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Giocata dal 30/11/2022 19:21 al 01/12/2022 00:33 nella chat "Piazza Centrale [Oto]"
Non sopporta la solitudine, questo ormai è palese, ma chi non sa penserà sempre e solo a quei due come due esseri distinti e separati. Si trova in un vicolo del centro, oscurata e lontana per il momento mentre concentra il chakra al proprio interno alla ricerca del proprio elemento innaturale, l'omnyoton, una lama che la spezza, un essere che si divide per non esser più l'unico e non morire mai davvero da soli, costretti entrambi in quel proprio eterno legame di morte e stomaco, li ove il kanji li collega entrambi. Un essere apparirà plasmandosi da lei, più alto di una trentina di centimetri, il volto bello e sottile di un uomo etereo la cui età non può nemmeno esser definita, potrebbe esser un giovane o già un uomo, non sta ai mortali ricondurre la sua anima a qualcosa di terreno, non più. L'anima e il fantasma che nasce con quel ghigno sottile, di occhi rossi e intensi come il sangue, di una veste perfetta e rigida , chissà che qualche vita prima non fosse un comandante di qualcosa, coi bottoni sul lato che chiudono la giacca scura, pantaloni che avvolgono le gambe e scarpe decisamente eleganti. L'opposto, il proprio yang e colui che ha evocato, e lei l'oscurità permea nel corpo esile d'una fanciulla pallida da sembrare un fantasma nato dalla luce della luna. Pallida e serafica, nel viso e nell'espressione che sa quasi di dolcezza, annusando intorno a se alla ricerca della sensazione di morte che vi possa essere, se mai ne trovasse ovviamente. Calza sempre una veste di luce , seppur in quei pizzi e merletti che cingono il collo , i polsi e la gonnellina ampia, vi siano sempre bardature di un blu che riconduce anche alle punte dei capelli , tinti da chissà quanto e chissà perchè, così opposta dall'altro da metter in risalto una purezza che non le appartiene per nulla. SOno sempre gli stessi, due figure che insieme forse spiccano ben più di altre, e di altri, quando entrambi nel loro silenzio nascono infine nella quarta piazza di Otogakure "non siamo mai venuti qui, Shinji?" lei lo chiede a lui, ma che risponde solo con un cenno negativo del capo, la precede in qualche modo, mezzo passo avanti come a volerla proteggere, come sempre dopotutto. Passi e passi che vanno, rumoreggiano i tacchi di entrambi, quelli di lei sottili e alti, quelli di lui di scarpe nere e lucide. [chakra on][2/4 tentativo Kindred II][ -2 chakra] [Quarta Piazza] Non mette piede frequentemente in quella piazza, preferisce quella di Sasuke e Seiri seppur non denigri l'ultimo vero Kokukage del distretto di Otogakure, l'ultimo Uchiha ad aver preso il controllo del villaggio più di dieci anni fa, l'ultimo ad aver dato onore al clan. Ha fatto una pausa dinanzi alla statua pregando per il proprio destino, per il proprio fato, pregando di poter raggiungere i propri scopi e rendere giustizia agli Uchiha come è giusto che sia. Inspira ed espira il moro il quale cammina ed avanza per le strade nei pressi di quella stessa piazza distanziandosi dalla statua, andando oltre per raggiungere casa prima dell'arrivo di Kore, una sera loro, particolare in cui finalmente possono tornare a stare insieme. Verdi iridi portate dinanzi a se, non dona a nessuno il proprio sguardo eppure l'attenzione viene attirata da un paio di figure in particolare, le medesime presenti nel bosco la sera prima. Solleva il viso al cielo, il sole sta tramontando, la luna s'innalza sempre più con le stelle a farle compagnia; fresca l'aria di quella serata quando prende la decisione di avvicinarsi, di scrutarli meglio <Voi due> richiamando l'attenzione di Kiku e del compagno <Eravate nel bosco ieri, cosa facevate li?> senza troppi convenevoli passa subito al dunque. L'outfit si dimostra leggermente cambiato rispetto al solito con qualche modifica ed accortezza capaci di renderlo più libero. Sul busto indossa solita maglietta bianca smanicata coprendo il ventre ed il petto seppur ne lasci scoperta una piccola parte su cui sono in bella vista le cicatrici; pantaloni di un blu scuro a ricoprire le leve inferiori caratterizzati da svariate pieghe nella zona della coscia e del polpaccio. Ai piedi scarponcini di un marrone scuro tendente al nero di pregevole fattura, necessari per svolgere le attività di tutti i giorni, perfetti per il lavoro da shinobi. A coprire ulteriormente il busto un cappotto privato del cappuccio, colletto sollevato per occupare la parte posteriore del collo, lunga mantella discende fino alle ginocchia mentre le maniche risultano corte tenendo esposte le braccia deturpate; intorno all'orlo delle suddette vi una placca di metallo per tenerle alzate. Intorno alla vita un portaoggetti con al suo interno la classica spada di chakra e l'arco, utili per quelle missioni in cui le armi vengono meno ed infine, sulla schiena, vi sono due foderi contenenti una katana ed una ninjato, entrambi legati al busto tramite un paio di fasce leggermente dorate. