'ingresso in prima istanza. Palesando un chiaro e fintissimo atteggiamento educato che il suo volto avrebbe tradito immediatamente anche agli occhi di un bambino appena in grado di connettere due frasi si senso compiuto. Eppure gli piace, anche se in realtà vuole semplicemente valutare quante persone entreranno in quel locale prima di lui.

19:42 Kiku:
 E dire che praticamente l'unico essere normale in quel trio, sotto la tempesta violenta, non è altro che l'anima del ragazzo che li fissa da poco lontano, poggiando di schiena e un piegando una gamba in modo che la suola possa sorreggerlo, mani incrociate al petto e la noia e l'espressione stizzita sono tutto un dire. Beh perlomeno l'altro pare solo, e sguscia il visino alle sue spalle per dare lei stessa un occhiata < non mi sembra vi stiano seguendo > e anche lei meriterebbe di finire in una struttura mentale, ma a questo punto ormi è andata totalmente < oh, va bene per me > dato che beh, quell'anima chissà se necessita di bere e se ne trovi soddisfazione, e inclina di nuovo il capito, la pioggia scrosciante e violenta che ha ripulito praticamente il viso dalle macchie scure delle ciglia, lavandolo via con semplicità, e al suo dire sorride non poco < avete qualche problema li dentro ? Mi piacerebbe vederlo > cosa? < il vostro cervello, chiaro > nemmeno lei è tanto apposto < non sono scappata però > sbuffa sonoramente gonfiando le guanciotte, in effetti è troppo ben vestita, estremamente curata per quel postaccio, specialmente con questo tempo orrendo < fate strada > sicura e protetta, perchè ad una decina di metri, anche Shinji finirà per seguirli, curioso di sapere dove si stia andando a cacciare, finchè non vedranno quella porta di neon rosa e viola, e la fissa intensamente < sembra uno di quei locali di Kusa.. ma mi sa che questo è estremamente più povero > e più povero attira gente non del tutto raccomandabile, non che se ne faccia problemi, è divertita in verità < magari succederà qualcosa di interessante > sollevando il visino sottile e puntare il nasino al viso dello sconosciuto, decisamente più alto di lei, che con i tacchi riesce a raggiungere il metro e sessanta. E sarà lei a fare invece il primo passo all'interno, prendendosi subito una zaffata di acool, musica, tabacco e probabilmente non solo quello, che la porta un poco a tossire con la mano sottile davanti la bocca, e cercare di vedere cosa ci sia all'interno, ma aspettando in primis Atsushi, e poi poco dopo anche Shinji che manterrà le distanze "stiamo toccando il fondo, Kiku" disgustato lui, mentre lei rimane affascinata, chissà che non sia uno di quei locali.. di donnine allegre, alcol droga e chissà cos'altro, e probabilmente le luci saranno soffuse per dare una sorta di intimità a tutti quanti, loro compresi. [chakra on][innata attiva : Kindred II][ -5 chakra]

20:00 Atsushi:
 La ragazzina lo precede senza troppi problemi, mostrandosi in qualche modo un aspetto un po' extra-ordinario. Vedere il suo cervello non sembra una di quelle tipiche richieste che si possono sentire da un persona, a meno che essa non sia una fanatica di autopsie. < Non penso siamo arrivati a quel genere di intimità da farti aprire il mio cranio su richiesta.> Asserisce in modo smaccatamente ironico, mentre si erge nuovamente dritto sulla schiena dopo il finto inchino rivolto alla principessa. Un mezzo ghigno chiude la sua frase, mentre muove a seguirla pochi istanti dopo venendo avvolto in un sol colpo da quello strano ambiente che si manifesta oltre la porta illuminata. Per qualche strana ragione passare dall'esterno all'interno sembra proprio come abbandonare un mondo per un altro; se la soglia fosse il confine tra una dimensione, sarebbero veramente dei viaggiatori. Eppure, quegli odori e suoni cancellano in un istante il freddo e il sordo cadere della fitta pioggia che ormai ha già lasciato i segni. Ogni passo mosso si vedrà bene sulle travi di legno che adornano il pavimento, come un'orma che subito si disperde in un alone informe, in qualche modo proprio come il trucco si è perso velocemente dal viso di lei. < C'è un posto per me e la mia compagna di disavventure?!> Richiama a gran voce un possibile addetto di quel luogo poco raccomandabile. Fregandosene di rovinare l'atmosfera intima o perversa che si possa respirare e chiaramente cercando di attirare l'attenzione in modo sfacciato e poco responsabile. La mano s'agita in alto come se avesse appena salutato un vecchio compagno di scuola a qualche centinaio di metri, sebbene quel posto sia veramente piccolo, ma ogni gesto è volutamente esagerato. < Eheh. Sei pronta a passare la peggior notte della tua vita?> Inarca nuovamente la schiena mentre sussurra verso Kiku quella frase, abbassandosi quanto basta per far arrivare le sue labbra all'altezza ideale tra la spalla e il volto di lei. Un invito velato che potrebbe sembrare una minaccia se fosse detta da qualcuno di serio. Un breve sorriso abbandona velocemente i lineamenti del volto, mentre torna indietro infilandosi le mani in tasca. < Possibilmente vicino ad un fuoco. Visto che abbiamo attraversato a nuoto questa città.> Così con gran fastidio vengono scortati verso un piccolo tavolo in legno. Vicino ad un piccolo che illumina di luce soffusa quella sala quasi offuscata dai fumi e dalle musica e dalle parole che attorno sembrano quasi riprendere, in modo diverso, il rumore esterno. < L'unico posto tranquillo può essere il bagno, forse.> Ormai non si può essere certi nemmeno di quello.