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra] [Quarta Piazza] E lei se ne frega altamente di quelle figure del passato, non trova molto interesse in loro, seppur non è da meno a lanciare uno sguardo alla statua a cui s'avvicina un poco per leggervi la targhetta riportata "Kioshi Uchiha" ripete mentalmente, di certo non le dice molto lui, ma di certo non può ignorare il cognome, sebbene siano fuori dal mondo qualcosa gliel'hanno insegnata, sui grandi clan del passato di cui sa solo il nome praticamente. Ma alla voce dello sfregiato, non può che alzare lo sguardo, mentre Shinji lo fissa assottigliando gli occhietti e stringendo la mascella < Non parlare con noi così, sfregiato > e diciamolo, lui è pure il buono della coppia di anime gemelle, ma di certo ha un contegno diverso, troppo rigido rispetto a quello della controparte, la stessa piccoletta che sguscia da dietro la sua schiena con quel sorriso serafico , le punte blu che sbuffano nel movimento, così come il vestiario che sembra muoversi in una danza eterea < Su su Shinji, non essere così rigido > se lo canzona lei, fissando intensamente il viso lacerato da bruciature e ustioni non indifferenti, che a quella domanda inclina il capino di lato < dunque eravate voi il terzo > lo hanno visto come figura si, ma mancavano i dettagli, che alla luce dei lampioni ne nascono come fiori morti e privi di bellezza, per molti, ma lei non pare averne paura, interessata invero, e prova anche ad indovinare il come e il modo in cui ha potuto riconoscere il duo di gemelli separati < la stessa cosa che facevate voi li > non si sbottona, sebbene mantenga la voce cordiale, nel trillo di una dolcezza che forse la ricondurrebbe ad una bambina, merito anche dell'esile corpo che si ritrova e anche dei modi , come l'allungarsi un poco verso il suo viso, il nasino puntato in alto a fissarlo intensamente < ha fatto male? > e cambia la direzione di tutto, puntando ovviamente alla sua faccia e fissa sbatacchiando le lunghe ciglia che son truccate di nero, ma lascia intravedere un bianco anche al di sotto dello stesso filo di trucco che si concede < il dolore che avete provato sarà stato squisito senza dubbio > e torna al proprio posto, con un lieve sorriso che mai l'abbandona davvero, come fosse congelata perennemente in quell'espressione che seppur appaia dolce ha un che di .. inquietante, sarà perchè non smette di fissare e sorridere contemporaneamente.[chakra on][ Kindred II][ -3 chakra] [Quarta Piazza] Non ha tatto, non usa giri di parole per rivolgersi al dinamico duo senza neanche sapere chi siano ma non è quello l'importante. La loro presenza nel bosco basta ed avanza per spingerlo a tanto, sono giunti li insieme a Shiroichi, lo stesso che l'ha messo in guardia da questi due figuri etichettandoli come strani ma il motivo ancora non lo comprende; si tratta di due persone normali, forse non sono nemmeno shinobi o forse si eppure poco gli interessa. Verdi iridi che spaziano dalla donna all'uomo e viceversa in attesa di risposta, risposta che giunge dall'altro ma non ciò che si sarebbe aspettato. Saettano gli occhi su quest'ultimo, il battito del cuore accelera nel sentirsi chiamato sfregiato da un completo sconosciuto. Sbuffa aria dalle narici avvicinandosi a quest'ultimo, coprendo la distanza che li separa incastonando le verdi in quelle altrui pronto <Rimangiatelo> rauco il tono di voce, simile a quello di fumatore di vecchia data, tutta colpa dell'incidente passato. Serioso nel dare quell'ordine, un tempo sarebbe andato via, fuggito per non avere grane ma adesso, ora, tutto cambia, tutto è diverso da mesi a questa parte in cui la paura ha fatto posto ad altro tipo di emozione. Non tollera essere chiamato in quel modo, non tollera essere guardato in modo tanto superficiale e forse l'intervento di Kiku impedisce un attacco ma non l'astio crescente. Ne rivela il nome, Shinji, l'avrebbe ricordato, messo in una parte della mente in attesa del momento propizio <E voi due eravate con Shiroichi> senza mai distogliere lo sguardo da Shinji, fulcro di tutta la sua attenzione, di tutto il nervoso che una singola parola è capace di scaturire in una persona come lui. Labbra serrate in attesa di un singolo movimento, uno solo e avere la possibilità di tranciargli la gola di netto <Dubito> impossibile essere in quel bosco per il suo stesso motivo. Non tutti sono così folli da cacciare qualcosa solo ed esclusivamente per mettersi alla prova limando le proprie abilità. Brevi attimi in cui lo sguardo viene distolto ritrovandosi il viso di Kiku praticamente addosso, naso puntato ed un quesito inatteso; corruccia la fronte, assottiglia lo sguardo preso in contropiede <No, sono state un balsamo> palesemente ironico nel rispondere, non serve un genio per comprendere come il dolore possa essere stato logorante ma la reazione di lei è quanto di più strano ci possa essere, un'altra che parla di piacere mischiato al dolore e poi sono gli Uchiha i pazzi <Vuoi provarlo?> in maniera diretta, nuovamente senza giri di parole. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra] [Quarta Piazza] Nemmeno Shinji ha tatto, orgoglioso e imperitura nella sua perfezione, non mostra segni d'età, solo lo sguardo di sangue che risulta troppo profondo per esser d'un giovane, come la sicurezza che mette nella voce quando lo appella in quel modo, e a ben vedere in effetti, non si può dire che il viso di Akainu sia acqua e sapone. Ma sarà lei a mettersi in mezzo, le mani della propria metà che scivolano sulle proprie sottili spalle affondando la propria frustrazione "vediamo che ha da dire prima, almeno non ci annoiamo con i soliti.. sai che poi a casa possiamo farli entrare dal retro, e non mi piace" si, perchè anche se lei non stanca, magari qualche urlo e qualche lamentela potrebbe farla divenire molto, decisamente indispettita < Shinji è molto legato alle formalità > non lo scusa, mai, ma lo fa presente ovviamente, con quel sorriso che si amplia al nome di quel mangiaramen a tradimento < conoscete il Nara dunque > non sa di quel messaggio, ovviamente, e canticchia a bocca chiusa una lamentela da funerale che si conclude con un risolino < credo che al Nara non piaccia Shinji > sbatacchia le lunghe ciglia più volte < e di certo siamo sempre e solo noi > un modo contorto per negare la presenza loro con un Nara, ovviamente, troppo legati l'uno all'altro per concedersi tempo e passeggiate di piacere non carnale < concordo, dubito > chi invece sarebbe andato in quella foresta alla ricerca di un massacro di un innocente e di un anima nera allo stesso tempo per sbloccare la voragine dello stomaco d'entrambi? Li , nascosto a tutti , dove il loro Kanji li lega l'uno all'altro da un filo invisibile e invalicabile.. chi andrebbe alla ricerca di anime di cui potersi cibare come loro? Nessuno. E lei gli punta il nasino vicino, per vedere meglio quella carne emaciata, distrutta dal fuoco intenso di qualche incendio o chissà cosa, ma il perchè e il come non le interessa, ma il risultato decisamente, si, le interessa eccome < potrei provarlo, ma preferisco un dolore diverso > se la ghigna, con il gemello che la stringe dalle spalline per trattenerla da quella distanza e riportarla a sè, toccandogli il petto, o meglio, l'addome con le spalle e parte della schiena. Sarà ora il moro a prender di nuovo voce < cosa vuoi dunque da noi? > sprezzante, nei modi e nello sguardo, l'opposto di lei praticamente, fissandolo letteralmente dall'alto in basso per via anche della differenza, anche, se non si mette la supponenza e l'arroganza di chi detesta che si parli ad entrambi in quel modo. Lei? Si gode lo spettacolo "oooh finalmente qualcuno che ti fa indispettire Shinji, è così raro vederti perdere un poco le staffe!" e da queste parole ne riceverà una piccola botta di lui sulla testolina "sta zitta Kiku" l'ammonisce. [chakra on][ Kindred II][ -4 chakra] [Quarta Piazza] Vive nell'ignoranza, quella figura al fianco della donna è così umano da rendere impossibile l'accantonamento ad uno spettro, neanche va a pensare una cosa del genere, conseguenza? Essi parlano nelle loro menti, veri e propri discorsi, un potere del tutto nuovo ed innovativo. Gli occhi del moro, seppur portati su Kiku, tengono comunque d'occhio l'altro, non gli piace, non sopporta quella presenza, specialmente nel proprio distretto dove è il suo clan a dover comandare, dettare legge. Lui è la vera legge di Otogakure e nessuno può parlargli in quel modo, nessuno può chiamarlo così senza pagarne lo scotto. Nota il fare dell'altra, quasi protettiva nei confronti del compagno <Allora si mordesse la lingua prima di insultare> lo fulmina adesso, non lo sta provocando ma dimostra quanto quell'affermazione di prima l'abbia toccato, infastidito come non mai <Lo conosco. E' mio amico> con una strana decisione nel tono nell'appellarlo in quel