20:13 Kiku:
 Solleva il sopracciglio < preferirei mangiarti l'anima, ma per quello devi fare un patto col diavolo > ghigna senza una vera ironia, anzi, per quanto la voce si mantenga calda e ferma sbeccata dal risolino dopo, è seria, e chissà che non si riferisca ad altri che a lei stessa? Lascia all'Hideo la capacità di poterla comprendere e farsi i suoi pensieri, mentre entrano e lasciano fuori il gelo e la tempesta notturna, iniziando a bagnare ovunque intorno a loro , e sarà lui ad attirare un pò troppo l'attenzione, cosa che un pò la fa sbuffare, qui di anime pure non se ne vedranno di certo, sarebbe impossibile nell'ebrezza e nella perversione di fare cose che normalmente verranno considerate da galera. I tacchi si muovono e fanno sentire il loro suono, trascinandosi con quella scia di acqua verso il posto che è stato indicato loro < è un invito il vostro? > sbatte le lunghe ciglia, il brivido che ne deriva sa di piacevole per via di quella vicinanza, l'alito caldo contro la pelle fredda, naturale che le venga la pelle d'oca < spero che sappiate fare del vostro peggio nel caso, perchè non sono facile ad accontentarmi di una notte piatta e calma > la lingua che sferza l'aria, con parole un pò troppo sicure per una principessina come lei, per lo meno lo sembra "mi vado a sedere poco lontano, vedi di non farti ammazzare" e l'anima del gemello che andrà via poco lontano, alla ricerca d'un posto quanto più solitario per passare il tempo, e magari chissà, anche divertirsi lui stesso. Verranno scortati fino ad un tavolo di legno, e non aspetta che lui faccia nulla prendendo posto e stiracchiandosi le dita delle mani piccole e sottili , gelide < oh spero solo che la tempesta passi presto > ma si volta lentamente a guardarsi intorno per prima, fissare i vicini impegnati nei loro affari e nei loro divertimenti soliti, una bettola come quella la si può trovare solo per sbaglio < forse quello degli uomini, quello delle donne solitamente è affollato e credo.. > ritorna con lo sguardo gelido a fissare il giovane corvino, l'espressione dolce che diviene un ombra, come se non potesse farne a meno , come se avesse imparato ad esser sempre così < che in questi posti li usino più per attuare il rituale di accoppiamento carnale > e le è successo qualche volta di assistere a qualche rumore, grida, e tutto il resto insomma. Nessun imbarazzo. < e come mai un giovane come voi si ritrova tra le strade della zona peggiore di Kagegakure? > o almeno, così le hanno detto quando ha chiesto in giro dove potesse andare per trovare dei guai. [chakra on][innata attiva : Kindred II][ -6 chakra]

20:40 Atsushi:
 Forse la sua anima può essere più saporita della sua carne, chissà non ha mai provato a mangiarne una. La piccola diva si prende la scena fiondandosi al suo posto prediletto, proprio come se fosse il suo trono, sicuramente può vincere a mani basse una gara di eleganza in quel posto dove il miglior concorrente potrebbe essere il candelabro. Tutto il resto assomiglia proprio alla visione che uno si fa dei peggiori locali, manca solo che tutti vadano in giro con un cappello come ultimo tocco di stile decadente. < Iniziamo prendendo da bere. Anche se non abbiamo bisogno proprio di scioglierci noi due.> Puntualizza gettando per un momento lo sguardo verso il volto di lei, mentre si siede anche lui al suo posto. Il tepore del fuoco aiuta a cancellare il ricordo della pioggia e con il passare del tempo anche a levarsela da dosso, sebbene i vestiti siano ancora molto fradici e le mani scivolose e increspante proprio come quando si sta immersi per troppo tempo. < Ci porti la cosa peggiore che avete, possibilmente non avvelenata!> Comanda, senza però avere un tono di chi sia comandante di qualcosa e neppure in grado di dar ordini a qualcuno, semplicemente si diverte a suo modo. Tanto chi si ricorderà di lui passata quella notte? < Accoppiamento AHAH!!> Ripete mentre una risata lo piega letteralmente in due sul tavolo. Il modo stesso con cui viene definito l'atto, detto da quel viso che vuol essere innocente e puro, lascia solo immagini molto strane nella sua mente e sicuramente buffe. < ...> Alcuni lunghi attimi devono passare prima che possa ricomporsi e riprendere un'espressione quasi normale. La fatica di quelle risate gli spezza il fiato proprio come se avesse appena finito di corre una maratona. < Mi ero stufato e volevo andarmene per i fatti miei. Così ho preso qualche strada a caso, senza un motivo e senza una meta. MA non siamo qui per parlare di me.> Conclude rispondendo di fatto alla sua domanda ma senza andare oltre come se volesse superare qualsiasi capitolo che riguardi effettivamente le loro persone, d'altronde non sembra per niente interessato ad instaurare un rapporto. < Invece facciamo qualcosa che possa ingannare questo tempo. Giochiamo!> Nuovamente si dipinge sul viso un ghigno strano mentre si sposta indietro con la schiena fino ad appoggiare sulla sedia mentre dalla tasca estrae una moneta di un colore nero come la pece. In realtà è semplicemente un'effige nera con un teschio inciso da un lato, mentre dall'altro viene inciso un piccolo foglio di bianco. < E' molto semplice. Prendi la moneta e lanci, mentre sta cadendo sul tavolo scegli il lato.> Lo spiega come se fosse veramente importante. Prende il tempo, quasi assaporando il momento di piacere che lo aspetta. < Se vinci puoi scegliere di chiedermi qualsiasi cosa ed io la farò. Se perdi, tocca a me lanciare la moneta.> Un gioco del destino, senza controllo e senza risultato. [se kiku decide di giocare, lancia d10, numeri pari lato bianco, numeri dispari lato nero]