modo, mai fatto prima in pubblico o con qualcun altro che non sia il Nara stesso ma il fare altrui l'ha indispettito <Chissà perchè> non riesce davvero ad immaginarlo ma se una loro conversazione è iniziata così, non dubita affatto l'astio del Nara nei confronti dell'uomo. E' difficile rendersi antipatici agli occhi di Shiroichi, se costui ha avuto successo dove l'Uchiha ha fallito, vuol dire essere qualcuno da tenere d'occhio <Siete sempre e solo voi? Fatevele due domande> persino lui ha trovato qualcuno mentre costoro sono da soli ogni volta. Sospira, sbuffa aria dalle narici rigettandola all'esterno, liberando i polmoni in maniera completa, il petto avanza ed indietreggia. Non vi è altra espressione in viso, le verdi iridi si scostano ora, nuovamente, sull'uomo mentre Kiku viene scostata, fatta indietreggiare dall'altro. Inarca il destro sopracciglio, parole già udite in passato, affermazioni estremamente simili a quelle della Kakuzu <Ci sono locali specifici nel quartiere notturno di Kusa> senza aggiungere altro alle di lei preferenze, sicuro che possa trovare ciò che cerca in quei posti <Oppure fatti comprare qualcosa dal tuo compagno> questo è per lui, il compagno della ragazza, molto più simile ad un padre ed è quest'ultimo a prendere parola. Umetta le labbra con un veloce moto della lingua, il giusto rendendole meno fastidiose <Da te, delle scuse> in primis <Da voi, sapere cosa facevate li con Shiroichi> in secondo luogo ma le scuse sono decisamente la priorità. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra] [Quarta Piazza] Ridacchia lei, Shinji che sorride con una nota di disprezzo , fulminandolo a sua volta come può , senza avanzare perchè.. c'è lei di mezzo in effetti, e niente possessioni per questa notte, si spera almeno < suvvia, si parla in un certo modo ad una signorina, non credete? > lo rimbecca a sua volta, sebbene nei modi più delicati, nei rimproveri più dolci e socievoli in qualche modo, ed è tutto dire < suppongo che vi abbia detto che ci siamo incrociati per puro fato > inclina la testolina, se sono come lei e Shinji che sanno tutto l'uno dell'altro è naturale, e lei conosce solo quel genere morboso e stretto di rapporto soffocante a cui non vengono e non possono venire meno < tra destino e maledizione incediamo > se la canta di nuovo, una musicalità nella voce che non nasconde, come se lo stesse canzonando di un segreto troppo grande che a nessuno rivelano e mai hanno rivelato "se vuoi che lo prenda a pugni dimmelo pure, Kiku" è Shinji a parlarle nella mente, probabilmente assaporando anche un anima che non pare pura ne limpida, tutt altro "non lo sai ancora, voglio capire se posso mangiarlo o no, quindi sta buono " lo rimbecca lei, la mente dei due come un unica connessione, rende strane le loro espressione che alle volte cambiano senza che abbiano detto nulla, senza che nessuno parli in verità . E lei a quell'invito fa cenno di diniego < così è troppo facile! Dov'è la bellezza di una caccia o di veder un puro cambiare in preda alla follia? > loro non se lo chiedono, ovviamente, rimasti troppo tempo da soli a parlottare l'uno con l'altro creando la loro visione del mondo e la loro ingordigia, seppur l'uomo sia incline all'eliminare le anime malvagie pur che non si incarnino, lei brama la carne, il sangue, e la purezza di un essere nel suo totale < e non trovo mai nessuno all'altezza > mette solo ora un piccolo broncio come la metterebbe una bambina. Adesso è Shinji che prende la parola < se qualcuno..volesse toccarla.. deve avere il mio specifico permesso > e la mano di lui che la afferra per il collo e poi per la mascella, stringendola appena, è cosa sua, l'anima gli appartiene per diritto di maledizione, si appartengono < non siamo compagni! > trilla lei con un risolino, non starà mica li a spiegare per come e perchè ovviamente. Ma le scuse non arrivano, anzi, se la ghigna Shinji, mentre lei < non siamo stati con Shiroichi, puoi chiederglielo > trilla di nuovo, sebbene un pò in difficoltà da una presa che ancora non l'ha mollata. [chakra on][ Kindred II][ -5 chakra] [Quarta Piazza] Lo sguardo passa da entrambi adesso, prima la donna e poi l'uomo, l'uomo e poi la donna, quei due sono strambi, strani, una coppia inconsueta da incontrare eppure Oto non è nuova a stranezze di quel tipo <Continua a morderti la lingua perchè la signorina non l'ho neanche quasi calcolata> ed è vero, da quando li ha fermati ha parlato quasi esclusivamente rivolto a Shinji mentre Kiku è rimasta in disparte dal suo punto di vista. Mugugna fissandoli entrambi quando si parla nuovamente di Shiroichi, incontrati per puro