Kiku tira un D10 e fa 10

20:58 Yasaka:
 Alla fin fine la zona industriale non è poi così lontana dall'area desertica di Kagegakure, laddove i rifugiati della Sabbia si sono rifatti una vita ormai da un po' di anni. Uno di questi, un giovane che avrà sui quindici, sedici anni, sembra essersi allontanato oltre le dune per ritrovarsi in questa notte, con una falce di luna che illumina il suolo ancora bagnato dalla pioggia da poco cessata, in un luogo non proprio così ameno. Ma laddove un altro elemento potrebbe magari suscitare chissà quali appetiti criminosi, il nostro diciamo che potrebbe indurre qualcheduno a lanciargli un panino. In effetti è assai magro, nemmeno troppo alto, con i capelli lunghi raccolti in una coda. La carnagione dai colori caldi evidenzia il suo fisico da fuscello, specialmente perchè indossa una mezza tunica a manica larga, di colore giallo, e comodi, ampi pantaloni in tessuto racchiusi all'altezza della caviglia da degli alti sandali. Si muove lesto, corricchiando: in esplorazione, o forse in allenamento. Certo è che pare aver fatto un bel po' di strada, ora che si ferma di fronte a un localaccio con il fiato un po' più corto del normale. <Che sete... chissà se lì dentro riesco a rimediare un bicchiere d'acqua?> domanda fra sè, dirigendosi all'uscio. Da dentro, Kiku ed Atsushi, e tranquillamente gli altri avventori, potrebbero senza problemi notare l'ingresso di quello che pare a tutti gli effetti un omino stecchino con fattezze palesemente Sunesi.

21:00 Kiku:
 No, non ci vuole molto per essere più elegante d'altri all'interno di quel postaccio, e forse proprio per l'aspetto candido e i modi perfetti da signorina d'alto borgo si farà notare, ma perlomeno è accompagnato da chi è un pò fuori di testa come Atsushi e da Shinji che è invece più in la e li tiene d'occhio < non sono avvezza all'alcool di questi luoghi, ma mi ha promesso una serata da incubo perciò non posso che dire di si > fa i giro del discorso la propria mente, senza che ne preoccupi, non si preoccupa mai di nulla in effetti e forse sbaglia, ma anche lei finirà per sentire il caldo tepore sulla pelle grazie al fuoco, i vestiti che si asciugano, i capelli che sono mossi nelle punte blu permanenti , il viso ormai limpido e pulito rivelando le ciglia pallide che contornano lo sguardo < quindi si rischia ! > e rischiano si, chissà che sbobba porteranno loro , ma inclina il capo verso di lui a quella risata mentre si piega in due < cosa avete da ridere? > non lo sta capendo, come nemmeno comprende i rapporti carnali di quel genere in effetti e di parlare scurrile ancora non se ne parla, ci pensa Shinji per quello, e ricordiamolo - lui è la parte buona della loro metà < e di cosa parliamo dunque ? > non passerà molto che porteranno qualcosa al loro tavolo, un liquido scuro in un bicchiere lungo, e a lui si avvicina odorandolo e arricciando il naso < sembra l'alcool utilizzato negli ospedali! > se ne lamenta un poco, di certo non invoglia a bere quella brodaglia fredda che sicuramente la farà finire male, malissimo . Viene distratta, e quella proposta non farà che esaltarla, tanto da battere più volte i palmi delle mani tra di loro < quindi potrei chiederti qualsiasi cosa ? > vuole esser sicura che siano quelle le regole < qualsiasi > e potrebbe farlo finire in modo molto macabro e distorto, specialmente li dentro entrambi rischiano il sedere in effetti. Guarda la moneta, ne osserva le due facce incise allungando la mano per coglierla tra le dita sottili osservandola < bene, iniziamo con qualcosa di semplice > si trova a sorridere mesta, inquietante forse < se vinco questo giro, mi venderai la tua anima. Quando verrà il momento della tua morte potrò mangiarla, nel caso stessi morendo ti darò il colpo di grazia.. > sorride ancora, inquietante < scelgo il lato bianco > come lei, esternamente, ma lo Yin è il suo elemento. Lancia la moneta, la osserva girare e girare, prima che torni giù, e con un tonfo vada a darle ragione < dunque la tua anima è mia da adesso in poi > felice come potrebbe esserlo una bambina , finalmente ne potrà avere una! < prometto che me la gusterò lentamente e completamente! > forse è finita davvero con l'unico abbastanza fuori di testa per non considerarla totalmente matta. < tocca a te > allunga la monetina a lui, in attesa di sentire la sua richiesta. [chakra on][innata attiva : Kindred II][ -7 chakra]

Atsushi tira un D10 e fa 3

21:19 Atsushi:
 Una notte che poteva essere normale è ormai stata segnata dalla moneta del destino. Nessuno giocatore può opporsi al le regole del gioco, se non si vuole aggirarle in qualche modo, eppure la ragazza di corte, ha deciso di lanciare la sua moneta e scegliere il bianco. Il suono sordo dell'impatto sul legno sancisce la sua vincita. Il more freme nel corpo e in ogni muscolo come se l'appagamento del suo desiderio non fosse altro che l'attesa di quel risultato. Questa volta ha perso e deve concedere all'altra la sua richiesta. < Uno strano desiderio.> Commenta, ma senza farsi intimorire. Quello è il gioco. La sua scelta è stata fatta e non può opporsi < Dovrò morire al tuo fianco allora, magari è solo un messaggio che arriva direttamente dall'alto.> Sorride mentre dalla porta appare un figuro strano. Un uomo smorto che sembra aver attraversato un deserto, eppure fuori pioveva tanto quanto bastava per appagare la sete di un villaggio. < Quel tipo sembra essere proprio giunto nel momento giusto, un altro segno del fato.> Così vuole interpretare gli avvenimenti che ritiene importanti o semplicemente che ha deciso siano importanti anche senza un motivo apparente. < Se vinco io, dovrai fargli bere tutta questa bella bottiglia.> Indica la bevanda dall'odore nauseante e dal sapore che è meglio non scoprire, mentre con lo sguardo si rivolge verso Yasaka. < Nessun vincolo, puoi adottare qualsiasi strategia per portare a termine la missione.> La mette giù come se fosse una sfida semplice ed innocente, eppure potrebbe trasformarsi in qualcosa di particolarmente crudele. < Vediamo.> Intanto che una mano sfiora il vetro freddo l'altra raccoglie l'effige e la lancia in alto, mentre questa rotea lo sguardo resta fisso verso il volto pallido della mangiatrice di anime. Un istante lungo ed intenso, proprio mentre assapora nuovamente il rischio di quel gioco, eppure il rumore sordo si trasforma in un ghigno sul volte mentre la mano che prima sfiorava il vetro ora lo tiene stretto tra le dita. < La scena è tua principessa.> Spinge la bottiglia su quel tavolo di legno proprio davanti all'altra lasciando così che possa fare ciò che meglio crede. Avrebbe osservato tutto con grande piacere, il gusto della vittoria è pari a quello del gioco.

21:28 Yasaka:
 Yasaka da come entra sembra tutt'altro che sofferente o patito: si muove con molta naturalezza, come se non sentisse il, tra virgolette, peso del proprio essere incredibilmente magro. I calzoni di tessuto chiaro sono tenuti su da una fusciacca anch'essa chiara che li congiunge con la mezza tunica gialla. Tutto l'abbigliamento sembra piuttosto marziale, per quanto estremamente comodo e utile a muoversi senza difficoltà. Sorride, varcata la porta, mettendosi le mani sui fianchi. <Ma salve a tutti> saluta gli avventori, magari qualcuno ci rimane pure perplesso a vedere quello stecchino di Suna che al momento sorride con fare allegro mentre fa per dirigersi verso il bancone tirando fuori una moneta da chissà dove. <Buonuomo! Un bicchierone d'acqua, molto obbligato.> chiederebbe al gestore. Qualcuno potrebbe scoppiare a ridere, ma in fondo cos'altro potrebbe reggere un frignolo di quella risma? Intanto che procede, passerebbe accanto al tavolo di Atsushi e Kiku, che ha prima salutato collettivamente assieme al resto del locale.

21:40 Kiku:
 Se la gode quella moneta, il lato bianco che ha prevalso su tutto e infine le ha donato qualcosa che desidera davvero, anime, e l'anima di quello sconosciuto è sua ormai, l'avrebbe atteso per tutto il tempo possibile < nel Naraka non saremo soli > confida in quel sussurro, e solo ora si volge a colui che entra all'interno di quel postaccio, quello che pare quasi un ragazzino nemmeno troppo alto, ma decisamente troppo magro, i lineamenti del viso che paiono volersi attaccare alle ossa, e infine ascolta quello che vorrebbe che facesse , quello che gli dovrebbe fare, quella bottiglia che tintinna e uno sguardo di fuoco che gli lancia "ti farai ammazzare Kiku" le commenta dentro Shinji, che sorseggia qualcosa poco lontano, osservando la scena e tutto ciò che succede, e ascolta anche lui tutto quanto, probabilmente grazie anche alla connessione mentale continua che condividono tra loro. < questo è crudele > sussurra ma il sorriso si allarga, e lei stessa che si alza in piedi, una dama fantasma, sottile come un giungo vestita di begli abiti e curata, viziata < sono brava a convincere le persone > si lecca lentamente le labbra, osservandolo dall'alto al basso prendendo la bottiglia con la mano destra, prima di volgersi verso lo stesso Yasaka, attraversando il locale semi buio e condito da tutto ciò che la perversione umana , fisica e non, possa donare loro prendendo posto proprio davanti a lui, di certo quelle parole non faranno che dargli una sorta di aura troppo pulita per un postaccio simile, e anche diverse occhiatacce, ma sarà Kiku stessa a sorridergli serafica < buona sera > saluta , e in quel momento, con quel sorriso , tenterebbe di spingere il proprio chakra oltre il proprio corpo, verso di lui, per intaccargli la mente con un' Illusione a 3 sensi. Intacca la vista, lei che sembrerà purissima, la bottiglia in mano che altro non sarà che semplice pura acqua . Lo sconvolgimento olfattivo e del gusto subito dopo, non sentirà nessun odore di quella bevanda nemmeno annusandola, pura e semplice acqua, e infine lo sconvolgimento emotivo donandogli un senso di felicità nel vederla , come fosse lei il suo angelo sceso in terra. < seguitemi, c'è un tavolo poco più in la, così vi possiamo dare un bicchiere pure > e allunga una mano sottile , un invito a prenderla e seguirla , e se lo avesse fatto lo avrebbe fatto accomodare li, dove Atsushi sta, con un bicchiere vuoto che può riempire di quella roba - che lei ed Atsushi sembrerà lo schifo che hanno ordinato - ma che Yasaka se l'avesse bevuto, apparirebbe completamente, solamente, pura acqua fresca atta a dissetarlo < come mai vi trovate qui? > la domanda è per Yasaka, continuando la sua manipolazione mentale di Genjutsu puro. [chakra on][innata attiva : Kindred II][ -18 chakra][3/4 tentativo Sconvolgimento a 3 sensi : scolvolgimento emotivo, olfatto e gusto, emotivo ]