caso, senza un vero e proprio motivo, solo il destino ha deciso di metterli sulla stessa strada e nessun altro <Si, me l'ha detto> afferma, una falsa verità quella che afferma ma non vi è bisogno di renderlo noto. Inspira ed espira cercando di comprendere che tipi siano, cosa passa per quelle teste ma non ispirano fiducia, non a lui quanto meno. Per la prima volta si ritrova nel concordare a pieno con Shiroichi, con quel messaggio che gli ha mandato e di certo ne devono parlare, forse sa qualcosa, ha capito qualcosa di loro. Non replica al loro incedere insieme, conosce la solitudine, ne ha quasi fatto un'arte vivendo sempre da solo prima dell'arrivo di Kore perciò può comprenderli seppur non li compatisca; la solitudine è qualcosa che viene ricercata, cosa che il moro ha fatto per tutto il corso della vita. Strofina tra loro le labbra nel vederla ancora sorridere, nel vederli sorridere entrambi senza motivo, completamente all'oscuro dei discorsi sul volerlo colpire <E' questo il tipo di dolore che ti piace? Corrompere i puri?> questo comprende da tali parole e forse inizia anche a capire cosa ella intenda, quale sia il di lei scopo nella vita <Ti svelo un segreto che a molti sfugge, è la vita stessa a corrompere un animo. Prima o poi, ineluttabilmente, tutti cessiamo di essere puri, tutti facciamo i conti con l'oscurità. Non sarai tu. Non sarà lui> indicando Shinji <Ma è la vita> una verità che ha imparato sulla sua stessa pelle, una verità che l'ha marchiato direttamente con il fuoco senza ritegno alcuno <Non lo trovi, perchè sei scontata, sei banale e noiosa> quel gioco che la ragazza ha cercato di mettere su non l'ha preso, al contrario, lo sta annoiando seppur l'attenzione si risvegli alle affermazioni dell'altro. Lo vede afferrarle la gola ed il viso rivendicando una totale possessività sulla minuta bianca <Puoi tenertela cara, a me non fa ne caldo ne freddo> ha già colei per la quale stravede, una persona cui dedica le proprie attenzioni ed i propri sguardi. Innalza il sopracciglio destro, coppia aperta? Parenti? Entrambe le cose? Non vuole indagare ulteriormente <Non ho bisogno di chiederglielo, lo conosco abbastanza da sapere i suoi gusti> e loro due di certo non rientrano in questi. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra] Sbuffa lei adesso < non si fa così! Non è cavalleresco ! > e lei in qualche modo ci tiene a quello, dato che l'anima che la segue la ha quella natura, sempre, o quasi sempre, se non quando si divertono insieme per il loro piccolo giogo personale che mandano avanti a turni alterni, lei quando trova qualcuno di buono da poter stuzzicare, l'altro quando ne trova l'opposto chiaramente, si dividono in due spazi diversi e differenti ma si uniscono e si trovano in un unico < allora perchè continui a chiederlo? Sicuro che non abbia.. intaccato il cervello? Sarebbe interessante poterlo vedere! > suggerisce proprio lei, che adesso parla e si informa, alla ricerca di qualcosa di nuovo che possa attrarne la propria fantasia perversa e malata, vede tutto in modo distorto, nemmeno fosse sempre in un genjutsu costante. < mh? > e nega di nuovo , un piccolo frullo di neve e bluastro prima che torni a lui < quello è ciò che mi piace! > annuisce adesso < il dolore.. è diverso. La consapevolezza del nulla mi piace, e non stare mai da sola sicuramente, il dolore è anche per quello > e la fa sentire viva, e farà sentire vivi gli altri - o così s'è convinta, come se ciò che lei è possa esser per altri insomma! Lo ascolta, sempre con quel sorrisetto sulle labbra, di quelli che vedono un bambino parlare < chissà, siete così sicuro di voi da esser quasi certa che ci sia stato qualche problema nel vostro cervello > proprio lei sta parlando, ci vuole molto coraggio o molto.. niente? Chissà che c'ha lei nel cervello, ma questo non potremmo saperlo adesso < a me piace divorare > sorride, anche al suo dire, senza tangersi, messa in contrapposizione con lui per il viso che le trattiene < oh no no, non potreste mai esser voi! > gli confessa la dolce donzella aprendo lo sguardo, e poi mettersi la mano a coppa alla destra della bocca, come a sussurrargli un segreto intimo, sebbene non riesce ad avvicinarsi, quasi ad invitarlo a far lui quel passo < non siete puro! Capite? Non potreste mai andare bene, non andrebbe bene il prezzo! > confida con quel sorrisetto < e allora perchè continuate a chiederlo? > è Shinji a prendere parola, ridendogli apertamente in faccia < sei probabilmente un pò troppo stupido a fare sempre le stesse domande se t'ha detto che noi stiamo con noi > e se la ride, di una grassa risata a polmoni aperti, lasciandole infine il visino sottile . [chakra on][ Kindred II][ -6 chakra] [Quarta Piazza] <Ti sembro uno cavalleresco?