21:55 Atsushi:
 La osserva prendere in mano la situazione proprio con la semplicità con cui prende la bottiglia e portarla fino da Yasaka. Lui che, ignaro di qualsiasi cosa, è finito in mezzo alle trame dei loro giochi senza nemmeno volerlo e pure negandolo, nel piacere di quello strano duo. Le braccia si cingono al petto lasciando che la figura si rilassi completamente sullo schienale della sedia, mentre la scena prende forma davanti ai suoi occhi come se fosse un atto recitato sul palco di un teatro. Il fuoco laterale ormai ha reso il suo corpo caldo e quasi tolto ogni rimanenza di acqua dai vestiti, adesso sembra proprio godersi la serata senza più elementi di disturbo. Non può rendersi conto nemmeno lui di quanto l'altra sta compiendo con le sue abilità per ammaliare il Sunese, eppure sembra poterne assaporare il profondo gusto del successo. Un sorriso resta impresso sul viso segnato, durante tutta la conversazione che avviene poco distante. I rumori circostanti coprono le voci, ma l'immaginazione a volte basta per poter farsi un'idea di quanto sta succedendo. Sarebbe rimasto al gioco fino infondo se l'altro li avesse raggiunti al tavolo, avrebbe allungato al nuovo arrivato il bicchiere vuoto che fino a poco prima sarebbe stato destinato a lui. Invece, per puro scherzo del fato, e per la caduta di una moneta strana, adesso sembra destinato al povero e secco uomo di Suna. < Niente di personale.> Sussurra, mentre compie quel gesto. L'altro si sarebbe dovuto bere quel pessimo alcolico come se fosse acqua, chissà se sarà in grado di reggerlo, oppure finirà in qualche guaio. < Se vuoi giocare ancora, adesso è il tuo turno.> Così si sarebbe rivolto in modo disinvolto verso Kiku, allungando verso il posto che ha lasciato vuoto poco prima la moneta nera. Quello sarebbe stato il momento per terminare oppure per portarsi ancora oltre e forse superare qualche confine. < Dietro ad un viso così carino e innocente si nasconde forse un'anima perfida?> Chiede volendo forse svelare un velo su quella strana figura, magari inconsapevole oppure volutamente finta. Sono dei bravi attori alla fine, in due modi diversi, oppure due facce di una strana effige anche loro due. Di certo, profondamente anormali.

22:10 Yasaka:
 Yasaka è palesemente solo un ragazzino: non pare aver difese contro l'attacco mentale che gli si insinua nella mente come un serpente, un pensiero poco decente. Kiku riceve un caloroso sorrisone: <Ooohh, salve a te, ti ringrazio assai. Ho corso per allenarmi tutta la sera e mi ci voleva proprio un sorso d'acqua.> Si fida subito: è probabile che sul serio Kiku le stia sembrando un'apparizione se non ultraterrena, quantomeno provvidenziale. Quindi la segue senza farsi alcun problema fino al tavolo dove individua Atsushi e lo risaluta. Il senso di fiducia che ripone in Kiku probabilmente non sarà il medesimo che pare nutrire verso Atsushi, ma sembra andarci abbastanza vicino, complice probabilmente una natura pressochè pacifica del nostro. Chi dei due abbia familiarità con linguaggio del corpo e affini lo potrà capire senza alcun problema. E quindi l'omino stecchino si siede al loro tavolo e si lascia versare quella che a lui sembra normalissima acqua: <Ti ringrazio, è giusto ricambiare il favore. Tieni.> E quella moneta da un Ryo che aveva ancora in mano, ecco che la poggia sul piano del tavolo e la fa scivolare verso l'uomo. <Mi sto allenando, una corsa ai margini del deserto di Suna per tutta la nottata fa miracoli per la concentrazione, dovresti provare. Voi come mai siete qui?> domanda ora a entrambi, osservandoli mentre avvicina il bicchiere alle labbra e inizia a bere, rinfrescandosi, o almeno i suoi sensi credono di starsi rinfrescando. Quantomeno sta ingollando qualcosa di liquido... seppur non il tipo di liquido che ci si aspetterebbe!

Kiku tira un D10 e fa 4

22:18 Kiku:
 Accoglie il sunese, affabile, di buone maniere all'apparenza, insinuandosi nella sua mente e avvelendola, facendola completamente sua e dandogli una distorsione della realtà di cui nemmeno riesce a vederne i confini. Si fa seguire, decisamente troppo brava a farsi ascoltare e seguire , donandogli la felicità di quell'incontro, offrendogli dell'acqua, lei l'angelo caduto dagli inferi che l'invita a sedersi insieme a loro . Vede la moneta sul tavolo, ma allunga le dita verso quello respingendola < non fate complimenti, è solo dell'acqua > perchè continua il flusso di chakra verso di lui, l'alcool davanti avrà l'aspetto il sapore e l'odore diverso da quella che è la sua vera natura, e sorride nel vederlo bere in quel modo, come un assetato dopo tempo che finisce per bere tutto, o quasi, alla ricerca di sollievo . < il vostro miglior liquore, per me > perchè ha ceduto quello schifo al povero Yasaka, attendendo che le venga portato quello che vuole < mi annoiavo, ma fuori pioveva > hanno ancora dei rimasugli addosso della tempesta che hanno attraversato. Lo sguardo che coglie quello di Atsushi, sorridendogli amabilmente allungando una mano verso la monetina < vedi quelle due la? > sussurra, indicando con lo sguardo ad un tavolo vicino due signorine di certo non ben messe , un pò avanti con l'età ma vestite decisamente come delle donnine allegre di strada, che magari con questo tempo non possono ..insomma.. donare i loro servigi < non mi dispiacerebbe se provassi a conquistarle, entrambe, scegli tu come, e fa qualsiasi cosa > se la ride lei, sollevando lo sguardo anche verso Yasaka < nero > facendo tintinnare la monetina lasciata in alto, lasciando che affondi e mostri la sua faccia adesso , che sia dalla sua parte o no? < vuoi giocare con noi? > invita l'estraneo a prender parte di quel loro perverso gioco sulla pelle degli altri< oh come siete disonesto voi! Parlare così di una dolce ragazza come me? > gli scocca quello sguardo penetrante, del sorrisetto affettato < o vi piacere un'anima perfida? > e lei che tenta di fare lo stesso, un sorriso che però diviene meno vedendo come non abbia avuto fortuna questa volta < peccato, sarebbe stato divertente > sbuffa indispettita, di certo avrebbe voluto divertirsi vedendo quello sconosciuto fare cose che probabilmente non farebbe mai. Ma allunga la monetina dalle due facce, l'invito è chiaro. [chakra on][innata attiva : Kindred II][ -20 chakra][Sconvolgimento a 3 sensi : scolvolgimento emotivo, olfatto e gusto, emotivo ]

Atsushi tira un D10 e fa 2

22:37 Atsushi:
 Un altro rumore sordo sul tavolo sancisce l'esito di quel lancio, ma questa volta la moneta non ha voluto premiare il desiderio di Kiku. Le dita lunghe si avvolgono sul bordo della stessa andando a prenderla quando gli viene donata nuovamente indietro. Può seguire la sagoma della stessa in modo perfetto, mentre accanto il povero Atsushi sta iniziando a bere quel liquido tremendo, ignaro degli effetti che avrà sul suo corpo, ora che è stanco sarà persino peggio. < Correre! Tu sei fuori di testa.> Asserisce in modo diretto, senza alcun freno. Perché mai dovrebbe compiere un'attività così pesante per di più nel deserto. < Da come sei messo direi che ti hanno affamato e poi ti avranno detto che fa bene tenersi in forma, vero?> Non è colpa del Sunese se quelle esperienze per lui sono prive di senso, soprattutto se non hanno alcuno scopo reale e tangibile. Non vuole nemmeno giudicarlo, sebbene possa apparire così agli occhi di una normalissima persona. < Bevi pure tutta la bottiglia. Non fare complimenti.> Lo esorta a continuare, solo perché è divertente, sebbene alla fine lo sa che finirà per collassare su quel tavolo. Appena il suo corpo smetterà di illudersi, la realtà picchierà in modo molto duro. < Vedi è un gioco semplice. Lanci questa moneta.> La alza da quel tavolo con la mano che la stava tastando fino a poco prima. Lascia che anche l'altro possa vedere le due facce una nera con un rilievo, l'altra con un foglio bianco inciso sopra. < Mentre è in volo scegli.> L'avrebbe lanciata un'altra volta. < Bianco.> E' la sua scelta, non è una semplice dimostrazione. Ed infine ancora un rumore sordo, l'ennesimo che si trasforma in un sorriso. < Gentile principessa. Dovrà baciare il nostro nuovo amico. Questa volta non puoi scegliere liberamente, dovrà essere proprio sulla sua bocca.> E lo sguardo che si punta sul volto pallido di lei proprio con l'intenzione di cogliere la sua reazione se mai ci sarà. Sarà perché è un gesto che non avrebbe mai fatto data la sua persona, oppure semplicemente l'obbligo di dover assaporare quell'alcolico orribile che aveva appena provato ad evitare. Per un istante ha completamente ignorato il fatto che Yasaka possa avere una volontà propria e rifiutarsi, ma ormai la mente del moro ha già deciso il suo godimento quale doveva essere. < Mh.> La scena che sta per dipingersi davanti ai suoi occhi ha un sapore incredibilmente dolce. Freme all'idea che quel mondo impossibile possa diventare reale.