> ribatte gettando uno sguardo su di se, veloce giusto per farle notare come la propria figura non sia proprio il massimo della cavalleria, anche di aspetto, il temperamento è poi un altro punto a sfavore di quella parola. Non si sente stuzzicato ma sempre più indispettito da quella coppia fin troppo strana. Il sopracciglio permane sollevato, intaccato il cervello? Non si è mai definito intelligente ma le domande non sono dettate dal caso da parte del moro, questo è certo <Mi hai visto, tutto è stato intaccato in me> sollevando ed aprendo appena le braccia per mostrarsi interamente senza remora alcuna e solo in quel piccolo frangente un flebile sorriso va ad increspare il volto del deturpato, appena accennato ma presente, un sorriso che muore nel momento stesso in cui fa la sua comparsa. Le piace corrompere i puri, un passatempo che no ha mai visto ne mai ha udito prima, non vi trova nulla di divertente o intrigante eppure il dolore risulta diverso; hanno due idee differenti, per lui il dolore è qualcosa di atroce che non ha intenzione di rivivere mai più, ha sofferto come un cane da bambino, ha patito le pene dell'inferno sul corpo e nella mente per così tanto da esserne saturo <Posso solo capirti sullo stare da sola, quello è forse il dolore più grande> ma non dice niente sul nulla, si potrebbe aprire un discorso infinito. La vita stessa rappresenta il nulla, il non sapere cosa ci attende, non sapere dove l'esistenza stessa li avrebbe portati <Tanta fissa per il mio cervello, arrivo quasi a pensare che provi invidia> difficile invidiarlo per un organo che usa a malapena e quando lo fa ottiene risultati disastrosi. E' meglio non pensare, agire di puro istinto lasciando che e cose vadano come vadano senza programmare troppo <Divorare cosa?> e li non ci arriva. Chi mai potrebbe giungere alla conclusione che ad una ragazza piace mangiare le anime? O addirittura i corpi umani, impensabile in un'epoca avanzata come quella. Assottiglia lo sguardo, la fissa inclinando appena il capo sulla destra con fare curioso simile ad un'animale <Se è per questo neanche tu sei pura. In te non c'è nulla di puro> le sue stesse parole ne sono una prova prima che Shinji vada ad intromettersi come un fulmine a ciel sereno <Non ho più chiesto nulla infatti e di un altro insulto e ti taglio la lingua> sta raggiungendo il proprio limite di sopportazione mentre porta le verdi iridi su Shinji. Quel tipo decisamente non gli piace <Tu sei più gentile di lui, per che ti fai accompagnare da uno simile? Puoi avere amici migliori> chiedendo direttamente a Kiku. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra] Ci pensa, lo fissa intensamente, corruccia la fronte < potreste esserlo > si, ci prova almeno, non un cavaliere e non lo sarà mai in effetti, ma questo ancora non è scritto nel destino finale, potrebbe divenirlo o meno, l'aspetto non le interessa. < mi chiedo se dentro sia lo stesso, sarebbe possibile? > soppesa la possibilità "potremmo sperimentare Shinji, vedere se il fuoco oltre che la carne danneggi il cervello" e no, non sa che può semplicemente dal fatto che sia un trauma mentale, ma quanto più fisico < vi hanno dato fuoco ? > semplice e diretta andrà a chiedere, curiosa per capire chi abbia avuto la geniale idea di vedere una persona contorcersi nel dolore del fuoco MA lasciandolo vivo. Avrebbe dovuto conoscerlo nel caso. Opposti nel dolore e nel volerlo e nel darlo, chiaramente, tutto di loro urla "DIVERSO" ma ancora non se ne avvede < non voglio finire da sola alla fine > conferma < in due si è meglio > decisamente non potranno mai separarsi, e di questo ne gode, ma non le basta, vuole altro, tanti altri che possano venire con loro nelle torture eterne di tutta l'infinita esistenza che passeranno al centro del Naraka come bestie di vita che non meriteranno mai la santificazione di una sorta di paradiso, sempre che esista, e alla morte tutti fanno conto, loro più di altri . E sorride alla fissa per il cervello, la ha, ma è un modo sia scientifico che goliardico, che di stomaco ovviamente. < tutto! > e potrebbe davvero divorare di tutto solo per metter fine al senso di fame eterno che prova, deve solo iniziare con le anime in effetti < oh non lo sono.. nemmeno volendolo potrei esserlo > si intristisce un pochetto, ma ormai ha accettato il proprio destino, nemmeno se avesse solo compiuto geste di bontà sarebbe potuta finire oltre, in alto, perchè avrebbe avuto una controparte completamente negativa come lo è adesso . Shinji prende