22:48 Yasaka:
  [Fine] Fa un bel sorriso ad Atsushi: <Eddai, non te l'ha mai detto nessuno che dare del magro a un magro è come scoprire l'acqua calda?> il tono sembra del tutto tranquillo mentre poggia il viso su una mano e lo osserva. Intanto, sebbene lo sconvolgimento psichico sia ancora in piedi e quindi la sua mente si senta rinfrancata dalla bevuta di sana acqua sorgiva, il suo fisico invece probabilmente sta reagendo per conto suo alla presenza di un'innominabile sostanza. Guarda la moneta che vola, che casca, con Atsushi che indovina. Intanto, a Kiku: <Ahhh, potrei non essere così bravo, sai. Poi vincereste troppo spesso e vi annoiereste. Comunque, vi ringrazio, ragazzi, siete supergentili per essere due che ho trovato nel mezzo di una delle peggiori bettole di KAH-ZZZZZZZ.> Ed ecco che il suo fisico, per meglio lottare con l'alcolico, decide direttamente di *spegnere* Yasaka: la sua testa incrementa il peso sulla mano, la palpebra cala come una saracinesca e adesso i due si ritroverebbero con un Sunese magrissimo che dorme appoggiato al tavolo. Chissà, magari la sfida può andare ancora avanti, le labbra di Yasaka sono comunque bene in vista per costringere Kiku ad eseguire l'ardua sentenza, ma si vedrà. Sicuramente il Sunese domani non si ricorderà assolutamente una mazza!

Kiku tira un D10 e fa 5

22:55 Kiku:
 Segue il lancio di quella moneta di Atsushi, lui che vince di nuovo e non le sta per niente bene, dovrebbe esser lei a vincere! < volete che il mio primo bacio venga dato in questo modo? > solleva un sopracciglio, voltandosi a guardare il Sunese che ancora controlla, ma gli effetti dell'alcool quelli non può cancellarli ne minimizzarli, anzi, andrebbe ad amplificarli , modificando il suo stato di gioia, quanto più per il rumore stesso, come fosse ovattato, la vista lontana, le loro figure sfocate, sta cercando di forzare la sua mente a crollare < se solo non avesse bevuto quel coso sarebbe più semplice da fare > e non vuole proprio avvicinarsi al saporaccio che può solo immaginare, già l'odore è nauseante, immaginare di sentirlo da labbra altrui non è qualcosa che qualcuno chiederebbe mai . Ma viene distratta dallo svenimento del piccolo ragazzo, troppo magro, probabilmente fisicamente non riuscirebbe a reggere più di così < oh ha fatto già effetto > l'osserva spintonandolo un poco con le dita sulla spalla vicina per capire se sia morto o semplicemente è collassato , magari ha smesso anche di respirare < non c'è odore di morte > e lei potrebbe sentirlo nel giro di diverse centinaia di metri intorno a loro . Ma si trova a sorridere, riprendendo di nuovo la moneta in mano, girandola tra le sottili dita più e più volte < so che è usanza comune baciarsi > lo ha visto, lo vede in giro anche in quel momento, se solo si concentrasse oltre le basse luci riuscirebbe a vederli < non ne ho mai avuto il desiderio, ammetto, e non capisco cosa ci possa essere di bello in un gesto simile > confida, girando la moneta ancora e ancora < e dato che qui dentro la maggior parte sono orrendi, nell'aspetto e nel fetore, voi siete l'unico a cui possa chiedere > lancia di nuovo la moneta, lo sguardo è per lui però < nero > dirà facendola cadere sul tavolo, ancora una volta, ma non la fissa subito, non ne vuole leggere il risultato immediatamente, lascia che sia il viso di lui a darle la risposta < se il fato è dalla mia, sarete voi ad insegnarmi a baciare. Suppongo abbiate già scambiato liquidi con un'altra ragazza, o ragazzo che sia no? > troppo accademica forse ma si diverte non poco, e poi quello è un campo a lei del tutto ignaro con cui non s'è mai interfacciata, rinchiusa nel proprio piccolo mondo condiviso con il proprio Yang, che di certo stasera non s'annoia poi tanto, anzi, se la spassa di brutto tra alcool e qualche cameriera un pò troppo scollacciata. < sempre che non preferiate finire voi la bottiglia rimasta > a lui la scelta, obbligo o penitenza? [chakra on][innata attiva : Kindred II][ -22 chakra][Sconvolgimento a 3 sensi : scolvolgimento visivo, olfatto e gusto, uditivo ]