a ridere < sei troppo facile da stuzzicare sai > lo canzona la voce dello spirito, mentre si volge in basso, alla giovane che trattiene per le spalle, in attesa della di lei risposta, curioso anche. < non starò sola, ve l'ho detto > inclina il capino, consapevole solo d'esser peggiore di quello che si mostra terribile al primo impatto, mentre lei vuole solo vederlo morire tra atroci sofferenze < non posso star sola! > rimane vaga, si, ma rivela il fattore principale di tutti loro : non possono e non vogliono stare da soli, mai. [chakra on][Kindred II][-7 chakra] [Quarta Piazza] Scuote il capo con convinzione <No, non è nella mia natura> non è un cavaliere, non è qualcuno che possa essere definito galante, non ha un'istruzione adeguata per esserlo. Non gli è mai interessato quel lato dell'umanità non avendo mai avuto legami o essendo qualcuno chissà quanto sociale. Occhiataccia viene rivolta a Shinji, i suoi commenti gli danno fastidio, quella stessa presenza l'infastidisce più di ogni altra cosa al momento, vorrebbe vederlo sparire, svanire nell'etere ma a quanto pare non è fattibile <Il tuo dubbio rimarrà tale> perchè soddisfarlo vorrebbe dire morire, magare dare una soddisfazione all'ego altrui ed al modo in cui si è porto. Il proprio cervello non è sano, Kore ha ragione eppure è sicuramente più sano di quei due, almeno così gli sembra oppure ha sbattuto la testa e loro sono solo delle visioni della propria follia. La domanda posta fa male, un flashback gli attraversa la mente, un bambino in mezzo alle fiamme di un edificio, la pelle si scioglie, il dolore è inimmaginabile, le ossa si rompono; inspira lentamente tutta l'aria possibile, l'espira facendo avanzare il petto deglutendo. Odia ricordare il passato ma non può farne a meno, è grazie ad esso che è divenuto ciò che è <Qualcosa del genere> non entra nei dettagli ne rivela nulla del proprio passato, riservato, estremamente riservato. Non ha vere e proprie prove di quanto accaduto, solo supposizioni, certezze senza conferma alcuna. Il dolore ne attraversa l'intero corpo, fa male, dannatamente male, resiste più che può al ricordo scacciandolo in ogni maniera possibile <Dipende chi è l'altra parte> occhiataccia rivolta a Shinji, di certo non è quello li. Piega il collo sulla destra facendone schioccare le ossa, medesima cosa vien fatta dal lato sinistro mentre il sole è oramai completamente andato, la luna ne ha preso il posto, le stelle brillano insieme ad essa rendendo il cielo un panorama invidiabile. Kore dovrebbe essere quasi arrivata nel distretto del suono, non deve perdere altro tempo. Osserva la ragazza intristirsi nel comprendere un dato di fatto <Mi spiace per te> dell'assenza di purezza in lei, non ne ha e forse neanche ha mai sperimentato l'emozione di possederla <Non mi sento stuzzicato o avrei messo in pratica le minacce. Ti sto solo avvertendo che mi stai stancando, sei noioso> sentenziando, portandolo a tacere. Non ha più voglia di sentirlo parlare mentre l'altro continua a trattenere la propria compagna <Non puoi o non vuoi?> domanda più che lecita da parte del deturpato. [Chk On][Katana | Ninjato][Portaoggetti: spada di chakra | Arco di chakra] Lo vede, che non è nella sua natura, non ci vorrebbe un genio, già dal modo in cui s'è intromesso nella loro serata, con estrema arroganza di voler sapere cose che non verrà mai a sapere, di segreti che si celano nei clan e nessuno altro potrà mai conoscerlo, specialmente di quelli li, troppo complessi per esser compresi, abomini della natura e del chakra che hanno usato come peggior essenza , o forse non del tutto i peggiori? Shinji che lo fissa ridendogli in faccia, chinandosi così tanto che gli metterà il mento sulla propria candida testolina, per vederlo meglio e per farsi vedere meglio < ne sei sicuro? > lo provoca in qualche modo, troppo colto in fallo anche l'anima arrogante con cui si trascina in quel villaggio delle ombre, e adesso nel distretto del suono che questa notte li accoglie < non so come vi chiamate voi > confessa la fanciulla adesso, curiosa anche per quello, oltre che alla domanda così intima e personale posta con tale curiosità ma non per compatirlo, non riesce e non è per lei, ma si sporge per indagare il fine di tutto quanto < deve esser stata qualcuno di crudele allora > proprio come la notte prima, lei , facendo scoppiare il cervello di quel piccolo roditore solo per vederlo morire tra le mani, al mero scopo di vedere cosa avesse di diverso , solo un mero scoiattolo alla fine . E ghigna lui, entrambi sentono lo scrocchiare del collo altrui, senza farsene poi troppi pensieri , anzi , l'uomo dagli occhi rossi che lo fissa come se nulla fosse, mettendolo sotto il proprio sguardo per indagare su di lui, un anima che gli piace, un anima la sua che può e vuole divorare < non vi dispiacete per me suvvia! E' il mio destino > se la ride, impossibilitata per natura nell'essere qualcosa che non può e anche da un destino infausto , e li, a quella domanda il sorriso viene un poco meno < questa.. > la soppesa invero e < questa è una bella domanda > confida ponendo le ditina sotto il mento, sta pensando, sta letteralmente ponendo quella possibilità in lei ma non donerà risposte , non subito almeno .[chakra on][Kindred II][-8 chakra] [Quarta Piazza] La risata dell'uomo riesce nell'intento di provocargli altro fastidio e fa affidamento su tutta la propria poca pazienza per non lasciarsi andare. Deve incontrare Kore, questo è l'obiettivo della serata, l'obiettivo di tutta la giornata; entrare in combattimento significa perdere tempo, ferirsi magari ed andare in ospedale, non può permetterselo, non vuole permetterselo. Le sue priorità non vanno tradite <Molto> unico commento e risposta a quella domanda, nessuno avrebbe messo mani nel proprio cervello, nella sua mente, nei suoi ricordi, così dolorosi e preziosi da far gola ad una coma Kiku e il suo compagno. Se è il dolore che cerca, li ne avrebbe trovato a volontà, così tanto da poterne essere sazia fino alla fine della di lei vita. Nuovamente umetta le labbra, questa volta strofinandole tra loro lentamente, ammorbidendole a più non posso <Se lo vuoi sapere, scoprilo> di rimando alla fanciulla, non ha intenzione di dirglielo, se desidera giocare con i misteri, allora l'accontenta, soprattutto non vuole fornire armi ad altri, armi da usare contro di se. Sguardo assottigliato quello del deturpato <Pensa alla cosa più crudele che ti viene in mente e non ci sarai nemmeno lontanamente vicina> solo lui sa il motivo, solo lui conosce il dolore per quanto successo, il dolore di essere stato tradito da chi si fidava ciecamente. Un dolore che neanche una come Kiku, tanto dedita a quel campo, può arrivare a comprendere. Saetta ancora lo sguarda su entrambi passando da uno all'altra senza sosta, la complicità che va a crearsi tra i due può essere un problema a lungo andare <Non è destino ma una scelta> come tutto del resto, le scelte forgiano il destino, gli obiettivi lo creano perchè a cosa serve un destino già prescritto se poi si muore? A nulla, la morte rende tutto nulla ed è a quella domanda finale che la vede pensierosa. Ha colto il punto, tanto gli basta <Magari quando e se ci rivedremo, avrai trovato una risposta> si prende qualche momento di pausa <E visto che ho un impegno e voi state da soli, tale vi lascio. Non divorare troppo> cenno del capo ad entrambi con un'ultima occhiata a Shinji per poi muoversi, oltrepassarli per andarsene da quella piazza dirigendosi alla volta di casa propria sperando che Kore non sia già arrivata. [END]
Giocata del 01/12/2022 dalle 18:51 alle 18:54 nella chat "Piazza Centrale [Oto]"
Ce la mette tutta Shinji, e in parte riesce, ecco il suo di divertimento, quello che non lo fa annoiare per nulla, stuzzicare un pò troppo gli altri, con la consapevolezza che tanto, alla fine, non potrà morire lui nemmeno se lo picchiassero sempre instancabilmente, sarebbe sempre tornato < oh interessante! > gongola l'altra, le sta dando una caccia in piena regola e sente l'eccitazione crescerle < farò in modo di scoprirlo e saperlo allora > fa un occhiolino allo stesso, e si torna al dolore , nemmeno immagina cosa abbia provato l'altro nel sentirsi bruciare, nemmeno vi è vicina < avete adesso paura delle fiamme? > domanda, alla ricerca di carpire qualche informazione in più, forse chissà, magari torturarlo mentalmente un giorno, sorridendo complice perchè anche il gemello lo farà "sei davvero crudele, se solo sapesse chi sei veramente" ma non tocca a Shinji smascherarla, lei che sembra solo la piccola e dolce ragazza che il proprio aspetto le dona, candida e pura da sembrare in pericolo, affetta dalla presenza schiacciante dell'anima gemella. E ridacchia ancora < chissà chissà > rimane vaga su quel tasto, di certo nessuno MAI avrebbe saputo del loro rapporto, dei loro segreti < ci rivedremo sicuramente > una promessa la sua, un pò inquietante in effetti, prima di vederlo andar via e lasciarli soli infine, nel buio della notte . "voglio andare a casa" chiede la ragazza all'anima, colui che si cala prendendola tra le braccia come una principessa, leggerissima per la sua forza "andiamo". E i pensieri solo li accompagneranno da Otogakure fino a tornare alla loro casa, a Kusa. [end]