Atsushi tira un D10 e fa 1

23:25 Atsushi:
 Sembra una battaglia all'ultimo sangue, solamente, combattuta a colpi di gioco d'azzardo. Quella serata sembra essere quasi un momento di divinazione visto che il fato sembra fargli sempre scegliere la parte corretta, forse ci sarà un trucco?. < Mh. Salvata all'ultimo istante. Mi chiedo se non l'abbia fatto svenire tu?> Perplesso, chiede, visto che il caso ha voluto che Yasaka perdesse i sensi proprio nel momento in cui la moneta è caduta. < Direi che è vivo e vegeto. E' solo svenuto.> Sembra abbastanza evidente, dal momento che respira. Le usanze comuni sono molto distanti dalla realtà di entrambi, ormai si è capito chiaramente ma sfidando nuovamente la sorte decide di provare un'esperienza nuova in ogni caso. Ancora una volta il rumore precede il risultato e la richiesta deve essere soddisfatta. <Mh.> Si deve irrigidire per un istante quando sente effettivamente il peso di quelle parole e dello sguardo che lo punta. Inaspettato che dovesse concludersi in quel modo, forse avrebbe accettato senza problemi di doverlo fare con una persona sconosciuto che probabilmente non dovrà rivedere mai più. < Ho già detto che non sono qui a raccontare i fatti miei.> Asserisce lasciando scivolare via ogni riferimento alle sue esperienze, mentre si alza dalla sedia per avvicinarsi al posto di lei. Intanto con le dite della mano sinistra scivola lungo le fessure del legno di quel tavolo vecchio, fino a raggiungere ancora la moneta che li ha accompagnati per tutta la sera. Afferra il bordo, intanto la guarda dall'alto in basso visto che ora, seduta, si trova a diversi centimetri di distanza. < Devi semplicemente appoggiare le tue labbra.> Afferma, mentre con la mano destra lascia che le dita sfiorare il viso pallido di lei fino a poggiarsi sulle sottili di lei, mentre le nomina. < Su quelle di un'altra persona, poi.> Scosta le mani per abbassare il volto fino a pochi centimetri da quello di lei. < Quando senti che il momento giusto.> Avrebbe chiuso la distanza che separa i due volti per permettere alle labbra di toccarsi. Intanto gli occhi si concentrano solo su quella parte del corpo di lei, perdendo di vista il resto del locale. Giusto un breve istante prima di lasciare che il semplice gesto di poggiare le labbra in un bacio innocente, si trasformi in qualcosa di più intenso. Utilizzando anche la lingua in modo tale che possa incontrare quanto basta quella di lei. Solo un secondo e niente di più. < Con la pratica si imparano altre cose.> In realtà non può spiegare molto di più perché non hai mai baciato nessuna, ma si è affidato solo al suo intuito. Eppure a recitare sembra essere bravo. < Nero> Così facendo avrebbe lanciato nuovamente la moneta. < Se lanci la moneta ancora e vinci, puoi scegliere quello che vuoi. Se perdi non puoi baciare nessun altro fino alla prossima volta che giocheremo insieme.> Questa è la sua ultima condizione. Non deve nemmeno guardare il risultato, in qualche modo sa già che uscirà proprio quella parte lì. < Fine>

Kiku tira un D10 e fa 9

Kiku tira un D10 e fa 5

23:41 Kiku:
 Gli sorride, si, ma chissà che non abbia aiutato lo svenimento con il proprio chakra, non che ci volesse molto dopotutto < oh sono una signorina per bene io, non potrei mai fare questo > e invece è riuscita chissà come a convincere quello sconosciuto a bere alcool invece che sembra acqua senza lamentarsi, ma solo ricevendo una bella botta nel sangue che lo lascerà catatonico li per diverse ore, e di certo non se lo porterà dietro in nessun modo, non le interessa, s'è divertita abbastanza con lui. Ma il discorso verte su alto < suvvia, non fate così! Era una domanda ingenua la mia > e in qualche modo c'ha preso, ha fatto centro senza nemmeno saperlo, entrambi estranei alle usanze comuni e a quello che tutti fanno, due esseri un pò fuori dal mondo e con qualche problema mentale e comportamentale, ma non per quello le dispiace, non se ne rende conto. L'osserva girare lungo il tavolo , il visino sollevato a vederne l'espressione, ascoltando quelle parole che sembrano esser prese pare pare da un libro di qualche scrittrice di terza categoria che spiega come avviene il bacio tra i due protagonisti. La mano trova il proprio corpo, semplicemente un brivido, intenso, ma rimane silente cercando di capire quale sia quel "Momento giusto" di cui sta parlando. Lo sguardo che lo segue, non si chiudono le palpebre percependo nettamente le labbra poggiarsi delicate sulle proprie, l'odore che le invade le narici, il calore del suo fiato e del proprio, non sapendo bene come reagire andrebbe a ricambiare quello che accade, nuovo, estraneo, le sembra così.. diverso, non ha mai fatto ne provato nulla di simile, ma qualcosa che dura solo un secondo, prima che si distacchino di nuovo, senza comprendere che quella gentilezza di tocco non sia altro che il frutto dell'inesperienza d'entrambi, decisamente inesperienti. < mh? > curiosa dal lancio di quella moneta, ma anche di quella frase, e un sorriso le si apre sul volto riprendendola anche lei, lanciandola in aria, facendola cadere < bianco > sussurra, che mai abbia la fortuna di potergli far fare quello che vuole? < ho perso > mette un pò il broncio < non credo che sarà così difficile non farlo, mi chiedo se voi non andiate a proporre questo gioco a chiunque > e chi avrebbe il coraggio di farlo? [end]

Kiku e Shinji sotto una tempesta, finiscono per scontrarsi con Atsushi, un figuro singolare in cui ella trova risonanza e somiglianze nel comportamento fuori dalle righe.
Decidono di trovare qualche bettola per iniziare un gioco di scommesse lanciando una moneta, gioco che vedrebbe il coinvolgimento anche del povero Yasaka - genjutsato e invitato a bere alcool invece che acqua - finendo per svenire sul tavolo e lasciato li.